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Autore: Ocean Malfoy    01/02/2009    2 recensioni

'Non sapeva esattamente il motivo di tutta quell'irrefrenabile ed impaziente voglia di vederla,
ma non si soffermò a lungo a pensarci e si avviò all'altro lato della sua camera da letto.
Si guardò allo specchio appeso alla parete, osservando ogni minimo dettaglio del suo corpo.
Quanto era cambiato da quando frequentava Hogwarts, da quando era un semplice studente..
Fisicamente era sempre stato un ragazzo piuttosto affascinante,
con una grande eleganza nel portamento e una soddisfacente capacità di comunicare con le sue inimitabili espressioni.
Ma aveva l'aria sciupata, gli occhi non risplendevano più di quella maniacale convinzione di essere divino e potente.'


Una vicenda che cattura due personaggi completamente differenti tra loro,
intenti a scoprire il motivo per il quale Lord Voldemort
ha deciso di rinchiuderli sotto lo stesso tetto.
Maledetto segreto.
Genere: Triste, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Mangiamorte, Tom Riddle/Voldermort
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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DEAHBQ incompleto

Confusione



- Cambati. Veloce. - 
Era da ben dieci minuti che Draco le stava ordinando di muoversi, ma lei rimaneva zitta e ferma. Non riusciva ad alzarsi dal letto, qualcosa le diceva che non avrebbe dovuto dare ascolto a quel ragazzo a lei praticamente sconosciuto. Sì, certo, sconosciuto non era la parola esatta, ma cosa sapeva di lui? Che era un arrogante figlio di un Mangiamorte, che odiava i nati Babbani e che, ora, faceva parte di quella maledetta setta. L'unico contatto che avevano avuto, all'età di tredici anni, era stato il potente pugno che gli aveva dato. Nient'altro.
Quindi, perchè ascoltarlo? Perchè obbedire ai suoi ordini?
Voleva sapere perchè diavolo l'avevano rapita. Cosa c'entrava lei, con quel lusso sproporzionato, di cui non aveva mai avuto la fortuna di godere? E, sopratutto, perchè lei? 
Quella storia non le piaceva affatto e troppe domande le affollavano la mente.
- Cosa vuoi da me? - 
Il ragazzo si girò e la guardò. Sembrava seriamente intenzionato a rivelarle tutto, da quello che lei poteva intuire dallo sguardo. Ma per un momento Hermione credette di non ricevere risposta.
- Ormai sei del Signore Oscuro. Non potrai andartene via. - Parole agghiaccianti.. avrebbe di gran lunga preferito non sentirle.
Draco raggiunse la porta e se la richiuse alle spalle, lasciandola con quell'espressione ebete stampata in faccia. Ora sì, che si sentiva sola, abbandonata, indifesa... era soltanto paura. Aveva una gran voglia di piangere, ma le lacrime, come lame di cristallo, avrebbero ferito il suo orgoglio. Non avrebbe mai permesso alla rabbia di prendere il sopravvento, non avrebbe dato loro la soddisfazione, piangendo. No, voleva continuare, continuare e capire. Doveva farlo, assolutamente.


Draco Malfoy entrò nel grande salone del Signore Oscuro, ostentando indifferenza davanti a quegli occhi freddi e a quel viso scheletrico.
- Hermione? -
- Si sta preparando. -
Il Signore Oscuro si girò verso il camino, oscurando leggermente la stanza con la poltrona alta e larga su cui era seduto.
- La conosci. - disse all'improvviso, lasciando Draco un pò smarrito da quell'affermazione. Sapeva che il Signore Oscuro era a conoscenza di tutto, altrimenti non gli avrebbe fatto quest'osservazione. Il ragazzo non aveva mai proibito al suo padrone di usare la Legilimanzia contro di lui e questo sicuramente era il motivo per il quale il Lord aveva scelto Draco come suo più fedele compagno per quell'occassione. Si fidava ciecamente di lui.
- Sì. - rispose, anche se non era necessario. Non gliel'aveva domandato.
In quel momento, uscendo dalla stanza del Signore Oscuro, Draco si imbattè in una visione che non aveva mai immaginato di poter vedere.
Hermione stava scendendo la scalinata di marmo ed indossava un lungo abito da sera, color del sangue. Non aveva nient'altro di particolare, anzi. I capelli erano crespi e cadevano pesantemente sulle spalle, nessuna traccia di trucco e due visibili occhiaie le davano un'aria cadaverica. Era bianca come il latte. L'unica cosa di cui il ragazzo era rimasto infatuato, era senz'ombra di dubbio il vestito.
Rimase per un attimo a fissarla. L'abito era lungo, sicuramente troppo grande per lei. Aveva le spalle scoperte e le maniche lacerate. Quel vestito non è suo, pensò.
Cercando di non pensarci ulteriormente, lui si girò verso un'enorme porta che, intuì Hermione, probabilmente doveva essere quella che portava alla sala da pranzo. Draco entrò e fece segno ad Hermione di sedersi sulla sedia dall'altra parte del lungo tavolo. Obbedì. Le tremavano le mani e non aveva appetito.. dubitava che sarebbe riuscita a mandar giù qualcosina.
La cena proseguì silenziosamente.


Al termine, Draco le ordinò di tornare di nuovo nella Stanza e di non uscire per nessun motivo. Forse fu in quel momento che alla ragazza scattò qualcosa per la mente, perchè decise di non obbedire.
- Perchè mi guardi così, Granger? -
- Non farò quello che hai detto, Malfoy. Non mi muovo di qui fin quando non mi avrai dato spiegazioni. - rispose Hermione, in tono sicuro. Non aveva alcuna intenzione di lasciarsi trattare come un burattino, il gioco era finito.
...
...
Stava aspettando una qualche frase disgustosamente malfoyana, ma la sola cosa che ricevette fu un sonoro schiaffo sulla guancia. Non abbassò il capo, tennè gli occhi incatenati in quelli gelidi del ragazzo, ma sapeva bene che presto le sue lacrime danzanti le avrebbero rigato il volto. Tensione, rabbia. Silenziosamente girò sui tacchi e tornò nella Stanza, arrabbiata più che altro con se stessa.
Diamine.
Si buttò sul letto e, ancora con le lacrime agli occhi, si soffermò ad osservare quella camera da letto. Tutto ciò le sembrava una realtà troppo lontana, non capiva assolutamente niente. Argento ed oro la circondavano, ovunque posava gli occhi qualcosa luccicava in modo molto vistoso. Era una camera decisamente troppo preziosa per farci dormire una mezzosangue, no?
Si sdraiò e, non badando al fatto che fosse ancora vestita, si coprì con la coperta di seta. Chiuse gli occhi e posò una mano sulla guancia dove Draco le aveva tirato lo schiaffio.
Cos'era questa storia? Cosa stava succedendo? Cosa faceva Harry? Si era accorto della mancanza della sua ragazza? La stava cercando?
Cosa voleva Lord Voldemort da lei?
Confusa e ferita. Pianse tutta la notte.




Spazio autrice
Innanzitutto, mille grazie a coloro che hanno messo la storia tra i preferiti: Smemo92 - erini83 - flavia93 - Ilyon - Lexie89 - Lily261 - novecento_princi - bribry85.
Ringrazio anche i due recensitori e rispondo a Smemo92: Sì, i protagonisti sono più o meno vent'enni e, a differenza delle mie altre storie, la coppia iniziale è Harry/Hermione. Per la prima parte della storia convivevano insieme, in quanto sono una coppia.. e per quanto riguarda i due personaggi citati nel prologo, sono Justin Flinch-Fletcher (se si chiama così XD) e Padma Patil. Non hanno alcuna importanza nella storia, sono solo due apparizioni. E rispondendo alle tue ultime due domande, su questo non posso dirti niente. Cosa vuole Voldemort da Hermione? Lo scoprirai. Perchè Harry non l'ha sconfitto tempo fa? Perchè quando ho scritto questa storia non era ancora uscito manco il quinto libro (penso) e quindi non avevo idea che Harry avrebbe, in un modo o nell'altro, dovuto sconfiggere Voldemort. Perciò sono andata a immaginazione e ho ritenuto interessante non farlo morire e farlo c'entrare nella mia storia. Qualche altra domanda? :)
Alla prossima, Ocean.
  
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