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Autore: Kleidah_    27/08/2015    0 recensioni
- Zayn che vuoi? - gli chiesi cercando di mantenere la calma e pensare razionalmente. Lui non rispose, mi accarezzò una guancia e i suoi occhi si spostarono sulle mie labbra.
- Portarti a letto -
- Scusami? Ma cosa ti sei bevuto? - chiesi spalancando gli occhi e allontanandomi all'istante. Dio che stupida...
- Hai paura di innamorarti angelo? - mi stuzzicò - Non potrei contraddirti, io faccio innamorare chiunque -
- Malik tiratela di meno! Se è per questo io potrei scopare con mille ragazzi senza problemi! -
- Bene allora facciamo una scommessa: il primo dei due che si innamora dell'altro perde -
- Ci sto! -
Ci sto?! ma che cazzo dici Emily?? Riprenditi ragazza, Malik ti fa andare fuori di testa!
Zayn sorrise beffardo e mi prese per i fianchi - Brava la mia piccola - e mi baciò. Non opposi resistenza, anche se il mio cervello mi diceva che non dovevo farlo, che dovevo spingerlo via, il mio corpo cercava un contatto con quel ragazzo, voleva sentire il calore delle sue labbra.
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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♦ Everything Starts From Something ♦

 


21. Capitolo ventuno
 

« Emy sei sempre la solita! » urlò Katy dalla mia camera, « i ragazzi ci stanno aspettando di sotto! »

Mi affrettai a finire di truccarmi, mentre Katy e Meg mi aspettavano sedute sul letto, maledicendomi per essere una ritardataria cronica.

Per la festa decisi di indossare il vestito che avevo comprato con Zayn e di lasciare i capelli liberi sulle spalle, acconciandoli in modo che rimanessero mossi. Katy invece optò per un vestito di pizzo bianco e Meg indossò una gonna alta nera con una camicetta bianca che la faceva sembrare una principessa delle favole.

« Ma non sapete che le ragazze si fanno sempre attendere? » uscii dal bagno e mi infilai le scarpe, spostandomi i capelli in modo teatrale.

« Tesoro siamo in ritardo di venti minuti, credo che i ragazzi abbiano fatto le radici nel tuo salotto » replicò lei, alzandosi e trascinando sia me che la nostra amica al piano di sotto.

« Buonasera mie regine. » Louis ci aspettava alla fine delle scale con le sue solite bretelle colorate e uno dei suoi soliti sorrisi ad incorniciargli il volto. Facemmo tutte e tre un inchino e il ragazzo prese Katy sotto braccio, non prima di averle fatto l'occhiolino.

« La prossima volta montiamo le tende e arrostiamo i marsh-mallow sul fuoco. » Zayn, con la sua solita spavalderia e il sorriso arrogante di chi sa cosa vuole, venne verso di me e mi prese per i fianchi. « Sei bellissima » mi sussurrò e mi lasciò un dolce bacio sulla guancia che mi fece sciogliere.

« Anche tu Zay » risposi osservando il mio fidanzato – oddio fidanzato - : indossava un paio di jeans scuri e una maglia a maniche lunghe grigia.

Dio era sexy come il diavolo in persona. Ammesso che il diavolo sia sexy. Beh, insomma, era tipo “Aiuto, mi vanno a fuoco le mutandine!”

Liam si avvicinò a Meg e le sorrise impacciato. Lei ricambiò il sorriso, arrossendo quando lui intrecciò le loro mani.

Salii in macchina con Zayn, Niall, Katy e Louis, mentre gli altri andarono con Harry.

« Ragazzi, vi rendete conto che questa sarà l'ultima festa con tutti i nostri compagni prima del diploma? »

« Dio avete ragione! Quando avete l'ultimo esame? » chiesi guardando Zayn.

« Ragazzi non parliamo di scuola, è l'ultima festa! Godiamocela! »

***

La casa di Parker si poteva riconoscere a miglia di distanza: erano appena le undici di sera ma il giardino brulicava di persone che ballavano e ridevano, sorreggendo bicchierini di plastica rossi mezzi vuoti. La musica era al massimo e c’era un chiasso infernale. Sicuramente i vicini chiameranno la polizia.

Attraversammo velocemente il vialetto illuminato da moltissime lucine colorate e ci lanciammo subito in pista, scatenandoci sulle note di "That Power" e ballammo come mai in vita nostra: era la nostra festa, l'ultima dell'anno scolastico e l'unica regola in vigore risuonava nelle casse e gridava SCATENATEVI!

***

Mi allontanai dalla pista e dal corpo sovreccitato di Zayn - non che io non lo fossi eh – per prendere un po' d'aria e riprendere coscienza di me. Mi diressi quindi verso il bancone per ordinare un drink, dove un ragazzo alto, biondo e con le spalle larghe mi accolse con un caloroso « Ciao! »

« Ciao » risposi con un sorriso. Il barista non dovrebbe solitamente essere sobrio?

« Derek Parker, il padrone di casa » mi porse la mano, « Cosa ordini? » chiese iniziando a preparare i bicchieri.

« Due Malibù Cola con ghiaccio, grazie. » Questo era il terzo bicchiere che bevevo quella sera ed ero abbastanza lucida, mentre per Zayn era il sesto.

Diceva di reggere bene l'alcool, contento lui.

Mi feci largo tra la folla di persone che si muoveva a ritmo di musica, schivando qualsiasi cosa come un ninja ben addestrato e tenendo in bilico i bicchieri che avevo in mano. Cercai Zayn con lo sguardo, ma ovunque mi girassi vedevo solamente ragazzi che ballavano e bevevano, nessuna traccia del mio bell'imbusto. Girai su me stessa un paio di volte e proseguii per pochi metri, fino a quando non vidi la sua figura appoggiata stancamente alla parete dell'enorme stanza.

Sorrisi al pensiero di quanto fosse bello soltanto con una maglia a maniche lunghe. Era di una bellezza quasi sovrannaturale con quell'accenno di barba che gli ricopriva il mento. Lo guardai mentre rideva nel suo modo personale, quando metteva la lingua tra i denti e strizzava gli occhi fino a formare delle pieghe ai lati. Feci per raggiungerlo, ma la vista della ragazza che si buttò letteralmente sulle sue labbra mi pietrificò.

Bionda ossigenata, trucco esagerato, vestito che sfiorava il limite dell'indecenza... Sarah. Ero pronta ad assistere alla caduta di troia, sicura che il mio fidanzato l'avrebbe spinta via, ma sorprendentemente Zayn la prese per i fianchi e la spinse sì, ma contro il suo corpo, mentre le labbra rosso fuoco di lei si piegavano in un sorriso trionfante. Sarah gli sussurrò qualcosa all'orecchio e a lui si illuminò lo sguardo.

Gli occhi mi si riempirono di lacrime, rividi la scena di mesi prima, quando diedero spettacolo nel parcheggio della scuola e io li interruppi andando a riprendere ciò che desideravo fosse mio. Ma ora lui era veramente mio, noi due stavano insieme.

E lui stava baciando un'altra ragazza.

Davanti ai miei occhi.

La prese per mano e si allontanò, salendo al piano di sopra. Lasciai cadere i drink e mi voltai correndo fuori da lì. Sentii un rumore di vetri rotti, probabilmente il mio cuore spezzato dal miserabile tradimento del mio ragazzo. Volevo andarmene il più lontano possibile da lui e da tutte le sue promesse a cui scioccamente avevo creduto.

Ma nella foga di uscire andai a sbattere contro qualcuno e mormorai uno « scusa », alzando gli occhi ormai bagnati dalle lacrime per vedere chi fosse il ragazzo davanti a me.

« Oddio Emy... cosa è successo? » mi chiese un Harry preoccupato.

Le ultime barriere si infransero e scoppiai in un pianto liberatorio fra le sue braccia, mentre lui mi stringeva a sé. « Hai visto Niall? » chiesi fra i singhiozzi, mentre mi asciugavo le lacrime che mi rigavano le guance.

« No, non so dove sia... sei sicura di star bene? » Si staccò da me e mi guardò con un espressione interrogativa sul volto.

« Harry portami a casa » sospirai abbandonandomi completamente sul suo petto. Ormai quel poco alcool che avevo bevuto dominava il mio corpo e la testa sembrava stesse per esplodermi, non avevo nemmeno più la forza di rimanere in piedi.

Mi sollevò e passai le braccia attorno al suo collo aggrappandomi a lui che, facendosi largo tra la massa di gente che ballava, uscì e mi accompagnò alla sua auto. Mi posò delicatamente sul sedile anteriore, sistemandomi il vestito che era leggermente salito. « Tranquilla, ora ci sono io » sussurrò prima di posare le sue labbra sulla mia fronte e chiudere la portiera.

Mi guardai nello specchietto: il trucco sciolto dal pianto, i capelli spettinati e le guance lievemente arrossate.

Ma guardati Emily, cosa ci dovrebbe trovare Zayn in te? Ha ragione ad andarsela a spassare con le altre, tu non sei bella, non sei magra, non ti vesti come loro, sei solo tu.

Chiusi gli occhi, mentre l'ultima lacrima che avrei versato per Zayn Malik scendeva silenziosa, facendo erigere davanti al mio cuore un muro di pietra, che lui non sarebbe più riuscito ad infrangere.

Appena Harry mise in moto, caddi in un sonno profondo, non accorgendomi che mi aveva tenuto la mano per tutto il viaggio.

***

« Emily, siamo a casa ».

Una voce bassa e dolce mi svegliò, facendomi tornare alla realtà. Incrociai gli amorevoli occhi di Harry che mi stavano scrutando preoccupati.

« Mi servono le chiavi per aprire la porta » continuò. Mi accorsi soltanto dopo alcuni secondi che mi teneva in braccio senza il minimo sforzo e mi affrettai a cercare quelle benedette chiavi nella pochette per non farlo faticare ulteriormente.

Una volta in casa, chiuse la porta dietro di sé e si sedette sul divano portandomi più vicino a lui e mi accarezzandomi la fronte « Vuoi raccontarmi cos'è successo? ».

I suoi occhi verdi mi incantarono. Non erano del solito verde smeraldo, ma avevano qualcosa di diverso, erano più scuri e ipnotici, colpa forse del alcool che aveva bevuto in discoteca, ma rendevano il suo sguardo incredibilmente sensuale.

Per la prima volta guardai Harry diversamente e mi accorsi che oltre ai suoi occhi anche il suo viso era cambiato, sembrava più grande. Ed era bello. Di una bellezza stravolgente, qualcosa per cui, realizzai terrorizzata, potevo impazzire. Le sue labbra piene e rosee erano socchiuse ed io ero completamente ed irrimediabilmente persa in lui.

« Zayn ha baciato un'altra. Davanti a me. Ha baciato Sarah. » Abbassai lo sguardo, quelle parole erano come pugnalate infuocate.

« Magari hai sbagliato persona. Zayn non lo avrebbe mai fatto, lui ti ama. » rispose Harry, ma ebbi l'impressione che volesse aggiungere qualcos'altro. Lo sentii irrigidirsi sotto di me.

« Lo pensavo anche io finché non l'ho visto, e fidati che era lui, lo riconoscerei ovunque. » Dentro di me c'era una tempesta, un tornado, ma fuori cercavo di rimanere il più possibile calma, avevo promesso a me stessa che non avrei più pianto per lui. Ma faceva male, un male insopportabile. Mi ero innamorata di lui, ma quel che è peggio era che anche lui mi aveva fatto credere di esserlo di me, invece era tutta una grandissima presa per il culo.

« L'ha baciata e poi è andato via con lei ». Fremevo dalla rabbia e il mio sguardo era perso nel vuoto mentre ricordavo il momento in cui Zayn infilava la lingua in bocca a quella troia e passava le mani su tutto il suo corpo.

Sarah. Avrei preferito chiunque al suo posto. Bravo Malik, hai colto nel segno.

« È uno stronzo Harry, ha solo finto con me. Non lo voglio più vedere e soprattutto non voglio stare male per un ragazzo a cui non importa nulla di quello che provo. »

Ed era vero. Per quanto fossi innamorata di Zayn, ora per me poteva carbonizzarsi nelle fiamme dell'inferno.

« Mi dispiace Emily » mi abbracciò e posò la testa sulla mia spalla, lasciandovi piccoli baci. Di solito non avevo nessuna reazione a queste manifestazioni di affetto da parte sua, ma stavolta sentii la pelle che sfiorava andare a fuoco e dovetti scostarmi da lui per non bruciare.

« Che c'è? » chiese confuso. La realtà era che nemmeno io lo sapevo. Sarà stata colpa dei tre cocktail che mi avevano dato alla testa, della mia momentanea fragilità emotiva o del fatto che volevo farla pagare a quello stronzo di un traditore, fatto sta che quando mi trovai Harry a pochi centimetri dalle labbra, così dannatamente bello e sbagliato, non resistetti ed eliminai la distanza che ci separava, baciandolo.

Fu un bacio casto, senza lingua, ma mi pentii subito del mio gesto.

« Scusa, i-io non volevo » mi affrettai a dire imbarazzata, distogliendo lo sguardo.

Al contrario di quello che mi sarei aspettata però, Harry mi alzò il mento con due dita, guardando desideroso le mie labbra e l'ultima cosa che vidi prima che le nostre labbra si fondessero nuovamente furono i suoi occhi scuri annebbiati dall'alcool.

Cosa stava succedendo? Perché stavo baciando uno dei miei migliori amici?

Il bacio di Harry fu quasi disperato, come se avesse paura che sarei sparita da un momento all'altro. « Non immagini da quanto tempo avrei voluto farlo ».

Le sue parole colpirono il mio cuore dandogli una scarica elettrica. Si portò sopra di me, sistemandosi meglio fra le mie gambe e puntellandosi sui gomiti. La sua bocca non accennava a staccarsi dalla mia, ma quello che mi preoccupava maggiormente era che io non volevo che lo facesse.

Una mano era posata sulla mia gamba scoperta e stava salendo lentamente, regalandomi attimi di piacere sublimi. Avevo smesso di pensare a Zayn e al suo tradimento, ora c'era soltanto Harry, il ragazzo che mi ha sempre salvata e che mi stava salvando anche ora. Mi accorsi troppo tardi che il mio vestito era ai piedi del divano e che ero in intimo davanti a lui.

« Sei bellissima » soffiò sulla mia pelle, provocandomi i brividi, la sua voce tremava per l'eccitazione e il suo respiro affannato si infrangeva contro il mio collo. Colta da chi sa quale ormone impazzito, alzai il bacino andandomi a scontrare con la sua erezione, che pulsava attraverso i jeans. Arrivai alla stoffa della sua maglia e gliela tolsi scoprendo la sua pelle candida senza imperfezioni.

Harry sussultava ad ogni nostro movimento e suoi addominali tonici accarezzavano il mio ventre piatto. Si staccò da me rimanendo però a pochi millimetri dalla mia bocca, il cuore che sbatteva contro la cassa toracica. « Ti voglio » gemette, ansimando nervosamente sulle mie labbra.

Mi bloccai, i muscoli si irrigidirono. Il viso di Zayn tornò prepotentemente ad insediarsi nella mia mente. Torna lucida Emily.

« Zayn ti ha fatto solo del male, dimenticalo amore» Il suo tono divenne così seducente e persuasivo che mi tolse il fiato e allontanò definitivamente il moro dai miei pensieri.

Harry aveva ragione. Ora dovevo ripagarlo con la sua stessa moneta.

Tornai padrona del mio corpo e allacciai le gambe attorno al suo bacino. « Andiamo di sopra » dissi con una voce che stentai persino io a riconoscere.

Harry non se lo fece ripetere due volte e si alzò tenendomi per le cosce mentre saliva le scale. Iniziai a stuzzicargli il collo con la lingua, lasciandogli segni rossi al mio passaggio, poi continuai con i denti, facendo sobbalzare il riccio che in tutta risposta mi pizzicò il sedere ridacchiando.

Fuori aveva iniziato a piovere, era scoppiato un fortissimo temporale con lampi che solcavano il cielo e illuminavano la stanza altrimenti in penombra.

Mi adagiò sul letto, mettendosi a cavalcioni su di me « Non avevo mai visto la tua camera » dichiarò, lanciando occhiate qua.

« Allora facciamo che la prima volta sia indimenticabile » lo provocai con un sorrisetto.

Tornò a guardarmi, gli occhi eccitati e desiderosi, mentre un ghigno soddisfatto appariva sul suo volto « Con molto piacere ».

Si avventò sulle mie labbra rabbiosamente, succhiando ed esplorandole a pieno con la lingua. Le mie mani, prima avvolte attorno al suo collo, stavano scendendo avide lungo la sua schiena, fermandosi al bottone dei jeans, che slacciarono senza problemi.

Le labbra di Harry correvano sul mio seno coperto ancora dal reggiseno, mentre i nostri bacini erano incollati. La sua eccitazione aumentava di volume fino a stringere dolorosamente nei boxer neri.

Ribaltò la situazione, facendomi sedere sopra di lui e appoggiando le mani sulla mia schiena, arrivò al gancetto e lo slacciò, liberandomi anche dalle spalline. Lasciai le sue labbra e mi avventurai verso la sua pelle calda e sudata. Cominciai a baciargli le spalle e le braccia, soffermandomi sui tatuaggi che ormai conoscevo a memoria.

« Ne voglio uno anche io » dissi convinta, tracciandone il contorno con un dito.

« Domani andiamo a farlo » rispose seguendo il mio sguardo.

Sorrisi e proseguii la mia strada tornando al petto, poi l'addome e infine attorno all'ombelico. Harry ansimava e premeva le sue dita contro i miei fianchi, mentre tormentavo la pelle sopra l'elastico dei boxer. Decisi di non farlo soffrire troppo, la mia vendetta non includeva fare del male a lui, così liberai la sua erezione, iniziando a stimolarla con la lingua.

Il riccio cacciò un sospiro profondo e roco, che risuonò per la stanza.

« Oddio » gemette, quando presi in bocca tutta la sua lunghezza e cominciai a salire e scendere lentamente.

« Emily, piccola, così mi distruggi. » Raggiunsi le sue labbra e lasciai un piccolo bacio, facendolo sorridere.

Ero felice del fatto che mi facesse condurre. Zayn, al contrario, odiava essere subordinato a me a letto, infatti mi costringeva a stare sempre sotto di lui. Non che mi lamentassi ovvio, il solo andare a letto con Zayn era un'esperienza mistica. Ah, al diavolo!

« Non sei obbligata a farlo » Harry mi riscosse dai miei pensieri, doveva aver interpretato quell'attimo di riflessione come un mio rifiuto nei suoi confronti.

Sorrisi sdraiandomi sul materasso e portando Harry sul mio corpo « Ti sembra che sia indecisa? » alzai un angolo della bocca facendo un sorrisetto arrogante.

« No » rise, mostrando le fossette di cui andavo pazza.

Ripresi a baciarlo, accarezzandogli una guancia, mentre il mio stomaco si annodava e faceva le capriole. Non capivo perché mi sentissi così stranamente bene con Harry, perché il mio cuore continuasse a battere all'impazzata o perché non pensassi a nient'altro se non a quei ricci castani.

Harry trasudava sesso, mentre incendiava la mia pelle posando le sue labbra su di me. Sentivo le sue mani ovunque sul mio corpo, che lambivano i miei seni e la mia carne.

Potete giudicarmi, darmi della zoccola se volete. Ma in quel momento ero accecata da un mix di rabbia, gelosia, delusione e dolore. Certo, non è una scusa valida per essere andata a letto con uno dei miei migliori amici dieci minuti dopo che il mio fidanzato si era defilato a braccetto con una puttanella qualunque, ma a me bastava.

Harry si fermò di colpo all'altezza del mio ventre, fissando il mio fianco destro « Cosa ti è successo? » sussurrò quasi con una nota di dolore nella voce, passando le lunghe dita sui lividi ancora presenti sul mio corpo.

Merda.

« N-Non lo ha fatto apposta, ha perso il controllo » abbassai lo sguardo sulle mie mani. « Non voleva farmi male » balbettai, mentre i ricordi di quel pomeriggio riaffiorarono nella mia mente, riportando alla luce il terrore e l'angoscia vissuta e l'immagine degli occhi neri e liquidi di Zayn.

Alzai gli occhi incontrando il viso gravato di Harry, concentrato a osservare la mia pelle livida, con gli occhi ridotti a due fessure e il capo inclinato leggermente in un'espressione sofferente continuava a lisciare delicatamente la mia anca con le nocche.

« Harry » lo richiamai. « Salvami ti prego » dissi con gli occhi appannati dalle lacrime che minacciavano di cadere nuovamente.

Mi liberò dall'ultimo indumento che ci separava e baciò l'angolo della mia bocca.

« Cercherò di non farti male » mi rassicurò prima di penetrarmi lentamente, facendomi abituare alla sua presenza.

La dolcezza di quel ragazzo mi lasciava senza parole. Nessuno si era mai preoccupato così tanto per me.

Harry prese a muoversi ritmicamente dentro di me, ma i muscoli del suo bacino erano contratti, così come l'espressione sul suo volto, nonostante tentasse di mantenere un ritmo costante.

Allungai le braccia sulla sua schiena, piantando le unghie nella sua pelle e mordendomi il labbro inferiore per non ansimare come una ragazzina alle prime armi. Non ero abituata ad andare così lenta, era peggio di una tortura perché potevo sentire ogni singolo centimetro di lui.

Sentii Harry gemere per l'ennesima volta, concentrato completamente su quel ritmo insopportabilmente lento.

« H-Harry non t-trattenerti, t-ti prego » ansimai sotto di lui, muovendo il bacino per sentirlo più profondamente.

Finalmente si decise e si lasciò andare, iniziando a spingere sempre più velocemente, mentre soffocava i nostri gemiti baciandomi con foga costringendomi ad aggrapparmi alle sue spalle possenti.

Non avrei mai pensato che dietro quei lineamenti angelici, si nascondesse un Harry così appassionato.

Le spinte da circolari e lente, divennero veloci, carnali, disperate. In quel momento avevamo bisogno l’una dell’altro, disperatamente.

Incrociai il suo sguardo, i suoi occhi verdi e limpidi. Non erano neri come quelli di Zayn, Harry non era come Zayn.

Ci unimmo in una cosa sola quella notte, mentre i tuoni ci rimbombavano nelle orecchie e l'acqua batteva violentemente sul vetro delle finestre.

Con gli occhi chiusi tornai al giorno in cui io e Zayn eravamo sul letto a fare l'amore e lui si è trasformato improvvisamente in un animale. Ricordai le sue mani forti che mi tenevano ferma, ricordai le sue spinte brutali, il ghigno sul suo viso deformato e le mie urla supplicanti. Sentii il terrore e la paura, l'orrore che avevo provato nel vedere la persona che amavo più di me stessa farmi del male.

Poi ricordai i suoi tentativi di calmarmi dopo essere tornato normale, le sue parole di conforto, il mio continuo tremare e tutto il sangue e i lividi che ricoprivano il mio corpo.

Anche se mi fa male dirlo, quel pomeriggio Zayn mi aveva spaventata a morte e, sebbene avessi cercato di non farglielo pesare, non riuscivo più a fidarmi di lui come facevo un tempo. Quando mi toccava mi irrigidivo subito.

Le immagini divennero via via sempre più confuse, si accavallarono e i ricordi si mischiarono con la realtà: ora vedevo Zayn sopra di me che mi violentava come una furia e così urlai, urlai di lasciarmi e di fermarsi. Un calore logorante iniziò a formarsi all'altezza del basso ventre, cercai di trattenermi dall'esplodere. Avevo paura che succedesse tutto di nuovo.

« Tranquilla piccola, ci sono io. Lasciati andare » mi sussurrò Harry con il fiato corto, accarezzandomi una guancia e lasciandomi un bacio sulle labbra. Riaprii con lentezza gli occhi e riconobbi il viso del riccio. Ancora una volta sparì ogni cosa, Harry aveva il potere di calmarmi.

Allora rilassai i muscoli e, con un'ultima spinta, venimmo entrambi urlando con tutto il fiato che avevamo in gola.

Il corpo sfinito del riccio si lascio cadere su di me, appoggiando la testa nell'incavo dei miei seni e respirando affannosamente.

« Scusami piccola, ma non sono riuscito a fermarmi » disse ansimando, aspettando che la respirazione tornasse regolare « Non volevo che ti tornassero in mente quei momenti. »

« Non è colpa tua Harry, tu sei stato fantastico... è solo che mi è sembrato di tornare a quel giorno » risposi mordendomi il labbro inferiore per trattenere le lacrime.

Il mio amico mi abbracciò forte e ci coprì con il lenzuolo, avvolgendomi in un abbraccio protettivo.

Io non merito l'amore, non merito nessuno che tenga a me. Mi sono fidata di Zayn e come una stupida mi sono lasciata abbindolare dalla sua bellezza e dalle sue parole. Mi ha solo usata, presa in giro, umiliata e fatto a pezzi il cuore e l'anima.

Per una volta dovevo fidarmi della mia coscienza, lasciare che le attenzioni altrui mi scivolassero addosso invece di venirne travolta.

Buttarsi da un ponte fa meno male che innamorarsi.

 

 

 

*parla Harry*

 

Eccomi qua.

Fra le braccia ho la persona che è stata nei miei pensieri e nelle mie fantasie per tutto questo tempo, non è più soltanto un sogno.

La ragazza che ho visto quel giorno seduta sulla panchina nel giardino della scuola, la stessa ragazza che mi ha fatto perdere la ragione tanto da togliermi la voglia di fare sesso con una ragazza diversa e che mi ha stravolto la vita per sempre, ora è qui di fianco a me.

Ho provato a starle lontano, a essere solo un amico per lei, ma quando si è messa a piangere fra le mie braccia ho ceduto. Zayn non avrebbe dovuto trattarla in quel modo. Stronzo.

Non pensavo che stesse giocando anche con lei, credevo che Emily lo avesse cambiato in qualche modo... Ero pronto a mettermi da parte e lasciarli vivere la loro storia, credevo veramente che lui avesse trovato il vero amore.

E invece mi sbagliavo. Adesso che si era stufato del suo nuovo giocattolo era tornato alla vecchia vita, lasciando Emily con il cuore spezzato e l'anima strappata in piccoli pezzi.

La mia Emily. La ragazza che ha riportato la luce nella mia vita con la sua risata cristallina e contagiosa, che con la sua forte personalità sarebbe capace di compiere qualsiasi pazzia, che con i suoi occhi blu potrebbe rapire il cuore di qualunque ragazzo.

Ma in realtà, se osservi bene i suoi occhi impauriti, capisci che è fragile come le ali di una farfalla e nasconde le sue insicurezze e le sue paure dietro una corazza costruita per difendersi dalle persone come Zayn.

Proprio come faccio io.

« Va meglio? » la strinsi forte, baciandole la fronte e intrecciando le nostre gambe per averla più vicina.

« Grazie Harry... tu sei quello che riesce sempre a farmi stare meglio » mormorò contro il mio petto, accarezzandolo con le sue labbra piene e rosee, incendiando la mia pelle ad ogni contatto, « Davvero, non saprei cosa fare senza di te » concluse alzando la testa e incrociando i miei occhi, mentre un piccolo sorriso si faceva largo sul suo volto.

Sorrisi a mia volta, notando i lineamenti innocenti da bambina che assunse il suo viso leggermente arrossato.

« No piccola, sono io che devo ringraziarti. Sei la prima persona con cui riesco a parlare così liberamente del mio passato e dei miei sentimenti e-e dal primo momento in cui ti ho vista mi sono sentito morire, mi è mancato il respiro... pensavo di riuscire a reprimere questo istinto, ma non sono stato in grado di resisterti ». Feci incontrare le nostre labbra lasciandole un dolce bacio per poi continuare.

« Mi sto rendendo conto che tengo molto a te Emily », incrociai ancora le sue iridi cobalto, « e non credo di poter starti lontano » finii cercando qualche segno di risposta da parte sua.

Emily mi guardò fisso e rimase in silenzio per non so quanto tempo. Se non avesse sbattuto le palpebre avrei potuto giurare che si fosse paralizzata.

Quando mi rispose, il mio cuore ansioso aumentò i battiti, confermando la mia attrazione per lei.

« Non voglio che tu mi stia lontano Harry » sussurrò cercando disperatamente le mie labbra.

Il mio respiro si fece corto e irregolare e il mio petto si espanse raggiungendo il limite.

« Allora non lo farò » replicai concedendole quel bacio che tanto desiderava.






 

►  IMPORTANTE!

≈ ANGOLINO AUTRICE: BUONGIORNO!! :) 

ALLORA:

1) PER PRIMA COSA VORREI INFORMARVI CHE DOPO QUESTO CAPITOLO
NON AGGIORNERò PER UN BEL PO', SIA PERCHé IL CAPITOLO DOPO è ANCORA IN FASE DI ELABORAZIONE, SIA PERCHè IL TEMPO A MIA DISPOSIZIONE è MOOOLTO SCARSO E NON SO DIRVI QUNADO RIUSCIRò A POSTARE QUALCOS'ALTRO.

CHIEDO PERDONO!

2) SICCOME HO VISTO CHE IL CAPITOLO 20 HA PIù VISUALIZZAZIONI DEL 19, NON VORREI CHE ALCUNI DI VOI SE LO FOSSERO "PERSO PER STRADA".
((IERI HO POSTATO
2 CAPITOLI DI SEGUITO PER CHI NON AVESSE VISTO )).

3) HO
MODIFICATO IL CAPITOLO 1 PERCHé, DETTO FRA NOI, ERA UNA COSA INDECENTE E HO FATTO FATICA IO A LEGGERLO FIGURIAMOCI VOI. QUINDI, SE VOLETE, POTETE ANDARE A RILEGGERVELO ED MAGARI DIRMI COSA NE PENSATE :))
((SINCERAMENTE DOVREI FARLO CON OGNI SINGOLO CAPITOLO MA COME HO GIà SCRITTO PRIMA, IL TEMPO A MIA DISPOSIZIONIE è VERAMENTE LIMITATO)).


ANYWAY, SPERO VI STIA PIACENDO LA STORIA ;)
LASCIATE UN COMMENTINO PER DIRE LA VOSTRA E PER FARMI SAPERE COSA NE PENSATE (CIOè SE SECONDO VOI FA CAGARE SCRIVETEMELO VI PREGO, COSì CERCHERò NEI PROSSIMI CAPITOLI DI MIGLIORARE)


SEMPRE VOSTRA,
L.

 

  
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