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Autore: ___Page    30/08/2015    7 recensioni
-Che ne dite di questo?!- propone, appoggiando il giornale sul basso tavolino, aperto su una pubblicità che occupa due pagine e ritrae Aries, una delle top model in auge al momento, che pubblicizza dei gioielli, completamente nuda.
Nonostante sia senza veli la sua foto non ha niente di volgare, anzi è elegante e raffinata, le parti intime coperte dalla posa e dai capelli.
-Levy-chan…- comincio cauta.
-Juvia è confusa-
-Stai suggerendo di farci fotografare nude per guadagnare soldi?!- domanda Cana, accigliandosi -In che modo?!-
-Un calendario! Da vendere all’università! Ogni anno vengono fatti un sacco di soldi con questo genere di… ehm… “merce”!- afferma, esitando appena e facendomi sgranare gli occhi.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sbatto le palpebre interdetta, restando fissa sul punto dove poco fa Erza e Gerard sono scomparsi nel nulla, correndo mano nella mano.
Non capisco cosa sia appena successo, sono abbastanza certa di avere appena assistito a una riconciliazione ma, porca miseria, nemmeno sapevo si fossero lasciati!
-Sapevo che non avrebbero resistito a lungo!- mormora Mira, con voce trasognata, e io mi volto verso di lei, in contemporanea con Gajeel e Levy.
-Tu lo sapevi?!- domandiamo io e Levy all’unisono.
-Lo avevo intuito anche se Erza non me lo ha mai confermato!- ci dice, sorridendo e chinando il capo di lato -Ma ora è tutto risolto no?!-
La studio qualche istante, bellissima e radiosa nonostante tutto.
Posso supporre che, per quanto felice per Erza, per lei non sia facile assistere a un momento del genere e sento un improvviso istinto di protezione verso di lei.
Le sorrido quasi materna, prima di scambiarmi un’occhiata con Levy e poi annuire convinta.
-Sì, hai ragione- confermo, mentre la mia migliore amica scivola verso Gajeel, lasciandosi abbracciare.
Lo stomaco mi si contrae nel vederli così innamorati e avverto un irrigidimento anche in Mira. Non è cattiveria la nostra, è solo che vedere tutte queste coppie felici rende più difficile digerire quello che noi stiamo passando. 
-Scusate, io vado- afferma Mira con una certa urgenza, ma senza smettere di sorridere -Volevo parlare ancora un po’ con Aries e…- gesticola, indicando la modella, e io accorro in suo soccorso, dicendole di andare tranquilla e non preoccuparsi.
La seguo con lo sguardo, osservandola raggiungere Aries e Loki e unendosi alla loro conversazione, provando un moto di nostalgia per i tempi in cui era tutto più facile, in cui bastava una cotta per Loki per sentirmi bene, senza preoccuparmi di essere ricambiata o meno e un sospiro mi sfugge dalle labbra.
-Lu-chan tutto bene?!-
Torno a voltarmi trovando Levy che mi osserva accigliata e preoccupata e subito mi riscuoto.
-Sì, sì è tutto a posto Levy!- la rassicuro, un attimo prima che Gajeel grugnisca attirando la nostra attenzione.
-Lucy, ma dov’è finita Yukino?- mi domanda e lo stomaco mi si annoda -Prima l’ho vista piuttosto sottosopra, mi sembrava agitata-
Sposto lo sguardo a terra, sentendo la tristezza invadermi perché so bene quale sia la risposta, almeno al novanta per cento. D’altra parte nemmeno Natsu è in vista e non mi stupisco più di tanto.
-Oh beh… Sarà con…-
-Sting!- afferma decisa e convinta Levy e io sollevo la testa di scatto.
-Sting?!- chiedo senza capire mentre Gajeel si gira a guardarla.
-Gamberetto cosa dici?!-
La osservo arrossire sulle guance ed  è il suo turno di abbassare lo sguardo imbarazzata.
-Ecco io… prima ero in terrazza e... Ecco non volevo spiare ovviamente!- mette in chiaro alzando le mani a palmo aperto ai lati del viso -Però l’ho vista insieme a Sting sulle scale che portano alla spiaggia. Si baciavano-
Il silenzio cala intorno a noi e io osservo interdetta la mia amica, metabolizzando quello che ha appena detto mentre Gajeel piega le labbra in un ghigno.
-Levy…- comincia e lei si gira, sgranando gli occhi prima di assumere un’espressione indignata.
-Ho detto che non li stavo spiando!!!- ripete, determinata, dandogli una gomitata nel fianco.
Sono vagamente consapevole di quello che sta succedendo davanti a me, la testa che ronza mentre rifletto febbrile. Non so cosa possa significare, Yukino non è il tipo che si lascia andare con uno sconosciuto, ma ora come ora mi importa poco di lei e Sting e di sapere se si conoscevano già da prima oppure no.
Ora il solo a cui riesco a pensare è Natsu e a come potrebbe sentirsi quando lo verrà a sapere. E, stupidamente, sto male all’idea che possa soffrire anche se vederlo felice significherebbe vederlo tra le braccia di un’altra.
Okay, devo essere masochista.
Fatto sta che nemmeno mi rendo conto di essere uscita sulla terrazza finché l’aria tiepida e salmastra non mi sferza il viso.
Cerco di tornare in me, tornare a vedere e non solo a guardare, cercandolo con gli occhi in mezzo alla folla. Assottiglio lo sguardo, puntando alla sua zazzera rosa, che non riesco a mettere a fuoco da nessuna parte, continuando ad avanzare verso la balaustra.
Mi ci appoggio con i palmi, addossandomi appena per controllare che non sia sceso in spiaggia passando dalle scale esterne e metto effettivamente a fuoco due persone ma nessuna delle due ha i capelli rosa.
Mi giro per controllare ancora una volta i festeggiati qui fuori e faccio una rapida panoramica finché qualcosa di famigliare si insinua per un secondo nel mio campo visivo.
M immobilizzo, accigliandomi e ripetendomi che non è possibile, prima di sollevare lo sguardo e vederlo seduto lì, sul tetto a spiovente che scende dal quarto piano verso la terrazza.
Cosa ci fa sul tetto?!?!
Mi concedo giusto un attimo di stupore e un sospiro rassegnato prima di avviarmi per andare da lui, passando dalle scale esterne. Quando raggiungo la finestra al quarto piano mi vedo costretta a togliere i tacchi e rischio di incastrarmici mentre sguscio fuori, tenendo su la gonna lunga per non inciampare.
Cammino cauta verso di lui, studiandolo da dietro, senza che lui si accorga di me, lo sguardo perso sul cielo stellato. Il cuore accelera senza pietà, rischiando di sfondarmi le costole e ringrazio silenziosamente il buio che nasconde il rossore che mi accende le guance mente deglutisco a vuoto.
Mi sconvolge il pensiero che mi ritrovo a formulare nel vederlo vestito con i pantaloni scuri, come il gilet portato sopra alla camicia, a cui ha arrotolato le maniche fino ai gomiti probabilmente per il caldo che però non basta a separarlo dalla sua sciarpa che sembra fatta di scaglie di drago.
Ma la verità è che lo trovo assolutamente bellissimo e vorrei stringerlo tra le mie braccia senza lasciarlo andare mai più.
Mi mordo il labbro inferiore, facendomi forza e avvicinandomi per poi lasciarmi scivolare al suo fianco.
-Ehi!- lo saluto, riscuotendolo.
 Si volta un po’ sorpreso ma subito sorride appena mi mette a fuoco, mandandomi in tilt.
-Ehi Luce! Come va?!-
-B-bene…- balbetto, imponendomi poi di restare lucida -Ma tu?! Cosa fai qui?!-
Allarga il sorriso, mostrando i propri canini, singolarmente appuntiti.
-Eheheheh! C’è una fantastica vista da qui! E anche una bella visuale!- mi informa, con un’occhiata che è tutto un programma -Ho assistito a tutta la scena tra Erza e Gerard e ho visto anche Yukino con…- s’interrompe sgranando appena gli occhi, come se si fosse reso conto appena in tempo di essere sul punto di dire qualcosa che non deve dire.
Io stringo spasmodica i pugni di fronte alla conferma che li ha visti e che quindi sta sicuramente male e forse è soprattutto per questo che è rimasto qui per tutto questo tempo. Sarà salito per curiosità, li avrà visti e non sarà più voluto scendere. Una bella mazzata tra capo e collo.
Mi sta ancora guardando pietrificato, e vedo il suo cervello che macina alla ricerca di qualcosa da dire per cambiare argomento ma non può fuggire in eterno e chi meglio di me per sfogarsi?! Poco importa che sia una sofferenza vederlo struggersi per un’altra.
-Con Sting- completo per lui e la sua espressione vira al sorpreso.
-Lo sai?!- salta su e io gli rivolgo un pallido sorriso.
-Anche Levy li ha visti- spiego e lo osservo annuire.
Sospira, allungandosi all’indietro e puntellandosi sui gomiti, gettando la testa all’indietro, gli occhi al cielo.
-Chi lo avrebbe mai detto eh?!- mormora sorridente e io sento il cuore stringersi.
Sopprimo a stento l’impulso di passargli una  mano tra i capelli.
-Come stai?- gli domando e lui torna a guardarmi, ora perplesso.
-Bene! Me lo hai appena chiesto Luce!- mi fa notare, chiamandomi di nuovo con quel nomignolo che mi fa impazzire, perché solo lui mi chiama così e per me è sempre stato qualcosa di speciale.
-Natsu non serve che fai finta con me!- gli dico, insistendo e lasciandolo interdetto.
Riflette qualche secondo per poi scuotere la testa una volta appurato che no, non sa di cosa sto parlando.
-Di cosa stai parlando?!-
-Di Yukino!- rispondo decisa, certa che ora capirà ma la sua espressione non cambia.
Ma perché è così lento?! Non fa che allungare la mia agonia così!
-Cos’altro c’è da dire?! Ha chiarito con Sting, è una bella notizia! Ora non piangerà più e tornerà a sorridere come prima! Sono felice per loro!- afferma, e si rimette a guardare il cielo.
Lo osservo incredula e basita.
Mio dio ma che persona meravigliosa è?!
Non mi stupisco di essermi innamorata di lui!
Indurisco appena la mandibola, prima di prendere un profondo respiro e affrontare la questione una volta per tutte.
-E non stai male a saperla tra le braccia di un altro?- domando, trattenendo il fiato mentre aspetto la sua risposta.
So già che è sì ma sentirlo rischia di essere devastante.
Mi guarda stranito e il cuore mi si ferma.
No, non voglio sentirlo! Non lo dire, non lo dire, ti prego non lo di…
-Perché dovrei?! Non sei mica tu quella tra le braccia di un altro, no?!- mormora come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Boccheggio, stordita.
Cosa… Cosa ha detto?!
-Lucy?! Stai bene?!-
Sbatto le palpebre per tornare in me, non certa di quello che ho sentito.
-Tu… Tu staresti male a sapermi tra le braccia di un altro?- soffio a fatica, conficcando quasi le unghie nelle tegole.
-Beh è ovvio!- si stringe nelle spalle -Ma non mi pongo nemmeno il problema, tanto tu sei mia no?!-
Sgrano gli occhi scioccata, una miriade di pensieri ed emozioni che mi attraversa, il suono del mio cuore impazzito nelle orecchie.
-O no, Luce?!-
Mi concentro per rimetterlo a fuoco e mi rendo conto che mi ha posato una mano sulla guancia.
Sta succedendo davvero?! O è solo un’allucinazione?! Non avrò bevuto troppo?!
Ma il suo respiro sulle labbra è così reale quando si avvicina ancora, che non riesco più a pensare.
-Sei mia, vero?!- chiede ancora e i suoi occhi, che mi trapassano anche l’anima, così caldi e intensi, la sua voce bassa e vibrante, tutto mi sta mandando in pappa il cervello.
E così, decido di lasciar parlare il mio corpo.
Mi lancio su di lui e premo decisa le mie labbra sulle sue, obbligandolo a ributtarsi indietro, aderendo completamente con la schiena al tetto, mentre io mi sdraio sul suo petto caldo a cui mi stringe, immergendo le dita tra i miei capelli. Io mi aggrappo alla sua sciarpa, mordendogli le labbra come se mi servisse il suo respiro per vivere.
È la sensazione più bella del mondo e subito scaccio il pensiero che a chiunque sia in terrazza basterebbe alzare lo sguardo per vederci.
Ci stacchiamo solo per invertire le posizioni delle nostre teste e poi torniamo ad assaporarci con prepotenza e dolcezza al tempo stesso, mentre qualcosa prende a pulsare in tutto il mio corpo.
Lo voglio, lo voglio tutto, adesso.
Gemo sulle sue labbra, intrecciando le mie gambe alle sue, sentendolo esplorarmi la schiena, elettrizzandomi la pelle con il tocco delle sue mani.
Sono così felice che non mi sembra vero, che mi viene quasi da piangere.
Mi accerchia il viso con le mani e io rimango basita quando mi allontana da sé. Lo guardo tra l’interrogativo e il preoccupato ma la luce che gli accende gli occhi mi tranquillizza subito.
Sembra stia guardando un capolavoro e io mi sento morire.
-Natsu…- lo chiamo piano, rischiando di smagliare la sua sciarpa con le unghie, inspirando a pieni polmoni e sentendomi come in trance.
-Lucy…- ansima affannato, perso quanto me -Andiamo… andiamo a chiedere se c’è una stanza libera…-
Un’ondata di calore mi investe e annuisco come ipnotizzata.
-Sì, andiamo a chied…- faccio per rispondere ma Natsu riprende a baciarmi e io mi perdo di nuovo.
Mi lascio andare tra le sue braccia, rispondo, lo stringo a me.
Temo ci vorrà un po’ a raggiungere la reception di questo passo ma, in questo momento, non potrei chiedere di meglio che starmene avvolta nel calore e nel profumo del ragazzo che amo, sotto il cielo stellato, in questa folle sera d’estate. 
  
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