Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Jeo 95    06/09/2015    8 recensioni
Storia ad OC scritta a quattro mani di Jeo 95 e Lord_Ainz_Ooal_Gown [ISCRIZIONI CHIUSE]
***
In un universo alternativo, dodici casate vivono in equilibrio tra loro sotto la guida di un re saggio e giusto.
Non sempre però la pace ha regnato sovrana, ed ora forze antiche e oscure stanno facendo ritorno per sconvolgere la tranquillità delle dodici casate.
Toccherà ai più valorosi guerrieri entrare in azione per fermare l'oscurità che rischia di sconvolgere i mondi. Ci riusciranno?
***
Ok, non sono il massimo nelle introduzioni, ma lascerò a voi il giudizio.
Storia scritta per contrastare/spezzare la monotonia letta ultimamente nelle fic OC che vengono pubblicate sul fandom.
Non prendetela male, ma sul serio ragazzi, un po' di fantasia!
Bacioni a tutti da
Lord_Ainz_Ooal_Gown & Jeo 95
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 4
 

~ ~ ~
 

Leo ricordava ancora vividamente l'ultima volta in cui aveva visto da vicino l'enorme arena del Regno Imperiale, quando era stato lui a calcare il sabbioso terreno del campo di battaglia per donare la corona al re cui la sua casata aveva giurato fedeltà. Quella volta aveva vinto con orgoglio, e ancora serviva quello stesso re per il quale aveva lottato.

Se ne stava da solo all'interno dell'arena, a pensare e riflettere sugli ultimi avvenimenti, tra i quali quello che più l'aveva sconvolto. Il drastico ed improvviso cambiamento di Aries. La sua dolce e timida compagna era improvvisamente diventata aggressiva e spavalda, per non parlare del nuovo minaccioso aspetto che aveva assunto.

-Cosa ti è successo, Aries?- ma nemmeno le stelle potevano dare risposta ai suoi dubbi.

-Leo-sama-.

Lo spirito si girò verso colui che l'aveva chiamato, regalando un tenue sorriso tirato al fidato guardiano -Yato, quali buone nuove mi porti?-

Il guardiano fece un leggero inchino, illustrando poi le sue scoperte a Leo -Oggi mi sono riunito con gli altri guardiani, e sta succedendo decisamente qualcosa di strano.- Leo si accigliò, voltandosi completamente verso il ragazzo ed incitandolo a continuare con la spiegazione.

-Lance del Capricorno dice di aver avuto una visione negativa sul torneo di domani, ma non ha saputo dare spiegazioni più precise. Nikki della Vergine era assente, e Ashuros della Bilancia ha detto che il motivo è una segregazione ancor più isolata da parte di Virgo-sama, che ha disposto l'isolamento totale. Per finire Renne e Neren dei Gemelli hanno affermato di aver assistito alla trasformazione misteriosa di Aries-sama e...- Leo afferrò il guardiano per le spalle con violenza, gli occhi dilatati ed i denti serrati.

-Dimmi tutto quello che hai scoperto!- Yato non aveva mai visto il suo maestro tanto alterato, ma non si sentì di biasimarlo per quel comportamento. Non erano certo un segreto i suoi sentimenti per Aries-sama, nonostante fosse un donnaiolo per lei avrebbe rinunciato a tutte le altre donne, e gli venne da chiedersi se l'amore fosse davvero così influente da condizionare anche il più razionale degli esseri.

Raccontò a Leo parola per parola tutto quello che gli era stato riferito, e vide il viso del maestro riprendere pian piano lucidità e controllo, pensieroso e preoccupato.

-Spero di sbagliarmi, ma potrebbe voler dire che al castello c'è una spia...-

-Avete qualche idea su chi possa essere, Leo-sama?-

-Forse, ma non ne sono sicuro.- qualche nome balenò nella mente dello Spirito Maggiore, ma non aveva prove certe per poter accusare nessuno. Doveva indagare, e il torneo capitava a fagiolo, con la confusione che avrebbe portato nei giorni seguenti, avrebbe anche avuto modo di fare qualche indagine per conto proprio -Tu concentrati solo sul torneo per ora, e mi raccomando, porta onore alla nostra casata-.

-Non la deluderò Leo-sama-.

Lo Spirito Maggiore guardò con orgoglio il guardiano, senza però che i suoi occhi perdessero quella luce di ansia che i recenti avvenimenti gli avevano portato. Strinse un pugno con forza, promettendosi di trovare il responsabile ad ogni costo e riportare tutto alla normalità. Per il Regno. Per Aries.
 

~ ~ ~

 

Il mondo dell'Acquario era per lo più ricoperto d'acqua, un bellissimo regno sottomarino che ospitava le più svariate creature marine presenti sia nel mondo umano che in quello degli Spiriti Stellari. Vi vivevano inoltre sirene e tritoni, creature umanoidi con la coda di pesce, in compagnia di alcuni umani speciali in grado di respirare sott'acqua.

Vivevano insieme a stretto contatto, portandosi rispetto reciproco e vedendosi, non come creature differenti e ostili fra loro, ma come membri di una stessa, grande e magnifica comunità qual'era il mondo dell'Acquario.

Nonostante le bellezze marine, anche in questo bellissimo mondo fatto d'acqua vi era vita terrena, racchiusa in pratiche serre curate personalmente dal guardiano dell'Acquario.

Perfino in quel momento il giovane guardiano era nella serra, a curare le piante coltivate con amore e dedizione da egli stesso, dimenticandosi probabilmente che quel giorno si sarebbe tenuto un evento assai importante e a cui doveva assolutamente partecipare: il torneo per l'elezione della nuova sovrana.

Era un giovane ventunenne di bell'aspetto, abbastanza alto e magro, dal fisico agile, forte e temprato, con muscoli non marcati ma ugualmente definiti. Colpita dalla luce artificiale che illuminava la serra, la sua carnagione candida come il latte sembrava brillare, in contrasto con il colore rosso sangue dei suoi capelli, disordinati e sparati in ogni direzione, dalle sfumature arancioni sulle punte, e gli occhi del medesimo rosso intenso.

Le labbra sottili erano stirate in un lieve sorriso, e le sopracciglia decise e marcate gli conferivano un'aura sicura e gentile, ma al tempo stesso forte ed imponente.

Si passò un braccio sulla fronte, sventolandosi un po' la canotta bianca e sbrindellata, sotto la quale ne indossava una rossa, cercando di farsi aria per respirare in quel caldo insopportabile. Nonostante fosse una serra artificiale, il calore che vi era all'interno era pari a quello di un cocente sole estivo.

Finalmente però aveva finito di sistemare le ultime piante, potendo così prendersi una meritata pausa da tutto quel lavoro. Si spolverò i comodi pantaloni grigio scuri, decorati con tribali cuciti in una tonalità più scura. Rendendosi presentabile quanto bastava per non essere scambiato per un barbone. Certo era che con tutti quei piercing alle orecchie, gli anelli color ebano su entrambe le dita medie ed un paio di fasce nere avvolte una intorno al braccio destro ed una alla gamba sinistra poteva ricordare un tipico bulletto scapestrato terrestre, ma era solo mera apparenza.

-ISAIAHHHHH!!! DOVE DIAVOLO TI SEI CACCIATO MALEDETTO MOCCIOSO?!-

La squillante voce di Aquarius-sama lo raggiunse nella serra chiara e forte come se l'avesse alle spalle, invece che trovarsi a chilometri di distanza.

Isaiah trattenne uno sbuffo e si diresse verso l'uscita, “pregustandosi” la sfuriata che la portatrice dell'acqua gli avrebbe fatto per un motivo che ancora gli era ignoto, ma che doveva essere assai importante, o almeno questo intuì dall'espressione della sirena, che sembrava anche più alterata del solito. Il che era tutto dire.

Era bellissima Aquarius, una magnifica sirena dai lunghi capelli turchesi e la pelle bianca come il latte, che portava sempre con se un'anfora simile al ciondolo che indossava lui. Era davvero stupenda, ma quando si arrabbiava nessuno, eccetto Scorpio-sama, poteva starle vicino senza tremare di paura.

-Posso aiutarla, Aquarius-sama?- ormai Isaiah era talmente abituato ai cambi d'umore della donna, anche lui era quasi totalmente indifferente alle sue sfuriate.

Un vortice d'acqua lo colpì non appena mise un piede fuori dalla serra, rispedendolo dall'altro capo della stanza e facendo si che la sua schiena cozzasse violentemente contro il muro. Ok, quasi sempre indifferente alle sfuriate della sirena. Ancora non capiva però cosa avesse fatto di tanto grave da scatenare una tale sfuriata.

-RAZZA DI PICCOLO VERME!-

Isaiah si rialzò, diede una spolverata ai vestiti e con un piccolo incantesimo li riasciugò in un istante. Poi si rivolse alla donna, in cerca di spiegazioni su quegli appellativi e sull'attacco appena subito.

-CHE DIAVOLO CI FAI ANCORA QUI?!-

-Aquarius-sama, davvero non vi capisco...-

-E’ IL TORNEO RAZZA D'IDIOTA! COME PUOI ESSERE COSÌ PRECISO EPPURE COSÌ SMEMORATO?!-

Il ragazzo stava per rispondere, ribattere alle parole di Aquarius-sama, ma si zittì quando si accorse che la sirena aveva ragione, la faccenda del torneo gli era completamente passata di mente. Tutto ciò che fece fu un profondo inchino seguito da un coro di scuse.

Aquarius sospirò, cercando di calmare la vena che le pulsava nervosamente sulla fronte, e l'unico pensiero era che quel moccioso le serviva vivo per poter partecipare e vincere il torneo -Ora basta con queste inutili scuse! Vuoi farti perdonare?! Va là fuori e vedi di vincere!-

-Non la deluderò Aquarius-sama.- e dopo un altro profondo inchino si defilò dalla vista della donna, diretto probabilmente all'arena in cui fra poco avrebbe lottato.

Sospirò la sirena, anche lei avrebbe dovuto avviarsi per non arrivare in ritardo come il suo stupido allievo, ma non poté trattenere un sorriso d'orgoglio nel constatare quanto Isaiah fosse cambiato da quando era un giovane moccioso problematico. Problematico a volte lo era ancora, ma Aquarius era estremamente orgogliosa di lui, non avrebbe potuto chiedere allievo migliore, nonostante piuttosto che ammettere quella verità si sarebbe strappata la lingua da sola.
 

~ ~ ~ 
 

Ormai era tutto pronto. L'arena era già traboccante di spettatori in visibilio, eccitati all'idea di assistere ad un combattimento tra guardiani dopo molto tempo dall'ultima volta.

C'era tanta gente, una confusione del genere non si era mai vista, e per un attimo Ashuros considerò buona l'idea di darsela a gambe e levarsi dall'impiccio di dover combattere per qualcosa che non destava minimamente il suo interesse. Purtroppo non poteva andarsene e deludere le aspettative di Libra-sama, quindi doveva restare, aspettare e combattere.

Si chiedeva come mai ci stessero mettendo tanto ad iniziare con il torneo, ma vista la mancanza dei reali e degli Spiriti Maggiori probabilmente era impossibile che la presentatrice, una giovane donna dai capelli verdi con indosso un elegante abito bianco, potesse dare inizio ai combattimenti.

Ogni guardiano era stato sistemato all'interno dell'arena, dietro ad un portone in legno che una volta attraversato li avrebbe condotti al centro del campo di battaglia, e successivamente alle postazioni in cui si sarebbero sistemati in attesa del proprio turno. Dovevano aspettare di essere presentati, e finché gli ospiti d'onore non arrivavano questo non era possibile.

Non poteva scorgere gli altri guardiani, ma già si immaginava la faccia di Nikki una volta che si fosse trovata all'interno dell'arena, dopo una vita intera passata rinchiusa tra quattro mura. Perché per quanto Virgo volesse tenerla segregata non poteva evitare di partecipare al torneo, avrebbe quindi dovuto farla uscire per forza.

Ashuros fissò qualche istante lo schermo che dava sull'esterno, l'unico mezzo a disposizione per poter sapere cosa succedesse di fuori e quando fosse arrivato il momento di uscire.

Un boato talmente forte da riecheggiare anche nella stanza in cui stava aspettando esplose dalla folla alla comparsa del Re, delle principesse e degli Spiriti Maggiori, tutti lì presenti per assistere al magnifico incontro che di lì a poco avrebbe animato il regno intero.

Il Re, seduto su di un imponente trono posto nel punto più alto dello stadio, sembrava star meglio, ma era evidente che il loro magnanimo sovrano non era nel pieno delle forze, sembrava debole e stanco, ma non aveva perso il sorriso gioioso che lo caratterizzava.

Le principesse erano sedute al suo fianco, accompagnate dalle loro fedeli guardie e da Minerva, e salutavano il popolo con calore e gentilezza. Lucy era sempre stata la più solare delle due sorelle, la più espansiva, e anche ora mostrava ai sudditi il sorriso più radioso che aveva. Al contrario, Yukino era sempre stata una ragazza timida e riservata, seppur anche lei sempre dolce e gentile con tutti, eppure quella timidezza, che da sempre era parte di lei, sembrava essere stata sostituita da qualcosa che attraverso lo schermo, nessuno dei guardiani seppe definire.

Infine i dodici Spiriti Maggiori erano seduti uno affianco all'altro davanti alla famiglia reale, con al centro il capo del Leone affiancato dalla neo-Aries.

Ayumi osservava la nuova forma della sua maestra con una punta di tristezza nello sguardo, perché da quando era successo ogni cosa era cambiata nella sua vita, a partire dal rapporto che aveva con lei. Era più distante, meno presente nella sua vita da guardiana, e questo aveva ferito la giovane più di quanto non volesse dimostrare.

Gli stessi pensieri attraversavano la mente di Ginevra, che sentiva inaspettatamente la mancanza del vecchio, rozzo e un po' pervertito Taurus-sama, sostituito da un damerino posato e maniaco della pulizia.

Nella sua postazione intanto, Yato non riusciva a togliersi dalla testa la fastidiosa sensazione che qualcosa non quadrasse, che in quel torneo si annidasse qualcosa di oscuro e malevolo, ma senza prove non poteva far nulla. In ogni caso Leo-sama contava su di lui, e per nulla al mondo si sarebbe lasciato spaventare da forze maligne antiche e spregevoli.

Renne e Neren attendevano con ansia l'inizio dei combattimenti, pronte a dimostrare a tutti la forza della casata dei Gemelli e la loro in particolare.

-Ehi Neren...-

La ragazza sospirò, rivolgendo un'occhiataccia alla sorella spirituale. -Non dire “devo andare in bagno”!- Renne rimase in silenzio per diversi secondi, prima di saltellare e chiedere scusa.

-Non è colpa mia!-

Nella stanza accanto Akane saltellava per tutta la stanza, incontenibile proprio come un terremoto, ansiosa di iniziare la battaglia che avrebbe determinato la più forte delle casate. Si era preparata con Scorpio-sama, non aveva nessuna intenzione di tradire la sua fiducia, e per farlo non aveva paura di prendere a calci i sederi degli altri guardiani. Se era per l'onore della casata dello Scorpione, allora niente e nessuno le avrebbe impedito di vincere.

Isaiah osservava attento lo schermo che, uno ad uno, inquadrava gli Spiriti Maggiori mentre prendevano posto alle loro postazioni. Quando l'immagine si fermò per un secondo su Aquarius-sama, il giovane dai capelli rossi avrebbe giurato che la donna si fosse voltata, come se lo avesse visto, e che gli avesse rivolto il suo tipico sguardo da “se mi metti in ridicolo, sei morto”. Ci teneva alla sua vita, per questo non avrebbe mai deluso le aspettative della padrona incontrastata dell'acqua.

Nella sua stanza Hitomi poteva udire il vociare delle persone attraverso lo schermo, e in base alle grida che sentiva e alla squillante voce della presentatrice che annunciava con entusiasmo l'inizio delle prove, poté dedurre che ormai non mancava molto all'inizio. Prese un profondo respiro e si preparò ad avanzare nel momento in cui l'avessero chiamata, ma accadde qualcosa che la confuse.

Improvvisamente non udì più alcun rumore, nessun fischio, perfino la presentatrice si era zittita, e anche se non ne conosceva il motivo, capì subito che non stava accadendo nulla di buono.

Lance stava meditando quando un'energia negativa irruppe nei suoi pensieri, e bastò che posasse lo sguardo sullo schermo per vedere qualcosa che mai avrebbe pensato di vedere. Non in quel giorno, non in quel momento.

Al centro dell'arena si era creata una grossa sfera di fiamme nere che andò via via ingrandendosi per poi dissiparsi altrettanto velocemente, lasciando al suo posto due figure avvolte da un'aura oscura.

Ogni guardiano aveva lo sguardo puntato sull'uomo che velocemente attraversava l'arena passo dopo passo, affiancato da una seconda figura incappucciata. A Yato non servì nemmeno vederlo in volto per capire chi si nascondesse sotto quel cappuccio. Le ferite per la sconfitta di quel giorno erano ancora aperte e bruciavano ogni volta.

Leo stringeva forte i pugni e digrignava i denti, combattuto tra il mantenersi lucido e stabile davanti al re, ed il saltare al collo dell'uomo che gli si presentava davanti. Come lui anche gli altri Spiriti fremevano, anche se non tutti per le sue stesse motivazioni. Qualcuno sembrava invece compiaciuto da quella presenza fastidiosa tra loro.

L'uomo aveva corti capelli neri, un fisico imponente e statuario, gli occhi serpentini rossi come il sangue ed una lunga cicatrice ad X che gli attraversava tutto il volto. Indossava un'armatura nera dalle incisioni argentate, ed un mantello rosso gli svolazzava sulle spalle. La sua aura non era cambiata dopo tutti quei secoli, come non era svanita la luce folle e malvagia che gli illuminava lo sguardo.

-Ophiucus...- sussurrò il re, duro.

L'ex Spirito del Serpente s'inchinò davanti al re, alle figlie e agli Spiriti Maggiori, così come fece la figura incappucciata alle sue spalle -Mio re-.

A quelle due semplici parole, Leo esplose -COME OSI MOSTRARTI QUI MALEDETTO?! DOPO TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO?!-

-Calmati vecchio amico.- lo rimproverò il re, costringendolo ad abbassare il tono e lo sguardo -Ophiucus, perché sei qui? Se ben ricordo, l'ultima volta che ci siamo visti hai deciso di ribellarti a me e alle leggi del nostro mondo. Inoltre sei stato sconfitto da Leo e dagli altri Spiriti Maggiori-.

Il guerriero in armatura fissò il re con dispiacere negli occhi, confidando al sovrano il motivo per cui ora si trovava al suo cospetto -Non deve preoccuparsi maestà. Il mio potere non è più come un tempo e questo corpo potrebbe sgretolarsi da un momento all'altro, tanto sono debole. Sono qui per chiederti udienza mio re, e per avere il permesso di partecipare al torneo in nome della tredicesima Casata, in modo tale da poter contribuire al futuro del regno-.

Tutti, nessuno escluso, esplosero in un boato di sorpresa e confusione, non riuscendo a capire perché il più terribile nemico del re volesse d'un tratto tornare a far parte del regno che lui stesso aveva definito come “spazzatura”.

Non mancarono le opposizioni degli Spiriti, le speranze dei guardiani che il re rifiutasse quell'insensata proposta, sembrava che l'intera situazione fosse stata messa in stallo da quella richiesta assurda. Fu Minerva a sbloccare il tutto con un'osservazione che nessuno osò contestare.

-Maestà mi permetta di ricordarle che questo torneo è aperto a tutte le casate, e che la tredicesima è ancora legalmente una di esse, seppur sia stata praticamente spazzata via nell'ultimo conflitto, e quindi può partecipare, sempre se possiede un Guardiano da far scendere in campo-.

Ophiucus sorrise, facendo cenno alla figura dietro di lui di calarsi il cappuccio e mostrarsi. -Lui è Aaron Straight, il mio guardiano-.

Il re era fortemente combattuto. Un tempo era molto legato ad Ophiucus ed erano ottimi amici, ma poi le cose erano cambiate drasticamente e ora entrambi sembravano sul punto di svanire per sempre. Un dubbio gli pervase la mente. E se fosse tutta una recita per poterlo colpire a tradimento?

L'anziano sovrano si concentrò leggermente e poté distintamente accorgersi di come l'effettivo potere di Ophiucus, in quel momento, fosse nettamente inferiore agli altri Spiriti Maggiori. Di certo, se avesse tentato qualche azzardo, non se la sarebbe cavata.

-Maestà non vorrete davvero...!-

-Mi dispiace Leo, ma Minerva ha ragione, Ophiucus ha il diritto di partecipare in quanto tredicesima casata.- vide lo Spirito del Leone abbassare lo sguardo frustrato, stringendo i pugni lungo i fianchi -Ed ora, con la partecipazione straordinaria della tredicesima casata, che il torneo abbia finalmente inizio!- ma nessuno sembrò felice come lo era all'inizio.
 

~ ~ ~
 

Dopo la sconvolgente partecipazione a sorpresa della tredicesima casata, l'animo del pubblico sembrava essere tornato sereno, ed ora era il momento di presentare i partecipanti al torneo.

-Il primo concorrente è un vero ladro di cuori! Ha fatto perdere la testa a milioni di ragazze, l'arena stessa è piene di sue fan! Accogliamo con un bell'applauso il focoso guardiano del Leone, Yato Takamoto!- un faro illuminò la porta dal quale usci il ragazzo, avvolto da mille lingue di fuoco che con grazia gli volavano attorno. Un coro di voci femminili adoranti sovrastò qualsiasi altro suono.

Toccò all'annunciatrice riportare l'ordine, presentando nel frattempo il secondo concorrente -Se ancora non la conoscete, di certo vi ruberà il cuore con la sua allegria! È la piccola sorellina di ogni Leone, eppure è un piccolo e tenero agnellino! Per la casata dell'Ariete, preparatevi ad innamorarvi della dolce Ayumi Yamada!-

La ragazzina volò fuori dalla stanza circondata da spirali di scale musicali, che catturarono subito il pubblico in un vortice di dolcezza e melodia.

-Mi raccomando non lasciatevi ingannare dall'aspetto mite e dalla sua gentilezza, ha sotto il suo controllo i mostri più spaventosi dell'intero Regno! Combatte sotto il segno dei Pesci, la graziosa Hitomi Shirome!-

A cavallo di una splendida creatura alata, Hitomi atterrò accanto a Yato, che non mancò di offrirle il suo aiuto per scendere dalla cavalcatura. Gli spettatori erano rimasti a bocca aperta dal suo ingresso, ma di sicuro con l'arrivo del prossimo sfidante lo sarebbero stati ancor di più.

Improvvisamente tutti i presenti nell'arena iniziarono a levitare, accompagnati da gridolini ed esclamazioni di sorpresa -Niente paura gente, è in arrivo il padrone assoluto della gravità! Il guardiano prediletto della casata della Bilancia, Ashuros Bleeder!-

Ashuros comparì avvolto da un'aura blu, segno evidente che stava esercitando il suo potere per tenere sospese tutte le persone dell'arena. Un paio di occhi color sangue serpentini erano puntati sulla schiena del giovane mascherato, fissandolo con insistente interesse.

-Il prossimo concorrente è senz'altro il più calmo e controllato fra i guardiani! Maestro della meditazione ed erede del sapere del Capricorno, Lance Galvas!-

Lance arrivò circondato da una pioggia di fiori, luci e colori, che con un solo gesto si sparsero su tutta l'arena, piovendo sugli spettatori e poi esplodendo in colorati fuochi artificiali. Non c'era nulla da fare, le sue illusioni erano le migliori.

-Ed ora preparatevi gente, state per immergervi in un mondo un po' bagnato! Per compiacere ogni desiderio dell'Acquario, ecco a voi Isaiah Jenks!-

Avvolto da un manto d'acqua che danzava attorno a lui, Isaiah fece il suo ingresso con una esplosione che bagnò gli spettatori nelle prime file, ma che lasciò l'arena senza fiato quando dai residui d'acqua si formò un bellissimo arcobaleno.

-Non lasciatevi ingannare dalla sua forza spaventosa, in lei si nasconde un bellissimo fiore delicato! Per onorare la casata del Toro, Ginevra Sayazaki!-

Ginevra arrivò in modo semplice e spartano, ma che lasciò a bocca aperta i presenti. Balzò da un punto all'altro dell'arena, lasciando profondi solchi nei punti in cui atterrava. La sua capacità di potenziamento era davvero straordinaria.

-Ogni membro della loro casata ha un gemello, ma loro sono senz'altro le più abili e affiatate! Sempre in coppia per i Gemelli, Neren e Renne!-

Le due ragazze entrarono volando e creando nel cielo acrobazie spettacolari che incantarono il pubblico, lasciando senza fiato colore che le osservavano.

-Nessuno ha più pollice verde di lei, la signora che sussurra alle piante! Per rendere orgoglioso lo Scorpione, Akane Viran!-

Un'enorme ramo verde e colorato con fiori di ogni genere trasportò Akane fino al centro dell'arena, per poi diramarsi in ogni direzione e regalare un fiore ad ogni bambino presente, agli Spiriti Maggiori, incluso Ophiucus, e ai sovrani.

-È il maestro dello scontro corpo a corpo, non altrettanto ferrato in fatto di moda! Il leale servitore della casata del Cancro, Vanres Shinsuo!-

Il Guardiano del Cancro era un ragazzo di diciassette anni dalla carnagione abbronzata, gli occhi azzurri e dai capelli biondi legati in una coda bassa lunghi fino alle caviglie. Fisico snello ma perfettamente formato ed era alto sul metro e ottanta, indossava un tipico kimono da samurai, calzini bianchi con dei sandali chiari, un paio di larghissimi pantaloni grigi, con la particolarità di avere la parte superiore del kimono dorato con dei granchi rossi disegnati sopra.

Sul lato destro teneva una katana dal fodero azzurro, che estrasse non appena mise piede fuori dal portone. S'inchinò verso Cancer, dopodiché si mise in posizione, concentrò le proprie energie nella katana, che risplendette di una luce rossa, e quando menò un fendente l'aria mossa procurò una grossa crepa nel muro avanti a lui. Rinfoderò la spada, fece un altro inchino rivolto al suo maestro e si unì ai compagni.

-E dopo il maestro del corpo a corpo, ecco a voi il più abile guerriero nello scontro a lungo raggio! Direttamente dalla casata del Sagittario, Zenas Soter!-

Un giovane di ventuno anni fece il suo ingresso nell'arena, con un sorriso stampato perennemente in volto. Aveva corti capelli grigio/giallastri, con la frangia che copriva l'occhio destro, gli occhi rosa, un fisico asciutto e molto magro. Indossava un completo che comprendeva una giacca bianca con interno nero, camicia viola, cravatta azzurra, pantaloni bianchi e scarpe nere, abbigliamento elegante a cui non rinunciava mai. Una faretra, un arco ed un paio di cuffiette infilate nelle orecchie completavano l'outfit del giovane guardiano.

Zenas impugnò l'arco ed incoccò una freccia, puntando verso il cielo in cui la scagliò poco dopo, la freccia volò per svariati metri, per poi dividersi in più frecce ed esplodere in una pioggia di luci colorate.

L'annunciatrice tentennò prima di presentare il penultimo concorrente, lanciò un'occhiata al re che le fece cenno di continuare -Il prossimo concorrente, un iscritto dell'ultimo secondo! Per la casata del Serpente, Aaron Straight!-

La terra tremò, un calore insopportabile invase lo stadio, colonne di fuoco nero si creavano sotto i piedi di Aaron mentre avanzava verso il centro, come se non volessero toccasse terra mischiandosi agli insetti che vi vivevano. E mentre avanzava portato dal fuoco, un vortice di fiamme gli danzava attorno, imitando alla perfezione e con ancor più grazia l'esibizione di Yato. In quelle mosse, il guardiano del Leone vi lesse una chiara proposta di sfida.

-Andate tutti a casa prima di farvi male! Il magnifico me non può essere sconfitto da voi miseri vermi!- proferì.

Ora mancava soltanto un ultimo guardiano -Bene signore e signori, vado a presentarvi l'ultimo guardiano, colui che rappresenterà la casata della Vergine!-

L'ultimo portone iniziò ad alzarsi, il cuore di tutti ebbe un sussulto quando, aperta la porta, un'inquietante aura, per nulla simile a quella di Nikki, fuoriuscì e si sparse nell'arena.

-Sfortunatamente Nikki Inuzuki non può rappresentare la sua casata per alcuni imprevisti, quindi per questa volta avremo un sostituto guardiano!- grida di sorpresa non mancarono a quell'inaspettata dichiarazione.

-Virgo che significa?- domandò Leo alla ragazza affianco, che si limitò ad alzare le spalle.

-È stato il re ad affidarmela e a dirmi di non lasciarla uscire, e così ho fatto sin da quando era in fasce, ho semplicemente pensato di continuare secondo gli ordini del re.- ma Leo non sembrò convinto.

Attesero per ben cinque minuti, ma ancora nessuno era comparso dal portone. Aaron sbuffò, incrociò le braccia e digrignò frustrato i denti. “Scommetto che quell'ingordo sta mangiando, sono sicuro che stia mangiando!”

E anche Minerva sembrava pensarla così “Gluttony... riesci a sentirmi?” la risposta arrivò dopo qualche minuto.

“Oh Lust... stavo mangiando le patatine, è di già il mio turno?”

I suoi sospetti erano fondati. “Esci di lì e presentati, il torneo deve iniziare”.

“Devo proprio farlo Lust? Non possono farlo Greed o Envy?”

“Vuoi forse deludere la mia fiducia, Gluttony?”

Sembrò pensarci su, e finalmente disse le parole che Minerva aspettava “Come desideri Lust”.

Finalmente il giovane ragazzo fece la sua comparsa, senza nessuna esibizione, nessuna dimostrazione di potere, semplicemente entrò nell'arena con passo stanco, sbadigliando e mettendo tra le fauci qualche caramella ogni tanto.

-Ehm... signor sostituto, qual è il suo nome?- chiese la presentatrice.

Gluttony alzò lo sguardo sulla donna e sugli altri guardiani, sul pubblico e sugli spalti dei reali. Vide Lust lanciargli un'occhiata eloquente, ed allora si decise a presentarsi -Il mio nome è Shoichi.- e continuò indisturbato il suo pasto.

-B... bene! E adesso che ci siamo tutti iniziamo a spiegare le regole di questo torneo!-

I guardiani vennero teletrasportati in una struttura rialzata, nella quale vi era un trono per ognuno di loro, disposti in un ordine ben preciso. Si sedettero, prestando ascolto alla donna che spiegava le regole della competizione.

-Il torneo si suddividerà in tre prove, ogni prova varrà dei punti, e alla fine delle tre prove, solo otto guardiani potranno accedere al torneo vero e proprio che determinerà il vincitore!- un'esclamazione scaturi dal pubblico -La prima prova consiste nel salvare un villaggio dalle grinfie di un terribile mostro! Ciascun guardiano verrà teletrasportato sul luogo della sfida e affronterà il mostro! Potrà affrontarlo come meglio crederà ma ci sono delle differenze!-

Sui vari schermi apparirono delle immagini stilizzate di una persona e di un grosso mostro quadrupede non meglio definito.

-Qualora il guardiano dovesse fermare il mostro con un solo colpo senza toccarlo, guadagnerà cento punti! Se lo fermerà con più colpi senza toccarlo ne guadagnerà settantacinque! Cinquanta punti invece saranno assegnati a coloro che fermeranno il mostro con un solo colpo, toccandolo e venticinque punti invece li riceverà chi lo fermerà con più colpi toccandolo.

Alcuni guardiani non parvero emozionati da quella scelta, visti i loro stili di combattimento ma nessuno obbiettò.

-Ovviamente, qualora il mostro dovesse riuscire a distruggere il villaggio, il guardiano non guadagnerà alcun punto!- spiegò l'annunciatrice per poi indicare Ayumi, la prima dei guardiani -La guardiana dell'Ariete sarà la prima ad affrontare la prova!-

Ayumi fece un profondo respiro, lanciando una rapida occhiata verso Aries, e si alzò dal suo trono. Dopo pochi istanti, un portale bianco si parò di fronte a lei. Ayumi fece un altro respiro e lo attraversò, svanendo nel nulla.
 

~ ~ ~

 

La giovane si guardò attorno leggermente confusa. Si era ritrovata in cima ad una grossa roccia nel bel mezzo di una landa desolata e un vento caldo le scompigliava leggermente i capelli.

Dietro di lei, a diverse centinaia di metri, vide una piccola cittadina composta da baracche ma anche edifici nuovi e resistenti, almeno all'apparenza. Quello, intuì, era il villaggio da difendere.

Il terreno tremò di colpo, facendola sussultare. Tremò ancora e ancora e ancora. Quello non era un semplice terremoto, erano dei passi di qualcosa. Qualcosa di grosso.

Voltandosi in modo tale da avere la cittadina alle spalle, per poco non le cascò la mascella nel vedere un enorme mostro rosso simile ad una tartaruga. Era alto una trentina di metri e lungo settanta. Il guscio era puntellato di grossi spuntoni ossei, i denti erano affilati come rasoi e la lunga coda terminava con una grossa mazza di roccia mista a ferro.

-E questo sarebbe il mostro?!-

“Indovinato!” trillò l'annunciatrice nella sua mente “E' una creatura preistorica, ormai estinta, ma grazie alle nostre conoscenze, siamo riusciti a crearne delle copie spirituali con la magia! Perciò non preoccuparti, se dovessi ucciderlo, tornerà in vita senza alcun problema per la sfida successiva alla tua!”

Il contatto si chiuse di colpo e Ayumi rimase da sola con quella creatura che, seppur lentamente, stava continuando ad avanzare verso il villaggio. La testa era esattamente alla sua stessa altezza e, dato che le stava venendo incontro, se non riusciva a fermare quella bestia prima, avrebbe avuto parecchie difficoltà.

Dopo aver estratto la sua bacchetta dorata, la piccola iniziò a muoversi come un direttore d'orchestra e degli spartiti le apparvero davanti, producendo una melodia orecchiabile il cui ritmo divenne sempre più veloce.

Le note musicali si staccarono dallo spartito e schizzarono contro il muso del mostro, producendo delle piccole esplosioni. L'attacco però non sortì alcun effetto e allora Ayumi rincarò la dose, aumentando sempre di più il volume della melodia e la quantità di note, creando esplosioni sempre più forti ma tutto quello che ottenne fu sporcare di fuliggine il muso del suo bersaglio.

“Maledizione non serve a niente!” si disperò la guardiana per poi cambiare tipo di melodia “Se non posso fermarlo con la forza, mi basterà calmarlo e farlo addormentare!”

Con dei rapidi movimenti, creò una nuova melodia dal bagliore rosa ma quando la creatura la vide, aprì la bocca producendo un assordante ruggito che scagliò Ayumi all'indietro, facendola finire su una grossa duna di sabbia.

Divincolandosi con le gambe per riuscire a tirarsi fuori, la ragazzina tossì parecchia sabbia e urlò disperata verso la creatura che, in quel momento, fece a pezzi l'enorme roccia andandoci contro. I grossi detriti precipitarono addosso ad Ayumi ma la giovane, con una semplice melodia, potenziò la propria velocità e si gettò di lato, evitandoli tutti quanti.

Dopo essersi rialzata, togliendosi di dosso la sabbia, la ragazzina riprese a produrre melodie, ma la testa della creatura ormai era troppo lontana. Doveva avvicinarsi, così iniziò a correre a perdifiato verso il villaggio, cercando nel mentre di produrre delle melodie che potessero distrarre il suo bersaglio, ma niente.

La prima delle case, più esterna rispetto al grosso del villaggio, venne distrutta senza esitazione da una zampata della creatura che, ruggendo, spazzò via diverse baracche.

Ayumi si fermò di colpo vicino ai resti della prima casa, ora che la creatura si era momentaneamente fermata e, muovendo rapidamente le braccia, compose una lunga melodia grigia che si staccò dallo spartito e, muovendosi come una corda o una catena, avvolse la zampe, la testa e la coda della creatura, limitandone i movimenti.

Tuttavia, Ayumi cadde in ginocchio dopo pochi minuti e la catena-melodia andò in frantumi, dando modo alla creatura di riprendere la sua opera di distruzione.

Quando anche l'ultima casa crollò, il villaggio e la creatura svanirono nel nulla, mentre la guardiana venne teletrasportata nell'arena dove, malgrado non avesse fatto neanche un punto, venne accolta dagli applausi della folla.

La ragazzina salutò i membri delle varie casate, dopodiché si avviò verso i troni riservati ai guardiani, andando a sedersi al suo posto con una nota malcelata di dispiacere sul volto.

-Non è stata colpa tua.- disse Yato con voce seria, tenendo le braccia incrociate al petto e gli occhi chiusi -Il tuo potere è vantaggioso per supportare una squadra, ma in uno scontro uno contro uno sei molto svantaggiata-.

Quelle parole parvero rincuorare la guardiana dell'Ariete che annuì sorridendo, nello stesso istante in cui Ginevra si alzava, lanciando una breve occhiata al guardiano del Leone. Il ragazzo alzò lo sguardo su di lei in quel momento e Ginevra arrossì di colpo, affrettando il passo per entrare nel portale.

Venne portata nello stesso punto di Ayumi e, girandosi, notò che il villaggio era di nuovo in piedi e la creatura stava di nuovo avanzando per distruggerlo.

-Spiacente mostriciattolo…- iniziò Ginevra scrocchiandosi le nocche e flettendo leggermente le gambe -... ma ho davvero bisogno di tirarti un bel cazzotto!-

Un secondo dopo, saltò in avanti, distruggendo la roccia sottostante. Il punto di atterraggio coincidette esattamente con il punto sottostante alla testa della creatura in quel momento. La guardiana si piegò nuovamente e saltò in alto.

Quando fu ormai a pochi metri dal bersaglio, caricò il pugno destro e lo colpì con un colpo di inaudita potenza sulla punta del mento. L'impatto scaraventò all'indietro la creatura, facendola ribaltare e le spezzò anche le ossa del cranio, facendo fuoriuscire parecchio sangue dalla bocca della vittima.

Dopo pochi secondi la creatura smise di muoversi e si dissolse nel nulla, mentre Ginevra venne riportata nell'arena, venendo subito acclamata dal pubblico, soprattutto da quelli della sua casata. La ragazza girò su sé stessa urlando alla folla e mostrando i muscoli per poi dirigersi verso il suo trono e cambiare di colpo atteggiamento, avvertendo lo sguardo di Yato su di sé.

-Non le fai i complimenti?- domandò Ayumi con sguardo malizioso e il ragazzo, spostando lo sguardo sulla guardiana del Toro disse -Gran bel colpo-.

-G... g... grazie!- rispose nervosamente Ginevra puntando poi la testa in avanti su di Neren e Renne che vennero prontamente trasportate sul luogo della prova.

-Pronta Renne?- domandò la prima guardando la sua gemella spirituale che annuì sorridendo, volgendo poi lo sguardo verso la creatura che aveva già iniziato ad avanzare verso di loro.

Le due ragazze si avvicinarono al bordo della roccia e attesero in silenzio. L'enorme landa desolata non aveva grandi rocce a parte quella dove si trovavano loro e un forte vento ogni tanto soffiava, scompigliando i capelli delle due guardiane.

Quella sarebbe stata la loro arma.

Non appena percepirono l'arrivo di una folata di vento , saltarono giù e, sorprendentemente, il vento le sospinse verso l'alto come se fossero due piume. La creatura le osservò per pochi secondi ma poi riprese la sua avanzata verso il villaggio.

-Tutto come previsto Neren!- disse Renne osservando il loro bersaglio dall'alto e la sorella annuì. Cercando di spostarsi in avanti con l'aiuto del vento, le due si misero poi schiena contro schiena, bloccandosi a vicenda con le braccia.

Entrambe serrarono le gambe e le distesero verso il basso poi iniziarono a soffiare verso destra, prendendo così a girare sul loro asse. Quando la creatura fu esattamente sotto di loro, Neren urlò -Adesso!- e una sorta di riflesso le attraverso completamente, quasi fossero fatte di acciaio.

In un istante, scesero in picchiata ad una velocità impressionante, continuando a ruotare in senso antiorario. Chiusero gli occhi preparandosi all'impatto e, precise come orologio, colpirono la creatura esattamente in testa, spaccandole la corazza.

Gli occhi dell'animale diventarono di colpo bianchi e, emettendo un lungo lamento, si accasciò al suolo, scuotendo il terreno ma senza danneggiare neanche una casa del villaggio. Neren e Renne si sostennero a vicenda con gli occhi ridotti a due spirali a causa della continua rotazione e, alzando un braccio verso il cielo in segno di vittoria, vennero teletrasportate di nuovo nell'arena dove vennero aiutate a raggiungere i loro troni.

-Sembra che per adesso la guardiana del Toro e quelle dei gemelli siano a pari merito con cinquanta punti mentre la povera guardiana dell'Ariete non ha guadagnato neanche un punto...- ricapitolò l'annunciatrice, indicando poi il quarto partecipante -E' ora per un altro guardiano di far vedere quanto vale!-

Vanres si alzò velocemente e, dopo un breve inchino verso Cancer, si avviò verso il portale che lo portò sulla solita roccia. Il biondo fece un respiro profondo e portò una mano sull'elsa della sua katana.

Senza esitare, saltò giù dalla roccia e corse verso il suo avversario, mentre la sua arma iniziava a risplendere di un tenue bagliore azzurro. Quando fu abbastanza vicino, attese che la creatura facesse un passo in avanti e, estraendo la lama veloce come un fulmine, gli tagliò via la parte su cui poggiava, facendo schizzare sangue ovunque.

La creatura ruggì per il dolore e cercò di schiacciare Vanres con l'altra zampa anteriore ma il ragazzo, saltando in alto, atterrò poco sopra il moncherino e da lì si diede la spinta verso la testa, menando un rapidissimo fendente con la quale tagliò l'occhio sinistro del nemico.

L'animale iniziò a scuotere la testa ma il ragazzo riuscì a saltare ancora una volta in alto e, caricando il braccio, menò un potente affondo, conficcando la katana nel cranio della creatura, bucandola di sotto.

Come previsto, l'enorme animale si accasciò al suolo ma la cosa non piacque per nulla al biondo. L'aveva abbattuto solo dopo tre colpi, quindi aveva guadagnato solo venticinque punti. Rinfoderando la katana, venne teletrasportato nel mondo degli spiriti stellari e, malgrado gli applausi del pubblico, si andò a sedere rapidamente.

Fu il momento di Yato e, come previsto dal suo maestro Leo, molte ragazze tra la folla urlarono alla vista del guardiano del Leone che però le ignorò tutte senza mezzi termini. Ignorò anche Ginevra che lo fissava con un forte rossore sulle guance, cosa che però non venne ignorata da Ayumi la quale sogghignò con sguardo malizioso, mentre il suo compagno veniva teletrasportato nella landa desolata.

Il ragazzo portò subito lo sguardo sull'antico animale che, per la quinta volta, si dirigeva verso il villaggio con l'intenzione di distruggerlo.

-Scusami, ma non voglio perdere troppo tempo.- commentò Yato schioccando poi le dita. Da sotto la creatura si creò un'imponente colonna di fuoco che arrivò fino al cielo.

L'attacco durò una manciata di secondi ma tanto bastò per spazzare via completamente il bersaglio. Incrociando nuovamente le braccia al petto, il ragazzo venne riportato nell'arena dove lo accolse un silenzio surreale, dato che tutti gli spettatori erano rimasti a bocca aperta di fronte alla sua dimostrazione di potenza.

-Wooooh! Yato sei stato una forza!- urlò Ayumi alzandosi in piedi e, come si fosse appena svegliata, la folla scoppiò in una marea di applausi, fischi e complimenti che però vennero prontamente ignorati dal guardiano che si riaccomodò tranquillamente sul suo trono.

Di fianco a lui, Shoichi si alzò svogliatamente, continuando a mangiare delle patatine e si incamminò verso il portale, sotto lo sguardo indagatore di Ashuros e di altri guardiani.

Il guardiano della Vergine, o per meglio dire il sostituto, si sedette sulla roccia dov'era stato teletrasportato e continuò il suo pasto, non curante dell'enorme creatura intenta ad avvicinarsi.

“Ehm... guarda che il tuo bersaglio è davanti a te.” gli ricordò l'annunciatrice ma il biondo non batté ciglio e continuò a mangiare. La creatura, intanto, continuò ad avanzare, fino a quando non fu davanti al ragazzo.

Dopo averlo fissato per qualche secondo, l'animale si alzò leggermente sulle zampe posteriori e tentò di schiacciare la roccia con quelle anteriori ma, prima ancora che se ne rendesse conto, Shoichi alzò il braccio destro e chiuse di colpo la mano.

Un istante dopo, l'intero corpo della creatura venne attraversato da spesse crepe e, successivamente, esplose in migliaia di pezzi, spargendo i resti tutt'attorno. Shoichi non aveva neanche alzato lo sguardo, preferendo mantenerlo sul suo pacchetto di patatine.

Gli ci vollero svariati secondi per accorgersi del fatto di essere tornato all'arena e, come con Yato, la folla era rimasta senza parole, solo che questa volta nessuno urlò per dar via al bagno di applausi e complimenti.

Senza dir nulla, il biondo si alzò e si stravaccò sul trono, continuando il pasto con svogliatezza, mentre gli altri guardiani, escluso Aaron, lo osservavano leggermente interdetti.

-Io non vorrei dire niente...- iniziò Akane rivolgendosi ad Ashuros -... ma credo che quel potere superi di gran lunga quello di un semplice sostituto...-

-Lo so... e la cosa non mi piace per niente.- ribatté l'albino alzandosi e dirigendosi verso il portale.

Come tutti gli altri, venne portato in cima alla roccia e la creatura preistorica iniziò ad avanzare contro il villaggio. Il ragazzo tirò fuori la sua bilancia d'oro che, brillando di un tenue bagliore dorato, divenne metallo fuso.

Brillando di una luce ancora più forte, l'oro fuso andò a coprire la mano destra di Ashuros, diventando poi un guanto metallico con due piccoli piatti che gli ruotavano intorno al polso.

-Un colpo solo eh...- si disse il ragazzo per poi alzare leggermente il braccio destro. I due piattini iniziarono a ruotare molto più in fretta e il mostro parve rendersi conto della minaccia così aumentò la velocità, per quanto gli fosse concesso.

-Graviton.- sibilò Ashuros e la creatura si appiattì contro il suolo, crepandolo pesantemente e generando una piccola scossa sismica. L'intera corazza del suo corpo si frantumò e svariati litri di sangue macchiarono il terreno, colando dalle innumerevoli ferite. Il ragazzo riportò il braccio lungo il corpo e attese di essere riportato nell'arena.

Il pubblico questa volta fu più partecipe e gli fece molti applausi ma lui non se ne curò molto, andando a sedersi, dove ricevette poi i complimenti di Ginevra ed Hitomi. Un secondo dopo, Akane si alzò in piedi e si avviò serenamente verso il portale.

La ragazza parve trovarsi a suo agio in quella terra desolata. Ovunque volgeva lo sguardo vedeva solo terra e sabbia e, per la guardiana dello Scorpione, quello era come un paradiso naturale. Ovviamente la creatura non era molto propensa a farla rilassare e, ruggendo a pieni polmoni, la riportò alla realtà.

La ragazza si girò verso il suo bersaglio, mentre il vento caldo le faceva ondeggiare i lunghi capelli rossi. Dopo aver chiuso gli occhi, una leggera aura bronzea le circondò il corpo e il terreno cominciò a tremare.

Il terremoto aumentò di intensità in pochi secondi ma senza diventare troppo forte, onde evitare di distruggere il villaggio.

-Bene, riscaldamento finito!- esclamò la ragazza riaprendo gli occhi per poi dare un forte calcio alla roccia sottostante. Dal punto dell'impatto scaturì una grossa crepa che scese lungo il crinale della roccia, spostandosi nel terreno e puntando la creatura.

Quando gli fu sotto, la crepa si allargò in maniera esponenziale, fino a creare un enorme crepaccio. La creatura cercò di salvarsi spostandosi di lato, ma il crepaccio si allargò ancora di svariati metri e, ruggendo, l'enorme bestia precipitò nell'oscurità.

Akane si stiracchiò e fece il segno della vittoria con le mani, venendo poi teletrasportata di nuovo nell'arena dove ricevette molti complimenti dalle varie casate. Quando si fu accomodata sul suo trono, Aaron si alzò con un ghigno strafottente sul volto e si incamminò verso il portale.

-Senti mostriciattolo, muori in fretta!- sibilò fissando intensamente la creatura avanzare verso di lui. Aprendo una mano, creò una sfera di fiamme nere sul palmo ma la dissolse subito dopo, mostrando uno strano ghigno.

Dopo aver disteso un braccio in avanti, schioccò le dita e, da sotto la creatura, scaturì una colonna di fuoco nero che polverizzo il bersaglio esattamente alla stessa maniera di Yato, forse addirittura in meno tempo.

Dopo essere stato riportato all'arena, Aaron si fermò a qualche passo dal suo trono, scoccando un'occhiata vittoriosa al guardiano del Leone -Dovresti averlo capito, no? Tutto ciò che puoi fare... io lo posso fare meglio.- e si andò a sedere, ricevendo comunque uno sguardo inceneritore da parte di Ginevra.

Fu il turno di Zenas che, sorridendo ai suoi compagni, si avviò verso il luogo della sfida, venendo teletrasportato immediatamente sulla roccia dove rimase qualche secondo ad ammirare il panorama, dato che non era solito andare sulla Terra e quel posto aveva la stessa bellezza di molti altri ai suoi occhi.

La creatura fece tremare il terreno con i suoi passi pesanti, ma il ragazzo si limitò a sorridere, impugnando saldamente il suo arco per poi incoccare una freccia, la cui punta iniziò a risplendere di un forte bagliore arancione e rosso.

-Un solo colpo.- sussurrò il biondo per poi scagliare la sua freccia che sibilò fino alla testa della creatura, colpendola in mezzo agli occhi ed esplodendo in un grosso fiore di fiamme. L'animale non emise neanche un suono e, dopo una breve incertezza, crollò a terra, smettendo di muoversi.

Zenas si sistemò l'arco a tracolla per poi mettersi bene le cuffiette nelle orecchie, venendo poi teletrasportato al punto di inizio, dove ricevette un grosso numero di applausi da tutto il pubblico.

Subito dopo, Lance si alzò con calma e si avviò verso il portale, dopo aver fatto un breve inchino a Caprico. Stranamente, si ritrovò subito a suo agio in quella landa desolata. Era stata creata artificialmente, eppure gli trasmetteva una sensazione di pace e calma, contrariamente a quanto percepiva nell'arena.

Si sedette a gambe incrociate sulla roccia e chiuse gli occhi, unendo le mani sul ventre, mentre il suo bersaglio cominciava, per l'ennesima volta, la sua avanzata verso il villaggio alle spalle del guardiano.

Lance si circondò di una densa aura viola e, quando riaprì gli occhi, sussurrò -Dormi-.

L'enorme animale si arrestò di colpo e, dopo aver aperto e chiuso gli occhi un paio di volte, si accasciò al suolo, iniziando a dormire profondamente.

Caprico annuì sorridendo e, quando Lance rimise piede nell'arena, l'annunciatrice disse -Come previsto dalle regole, l'importante è fermare quella creatura, perciò Lance si becca cento punti tondi tondi!-

Il guardiano del Capricorno si sistemò sul suo trono mentre, alla sua sinistra, Isaiah fece per andare verso il portale, salutando con un cenno del capo Hitomi e poi Ashuros.

Quando fu in cima alla roccia dove tutti gli altri erano stati prima di lui, si tolse rapidamente il piccolo vaso dorato che teneva appeso al collo, puntandolo contro la creatura -Mi dispiace, ma non posso fare brutta figura proprio oggi.- e, dopo un secondo appena, il vaso si allargò leggermente e da esso scaturì un potente getto d'acqua a pressione che raggiunse in un batter d'occhio l'animale.

Il getto d'acqua fu talmente potente da trapassare il bersaglio dalla testa e fuoriuscire dalla schiena, poco sopra alla coda, schizzando sangue misto ad acqua un po' ovunque.

-Mi piacerebbe molto poterti osservare di nuovo, senza ucciderti però.- commentò il rosso sorridendo per poi essere riportato all'arena, dove vide Hitomi già avviata per prendere il suo posto -E' tutto tuo-.

-Grazie!- rispose la ragazza sorridendo per poi superarlo e farsi portare nel luogo della sfida.

Lei non poteva vedere quello che la circondava, né la creatura che, per l'ultima volta, si era avviata verso il villaggio. Poteva però sentire. Sentiva il vento caldo, il calore del sole sulla pelle, i suoni del suo bersaglio che le sembravano particolarmente naturali e rilassati.

Si girò verso l'origine di quei suoni e, alzando una mano, disse -La tua compagna richiede il tuo aiuto. Donami la tua forza e aiutami a superare questo ostacolo!-

Davanti a lei si generò une norme cerchio magico azzurro dalla quale uscì un imponente drago dalle scaglie zaffiro, privo di ali ma con le zampe semi-palmate, segno caratteristico dei draghi acquatici.

Il drago ruggì contro l'altro animale e, con una velocità sorprendente, gli artigliò il volto, facendolo urlare per il dolore. La creatura cercò allora di colpirlo con un colpo di coda, ma il drago si abbassò in tempo e, con la precisione tipica dei predatori, balzò contro il nemico, azzannandolo alla gola e riuscendo a ribaltarlo.

Facendo sempre più forza, riuscì ben presto ad ucciderlo e la creatura svanì sotto di lui, dissolvendosi nell'aria. Il drago volse lo sguardo verso Hitomi e, dopo un breve inchino della testa, tornò nel portale appena riapparso, mentre la sua compagna veniva riportata nell'arena.

-Bene, sembra proprio che la prima prova sia finita!- esclamò l'annunciatrice, scatenando il pubblico -Ed ecco a voi la classifica attuale! Quelli con lo stesso punteggio sono stati semplicemente messi in ordine di comparsa!-


 

CLASSIFICA PRIMA PROVA

100 PUNTI - - - YATO

100 PUNTI - - - SHOICHI

100 PUNTI - - - ASHUROS

100 PUNTI - - - AKANE

100 PUNTI - - - AARON

100 PUNTI - - - ZENAS

100 PUNTI - - - LANCE

100 PUNTI - - - ISAIAH

75 PUNTI - - - HITOMI

50 PUNTI - - - GINEVRA

50 PUNTI - - - NEREN / RENNE

25 PUNTI - - - VANRES

0 PUNTI - - - AYUMI


 

-Ora vi sarà una breve pausa in modo tale da far riposare un minimo i guardiani! Tra poco inizieremo con la seconda prova!- aggiunse l'annunciatrice e i vari partecipanti furono riportati davanti ai loro portoni ma alcuni di loro entrarono a coppie o a gruppi, giusto per chiacchierare un po'.

Ayumi trascinò con sé Ginevra oltre il portone del Leone, mostrando uno strano ghigno sulle sue labbra.

Hitomi, Lance, Isaiah e, incredibilmente, Ashuros, andarono nel portone dei Pesci, mentre Akane si aggregò a Neren e Renne.

Vanres e Zenas entrarono nel protone del primo, chiacchierando del più e del meno, mentre Aaron e Shoichi se ne andarono da soli nei loro rispettivi portoni.

 

~ ~ ~

 

Vanres e Zenas erano insieme mentre aspettavano l'inizio della seconda prova, parlavano del più e del meno, ma era evidente che qualcosa turbava la mente del giovane Guardiano del Cancro.

-Va tutto bene Van?- e sfortunatamente per lui, Zenas era un buon osservatore.

-Non è nulla Zen, non preoccuparti.- eppure c'era qualcosa che turbava la mente del ragazzo più giovane, un avvenimento accaduto prima dell'inizio del torneo, e che era legato al cambiamento misterioso di Cancer-sama.
 

Inizio Flashback.

Vanres era nella sua stanza a lucidare la katana quando Cancer entrò da lui, venendo accolto subito con un profondo e rispettoso inchino.

-Yo baby! Ti stai preparando al torneo-kani?- esordì ballando lo Spirito.

-Sono prontissimo Cancer-sama, non la deluderò-.

Lo Spirito sorrise, un sorriso che inquietò non poco il giovane guardiano.-Ottimo baby! Perché se dovessi deludermi non potrò garantire la tua sicurezza-kani!- e qualcosa gli disse che non stava scherzando.

Fine Flashback
 

-Lo sai che se hai qualche problema puoi parlarmene vero?- gli disse Zen, sempre accompagnato dal suo sorriso.

-Accidenti, smettila con questo atteggiamento da fratello maggiore, sei inquietante Zen!-

Il maggiore rise, scompigliando affettuosamente i capelli del più giovane e riportandolo verso l'uscita dell'arena cingendogli il collo con un braccio. Per un momento, Van riuscì a dimenticare l'ansia che gli premeva il petto, ma che presto sarebbe esplosa come un fiume in piena.

-Zenas-san!- urlò una voce femminile alle loro spalle. I due guardiani si girarono verso la ragazza intenta a correre verso di loro e, dopo averla riconosciuta, Vanres continuò ad avanzare verso l'arena, mentre Zenas si girò del tutto verso la sua discepola -Emy, qual buon vento ti porta?-

-Volevo farti i miei complimenti per la prima prova, sono sicura che anche la seconda andrà benissimo!- spiegò Emmalin con un sorriso. Il guardiano le sorrise di rimando e, scompigliando anche a lei i capelli, disse -Ti ringrazio, ora sono molto più spinto a vincere-.

Subito dopo, udendo la voce dell'annunciatrice, Zenas si avviò verso l'arena salutando la sua allieva ma senza accorgersi di un leggero rossore che aveva preso posto sulle guance di Emmalin.
 

~ ~ ~

 

-Allora? Cosa ne pensate?- domandò Isaiah stiracchiandosi le braccia.

In quel preciso momento, nessuno seppe dargli una risposta.

-Di certo qualcosa non va... sono successe troppe cose.- iniziò Lance continuando a meditare -Prima quella nauseante sensazione proveniente dalle stelle poi Nikki che non può partecipare al torneo e viene sostituita da un perfetto estraneo-.

-Un estraneo dalla potenza alquanto invidiabile.- assentì Isaiah -Credevo che quelli della Casata della Vergine avessero dei poteri legati a sigilli e cose simili...-

-Infatti è così e ancora non mi spiegò quel potere.- ammise Lance -Inoltre il ritorno della tredicesima casata non è qualcosa che può essere preso alla leggera. Se solo il suo guardiano può competere con Yato, non oso immaginare il potere di Ophiucus-.

-Non è forte come un tempo.- sentenziò Ashuros attirando l'attenzione degli altri su di sé.

-Vuoi dirmi che credi a quello che ha detto poco fa? Potrebbe essere una trappola bella e buona.- commentò Isaiah.

-Non era una bugia. Il suo potere è inferiore a quello che ha mostrato durante l'ultima guerra.- spiegò l'albino senza guardare i suoi compagni.

-Ashuros... tu non eri un guardiano durante quel conflitto. Come fai a esserne certo?- domandò Hitomi leggermente incuriosita da quelle parole.

-Lo so e basta ma non è questo il problema.- tagliò corto Ashuros -Il problema è che potrebbe riottenerlo grazie a Nikki-.

-In che modo scusa? Nikki può restituirgli il suo potere?- domandò Isaiah non proprio felice della cosa.

-Non so se può fare una cosa del genere ma Libra-sama una volta mi ha detto che il potere di Nikki supera quello di tutti gli altri guardiani se pienamente controllato.- spiegò Ashuros e gli altri sussultarono impercettibilmente.

-Per quanto questo possa essere un fatto alquanto spaventoso, non possiamo correre il rischio che Ophiucus riottenga la sua antica forza.- constatò Lance e Isaiah gli chiese -Hai un piano per impedirlo al cento per cento?-

-No e di certo nessuno di noi può andare alla Casata della Vergine e portare via Nikki come se nulla fosse, ma so chi può farlo per noi-.

Gli altri lo fissarono confusi e il guardiano del Capricorno si concentrò per mettersi in contatto con un'altra persona “Alexis, riesci a sentirmi?”

“Lance-san la sento forte e chiaro. Di cosa ha bisogno?”

“Avrei bisogno di un favore”.


~ ~ ~

 

-Bene, signore e signori! E' tempo di riprendere la prima fase del torneo con la seconda prova!- urlò l'annunciatrice -Nella prima prova abbiamo assistito alla sconfitta di una grossa creatura da parte dei nostri guardiani ma ora dovranno fare qualcosa di molto diverso!-

Schioccando le dita, la ragazza fece comparire sui vari schermi dell'arena un grosso edificio in fiamme ormai prossimo a crollare.

-Dentro a questo edificio sono state create delle persone, per lo più donne e bambini. Tutta quella gente è molto spaventata e non può farcela ad uscire da sola, perciò i guardiani dovranno aiutarla! Come prima, ogni guardiano svolgerà la prova singolarmente! I punteggi saranno suddivisi similmente alla prima prova!-

L'edificio in fiamme lasciò spazio a delle figure azzurre bidimensionali che rappresentavano le persone al suo interno.

Tutte quante le sagome brillarono per qualche secondo, mentre l'annunciatrice spiegava -Qualora tutte quante le persone dovessero uscire da lì indenni, il guardiano guadagnerà cento punti!-

Le figure iniziarono a brillare di azzurro e rosso -Se tutte quante dovessero farcela, ma anche una sola di loro rimanesse ferita, spetteranno settantacinque punti al guardiano!-

La metà delle figure divenne nera mentre le altre tornarono a brillare di azzurro -Se, per qualche spiacevole casualità, dovesse salvarsi solo la metà di quei civili ma senza neanche un graffio, il guardiano guadagnerà cinquanta punti!-

Le ultime figure rimaste brillarono di azzurro e rosso -Ovviamente, se di quella metà, anche una sola persona restasse ferita, il punteggio guadagnato si abbasserà a venticinque e va da sé che nel caso dovessero morire tutti, non spetterà neanche un punto al guardiano!-

I vari guardiani annuirono mentre un nuovo portale si creava davanti a loro. Come prima, Ayumi fu la prima a dover andare e, quando ebbe varcato il portale, si ritrovò di fronte a quell'edifico in fiamme.

Era a due piani con molte finestre ed era fatto interamente di legno, di sicuro non sarebbe durato a lungo. Senza esitare, la guardiana si gettò all'interno buttando giù la porta con una spallata.

Dal piano superiore udì delle urla e si lanciò su per le scale, trovando poi una porta bloccata con la maniglia ormai consumata dal calore. Dopo aver fatto un passo indietro, tirò fuori la sua bacchetta e compose una breve melodia, generando delle note che, colpendo la porta, l'abbatterono senza problemi.

Dentro alla stanza trovò quattro donne con una decina di bambini e due uomini. Tutti erano terrorizzati e non sembrava che si fossero accorti dell'arrivo di Ayumi, restando accucciati a terra con le mani sopra alla testa.

Ayumi provò a scuotere i due uomini ma non la calcolarono di striscio, innervosendola alquanto. La guardiana si guardò attorno, notando ormai che il soffitto stava per cedere, così compose un'altra melodia, molto più delicata della precedente, che avvolse i vari civili.

Tutti quanti si calmarono di colpo e si alzarono in piedi senza lamentarsi.

-Bene, ora scendiamo giù per le scale, fate presto!- ordinò Ayumi e gli altri annuirono, seguendola per la via dalla quale era arrivata, mentre travi di legno iniziavano a cadere dall'alto. Quando anche l'ultima persona ebbe attraversato la porta d'uscita, l'edificio crollò su sé stesso.

-Bene! Tutti salvi e senza neanche un graffio!- gioì Ayumi rinfoderando la sua bacchetta, mentre le persone svanivano nell'aria e lei veniva riportata nell'arena. Quando andò ad accomodarsi, Ginevra si alzò e le diede il cambio.

Al contrario di Ayumi, la guardiana del Toro rimase all'esterno e, dopo aver osservato l'edificio, conficcò le mani nella parete frontale e, facendo molta pressione, la strappò via con la sua forza, riuscendo a non far crollare tutta la struttura.

Dopo aver gettato lontano la parete, entrò nell'edificio e corse nella stanza dov'erano presenti i civili. A causa della sua mossa, però, la struttura stava cedendo più velocemente del previsto ma questo non l'agitò affatto.

Si lanciò rapidamente verso il letto presente nella stanza e lo fece cadere di sotto attraverso l'enorme buco creato da lei, dopodiché afferrò i civili uno ad uno e li gettò su di esso, facendoli rimbalzare sul materasso.

Nel giro di pochi secondi tutti quanti furono in salvo e lei si gettò di sotto prima che il soffitto le crollasse addosso. Si rialzò subito dopo spolverandosi le spalle ghignando soddisfatta del suo operato e dei suoi cento punti guadagnati.

Tornata nell'arena, salutò i membri della sua casata, mentre Neren e Renne la superavano, gettandosi nel portale.

-Andiamo Renne!- urlò la prima delle due correndo dentro all'edificio con la sorella spirituale al seguito.

Salirono velocemente le scale e abbatterono la porta dopo aver reso le loro braccia dure come l'acciaio. La loro tattica era molto semplice a causa del loro potere. Loro non potevano permettersi di distruggere tutto a causa della loro esperienza minima con quel genere di cose, perciò, dopo aver sollevato due bambini a testa, corsero nuovamente giù per le scale e li portarono all'esterno, facendoli sedere.

Subito dopo, si fiondarono nuovamente nell'edificio dove Renne prese altri due bambini e Neren una delle donne. Ripeterono lo stesso procedimento diverse volte ma, quando salirono per l'ultima volta le scale, queste crollarono dietro di loro.

-E adesso?- domandò Renne ma la sorella non le diede corda -Ci pensiamo dopo, ora andiamo a prendere l'ultimo civile!-

Quando aprirono la porta soffocarono un'imprecazione nel vedere l'ultimo uomo rimasto sotto ad un trave spezzata che gli aveva schiacciato il braccio destro. Neren lo aiutò a liberarsi e se lo mise in spalle mentre Renne correva alla finestra, aprendola di colpo.

Dopo uno sguardo d'intesa con la sorella, Renne si buttò di sotto, atterrando agilmente, dopodiché si sdraiò a terra aprendo le braccia e le gambe. Neren, dall'alto, prese le misure e saltò a sua volta, atterrano sulla sua compagna, ora diventata di gomma.

La consistenza del suo corpo permise a Neren di atterrare bene malgrado l'uomo ferito sulle spalle ma, proprio a causa della ferita, la loro prova portò solo settantacinque punti.

Dopo essere rientrate nell'arena, il pubblico fece loro i complimenti ma ciò non alleviò la sensazione di sconfitta che gravava su di loro. Fino a quel punto, erano le uniche a non aver guadagnato cento punti e non potevano permettersi di farsi superare.

Vanres si alzò velocemente e, dopo essersi nuovamente inchinato verso Cancer, venne teletrasportato sul luogo della prova.

Dopo una breve analisi dell'edificio, e ripensando anche alle prove degli altri guardiani, gli venne in mente un piano. Dopo essersi avvicinato alla facciata della casa, portò la mano sinistra sull'impugnatura della katana e, con dei gesti rapidissimi, menò svariati fendenti di energia verso l'edificio.

La parete frontale venne letteralmente fatta a pezzi da quei fendenti e i detriti crollarono a terra ma il piano di Vanres prevedeva un'altra mossa, infatti, menando altri fendenti, tagliò le colonne portanti sotto alla stanza dove si trovavano i civili.

Il pavimento si inclinò verso la piazza, diventando una specie di scivolo, e le varie persone scivolarono verso il basso ma Vanres non aveva calcolato la stabilità del soffitto e alcuni pezzi di travi, seppur non troppo grandi, colpirono alcuni civili.

Soffocando un'imprecazione, il guardiano del Cancro venne riportato nell'arena, dove i suoi settantacinque punti andarono a sommarsi a quelli precedenti. Yato si alzò a sua volta, sempre sotto lo sguardo di Ginevra, e si lasciò teletrasportare davanti all'edificio in fiamme.

-Non credo di poter usare il mio potere come al solito...- pensò Yato osservando le fiamme mentre divoravano la casa -Però credo di poter fare qualcosa con quelle.- e, alzando un braccio, iniziò a muoverlo in circolo, attirando le fiamme verso di sé. Quando il grosso delle fiamme lo ebbero avvolto, si estinsero di colpo, come se non fossero mai esistite.

Solo in quel momento però si accorse di un suo errore. Estinguendo di colpo le fiamme, il legno sarebbe rimasto rovente e consumato, quindi più fragile. A rinforzare la sua teoria, alcuni pezzi di legno caddero al suolo e strani rumori si udirono in tutta la casa.

Senza esitare, si lanciò all'interno dell'edificio e salì le scale. Non appena ebbe sfondato la porta, tirò un sospiro di sollievo nel vedere i vari civili illesi. Dopo aver attirato la loro attenzione, li convinse a scendere le scale ma, quando furono ormai vicini alla porta, l'edificio crollò.

Un istante prima che i detriti li schiacciassero, Yato alzò lo sguardo “Non posso concentrare la mia magia. Dovrò rinunciare ai cento punti.” e un'imponente colonna di fiamme scaturì dal terreno, spazzando via tutte le macerie.

Purtroppo per lui, però, tutti i civili si ritrovarono svariate ustioni sul corpo. Erano ustioni leggere ma contavano comunque come ferite e questo gli portò solo settantacinque punti.

-Oh oh quindi anche il guardiano del Leone sbaglia!- lo canzonò Ayumi con un sorrisetto sulle labbra. Yato si limitò ad alzare gli occhi al cielo e si andò a sedere, spostando poi lo sguardo su Shoichi, così come gli altri guardiani.

Il ragazzo, non curandosi dei loro sguardi, si alzò e aprì un altro pacchetto di patatine, venendo subito teletrasportato davanti all'edificio. Neanche questa volta la prova parve destare il suo interesse ma fu costretto comunque ad entrare dentro.

Salì svogliatamente le scale e buttò giù la porta con un calcio. Senza neanche guardare i vari civili, si fece da parte,a spettando che uscissero, ma quelli erano troppo terrorizzati per farlo e non sembravano neanche essersi accorti di lui.

Il ragazzo alzò allora lo sguardo verso di loro. Erano in sedici notò dopo pochi secondi e, alzando un braccio chiuse di scatto la mano come durante la prima prova. Otto dei dieci bambini esplosero nello stesso istante, schizzando sangue tutt'attorno.

Non solo i civili si zittirono all'istante, fissandolo con sguardo terrorizzato, ma nell'arena alcuni spettatori urlarono per la paura, mentre gli altri guardiani fissavano la scena attoniti. Tutti tranne Aaron, divertito dalla mossa di Shoichi.

Il sostituto della Vergine fece un cenno della testa verso le scale e i sopravvissuti scapparono subito di sotto, uscendo poi dalla casa. Malgrado il suo metodo orribile, Shoichi aveva salvato la metà dei civili e nessuno di loro era ferito, perciò aveva appena guadagnato cinquanta punti.

Diversi guardiani si alzarono, fulminandolo con i loro sguardi ma nessuno di essi parve smuovere il cuore del giovane che andò serenamente ad accomodarsi di fianco ad Ashuros, il quale, seppur controvoglia, fu costretto ad andare a sottoporsi alla seconda prova. Avrebbe di certo preferito rimettere in riga Shoichi ma non era il momento adatto.

Dopo essere stato teletrasportato di fronte all'edificio in fiamme, l'albino annullò la gravità del proprio corpo e, con un leggero balzo, arrivò direttamente alla finestra della stanza dov'erano i civili. L'aprì con una mano ed entrò rapidamente.

Prima ancora che le varie persone potessero capire cosa stesse accadendo, Ashuros annullò la loro gravità e con dei semplici colpetti li lanciò fuori dalla finestra. Quando anche l'ultimo civile uscì dalla finestra, il guardiano della Bilancia aumentò lentamente la loro gravità, facendoli atterrare dolcemente al suolo.

Come nella prima prova, il ragazzo guadagnò cento punti e venne subito riportato nell'arena dove Akane si era già alzata per dargli il cambio.

Una cosa che avvantaggiava molto i guardiani che venivano dopo nelle prove, era il fatto che potevano pensare più tranquillamente ad un piano d'azione e la guardiana dello Scorpione ne aveva già uno in mente.

Quando fu davanti alla casa avvolta dalle fiamme, posò velocemente una mano a terra. Contrariamente alla maggior parte degli altri elementi della sua casata, lei poteva anche controllare le piante e, sfruttando quel potere, fece uscire delle spesse radici dal terreno che si avventarono contro la casa.

Alcune radici sradicarono di netto la finestra con una buona parte del muro, mentre le altre si infilarono nella stanza avvolgendo dolcemente i civili per poi trascinarli tutti fuori senza alcuna ferita.

Quando venne riportata nell’arena, fece il segno della vittoria verso i membri della sua casata, saltellando poi verso gli altri guardiani dove ebbe modo di sottolineare il fatto che quell’idea le fosse venuta in mente già dalla prova di Ayumi.

Aaron non si curò affatto delle sue parole, infondo lui era il migliore e non gli importava nulla di quello che dicevano quelli più deboli di lui. Tuttavia, quando si trovò davanti all’edificio, si rese conto di quanto fosse svantaggiato allo stesso modo di Yato.

Entrambi possedevano il controllo delle fiamme. Le sue potevano essere anche più potenti ma restavano comunque fiamme e se avesse usato il suo potere esattamente come il guardiano del Leone, avrebbe perso venticinque punti.

“Non perdere tempo, Pride.” sussurrò una voce nella sua mente.

“Lust...” rispose Pride guardandosi attorno, ricordandosi poi che Minerva era seduta nella tribuna speciale insieme alle principesse “Non intrometterti, vincerò da solo senza alcun problema!”

“Non intendo intromettermi, ti sto solo dicendo di fare in fretta. Non preoccuparti se prenderai solo settantacinque punti, nella terza prova potrai mostrare la tua vera potenza.” spiegò Lust con voce leggermente stizzita e per fortuna Pride si accontentò di quella spiegazione.

La sua prova fu pressoché uguale a quella di Yato, solo che il guardiano del Serpente dissipò le fiamme all'interno dell'edificio sfruttando le sue fiamme nere, che consumarono le altre. La parte problematica arrivò nel momento in cui dovette far scappare i civili e, nel farlo, alcuni detriti carbonizzati colpirono dei bambini.

Urlando a pieni polmoni li costrinse ad uscire, arrivando a minacciarli con la sua frusta. Come previsto da Lust, Aaron guadagnò solo settantacinque punti e al ragazzo ci volle tutta la sua forza di volontà per non saltare alla gola di alcuni guardiani, intenti a sogghignare del suo operato.

Zenas non si curò del guardiano del Serpente e, mantenendo il suo sorriso sul volto, attraversò il portale, impugnando nel mentre l'arco.

Il ragazzo osservò le fiamme, l'edificio e il terreno, udendo poi le urla delle persone all'interno della casa. Il suo sorriso si ampliò leggermente mentre si apprestò ad estrarre una freccia “Spero che gli altri non si arrabbino se mi ispiro a loro per vincere”.

Dopo averla incoccata, scagliò la prima freccia verso il cielo. Dopo essere ascesa per svariati metri, esplose in un'enorme nuvola nera dalla quale iniziarono a cadere moltissime gocce d'acqua che spensero le fiamme nel giro di pochi secondi.

“Ora Akane...” pensò Zenas incoccando un'altra freccia per poi scoccarla nel terreno. Nel punto in cui si conficcò la punta fuoriuscirono svariate radici che assalirono la casa avvolgendola quasi del tutto ed impedendo così che crollasse.

“... e adesso Ayumi”.

La terza freccia la scagliò nella finestra della stanza dov'erano presenti i civili e anche questa esplose, producendo però una melodia che calmò all'istante le varie persone. Dopo pochi secondi, tutti i civili uscirono dalla porta principale in assoluta calma.

Una volta tornato nell'arena, sorrise a Lance che chinò il capo in segno di rispetto e per ricambiare il saluto.

Il guardiano del Capricorno aveva già in mente cosa fare e, concentrandosi intensamente, venne avvolto da un'aura viola mentre i suoi sensi si focalizzavano sulle persone all'intero dell'edificio.

I vari civili, nel giro di pochi istanti, vennero sollevate da una forza misteriosa che li fece levitare fino alla finestra la quale si aprì da sola dopo essere stata avvolta dall'aura viola. Uno per uno vennero tutti condotti all'esterno e Lance poté rilassarsi nuovamente, aggiungendo altri cento punti ai suoi.

Tornato nell'arena ricevette una pacca sulla spalla da parte di Isaiah e si concesse un breve sorriso, mentre il guardiano dell'Acquario attraversava il portale. Probabilmente lui era il più avvantaggiato in quella situazione, essendo lui il dominatore dell'acqua.

Dopo aver ripreso in mano il piccolo vaso, lo fece ingrandire nuovamente e fece fuoriuscire un'enorme quantità d'acqua, formando un'enorme sfera sopra di lui. La massa acquatica si abbatté poi sulla casa, spegnendo le fiamme e smontandola pezzo per pezzo, riempiendosi ben presto di detriti.

I vari spettatori però non poterono trattenere un'esclamazione di sorpresa nel vedere diverse bolle d'aria con al loro interno i vari civili che vennero fatti uscire dalla bolla d'acqua perfettamente asciutti.

Il ragazzo sorrise al loro indirizzo prima di essere riportato nell'arena dove passò il testimone ad Hitomi, l'ultima partecipante per la seconda prova.

La guardiana dei Pesci avvertì subito l'immenso calore proveniente dall'edificio in fiamme ma questo non le diede troppo fastidio, benché fosse abituata alla brezza marina della sua “stanza”.

Come nella prima prova, la ragazza richiamò a sé il suo potere e creò un grosso portale alle sue spalle ma questa volta non uscì un drago acquatico, bensì una specie di enorme polpo rosso provvisto di molti più tentacoli di un semplice polipo.

-Per favore non strapazzarli troppo.- sussurrò Hitomi con un sorriso e il polpo annuì, avventandosi sulla casa e sradicando la facciata principale con due tentacoli, infilando poi gli altri nella stanza con i vari obbiettivi.

Sfruttando le sue varie ventose, acchiappò tutte e sedici le persone e le tirò fuori dalla casa, adagiandole vicino ad Hitomi che sorrise serena nel constatare che nessuno di essi pareva ferito.

Una volta tornata nell'arena, l'annunciatrice tornò a farsi sentire -La seconda prova si è conclusa signore e signori! Ecco a voi la classifica aggiornata e vi ricordo che i guardiani con pari punteggio saranno sistemati secondo l'ordine di apparizione!-


 

CLASSIFICA SECONDA PROVA

200 PUNTI - - - ASHUROS

200 PUNTI - - - AKANE

200 PUNTI - - - ZENAS

200 PUNTI - - - LANCE

200 PUNTI - - - ISAIAH

175 PUNTI - - - YATO

175 PUNTI - - - AARON

175 PUNTI - - - HITOMI

150 PUNTI - - - GINEVRA

150 PUNTI - - - SHOICHI

125 PUNTI - - - NEREN / RENNE

100 PUNTI - - - AYUMI

100 PUNTI - - - VANRES


 

-Sembra che la situazione stia iniziando a definirsi! Tuttavia vi è ancora la terza prova e tutto potrebbe cambiare con essa!- annunciò la ragazza dai capelli verdi -Ora vi sarà un'altra breve pausa e poi tutti i guardiani verranno portati sul luogo dell'ultima prova!-

Come dopo la prima prova, tutti i partecipanti vennero riportati al livello dei portoni, solo che stavolta ognuno di essi andò nella propria stanza per potersi riposare.

Quello che avevano da dirsi se lo erano già detti dopo la prima prova e Ashuros, Lance, Hitomi e Isaiah sapevano di poter contare sul loro piano. Dovevano solo continuare a partecipare in quel torneo e chissà, magari entro la fine della giornata tutto sarebbe tornato come prima.

La pausa passò tranquillamente e senza problemi, con gli Spiriti Maggiori intenti a vociferare tra di loro, parlando per lo più di Ophiucus e del suo inaspettato ritorno.

Finalmente, l'annunciatrice tornò a farsi vedere e urlò “Che tutti i guardiani tornino nell'arena, ora avrà inizio la terza ed ultima prova che determinerà gli otto partecipanti al torneo vero e proprio!”

I tredici guardini tornarono vicino ai loro troni ma all'ultimo vennero tutti teletrasportati in un posto molto simile a quello della prima prova, vista la completa desolazione intorno a loro.

-La terza prova consisterà nel misurare la potenza di ogni guardiano! Una pratica già utilizzata sulla Terra durante alcune importanti eventi!- spiegò l'annunciatrice catturando l'attenzione del pubblico -Ciascun guardiano dovrà colpire il misuratore di potenza...- e una grossa sfera blu bloccata in una struttura metallica apparve di fronte ai partecipanti -... che calcolerà il livello del loro attacco! In base alla potenza sprigionata, verrà generata una classifica e, seguendo quella classifica, i primi tre guardiani guadagneranno cento punti, i tre a seguire settantacinque, i tre ancora dopo cinquanta mentre gli ultimi quattro prenderanno solo venticinque punti! Inoltre, questa classifica sarà usata per determinare l'ordine finale nel caso in cui alcuni guardiani dovessero avere lo stesso punteggio alla fine!-

I vari guardiani si guardarono tra di loro, decisamente più interessati a questa prova che a quelle precedenti.

-Bene, che la terza prova abbia inizio e non trattenetevi, quell'apparecchio è stato testato sugli Spiriti Maggiori prima!- urlò l'annunciatrice e il pubblico scoppiò in urla di gioia.

-Credo che ci abbiano portato tutti qua per permetterci di avvertire meglio la nostra potenza.- disse Lance -Infondo otto di noi si dovranno scontrare nell'arena.- e alcuni guardiani gli diedero ragione mentre gli altri, Aaron e Shoichi, lo ignorarono bellamente.

Dopo che tutti ebbero fatto qualche passo indietro, Ayumi si fece avanti e, dopo aver preso la sua bacchetta, compose una soave melodia che però diventò immediatamente rossa e dal ritmo più violento. Otto note rosse avvolse da delle fiamme si staccarono dallo spartito da lei creato e iniziarono a ruotare intorno al misuratore di potenza, sempre più velocemente.

-Aries' Hellish Melody!-

Le otto note cozzarono contro il loro bersaglio, generando una grossa esplosione di fiamme. Quando anche l'ultima fiammella si fu diradata, al centro della sfera apparve un numero: 874. La guardiana non parve molto entusiasta e si limitò a tornare vicino ai suoi compagni.

Ginevra si fece avanti scrocchiandosi le nocche e fissando intensamente la sfera blu. Dopo qualche attimo di preparazione, scattò a tutta velocità contro il suo bersaglio, caricando il pugno destro. Quando gli fu esattamente sotto, saltò verso la sfera.

-Taurus' Thundering Hammer!-

Quando il suo pugno colpì la sfera, si udì un potentissimo suono, molto simile a quello di un tuono e una breve scossa sismica scuotette il terreno. Dopo pochi secondi, il risultato del suo attacco venne visualizzato: 6056.

Ayumi per poco non si strozzò con la sua stessa saliva ma le ci volle poco per ritrovare la sua compostezza. Infondo, come aveva detto Yato, lei era più adatta al supporto e non al combattimento diretto.

Venne il momento di Neren e Renne che rimasero a fissare il misuratore di potenza per alcuni secondi, decidendo il da farsi.

-Renne, andiamo con una mossa combinata.- disse Neren e la gemella spirituale annuì afferrandola per i polsi. Senza alcuno sforzo, Neren venne sollevata di peso e Renne iniziò a ruotare su sé stessa, acquisendo sempre più velocità. Dopo diversi secondi, scagliò al sua gemella spirituale verso la sfera e Neren, come durante la prima prova, venne attraversata da un riflesso come se fosse fatta di metallo.

-Gemini's Diamond Spear!-

Colpendo con un calcio frontale la sfera, Neren generò una forte onda d'urto ma, purtroppo per loro, la loro potenza non era abbastanza e nella sfera blu apparì il valore del loro potere: 1235. Sospirando, le due gemelle fecero spazio al loro compagno del Cancro.

Vanres si posizionò davanti al misuratore di potenza, portando una mano sull'elsa della sua katana e iniziò a concentrarsi, concentrando il potere nella sua arma. Dopo quasi un intero minuto, il giovane riaprì di scatto gli occhi e menò un potentissimo fendente.

-Cancer's Hissing Slash!-

Un rumore metallico si generò dal misuratore di potenza ma tutti i guardiani poterono notare come l'aria fosse stata praticamente tagliata dietro al marchingegno. Dopo un secondo appena di attesa, un numero apparve dentro alla sfera: 2576.

Per ora era in seconda posizione ma sapeva benissimo che i veri mostri dovevano ancora mostrare la loro potenza, e il guardiano dietro di lui era uno di quelli.

Yato si avvicinò con calma al suo bersaglio e chiuse gli occhi, facendo dei respiri profondi. Lentamente, portò il pugno destro all'indietro, coprendolo con la mano sinistra, e una forte luce bianca si sprigionò da esso, sorprendendo gli altri guardiani e facendo comparire un sorriso soddisfatto sulle labbra di Leo.

“Può già usare quella mossa?” si domandò Ashuros fissando il compagno intento ad accumulare potere magico. Dopo svariati secondi, Yato protese il braccio in avanti.

-Leo's Regulus Impact!-

Davanti a lui si creò un cerchio magico giallo e un'enorme testa di leone fatta di fiamme e luce si abbatté sulla sfera del misuratore di potenza, generando un'enorme esplosione di luce che costrinse gli altri a coprirsi gli occhi. Quando la luce tornò normale, un numero a quattro cifre brillava nel centro della sfera: 8934.

Stavolta fu Ginevra a rischiare di strozzarsi con al sua stessa saliva ma non poté fare a meno di adorare la potenza del guardiano del Leone che, inavvertitamente, aveva fatto svenire svariate ragazze nell'arena.

Quando fu tornato dai compagni, Shoichi si avvicinò al misuratore di potenza, come sempre concentrato sul suo pacchetto di snack salati. Gli altri guardiani lo osservarono attentamente, curiosi di conoscere la sua potenza e quello che fece il ragazzo non li lasciò affatto delusi.

Shoichi, come contro il mostro della prima prova, alzò il braccio destro e chiuse di scatto la mano. Delle minuscole crepe si formarono nella sfera, sorprendendo completamente i guardiani così come molti degli Spiriti Maggiori, e una potentissima onda d'urto si generò da essa.

In pochi istanti, il numero a quattro cifre venne mostrato a tutti gli altri: 9999.

Escludendo Aaron, i guardiani rimasero senza parole di fronte a quella potenza e molti dei dubbi che si attanagliavano nelle loro menti diventarono più insistenti e pressanti.

Dopo qualche attimo di incertezza, Ashuros si fece avanti a sua volta, mentre Shoichi tornava a sedersi su una piccola roccia per continuare il suo pasto.

Il guardiano della Bilancia si concentrò intensamente, distendendo le braccia verso l'esterno. Aprendo leggermente le amni, creò due sfere blu che andarono via via ad ingrandirsi, diventando grosse quanto la sua testa.

-Libra's Godly Despair!-

Il ragazzo scagliò in avanti le due sfere che, poco prima di colpire la sfera, si unirono in una sfera più grande che, all'impatto, generò un'imponente colonna di energia blu la quale iniziò a distorcere il misuratore di potenza per svariati secondi, fino a quando non svanì nel nulla e un numero a quattro cifre venne visualizzato nella sfera: 6564.

Fischiando ammirata per quel livello di potenza, Akane si fece avanti e iniziò a riscaldarsi i muscoli, accucciandosi poi a terra, con le gambe piegate e le mani aperte poggiate sul terreno. Gli altri guardiani la fissarono incuriositi ma quelli che la conoscevano un minimo sapevano già che cosa stava architettando.

In pochi istanti il terreno iniziò a tremare e spesse crepe si formarono sotto al misuratore di potenza, mentre uno strano bagliore bronzeo iniziava a fuoriuscire da esse.

-Scorpio's Earthly Rage!-

Un'imponente esplosione di energia scaturì dal terreno, investendo in pieno il misuratore di potenza e generando una potentissima scossa sismica che fece vacillare i vari guardiani sulle loro gambe. Rialzandosi, Akane lanciò un'occhiata soddisfatta al misuratore, notando il numero all'interno della sfera: 5223.

-Fatti da parte mocciosa, finalmente posso scatenarmi.- sibilò Aaron scostandola con una spallata e non curandosi della rabbia negli occhi della guardiana dello Scorpione -Uhm... che attacco potrei usare...?-

Gli altri guardiani lo fissarono leggermente innervositi dal suo comportamento ma nessuno disse niente. Potevano risolvere la cosa nella seconda parte del torneo.

-Ho deciso! Era una cosa così, giusto?- disse Aaron per poi portare il braccio destro all'indietro, coprendo il pungo destro con la mano sinistra. Un forte bagliore viola si sprigionò dalle sue mani e Yato sgranò gli occhi per la sorpresa -Non è possibile! Quell'attacco...!-

-Ophiucus' Deadly Impact!-

Quando protese in avanti il braccio, un cerchio magico oscuro si formò davanti a lui e da esso fuoriuscì un'enorme testa di serpente fatta interamente di fiamme oscure che avvolsero il misuratore di potenza generando una forte vampata di calore.

Ci vollero diversi secondi, ma alla fine le fiamme si estinsero e un numero a quattro cifre già visto in precedenza, apparì nella sfera: 9999.

Ancora una volta, i vari guardiani rimasero senza parole, ma quello più sconvolto era di sicuro Yato.

“Non solo ha creato una copia del Regulus di Leo-sama dopo averlo visto una volta sola... ma lo ha reso anche più potente!”

-Te l'ho detto, no?- domandò Aaron quasi intuendo i suoi pensieri -Qualsiasi cosa tu faccia, io la posso fare meglio!-

Questa volta neanche Ginevra ebbe modo di reagire a quella provocazione, ancora sorpresa per l'enorme potenza sprigionata da quell'attacco ma qualcun altro non sembrava troppo sorpreso. Zenas avanzò oltre Aaron con il suo solito sorriso sulle labbra e, con molta calma, incoccò una nuova freccia, mirando al misuratore di potenza. Un forte bagliore dorato si sprigionò dalla punta della sua freccia e il giovane chiuse un occhio per prendere meglio la mira.

-Sagittarius' Holy Judgement!-

Quando venne scoccata, la freccia saettò verso la sfera del misuratore di potenza, lasciando una scia dorata dietro di sé e al contatto con il materiale, generò un forte suono che però non diede fastidio a nessuno dei presenti. Un secondo dopo esplose in una forte fiammata dorata che avvolse completamente la sfera.

Come con le fiamme di Aaron, anche queste impiegarono svariati secondi per dissiparsi, ma alla fine, il numero a quattro cifre venne reso visibile a tutti: 3998.

Lance attese qualche secondo ma alla fine si fece avanti anche lui e si posizionò davanti al misuratore di potenza, chiudendo nuovamente gli occhi per concentrarsi. La densa aura viola lo avvolse nuovamente e, in pochi secondi, andò a concentrarsi nella sua mano destra.

Tenendo gli occhi chiusi, distese il braccio in avanti, puntando la mano verso la sfera.

-Capricorn's Psychic Dragon!-

Dalla mano si creò un enorme drago viola serpentiforme fatto interamente di energia che, aprendo le fauci, si avventò contro il misuratore di potenza, stringendolo tra i denti con tutta la sua forza. L'attacco durò svariati secondi e alla fine il drago si dissolse nell'aria, permettendo così di osservare il numero nella sfera: 6987.

-Oh oh non male! Ha perfino superato te, Ash!- commentò Isaiah con un sorriso, rivolgendosi al guardiano della Bilancia, per poi avviarsi verso il misuratore. Come nelle prove precedenti, il guardiano dell'Acquario prese il suo vaso d'oro che si ingrandì e lo puntò verso l'alto.

-Aquarius' Deep Execution!-

Dal vaso fuoriuscì un'enorme quantità d'acqua che andò a prendere la forma di un grosso tentacolo la cui punta era in realtà un grosso squalo dai denti affilati. Dopo aver cambiato direzione in volo svariate volte, lo squalo scese in picchiata contro la sfera e la colpì in pieno, schiacciandola al suolo con tutta l'acqua al suo seguito, crepando il terreno ulteriormente.

Quando anche l'ultima goccia d'acqua venne assorbita dal terreno, un numero a quattro cifre apparì nella sfera del misuratore di potenza: 2894; e Isaiah poté distintamente avvertire un brivido di terrore lungo la schiena.

“Aquarius-sama mi ucciderà... ne sono sicuro...”

Hitomi passò di fianco ad un Isaiah alquanto provato e si apprestò a sferrare l'ultimo attacco della prova contro il misuratore di potenza. Allo stesso modo della prima e della seconda prova, pronunciò una formula di richiamo ma questa volta si formarono due portali dietro di lei e degli enormi pesci, dall'enorme pinna dorsale simile ad una grossa spada, schizzarono verso l'alto.

-Pisces' Celestial Fangs!-

I due pesci iniziarono a ruotare in avanti, diventando ben presto delle lame circolare terribilmente pericolose e, con incredibile precisione, colpirono all'unisono la sfera per poi rimbalzare all'indietro, rientrando nei due portali mentre Hitomi li ringraziava.

Il numero a quattro cifre venne mostrato nella sfera: 3561; Ashuros comunicò alla ragazza il suo risultato e lei parvi compiaciuta del suo operato. Infondo lei era un'evocatrice e non voleva sforzare troppo i suoi compagni solo per poter guadagnare qualche punto in più.

Pochi istanti dopo, tutti i guardiani vennero riportati nell'arena e l'annunciatrice proferì -Con questo, tutte e tre le prove preliminari sono state concluse! Passiamo quindi ora a scoprire chi sono gli otto guardiani che parteciperanno alla fase finale di questo torneo!-


 

CLASSIFICA FINALE

1° - - - AARON - - - 275 PUNTI

2° - - - YATO - - - 275 PUNTI

3° - - - LANCE - - - 275 PUNTI

4° - - - ASHUROS - - - 275 PUNTI

5° - - - SHOICHI - - - 250 PUNTI

6° - - - AKANE - - - 250 PUNTI

7° - - - ZENAS - - - 250 PUNTI

8° - - - GINEVRA - - - 225 PUNTI

9° - - - ISAIAH - - - 225 PUNTI

10° - - - HITOMI - - - 200 PUNTI

11° - - - NEREN / RENNE - - - 150 PUNTI

12° - - - VANRES - - - 125 PUNTI

13° - - - AYUMI - - - 125 PUNTI


 

-Ed eccoli qua, signore e signori! Gli otto guardiani che passano alla seconda fase del torneo sono: Aaron della Casata del Serpente! Yato della Casata del Leone! Lance della Casata del Capricorno! Ashuros della Casata della Vergine! Shoichi della Casata della Vergine! Zenas della Casata del Sagittario! Ginevra della Casata del Toro!-

La folla applaudì come mai in quel giorno e gli otto finalisti vennero sommersi da complimenti di vario tipo, sebbene Aaron e Shoichi non avessero quasi nessun fan, anzi non ne avevano proprio.

-La fase ad eliminazione diretta del torneo inizierà tra poco!- spiegò l'annunciatrice -Tutti i guardiani possono andare a riposarsi! Verranno richiamati poco prima di iniziare ma per adesso possiamo già sapere gli abbinamenti dei primi scontri!-

Sui vari monitor apparì un tabellone a otto entrate dove erano presenti i nomi degli otto finalisti e già solo quegli scontri promettevano scintille.


                                                                   photo zodiac_zpsw1k5vjxg.png


-Bene, il tabellone resterà visibile fino al momento del primo scontro! Ora che la pausa abbia inizio!-

Detto ciò, l'annunciatrice si teletrasportò altrove e un innocente vociferare iniziò a sentirsi sugli spalti, dove le varie persone si scambiavano varie opinioni o scommettevano su chi avrebbe vinto, mentre i vari guardiani tornavano nelle loro stanze e gli Spiriti Maggiori si alzavano per sgranchirsi le gambe.

-Quel moccioso...- sibilò Aquarius stringendo i pugni con sguardo iracondo.

-Aquarius calmati, ce l'ha messa tutta!- disse Scorpio mettendole una mano sulla spalla e sorridendole.

La sirena assunse subito un'espressione felice e lo abbracciò all'istante -Lo so ma il fatto è che...- e l'espressione feroce tornò a farsi viva -... gli avevo detto di non mettermi in imbarazzo!-

Scorpio si concesse una breve risata per poi voltarsi verso il suo amico -Leo, non sperare che Akane possa perdere così facilmente contro Yato!-

-Lo stesso vale per te Scorpio.- ribatté Leo con voce calma, lanciando poi un'occhiata preoccupata ai suoi compagni che erano cambiati e, solo per un istante, avvertì un forte istinto omicida provenire da Cancer.

Durò solo un attimo ma tanto bastò a far venire la pelle d'oca allo Spirito Maggiore del Leone che si avviò verso di lui ma all'ultimo venne fermato dalla voce re che lo chiamò a sé. Leo annuì e lanciò un'ultima occhiata a Cancer.

Lo Spirito Maggiore del Cancro era svanito e con lui anche Virgo, Taurus e Aries.

“Dove diavolo sono finiti?” si domandò Leo, mentre una fredda presa gli attanagliava il cuore.
 

~ ~ ~
 

Vanres colpì con un violento pugno il muro della sua stanza, sotto lo sguardo dispiaciuto e compassionevole di Zenas, che non se l'era sentita di lasciare solo l'amico in quel momento per lui così delicato.

Sapeva bene che per Vanres, l'onore della Casata e di Cancer-sama venivano prima di ogni cosa, perfino della propria vita, e che la frustrazione per non essere riuscito ad arrivare tra i primi otto stava lentamente corrodendo l'animo del giovane guardiano.

-Vanres...-

-Lasciami solo, ti prego Zen.- per quanto il guardiano del Sagittario non volesse lasciarlo da solo in quel momento, non poté rifiutarsi quando gli fu chiesto con quel tono supplichevole ed arrabbiato.

-Come vuoi, comunque lo sai, se hai bisogno io ci sono.- fece in tempo a vedere il sorriso tirato che Vanres gli rivolse, prima d'imboccare l'uscita e dirigersi verso la propria stanza. Quando fu sicuro che Zenras se ne fosse andato, Vanres colpì il muro più e più volte, con maggiore violenza ad ogni colpo, fino a farsi sanguinare le mani, ma senza fermarsi.

-Yo baby! Vedo che ti stai punendo da solo Van-kani!-

Il ragazzo si girò verso l'ingresso, dove la figura di Cancer si muoveva al ritmo di una musica che soltanto lui riusciva a sentire, emanando un'aura omicida talmente spaventosa e intensa da procurare nel guardiano un lungo brivido di terrore.

-C... Cancer-sama...-

Con uno scatto lo Spirito si ritrovò di fronte al ragazzo, con una delle due enormi chele lo afferrò per il collo e lo sollevò da terra, ghignando malignamente. Da sotto gli occhiali da sole, Vanres scorse un sinistro luccichio negli occhi.

-Mi hai deluso baby, ti avevo avvertito-kani.- lo trafisse con l'altra chela, al centro del petto, senza esitazione né timore.

Una cascata di sangue si riversò sull'arto dello Spirito per poi macchiare il terreno della stanza. Vanres sputò sangue, gemendo di dolore quel tanto che la stretta al suo collo gli permetteva e nemmeno quando Cancer iniziò ad estrargli le interiora dal corpo, con lentezza e sadico piacere, il ragazzo riuscì a lanciare un grido straziato nonostante il dolore.

-Se non sai compiacermi mi sei completamente inutile-kani-.

Lasciò cadere a terra il corpo del guardiano, ripulendosi l'arto sporco del sangue dell'allievo. Prima di spegnersi per sempre, l'ultimo pensiero di Vanres tornò ai suoi compagni, all'ultima chiacchierata con Zenas, agli amici della Casata e al suo vecchio maestro, al Cancer-sama che per tutta la vita aveva servito con cieca lealtà e fedeltà.

“S... salvate... C... Cancer-sama...” fu il suo ultimo desiderio prima di spegnersi.

Lo Spirito lanciò un'occhiata al cadavere dell'ex allievo e, con palese disgusto, lo calciò contro il muro, irritato dalla sua sola vista.

-Che servitore inutile-kani!-

-Non credi di essere stato troppo imprudente, Cancer?-

Si voltò. Aries, Virgo e Taurus lo fissavano dall'ingresso della porta, contrariati ma divertiti dal suo modo di agire.

-Ahhh sono così invidiosa, deve essere stato un piacere immenso torturare e punire quel ragazzino!- esclamò sognante lo Spirito della Vergine, portandosi le mani sulle guance per contenere il rossore imbarazzato preso dalle sue gote.

-Nah, un servitore inutile non ci serviva a nulla-kani!-

-Chiedi perdono! Se ora la copertura salterà, sarà solo colpa tua!- lo accusò Aries, seccata.

-Non preoccuparti, ripulirò tutto così da dare al capo il tempo necessario di agire-kani.- non avrebbe mai permesso che il suo comportamento causasse problemi al suo padrone.

-Sbrighiamuuuuuci, dobbiamo tornare prima che si insospettiscano-muuuu.- Taurus aveva ragione, per questo Cancer si sbrigò a pulire e a sbarazzarsi del cadavere, per poi tornare sugli spalti con i suoi alleati, sotto lo sguardo indagatore di Leo.

-Dove siete stati?- chiese quest'ultimo, sospettoso.

-Oh, da nessuna parte, solo un giretto per sgranchirci le gambe-kani.- e mai come allora, Leo trovò la presenza di Cancer spaventosa ed indesiderata.  


~ ~ ~
 

-Sicuri che sia una cosa... giusta?-

-Certo che lo è! Una nostra amica è in difficoltà!-

-Veramente non sarei interessato a tutto ciò... ma un'amica va aiutata se serve-.

-Per essere un ragazzino sei molto saggio Hazumi.- commentò la ragazza con un sorrisetto, costringendo il giovane membro della Casata dello Scorpione a nascondersi dietro a Nami che disse -Alexis non metterlo in imbarazzo. E' già tanto che abbia acconsentito a venire con noi-.

-Sì sì scusami.- commentò Alexis sorridendo mentre, di fianco a loro, Daisy cercava in tutti i modi di infilarsi nella conversazione.

-Avete finito di cianciare?! Nikki-san ha bisogno del nostro aiuto!- proferì Arnold agitandosi di fronte alla piccola. Alexis e Nami annuirono, dopodiché l'allieva di Lance li mise in contatto telepatico.

“Ok, così nessuno ci sentirà!”

Gli altri annuirono e si sporsero da dietro al muro, fissando attentamente la Casata della Vergine. C'erano solo due guardie.

“Bene, come entriamo?” domandò Hazumi con sguardo annoiato e Alexis “Dobbiamo far allontanare le guardie e io so già come fare...”

Solo dopo qualche secondo Daisy si accorse dello strano sguardo dell'amica e non le piacque neanche un po'.

Le due guardie, sentendo un gridolino, alzarono prontamente lo sguardo lungo la strada ma non videro nessuno.

-Giurerei di aver sentito qualcuno urlare...-

-Non sei il solo.- convenne il compagno quando Alexis spuntò di fronte a loro -Ehi ragazzi posso divertirmi con voi?-

-Alt, quest'area è inaccessibile a tutti esclusi i membri della casata della Vergine!- tuonò la prima guardia avanzando verso la ragazza, seguito a ruota dal compagno. Nessuno dei due, troppo concentrati su Alexis, vide Daisy sgattaiolare in mezzo a loro ma di certo non avrebbero potuto vederla.

Infondo lei era completamente invisibile grazie al suo potere dell'aria che le permetteva di sfruttare quell'elemento come schermo per poter svanire nel nulla ma doveva fare comunque attenzione a non urtare qualcosa.

La ragazza si girò poi su sé stessa, pronta a colpirli alle spalle seguendo il piano di Alexis, ma sotto alle due guardie spuntarono due sigilli gialli ed entrambi vennero folgorati da una forte scossa elettrica che spaventò Daisy facendola indietreggiare ed urtare qualcuno.

-Siete in ritardo.- osservò una voce femminile alle sue spalle e Daisy voltandosi, si ritrovò davanti ad un ragazza magra e minuta dalla carnagione scura e dal seno piatto. I corti capelli verdi, tenuti tutti verso il lato destro creavano uno strano contrasto con i brillanti occhi gialli mentre i canini sporgenti le davano un'aria da predatrice.

-Guarda un po' se non è Flavia Astret!- trillò Alexis correndo ad abbracciarla. La giovane ricambiò l'abbraccio mentre Nami e Hazumi raggiungevano il trio -Credevo non ti fosse arrivato il messaggio di Lance-san!-

-L'ho ricevuto subito ma non potevo rispondere. Ero sotto sorveglianza anche io così come Nikki-san.- spiegò Flavia lisciandosi la gonna del lungo kimono nero -Ora però posso aiutarvi a liberarla!-

-Molto bene allora! L'operazione 'Liberare Nikki-san e tornare a casa' inizia ora!- esclamò Alexis alzando un pugno verso il cielo quando un'improvvisa aura malvagia si sprigionò per tutta la Casata facendo accapponare la pelle a tutti loro.

-Flavia... siete sicura di non avere ospiti?- domandò Hazumi mentre diverse gocce di sudore gli colavano lungo le guance.

-Ve l'ho detto no? Ero anch'io sotto sorveglianza... e credo che il mio guardiano si sia appena accorto della mia assenza.- spiegò Flare con un ghigno tirato sul volto.

Avrebbero salvato Nikki a qualunque costo e nessuno di loro si sarebbe tirato indietro, ma quello che stavano per affrontare andava al di là della loro immaginazione.



























*Note Autori*

 
Ehi là ragazzi! Come va la vita?
Siamo tornati con questa storia, speriamo gradiate il capitolo!
Come vedrete le cose iniziano a movimentarsi, e abbiamo già la prima vittima! Credeteci però. le sorprese e le notizie sconvolgenti non sono finite qui!
Tornando al capitolo, non è stato facile completarlo, ma alla fine ce l'abbiamo fatta! Solo per info, questo capitolo ci è risultato la bellezza di 35 pagine!
Nei combattimenti abbiamo valutato i poteri dei vari guardiani aggiungendo il fatto che ci servono determinati OC per mandare avanti gli eventi, speriamo non vi siate offesi ^^" Ricordiamo di farci sapere che ne pensate, a presto e grazie a tutti!
Smiling&Jeo
P.s. Jeo: SHIPPATE VAN X ZEN PERCHÉ È COSA BUONA E GIUSTA!
Smiling: *la stordisce con una padellata* non datele retta, è matta u.u

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Jeo 95