11) Simple.
“Un puzzle. Di quelli enormi su cui uscivo di testa, hai presente? Era così: ogni ricordo un tassello. Trovare due, tre incastri, non era difficile. Collegarli al resto sì.” Chiude brevemente gli occhi. Ha inseguito quella spiegazione all'infinito. “Quando ci siamo ritrovati è diventato... più facile. Tu hai sempre intuito il disegno generale, la visione oltre i dettagli, anche da bambini. Da solo non capivo, ma con te i tasselli combaciavano ogni volta... e così hanno fatto i miei ricordi. Le connessioni sono diventate evidenti. Semplici.”
“Dio, Buck. Avrei potuto delegarti i miei discorsi, settant'anni fa.”
Bucky accoglie l'eco divertita nella sua voce come se da quei giorni siano trascorsi solo minuti spensierati, anziché decenni di vuoto. Poi Steve torna serio – e c'è un mondo sconfinato, nel suo sguardo.
“Perché me lo stai dicendo ora?”
(Per l'intensità e l'affetto nei suoi occhi, a tratti quasi insostenibili. Perché ha imparato. Perché è Steve.)
“Abbiamo fatto scoppiare una cazzo di guerra civile, Rogers. Non è mai troppo presto” afferma, sistemandogli le cinghie dell'uniforme sulle spalle.
(Perché è vero: è semplice. E loro stessi combaciano adesso come allora.)
“E a proposito, era un puzzle assolutamente spettacolare.”
[200 parole]
__
NdA: ieri, al termine di un ennesimo rewatch di TWS dalle conseguenze emotive a dir poco devastanti, ho pensato: Russo bros, in Civil War mi dovrete DELLE GIOIE per ripagarmi di tutto questo. Poi mi sono ricordata che stiamo parlando appunto di una guerra che nei fumetti finisce in-quel-modo-che-non-deve-esssere-nominato, e che lo stesso Sebastian Stan ha detto che possiamo aspettarci delle 'pretty brutal fight scenes', quindi mi sono detta: ho capito, una gioia a 'sti due gliela devo regalare io, altrimenti non lo farà nessun altro. E scrivere di un Bucky che è di nuovo pienamente se stesso è stato come una boccata d'aria fresca, davvero :')
Immancabilmente, TABELLINA!
“Un puzzle. Di quelli enormi su cui uscivo di testa, hai presente? Era così: ogni ricordo un tassello. Trovare due, tre incastri, non era difficile. Collegarli al resto sì.” Chiude brevemente gli occhi. Ha inseguito quella spiegazione all'infinito. “Quando ci siamo ritrovati è diventato... più facile. Tu hai sempre intuito il disegno generale, la visione oltre i dettagli, anche da bambini. Da solo non capivo, ma con te i tasselli combaciavano ogni volta... e così hanno fatto i miei ricordi. Le connessioni sono diventate evidenti. Semplici.”
“Dio, Buck. Avrei potuto delegarti i miei discorsi, settant'anni fa.”
Bucky accoglie l'eco divertita nella sua voce come se da quei giorni siano trascorsi solo minuti spensierati, anziché decenni di vuoto. Poi Steve torna serio – e c'è un mondo sconfinato, nel suo sguardo.
“Perché me lo stai dicendo ora?”
(Per l'intensità e l'affetto nei suoi occhi, a tratti quasi insostenibili. Perché ha imparato. Perché è Steve.)
“Abbiamo fatto scoppiare una cazzo di guerra civile, Rogers. Non è mai troppo presto” afferma, sistemandogli le cinghie dell'uniforme sulle spalle.
(Perché è vero: è semplice. E loro stessi combaciano adesso come allora.)
“E a proposito, era un puzzle assolutamente spettacolare.”
[200 parole]
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NdA: ieri, al termine di un ennesimo rewatch di TWS dalle conseguenze emotive a dir poco devastanti, ho pensato: Russo bros, in Civil War mi dovrete DELLE GIOIE per ripagarmi di tutto questo. Poi mi sono ricordata che stiamo parlando appunto di una guerra che nei fumetti finisce in-quel-modo-che-non-deve-esssere-nominato, e che lo stesso Sebastian Stan ha detto che possiamo aspettarci delle 'pretty brutal fight scenes', quindi mi sono detta: ho capito, una gioia a 'sti due gliela devo regalare io, altrimenti non lo farà nessun altro. E scrivere di un Bucky che è di nuovo pienamente se stesso è stato come una boccata d'aria fresca, davvero :')
Immancabilmente, TABELLINA!
Beginning | Accusation | Restless | Snowflake | Haze | Flame |
Formal | Companion | Move | Silver | Prepared | Knowledge |
Denial | Wind | Order | Thanks | Look | Summer |
Transformation | Tremble | Sunset | Mad | Thousand | Outside |
Winter | Diamond | Letters | Promise | Simple | Future |
Questa è, a tutti gli effetti, l'ultima drabble che posto dall'Italia. Domani parto (ANSIA MODE: ON), e per i prossimi mesi gli aggiornamenti saranno probabilmente più sporadici, ma cercherò comunque di non far passare troppo tempo tra l'uno e l'altro. Nel frattempo ringrazio di nuovo chi legge e recensisce questa raccolta, che è partita un po' come una sfida ma a cui mi sto affezionando sempre di più di capitolo in capitolo. E a tutti gli altri: se dovesse venirvi voglia di lasciarmi un paio di righe sul perché l'avete inserita tra i preferiti/ricordati/seguiti non mi offenderei mica, tutt'altro :D
Alla prossima!
Lou.