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Autore: LaRagazzaImpossibile    27/09/2015    3 recensioni
Volete rilassarvi? Eccovi una Colepaldi leggera da leggere con una tazza di tè e biscotti!
___
Togliete il Dottore, togliete Clara, togliete che Peter e Jenna sono attori famosi.
Immaginateli come una ragazza in cerca di una nuova vita e un uomo di mondo, accomunati da un incontro speciale.
Buona lettura!
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jenna-Louise Coleman, Peter Capaldi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Tè, biscotti e Colepaldi-

A chi ha letto questa storia,
a chi l'ha inziata e pazientemente (TROPPO) ha atteso questo capitolo;
grazie.

Capitolo 16: La mia vicina Jenna, vicinissima
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"no".
Indetreggia, trema, sospira, occhi fissi sul letto vuoto.
Le mani tremano, la voce..non c'è.
Solo una parola, come una candela che riesce adi illuminare la notte più del sole "Peter".
"Jenna".
Due mani sulle sue spalle la fanno rabbrividire, si volta, ed è lui.
Le lacrime si liberano e rigano il suo volto di gesso, Peter è stanco, olivastro in faccia con gli occhi gonfi e due aghi nelle braccia.
Jenna si butta tra le sue braccia, così intensamente che Peter indietreggia, talmente intontito da tutte quelle medicine, non può far altro che avvolgerle le braccia intorno alla schine e stringerla a sè.
Incredibile, Peter non ha perso un minimo del suo profumo meraviglioso, nonostante le medicine e l'odore nauseante degli ospedali, è lì.
Tutti gli odori sono lui: il vino, l'eleganza, l'affetto, la paura, l'amore, Jenna.
Quell'interminabile abbraccio svanisce, si guardano negli occhi, senza esitare fanno posto ad un bacio fatto di mille parole, si stringono, si cercano e si amano.
"Dio, se ti avessi perso io.."
"shh" la silenzia Peter con gli occhi socchiusi fermi sulle sue labbra che fa di nuovo sue.
Gli occhi si stringono, le labbra si abbracciano e le mani si avvicinano.
"Non fare lo stupido, mai più, chiaro? Sei pazzo".
Sorride, la bacia e la abbraccia di nuovo.
è tempo di parlare, si siedono su una panca in sala d'attesa.
"Perchè l'hai fatto, Peter?", tiene lo sguardo basso il cavaliere, ha paura di rispondere.
"Non...io, tu...guardati, Jenna guardati e guarda me, sei così giovane e io...io sono solo un pover uomo venuto qui senza...senza uno scopo"
"Oh Peter...no" Jenna gli prende il viso tra quelle mani che sono così piccole e delicate sul suo volto segnato.
"Jenna -le prende una mano e respira faticosamente- resta con me - la guarda negli occhi lucidi- resta con me Jenna".
Lo abbraccia intensamente e trattiene le lacrime.
"Sono così...solo"
"non sei solo Peter, sono qui, non ti lascio".
Quel pomeriggio finì tra una chiacchierata e una risata, era buio, erano seduti al tavolino della stanza di Peter, finchè smisero di parlare.
"Peter, ora devo andare, domani posso tornare al lavoro ora che so che stai bene".
Poggia una mano sulla sua e la ferma.
"Resta qui".
Jenna lo guarda, accenna un sorriso e lo bacia "non me lo permettono" gli sussurra "torno domani".
"Aspetta" Peter si alza e prende qualcosa dal suo armadietto.
"Tieni se ti servono".
"Le chiavi di casa tua?" lui annuisce -"Peter, non pulirò quello che hai lasciato".
"oh, uffa!" scherza lui provocando una risata di Jenna, la avvicina a sè e la bacia dolcemente.
"Buonanotte" sussurra lei.
"Riposa" risponde Peter.
Così è, a volte le giornate cambiano nel tempo di un millisecondo, quella mattina Jenna era la persona più triste di questo mondo e stanotte non dormirà per la gioia.
Prende il taxi e torna a casa Sua. 
Qualcuno passerà questa notte più tranquillo, si addormentano con un sorriso, volgendo uno sguardo alla luna che li sorveglia.
Jenna aspetta che Peter esca, aspetta ogni ora, ogni minuto sembra un'eternità, hanno così tante serate eleganti da vivere, tante bottiglie di groppello '96 da aprire, ubriacarsi d'amore ed essere folli.
Appena arrivata a Coventry, Jenna desiderava una targhetta in ottone davanti alla Sua porta, come quella del suo vicino che citava "Peter Capaldi", e l'avrà, oh avrà una targhetta meravigliosa, un po' più grossa in realtà, che citerà "Capaldi - Coleman".
Ma questa è un'altra storia.

N.b
Woooo faticosamente sono arrivata a pubblicarla tutta, quasi un anno! Vergognoso, ma come sapete, ho avuto problemi
al pc, e ho dovuto riscrivere tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuutto d'accapo.
Che dire? Grazie a tutti per aver letto e seguito questa storia, spero di aver fatto innamorare qualcuno con queste pagine e...alle prossime Colepaldi!

 
   
 
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