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Autore: piperina    15/02/2009    61 recensioni
ULTIMO CAPITOLO - CAP 1: ringraziamenti "Obsession"
Hermione Granger. Un nome, una garanzia. Quali aggettivi collegate a questo nome? Sinceramente. Non voglio altre prese in giro, decisamente non le tollero più.
Sapete che vi dico? Hermione Granger si è stancata. Mi volete diversa? Perfetto. Sarete accontentati. Non osate lamentarvi, poi, se quello che vedrete non vi piacerà. (cit. Cap 1)
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Pansy Parkinson, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Draco&Hermione -Leather&Libraries'
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*Act XII*
- Drink Drink -

 

 

 

 

 

Le lezioni di Erbologia mi piacciono perché non stiamo chiusi in classe. Il contro è che dobbiamo lavorare con delle piante puzzolenti e ribelli e il più delle volte con istinti omicidi.

Il lungo tavolo di lavoro è, come sempre, spaccato in due tra noi e le serpi. Draco è a pochi metri lontano da me. Lo guardo e mi chiedo se le parole di Harry su di lui siano vere o solo voci di corridoio.

Non che non mi fidi del mio migliore amico, ma non voglio farmi castelli in aria. Ad ogni modo ho iniziato ad osservare meglio il comportamento di Draco.

Spesso mi guarda quando crede che io sia concentrata su altro, ma non si avvicina mai troppo da riuscire a parlare senza gente che si intrometta.

Non so esattamente come interpretare questa cosa. Posso davvero credere di interessargli, di essere ancora importante per lui dopo tutto questo tempo? Non lo so, e vorrei tanto saperlo.

Negli ultimi giorni non ho avuto occasioni di parlargli in privato senza doverlo chiamare in mezzo alla folla. Voglio chiarire con lui il prima possibile, ma non voglio che mezza scuola veda che lo chiamo per parlare da soli. Insomma, sono affari nostri, non della comunità.

Domani sera c’è una riunione di Prefetti e Caposcuola. Siamo in pochi e se chiedo a Malfoy di restare dopo la riunione per parlare di alcune cose da caposcuola non attirerò troppo l’attenzione e soprattutto la cosa non sembrerà sospetta a nessuno.

Mi giro alla mia destra per prendere una radice ma inorridisco nel vedere che, non so come, la pianta di Novelli sta sputando gas e liquido.

All’improvviso l’intera serra si riempie di un fumo densissimo che non ci fa respirare. La professoressa grida di uscire tutti in giardino il prima possibile.

Si gela, ma almeno non siamo morti intossicati grazie alla pianta di Neville. È bravissimo in questa materia, ma è sempre lo stesso imbranato.

Sento la professoressa Sprite mormorare un incantesimo per far apparire dei bicchieri d’acqua per ognuno di noi. Allungo la mano per afferrare il mio ma qualcuno mi urta una spalla e quasi mi fa cadere il prezioso bicchiere. Mi giro e un’espressione di disgusto mi sfigura il viso: è la Parkinson.

Mi guarda malissimo, come ha sempre fatto, poi va ad attaccarsi al braccio di Draco. Fingo di non averla vista, prendo il mio bicchiere e bevo.

Avrò occasione di parlare con Draco domani sera, senza gente intorno e soprattutto senza la Parkinson.

Mh… l’acqua ha un sapore strano. Mi guardo intorno per vedere se anche altri hanno la mia stessa reazione, ma sembra che io sia l’unica.

- Draco, tesoro, guarda quella Sanguesporco della Granger. La sua presenza in questa scuola non ti sembra un insulto?-

Non sono la sola a girarmi a queste parole. La professoressa si è allontanata, probabilmente per avvertire del problema nella serra, decisamente inutilizzabile ora.

- Davvero, non capisco come abbiano potuto accettarla.-

Dico io, è scema? Lanciare accuse e offese in questo modo, davanti a tutti…mi ha chiamata Sanguesporco!

Sento una rabbia incredibile montarmi dentro. Voglio tapparle la bocca. Voglio strapparle i capelli e farglieli ingoiare.

- Io sarò anche una Sanguesporco, ma se l’alternativa è essere una puttana Purosangue come te, allora preferisco essere quella che sono!-

Queste parole hanno davvero lasciato la mia bocca? A giudicare dai fischi di Theo, il sorriso di Blaise, gli occhi a palla di Harry e Ron e la maschera di rabbia della Parkinson, sì, le ho precisamente detto quelle cose.

Wow… mi sono uscite dall’anima.

- Draco, tesoro, dì qualcosa!- dice lei stringendo il braccio del biondo - La detesti per quello che mi ha detto, vero? Ti disgusta la sua presenza, vero?-

Che cavolo sta dicendo…?

- Avanti, rispondi!- lo incita - Sarai assolutamente sincero, quindi qui davanti a tutti che è solo un’inutile Sanguesporco! Dillo!-

C’è qualcosa che non va… lei insiste troppo e lui mi guarda in modo strano. Cosa c’è sotto?

- Ti faccio schifo?- glielo chiedo fissandolo direttamente negli occhi - E’ così?- ho paura di sentire la risposta.

- No.-

Cosa…? Ignoro i sospiri di chi ci sta intorno e mi concentro solo su di lui.

- Io non ti odio.- dice ricambiando lo guardo - Ti ho odiata, ti ho detestata, ma in passato, non ora.-

Ok, se è uno scherzo non è affatto divertente.

- Non mi rivolgi la parola da due mesi, è difficile crederti.-

Perché sto dicendo queste cose davanti a tutta la classe? Con la coda dell’occhio vedo Theo e Blaise con delle espressioni preoccupate. Cosa sta succedendo?

- Draco, tesoro,- voglio ucciderla - tu detesti la Granger.-

- No.- ripete lui guardandola, poi la afferra per le spalle e la fissa duramente - Pansy, dove vuoi arrivare?- i suoi occhi stanno assumendo le sfumature del cielo in tempesta. È arrabbiato.

- Sono io che faccio le domande!- replica lei liberandosi dalla sua presa - Oggi finalmente le dirai che ti fa schifo, e lei ammetterà di aver perso!-

- Io non detesto Hermione!- quasi grida Draco - E non so perché diavolo lo sto dicendo davanti a tutti!-

- Perché grazie a me oggi ti libererai di quella sgualdrina!- si volta verso di me - Sei stata a letto con Theodore Nott?-

- Sì.- non voglio rispondere!

- Anche con altri?-

- Sì.- perché la mia bocca si muove da sola?

- Chi?- assottiglia lo sguardo. Vipera.

- Blaise.-

Il silenzio cade su di noi. Blaise si copre il viso con una mano, Theo lo guarda meravigliato, Draco… lui si gira lentamente verso di me. L’ho ferito. Sta soffrendo. Ed è colpa mia.

- Blaise…?- mormora - Sei stata a letto con i miei due migliori amici?-

- Sì.- non volevo che lo sapesse così. Con Theo è stato uno shock, speravo di evitarlo anche per Blaise.

- Perché?-

- Avevo bisogno di sfogarmi, di vendicarmi e di sentirmi amata.- rispondo automaticamente - Mi mancavi da impazzire ma non mi guardavi neanche. Ero disperata, credevo di morire per il dolore.-

I suoi occhi si illuminano, quelli della stronza sembrano diventare rossi di rabbia.

- Cosa ci hai fatto?- le chiedo.

Risponde con una parola sola - Veritaserum.-

Strabuzzo gli occhi. Cazzo. Potrei dire qualunque cosa in questo momento… mi porto una mano sulle labbra - Sei una troia.-

- Anche tu.- ghigna - Hai goduto a farti scopare da Theo?-

- Sì.- merda - E prima che tu me lo chieda, ho goduto anche con Blaise.- Draco mi ucciderà per questo - Dimmi, Pansy, sei così acida per mancanza di attività notturne?-

Ormai ci sono, mi gioco tutto. le risatine dei nostri compagni sembrano irritarla. Bingo.

- Io e Draco facciamo tantissimo sesso!- si infuria la moretta.

- Non è vero.- interviene il diretto interessato - Sono stato a letto con te solo perché me l’hai tirato fuori dai pantaloni, e non ne è neanche valsa la pena.-

Theo scoppia a ridere apertamente. Pucey, Seamus e Dean lo seguono a ruota. Pansy ha il viso scarlatto per l’umiliazione.

- Ti piaceva!- esclama verso Draco.

- Neanche un po’.- beh, lui è sincero, è sotto veritaserum… - Non ti guardavo neanche in faccia.-

- Pensavi a me!- insiste lei con voce stridula.

- Pensavo ad Hermione.-

Wow… che colpo. Questa non me l’aspettavo. Draco si gira verso di me. Ha le guance lievemente arrossate. Si sta vergognando come un ladro.

- Pensavi a me…?- chiedo titubante.

- Sì.-

Inizio ad amare il Veritaserum.

- Perché mi hai tolto il saluto?-

- Ero arrabbiato.- risponde - Perché mi hai usato in quel modo?-

- Non ti ho usato.- ribatto - Non avevo compreso quali fossero i miei sentimenti per te.-

Detesto parlare davanti a tutti dei miei fatti privati, ma forse è un sacrificio necessario per riavere Draco nella mia vita. Farei qualunque cosa per lui.

- Avresti potuto dirmelo.-

- Volevo farlo, ma tu hai iniziato  a girare per la scuola con Pansy. Ho pensato che i tuoi sentimenti per me non fossero poi così profondi.-

- Forse non lo sono i tuoi.- replica piccato - Non ti hai messo molto a trovare chi mi sostituisse.-

- Cosa pensavi, che ti avrei aspettato per sempre con una cintura di castità addosso?-

Non potevo certo vivere nella speranza che lui tornasse a rivolgermi la parola mentre faceva il bello con la bambolina al suo fianco.

- Perché Theo e Blaise?-

Questa cosa gli fa male, lo so, lo sento. Ma non posso farci nulla. Fa male anche a me.

- Theo ci ha provato per mesi, era piuttosto ovvio che vedendomi libera si sarebbe fatto avanti.-

- E Blaise?- stringe i pugni, segno che sta cercando di contenere la rabbia.

- Mi ha consolata nell’unico modo che conosce.- spero che Ron non sia svenuto per il peso di questa conversazione. No, forse è meglio per lui non sentire tutto, gli si potrebbe bloccare la crescita.

- Ho sofferto molto.- dico seriamente fissando Draco negli occhi - Mi sei mancato. Ho creduto di averti perso per sempre.-

Pansy sembra una statua di sale, credo che il suo piano fosse un tantino diverso.

- Tu mi appartieni.-

Con una mossa fluida e veloce Draco mi stringe per la vita attirandomi a sé e posa le labbra sulle mie.

Il mio cuore smette di battere. Sento grida e sospiri, risate e applausi intorno a me, ma tutto perde di significato. Draco mi sta baciando.

Come il bacio in Sala Grande, come aver fatto l’amore per la prima volta.

Le sue labbra sono calde e morbide, la sua lingua cerca possessivamente la mia. Le braccia mi stanno stringendo con forza ma non sento dolore. Solo una sensazione paradisiaca.

Draco mi sta baciando… di nuovo. Credevo che non sarebbe più successo, che avrei ricordato il calore del suo corpo solo nei miei sogni. E l’ho sognato così tante volte…

Il fischio allupato di Theodore viene strozzato da un tossicchiare imbarazzato. Faccio forza sulle spalle di Draco che, riluttante, mi lascia andare. Ci giriamo e impallidiamo all’istante.

Merda.

Piton e la McGranitt sono davanti a noi.

 

 

***

 

 

- Ehi… Draco, rallenta, mi stai staccando un braccio!-

Cerco di dare uno strattone ma ottengo solo di farmi più male di prima. Draco è arrabbiato, lo so. Non sopporta l’idea che abbia guardato altri orizzonti, come se non fosse stato lui ad iniziare i giochi da scuola materna.

Cosa pretendeva, che restassi in camera a piangere mentre lui si faceva la Parkinson in ogni angolo del castello? Mi dispiace, sono un altro tipo di donna.

Lo seguo in silenzio, per ora. Mi trascina nei sotterranei, dentro la Sala Comune di Slytherin e fino alla sua stanza.

Entro e mi siedo sulla poltroncina che un tempo è stata testimone di atti davvero osceni e attendo che lui dice qualcosa.

Non eravamo così vicina da troppo tempo. La sua presenza è intossicante per me. L’odore della sua pelle è buono come ricordavo…

- Adesso io e te parliamo.- dice all’improvviso voltandosi verso di me.

- Vorrei ben vedere.- ribatto io - Prima mi baci davanti a tutti e poi mi trascini brutalmente qui.-

- Perché sei stata con Theodore?-

Perfetto, va dritto al punto. Bene, io non sarò da meno. Vuole approfondire la cosa in privato.

- Lui ci ha provato seriamente ad una festa.- rispondo con assoluta calma - Io ero libera ed irritata per la situazione tra noi due, quindi ho accettato le sue avances.-

Stringe i pugni e mi guarda male. No, malissimo.

- E Blaise?-

Un’ondata di calore mi travolge al ricordo della notte passata con lui. L’abbiamo fatto una volta sola e mi ha amata come se non importasse altro nella vita in quel momento.

Mi ha fatta sentire come se la sua esistenza dipendesse da me. Mi ha amata davvero. Mi ha consolata, a modo suo, ma mi ha consolata.

Blaise ha preso il posto di Draco per una notte.

- Lui mi ha aiutata a capire.- rispondo fissandolo dolorosamente negli occhi - Ha dimostrato il suo affetto per me, mi ha dato l’amore di cui avevo bisogno.-

- E’ il mio migliore amico.- rimarca lui con malcelata rabbia nella voce.

Cosa crede, che io sia felice di questa situazione? Che sia orgogliosa di quello che ho fatto, di essermi lasciata prendere dalla debolezza causata dall’amore apparentemente a senso unico che provavo per lui?

- Non l’ho provocato io, se è questo che vuoi sapere, e non vado particolarmente fiera di quanto è successo.- dico con un po’ di durezza involontaria nella voce - Blaise voleva aiutarmi e l’ha fatto. Mi ha tenuta tra le braccia fino al risveglio e ha raccolto tutte le mie lacrime.

- Lacrime?- chiede lui con espressione confusa.

- Sì.- mi alzo e lo raggiungo - Ho pianto per te. Perché mi ero resa conto di amarti più di qualunque cosa ma tu non mi guardavi neanche. Mi sono sentita molto triste e sola, e terribilmente stupida per non aver capito quali fossero i miei veri sentimenti per te.-

Non so interpretare l’espressione sul suo viso. Cosa darei per sapere quello che sta pensando…

- Non avevo parlato a nessuno dei miei sentimenti per te.- dice poco dopo - Forse Blaise aveva capito qualcosa e ha voluto dare una spinta.-

Voglio abbracciarlo, ma non so se posso farlo. Cosa succederà adesso? Staremo insieme oppure… oppure è troppo tardi per noi?

Solo il pensiero mi fa star male. Una mano invisibile mi stringe lo stomaco e mi toglie in fiato.

Draco sospira e si passa le mani sul viso.

- Basta.- sussurra stancamente.

Non respiro.

- Così non risolveremo niente.-

Un treno mi sta trapassando il petto.
Non respiro.

Apre gli occhi e mi fissa. Scruta i miei in cerca di non so cosa. Draco, sto morendo davanti a te e solo tu puoi salvarmi.

- Se non ti bacio subito, impazzisco.

Eh…?

La mia mente è annebbiata dal dolore e non riesco ad elaborare nessun pensiero coerente. Draco mi sta baciando con una passione che non ha mai mostrato prima.

Le sue labbra sfregano contro le mie e la sua lingua cerca la mia con bisogno e possessione. Sono sua. Mi sento sua.

Una mano corre tra i miei capelli, l’altra intorno ai fianchi. Mi stringe con forza a sé e posso chiaramente avvertire il suo bisogno fisico.

Si stacca dalle mie labbra di colpo. Ci fissiamo entrambi negli occhi, entrambi con il fiato corto.

- Ho bisogno di far l’amore con te.- dico in un sussurro disperato.

Le sue meravigliose iridi grigie si tingono delle sfumature della passione.

- Anche io.- la sua bocca attacca nuovamente la mia e camminando mi spinge verso il letto.

Ci buttiamo sul materasso e subito le sue mani corrono ai miei vestiti. Mi sfila il maglione e slaccia frettolosamente la camicia. Lancia tutto in giro dietro di sé e mentre si toglie i suoi vestiti io mi libero di quel che rimane dei miei.

Sento le sue labbra roventi sul mio collo, bacia e morde la mie pelle e io sospiro al suo tocco.

Scende a stuzzicarmi il seno con le labbra mentre una mano scorre tra le mie gambe. Io faccio lo stesso con lui e subito i nostri sospiri affamati riempiono l’aria intorno a noi.

- Draco…- mormoro con voce roca - Se non fai l’amore con me subito morirò…-

Lui mi guarda e ghigna. Amo il suo ghigno come amo il suo raro sorriso. Amo la sensazione delle sue labbra e delle sue mani su di me, della sua lingua che stuzzica i miei punti più sensibili e le sue dita che tracciano percorsi di fuoco sulla mia pelle.

Amo l’attesa carica di elettricità che precede i momenti della nostra unione, amo sentirlo scivolare in me.

- Draco…-

- Sono qui.-

Le lacrime mi pizzicano gli occhi. Sono così felice che ho paura di credere che tutto questo sia vero.

Il suo corpo e il mio sembrano fatti per stare insieme. Nessuno mi riempie l’anima come lui, nessuno sa accendermi il fuoco dentro come lui.

Con nessuno al mondo vorrei fare l’amore se non è lui.

Il piacere si mischia alla felicità, le sue mani stringono con forza i miei fianchi e le mie unghie segnano ciò che è mio sulla sua schiena.

Perché lui è mio, adesso più che mai.

Mi sforzo di aprire gli occhi. Li richiudo subito. Non è un sogno.

- Draco…!- ansimo in preda ai tremori che annunciano l’imminente esplosione.

- Sono qui.-

Si china su di me, mi stringe a sé e muove i fianchi contro i miei con passione ed urgenza. Io non posso fare altro che seguirlo.

È qui. Draco è qui.

Il mio Draco.

 

 

***

 

 

Mi giro pigramente nel letto. Due braccia forti mi impediscono una fuga che non desidero. Dopo aver fatto l’amore io e Draco ci siamo addormentati in pochi minuti.

- Sei sveglio?- bisbiglio guardandolo.

- No.-

Sorrido - Parli nel sonno?-

- Sì.- tiene gli occhi chiusi.

- Quindi se ti molesto non reagisci?-

Due iridi grigie entrano nella mia visuale - Reagisco sempre quando vengo molestato.-

- Buono a saperlo.- allungo una mano e gli do un pizzicotto su un fianchi.

- Ehi!- esclama - Non erano queste le molestie a cui pensavo.-

- Porco.- rido stringendomi di più a lui - La nostra riunione è stata, come dire… molto passionale.-

- Vero.- annuisce - Secondo i manuali a quest’ora dovremmo essere ancora nel bel mezzo dei romantici preliminari.-

- Tu ne saresti stato in grado?- giro un po’ la testa per guardarlo in viso.

Alza u sopracciglio - Avevamo un po’ di arretrati da sfogare, mi pare.-

Detta così sembra quasi comico - Effettivamente sì.-

- Quindi - si muove nel letto in modo da farmi scivolare sotto di lui - ora che abbiamo liberato i nostri istinti animaleschi possiamo goderci la romantica riunione degli amanti.-

Si china su di me e posa mille baci leggere sul mio viso, sul collo, sulle spalle. È una sensazione paradisiaca.

Tra le sue braccia mi sento a casa.

- Sì…- sospiro abbracciandolo.

Non ho dubbi: amo davvero Draco Malfoy.

 

 

***

 

 

- Vi ho detto che sto bene.- ripeto questa frase per la centesima volta in mezz’ora - Tra me e Draco è tutto chiarito.-

- Avete fatto pace sotto le lenzuola, ci credo che è tutto chiarito.- dice una certa rossina di mia conoscenza.

- Ginny!- la riprende il fratello, visibilmente imbarazzato.

- Che c’è di male, scusa?- replica lei alzando le spalle - Tu e Lavanda siete sempre appiccicati!-

I fratelli Weasley ingaggiano una delle loro solite discussioni morali più che accese. Me ne tiro fuori e proseguo verso il tavolo della mia Casa per fare colazione. Alla prima ora ho Rune Antiche, Harry e molti altri hanno Divinazione.

Draco si sta ancora vestendo. Questa mattina sono tornata presto alla Torre per farmi una doccia e cambiarmi. Il pigrone ha detto che sarebbe arrivato giusto in tempo per l’inizio delle lezioni.

- Ehi.-

- Ciao Harry.- rispondo ancor prima di girarmi.

- Come va?- chiede indifferentemente.

- Come una che ha spiattellato tre quarti della sua vita privata sentimentali e sessuale davanti a mezza scuola.-

Ride - Effettivamente adesso sei di nuovo la più chiacchierata.- risponde - E’ bello stare al secondo posto ogni tanto.-

- Essere tua amica mi ha corazzata negli anni.-

Ci sediamo vicini e iniziamo a servirci la colazione. Sto morendo di fame. Ron e Ginny, davanti a noi, stanno ancora discutendo.

- Allora- riprende il mio migliore amico - tu e Malfoy adesso… cosa siete?-

Lo guardo con un pezzo di bacon in bocca.

- Voglio dire… sei la sua ragazza? Ufficialmente?-

Ingoio il bacon, bevo un po’ di succo e mi giro verso di lui - Sì. Stiamo insieme.- sorrido - Harry, sono felice. Sono davvero felice.-

Lui mi studia per qualche istante, forse per capire se dico la verità. Apre la bocca per dire qualcosa, ci rinuncia e la richiude, si passa una mano tra i capelli e sospira.

- Ok.-

Sorrido. È la sua benedizione.

 

 

***

 

 

È passata una settimana da quando io e Draco ci siamo ufficialmente messi insieme e il mondo non potrebbe apparire più bello ai miei occhi.

Theodore ha avuto la faccia di dire a Draco e Blaise che ora sono fratelli perché ho avuto una storia con tutti e tre.

Spesso la cosa mi imbarazza e mi sento terribilmente a disagio. Ho abbassato le difese e non sono stata in grado di gestire le mie emozioni. Ho ceduto. Ma ero seriamente convinta di aver perso Draco per sempre. Non ragionavo.

Non ho visto la Parkinson in giro. Credo che si vergogni molto delle sue azioni, ma non ci metterei la mano sul fuoco.

Quella è una vipera.

- Buongiorno.- sorrido ai miei compagni di classe mezzi assonnati e mi siedo tra Dean e Ron.

Dean sta dormendo con la testa sul tavolo, Ron ammazza il sonno ingozzandosi più che può. Al suo fianco Lavanda si guarda in uno specchietto che porta sempre con sé, Calì sta spettegolando come una buona portinaia deve fare e la coppia Potter-Weasley sta facendo il suo ingresso in Sala Grande.

Cerco Draco con lo sguardo. Lo trovo e vedo che mi sta guardando. Sorrido e lo saluto con un cenno della mano, poi mi concentro sulla mia colazione. Addento un croissant e mando giù un sorso di succo.

- Buongiorno.- salutano Harry e Ginny mentre si siedono.

- Buongiorno.- sono quasi l’unica a rispondere, tra morti di sonno e morti ingozzati con uova e bacon.

All’improvviso però non mi sento molto bene. Mmh… mi gira la testa… che cosa mi succede? Eppure fino a poco fa stavo benissimo…

Un senso di debolezza mi colpisce e sento le forze venirmi meno. Allungo una mano sul tavolo per chiedere aiuto, devo andare in Infermeria.

- Harry…-

La mia voce quasi piagnucolante è molto lontana. La vista si sta annebbiando.

Poi… il buio.

 

 

 

 

   
 
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