02/11/2015
0 recensioniCAPITOLO 12: FREDDA COME LA SABBIA D'INVERNO
Ogni passo che faccio, ogni movimento che faccio
ogni singolo giorno, in qualunque momento io prego,
mi mancherai
pensando al giorno in cui tu andasti via
Che vita portata via,che legame spezzato
Mi mancherai
Puff daddy - I'll be missing you
ogni singolo giorno, in qualunque momento io prego,
mi mancherai
pensando al giorno in cui tu andasti via
Che vita portata via,che legame spezzato
Mi mancherai
Puff daddy - I'll be missing you
La sabbia era fredda e umida, bagnata dalle ultime pioggie che avevano colpito le rive bianche del Messico.
Il mare davanti a me si increspava e ruggiva, mosso dal vento che ne disegnava i contorni.
Il sole era nascosto dalle nuvole, e solo le candele che avevo attorno riuscivano a infondere un po' di calore dentro di me.
Le lascio accese giorno e notte, da quasi tre mesi ormai, con la speranza che Astrea le veda... Ho scritto il suo nome sulla sabbia, ho provato a lasciare qui anche i miei quadri, nel caso passando davanti a questa spiaggia potesse scorgerli.
Nulla.
Incomincio a perdere le speranze, l' unica consolazione è che non l' hanno trovata Jonathan e i suoi uomini, visto che continua a chiamarmi per sapere dov'è lei.
Magari lo sapessi.
Ho dovuto vendere la casa in tutta fretta, fare di nuovo le valigie e partire senza una meta, sapevo solo che dovevo trovare una spiaggia che Astrea potesse riconoscere.
Sono arrivata fino in Messico per farlo, ma non mi ha trovata...
Il suo ricordo è ancora vivido dentro di me, ma inizio a scordare il suo profumo, il timbro della sua voce, il tocco delle sue mani...
Come se non fosse stato altro che un sogno, un bellissimo sogno...
Mi sento così persa, così sola, come se niente avesse senso ormai.
Vago come un fantasma su questa spiaggia, aspettando lei.
Sembra che il tempo sia infinito quando aspetti qualcuno, che le lancette dell' orologio non si muovano, tutto sembra andare al rallentatore, le persone, le cose, le nuvole, ogni cosa rallenta e muore con il mio cuore.
Mi sembra di vederla a volte, tra le onde, sugli scogli, ma non è mai lei.
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Un altra giornata sulla sabbia, un altra giornata a consumare le lacrime.
Non sto lavorando, a malapena mangio, anche Strange sembra deprimersi con me.
Non so più che fare della mia vita, poichè il suo centro, quello che teneva insieme i pezzi, è scomparso.
Anche adesso mi pare di vederla in lontananza, come se nuotasse verso di me.
Poi scompare nel mare.
"Isi! Isi!"
Perfetto, ora ho anche le allucinazioni auditive, sto proprio impazzendo.
"Isi! Isi sono io!"
Strano come un ricordo possa sembrare così reale, mi sembra davvero di vedere il suo viso, i suoi capelli mossi dal vento, la sua coda che si alza e scende.
"Amore!"
Anche la sua voce sembra così reale...
Eppure... Eppure... Si avvicina sempre di più.
E' quasi alla riva, possibile che non sia un ricordo? Possibile che...?
"Amore mio! Sei qui, ti ho trovata finalmente!"
Mi alzo in piedi e per poco non cado a terra, tanto mi tremano le gambe.
Mi sento come dentro un forno.
Lentamente muovo i piedi verso la riva, a mano a mano che proseguo e la vedo sorridere davanti a me, i piccoli passi incerti diventano falcate sicure, fino a che non mi immergo completamente nell' acqua fredda.
Solo quando riesco a toccarla, il mio cuore si placa.
E' lei. E' davvero la mia Astrea.
Le prendo il viso tra le mani e la guardo bene, non è cambiata di un giorno dall' ultima volta che l' ho vista.
La bacio, e quando lo faccio mi sento inondata dalle stesse sensazioni che ho provato la prima volta, come se fosse trascorsa solo un'ora...
"Piccola.... Piccola mia..."
La predo tra le mie braccia e la stringo forte a me.
"Non ti lascerò più andare, mai più.."
"Ho mantenuto la promessa Isi... Ti ho trovata!"
"Si, si mi hai trovata..."
Ci baciamo, e la tristezza provata negli ultimi mesi sembra svanita, spazzata via dalle emozioni travolgenti che provo in questo momento, non esiste nient'altro che il nostro abbraccio tra le onde.
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Una barca bianca e azzurra, il mare all'orizzonte, un gatto sotto coperta che dorme, una sirena che mi segue nuotando e saltando con i delfini, la consapevolezza di essere liberi.
Non c'è altro che io abbia, non c'è altro che io desideri, non c'è altro che io sogni se non vivere questa folle avventura, addormentarmi sotto le stelle, risvegliarmi con un suo bacio, vivere di giorno in giorno, tra i mari azzurri e le isole che appaiono all' improvviso a prua.
Forse era tutto destinato a questo momento, tutta la sofferenza, tutta la rabbia e la delusione, tutto quello che ho provato mi ha avvicinato sempre di più a questo momento, perciò ne sarò grata, sarò grata di ogni cattiveria ricevuta, perchè il percorso che mi ha guidato fin qui anche se è stato doloroso, mi ha regalato la gioia più grande che io potessi immaginare: Amare ed essere amata.
E in quell' amore trovare la libertà.
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