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Autore: SagaFrirry    23/11/2015    1 recensioni
Terzo ed ultimo capitolo della trilogia. Ormai è trascorso molto tempo dall'ultima battaglia. I pianeti e gli universi si spengono, gli Dei si addormentano. Che sia la fine? E quel ragazzo con un teschio tatuato sul volto che ruolo avrà? Vecchie conoscenze, nuovi personaggi, profezie dimenticate e divinità risvegliate. L'inizio della fine!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La città degli Dei'
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XXXII

 

OUROBOROS

 

Quando Kavahel riaprì gli occhi, si ritrovò avvolto dal buio. Galleggiava nel vuoto, nel nulla, senza nemmeno una luce attorno a sé. All’inizio pensò di aver perso anche l’uso dell’altro occhio ma poi si ricordò ciò che era successo e capì che non vedeva nulla perché non esisteva più nulla. Provò a parlare ma, in assenza d’aria, i suoni non si propagavano e non poté sentirsi. Sorrise. Aveva chiesto silenzio per millenni ed ora ne aveva quanto ne voleva. Ripensò con nostalgia a tutte le persone a lui care ma, con la nuova consapevolezza che scorreva dentro la sua essenza, sapeva di non doverne essere rattristato perché sarebbero ritornati tutti, prima o poi. Doveva iniziare e ricreare tutto già da quel momento? Decise che non ne aveva poi così tanta voglia e si rivoltò un po’ su se stesso, sospeso nel vuoto. Girò e rigirò, con estrema lentezza e rilassatezza, prima di fermarsi. Mise le braccia e le mani dietro la testa, come fossero una sorta di cuscino, e chiuse gli occhi, consapevole del fatto che la vista non sarebbe cambiata di certo. Nero su nero. Sbatteva le ali e gli pareva di nuotare in un mare leggero ed incorporeo. Davvero una sensazione bellissima! Sbadigliò e si accorse di essere molto stanco, stremato, e che finalmente aveva la possibilità di poter riposare senza correre il rischio che i suoi fratelli, Kaos e Destino, litigassero a vanvera come sempre. Dopo millenni, si rilassò completamente e si addormentò, lasciandosi cullare dal nulla eterno.

 

Si risvegliò parecchio tempo dopo, ristorato e pieno di energia come non si sentiva da Ere intere. Sbadigliò, stiracchiandosi, e poi sorrise. Si concentrò per qualche istante, prima di spalancare gli occhi dorati. Questo spezzò le immense tenebre, generando la luce. In un solo istante, Kavahel concepì Universi tutti nuovi, con regole che lui stesso stabilì. Rise, e quel suono fu il primo che si espanse nella neonata aria degli Universi. Avrebbe ricreato tutto, come aveva sempre desiderato, anche se, grazie alla sua capacità acquisita con l’aiuto di Krì, sapeva di doversi mettere dei limiti perché alcune cose non potevano coesistere, come invece aveva sempre sognato. Volava, con le grandi ali che splendevano della luce d’oro che emanavano le stelline che stava creando. Ed, attorno a loro, pianeti, satelliti, sistemi complessi in connessione l’un con l’altro e corpi celesti pieni voglia di vita.

Percepiva i loro cuori pulsanti e vivi e questo lo riempiva di orgoglio. Non era necessario che facesse altro. La forza generatrice, che aveva infuso in ogni Pianeta, stava creando da sé tutto ciò che gli serviva. Kavahel sapeva che ora tutto era iniziato e che quell’immensa forza, che ammetteva di aver sottovalutato a lungo, avrebbe dato vita ad ogni cosa, dalle piante fino agli Dèi. Come il suo fratellastro Kevihang, la prima generazione di Dèi sarebbero nati dall’elemento stesso che avrebbero dovuto poi controllare e proteggere. Ora poteva sentire la voce della Madre Terra, la potenza generatrice che bisbigliava dentro ad ogni pianeta, stella, satellite e corpo celeste. La sentiva e ne rimase deliziato, stupito egli stesso di essere riuscito a donare una voce così bella e meravigliosamente intonata. Una nota sbagliata avrebbe voluto dire qualcosa di poco corretto nell’evoluzione. Perfettamente consapevole che qualche stonatura doveva esserci, perché la perfezione portava all’immutabilità ed all’auto distruzione con la mancanza di stimoli e cambiamenti, emise delle particolari vibrazioni con le ali e lasciò che queste, leggermente stonate, si espandessero per gli Universi. Dopodiché, soddisfatto di se stesso e del suo operato, si rilassò di nuovo, facendosi cullare dal buio e dalle vibrazioni emesse da tutto ciò che si sviluppava attorno al suo esile corpo fluttuante. Si stiracchiò e tornò ad addormentarsi, agitando leggermente le orecchie a punta ed accarezzandosi le piume con il dorso delle mani

 

Si svegliò parecchio tempo dopo, anche se a lui non sembrava di aver tenuto gli occhi chiusi così a lungo. La prima cosa che notò fu che i Pianeti e le stelle erano stabili, non solo masse ancora da plasmare e da definire. Seguivano la loro bella traiettoria e brillavano di vita e meravigliosa luce. Kavahel, compiaciuto, si accorse che, accanto a sé, ora era aperto un grosso libro. Nonostante fosse rimasto immobile, avvolto dal torpore e dal silenzio che desiderava, la sua mano aveva scritto fra quelle pagine bianche tutto quello che era avvenuto fin ora. Lesse, affascinato, soddisfatto anche dell’evidente esistenza di un nuovo Dio delle Letterature, essendo presente quel libro. Si chiese, per un istante, chi avesse mai potuto governare la sua mano per riportare quegli eventi e se il suo scritto aveva in qualche modo influenzato il presente e gli accadimenti passati. Sorrise, comprendendo la frase che ripeteva sempre Kasday: “Ci sarà sempre qualcuno al di sopra di te”. Non sapeva chi fosse, e non era sicuro che qualcuno effettivamente esistesse al di sopra della sua entità, ma lo faceva sentire meno solo, meno responsabile, l’idea che lo accompagnasse e guidasse qualcun altro. Ora comprendeva anche perché i mortali volevano gli Dèi e perché le potenze creatrici dei Pianeti li creassero: erano presenze rassicuranti, da un lato, e perfetti capri espiatori dall’altro. Guardò giù, verso uno dei Mondi sottostanti, mentre la sua mano continuava a scrivere, e decise di dare un’occhiata, cosa che non aveva mai fatto da particolarmente vicino. Sbatté le grandi ali blu, che si dischiusero come fece l’uovo che lo racchiudeva alla nascita, e puntò i suoi occhi verso un grande edificio nero, che si stagliava nel cielo con le sue torri irregolari. Aveva un’aria decisamente familiare. Kavahel guardò dentro una piccola finestra tutta storta e sbirciò gli occupanti della stanza. Era un’ampia sala molto singolare, con pareti storte, pavimenti diagonali, strane protuberanze ed una gran confusione.

“Ti vedo più calmo del solito questa sera. Anzi…ti vedo tranquillo come mai prima d’ora!” sentì parlare da un punto imprecisato di quello stanzone assurdo.

“Vaffanculo” fu la risposta, e Kavahel si sforzò di capire chi fosse stato a parlare.

Un giovane Dio del Kaos sedeva, sul suo trono a spuntoni e fronzoli eccessivi, reggendosi la testa con la mano destra. I suoi lunghi capelli, vaporosi e senza contorni definiti, galleggiavano in aria come nebbia e solo i suoi occhi azzurri si potevano distinguere nei suoi tratti somatici. Tamburellava le dita della mano libera sui braccioli, dopo essersi sistemato l’alto colletto nero. Kavahel constatò che, data la giovinezza del Dio del Kaos, una delle prima entità generate solitamente, quell’Universo non poteva esistere da molto. Il Dio del Tempo, colui che aveva parlato per primo, era leggermente più giovane del Kaos e fluttuava in aria, avvolto da una veste grigio chiaro a sfumature ed i capelli arricciati con il simbolo dell’infinito. In mano reggeva il suo pendolo color rubino che muoveva, avanti ed indietro, ogni secondo. Il Kaos ruotò gli occhi, scocciato.

“Piantala con quel pendolo, Tempo! Mi fai veramente incazzare…” sibilò il Kaos.

“Ti faccio inKaosare? Mi fa davvero piacere!” rispose il Tempo, ridacchiando.

“Non sei divertente!” sbottò il Disordine, prima di girarsi verso una bambina che lo fissava con grandi occhi sognanti.

“Stellina!” sbottò, rivolto al Dio del Sole “Potresti riprenderti tua figlia? Mi da sui nervi!”.

Il Sole richiamò a sé la sua bambina e Kavahel sorrise. Lui sì che aveva un’aria decisamente familiare! Ed anche la sua consorte, la Dea della Luna. Ed i loro tre figli, un altro Sole, una piccola Luna e la Speranza, che fissava il Kaos, mostravano tutti i loro geni divini. Il Sole, con la sua veste rossa, i capelli a fiamme che si agitavano in aria ed i tatuaggi infuocati dipinti sul corpo, baciò delicatamente la sua sposa sul dorso della mano, guardandola incantato con i suoi occhi rossi e guizzanti.

“Non dovresti permettere ad una bambina così piccola di starmi tanto vicino…” lo rimproverò il Dio dai contorni indefiniti.

“Lei è la Speranza, non posso impedirle di sostenerti” rispose il Sole, con voce calma e felice.

“Non ho bisogno di sostegno!”.

“Strano…perché a noi sembra di sì” esclamò la Luna.

“Sto bene. Come vedete, sono calmissimo” ringhiò il Kaos.

“Dev essere la tua natura” riprese a parlare il Tempo “Il Kaos, quando tutto va bene, è agitato e nervoso. Quando invece ha motivo di preoccuparsi se ne sta tranquillo e mogio”.

“Mi vien voglia di mandarti di nuovo in quel posto” fu la risposta del Dio dagli occhi azzurri.

Si alzò e si diresse verso il suo primogenito, Dio delle Paure e dei Sogni, prendendolo in braccio.

“Tornatene alle tue stelle, uomo lucetta, io qui sto benissimo!” ordinò al Sole.

“Io non comando solo le stelle, ma anche i vulcani, il fuoco e tutto ciò che ad esso è legato”.

“Conosco le tue credenziali. Ero piccolo quando sei nato ma c’ero, ricordi?”.

“Come dimenticarlo? La tua brutta faccia appena nati non la scorda nessuno!” ridacchiò il Tempo.

Non avevano un nome, erano divinità antiche a cui gli uomini, i mortali, avevano dato un nome ma, non essendo generati da genitori ma dalla magia stessa, non potevano far altro che darsi il nome dell’entità che li avvolgeva alla nascita. Solo le divinità nate con i mortali, come il Dio delle Letterature e la Dea della Guerra, avevano un nome proprio perché nate dai pensieri degli umani. Li chiamavano “quelli della seconda generazione”, perché della prima facevano parte entità come il Tempo, la Luce, il Kaos, il Sole… La terza, ovviamente, era composta da tutte le creature figlie di questi due primi gruppi.

Kavahel, osservandone i volti, ne riconosceva i tratti. Non erano proprio identici a come li ricordava, differivano di qualche particolare, ma capiva che la loro essenza era la stessa dell’Universo in cui lui era cresciuto. Sicuramente il Tempo era lo stesso che, quand’era bambino, veniva a trovare i suoi genitori e giocava con lui ed i suoi fratelli. Ed il Kaos, non poteva giurarlo perché era molto piccolo l’ultima volta che lo aveva visto, ma assomigliava molto a suo nonno, il padre del suo genitore Kasday. Sicuramente gli occhi erano gli stessi. Era certo che la Luna fosse Selene, come altrettanto sicuro era che il Sole forre Rikarathör. E si stupì di ciò che provava. Non era più il Dio dell’Equilibrio pieno di rancore, tristezza e paura che era un tempo. Era come se ora il cammino gli si mostrasse chiaro davanti a sé. Ogni cosa era accaduta per un preciso scopo e non importava più se, quella volta, aveva provato rabbia o timore nei confronti di creature che vedeva in quella stanza. Capiva che il Dio del Kaos svolgeva il suo ruolo ed era quello il suo compito, anche se era spaventoso e raccapricciante a volte ciò che faceva. Capiva che il Sole, nonostante tutte le stupidaggini che aveva commesso nella sua vita precedente, aveva agito come avrebbe dovuto e che d’ora in avanti sarebbe stato un grande Dio. Si chiese fra quanto avrebbe visto Mihael nei panni di Dio della Guerra e ridacchiò ripensando a come sarebbe stata generata la propria essenza, da Dio dell’Equilibrio, in quel nuovo Universo. Forse non era destino che accadesse, forse lui doveva restare come eterno supervisore. L’idea non gli dispiaceva affatto! Era stanco di fare la guardia a Kaos e Destino, ed il silenzio era una cosa che ormai apprezzava sopra ad ogni altra.

La Dea della Vita, luminosa, splendida e sorridente, entrò nella stanza stringendo un fagottino avvolto in una stoffa bianca. Kavahel chiuse il libro che aveva accanto a sé e ne ripose la penna blu, staccata dalle sue ali, con la quale aveva scritto per tutto quel tempo. Guardando quel fagotto, infatti, aveva capito che la storia, d’ora in poi, avrebbe proseguito il suo corso anche senza il suo aiuto. Si avvolse nelle ali e sorrise a quel minuscolo neonato, dagli inconfondibili occhi azzurri.

Il Kaos lo guardò con disgusto, avendo già deciso come disfarsene, e Kavahel volò via, dando le spalle a quella creatura, sicuro che, da qualche parte, in qualche altro Pianeta, un piccolo Luciherus la stesse aspettando.

 

FINE

 

 

Grazie a tutti per aver seguito la storia per intero! Mi fate sapere quale personaggio preferite? :) La trilogia termina così. A seguito, per “semplificarvi la vita”, ho inserito tutti i personaggi di tutti e 3 i racconti.

 

 

INDICE DEI PERSONAGGI E DEI NOMI

 

Fra parentesi il numero del volume in cui compaiono o vengono citati.

 

Ø  ABIGOR: Demone soldato a servizio del Principe dei Demoni. (1)

Ø  ABRAMIAN: Nome da creatura senza magia del NUOVO EQUILIBRIO. Giovane, al primo anno dell’Università, ha capelli corvini ed occhi azzurri. (1)

Ø  ADAHEL: Nome da demone del NUOVO EQUILIBRIO. Ha capelli neri, a riflessi rossi, ed è l’unico della sua specie ad avere gli occhi azzurri. Ha l’aspetto sproporzionato, gracile e magrolino. Ha una cicatrice sul cuore, conseguenza della ferita della precedente reincarnazione da angelo KASDAY. È il padre di AGARES, compagno di LILIM, cognato di LUCIHERUS/SATANAHEL. Corna e coda, rosse, e ali, sono troppo grandi rispetto al resto del suo corpo. Adora ballare ed ha una bella voce. (1)

Ø  ADANAK: Demone guardiano ai cancelli del palazzo del Principe dei demoni. Massiccio, con occhi rossi e piuttosto stupido, almeno così sembra. (1)

Ø  AERIMANIOS: Nome del DIO della PAURA e dei SOGNI. (3)

Ø  AGARES: Demone figlio di ADAHEL e LILIM. Ha gli occhi neri, i capelli blu scuro e la pelle bianca, come la madre. Le sue corna rosse si arricciano ad ariete nel demone adulto, che diventa Messaggero degli ALTI. (1,2,3)

Ø  AJEDREZ: Nome del Dio del DESTINO, gemello di NIEBLA, la DEA del KAOS, figlio di VEREHEVEIL e KASDAY. È detto PRINCIPE BIANCO. (3)

Ø  ALTI: Divinità superiori, supreme. Si mostrano, nel primo volume, come esseri avvolti da un’intensa luce bianca, indefinita, e dalla voce profonda. Non prestano molta attenzione alle preghiere di chi li invoca. Alcuni di loro sono antiche divinità semplici divenute più sagge e potenti. Oppure che hanno trascorso la loro esistenza e si sono stancate di fare fatica! Dal numero due in poi si contraddistinguono per l’aspetto inquietante. Cambiano aspetto, cercando di assomigliare il più possibile alle creature che li venerano. Il loro punto debole è il cuore: un oblò azzurrò in cui si vede scorrere la loro magia. Non presentano tratti di distinzione sessuale. A capo di tutti loro nel due c’è MOMOIA ed i loro nomi noti sono FEHU, JERA, HAGALAZ, DAGAZ, ANSUZ, RAIDO e TANAZ. (1,2,3)

Ø  AMORE (Dio del): Dio protettore delle unioni e delle amicizie. (1,3)

Ø  ANSUZ: Nome che è stato dato all’Alto Krì. (2,3)

Ø  ARIA (Déi del): Divinità che controllano gli eventi atmosferici. (1)

Ø  ARMI (Dea delle): Dea figlia del Dio del KAOS e della Dea della GUERRA, sorella minore del NUOVO EQUILIBRIO e del Dio della PAURA E DEI SOGNI. Ha i capelli lunghi, neri, e gli occhi scuri, sempre accigliati. Veste con i colori del sangue, attorniata dagli armamenti. Ha una freccia per simbolo. (1,2,3)

Ø  ASMODAI: Demone a capo delle guardie del Principe LUCIHERUS/SATANAHEL. Ha l’aspetto massiccio e porta sempre il mantello. Diverrà di nuovo un angelo per amore di SARAH. (1,2,3)

Ø  AZAZEL: Angelo caduto, araldo di LUCIHERUS/SATANAHEL. Veste in nero e rosso. Soffre il freddo ed impreca contro la bandiera del suo capo. Gli verrà affidato CERBERO, il cane del suo signore. È il fratello minore di RAVEN. Nel numero tre serve MIHAEL. (1,2,3)

Ø  BALAM: Demone soldato a servizio del Principe dei Demoni. (1)

Ø  BELZEBU’: Demone al seguito di LUCIHERUS, di cui si augura la sconfitta e l’allontanamento. Ha gli occhi da mosca ed è un gran lecchino. (2)

Ø  BERKANA: Piccola Celeste, figlia di DEYAN, con i capelli bianco latte ed enormi occhi fuxia. Romperà le scatole ad HAGALAZ, nel secondo volume, fino a quanto questi non acconsentirà ad aiutarla, salvandone la madre. Crescendo diverrà la sposa di KRI’ e la madre di KUETZALIKAY. (2,3)

Ø  BETZY: Nome della spada di MIHAEL. (3)

Ø  CAMAHEL: Arcangelo dell’amore puro, con le ali dorate. Ha una delle voci più belle e dolci del regno degli angeli. Ha i capelli rosso scuro. Fa da insegnante e tutore ad ELENIEL. (1,2,3)

Ø  CELEBRAZIONI (Dio delle): Detto anche Dio delle Feste, ricorda tutti i compleanni e le ricorrenze, anche se tutti si dimenticano di lui. Veste in modo assurdo ed è petulante. (2)

Ø  CELESTI: Creature simili agli ALTI, loro corrispondenti. Vivono in un universo parallelo. Fra loro ci sono BERKANA e DEYAN. (2)

Ø  CERBERO: Il cane a tre teste di LUCIHERUS. Enorme ed affidato ad AZAZEL. (2)

Ø  CIELO (Dio del): Il ruolo che assumerà URIHEL grazie a KASDAY. (2,3)

Ø  CREATORI: Una delle categorie in cui sono divisi gli Alti ed i CELESTI. Sono coloro che sono in grado di generare vita e far nascere altri ALTI e nuovi Mondi/Universi. (2)

Ø  DAGAZ: ALTO dal volto d’uccello ed il busto d’insetto, con piccole zampette. Il suo addome, d’ape, ha occhi lucenti e gambe sottili a sostenerlo. (2)

Ø  DAMHAR: Demone guardiano ai cancelli del palazzo del Principe dei demoni. Sembra stupido tanto quanto il suo collega ADANAK. (1)

Ø  DARAM: Nome del DIO del SOLE, padre di SELENE e RIKARATÖR (3)

Ø  DENIAN: Gruppo di divinità al cui capo sta la Dea del DESTINO. Il loro simbolo è una spada. Non si sa esattamente quante e quali divinità appartengano a quel gruppo. (1)

Ø  DESTINO (Dea del): Dea a capo dei DENIAN e una delle creatrici, padrona del regno degli angeli. Dona agli Arcangeli l’immortalità. Il suo simbolo è un occhio diagonale. Porta i capelli raccolti in una treccia verde scuro a riflessi dorati, tre occhi viola, di cui uno al centro della testa, e due sferette che le ruotano continuamente attorno al suo capo, mandandole immagini del futuro. Vive in un grande palazzo a specchi, riflettente. Non si separa mai dalla sua sfera di cristallo. Era amante del Tempo, prima di conoscere VEREHEVEIL. È la rivale del KAOS: La sua creatura è un pavone con molti occhi. Dopo la battaglia finale diviene divinità triplice, fondendosi con il KAOS e il NUOVO EQUILIBRIO. (1)

Ø  DESTINO (Dio del): Ruolo di Ajedrez, figlio di VEREHEVEIL e KASDAY, gemello di SKRICH, la DEA del KAOS. Tenta invano di sconfiggerla. Ha i capelli verde acqua, come quelli del suo fratello maggiore KAVAHEL, dal quale cerca di imparare l’arte del combattimento. Scrive tutto ciò che accadrà su rose bianche. (1,2,3)

Ø  DEYAN: Corrispondente Celeste di HAGALAZ e madre di BERKANA. Ha il corpo di due colori e i capelli bianchi. I suoi tre occhi sono due fuxia e uno azzurro. (2)

Ø  DIRI-HIUVA: Uno dei nomi di RAIDO. (2)

Ø  DISTRUTTORI: Una delle categorie in cui sono divisi ALTI e CELESTI. Sono coloro il cui compito e portare alla fine le vite ed i Mondi. (2)

Ø  ELEIAN: Dio della Vita, figlio di ELENIEL e SAMHIAN, e sposo di LUCIHEDAY, padre di HEKET. (2)

Ø  ELENIEL: Cherubina dalle ali rosse, nasce assieme a KASDAY, VEREHEVEIL E SAMHIAN, di quest’ultimo diverrà la moglie. È bionda, con gli occhi blu e gli abiti pastello. Viene istruita da CAMAHEL e diviene prima insegnante di canto e poi Dea della PACE. Avrà un figlio, il Dio della VITA. (1,2)

Ø  EMANAZIONI: Creature generate da HAGALAZ/KASDAY per compagnia personale o per controllare altre persone da lui conosciute. Ognuna di loro ha parte della sua essenza. Fra loro stanno SARMORGHELL e SHEKINAH. (2)

Ø  ENRIKIRAN: Secondo figlio di VALEK-HITEIA, dopo RIKARATÖR. Ha per padre il DIO dell’INVERNO ed è il Semidio dell’Acqua e del Gelo. Suona una specie di chitarra ed è in grado di ricoprirsi di ghiaccio. (3)

Ø  EQUILIBRIO (Dio del) ANTICO: Divinità precedente e maestro del NUOVO EQUILIBRIO. Ha occhi color grigio perla e capelli come il latte. Anche lui ha subito reincarnazioni nei vari mondi, acquisendo un paio di corna azzurre e le ali da angelo, che però gli furono strappate in uno scontro, lasciandogli solo due cicatrici. È il fratello minore del KAOS ed è un creatore. Muore ucciso dal fratello maggiore ed in seguito alla lunga malattia che ha dovuto subire a causa dei conflitti di KAOS e DESTINO. Ha una voce indefinita, a metà fra il maschile ed il femminile, e zoppica. Ha per creatura un gatto alato blu e porpora. EREZEHIMSAY è il suo Messaggero. (1)

Ø  EQUILIBRIO (Dio del): Acquisisce il suo potere dopo aver trascorso varie reincarnazioni nei diversi mondi. Come angelo porta il nome di KASDAY, come demone di ADAHEL e come creatura senza magia quella di ABRAMIAN. È figlio della Dea della GUERRA e del Dio del KAOS, fratello minore del Dio della PAURA e dei SOGNI e la sua sorella minore è la Dea delle ARMI. Ha i capelli neri, le corna rosse e le ali blu. Come il padre e la figlia LUCIHEDAY, ha gli occhi azzurri. Avrà un figlio con VEREHEVEIL che chiamerà KAVAHEL. Dopo la battaglia si unirà nell’essenza con gli altri due creatori, divenendo una divinità triplice. EREZEHIMSAY e NOSMAGIES svolgono il ruolo di suoi Messaggeri. Per simbolo ha un rombo. Cambia forma, da maschio a femmina, a suo piacimento. (1,2,3)

Ø  EQUILIBRIO (Dio del) NUOVO: KAVAHEL avrà principalmente questo ruolo, divisore fra i suoi due fratelli NIEBLA e AJEDREZ. (2,3)

Ø  EREZEHIMSAY: Angelo Messaggero dalle ali d’argento. Servirà entrambi gli Dèi dell’EQUILIBRIO. È capace di suonare il violino. Veste di porpora ed ha gli occhi color del rame, con capelli arancio a riflessi violetti. Il suo nome significa “sempre sorridente”. È disposto a morire per la divinità che serve. Impara a pregare grazie al NUOVO EQUILIBRIO. (1,2)

Ø  ESPERO: Uno dei nomi di RAIDO. (2)

Ø  ESTATE (Dio dell’): Veste, assieme alla PRIMAVERA, tutte le divinità. È descritto come un Dio massiccio e deciso. Padre di MARINDITI-YA e maestro di RIKARATÖR. (2,3)

Ø  FAMIGLIA E FIGLI (Dea della): Compare solo alla riunione generale organizzata dalla nuova divinità creatrice EQUILIBRIO. (1)

Ø  FEHU: ALTO privo di bocca, parla con il pensiero, e con il corpo per metà equino. Ha otto braccia, due con le chele e sei tentacoli. La sua coda è quella di uno scorpione e ha le antenne terminanti con due fiori. I suoi occhi escono dal volto. (2)

Ø  FIGLIO DEI MORTI: Nome dato a KEVIHANG a causa del disegno di teschio che porta sul viso. (3)

Ø  FLEAVIA: Figlia adottiva di VEREHEVEIL. È un sangue misto, figlia di due angeli caduti. Sfuggita alla cattura, viene salvata dall’angelo e accudita. È bionda come una creatura angelica ma presenta anche tratti demoniaci. Diventerà, da grande, la Messaggera del Dio delle LETTERATURE e la sposa di AGARES. (1,2)

Ø  FORZA E CORAGGIO (Dio di): Ruolo che assumerà LUCIHERUS grazie a MOMOIA. (2,3)

Ø  GEHENNA: Nome del tempio del mondo dei demoni. (1,2)

Ø  GIBRIHEL: Arcangelo, dalle ali dorate e dai capelli biondi, delle annunciazioni e dei messaggi. È allergico ai gigli, nonostante sia uno dei simboli che lo contraddistinguono. Da giovane stava in classe con gli altri Arcangeli. Diverrà maestro di nuove divinità, prima di cadere assieme a MIHAEL per essersi rifiutato di uccidere innocenti. (1,2)

Ø  GIUSTIZIA (Dio della): Divinità che si intrattiene con LILITH. (2)

Ø  GUARDIE: EMANAZIONI di KASDAY che ne sorvegliano il palazzo (2)

Ø  GUERRA (Dea della): MENERIVA. Moglie dell’ANTICO KAOS; madre delle divinità delle ARMI; della PAURA e dei SOGNI e dell’EQUILIBRIO (Kasday). Porta i capelli corti, che sono neri come i suoi occhi. Veste con i colori dell’acciaio e del sangue. Ha per simbolo una linea spezzata. (1,2,3)

Ø  HAINUET: Gruppo di divinità con a capo il KAOS. La loro arma è una lancia. (1)

Ø  HAGALAZ: Il nome da ALTO di KASDAY. Ha le antenne, sette braccia (uno rosso di fuoco che scalda, uno trasparente di ghiaccio/vetro che congela, uno grigia di roccia e metallo che distrugge, uno verde d’acqua che crea liquidi, uno rosa e delicato che crea, due blu d’aria che si ricoprono di piume per farlo volare). Su ognuna delle sue mani si apre un occhio di colore diverso. Come tutti gli ALTI, ha l’oblò azzurro in corrispondenza del cuore. Tutto il suo corpo è diviso a metà fra il bianco e il nero. Ha quattro gambe, due che aveva in precedenza di colore l’una bianca e l’altra nera, e due simili a tronchi d’albero. Tre code, una da gatto, una da uccello azzurro e una da coccodrillo. I suoi occhi, sul viso, sono tre: due enormi e azzurri, uno più piccolo e fuxia che si apre nel centro della fronte. Ha lunghe sopracciglia e orecchie a punta. Cambia il suo aspetto a suo piacimento. Se arrabbiato fa spuntare le corna ed i capelli corvini gli si gonfiano, vivi. Presenta inoltre la lingua biforcuta ed i denti a punta. Buona parte del suo corpo è velenoso. Creerà EMANAZIONI per accontentare le preghiere delle persone che amava. Vuole morire e ci riesce, alla fine del due, per essere presente come semplice essenza nel numero tre in forma femminile (2,3)

Ø  HEKET: Dea della Vita, figlia di LUCIHEDAY ed ELEIAN. (3)

Ø  INVERNO (Dio del) Antico: Divinità che cambia le stagioni assieme alla Dea dell’estate, con cui litiga periodicamente. (1)

Ø  INVERNO (Dio del): Padre di ENRIKIRAN e fratello del DIO DELL’ESTATE. (3)

Ø  IÙNO CAELÉSTIS: Nome della Luna del Pianeta degli Angeli. (3)

Ø  KADMON: Il padre di LUCIHERUS e MIHAEL, leggendaria prima creatura del regno degli Angeli, dalla bellezza e dalla potenza straordinarie. (2,3)

Ø  KAOS (Dio del) ANTICO: E’ il Dio del Disordine e della mancanza di logica. Uno dei creatori, fratello maggiore dell’ANTICO EQUILIBRIO e marito della Dea della GUERRA. È padre della Dea delle ARMI, del Dio della PAURA e dei SOGNI e del NUOVO EQUILIBRIO: terminata la battaglia finale si fonderà con il suo secondogenito, l’EQUILIBRIO, e alla Dea del DESTINO, formando una divinità triplice. Non ha tratti somatici definiti ed è sempre avvolto da una luce nera e nebbiosa. I suoi occhi sono azzurri e le mani sono affilate e taglienti. La sua creatura è un corvo dagli occhi turchini ed il suo simbolo è una spirale nera. Aiuta LUCIHERUS, chiamandolo SATANAHEL, dopo la caduta dell’Arcangelo. È il controllore del Mondo dei Demoni. (1,2,3)

Ø  KAOS (nuovo): NIEBLA. E’ la figlia di VEREHEVEIL e KASDAY, detta anche SKRICH per via del suo corpo minuto. È una divinità piccina, dalla pelle nera e dagli occhi dorati. Sconfigge sempre il suo fratello gemello DESTINO. Innamorata, forse, di KUETZALIKAY, farà di tutto per poterlo avere. (2,3)

Ø  KASDAY: Nome angelico dell’EQUILIBRIO e dell’ALTO HAGALAZ. Serafino. Ha l’aureola di due colori, blu e rosso cupo, sei ali blu e gli occhi azzurri. Il suo nome significa “occhi del Kaos”. Ha capelli neri a riflessi blu, viene addestrato da LUCIHERUS. (1,2,3)

Ø  KAVAHEL: Figlio del Dio delle LETTERATURE e dell’EQUILIBRIO, di cui prenderà il ruolo. È detto FIGLIO DEI MORTI. Ha gli occhi dorati ed i capelli verde acqua. In mezzo alla fronte porta un corno rosso e ha le ali piumate blu. È la divinità che rimarrà dopo la fine dei Mondi. Nasce da un uovo, creato dalla magia dei genitori. (1,2,3)

Ø  KEVIHANG: figlio di LUCIHERUS e KASDAY, nato con le loro lacrime ed il loro sangue, cresce come orfano. Ha i capelli blu scuro, con due ciuffi rossi, gli occhi aranciati ed un complicato disegno di filo spinato/gambo di rosa con un teschio sul viso. Ha una lunga coda rossa e morbida, le corna scure ed apprende il modo di mutare forma grazie al suo immenso ed incontrollato potere. Verrà adottato dalla famiglia di RIKARATÖR, che gli farà anche da maestro. (3)

Ø  KIARITANYA: Messaggera di KRI’. Porta la bandana e parla in modo strano. Segue il suo Signore cavalcando uno strano animale giallo. Pur essendo una creatura angelica, odia Angeli e Demoni e vorrebbe perdere le ali. (2,3)

Ø  KRI’: ALTO (ANSUZ) dalla pelle blu e con quattro braccia. Ha tre occhi, serpenti sulle spalle e fiori di loto fra i capelli. Le sue piccole corna sono rivolte verso il basso. È bravo ad usare l’arco e le frecce. La sua messaggera è KIARITANYA ed ha un fratello dalla pelle aranciata. È il padre, assieme a BERKANA, di KUETALIKAY con cui, però, entra spesso in conflitto. Maniaco delle regole, finirà per divenirne schiavo. (2,3)

Ø  KUETZALIKAY: Alto, figlio di KRI’/ANSUZ e BERKANA. Ha la pelle verde, ricoperta di disegni geometrici regolari color dell’oro, le piume rosse al posto dei capelli, la lingua biforcuta, gli occhi gialli e la bocca grande. Ha la coda che termina a sonaglio, che agita se nervoso. In eterno conflitto con il padre, finiranno per scontrarsi. (3)

Ø  JERA: ALTO con due teste, una da cane e l’altra umana, la prima senza occhi e la seconda senza bocca. Il suo busto è un tronco in legno e le sue gambe tentacoli. (2)

Ø  LARIAN o LAMIAN: Demoniessa degli occhi verdi e i capelli rossi che si confonde fra le creature senza magia. Porta una maglia con la scritta: io non sono qui. Incontra ABRAMIAN all’Università. (1)

Ø  LETTERATURE E LINGUE (Dio delle): Il ruolo che prenderà l’angelo VEREHEVEIL, in seguito all’incontro con l’ANTICO EQUILIBRIO. Sul petto ha tatuato vari sistemi di scrittura e sul viso ha disegnato raggi neri. Emette una luce verde. A parte questo, il suo aspetto non cambia rispetto a quando non era una divinità. (1,2,3)

Ø  LILIM: Demoniessa, compagna di ADAHEL e madre di AGARES, che diverrà la guardiana delle anime. È sorella di LILITH e, come lei, è stata creata dal KAOS per diletto e distrazione del Dio. Ha la pelle bianca, gli occhi neri ed i capelli blu scuro. È brava a ballare ed a realizzare miniature. (1,2)

Ø  LILITH: Compagna di LUCIHERUS/SATANAHEL, sorella di LILIM. Indossa solo un lungo serpente, regalo del Principe. Ha la pelle bianca, gli occhi grigi, i capelli vermigli e ricci. Anche lei, come la sorella, è stata creata per diletto dal KAOS. (1,2,3)

Ø  LOREATEHENZI: Terzo figlio di VALEK-HITEIA, dopo RIKARATÖR ed Enrikiran. Suo padre è URIHEL, e diviene il Semidio del Cielo e dell’Aria. È in grado di volare e comandare l’aria. Ha i capelli lunghi, che restano sospesi a mezz’aria quasi sempre, il pizzetto e veste sempre di nero. (3)

Ø  LUCIHEDAY: Figlia della forma femminile di KASDAY, del KAOS e di LUCIHERUS. Emette una forte luce rossa, ha gli occhi azzurri ed i capelli vaporosi ed indefiniti. Porta la falce. Diverrà Dea della Morte. Sposerà ELEIAN, DIO della VITA, con il quale avrà HEKET, DEA della VITA. (1,2,3)

Ø  LUCIHERUS: Nasce come Arcangelo, il più bello, cugino di KASDAY. Ha i capelli scuri e gli occhi arancio. L’occhio sinistro ha la pupilla sottile a causa dell’esposizione ai libri proibiti del regno degli angeli. Viene maledetto e cacciato nel mondo dei demoni dove, grazie al KAOS che lo chiamerà SATANAHEL e lo renderà immortale, diverrà Principe. È il compagno di LILITH e, in forma demoniaca, ha la coda e le corna nere. Di solito trangugia alcolici o fuma sigarette, sicuro della sua immortalità. Si scontrerà più volte con MIHAEL. Si irrita facilmente, specie con gli angeli. Ha i piedi a punta, a cui spunteranno gli artigli, e la esse sibilante. Probabile padre di LUCIHEDAY. Verrà liberato dal controllo del KAOS da KASDAY. Diverrà DIO della FORZA e del CORAGGIO. È padre di KEVIHANG. (1,2,3)

Ø  MALAPHAR: Demone guaritore. (1,2)

Ø  MARE (Dea del): Compare solo alla riunione generale organizzata dalla nuova divinità creatrice EQUILIBRIO. (1)

Ø  MARINDITI-YA: Semidea della Terra, figlia di VALEK-HITEIA e del DIO dell’ESTATE, sorella minore di RIKARATÖR, ENRIKIRAN e LOREATEHENZI. È innamorata del fratello maggiore, figlio del SOLE, che vorrebbe tutto per sé, gelosa di SELENE. Ha i capelli color del grano ed il suo corpo è prosperoso ed attraente. (3)

Ø  MEMORIA: Divinità che toglie i ricordi a VEREHEVEIL, dopo la sua caduta. Appare come un ombra ed è al servizio del KAOS. Diviene sposa del DIO del TEMPO, con il quale avrà 24 figli (le ORE). Nel terzo volume riposa, assieme al marito, in un torpore eterno dal quale non uscirà. (1,2,3)

Ø  MENERIVA: Nome della Dea della Guerra, madre di KASDAY e sposa del KAOS. (1,2,3)

Ø  METATRON: Angelo altissimo, diviene un insegnante nel mondo delle creature senza magia. Lo incontra ABRAMIAN e gioca in spiaggia nel numero due. (1, 2)

Ø  MIHAEL: Arcangelo guerriero, con la veste più corta rispetto ai suoi colleghi. Porta sempre con sé una spada con l’elsa dorata, BETZY. Predilige i colori caldi. Cadrà assieme a GIBRIHEL e diverrà il Principe del regno dei Demoni, prendendo il posto del fratello gemello LUCIHERUS. Verso la fine sarà anche Dio della Guerra. (1,2,3)

Ø  MOMOIA: La Madre ed il capo supremo degli ALTI. Ha ali da farfalla, vita sottile, tentacoli al posto delle braccia, una lunga cresta verde lungo tutto il corpo e orecchie da gatto. È colei che permette agli ALTI morti di rinascere. Assieme a TANAZ, è la madre di SOWELO. (2)

Ø  MORTE (Dea della) ANTICA: Divinità presente alla nascita dell’EQUILIBRIO KASDAY e che lascerà il posto a LUCIHEDAY, una volta stanca del suo ruolo. Nessuno ha mai visto il suo volto né sa a quale sesso appartenga. (1)

Ø  MORTE (Dea della) NUOVA: Ruolo svolto da LUCIHEDAY, con una lunga falce ed un abito aderente e nero. Ha la coda da demone. (1,2,3)

Ø  NATURA (Dea della): Compare solo alla riunione generale organizzata dalla nuova divinità creatrice EQUILIBRIO. (1)

Ø  NESIDEY: Stella del Pianeta dell’EQUILIBRIO KASDAY che diviene perno centrale del sistema di pianeti rimasti in vita nel terzo volume. (1,3)

Ø  NIEBLA: Nome della DEA del KAOS, figlia di VEREHEVEIL e di KASDAY, gemella di AJEDREZ, il DIO del DESTINO, sorella minore di KAVAHEL. È detta PRINCIPESSA NERA. (3)

Ø  NOTTE (Dea della): Divinità presente alla nascita del NUOVO EQUILIBRIO. Diverrà sposa del Dio della PAURA e dei SOGNI. (1,2,3)

Ø  NOSMAGIE'S: Messaggero dell’EQUILIBRIO KASDAY. Ha i capelli magenta e gli occhi di giada. Nonostante la morte del suo padrone, nel terzo volume continuerà a svolgere il suo ruolo con devozione e malinconia. (1,2,3)

Ø  ORE: I 24 figli del DIO del TEMPO e della DEA della MEMORIA. Hanno i numeri fra i capelli e le pelle con i colori del cielo nelle varie fasi della giornata. Anche loro, come i genitori, rimarranno bloccati in un torpore eterno. (2)

Ø  PAROLE E SUONI (Dea della): Sposa di VEREHEVEIL, con il quale avrà numerosi figli. Non sopravvivrà al gelo dell’Era successiva alla morte di Kasday. (1,2)

Ø  PAURA E SOGNI (Dio della): AERIMANIOS, Figlio maggiore del Dio del KAOS e della Dea della GUERRA. Ha gli occhi sempre chiusi, completamente bianchi, ed è muto. Se emette un suono è per lanciare un urlo per terrorizzare la gente. Ha i capelli spettinati e corvini. È il marito della Dea della NOTTE ed il padre della NUOVA DEA della PAURA E DEI SOGNI, che prende il suo posto non essendo più in vita nel terzo libro. (1,2,3)

Ø  PAURA E SOGNI (Dea della): Figlia di AERIMANIOS e la DEA della NOTTE. (3)

Ø  PACE (Dea della): Ruolo intrapreso da ELENIEL, dopo la morte della Dea precedente. (1,2)

Ø  PRESERVATORI: Una delle categorie in cui sono divisi gli ALTI ed i CELESTI. Il loro compito è controllare che non ci siano squilibri fra vita/creazione e morte/distruzione. (2)

Ø  PRIMAVERA (Dea della): Veste, assieme all’ESTATE, tutte le divinità. (2)

Ø  PRINCIPE BIANCO: AJEDREZ. (3)

Ø  PRINCIPESSA NERA: NIEBLA. (3)

Ø  RAGUHEL: Arcangelo dell’armonia. Ha i capelli color miele ed i capelli biondi. Gli viene affidato il controllo del tempio degli Angeli. (1,2,3)

Ø  RAHAHEL: Arcangelo dalle ali dorate e dall’aria sognante. Svolge il ruolo di guaritore e ha i capelli castano chiaro, vaporosi. I suoi occhi grigi sono i più grandi, dopo quelli dell’angelo e Dio VEREHEVEIL. È il più piccolo della classe degli Arcangeli, che definisce suoi fratelli. Si allontana dalla protezione della Dea del DESTINO per poter aiutare il demone ferito LUCIHERUS. Rinuncerà all’immortalità per amore di SARAH, che però lo rifiuterà e lo porterà alla morte. Vaga come anima, una specie di vampiro dagli occhi rossi, per il palazzo di MIHAEL. (1, 2,3)

Ø  RAIDO: Uno degli ALTI, detto anche DIRI-HIUVA, SIGNORE DEL CIELO o ESPERO. Ha le stelle fra i capelli, la coda da pavone, il volto con i colori delle farfalle. È il promesso sposo di HAGALAZ. (2)

Ø  RAVEN: Sorella maggiore di AZAZEL, vestita sempre in nero ed in modo gotico. È molto più alta del fratello ed è amica di LILITH. (2)

Ø  REMIHEL: Arcangelo della speranza. (1,2)

Ø  RIKARATÖR: Primo figlio di VALEK-HITEIA e del DIO del SOLE. Fratello minore di SELENE, di cui è innamorato fin da bambino, anche se avrà dei momenti di allontanamento da lei per MARINDITI-YA. Diverrà il Sole dopo la sconfitta del padre da parte di KEVIHANG, suo allievo e fratello adottivo. (3)

Ø  SARAH: Mortale della quale si innamoreranno RAHAHEL, che rinuncerà all’immortalità per starle accanto, e ASMODAI che, per lei, ridiventerà un angelo. (2,3)

Ø  SARMORGHELL: Angelo ed EMANAZIONE di KASDAY, dai capelli neri e dritti e dai tratti orientali o egiziani. Ha gli occhi scuri e porta sempre con sé una collana con uno scarabeo azzurro che pulsa al ritmo del suo cuore. (2)

Ø  SATANAHEL: Nome dato a LUCIHERUS dal KAOS. (1,2,3)

Ø  SATELLITI (Dea dei): Compare solo alla riunione generale organizzata dalla nuova divinità creatrice EQUILIBRIO. Avrà una figlia con il Dio del SOLE (DARAM), SELENE, che prenderà il suo posto. (1)

Ø  SATELLITI (Dea dei) LUNA: Ruolo di SELENE, figlia del SOLE. (3)

Ø  SAMHIAN: Angelo Messaggero dai capelli ramati e gli occhi verdi. Viene accudito da URIHEL e veste di scuro. Sposa ELENIEL ed avrà da lei il Dio della VITA. Scrive canzoni e testi fin da piccolo. (1,2)

Ø  SAMUAEL o SAMAEL: Angelo biondo e dagli abiti larghi che si aggira per il mondo delle creature senza magia. Incontra ABRAMIAN all’Università. (1)

Ø  SELENE: DEA dei SATELLITI, della Luna, è figlia del DIO del SOLE ed innamorata del fratello minore RIKARATÖR, un sanguemisto. Ha i capelli e la pelle d’argento. (1,3)

Ø  SERPENTE PIUMATO: KUETZALIKAY. (3)

Ø  SHEKINAH: EMANAZIONE di KASDAY. Appare per la prima volta al cospetto di LUCIHERUS. Ha gli occhi viola, i capelli scuri e le pelle chiara. Anche lei, come il fratello SARMORGHELL, ha per collana un gioiello che pulsa seguendo il suo cuore. Sarà l’aspetto con cui si presenterà prevalentemente KASDAY nel terzo libro. (2,3)

Ø  SIGNORE DEL CIELO: Uno dei nomi di RAIDO. (2)

Ø  SKRICH: Altro nome di NIEBLA, la DEA del KAOS.

Ø  SOLE (Dio del) ANTICO: Dio presente alla nascita dell’EQUILIBRIO KASDAY, assieme al figlio, il SOLE (DARAM). Ha deciso di allontanarsi dalle divinità dopo millenni di servizio. Ha la pelle tatuata con motivi a fiamme ed i capelli alti e rossi. (1)

Ø  SOLE (Dio del): Prende il posto del padre, l’ANTICO SOLE, quando questi decide di allontanarsi. Ha i capelli come le fiamme, gli occhi rosso vivo ed i tatuaggi con motivi infuocati. Ama stare nel palazzo di URIHEL. Controlla il fuoco, le luci e le stelle. Ha una figlia, SELENE, avuta con la DEA dei SATELLITI, ed un figlio, RIKARATÖR, avuto con VALEK-HITEIA. (1,2,3)

Ø  SOPHIA: La madre di LUCIHERUS, di cui lui è innamorato. (2, 3).

Ø  SOWELO: ALTO, creatura generata da MOMOIA e dal marito. Cambiava aspetto seguendo i desideri dell’ALTO a cui dava amore. Ha dato vita, assieme ad HAGALAZ, ad un bambino che però verrà ucciso. Dopo questo episodio si toglierà la vita. (2)

Ø  SPERANZA (Dea della): Appare nella notte della nascita dell’EQUILIBRIO, grande ed a mani giunte, e come bambina nel numero tre, figlia di SELENE e RIKARATÖR. (1,3)

Ø  STAGIONI (Dèi delle): Compaiono alla riunione dell’EQUILIBRIO (1) e, nello specifico, in vari altri accadimenti riguardanti l’ESTATE; l’INVERNO e la PRIMAVERA. (2,3)

Ø  TEIWAZ: Padre di SOWELO e marito di MOMOIA. Sarà il primo ALTO a scomparire. (2)

Ø  TEMPO (Dio del): Divinità controllore delle Ere, porta sempre con sé un pendolo rubino che oscilla ogni secondo. Ha i capelli arricciati come il simbolo dell’infinito (∞), grigi, ed indossa vesti che ricordano le colonne dei templi. Ha gli occhi del colore della sabbia delle clessidre, suo simbolo. Sposo della DEA della MEMORIA e padre delle ORE, cadrà in un sonno eterno assieme a loro. (1,2,3)

Ø  UOMO LUCETTA: RIKARATÖR. (3)

Ø  URIHEL: L’Arcangelo più anziano, studioso delle luci dei Pianeti e delle loro orbite. Vive in un palazzo isolato, non accettando la sua immortalità. Seguiva SAMHIAN nel mondo degli angeli. Ha i capelli color del cielo e gli occhi d’argento. Diviene DIO del CIELO, con le ali che mutano di colore a seconda del tempo atmosferico, e padre di ENRIKIRAN. (1,2,3)

Ø  VALEK-HITEIA: Semidea della Luce, madre di RIKARATÖR, ENRIKIRAN, LOREATEHENZI e MARINDITI-YA. Ha adottato KEVIHANG ed è un’entità luminosa e bella, di buone capacità magiche. (3)

Ø  VEREHEVEIL: Angelo dalle ali nere, gli occhi dorati ed i capelli verde acqua, corti davanti e lunghi dietro. Impara le lingue in fretta e per questo diviene Dio delle LETTERATURE e delle LINGUE. Ama KASDAY e tutte le sue rinascite. Avrà con lui un figlio: KAVAHEL, altri due gemelli successivamente, NIEBLA ed AJEDREZ. Sposa la DEA delle PAROLE. (1,2,3)

Ø  VITA (Dea della) ANTICA: Presente alla nascita dell’EQUILIBRIO KASDAY. Descritta come una Dea bellissima. (1)

Ø  VITA (Dio della): figlio di SAMHIAN ed ELENIEL, sposo di LUCIHEDAY. (1,2)

Ø  VITA (Dea della): HEKET, figlia di LUCIHEDAY ed ELENIEL. (3)

Ø  YELEA’N: Messaggera di DEYAN. Ha gli occhi color del rubino ed i capelli verdi, screzianti di riflessi blu. (2)

Ø  ZAGAN: Demone al servizio del Principe LUCIHERUS/SATANAHEL. (1)

 

   
 
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