Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Mione Nanako    25/11/2015    1 recensioni
Una nuova piccola strega fa il suo ingresso nella magica scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, chi è questa ragazzina che tutti definiscono pazza? La sorellina minore della Lunatica, come vivrà la sua adolescenza fra segreti, giochi e una cotta amorosa?
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Luna Lovegood, Nuovo personaggio, Pandora Lovegood, Xenophilius Lovegood | Coppie: Arthur/Molly
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La notte stava passando inizialmente tranquilla ma un brutto incubo mi aveva svegliato poco prima dell'alba; non riuscendo più a riprendere sonno  mi alzai e mi diressi verso la finestra. La neve cadeva a fiocchi delicati e grandi sui prati e sul tetto della capanna di Hagrid; lentamente il sole che stava salendo dava ad essa un colorito meravigliosamente rosetto. Incantata ad ammirare quel bel panorama stavo rischiando di far tardi a colazione. Di fretta mi vestì presi: guanti, cappellino  sciarpa e corsi fuori dal dormitorio. In Sala Comune non c'era nessuno probabilmente erano già tutti di sotto. Silenziosamente attraversai il buco del ritratto e raggiunsi la fine della lunga scalinata Come immaginavo la Sala Grande era piuttosto affollata. Qualche minuto per fare un giretto prima di colazione mi avanzava, così sistemai meglio la sciarpa infilai i guanti e cappello decisa ad uscire, quando: 

«Signorina Lovegood dove va di bello?»

La calda voce di Silente mi apostrofò, feci dietrofront avvicinandomi alla sua figura.

«Oh buongiorno professore»

Lo salutai chinando appena la testa in segno di rispetto arrossendo appena sulle guance imbarazzata.

«Ecco vede volevo solo uscire sotto la neve, sa professore un po' di aria frasca del mattino..»

Ma che mi prendeva?                                                                                                                                                                     Be' pensandoci non avevo colpa infondo non avevo violato nessuna regola..

«Vai pure Emily cara ragazza,  ma rientra presto non è prudente stare fuori in questo periodo, sopratutto da soli»

Mi consigliò con tono premuroso.  

«La ringrazio, professore».

Con un altro rispettoso inchino, mi avviai felice verso il portone di legno aperto; appena fui fuori una dolce arietta fresca mi accarezzò la guancia, mossi i piedi fino alla vecchia quercia pensando alle parole di Silente “Non è prudente stare fuori in questo periodo” chissà a cosa si riferiva? forse al fatto di quell'assassino in circolazione; Sirius Black.. al pensiero rabbrividì appena “Ma no, non verrà mai a Hogwarts” mi auto- rassicurai.Rientrai in Sala; Ginny corse da me preoccupata:

«Hey Emy dove eri finita? Luna ti sta cercando è meglio che tu vada da lei era in pensiero per te…»

Mi allarmai.

«Oh, Godric…  grazie Ginny! Corro!».

Mi diressi svelta al tavolo dei Corvonero, Luna mi venne incontro abbracciandomi. 

«Sorellina dov'eri? Mi ha fatta preoccupare»

Disse sciogliendo poi l'abbraccio.

«Perdonami Lu, ero uscita un attimo sotto la quercia tranquilla non mi è successo niente, sto bene»

Allargai le mani con un sorrisino innocente, la bionda si rincuorò.

«Oh, meno male, ora vai, credo che Hermione voglia parlare con te.. »

Mi congedò con un bacio sulla guancia, tornai sui miei passi raggiungendo la riccia sedendomi accanto a lei e Fred si fece appena più in là. Al tavolo dei Serpeverde la ragazza di Fred, Veran Wilkins sussurrò qualcosa alle sue amiche ridacchiando poi successivamente, sicuramente stavano parlando male di qualcuno. 

 «Come osa quella lurida bambinetta sedersi vicino al mio Fredduccio»

Esclamò la ragazza verde/argento stizzita.   

«Io non le sopporto, nessuna delle due, non ho mai visto gente più pazza di quelle»

Commenta l’amica ramata.

«Non so chi fra le due sia peggio»

Aggiunse l’altra arricciando il naso e spostandosi una ciocca di capelli viola dietro l’orecchio.                                                                                                                       Al tavolo dei Grifondoro, le due ragazze sorridendo si parlavano: 

«Allora Emy, hai voglia di venire con me in biblioteca dopo colazione? »

Domandò la grande alla piccola.

«Oh, certo! Più che volentieri, sai ho giusto bisogno di una piccola mano con un compito, ti adoro Herm!».

E così ci eravamo messe d’accordo, Fred aveva sentito tutto ma fece finta di niente. 

«Andiamo dai»

Tagliò corto Hermione prendendomi per mano si alzò senza neanche darmi il tempo di parlare con il rosso. 

«Ciao ragazzi, a dopo! »

Salutai, come risposta ricevetti un coro di “ciao” da parte del gruppetto, Fred si alzò scusandosi e inventando un impegno, George non la bevve così gli corse dietro.                                                                                                                  Io e Hermione intanto avevamo già raggiunto i dormitori e ritirato i  libri;  pochi secondi dopo eravamo già in biblioteca; durante la strada raccontai a lei della sera precedente passata con Fred e lì, le confessai la mia cotta segreta. Iniziammo a studiare, dopo un oretta fummo interrotte da Fred arrivato di soppiatto:

«Scusate ragazze»

Sussurrò egli facendoci sobbalzare.

«Fred!? Per l’amor del cielo, ci hai fatto prendere un colpo, che ci fai qui?»

Lo rimproverò Hermione, lui tirò su le mani.

«Perdonatemi ero solo venuto a chiedervi se volete venire fuori a giocare a palle di neve: Harry, Ron, Ginny e George ci aspettano nella Sala d'Ingresso, allora ci state?»

Chiese il gemello Weasley speranzoso.

«Ci stiamo! Basta con i libri è sabato mattina un po' di svago non ci fa male,dacci il tempo che posiamo i libri e ci vediamo giù! Andiamo Herm!»

Esclamai con entusiasmo, Fred fece una faccia molto soddisfatta e il mio rossore aumentava.Nel giro di pochi minuti eravamo imbacuccate e i libri giacevano sui letti, corremmo di sotto e li ci aspettavano tutti: Ron prese Hermione, Ginny prese Harry, George chiamò Fred e uscimmo tutti nel prato ricoperto dalla coltre bianca; Aveva smesso di nevicare e il sole pallido offriva una temperatura tiepida all’ambiente. Trovato uno spiazzo abbastanza grande, i giochi ebbero inizio! La decisione fu quella di dividerci in due squadre: I maschi Fred, George Harry e Ron da una parte e noi tre ragazze Io, Hermione e Ginny dall’altra. Per la prima sfida avrebbe vinto chi avesse fatto il pupazzo più bello il tutto ovviamente senza magia. Tempo venti minuti entrambi i team avevano terminato la piccola scultura e ora Hermione da brava giudice imparziale comunicava l’esito della competizione:

«Niente da fare ragazzi, siamo pari».

Sollevò le braccia e mentre le stava riabbassando la palla di neve di George la colpì proprio sul cappellino dando inizio ad un autentica a lotta. Ci stavamo divertendo tantissimo era uno dei miei inverni più belli!  L'unica cosa che rovinava la dolce atmosfera era la presenza della ragazza di Fred e delle sue “guardie del corpo” poco distanti da noi, ma a loro non badava nessuno, finché lei non attirò l’attenzione di Gideon: 

«Ehi Freddino amore vieni qui»

Lui si girò per guardarla un attimo e una mia palla di neve gli finì sulla guancia; Subito mi precipitai al suo fianco per riparare al danno:

«Oh, scusami non ti ho fatto male vero? »

Gli asciugai il viso con il guanto.

«Ora mi vendico!»

Rise lui facendo una finta voce da mostro portando le mani suoi miei fianchi per farmi il solletico e sollevarmi, scoppiai in una risata acuta mista ad un piccolo strilletto quando un urlo ci distrasse; prima ancora che potessimo renderci conto di quello che stava succedendo, io ero di nuovo a terra e la faccia di Veran era a pochi centimetri dalla mia, parole furiose uscivano dalla sua bocca:

«COME OSI TU PICCOLA ODIOSA TOCCARE IL MIO FRED?!!!»

Presa alla sprovvista tirai indietro la testa pulendomi la guancia dalla saliva della ragazza.         Hermione  e Ginny mi si avvicinarono, la rossa parlò:

«Senti datti una calmata, credo che mio fratello sia abbastanza grande per decidere da chi farsi toccare o meno»

Ginevra affrontò la Serpeverde con coraggio.

«Nessuno ti ha interpellato stupida traditrice del tuo sangue!

Rispose la bionda a tono storcendo il labbro. Fred a quel punto s’intromise, nessuno poteva permettersi di offendere sua sorella, tanto meno quella che si considerava la sua ragazza.

«Basta Veran ora stai esagerando, tieni a freno la lingua quando parli a mia sorella e a proposito di parlare, più tardi dobbiamo fare una chiacchierata, in privato»

La mise in riga con sguardo severo, sottolineando le ultime due parole, si girò poi verso di noi.

«Torniamo dentro, inizia a fare freddo.. »

Annuendo e rimanendo in silenzio, tutti lo seguimmo.                                             Arrivati in Sala Comune, i ragazzi salirono a cambiarsi, anche Hermione e Ginny, io mi sedetti un momento accanto al fuoco, allentai la sciarpa e tolsi i guanti, sfilandomi anche il cappellino dalla testa e scuotendo un po’ i capelli. Fred mi si sedette accanto.

«Tutto bene?»

Domandò per assicurarsi della cosa, annui sorridendo.

«Non ci badare a quella è fatta così non ti preoccupare cambierà, e a proposito, ti aspetto dopo a pranzo ! Ti lascio il posto come stamattina a dopo dolce Emy»

Mi scompigliò appena i capelli e io ridendo gli lanciai un cuscino:

«Hey!».

Grazie a lui, ora stavo meglio, feci un saltello per alzarmi, raccolsi tutte le cose e salì anch’io nel dormitorio a cambiarmi per il pranzo.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mione Nanako