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Autore: Seo_YeoN    01/12/2015    0 recensioni
- Non guardarli mai negli occhi o finirai per esserne catturata -
"Aiuto!!" urlo cercando di correre dentro la casa ma due mani gelide mi afferrano per le braccia.
"Dove pensi di andare piccolina?" mi domanda con un ghigno in faccia.
"Lascia andare la mia bambina!!" urla la mamma colpendola alle spalle.
"Tu... a quanto pare ti ho sottovalutata" risponde la sconosciuta sogghignando.
"Angelyn! Scappa e mettiti in salvo "
Altre due possenti braccia mi prendono per i fianchi e dopodiché, buio.
Genere: Guerra, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8 anni dopo..
24/10/2015

La sveglia continua a suonare senza sosta e non ne vuole sapere di smettere. Cerco di afferrarlo allungando sempre di più il braccio solo per ottenere l'effetto contrario: la sveglia allontanarsi sempre di più. 
Ormai quasi del tutto sveglia, abbandono il tepore del letto e faccio tacere una volta per tutte quella dannata sveglia.

Mi dirigo verso la cucina e mangio tutto quello che mi capita sotto mano, non curante di una dieta leggera e salubre. Continuo a masticare senza sosta una fetta biscottata quando sento il mio gatto fare le fusa contro la mia gamba.

" Fusillo, hai fame pure tu? " dico abbracciandolo.

Vado a prendere il cibo per gatti e lo accontento per poi precipitarmi fuori dalla stanza e dirigermi verso la classe dove si terrà la mia prima lezione.
Vivo nell'Accademia di Darkwings ormai da otto anni e le mie lezioni non combaciano per niente con quello degli altri studenti, infatti ne seguo solo la metà. Non ho amici e tutto quello che possiedo sono un libro scritto in lingua morta e un gatto nero.
Esco dalla mia stanza con due libri in mano attirando l'attenzione di tutti.

"Guardatela, è la ragazza che vive qui da otto anni, dicono che sia la figlia del direttore"

"Ma va, certi dicono che sia stata abbandonata alle porte dell'Accademia e il direttore l'ha presa con sé"

"Stiamole lontano, dicono che non porti altro che sventura"

Ormai sono abituata a tutte queste voci che col passare degli anni, non mi fanno più male. Cammino disinvolta fino alla biblioteca dell'Accademia e mi accascio nell'angolo più buio, lontano dallo sguardo indiscreto di tutti. Guardo fuori dalla finestra, notando l'atteggiamento strano degli animali; sono turbati, come se volessero annunciare qualcosa. Guardo di sopra e noto che il cielo è grigio tendente al nero, nascondendo il chiaro sole di una giornata di mezzo ottobre.

Strano.

Abbandono la biblioteca ed esco di fuori, per controllare meglio la situazione. In tutti quei otto anni trascorsi nell'accademia, non avevo mai visto un cielo colorarsi di quel colore, neanche nei giorni peggiori. I corvi si alzano in cielo continuando a gracchiare mentre un fortissimo vento si abbatte sulla zona.

C'è decisamente qualcosa di strano!

Corro all'interno della scuola per avvisare il direttore e raggiungo l'ufficio respirando a fatica. Busso alla porta per poi aprirla senza attendere una risposta.

"Direttore, mi scusi per il dis..."

Non c'è nessuno. L'ufficio è completamente vuoto con la finestra aperta e le tende che si muovono in sintonia con il vento.

Dov'è finito?

Ciocche di capelli biondi coprono la mia vista e a fatica riesco a sistemarle dietro l'orecchio.

"Direttore, c'è stato un blackout quindi le lezioni sono sos... Dov'è finito?" chiede la vicepreside irrompendo nell'ufficio.

" non saprei..." sussurro continuando a guardare lei e la finestra.

"Questo non ci voleva" urla avvicinandosi alla cattedra "sono ritornati..." si scaraventa sull'altoparlante e urla a tutto fiato "Tutti gli studenti dell'Accademia ritornino immediatamente nelle loro stanze"

Detto questo da fuori si cominciano a sentire passi in tutte le direzioni, come una mandria inferocita.

"Cosa significa tutto questo?" le chiedo con uno sguardo interrogativo.

"Angelyn, fai la stessa cosa, ti spiegherò tutto dopo"

Senza aggiungere altro, esco velocemente dall'ufficio del direttore verso la mia stanza, spintonata qua e là dagli altri studenti.

"Fusillo, vieni qui!" urlo prendendolo in braccio. Lo abbraccio quando sono terrorizzata o stressata da qualcosa, come se avesse un'azione calmante su di me.

" Non preoccuparti, ti proteggerò io " sussurro di più a me stessa che al gatto.

Mi alzo lentamente guardando fuori dalla finestra, la situazione non fa altro che peggiorare ed adesso è completamente nero, rendendo il paesaggio oscuro e inquietante.

Ho paura.

Stringo ancora di più il gatto al mio petto e soffoco un singhiozzo.

" Ma guarda, cosa ci fa una ragazzina tutta sola in una stanza? "

Alzo lo sguardo per incontrare due occhi glaciali di una perfetta sconosciuta. I suoi capelli biondi cadono dolcemente sul suo petto, coprendone la sua pienezza. Le sue labbra sono rosse, come il sangue e non ci mette molto ad aprire la bocca e rivelare il mio incubo peggiore, canini affilati.

" Percepisco benissimo il profumino del tuo sangue, è così invitante " dice leccandosi il labbro inferiore " così invitante da divorarti subito "

I suoi occhi si accendono di un rosso vivo e si butta letteralmente addosso a me ma non sento alcun dolore.

Sono già morta?

Apro gli occhi per vedere se sono in paradiso o no per poi ritrovarmi gli occhi confusi della ragazza anzi, non mi sta guardando, sta guardando qualcun altro dietro di me.

" Lasciala stare Brigitte, il principe la vuole intera "

La bionda sembra innervosirsi a tale ordine ed arretra a malavoglia.

"quanto a te, vieni con noi" dice stringendomi il polso, tirandomi a sé.

" Cosa volete da me?" sussurro tremante.

Il tizio non fa altro che sorridere in modo inquietante e avvolgermi in un vortice nero.

"Aspetta!! Fusillo!! " urlo ma ormai il gatto non può più sentirmi.

"Tu" urlo al tizio indicandolo "dove mi stai portando?"

"Lo scoprirai presto" risponde ghignando.

Il battito del cuore accelera a mille e quasi mi viene un attacco cardiaco. Il vortice nero si dissolve velocemente in aria, mostrandomi l'interno di quello che dovrebbe essere un antico castello.

"Dove sono?" urlo ansimando.

Lui non risponde, si limita solo a sorridermi maleficamente e ordinarmi di seguirlo. Il corridoio è completamente buio con solo le candele che emettono una chiara luce lugubre. Rabbrividisco ad ogni passo, tenendo d'occhio il tizio per non perdermi.

"V-voi... s-siete vampiri? " sussurro guardando l'espressione del tizio.

Annuisce proseguendo per il corridoio, associale eh?, penso per poi soffocare una leggera risatina.

"Per tua informazione non sono associale, cerco soltanto di portare a termine la mia missione il più presto possibile"

Spalanco gli occhi per tale risposta, può leggermi nella mente? Mi chiedo cominciando a sudare freddo.

"Si, posso leggerti nella mente ma non preoccuparti, in questo castello solo io ed il principe abbiamo questo potere"

Spalanco la bocca per la sua risposta, non preoccuparmi? Mi sto già preoccupando a morte!

"Vi ho portato quel che cercava, mio principe" dice il tizio inchinandosi.

Lo guardo incredula per poi sentire le sue mani spingere la mia testa verso il basso, facendo una specie di inchino.

"Ahia!" sussurro spostando la sua mano.

"Va bene puoi andare" dice ordinando al tizio di uscire. Lo seguo anch'io perché non me la sento di rimanere ma la porta si chiude di botto alla distanza di pochi centimetri dal mio naso.

"Tu resti" sussurra con una voce che mi scioglie all'istante, è fredda ma persuasiva.

Mi giro lentamente verso di lui, evitando il contatto visivo, non sarei riuscita a reggerlo.

"Alza il viso" mi ordina avvicinandosi a passo lento.

Tutta tremante alzo lentamente il viso, scontrandomi con due occhi talmente scuri che a fatica si vedono le pupille. 
Si avvicina sempre di più con un ghigno sul viso, che stona sulla sua bellissima faccia.

"Angelyn, giusto? " chiede allargando uno di quei magnifici sorrisi.

Annuisco soltanto chiedendomi come faccia a sapere il mio nome.

"Finalmente ci rincontriamo" dice con un tono malinconico. Il suo sorriso è così superficiale che appare quasi falso.
Continuo a fissarlo mentre scompare avvolto da miriadi di pipistrelli, che si levano in volo per poi sparire nel nulla.

"Ehi! Aspetta! Spiegati meglio" urlo senza ottenere alcuna risposta.

Cosa significa quella frase?

Mi guardo intorno con lo sguardo perso per poi vedere l'ambiente girare sempre più velocemente.

Cosa sta succedendo?

In un attimo mi ritrovo a terra, a pancia in giù, nella mia stanza, venendo accolta da Fusillo che ha preso gusto a giocare con i miei capelli.

"Ma che cosa è successo??" mi chiedo accarezzandomi la testa "il preside!" urlo e corro fuori dalla mia stanza.

"Angelyn, ti avevo esplicitamente detto di non lasciare la tua stanza" mi rimprovera la vicepreside con l'intera cavia sconvolta per gli avvenimenti di oggi.

"La prego di scusarmi ma volevo sapere se il preside è tornato o no.."

La vedo sospirare e scuotere la testa.

"È un no.." sussurro per poi girarmi.

"Angelyn... "

Mi rigiro verso di lei con uno sguardo interrogativo.

"Stai attenta" sussurra cercando di forzare un sorriso.

Annuisco e mi dirigo verso la mia stanza.

È stato un sogno?? Non credo... Io... l'ho visto veramente e mi parlava..

Guardo fuori dalla finestra notando lo stesso cielo di prima. I vampiri sono ritornati.

   
 
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