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Autore: Heartless    06/12/2015    1 recensioni
Sono passati due anni da quando la guerra è terminata, il dodici è stato ricostruito e le cose iniziano ad andare nuovamente per il verso giusto.
-Everlark.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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2-Peeta.

"Non pensavo saresti venuta così presto, Delly! Sono da te in un attimo, amore!" Rimango paralizzata dal risentire la voce di Peeta e i miei occhi provano a riempirsi di lacrime che però rimando prontamente indietro. Apro le labbra, ma da esse non esce nessun suono e così mi arrendo e aspetto che faccia la sua entrata attaccata alla porta. Dopo pochi minuti i passi tornano a fars isentire, sempre più veloci, sempre più vicini, sempre più pesanti e vorrei scappare via, ma tutto il mio corpo è teso e persino spostare il peso da una gamba all'altra risulta difficoltoso."Eccom-" Gli occhi di Peeta si spalancano mentre mi guarda e le braccia gli ricadono lungo i fianchi, faccio un piccolo sorriso e poi muovo un passo verso di lui.

Lui rimane immobile e sbatte le palpebre diverse volte, come se pensasse che tutto ciò sia un'allucinazione e quando si rende conto che è reale, che io lo sono, sorride e cammina lentamente nella mia direzione. Ci ritroviamo ad un passo di distanza uno dall'altro, perdendoci uno negli occhi dell'altro e mi sembra che non sia passato un minuto dall'ultima volta che li ho visti; sono azzurri come il cielo, come la serenità. Per la prima volta dopo il tempo che è passato dalla fine della guerra sento qualcosa accendersi dentro di me, sento il sangue caldo scorrermi nelle vene.Il mio fuoco si è acceso, nuovamente. Peeta allarga appena le braccia ed io mi lancio tra di esse, che si stringono intorno a me emi fanno sentire finalmente a casa. Sono morta ogni giorno,aspettando questo momento.

Alzo la nuca verso la sua e siamo così dannatamente vicini che riesco a sentire il suo respiro vibrare sulle mie labbra che automaticamente si aprono leggermente e cercano le sue, ma lui si sposta e mi sorride tristemente come a dire che non va più così,che non siamo più gli sfortunati amanti del distretto 12. "E'passato così tanto tempo.." sussurra guardandomi ancora incredulo e con una nota di malinconia e rabbia? "Lo so" ammetto colpevole"Non sono uscita spesso negli ultimi tempi"

"Cosa ti porta qui, dunque?" Non sorride più il ragazzo del pane, non mi sorride più. "Ho saputo del forno"inizio cercando di non soffermarsi sulla linea degli addominali che si intravede dalla maglietta bianca che indossa "E Prim ci tiene così tanto a quella torta che ho pensato potessimo farla a casa mia.Sai, non vorrei crearti problemi." dico tutto d'un fiato cercando di non sembrare ridicola. Lui annuisce e poi sparisce nel retro,quando torna mi conferma che si può fare, ma non verrà molto grande ed io gli dico che non importa, poi ci salutiamo con un semplice gesto della mano. Mi dirigo verso la porta, poggio una mano su di essa e faccio per uscire, ma lui mi richiama "Katniss?" Mi volto di scatto e incateno i nostri sguardi "Si?"sembra indeciso sul continuare la frase e anche a questa distanza riesco a veder i suoi occhi farsi più cupi, poi alla fine parla "Sono felice che tu siavenuta qui, oggi!" " Lo sono anche io!" dico chiudendomi la porta alle spalle ed una volta fuori inizio a ridere così forte che mi spavento, ma poi improvvisamente mi ricordo che non ci siamo datiun appuntamento, allora rientro nel forno e noto che anche Peeta sta ridendo da solo come un pazzo. Ci guardiamo da lontano e ridiamo,ridiamo tantissimo, ridiamo come due amici che si sono finalmente ritrovati, come due che pensavano di aver dimenticato cosa significasse ridere davvero, poi piano piano le risate si affievoliscono e rimangono solo gli echi di esse nell'aria "Questo giovedì?" dico con voce forse troppo acuta "Questo giovedì"conferma lui.

Durante la strada di ritorno incontro diverse persone che mi fermano e mi ringraziano per tutto quello che ho fatto e solitamente mi disturberebbe molto, ma oggi no. Oggi no.

 

Mi fermo al prato dove è stata scavata la fossa comune e resto un po' lì, in rispetto a tutte le persone che sono morte a causa mia,perché credevano in me, e prima di tornare a casa raccolgo unmazzetto di denti di leone. Li porto al naso e le immagini scorrono veloci nella mia mente: Peeta che mi guarda, che controlla se ci sia qualcuno che possa vederlo, che mi lancia il pane, che si allontana ed il dente di leone che fiorisce a primavera.

Angolo autrice: Salve, eccomi con un nuovo capitolo! Spero vi piaccia!

Un bacio, 
Heartless. 
 

   
 
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