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Autore: Faith_03    07/12/2015    1 recensioni
"Il cuore, e il corpo, di un nano sono pieni di cicatrici e per non far sì che il dolore prevalga in noi, non dobbiamo mai arrenderci…"
Storia inventata su due personaggi Tolkeniani più amati nel libro dello Hobbit e grazie al regista Neo Zelandese hanno entrambi un volto a cui mi sono subito affezionata e dato loro una storia alle spalle prima della grande impresa per la riconquista del regno dello zio.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fili, Kili, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
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26) Abbacchio Arrosto
 
Il viaggio continuò anche quado il sole ebbe la grazia di spuntare di nuovo sul cielo e saldar loro il viso con i raggi, e sembrava anche che il loro umore fosse migliorato.
Lo hobbit stava iniziando un po' a conoscerli, infatti si trovava più a suo agio con il nano Balin che ricambiava la simpatia, anche Bofur riusciva, in qualche modo, a tranquillizzarlo e a farlo sorridere, i due fratelli lo osservavano sempre da lontano ancora incuriositi.
Quell'essere si faceva sempre più curioso ai loro occhi, ma non aveva detto nulla riguardo a quello scherzo sugli orchi sgozzatori e Kili sperò che non se l'era presa più di tanto, era solo un modo per avvertirlo di cosa avrebbe trovato fuori dalla sua casetta hobbit.
Da quando Balin aveva raccontato la battaglia a Moria, ogni sera, alcuni nani e anche Gandalf, raccontavano storie diverse e Bilbo ascoltava immaginando tutto quanto, d'altronde viaggiare significa anche ascoltare.
Continuarono il viaggio fino a che non arrivarono in uno spiazzo verde con un boschetto e delle macerie di quella che un tempo era una casetta, i nani erano stanchi e non ci fecero molto caso ma uno sguardo attento, come quello dello stregone grigio, intuì qualcos'altro.
"Un fattore, e la sua famiglia, vivevano qui."
disse più a se stesso che agli altri (forse) perchè stavano eseguendo gli ordini di Thorin. Solo dopo raggiunse Gandalf e parlarono, anzi, lo stregone grigio tentò di far ragionare il nano dagli occhi azzurri, sul fatto di chiedere aiuto a chi li avrebbe, di sicuro, accolti e aiutati, e Gandal sapeva che solo gli elfi erano fravi in queste cose.
"Abbiamo una mappa che non riusciamo a leggere, Elrond potrebbe aiutarci."
Thorin sapeva chi fosse questo "Elrond" non era un nome nanico, ma elfico sì, sentiva un brivido strano nel sangue quando sentiva di questi nomi. Era più forte di lui, provava ancora disgusto e ripresso per quella razza alta, e inutile per lui. Infatti ribattè con durezza:
"Aiutarci ! Un drago attacca Erebor, quale aiuto arrivò dagli elfi? Gli orchi saccheggiano Moria, profanano i nostri luoghi sacri, gli elfi rimasero a guardare senza fare niente... E tu mi chiedi di cercare le stesse persone che hanno tradito mio nonno, che hanno tradito mio padre."
"Non ti ho dato la mappa e la chiave per ancorarti al passato. - ammise allora Gandalf - tu non sei tuo nonno o tuo padre."
"Non sapevo appartenessero a te..."
il tono del nano non era cambiato, nemmeno guardandolo dritto negli occhi.
Esasperato, Gandalf andò verso il suo cavallo avvertendo che sarebbe andato alla ricerca di persone più ragionevoli ma la rabbia del nano sembrava averlo contagiato perchè anche lui rispose con altrettanto sentimento ad una semplice domanda di Bilbo, e li lasciò a loro stessi.
Giunta la sera ancora Gandalf non si vedeva, quello un po' più preoccupato era Bilbo, Gandalf l'aveva "cacciato" in quel viaggio e senza di lui avvertiva una strana proccupazione:
"E' via da parecchio."
avvertì Bilbo avvicinandosi poi a Bofur che stava mescolando la zuppa in un calderone nero, che apparteneva a Bombur, e riempì due ciotole quasi colme chiedendogli se le portava a Fili e Kili sia perchè stavano controllando i pony e sia perchè Bombur si stava avvicinando nuovamente al calderone:
"Basta, ne hai avuta troppa."
lo avvertì il nano dal buffo cappello.
Lo hobbit si recò dai due principi trovandoli in piedi immobili e, visibilmente, strani:
"Che succede?"
chiese poi mettendosi tra loro due, e dopo aver visto che non li avevano presi quando lo hobbit glieli poorse.
"Noi dobbiamo badare ai pony."
iniziò a parlare il nano moro:
"Solo che abbiamo incontrato un lieve problema... - continuò Fili voltandosi un attimo a guardare Bilbo - prima i pony erano 16."
"Ora ce ne sono 14."
terminò il nano moro.
Scoperto il guaio lo hobbit guardò i piccoli cavalli come pietrificato mentre i due fratelli nani si misero a camminare in mezzo a loro, contandoli e riconoscendoli, anche Bilbo li seguì cercando anche di dar loro la loro ciotola di zuppa ma loro niente.
Ipotizzò anche qualche strano incidente e appena vide un albero sradicato si spaventò piano anche lui:
"Ehi... C'è una luce."
Fili aveva detto la verità. In lontananza c'era una alone di luce come di un fuoco acceso e delle risate gutturali, subito i due nani fratelli, e lo hobbit, si acquattarono su un tronco d'albero caduto, o fatto cadere da uno di più grosso di loro tre messi insieme, e osservarono attentamente.
"Cos'è?"
chiese Bilbo, già non conosceva gli orchi, figuriamoci se conosceva quell'altro tipo di creature che i due fratelli avevano sentito nei racconti e nelle storie di libri o dagli insegnamenti di Balin:
"Troll..."
Fili e Kili si avvicinarono di più con lo hobbit, e le scodelle, a seguito, verso quella fonte di luce che poteva rappresentare qualsiasi tipo di pericolo per loro che non si stavano nemmeno sforzando ad avanzare piano. Infatti c'era qualcun'altro che copriva i loro passi con più rumore e quando videro veramente uno di questi "troll" con altri due dei loro pony catturati, si nascosero di nuovo, ora i pony erano soltanto 12, e purtroppo uno di quelli catturati era quello di Bilbo.
Compreso l'imminente pericolo, Fili e il fratello moro "mandarono" (per non dire spinto) lo hobbit in esplorazione:
"I troll di montagna sono lenti e stupidi e tu sei così piccolo non ti vedranno mai ! "
"No,no,no..."
tentò di protestare Bilbo.
"Sei assolutamente al sicuro, saremo dietro di te."
cercò di rassicurarlo Kili prendendo solo allora una delle due ciotole di zuppa e velocemente Fili gli disse cosa doveva fare in caso di pericolo:
"Se ti trovi nei guai, chiurla due volte come un barbagianni e una volta come un allocco."
Non era vero che gli restarono alle spalle, infatti tornarono indietro ad avvertire il gruppo dei troll che avevano rubato loro i pony e di Bilbo che era andato a recuperarli, il loro zio li guardò con un'espressione seria in volto per quello che Fili e Kili avevano combinato. A che era servito allenarli e portarli con lui in questa spedizione se perdevano i loro animali da trasporto ?
Non lo disse apertamente ma era preoccupato per il loro scassinatore, non era stata una buona idea lasciarlo da solo con esseri pericolosi come i troll di montagna e poi aveva ancora in mente il fatto che non era in grado di combattere ed erano senza Gandalf. Dovevano sbrigarsela da soli e dovevano essere veloci, forse lo hobbit era già nei guai.
"Va bene, andiamo a recuperarlo, - disse rivolto avtutti per poi soffermarsi sui nipoti - e dato che era una vostra responsabilità, se lo scassinatore si dovesse trovare nei guai, agirete per primi."
I due nani non erano molto entusiasti per la notizia:
"Eh, Thorin... Vuoi proprio mandare noi ?!"
chiese Fili anche se sospettava che lo zio avrebbe cambiato idea.
"Sei sordo Fili ? Non hai sentito parlare quello che ti ho appena detto ? Beh se mi avreste ascoltato fin dall'inizio a quest'ora non sarebbe successo niente... Ora andate... Noi saremo dietro di voi."
I due, a malincuore, obbedirono e si avvicinarono alla fonte di luce, non trovando più lo hobbit:
"Dove si sarà cacciato ?"
chiese Kili.
"Non lo so, ma se dobbiamo attaccare quei cosi è meglio se lo facciamo alle spalle, non è da codardi, sono stupidi."
lo rassicuró il nano biondo. Mentre si muovevano tra i cespugli a un tratto videro Bilbo nelle mani di un troll:
"Eccolo..."
sussurró Kili. Bilbo a un certo punto cercò di scappare e fu in quel momento che i due nani corsero a nascondersi dietro agli troll giganti,
Bilbo era stato un'ottimo diversivo, ma sentendo cosa volevano fargli Kili non ce la fece più a rimanere lì e uscì allo scoperto. Fili purtroppo
non riuscì a fermarlo:
"No, Kili !"
Il nano modo sguainò la sua spada senza nome e fece un affondo su una gamba di uno dei tre uomini neri e portandosi dalla parte opposta a loro:
" Lascialo andare !"
L'altro essere altro tre volte lui, lo guardò in modo sprezzante chiedendogli, stranamente, che cos'avesse detto:
"Cos'hai detto ?"
e Kili pure che ripete:
"Ho detto... - mette la spada in posizione per attaccare di nuovo, fosse stato necessario - Lascialo andare !"
Stupidi o no, anzi chè mettera a terra il povero Bilbo, lo lanciò come una pezza usata verso Kili che lo afferrò al volo ma cadde a terra non
vedendo cosa stava succedendo, per fortuna però sentiva.
Gli altri nani sbucarono con le loro armi e attaccarono i tre uomini neri come potevano, dopo anche Kili aiutò i compagni e, in quel caos, riuscì a trovare il fratello e combatterono insieme. Soprattutto con una mossa
che Dwalin gli insegnò tempo fa solo per questi casi di nemici più grandi di loro: Fili doveva salire sulle spalle del nano moro così da raggiungere facilmente il viso.
Quello scontro durò poco , per loro, ma solo perchè quei tre avevano ripreso Bilbo come ostaggio:
"Bilbo !"
Kili venne fermato dallo zio e i tre uomini neri ordinarono di buttare a terra le armi, cosa che a malincuore fecero tutti, e come dissero prima, alcuni li infilarono nei sacchi dopo aver legato loro mani e piedi. Lo hobbit compreso.
Sullo spiedo misero alcuni nani ancora vivi e piano piano li fecero girare per cuocerli, uno dei tre afferrò il sacco con dentro Fili e lo trascinò lontano dai suoi compagni:
"NO, NO..."
Kili cercò di liberarsi ma era legato stretto come un salame, poi i troll discussero:
"Rimettilo dove l'hai preso - disse Berto – è già pieno lo spiedo."
lamentandosi la creatura tornò indietro con il fagotto di Fili e lo mise, sul primo posto che trovò, vicino al nano moro. Posandolo lo mise a
pancia in giù e Fili si trovò scomodissimo
"Fili..."
"Kili, sono qui... Non ti preoccupare."
riuscì a dire.
ma intanto cercavano in tutti i modo di liberarsi da quei sacchi maleodoranti. Non osavano pensare cosa ci fosse dentro prima di loro.
Tutti avevano paura non solo che l'impresa era già terminata ma anche che tutti loro non ne sarebbero usciti vivi da quella brutta situazione. Più erano preoccupati e più volevano essere liberati.
A un certo punto lo hobbit riuscì ad alzarsi e a saltellare avvicinandosi un po' ai tre uomini neri che si fermarono a far girare quello spiedo con i nani e l'osservarono come incuriositi da quello che stava dicendo:
"Il segreto è... Scuoiarli prima."
annunciò Bilbo ma questa notizia fece inorridire i nani nei sacchi che si arrabbiarono ancora di più e si agitarono, qualcuno di loro lo chiamò anche "Traditore" ma non servì a nulla perchè la situazione sembrò peggiorare sempre di più.
Infatti Bombur, che era uno di quelli dentro ai sacchi, fu preso e messo a testa in giù da uno dei tre troll, quello con una voce gracchante con l'intenzione di mangiarselo subito senza tanti complimenti, ma lo hobbit formulò all'istante un'altra scusa:
"No ! Lui no... Ha i parassiti."
Udita quella parola, l'essere si schifò e lo buttò in malo modo addosso agli altri mentre lo hobbit rincarò la dose dato che quella scusa aveva funzionato:
"E anche gli altri."
annunciò. I nani si agitarono, questa volta per rabbia, sempre verso Bilbo, addirittura anche Kili gli rispose:
"NOI NON ABBIAMO I PARASSITI !"
ma qualcosa scattò nella mente di Thorin, che capiì subito le intenzione dello scassinatore e riuscì a dare un colpo col piede sulla spalla del nano moro che si girò verso lo zio e poi tornò normale.
Non solo lui, ma anche gli altri nani, tra cui quelli nello spiedo, iniziarono a dare ragione a Bilbo gridando:
"ANCH'IO HO I PARASSITI, ENORMI PARASSITI !"
"IO HO I PIDOCCHI !"
"ANCH'IO HO I VERMI !"
Si creò tanta confusione in una volta che persino i troll sembravano confusi a non mangiarli più infatti uno dei tre si avvicinò allo hobbit e gli chiese:
"Li lasciamo andare ?"
ma si rivelò una falsa, allora era solo una diceria che loro fossero stupidi e lenti perchè avevano capito lo stratagemma ma prima di riuscira a fare qualcos'altro di veramente pericoloso per i nani della compagnia si udì una voce potente:
"L'ALBA VI PRENDERA' TUTTI !!!"
Da sopra un masso comparve Gandalf che con il suo bastone di legno spezzò in due un enorme masso e, come aveva detto lui, il sole stava spuntando e tutti quanti videro una cosa che non era di tutti i giorni.
I tre uomini neri fecero movimenti strani mentre la loro pelle fumava come se quella luce bruciava la loro pelle di pietra e poi si bloccarono senza vita.
Ci fu un attimo di assoluto silenzio e poi tutti iniziarono a ridere e a esultare contenti di essere salvi, Kili e Fili risero contenti capendo solo allora quello che aveva cercato di fare Bilbo ma qualcuno si lamentò ancora:
"Nori, levami il tuo piede dalla schiena..."
Povero Dwalin era uno di quelli nel palo dello spiedo.
Con un po' di aiuto e pazienza tutti vennero liberati con l'aiuto dello stregone grigio, Thorin gli andò incontro chiedendogli dove fosse stato:
"A guardare avanti."
rispose Gandalf calmo ma profondo:
"E cosa ti ha fatto ritornare sui tuoi passi?"
continuò il nano dagli occhi chiari:
"L'aver guardato indietro."
Mentre avveniva quella conversazione, si levò un urlo di vittoria dalla sopra la testa dei troll di roccia:
"UHHHHH UHHHH GUARDATECI GENTE !!! SIAMO FILI E KILI, PRINCIPI DI DURIN E SIAMO SOPRA QUESTO ORRENDO ESSERE DI PIETRA !"
Fili era molto contento di non essere finito spiaccicato e mangiato dei troll, si stava prendendo giusto una piccola rivincita ora che erano innocui, a volte batteva il piede sulla roccia, forse si era dimenticato che la pietra non sentiva dolore ma la cosa lo divertiva molto.
Al fianco del fratello c'era sempre Kili che a volte il fratello lo abbracciava arruffandogli i capelli in modo affettuoso e lui rideva un po' imbarazzato.
"Fili, Kili – si avvicinò Balin – scendete immediatamente da lassù, rischiate di cadere e farvi male."
"Non preoccuparti Barin, non siamo più dei nani bambini."
Gli ricordò Kili.
"È vero, e poi stavamo per morire a causa loro, lasciaci divertire un altro po' giusto per il guasto di umiliarli come loro hanno fatto con noi."
Continuando a battere il piede sulla testa di chissà quale dei tre, Maso, o Berto oppure Guglielmo... Iniziò a cantare:
 
Testa di troll, testa vuota
sei stupido, come una ruota
che gira gira e va...
E chissà chi la fermerà.
Con la pioggia
o con il vento
non fa differenza,
se l'alba appare
strisci a nasconderti
come una blatta.
Ma sei grosso
più di un masso...
Testa di troll, testa vuota,
ormai non hai più scampo
sarai sempre una statua
in mezzo al campo...
 
Tutti i nani li videro e batterono il tempo con Fili con le mani e Bilbo sorrise, Gandalf aveva ragione, alla fine erano un'allegra combriccola una volta abituatosi a loro, non era da tutti i giorni vedere anche qualcuno che rideva in faccia alla morte in questo modo.
Quando scesero lo fecero entrambi a loro modo, Fili scivolò lungo la schiena mentre Kili fece una capriola in aria e atterrò per terra alzando aprendo le braccia.
Trovarono una caverna che puzzava peggio di tutte le stalle dei pony messi insieme, di sicuro appartenevano a quei tre troll di prima non solo perchè puzzava, come detto prima, ma anche perchè era piano di oggetti strani che, con un po' di luce riuscirono a riconoscerli.
Erano armi, elmi, altri oggetti strano che di sicuro avevano rubato alle vittime, c'era anche dell'oro a terra e alcuni nani della compagnia ne approfittarono subito a nasconderle dentro un piccolo bauletto trovato sempre lì dentro e poi nascosero sotto terra.
Si sapeva che i nani erano avidi con tutto ciò che poteva essere oro o qualcosa di prezioso e, per tenerseli al sicuro, preferivano nasconderli dove di sicuro nessuno avrebbe guardato, l'unico che non pensava ad aiutarli era Dwalin che li osservava senza battere ciglio:
"Stiamo facendo un nascondiglio a lungo termine."
si giustificò Gloin.
Gandalf trovò un paio di spade ma non semplici, erano proprio ben elaborate e eleganti insieme, anche Thorin ne prese una e condivise uno stesso pensiero dello stregone grigio, con la differenza che lui sapeva di chi fossero. Peccato che anche loro furono catturati da quegli esseri :
"Sono state forgiate a Gondolin dagli alti elfi della prima era. - bloccò il nano principe che stava per metterla via disgustato - Non si può desiderare lama più bella."
Per una volta riuscì a far cambiare idea al nano Thorin.
Intant fuori, alcuni nani avevano recuperato tutte le loro cose che durante la notte avevano lasciato incustodito, riuscirono a portare anche i pony senza fa vedere loro quegli esseri in pietra. Non si sapeva se i troll erano più brutti prima o ora.
Kili aveva controllato il suo pony, anche se non era stato tra quei quattro che i troll erano riusciti a catturare, e dopo averlo lasciato in mani sicure, si diresse verso lo hobbit che si stava guardando intorno, nella direzione sempre ddelle tre nuove statue.
Si sentiva un po in imbarazzo per le parole che gli aveva detto, anche sul fatto di "scuoiarli prima", non sapeva che stava tentando di salvarli, pensava che se ne volesse andare e abbandonarli a loro stessi per tornarsene a casa sua. E invece no.
Era a pochi passi quando qualcuno avvertì che si stava avvicinando qualcosa di strano e subito si armarono per affrontarla.
   
 
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