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Autore: Sol_chan    23/12/2015    4 recensioni
~~Salve gente!
Sono ritornata alla carica con una nuova long e come sempre la coppia principale sarà la Nalu!
Ma questa volta voglio cimentarmi in un cross-over!
Ebbene sì, stupiti eh?!
L’ idea di scrivere un cross-over mi è venuta in mente subito dopo aver terminato tutti gli episodi di Diabolik Lovers, anime che mi è piaciuto veramente molto! *^*
Bene ed ora parliamo della trama:
Lucy Heartphillia è una ragazza diciottenne molto avvenente. Dopo la morte del padre viene a sapere che nel testamento di quest’ ultimo vi è scritto che, dopo la sua morte, la ragazza si sarebbe dovuta trasferire nella villa di un potente mercante del regno di Fiore: il signor Evans.
Spero di avervi un po’ incuriosito!
Beh, allora che altro dire se non… BUONA LETTURA!
E mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate lasciandomi una recensione, eh!
Un bacione
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gray Fullbuster, Loke, Lucy Heartphilia, Natsu, Wendy
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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UNDICESIMO CAPITOLO





Era tutto buio.
Non vedeva niente.
Non sentiva niente; il nulla più totale.
Si sentiva svuotata, non provava alcuna emozione.
Cosa sono le emozioni?
Le sembrava quasi di essere in uno stato di dormiveglia.
Quanto tempo è trascorso da quando mi trovo qui?
Ma aveva come l’ impressione di essersi scordata di qualcosa particolarmente importante per lei.
Qualcuno di estremamente importante per lei, ma per qualche strana ragione non riusciva a rammentare chi fosse.
Provò ad aprire gli occhi, ma con scarso risultato.
Tentò una, due, tre volte,ma niente non ne volevano sapere di spalancarsi.
La giovane si lasciò ricadere nel suo stato di dormiveglia  stanca e affranta, continuando a porsi domande di svariato genere:
Dove mi trovo?
Cosa devo fare?
Ma soprattutto… chi sono?
Un grosso peso le si materializzò all’ altezza del petto, causandole una forte fitta al cuore e costringendola a raggomitolarsi su se stessa, iniziando a singhiozzare sommessamente.
Si portò le ginocchia al petto, nascondendovi la testa bionda; si sentiva terribilmente stanca, ma nonostante ciò non riusciva a smettere di piangere.
“…cy.” una voce lieve in lontananza catturò l’ attenzione della giovane: “Lucy.”
Era una voce femminile, dolce e armoniosa, molto familiare alla ragazza e si avvicinava  sempre più.
“Non piangere, bambina mia.”


 

***




“F-fa male…” singhiozzò  Wendy raggomitolandosi sempre più contro le ginocchia della madre.
“Fermati altrimenti Wendy morirà!” esclamò adirato Gray scagliandosi contro la vampira, ma venne tempestivamente bloccato da Gerard colpendolo allo stomaco con l’ elsa della sua inseparabile spada riportante l’ antico stemma della famiglia Evans.
Gray sbatté contro il muro, digrignando i denti e gemendo di dolore.
Subito dopo Natsu e Loki si lanciarono a loro volta contro lo zio, ma vennero respinti uno dopo l’ altro con due calci ben assestati allo stomaco dei due vampiri.
Loki finì contro il grande armadio in rovere distruggendolo quasi completamente, subito Gray corse in soccorso del fratello per controllare le sue condizioni, il tutto sotto gli occhi divertiti di Elsa ed indifferenti dell’ amante.
Natsu si rialzò dal pavimento tenendosi con una mano la parte lesa dello stomaco.
Non aveva paura.
Assolutamente no.
In quel momento provava solo una fortissima rabbia ed un profondo sentimento di vendetta.
Gliel’ avrebbe fatta pagare, ma soprattutto l’ avrebbe riportata indietro, a qualsiasi costo.
Il vampiro dalla capigliatura rosata piantò i suoi occhi infervorati in quelli dello zio, il quale ne rimase piacevolmente colpito.
Gerard sorrise estraendo da un secondo fodero una seconda spada, senza lo stemma della famiglia; era semplice e dall’ elsa dorata.
Natsu si mise sulla difensiva pronto a schivare un’ eventuale attacco da parte dello zio, ma ciò non accadde.
Gerard lanciò la seconda spada al vampiro, il quale l’ afferrò giusto in tempo per parare l’ attacco dell’ altro,
“Detesto gli scontri che non sono alla pari” affermò Gerard ghignando divertito, Natsu sorrise a sua volta respingendolo e cominciando ad eseguire una serie di affondi, ma con scarso risultato.
“Troppi anni di disparità” ridacchiò Elsa continuando ad accarezzare il capo alla piccola Wendy sofferente.
Ed infatti aveva ragione la vampira.
Centinaia , se non migliaia di anni di disparità c’erano tra i due, ma a Natsu non importava minimamente.
“Non ti permetterò di portarmi via coloro a cui tengo, più della mia stessa vita!”
Il vampiro si scagliò contro Gerard con la spada sguainata verso di lui, era il momento giusto, con quel colpo sarebbe riuscito a mettere fuorigioco lo zio per un po’ di tempo, in modo da salvare Wendy e Lucy.
Ma ciò non accadde.
Gerard previde la mossa del nipote, schivandolo per poi affondare la propria spada nel fianco di Natsu.
La spada di quest’ ultimo cadde a terra rumorosamente insieme al vampiro che si accasciò al pavimento tamponando la parte lesa, cercando di bloccare l’ emorragia, ma con scarso risultato.
Natsu alzò lo sguardo contrito dal dolore verso lo zio, il quale puntò la propria arma al suo collo.
Sentì Gray e Loki urlare il suo nome ed un breve rumore di passi veloci.
“Per te è finita, Natsu.”
Non ancora.


 

***

 


“M-mamma?” esclamò Lucy sollevando lentamente le palpebre appesantite dalla stanchezza, rivelando uno spettacolo mozzafiato: era distesa su un’ immenso prato verde che si estendeva fino all’orizzonte ed oltre, puntellato da bellissimi fiori gialli.
In alto, il cielo era di un bellissimo azzurro con qualche spumeggiante nuvola qua e la.
Un fresco venticello faceva ondeggiare i fiori in una elegante danza, diffondendo di profumo l’ intero campo ed invadendo prepotentemente le narici della giovane.
“Sì sono io, Lucy” rispose una voce.
Lucy si voltò verso la provenienza di essa, trovandosi davanti una donna dai lunghi capelli biondi, fasciata in un semplice abito bianco smosso dal vento facendolo ondeggiare lentamente.
Le lacrime, si fecero strada agli angoli degli occhi della ragazza, che si lanciò di slancio verso la madre stringendola a se con fare possessivo in un abbraccio colmo di amore e tristezza.
La donna, contraccambiò l’ abbraccio stringendo la figlia ancora di più contro di essa.
“Mi sei mancato moltissimo, mamma”
“Anche tu Lucy, non puoi immaginare quanto” rispose con la voce rotta dal pianto Layla, la madre della giovane.
“Sapessi quante cose ho da raccontarti e da domandarti.”
“Lo so Lucy, ma ormai non abbiamo più molto tempo.” esclamò Layla allontanando la figlia di se lentamente.
“Ma io voglio restare con te!” urlò a giovane continuando a piangere sommessamente.
“Anche io Lucy voglio stare, mi sei mancata moltissimo per tutto questo tempo… ma non è ancora giunta la tua ora.” dichiarò la donna accarezzando il capo di Lucy, che lentamente smise di piangere.
“Devi vivere, per me, per tuo padre, per le persone che ti vogliono bene, ma soprattutto per te stessa, ricordatelo sempre.”
Lucy annuì appena con ancora le lacrime agli occhi, Layla le sorrise carezzandole un guancia arrossata per il pianto.
“Ricorda che io ti voglio bene Lucy e te ne vorrò sempre” esclamò abbracciando la figlia a se nuovamente.
“Anche io mamma, ti voglio tantissimo bene.” Una luce accecante circondò l’ intero campo di fiori gialli, delle ginestre simbolo di tenacia, la qualità che non aveva mai abbandonato Lucy.

 

***




“Per te è finita, Natsu.” dichiarò Gerard in procinto di affondare la propria spada nel collo del vampiro.
“Non ancora!” esclamò una voce femminile attirando l’ attenzione di tutti i presenti, lasciandoli a bocca aperta, in particolare Gerard.
Quegli occhi.
Elsa non c’era più, quel corpo era tornato alla sua posseditrice, a Lucy, la quale ormai ricordava ogni cosa del suo passato.
“Lucy!” esclamò con voce rotta dal dolore Natsu rallegrandosi.
La giovane guardò la situazione intorno a se: Wendy, senza più l’ influenza negativa del potere di Elsa, sembrava stare  meglio anche se ancora tremava per il dolore; Gray, Loki e Gerard la fissavano sbalorditi, mentre Natsu a terra con la schiena contro il muro sorrideva sollevato, mentre con una mano si tamponava il fianco, da cui sgorgava diverso sangue.
Molto sangue.
Ad un tratto a Lucy, tornò in mente la promessa che si era scambiata con Natsu da piccoli.
Le sarebbe piaciuto mantenerla, per sempre,ma non poteva.
  Lucy scese dal letto a baldacchino su cui era seduta, lanciandosi verso Gerard che nel mentre era rimasto impietrito davanti alla recessione quasi totale del risveglio della giovane.
Ma la ragazza non arrivò mai a lui.
Si fermò un paio di metri prima raccogliendo la spada che presumeva appartenesse a Natsu, stringendone forte l’ impugnatura dorata.
Era pronta a tutto pur di mettere la parola “fine” a questa storia ed avrebbe fatto di tutto pur di proteggere coloro che amava, come sua madre aveva fatto con lei.
Sua madre…
“Mi spiace, ma non potrò più mantenere la mia promessa… Natsu… mamma…” delle lacrime cominciarono a sgorgare dagli occhi della ragazza, lacrime che contrastavano con lo splendido sorriso che le incorniciava il volto.
La giovane rivolse uno sguardo di sfuggita a Natsu sanguinante; per un attimo i loro sguardi si incrociarono, un attimo infinito per lei.
Gli sorrise, uno di quei sorrisi che ti scaldano il cuore, mimando poi qualcosa con le labbra rivolto al vampiro, per rivolgere il proprio sguardo alla spada che brandiva tra le proprie mani.
Era la prima volta che ne teneva una tra le mani, era piuttosto pesante ma sembrava luccicare di vita propria: un’ arma davvero regale.
Solo in quel momento Gerard e Natsu capirono le intenzioni della giovane, ma il tempismo non fu dalla loro parte; Lucy rivolse la spada contro se stessa, precisamente all’ altezza del cuore, per poi trafiggersi.
Un lieve gemito di dolore riecheggiò per la stanza, seguitò da un tonfo sordo ed un rumore metallico.
Qualcuno urlò, ma Lucy non riuscì a capire a chi appartenesse quella voce.
La vista cominciava ad offuscarsi, ma nonostante ciò distingueva il rosso del suo sangue sul pavimento.
Stranamente le venne da sorridere.
Finalmente non soffrirà più nessuno… morirai insieme a me, Elsa!

 

***

 

Aprì gli occhi lentamente, nonostante ciò una potente luce bianca glieli fece chiudere di scatto mugugnando qualcosa di incomprensibile.
Si portò le mani alle palpebre strofinandole appena.
Si sentiva veramente esausta e le rimbombava terribilmente la testa; aprì nuovamente gli occhi trovandosi davanti un soffitto ormai conosciuto.
“Lucy!” una vocina infantile, tanto allegra quanto stupita , giunse alle orecchie della giovane peggiorando, anche se di poco, il suo mal di testa. Subito dopo due esili braccia le si avvolsero al collo affettuose e un immenso oceano blu invase il suo campo visivo.
“Che bello, ti sei svegliata!” singhiozzò la vocina infantile stringendosi ancora di più contro la ragazza.
“Wendy?” bisbigliò Lucy incredula.
Forse era tutto un sogno, dopotutto lei era morta.
“Sai mi sei mancata moltissimo! Hai dormito per quasi due intere settimane! Tutti eravamo preoccupatissimi per te… io compresa!”
Non poteva essere un sogno, era tutto così dannatamente reale.
Sperava  che non fosse un sogno.
“Wendy fai piano, dopotutto Lucy è ancora convalescente” la giovane volto lo sguardo verso la porta di ingresso, davanti alla quale si trovavano Loki e Gray accanto al quale una Juvia sorridente salutava agitando la mano destra.
“Ci hai fatto prendere proprio un bello spavento, sai?” affermò Loki avvicinandosi al letto a baldacchino su cui era stesa la bionda “Non ti ricordavo così avventata!” le sorrise.
“Quindi… non sono morta? Non è un sogno questo?” domandò Lucy con la voce rotta da un’ imminente pianto.
“No, sei ancora viva” rispose meno freddo del solito Gray.
“Fortunatamente sei ancora viva” esclamò un’ altra voce dalla parte della finestra.
La voce di Natsu.
Il vampiro era appoggiato al davanzale della finestra e la fissava intensamente, con uno sguardo misto tra il sollevato e l’ infuriato.
Due emozioni che tra loro non combinavano molto bene, tutt’ altro.
Loki probabilmente capì che l’ aria tra i due non era delle migliori, perché senza dire niente si avvicinò a Wendy caricandosela sulle spalle a modo sacco di patate, ma senza che la piccola non gli inveisse contro dandogli del “barbagianni” o del “maleducato” accennando qualcosa sul fatto di non conoscere il galateo o le “regole del gentleman” a detta sua.
“Noi togliamo il disturbo, vero Gray?” dichiarò il vampiro rivolgendosi al fratello che come tutta risposta annuì col capo, scomparendo nel nulla insieme a Juvia, Loki e Wendy.
Natsu e Lucy.
Erano rimasti solo loro due nella stanza, da soli.
Gli sguardi fulminanti del vampiro facevano presagire ad una sua imminente sfuriata, che non tardò ad arrivare.
“Io voglio capire come cavolo ti sei venuta in mente una cosa simile!” iniziò Natsu urlando avvicinandosi al letto a baldacchino “Lo sapevi che potevi morire, ma te ne sei fregata altamente continuando con la tua idea, nonostante sapessi che molte persone ci sarebbero state male!” continuò alzando il tono della voce.
Lucy si tirò su, in modo da sedersi, ma un dolore lancinante all’ altezza del petto la fece desistere dal suo obiettivo.
Natsu sbuffò sonoramente “Non fare movimenti bruschi. Gray ha detto che se non stai attenta si potrebbe riaprire la ferita.”
Il vampiro dalla capigliatura rosata lentamente tirò su la ragazza, in modo da essere seduta sul letto a baldacchino.
“Potrebbe sembrarti una scelta egoistica…” iniziò Lucy decisa guardando fuori dalla finestra “…ma ciò che ho fatto era solo per il bene di tutti voi. Non volevo creare altri problemi.” Alzò il viso per incontrare gli occhi di Natsu, ancora piuttosto infervorati.
“Non è che crei problemi, sei tu il mio problema.” Lucy non capì quello che intendeva, ma Natsu non parve accorgersene.
“Comunque ora Gerard non ti darà più fastidio, a nessuno di noi. Come pure Elsa.” continuò il vampiro guadagnandosi un occhiata confusa da parte di Lucy.
Sbuffando scocciato, Natsu iniziò a raccontare i fatti.



Inizio flashback

Un lieve gemito di dolore riecheggiò per la stanza, seguitò da un tonfo sordo ed un rumore metallico.
“No! Dannazione no!” urlò sconvolto Gerard gettando la spada e correndo verso la ragazza sanguinante stesa sul pavimento.
Il sangue si allargava intorno a lei, creando in poco tempo una pozza di discrete dimensioni.
Gerard si inginocchiò accanto a lei esaminandola attentamente sotto lo sguardo attonito ed impietrito dei tre vampiri.
Wendy era svenuta nel mentre per la stanchezza, respirava ancora affannosamente , ma non era più in pericolo ormai.
“No… no, no, no!” gridò Gerard in preda al panico “Ha centrato in pieno il cuore, ora il cuore è inutilizzabile… Elsa non potrà  più tornare indietro…” si portò le mani al capo infilandosi le dita tra i capelli disperato.
Nonostante tutto Natsu lo capiva: non avrebbe più rivisto la persona che amava, perché per quanto manipolatrice ed abietta potesse essere l’ amava e senza l’ altra metà ti senti perso, incompleto.
Natsu si alzò barcollando, raccogliendo dal pavimento la spada ancora imbrattata del suo stesso sangue avvicinandosi lentamente a Gerard inginocchiato al pavimento.
Ad un solo passo da lui il vampiro dalla capigliatura rosata affondò la spada nella schiena dello zio trapassandolo, quest’ ultimo sussultò sputando sangue sul pavimento ormai rosso.
Una risata.
“Grazie Natsu, finalmente potrò stare per sempre con lei… addio.”  in una nuvola di cenere grigia Gerard si dissolse nel nulla.
Natsu cadde sul pavimento accanto a Lucy, stranamente un sorriso di sollievo le incorniciava il volto: era riuscita a salvare tutti, ma non se stessa.
“Natsu!” lo chiamò Gray con foga avvicinandosi al fratello insieme a Loki  “Non è ancora morta, è rimasta ancora un po’ di energia vitale in lei! Trasformala in vampira finché sei in tempo!”
“E’ l’ unico modo per non lasciarla morire lo sai!” continuò Loki.
“Trasformala contro la sua volontà…” iniziò Natsu ma venne prontamente interrotto da Gray: “La sua volontà è restare con te e lo sai!”
Natsu si voltò a guardare il volto della ragazza tra le sue braccia: diventava sempre più pallida con il passare dei secondi, presto sarebbe morta.
Ma lui non voleva.
Si erano scambiati una promessa ed anche se Lucy l’ aveva infranta con quel suo gesto suicida, Natsu voleva mantenerla, perché era certo che se se la giovane non si fosse trovata alle strette non l’ avrebbe mai fatto.
Avvicinò il voltò a quello della ragazza inerme, per poi fermarsi a pochi centimetri dalle sue labbra; prese un gran respiro per poi pronunciare queste parole: “Consacra a me il tuo sangue e la tua vita, Lucy.”
Un bacio.
Un bacio casto, ma carico di sentimenti e di promesse per sigillare quel contratto, eterno.

Fine flashback

 
“Quindi Gerard ed Elsa sono morti, Wendy è ancora in vita ed io pure… circa, perché ora sono diventata una vampira” ricapitolò i fatti Lucy corrucciata mentre Natsu si sedeva accanto a lei sul letto a baldacchino facendo un cenno di assenso con il capo.
Tutto ad un tratto il volto della bionda diventò rosso come un peperone, preoccupando il vampiro.
“Che hai? Non ti senti bene?”
“No… è solo che…” si interruppe Lucy rivolgendo lo sguardo verso Natsu “…mi hai davvero b-baciato?” balbettò presa dal panico.
Per un attimo Natsu parve un po’ confuso, ma fu solo un’ espressione passeggera che si trasformò in una maliziosa, un ghignò si fece largo sul volto del rosato.
“Cos’è ti è dispiaciuto non partecipare al bacio? Se vuoi rimediamo subito!”
Natsu comiciò ad avvicinarsi al volto di Lucy che nel mentre nera vampata terribilmente  serrando gli occhio in attesa di qualcosa, finchè non arrivò: un morso a fior di labbra.
“Ahia!” si lamentò Lucy massaggiandosi la parte lesa con una mano.
“Così impari a fare cose avventate.” rispose il vampiro beccandosi un’ occhiataccia di disapprovazione da parte della bionda, per poi baciarla.
Un bacio diverso da quello per la trasformazione di Lucy in vampira.
Era pieno trasporto e non più un semplice bacio casto, bensì dolce e sensuale a cui a differenza della volta precedente risposero entrambi.
Si staccarono solo dopo un po’ affannati e con il respiro pesante, ma felici.
Si guardarono un po’ negli occhio liquidi, ma alla fine Natsu si sollevò dal letto provocando la reazione contrariata di Lucy che sbuffò scocciata, facendo sorridere il vampiro
“Beh, ora ti lascio riposare, sarai stanca immagino! Ah e tanto per la cronaca…”  fece una pausa “… anche io mi sono innamorato di te!” affermò con un sorriso sul voltò, sorprendendo Lucy: aveva capito ciò che gli aveva mimato con le labbra.
Lucy sorrise impercettibilmente guardando Natsu dirigersi verso l’ scita della stanza.
 “Natsu…” lo chiamò Lucy.
“Si?”
“Io…” iniziò la neo-vampira bloccandosi “… ho sete.”

 

 

The end

 



Angolo autrice sfinita (ma contenta):
AYEEEEE!!!
Si, finalmente ho messo la scritta “fine” su questa storia.
Non posso ancora crederci, mi sento sia felice che malinconica allo stesso tempo… sono una contraddizione vivente.
Beh, ecco che dire… ringrazio tutti voi per aver seguito questa mia storia, per averla letta, recensita ecc… a tutti voi INFINITAMENTE GRAZIE!
Siete tantissimi, perciò non sto ad elencarvi tutti, ma sappiate che avete tutta la mia riconoscenza!
Questa storia era nata un po’ come esperimento, soprattutto perché i crossover non sono amati da tutti… diciamo che ho fatto proprio un salto nel vuoto.
Ma sono comunque felicissima del risultato.
Beh, spero che anche l’ ultimo capitolo vi sia piaciuto e di non aver deluso le vostre aspettative!
Ah vorrei anche comunicarvi di aver preso la decisione di cambiare il rating della storia da arancione a giallo, anche perché ho notato di non aver scritto niente di particolarmente “arancio”.
Detto ciò, vi ringrazio ancora e vi auguro delle buone feste… e tanti panettoni!
A presto (si spera) ed un bacione <3

 


La ritardataria autrice Sol

 

 

  
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