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Autore: Tramonto_Scarlatto    11/03/2009    1 recensioni
Questa storia non ha come protagonisti persone speciali o incredibilmente fortunate. è una storia che mi è stata raccontata e che mi ha talmente commossa che ho deciso di scriverla. Un'amica di Viola
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Johnny si svegliò doveva essere circa mezzogiorno, ma non c'erano finestre nel magazzino quindi poteva solo indovinarlo.
Erano vicino allo scaldabagno, ma erano per terra, non più in piedi.
Viola era in uno stato di dormiveglia, e nonostante non sentisse freddo, il suo respiro si condensava nell'aria.
Johnny la svegliò, l'aveva guardata dormire già per troppo tempo per i suoi gusti
"E' già tardi" le sussurrò, facendole il solletico con il fiato dietro l'orecchio.  Poi le baciò il collo.
Un risveglio più piacevole del solito meccanico suono della sveglia delle sette e venti.
Quando aprì gli occhi vide Johnny che aveva già preso in mano il basso e s'era messo a suonare una canzone che lei non aveva mai sentito.
"Che è?"
"L'ho pensata prima, mentre dormivi"
Viola provò a cantarci qualcosa sopra, seguendo la linea. Le parole le venivano senza pensarci, si sentiva un po' come quando ascoltava una canzone di un gruppo che adorava.
Si sentiva in un altro mondo, stava bene, come quando avevano scritto la prima canzone. Era come in trance.
Johnny si fermò:
"Ma che, ti fai?"
Viola ci mise un po' a rispondere.
"Perché?"
"Guardati"
Effettivamente sembrava fatta di lsd, le pupille erano piuttosto dilatate per la scarsa luce e pareva in trance.
"Non di droga...di musica"
Johnny appoggiò il basso sul portachitarra.
"Uhm ammetti che sono la tua massima fonte di ispirazione"
"Stronzo megalomane" Sorrise.
Sembravano una di quelle coppiette da due settimane e mezzo che sono convinte che staranno insieme per sempre.
Fu allora che ricevettero una chiamata.
"Chi cazzo è?"
"Dai rispondi, sarà Giovanni che sta male e vuole sapere dov'è il suo fidanzatino" Viola accusava sempre i due ragazzi di essere molto attaccati, come una coppietta.
"Pronto?"
"Hey ragazzo! Spero di non aver disturbato"
"Chi è? Chi è?" Viola sussurrava insistentemente.
Johnny coprì il ricevitore.
"Shhh! Cazzo è Richard Smithson!"
"Oh" Bella sorpresa.
"No no figurati! Nessun disturbo."
"Ce l'hai ancora un band, figliolo?"
"Bhè...ma certamente"
"Vi interessa un incontro con il direttore? Ho messo una buona parola per voi"
"Cosa? Grazie, grazie mille! Quando?"
"Domani mattina alle 9, portate un demo"
Riattaccò.
"Merda!"
"Che succede?"
"Abbiamo un incontro col direttore domani mattina"
"Allora avere 18 anni serve, almeno posso giustificarmi da sola"
"Non è quello"
"E allora dov'è il problema?"
"Vuole che portiamo un demo"
"Ma noi...noi non abbiamo un demo, non abbiamo neanche registrato una canzone"
"Però le canzoni le abbiamo" Johnny sembrava aver perso la sua razionalità.
"Dove troviamo una sala prove che ci fa registrare senza prenotazione alla domenica mattina di San Valentino?"
"Forse...forse si può fare"
Montarono velocemente in macchina e si diressero verso casa di Giovanni.
Avevano meno di 24 ore per registare come minimo 4 canzoni.
  
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