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Autore: k_Gio_    08/01/2016    3 recensioni
Era tardi, a quell'ora doveva esserci pochissima gente, e infatti era così . Uno strano incontro con un ragazzino sbucato fuori dal nulla che si è perso.
< Ehi ragazzino, guarda dove corri, potevi farti male. Tutto bene?! > Killian lo guardò ma il ragazzino non accennava ad alzare lo sguardo.
Buona lettura
Aggiunto #Special
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                                                                     Magnetic melody



 

Sapeva che anche quella volta sarebbe finita in quel modo. Lo immaginava. L'eccitazione del momento lo aveva spinto ad accettare l'invito dei suoi amici, dicevano che si sarebbe divertito o alleggerito la mente, o quantomeno avrebbe potuto incontrare nuove persone ovvero potenziali clienti, dicevano che quel locale pullulava di “ricconi spendaccioni” almeno secondo Whale.
La verità era quella che gli si palesava ogni volta invece: una marea di gente ubriaca che non si ricordava neppure il suo nome .
Lo sapeva, ma aveva accettato comunque.
Aveva buttato giù un paio di bicchierini di rum e si era alzato, diretto verso l'uscita, la musica a palla non gli piaceva più come prima, o meglio sarebbe stata più sopportabile una volta che si fosse avvicinato all'essere stordito dagli alcolici...ma quella sera non ne aveva voglia.
Si accorse che i suoi amici si erano già buttati nella mischia a ballare e strusciarsi con perfetti sconosciuti, ottimo, prese la palla al balzo e filò verso l'uscita indisturbato.
L'aria pungente della sera lo investì appena varcata la soglia.
Si guardò intorno, gente poco raccomandabile in giro, un via vai di taxi, qualche coccio rotto proveniente dal vicolo a fianco del locale...tutto nella norma, voleva solo tornare a casa e buttarsi sul suo letto.
Con una mano nella tasca dei pantaloni e l'altra che teneva il cellulare. Stava lì, a qualche metro dall'entrata, senza un motivo apparente. Trascinava il pollice lungo il display per vedere se aveva ricevuto qualche chiamata.
00.30 a quell'ora era improbabile che qualche cliente lo chiamasse. Ultimamente gli affari stavano andando stranamente bene; in quel periodo c'era sempre più gente che lo contattava per vedere i suoi yacht. Che la gente fosse diventata improvvisamente ricca?! Chissà, tanto meglio per lui. Gli incassi erano saliti vertiginosamente, che la fortuna finalmente lo avesse trovato?!

Mentre fissava lo schermo e con i pensieri da tutt'altra parte venne investito da qualcosa sbucato dal nulla.
Abbassò lo sguardo e si ritrovò un ragazzino che si strofinava  il volto, forse a causa dell'impatto.
« Ehi ragazzino, guarda dove corri, potevi farti male. Tutto bene?!» Killian lo guardò ma il ragazzino non accennava ad alzare lo sguardo. Alzò lo sguardo per cercare di capire cosa stava succedendo.
«Ehi, dove sono i tuoi genitori?!»
Il bambino finalmente alzò la testa puntando i suoi occhioni lucidi che trattenevano a stento le lacrime verso di lui « Mi sono perso...» soffiò tanto che sembrava impossibile giurare che avesse detto qualcosa.
« Ti sei perso?!» Killian era abbastanza sorpreso in realtà, era piuttosto tardi, non immaginava che a quell'ora potesse incontrare gente sobria figuriamoci un bambino.
Dal canto suo il piccolo si ricompose e fissò su di lui uno sguardo fin troppo...adulto per un bambino, quanti anni aveva , 9 ? 10? 
«Si è così» disse questa volta più forte e deciso.
«D'accordo,» fece Killian  «tieni,è il mio telefono, chiamali»
Il ragazzino lo prese e mentre portava il dito sul display questo si arrestò a metà strada. Uno sguardo di nuoco angosciato prese posto su quel piccolo volto.
«Io...io non me lo ricordo ...» ed ecco che che le lacrime stavano per rifare capolino.
«  NO no no, ehi ehi non piangere»  si inchinò all'altezza del bambino e poggiò le mani su quelle piccole spalle. Ci mancava solo questa, pensò. Alzò la testa e volse lo sguardo al locale affianco  «facciamo così , hai fame?  Prendiamo qualcosa da mangiare e appena ti sarai calmato un po' vedrai che il numero ti tornerà in mente»
Fece cenno di si con la testa «Ok, grazie...?»
«Killian Jones» gli sorrise e gli tese la mano che il piccolo strinse energicamente
« Ok, grazie Killian Jones» e mentre si avviavano al locale vicino il bambino si sporse per prendergli la mano.

Quando era agitato o nervoso il suo stomaco si chiudeva e pensava che fosse così anche per il resto delle persone ma a quanto pareva dovette ricredersi davanti a quel piccoletto che stava ingurgitando di tutto e di più...come faceva entrare tutto quel cibo in un piccolo corpo?!
«Allora,» iniziò Killian quando vide che il bambino sembrava a suo agio e e con lo stomaco abbastanza pieno, quegli occhi apparivano più vispi e allegri ora.
  « ...che ci facevi in giro a quest'ora?»
« Io e la mia mamma eravamo andati a trovare un'amica che si è trasferita qui vicino...e mentre tornavamo alla macchina e lei era ferma a cercare le chiavi nella sua borsa  io...io mi sono distratto...»
«Ti sei distratto?!» Killian sospettava che non era tutto
«  Si, beh... non conosco il posto ma...» abbassò lo sguardo, sembrava imbarazzato ,c'era qualcosa che non voleva ammettere
« Ma...»gli fece eco Killian
«Ma, non prendermi in giro, mentre mamma inveiva contro la sua borsa e al fatto che non trovava le chiavi ,all'improvviso ho sentito ...una melodia, è spuntata dal nulla, ne sono stato attratto e non ho potuto fare a meno che seguirla...» sembrava meditare su quanto aveva appena detto e poi continuò «e poi mi sono ritrovato davanti a quel locale...»
«Beh non si può certo dire che quella del locale fosse melodia» sorrise Killian verso il bambino
«Già,» sorrise di rimando «infatti appena mi sono ritrovato lì davanti è come se mi fossi risvegliato da un sogno e mi sono accorto che non riconoscevo il posto e mi sono messo a correre....anche se la mamma mi ha sempre detto di non farlo...» e abbassò lo sguardo di nuovo. Killian cercò di sollevargli il morale «Beh ,fa tanto fiaba ,cos'era il pifferai magico...o qualcosa del genere, no?!»
Al che il volto del bambino si alzò di scatto illuminandosi «Conosci quella fiaba?!» era tra lo sgomento e l'entusiasta    «Ti piacciono le storie?! Io ho un lib...» non riuscì a terminare la frase che Killian lo interruppe «Ehi frena ragazzino, Intanto perchè non mi dici come ti chiami, il mio nome te l'ho già detto»
«Si scusa ,hai ragione. Mi chiamo Henry, Henry Swan»
«Bene Henry, tieni, ora riprova a chiamare tua madre, sarà abbastanza preoccupata non pensi?» sorrise verso Henry porgendogli il cellulare che lo prese e ricambiò con un timido e colpevole sorriso. «Hai ragione»
«Di nuovo»
«Di nuovo» fece eco Henry sorridendo più tranquillo
Digitò il numero che come per magia era tornato nella sua testa e attese.
«Pronto?!»
«Pronto mamma sono Henry»
«Henry!!! O mio Dio Henry ma dove diavolo sei finito?!»
Killian riuscì a sentire chiaramente l'intera conversazione ,la donna dall'altro capo del telefono stava urlando come una furia rendendo semplice origliare sebbene Killian sapeva che no fosse un comportamento da gentiluomo, ma d'altronde non pensava di poter fare qualcosa per placare l'ira della donna.
Henry lo riportò alla realtà «Killian dove siamo?»
Prima di poter rispondere venne interrotto dalla donna
«Killian?! E ora chi è Killian ...» Henry sospettò che avesse detto l'ultima frase poggiandosi  una mano sul volto con fare esausto.
«E' il signore che mi ha prestato il telefono» le spiegò il figlio
«Nel locale accanto al Rabbit Hole, è impossibile non notarlo ,comunque» rispose Killian rubando una patatina dal vassoio del ragazzino.
Henry passò l'informazione alla madre e dopo aver promesso che non si sarebbe spostato attaccò passando il telefono al suo proprietario. «Sarà qui tra pochissimo.»
«Perfetto» e rubò un'altra patatina.
«Allora...» riprese Henry che ora era piuttosto allegro e rilassato «...conosci la fiaba del flauto magico, non ti facevo il tipo, sai .» proseguì
«Che tipo?! E comunque chi non la conosce e ammettilo la tua avventura è abbastanza simile...e direi anche inquietante»  disse ridendo appena e Henry lo seguì «Già ,come se fossi stato attirato da una sorta di collegamento magico...»
«Ehi frena frena» ora rideva di cuore all'ingenuità del bambino, la magia in quel mondo avrebbe fatto comodo; Henry non se la prese e anzi ne approfittò per indagare sull'uomo di fronte a lui, non lo aveva visto mentre correva andandogli a sbattere contro...che fosse davvero magia!?
«Che lavoro fai?!»
«Uhm...Vendo yacht» rispose
«Perchè hai esitato?» no perdeva un colpo quel ragazzino.
«Beh, stavo pensando se dirti la verità o mentire» continuò calmo e sorridendo in modo furbo .
«E?!?!? quella che mi hai detto è una bugia o una verità?!» ora non riusciva più a stare fermo, un eccesso di zuccheri, possibile?
«Chissà...» fece Killian con nonchalance. Killian non era certo il tipo che poteva definirsi amante dei bambini, e ne aveva incontrati per il suo lavoro, i genitori lasciavano che quei piccoli viziati corressero come forsennati lungo l'abitacolo, come avere spazio per correre fosse un requisito necessario per acquistare lo yacht. Bah ,vai a capirli. Stranamente Henry gli era simpatico ,un tipo in gamba.
«Killian non puoi lasciarmi sulle spine!!!!»
«Ok ,ok ma calmati altrimenti tua madre mi farà fuori se ti vede così su di giri; allora , attenzione però, non ti dirò se questa è bugia o verità» altro sorriso perfido «Sono una sorta di Capitan Uncino» sorrise trionfante e si tirò su dato che per creare un'atmosfera più tesa si era avvicinato assumendo un tono cospiratorio mentre parlava.
Henry, o meglio la sua mascella per poco no toccava il tavolo, gli occhi spalancati, sembrava mancargli il fiato. Temeva potesse sentirsi male
«Henry...» tentennò Killian...che avesse esagerato?!
«Non...ci posso...credere!!!» lo disse aumentando sempre di più il tono della voce . «Killian è fortissimo!!!Prima ti parlavo del mio libro e ora sono sicuro che devo fartelo assolutamente far vedere , ti piacerà !!!» I suoi occhi brillavano , non se la sentiva di interromperlo, era contento di vederlo felice...e poi lui non aveva specificato se quella fosse una bugia o una verità. Si, Henry gli piaceva.
Iniziarono a parlare di storie. Killian gli raccontò di quando da piccolo i suoi genitori gli raccontavano le storie più strambe, assurde e belle che avesse mai sentito, diceva che forse se le inventavano sul momento ma a lui piacevano.
Henry da parte sua gli narrava le avventure dei personaggi del suo libro, storie bizzarre certo ma lui non poteva certo giudicare.

Un tonfo li distolse dalla loro conversazione appassionata e si voltarono verso l'origine di quel rumore.
Una bionda con il fiatone e un volto stravolto si precipitò sul ragazzino che le corse incontro.
«Henry!!! Oh mio Dio!»  lo stritolò ,vide il piccolo che all'inizio ricambiò per poi annaspare in cerca d'aria. La madre lo allontanò tenendolo per le spalle «Non ti azzardare più a fare una cosa del genere. Ma che diavolo ti è saltato in mente?! Mi dici come è possibile che riesco a scovare la peggior feccia della città mentre mio figlio riesco a perdermelo quando è ad un palmo dal mio naso?!?!» e si riportò una mano sul volto, sembrava esausta. Se lo riportò tra le braccia e gli diede un bacio sulla testa.
Killian, rimasto in disparte a vedere la scena tossicchiò per ricordare che c'era anche lui. Certo la scena era una delle cose più tenere che avesse mai visto e la bionda era un belvedere ma lui non era mica invisibile.
«Mamma lui  è Killian» disse Henry ancora tra le braccia di sua madre.
La madre si ricompose , si alzò e assunse una postura che Killian potè definire fiera, nonostante le spalle tradivano una certa aria stanca. Dopotutto aveva appena ritrovato suo figlio, un po' di stanchezza era il minimo.
La donna per la prima volta da quando era arrivata si ricordò che se suo figlio era sano e salvo doveva ringraziare quel perfetto sconosciuto che aveva badato ad Henry fino a quel momento.
Si voltò per ringraziarlo, aprì la bocca ma le parole morirono tra le sue labbra.
Per un momento si immobilizzò tutto, aria,tempo,spazio .
Due paia d'occhi che non si erano mai incontrati prima d'allora si incatenarono gli uni agli altri, c'erano solo loro, due pozze verdi e due azzurre destinate a fondersi . Solo loro. Nessun altro. Perché ?!
Un tempo interminabile fermato da Henry che le tirava la giacca facendola rinvenire, le sussurrò «Mamma dovresti ringraziarlo»
Stava cercando di recuperare le facoltà mentali che sembrava avesse perso. Stupida. «Si si...certo..Grazie...Killian» fece esitante sul nome ma ferma e sincera mentre lo ringraziava .
Lui annuì. La donna stava per voltarsi ma lui la bloccò «Tutto qui? Ho salvato tuo figlio da mani sicuramente più pericolose delle mie, un po' di gratitudine sarebbe gradita» mano nella tasca e una a grattarsi dietro l'orecchio. Disinvolto, la cosa più normale del mondo no?!
Scioccata, era scioccata, non lo conosceva da neanche un minuto e già così sfacciato. Mise la sua miglio faccia da poker sfoderando anche un sorrisetto. Il primo che Killian vide da quando era arrivata. Era bella.
«Già ,il grazie era per quello»
«Andiamo, ho salvato tuo figlio, offrimi da bere» sorriso malizioso. Spaccone. Sfacciato. Sperò che suo figlio non ne fosse rimasto troppo influenzato
«Mamma, ha ragione mi ha salvato, ti pregooooooo» Henry e quel suo sguardo da cucciolo, doveva accettare.
«D'accordo andiamo» Rassegnata. Prese la mano del figlio.
Vide Henry e Killian scambiarsi un sorriso complice. Due bambini.
«Ehi tesoro, non mi hai detto il tuo nome!»
La sua chioma oscillò mentre si voltava e da sopra la spalla rispose «Emma, Emma Swan.»
Killian poteva giurare di aver visto un accenno di sorriso.
Si avviarono.
Henry udì di nuovo quella melodia e si voltò verso Killian e gli tese la mano libera, lui gliela stinse. Perfetto. Si sentiva più leggero e felice.


 

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Salve, allora, io non so cosa è preso alla mia testa ma l'altra sera è come fossi posseduta xD la mente non riusciva a fermarsi e ha fatto tutto da sola dalla prima all'ultima parola ,quindi prendetevela con lei se non vi piace u.u.
Comunque se qualcuno è arrivato fin qui grazie, non sono una scrittrice e se avete qualcosa da dirmi ,insulti o consigli ,non fatevi problemi e fatemi sapere ;)

  
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