Fino all'ultimo respiro
Lanciai la bacchetta sul divano, senza preoccuparmi minimamente di dove fosse finita.
Le risate del piccolo Harry riempivano l'aria. Stretto tra le braccia della madre non faceva altro che agitare le braccine chiedendomi disperatamente di continure lo spettacolo che fino a quel momento lo aveva intrattenuto. Sorrisi divertito osservando i vani tentativi di Lily che cercava di calmare Harry. Mi sdraiai sul divano, pensando a ciò che ci minacciava fuori dalla porta di casa nostra.
Fortunatamente Harry non sapeva nulla di ciò che succedeva all'esterno delle quattro mura della casa. Era troppo piccolo per poterlo capire...
Chiusi
gli occhi cercando la bacchetta con la mano, sapevo che era finita in
una fessura tra i cuscini, ma speravo di ritrovarla presto, negli
ultimi tempi era meglio avere l'unica arma a mia disposizione a
portata di mano.
Una
remota parte di me non desiderava altro che poter uscire, lasciare
anche solo per qualche minuto la nostra casa. Erano giorni che stavo
chiuso qui dentro. Avrei potuto usare il mantello
dell'invisibilità se solo Silente non l'avesse preso in
prestito.
Fortunatamente
quel pomeriggio sarebbe passato Sirius per portarci nuove
notizie dall'esterno, oltre che per far visita al suo figlioccio e ai
suoi migliori amici.
Sapevo
che eravamo in un grosso pericolo, ma ogni tanto mi ritrovavo a
pensare che forse, se Voldemort ci avesse trovati,
avrei potuto
finalmente spezzare la monotonia che regnava nella mia vita in quel
momento.Tuttavia bastava solamente lo sguardo di Harry a farmi capire
che quelli erano pensieri sbagliati, sciocchi. Alcune volte la
parte malandrina del mio animo tornava in superficie, portandomi
a pensare cose illogiche; stupide in quella situzione,
perché
con Voldemort in giro non potevo permettermi di mettere in pericolo
le persone che amavo solamente per spezzare la monotonia.
Niente
e nessuno avrebbe mai dovuto far del male alle persone che amavo.
Improvvisamente
la porta si spalancò, rivelando una figura dagli occhi verdi
segnati
da ombre scarlatte.
Mi
alzai di scatto dal divano, voltandomi per un attimo verso Lily. Vidi
i suoi occhi riempirsi di puro terrore, specchio dei miei. Sapevo che
non saremmo usciti vivi da quella casa, se non combattendo, ma in
quel momento sia la mia bacchetta sia quella di Lily erano fuori
dalla nostra portata.
Lord
Voldemort ci aveva trovati!
"Lily, prendi Harry! Corri! Scappa! È lui... Io lo trattengo." Urlai rivolto verso mia moglie, senza comprendere il senso delle mie parole.
Mi voltai velocemente, lanciando un'occhiata al divano, la bacchetta non c'era e non avevo il tempo di cercarla. Lasciai perdere, sperando con tutto me stesso che almeno loro due riuscissero a salvarsi, io avrei fatto il possibile per regalare a loro del tempo prezioso, nella speranza che bastasse per far sì che si mettessero in salvo. Il tempo si accorciava inesorabilmente, prima della... Respinsi quel pensiero, determinato a trattenere Voldemort il più a lungo possibile. Non volevo pensare al motivo grazie al quale era riuscito a trovarci, ero sicuro solamente di una cosa: Peter non ci aveva traditi, non l'avrebbe mai fatto.
Lasciai il salotto, corendo verso l'ingresso. Era stato sciocco da parte mia abbandonare la bacchetta in quel modo, era pur sempre la mia unica arma, la mia unica difesa... Non riuscii a comprendere il motivo per il quale il mio cuore iniziò a battere più lentamente, sembrava quasi volesse contare i minuti, i secondi, gli attimi che mi dividevano da quell'unico momento con una marcia lenta, in netto contrasto con i miei passi che erano piuttosto affrettati. Avvertii dei passi lontani sulle scale che portavano al secondo piano della villetta, era Lily. La speranza di poterli rivedere, un giorno, mi fece andare avanti per la mia strada. Strada che non aveva ritorno...
Arrivai
davanti all'uomo che a lungo ci aveva cercati: Lord Voldemort, il
volto pallido e serpentesco era segnato da un ghigno divertito, gli
occhi ridotti a fessure, verdi screziati di rosso, divertiti. Lo vidi
alzare la bacchetta, mentre il ghigno sul volto prendeva una piega
diversa, il divertimento si stava tramutando in determinazione. Il
mio cuore iniziò a battere più velocemente.
Scoppiò in una risata
gelida, spettrale tanto quanto il suo aspetto; era diventato
più
simile a un cadavere di quanto non lo fosse mai stato. Solamente un
pensiero continuava a occupare la mia mente, Lily, Harry e la
loro salvezza. Speravo con tutto me stesso che riuscissero a salvarsi
in un modo o nell'altro, speravo che arrivasse qualcuno ad impedire a
Lord Voldemort di fargli del male, speravo di poterli rivedere vivi.
Vederli...
si, forse da un altro mondo, un'altra dimensione che ogni secondo si
avvicinava sempre di più. L'aldilà, questo era
ciò che mi
aspettava, ma se tutto ciò avesse significato la salvezza di
Lily e
Harry, l'avrei accettato. Continuavo a sperare contro ogni logica che
quell'uomo venisse catturato presto, sperando che un giorno Harry
avrebbe vissuto in un mondo migliore di quello che aveva creato
Voldemort. Un mondo che l'Ordine della Fenice aveva a lungo
ricercato. Avevamo combattutto per far sì che si potesse
finalmente
trovare.
L'Ordine,
certo. Loro avrebbero messo fine a questa guerra così
inutile.
Albus,
Minerva, Hagrid, Molly, Arthur, Peter, Remus, Sirius... Sirius, a lui
sarebbe spettato il mio posto finita la guerra, lui avrebbe badato ad
Harry, sarebbe diventato come un padre per lui, il padre che non
avrebbe mai potuto avere.
Chiusi gli occhi per un secondo, ricordandomi di ogni volto amico, nella speranza che quel passo fosse meno difficile da compiere. Per loro, per Lily, per Harry stavo sfidando il mago più potente di quel tempo. Per loro avrei lasciato questo mondo. Li riaprii, puntando lo sguardo negli occhi gelidi di Lord Voldemort.
Alzò
la bacchetta.
Un
lampo di luce verde.
Il mio corpo fu privato di ogni forma di vita... caddi a terra, con una lentezza infinita. Due dolcissimi occhi verdi attirarono la mia attenzone, mi persi in essi per l'attimo più lungo della mia vita. Solo quando sparirono mi resi conto che erano soltanto frutto della mia immaginazione: Lily era fuggita.
Era
salva.
O
almeno così credevo...
Storia pubblicata in data 21 Aprile 2009 sul mio vecchio profilo.
[Vecchie recensioni allegate.]
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|