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Autore: ViTed98    14/01/2016    1 recensioni
Rumpel e Belle sono presi da una piccola lite matrimoniale, quando vengono sorpresi da una luce accecante che cambierà per sempre le loro vite.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Moe French/Maurice, Nuovo personaggio, Signor Gold/Tremotino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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È un mese che Rumple non si fa sentire, Gennaio era passato con svariate telefonate e "sorprese" sotto casa. Veniva a chiedermi di tornare a casa, mi chiedeva di lasciare il bambino; ma la risposta era sempre la stessa, "no, con il bambino o niente".
Il piccolo Charlie stava crescendo alla velocità della luce, aveva già iniziato a sedersi diritto senza nessun aiuto, era adorabile, guardava tutto quello che lo circondava con stupore, toccava tutto e lo osservava con attenzione, poi sorridendo si girava verso di me facendomi vedere la sua nuova scoperta con quel sorriso sdentato che amavo da impazzire.
La sera invece Charlie dormiva con me e si girava verso la parte vuota del letto matrimoniale come se stesse cercando qualcuno, anche io cercavo qualcuno in quel letto, cercavo lui che non si faceva sentire, la mattina quando andavo in biblioteca con il piccolo mi fermavo davanti al banco dei pegni ma era sempre e costantemente chiuso. Ero preoccupata, non era da lui scomparire di punto in bianco, terrorizzata che gli fosse successo qualcosa quel giorno lasciai il bambino a mio padre e corsi verso villa Gold.
Erano due mesi che non vedevo quell'enorme casa, corsi verso la porta e suonai il campanello in continuazione fino a quando da dietro la porta non si sentì
-andate via -
Urlato malamente, con il cuore più leggero bussai
-sono io, apri ?-
Non passò un minuto che la porta si aprì rivelando il proprietario, ebbi difficoltà a riconoscerlo, la barba troppo lunga, la camicia sgualcita, i pantaloni macchiato di qualcosa e i suoi meravigliosi capelli spettinati.
- Belle -
Mi abbracciò, ma quell'abbraccio non aveva il solito odore, no era un brutto odore, qualcosa che doveva essere assolutamente lavato, non potevo credere che quella puzza la mandasse proprio lui.
-Rumpel...Che cosa hai combinato? -
Lo feci allontanare ed entrai dentro la casa, se l'inquilino era combinato in quel modo la casa era peggiore, bottiglie di ogni tipo di liquore buttate per terra, cravatte in giro per la casa, boxer, camice, lampade infrante per terra e chi più ne ha più ne metta, mi girai verso di lui scioccata, alzai la mano ed indicai il piano superiore
-fila a fare la doccia -
Scossi la testa mentre lui saliva le scale con il capo chino.
Mentre iniziavo a raccogliere le bottiglie venni afferrata per i fianchi e sbattuta contro il muro, le labbra di Rumpel catturarono le mie in un bacio bisognoso, rimasi sorpresa da quel bacio ma dopo un attimo di esitazione lo ricambiai, mi erano mancate, le sue labbra calde, le sue mani sui fianchi che mi attiravano di più verso di lui, mi era mancato portare le braccia dietro il suo collo e immergere le mani nei suoi capelli.
Ci separammo con il respiro corto, appoggiò la fronte sulla mia sussurrando
-ne avevo bisogno-
Anche io Rumpel, anche io ne avevo bisogno, riavvicinai le labbra alle sue per assaporarle nuovamente, venni ricambiata mentre mi prendeva in braccio e mi portava al piano superiore, le mie mani corsero verso la sua camicia, sbottonai ogni bottone il più velocemente possibile, buttai la camicia per terra e mi fermai a guardarlo negli occhi.
-bagno -
Sibilai solamente
-dopo-
Ricatturò le mie labbra e mi portò verso la nostra camera, mi stese sul letto e mi tolse la maglia
-ora-
Sussurrai, lo allontanai e mi misi seduta indossai nuovamente la maglia e lo guardai 
-mi ritroverai ancora qui quando avrai finito, te lo prometto - 
Mi alzai e gli accarezzai la guancia dolcemente, uscì da quella camera tornando al piano di sotto. Le bottiglie che avevo in mano qualche minuto prima ora giacevano a terra in mille pezzi, sospirai e iniziai a prendere tutti i frammenti, al piano superiore si sentì lo scrosciare dell'acqua, mi morsi il labbro inferiore che ancora sapeva di lui e chiusi gli occhi, quanto mi era mancato, lo avevo capito soltanto quando le nostre labbra si erano rincontrate dopo due lunghissimi mesi, buttai i pezzi nella spazzatura malamente, dovevo tornare da lui, con il bambino, ne avevamo bisogno sia io che lui, camminai spedita in salotto e raccolsi tutte le bottiglie dal pavimento, sul tavolino, dietro il televisore, come era finita una bottiglia la dietro me lo avrebbe dovuto spiegare, tra l'altro anche piena, buttai il contenuto nel lavandino e là bottiglie nel cestino.
Appoggiai le mani al lavandino e lo guardai, delle braccia mi circondarono la vita e mi strinsero al petto, voltai il viso verso di lui e mi girai tra le sue braccia, aveva solo un asciugamano legato in vita. Iniziò a baciarmi il collo lentamente, istintivamente spostai la testa di lato per lasciagli più spazio.
-Rumpel, aspetta...-
Tentai di allontanarlo spingendolo leggermente, mi strinse più forte a se senza fermarsi
-Rumpel, dobbiamo parlare-
Lo spinsi con più forza ma non si allontanò né si fermò, passo le mani sotto la mia maglia salendo di fino al reggiseno, tentavo di spingerlo via in tutti i modi, ma era troppo forte per me, anche il mio corpo non oppose così tanta resistenza, mi morsi le labbra e chiusi gli occhi decisa a lasciarmi andare al suo tocco, quando mi toccò il seno sopra la stoffa lo spinsi con maggior forza riuscendo ad allontanarlo.
-RUMPEL, dobbiamo parlare ho detto-
Usai un tono fermo e deciso guardandolo leggermente male
-vatti a vestire, ti aspetto sul divano -
Lo superai senza dire altro andandomi a sedere dove gli avevo detto, il telefono mi squillo, lo presi dalla borsa:
'Papà? È successo qualcosa? Charlie sta bene?'
' si, si sta benissimo solo...'
' solo cosa ?'
Mi alzai di scatto pronta ad afferrare la maniglia e uscire 
' non trovò il cuccio, lo cercato da per tutto '
' a la felpina? '
' si, perché questa domanda?  '
' controlla se è dentro il cappuccio'
Ci fu un attimo di silenzio
' oh, si, eccolo qui, tieni Charlie, come facevi a sapere che era lì ?'
Sorrisi e mi risedetti
' sono sua madre no?'
-no, non lo sei-
Alzai lo sguardo verso le scale e lo guardai negli occhi
'devo andare papà, torno fra poco'
Chiusi il telefono e mi avvicinai a lui
-oh sì che lo sono, e tu non puoi dire il contrario -
Gli puntai il dito contro e lo guardai negli occhi adirata
-invece posso, guarda quello che ha fatto questo bambino, ci ha allontanato...-
-oh no Rumpel, sei tu che mi hai allontanata, tu e soltanto tu.-
-io ? Ma cosa stai dicendo, le ho provate tutte per farti tornare da me, sono venuto fino a casa di tuo padre per riprenderti e tu no 'con il bambino o niente'
Mi fece il verso è mi guardò dritta negli occhi
-dove la tazzina ?-
-che diamine c'entra ora?-
-ti ho chiesto dove-
-non lo so, non lo trovata al negozio-
-ah, non l'hai trovata ? Forse perché è Charlie-
-smettila con questa storia, non è la nostra tazzina-
-si che lo è, lo è, e come se lo è-
Presi il telefono e gli feci vedere una foto che avevo scatto al piccolo.
-guarda vicino all'occhio, dimmi se questa cicatrice non è tale e alla sbeccatura-
Prese il telefono e lo buttò sul divano, stavo per protestare quando le sue labbra catturarono di nuovo le mia, non opposi resistenza mi sollevò da terra e mi portò nella nostra stanza.

 

 

-che ore sono ?-
Sussurrai appoggiata al suo petto che si alzava e abbassava lentamente. Lo sentii muoversi verso il comodino
-mezzogiorno e un quarto-
Era tardissimo, Charlie senza di lei non avrebbe mangiato, svariate volte Maurice aveva provato a dargli il latte ma era sempre tutto inutile.
-devo andare da lui-
Mi allontanai da lui di controvoglia e mi alzai iniziando a raccogliere i miei indumenti
-potremmo averne uno nostro-
Mi voltai verso di lui mentre mettevo il reggiseno
-è troppo piccolo, non posso avventurarmi ora in una gravidanza con Char..-
-ti ho già detto che non è tuo-
Infilai gli slip senza più dire una parola, lo aveva detto con un tono così duro, con un tono che non aveva mai usato con me, infilai i  collant
-non importa, ora è mio-
Sibilai irritata, misi la camicetta e mi voltai come una furia contro di lui
-non lo dire più, Charlie e mio, sarà, solo ed esclusivamente mio chiaro ? Hai perso la tua occasione-
Infilai la gonna cercando di trattenere le lacrime
-e io che volevo tornare qui, che sciocca-
Riflettevo fra me e me, mi sedetti sul letto per infilare le scarpe, le sue braccia mi circondarono la vita è mi fecero aderire al suo copro
-rimani qui, Belle, andiamo Sweetheart, ne avremo uno nostro, possiamo provare anche subito-
Scossi la testa e misi l'ultima scarpa prima di alzarmi e annullare quel abbraccio.
-questa sarà l'unica e l'ultima volta che te lo chiederò, vieni a vedere il bambino, a tenerlo in braccio almeno -
Sospirò e mi guardò negli occhi, sostenni il suo sguardo e lui annuì
-va bene, lo incontrerò e lo terrò in braccio, contenta ? -
Alzai gli occhi al celo e scesi nel salone per prendere la mia borsa e il telefono, il contentino, gli stava facendo il contentino seriamente?
Presi il cappotto e lo indossai velocemente, lo sentii scendere le scale di corsa, mi voltai, aveva solo una vestaglia, la mia vestaglia, era ridicolo, mi trattenni dal ridere
-voglio farlo davvero, Belle, voglio incontrare..Charlie giusto ? -
Mi voltai verso di lui e annui a quella domanda
-perché Charlie ?-
Si avvicinò e mi prese una mano baciandola dolcemente
-lo ha scelto lui, lo porto oggi pomeriggio, verso le cinque e l'ora in cui si sveglia, ci vediamo al tuo negozio-
Gli strinsi la mano prima di lasciarla e uscire di casa, mi voltai di nuovo verso di lui e
tornai indietro a baciarlo con dolcezza, rimanemmo così fino a quando i nostri polmoni non ci chiesero aria, appoggiò la fronte sulle mia e sorrise
-a più tardi Rumpel-
Lo baciai a stampo un'ultima volta prima di allontanarmi completamente da lui, continuai a salutarlo con la mano fino a quando  non scomparve dietro le altre case.











Angolino autrice
Flameo Everybody, come va ? la scuola ?
spero bene, questo mese sono arrivata un po’ prima,
visto che brava :3
Sono stata brava vero, li  ho fatti riunire al terzo capitolo
ma non gioite molto, Charlie metterà molta zizzania tra i nostri Rumbelle.
Approfitto per ringraziare la mia amica Rachele che con molta pazienza ogni volta mi corregge la storia, Grazie Sfrantezza <3
Al prossimo mese <3 :3   

  
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