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Autore: amoallafolliadraco    23/02/2016    0 recensioni
Draco Malfoy e Hermione Granger. Legati solo dall'odio per tanti anni.
E se Hermione lo vedesse piangere in bagno? E se scoprisse qualcosa che non avrebbe dovuto scoprire?
Sentivo i miei polsi stretti da lui, faceva male, molto, troppo ma non riuscivo a liberarmi. Ma ero così sicura che a farmi male fosse la sua stretta e non lui stesso?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Hermione camminava con passo fulmineo per i corridoi, il respiro accelerato e le guance rosse. Mai si era lasciata minimamente turbare da Malfoy e dalle sue minacce, vederlo però piangere istericamente l'aveva scossa. L'aveva sempre considerato  un essere incapace di alcuna manifestazione di emozione o sentimento eccetto il suo puro disprezzo nei confronti degli altri esseri che credeva inferiori a lui,ovvero tutti salvo qualche rara eccezione. Improvvisamente, come se fino ad un momento prima stesse sognando, Hermione si ridestò e riflettè su quanto fosse totalmente sciocco e assolutamente insensato lasciare che Malfoy invadesse la sua mente e i suoi pensieri. Hermione fece un profondo respiro e autocompiacendosi della sua capacità di giudizio e controllo si avviò verso la Sala Grande per la cena. "Quefto pastifccio di pollo è la fffine del pfmondo." mormorò Ron completamente invaso dal piacere che in questo momento stavano provando le sue papille gustative,come sempre d'altronde. Hermione prese posto accanto a lui divertita dal solito comportamento dell' amico e si unì alle risa di Harry, Ginny e Neville. "Hermione, come mai sei scesa così tardi?" le chiese con sincera curiosità Harry "Oh be stavo venendo qui quando... " Hermione era in procinto di raccontare di Malfoy,non era affatto una che temeva le minacce lei, specialmente fatte da quell'insopportabile serpe ma la visione del suo dolce preferito la distrasse in un attimo da quello che stava per dire "La panna cotta! " esclamò felice emettendo un gridolino "Oh Hermione, tu e la panna cotta siete un caso perso" commentò divertita Ginny mentre Hermione stringeva platealmente e con un fare alquanto teatrale il piatto in cui era adagiata a suo dire quella bellissima e perfetta panna cotta.  Hermione si ricordò solo successivamente di quello che stava per dire, ma per un motivo totalmente estraneo persino a lei,  decise che avrebbe rimandato quel momento;  proprio mentre era assorta in quei pensieri Draco Malfoy fece il suo ingresso in Sala Grande, Hermione scoccò occhiate di disapprovazione verso tutte quelle ragazze che casualmente iniziavano a darsi gomitate e, fra un sospiro e l'altro, commentavano la sua bellezza  " Hermione, ti capisco,  anche io non riesco a sopportarle" disse addolorato Neville "pensa che quando la settimana scorsa mi sono dichiarato ad Hannah Abbott la sua unica giustificazione nel rifiutarmi è stata quella del suo profondo e tormentato amore con Malfoy" concluse Neville scettico, Hermione scoppiò a ridere battendo gli una pacca di consolazione sulla spalla " ma scusa,  quanto può essere profondo e tormentato il loro amore?  Malfoy a suo dire si degna appena di considerare Tassorosso come una casa, figurarsi Hannah! " constatò Hermione divertita. "È quello che mi chiedo anche io... " rispose accigliato Neville. Lo sguardo di Hermione vagò nuovamente sull'oggetto, nonché protagonista della loro conversazione.  Tralasciando il catastrofico aspetto caratteriale, Draco Malfoy, a parer di Hermione, era troppo alto. I ragazzi eccessivamente alti l'avevano sempre messa un in soggezione, non che fosse il caso di Malfoy naturalmente. Hermione trovava ridicolo il modo in cui camminava come un damerino, per non parlare dei capelli.  L'unica cosa che trovava vagamente accettabile di Malfoy, ed era un duro colpo per Hermione ammetterlo, erano gli occhi : anche se a fatica doveva ammettere che quel grigio non le dispiaceva affatto. "Hermione perché tu e Malfoy vi state fissando? È  successo qualcosa? " le domandò preoccupato destandola dalle sue riflessioni " Uhm, no Harry, siamo alle solite. Stavo riflettendo su quanto possa essere odioso." " Ginny la mousse la finisci o posso prenderla? " chiese speranzoso Ron. " Dio, sei un pozzo senza fondo!  Ecco e buonanotte!" esclamò a metà fra l'esasperazione e la rassegnazione la rossa. "Vado anche io, ho parecchio sonno oggi, notte ragazzi." sorrise Hermione " A domani! " le risposero gli altri in coro. Le due ragazze poco dopo arrivarono finalmente al dormitorio,  con un tonfo sul letto Hermione  assunse la posa di un tonno spiaggiato e Ginny la imitò. " Sai Ginny, ti confesso che sono un po' in ansia per la faccenda di domani di Piton, chissà di quale sorpresa parla, il ghigno che ha assunto quando l'ha detto non mi è piaciuto affatto. Capisco, anche io sarei preoccupata al posto tuo" confessa pensierosa Ginny "chissà che ha in mente... "concluse poi sbadigliando sonoramente. " Sonno eh? " le chiese comprensiva Hermione " Oh Herm, terribilmente! " si lamentò la piccola Weasley " Siamo in due! "replicò Hermione sbadigliando a sua volta. Le due ragazze, benché fosse notevolmente presto,  si addormentarono subito. Quella notte Hermione sognò Piton e il suo ghigno e si svegliò il mattino dopo con dei capelli che definirli crespi e cespugliosi sarebbe stato  un palese eufemismo. Salutò Ginny ancora a letto e dopo una veloce colazione si precipitò frettolosamente nei sotterranei per la consueta lezione di Pozioni. Quella mattina nessuno dei suoi amici era presente, probabilmente avranno finto di essere malati per poter rimanere a letto, pensò divertita Hermione. Guardò preoccupata l'orologio temendo di non essere nel suo consueto anticipo di mezz'ora rispetto all'inizio della lezione che le garantiva da sempre  tranquillità e tempo per... "BAM",  i suoi pensieri mattutini furono interrotti. Appena svoltato l'angolo di un corridoio era letteralmente caduta a terra e si era ritrovata poi su qualcosa di morbido.  il suo cervello stava lavorando velocemente su quanto era appena accaduto quando... " Mezzosangue, non respiro cazzo. Levati di mezzo Salzar santissimo, sento già i tuoi batteri che mi contaminano! " si lamentò alla pari di un bambino Draco. La ragazza non se lo fece ripetere due volte e si alzò proprio come fece Draco qualche istante dopo. Il ragazzo era già pronto e furibondo a dire quattro parole a quel cespuglio ambulante, quindi fece un passo per potersi avvicinare a lei e le scivolandole addosso e portandola giù sul pavimento con lui. "Che ne pensi mia adorata micetta? Ho forse ho messo troppa cera? " sentirono dire da Gazza a quel dannato gatto i due ragazzi.  "Lurido magonò da strapazzo! " si lamentò esasperato  Draco senza rendersi conto di essere esattamente sopra Hermione. Fu un attimo che il suo cervello si rese conto di ciò.  Provò immediatamente  ad alzarsi ma qualcosa andò storto, sembrava che quella mezzosangue lo stesse trattenendo a terra. " Granger, di grazia, non sei nemmeno capace di trattenere i tuoi ormoni? Gradirei alzarmi cazzo! " sbottò esasperato ai limiti del possibile. Poi la guardoò e si accorse che mai aveva visto una ragazza assumere in viso una tonalità più rossa di quella della Mezzosangue in quel preciso istante. Draco abbasso lo sguardo e capì il motivo di tanto imbarazzo da parte sua.
   
 
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