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Autore: Nene_92    12/03/2016    11 recensioni
[Interattiva - conclusa]
La Seconda Guerra Magica è finita da anni e la pace prospera sia nel mondo magico che in quello babbano. Ma una nuova minaccia si prospetta all'orizzonte: creature oscure si stanno muovendo nell'ombra, creature che il mondo magico ha sempre ignorato, anzi, dimenticato. 
Ad occuparsene è sempre stata una famiglia sola: i Grimm, discendenti di Jacob e Wilhelm, i famosi fratelli delle fiabe horror babbane, in realtà appartenenti ad una delle famiglie purosangue più antiche del mondo magico. Una famiglia di cacciatori.
Ma forse anche loro se ne sono scordati...
(per i fan di Grimm: Nick Burkhardt e co iniziano ad apparire dal capitolo 10 bis - Luna Piena --> gli episodi narrati terranno conto di ciò che è successo fino alla quarta stagione, poi si discosteranno dalla serie. In ogni caso, se ci dovessero essere possibili SPOILER avviserò capitolo per capitolo. ;) )
[ la storia fa parte della serie "Grimm" ]
Genere: Avventura, Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro personaggio, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Grimm'
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13 - Luna piena
- Luna piena -


Michelangelo Hamato stava ballando con Zoey quando percepì che qualcosa non andava.
Si sentì appesantito di colpo, stanco, febbricciante, malato. Come se all'improvviso gli fosse passato sopra un camion a tutta velocità. E il camion gli avesse spezzato le ossa una ad una.
Con il tempo, Michelangelo aveva imparato ad associare quella sensazione ad un solo evento: la luna piena.

Ma la luna piena non ci sarebbe dovuta essere prima di altre due settimane. 

Con il terrore che si espandeva ad ondate in tutto il suo corpo, alzò lo sguardo verso il soffitto della Sala Grande. Solo per vedere il suo peggior incubo realizzarglisi sotto agli occhi: la luna si stava ingrossando sempre di più, diventando piena.
Senza tante cerimonie e senza pensare troppo alle conseguenze, spinse Zoey lontano da lui, soffiandole appena un "Scappa", mentre lei lo guardava con occhi incerti e perplessi, senza capire cosa stesse realmente succedendo.
Spinta la ragazza lontano da sè, Michelangelo percepì l'ormai abituale scricchiolio delle ossa del suo corpo, rumore che lo accompagnava sempre durante le trasformazioni dettate dalla luna piena.
Percepì ogni singolo osso modificarsi e ingrossarsi, mentre le  gambe si piegavano, cedendo sotto al peso che stava acquistando in così poco tempo. Sentì i denti allungarsi e i vestiti che indossava strapparsi.

L'ultimo pensiero coerente che fece, prima di completare la trasformazione, fu che non aspettandosi la luna piena, non aveva neanche assunto la dose giusta di pozione antilupo.

Perciò tutti gli studenti della scuola erano in pericolo.

Poi fu solo istinto e caccia.

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Milly era completamente paralizzata dal terrore. 
Nell'arco di pochi secondi era passata dallo chiaccherare allegramente con Water a cercare di sfuggire da un lupo mannaro. Era piombato su di loro in un frazione di tempo talmente minima che nessuno se n'era accorto. 
Con una zampata aveva buttato all'aria il tavolo - alcune schegge l'avevano colpita in pieno al braccio, facendola sanguinare - e poi si era avventato su di loro, a fauci spalancate.
Il primo istinto della Grifondoro era stato quello di puntargli contro la bacchetta, ma chissà dov'era finita a seguito della collutazione. Inoltre la ragazza inziava anche a percepire le prime fitte di dolore al braccio, alle quali non aveva inizialmente fatto caso, a causa dell'adrenalina iniziale. 
Provò ad alzarsi sulle gambe per correre via, ma non sapeva neanche dove correre. 
E non avrebbe potuto farlo comunque: una parte del pesante tavolo di legno le era finita addosso, limitandola fortemente nei movimenti. 

Aveva la mente completamente annebbiata dal terrore.


Era completamente indifesa. Ed era totalmente spacciata.

Presa dalla disperazione, iniziò a strisciare sui gomiti, intenzionata a non arrendersi. Se il lupo mannaro la voleva morta, allora se la sarebbe dovuta sudare.
Di punto in bianco sentì qualcosa sollevarla di peso e cacciò un urlo, terrorizzata. 
Poi si accorse che erano mani gentili e non zampe quelle che la stavano aiutando a rimettersi in piedi. 
Alzando lo sguardo, vide un ragazzo moro con gli occhi azzurri che non conosceva, ma al suo fianco, con la bacchetta spianata puntata sui lupi c'era Caitriona. E, a poca distanza da loro, c'era anche Eleonore.
"Lex, aiuta la ragazza a raggiungere un posto sicuro. Qui ci penso io." Disse il ragazzo sconosciuto con un tono di voce che non ammetteva repliche. 
I due si scambiarono uno sguardo d'intesa, solo loro, poi la Serpeverde, senza tanti complimenti, prese Milly sottobraccio per aiutarla a camminare. "Vedi di rimanere vivo Chris. O ti resuscito solo per ammazzarti con le mie mani." Soffiò a pochi centimetri dalla bocca del ragazzo, prima di allontanarsi velocemente.
"In che senso ci pensa lui?" Chiese la Grifondoro incuriosita. "E chi è?" Per un attimo, troppo presa dalla particolarità della scena, si era dimenticata della situazione presente in Sala Grande. Almeno finchè Eleonore, con un colpo di bacchetta, non fece volare uno dei lupi per mezza stanza, facendogli disegnare un arco perfetto sopra le loro teste e facendolo crollare contro ad un muro.
"Quello" Rispose Lex gonfiando il petto d'orgoglio "è Chris: è il mio ragazzo ed è un licantropo."

Un violento ed aspro ringhio, proveniente dal fondo della Sala, bloccò il resto della conversazione. 

Senza spiegare nient'altro, Lex spinse Milly dentro ad un cerchio formato da pietre color verde brillante. "Stringi le spalle e piega la testa verso il petto o ti farai del male. Durerà pochi secondi, poi sarai al sicuro." 
"Cos..." Ma la Grifondoro non fece in tempo a chiedere altre spiegazioni: un vortice la risucchiò completamente. Agendo d'istinto, piegò se stessa in posizione fetale, facendo esattamente come Lex le aveva frettolosamente spiegato. Dopo pochi secondi, senza avere idea di come aveva fatto ad arrivare fin lì, si ritrovò dall'altra parte del Castello, nella Camera dei Capiscuola, dove altri studenti - ancora molto scossi - erano già ammassati.

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Francisco raggiunse di corsa Gabriela. 
Sua sorella era fortemente scossa per ciò che era appena accaduto con Raphael, ma nel complesso stava bene.
"Ti ha graffiato?" Chiese preoccupato, vedendo un piccolo rivolo di sangue uscirle da una guancia.
"No. Questa è stata una scheggia volante." Rispose lei, passandosi sopra alla ferita il palmo della mano per cercare di asciugare quella piccola goccia. "Secondo te cosa possiamo fare?" 
Chiese subito dopo, con tono agitato. "C'è anche Raphael lì in mezzo! Non voglio che gli accada qualcosa!"
"Forse una soluzione c'è." Commentò una voce alle loro spalle "Ma ho bisogno del vostro aiuto. E della vostra totale fiducia." Eleonore era apparsa, trascinando dietro di lei una confusa Diamante. "Ho bisogno di tutti e tre. Ho bisogno dei vostri poteri."


Gretel si piegò su se stessa, evitando l'ennesima zampata del lupo, che ringhiò esasperato. Per lui, lei era solo una mosca dispettosa che lo infastidiva, ma abbastanza agile da evitare ogni suo attacco.
La più giovane delle Grimm sapeva benissimo che quello che aveva di fronte era pur sempre uno studente come lei - i lupi mannari presenti ad Hogwarts quell'anno erano almeno cinque - perciò era molto restia ad attaccarlo. 
Sapeva che la maggioranza delle loro azioni era dettata solo dall'istinto, che non avevano davvero consapevolezza di ciò che stavano facendo. Inoltre aveva bisogno di dare tempo alla sorella, per permetterle di mettere al sicuro il numero più elevato di studenti possibili, prima di passare al contrattacco. Perciò aveva iniziato a fare da esca, portando avanti quel ballettino improvvisato. Ma più passava il tempo più si sentiva stanca, mentre i muscoli delle gambe iniziavano ad indolenzirsi.
Con l'ennesima piroetta e un salto all'indietro evitò le fauci spalancate del lupo, poi decise che ne aveva avuto abbastanza per quella sera.
Estrasse la bacchetta urlando "Pietrificus Totalus".
L'incantesimo non servì per congelare il mannaro a mezz'aria - i lupi erano troppo potenti perchè ciò potesse accadere - ma riuscì comunque a rallentarlo. E lei potè portarsi temporaneamente fuori tiro.

In quel momento un enorme lupo bianco sbucò dal nulla, trascinandosi dietro ben due lupi mannari: la scena poteva quasi ricordare una caccia alla volpe, se non fosse stato che si trattava di tre animali completamente diversi e tutti e tre alquanto pericolosi. 
All'ultimo secondo il lupo bianco balzò di lato, con un'agilità quasi umana, mentre i due lupi mannari - troppo lenti nei movimenti rispetto a lui - finirono per cozzare violentemente l'uno contro l'altro, buttandosi per terra a vicenda.
Il lupo bianco, approfittando della confusione, si ritirò di corsa verso il fondo della Sala, dove quattro figure lo stavano aspettando.

"GRETEL STA' GIU'!" La ragazzina, udita la voce della sorella, si rannicchiò su se stessa, evitando quindi i corpi del quarto e del quinto lupo, che atterrarono con uno schianto sopra agli altri tre. 
Ciò li fece incazzare ancora di più. Tutti e cinque e tutti ammassati nello stesso luogo: per loro fu troppo. 
Come un sol uomo, si alzarono contemporaneamente su due zampe, quasi in posizione umana, ringhiando e latrando rumorosamente. Poi iniziarono a correre verso i loro obiettivi. E la prima sul loro cammino era Gretel.
Ma la ragazzina non aveva perso tempo. Aveva iniziato ad arretrare, anche se lentamente: lo faceva al contrario, volendo continuare a mantenere la situazione sotto controllo. Per questo non potè vedere sua sorella fare un gesto con la mano verso i tre ragazzi - Gabriela, Francisco e Diamante - ma potè comunque percepire la sua voce ordinare con tono secco "Ora." 

Evidentemente i tre ragazzi sapevano perfettamente a cosa quel comando si riferisse, perchè alzarono contemporaneamente il braccio verso i lupi, che di colpo si congelarono a mezz'aria, sommersi completamente da uno spesso strato di ghiaccio. In piedi, in posizione eretta. Esattamente come Eleonore voleva. 
"Ah ecco! Eis elternteil!" Si ritrovò a pensare la più giovane delle Grimm. Gli eis elternteil erano quella sottocategoria di elternteil che controllavano il ghiaccio: lei sapeva che Francisco era un elternteil completo, così come sua sorella Gabriela - anche se quest'utima non usava quasi mai i suoi poteri, il perchè era un vero mistero per Gretel - ma non aveva mai rivolto la sua attenzione su Diamante Nott. Cosa che, invece, sua sorella aveva fatto eccome.
"Gregri" Iniziò a dire la Corvonero, usando il nomignolo che aveva affibiato alla sorellina quando erano piccole. "Ginocchia." 
Gretel non ebbe bisogno di sentire altro. Aveva già capito cosa la sorella volesse fare ancora prima che lei lo dicesse. D'altra parte, cacciare insieme creature oscure e demoni sin dalla più tenera età, aveva fornito loro una comprensione profonda e immediata l'una dell'altra, che non richiedeva l'uso di parole e spiegazioni. Un secondo, per loro, poteva fare la differenza tra la vita e la morte. 
Entrambe le sorelle Grimm puntarono le bacchette e con precisione millimetrica recisero i tendini e i legamenti che servivano ai lupi per reggersi in piedi. Tutti e cinque, ormai scongelati, crollarono a terra distesi, totalmente incapaci di muoversi.

Pochi minuti dopo, apparentemente sbucati dal nulla, Page e Micah si diressero verso la Caposcuola, portando sottobraccio della stoffa rossa. Entrambi avevano il fiatone e i visi imporporati, rossi quasi quanto ciò che tenevano tra le mani. Era evidente che avevano corso.
"Sono questi?" Chiese Page boccheggiando, estraendo contemporaneamente un mantello dal mucchio e porgendolo ad Eleonore. 
"Sì. Grazie." Rispose Eleonore, prima di agguantarli tutti e lanciarne due alla sorella. 
Le due Grimm si avvicinarono ai lupi mannari, che tentarono inutilmente di azzannarle, facendo schioccare le loro mandibole a vuoto nell'aria. Poi ogni lupo venne completamente ricoperto con un mantello rosso.
Sotto agli occhi esterefatti dei presenti, appena il corpo di un lupo veniva coperto, riacquistava forma umana.
Fu così che Raphael e Michelangelo Hamato, insieme ad altri tre studenti, ripresero coscienza di ciò che era appena successo.

"Ma quelli cosa sono, per i quattro fondatori?" Chiese Page sgranando gli occhi.
"Questo, mia cara" Rispose Gretel trattenendo appena un ghigno sarcastico "è il famoso mantello di Cappuccetto Rosso."

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Si svegliò di soprassalto con il fiatone, come se avesse corso per chilometri e chilometri senza mai fermarsi.

Aprendo gli occhi di scatto, venne quasi accecata da una luce puntata contro di lei. 
"Signorina, stia calma. Ha perso molto sangue, ma sta arrivando un'ambulanza. Lei è al sicuro adesso." Le disse una voce maschile a poca distanza. 
Colpita da una nausea improvvisa e un forte giramento di testa, cercò di alzarsi. Incapace di farlo, si ritrovò ad accucciarsi su se stessa, finendo per vomitare in un punto impreciso al suo fianco.
Percepì una mano fresca e forte, probabilmente appartenente alla stessa persona che le aveva appena parlato, reggerle la fronte per tutto il tempo.
Quando riuscì finalmente a riprendere fiato, trovò la forza di chiedere "Dove sono? E... cosa... cosa è successo?"
Per alcuni secondi sentì l'uomo al suo fianco trattenere il fiato, come se fosse indeciso su cosa dirle. "Lei si trova a Portland. Non so esattamente cosa le sia successo, quando siamo arrivati l'abbiamo trovata qui svenuta e ferita. Io sono il detective Nicholas Burkhardt. E può stare certa che troveremo chi le ha fatto questo."

"Mi chiamo Emily." Ebbe appena il tempo di rispondere lei. Poi tutto quanto si fece buio.


Anastasia si risvegliò di soprassalto. Per un attimo si guardò attorno, confusa. 
Dov'era finita?
Poi, con una velocità talmente sconcertante da farle venire la nausea, le tornò alla mente ogni singolo secondo della serata appena passata. La festa, il ballo, Joseph, la luna piena, i lupi mannari.
Dopo essere fuggita tramite il passaggio aperto con i cristalli dalla Sala Grande alla Camera dei Caposcuola, non se l'era sentita di ritornare alla torre dei Corvonero. Agli incubi dati dalle sue recenti visioni - che avvenivano ormai con una frequenza sempre più veloce - si sarebbero aggiunti anche gli incubi dati da quella luna piena inaspettata. 

Era troppo spaventata. 

E Joseph, da vero cavaliere, le aveva ceduto il letto, accomodandosi alla meno peggio sul divano presente nella stanza. 
Anastasia lo osservò per qualche secondo, mentre il suo respiro andava sempre di più calmandosi. Il Grifondoro era profondamente addormentato, con le braccia buttate sopra alla testa e i piedi a penzoloni. La testa era completamente sprofondata sul cuscino, mentre la coperta lo ricopriva solo per metà.
La Corvonero si alzò in piedi, ripensando alla visione che l'aveva appena svegliata. Con passo leggero, si diresse verso il Caposcuola, prese la coperta e gliela mise a posto.
Poi, inaspettatamente, sorrise. 
Aveva sempre voluto sapere qualcosa di più su quella povera ragazza rapita da maghi e torturata quasi a morte, ma non poteva trovare nulla, basando le sue ricerche su un solo nome. Emily era qualcosa di troppo comune. Ma adesso, adesso aveva un nuovo elemento sul quale basarsi. Anzi, due. 
Poteva restringere il campo ad una città, Portland. E poteva cercare notizie su un detective ben preciso: Nicholas Burkhardt.

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Eccomi di nuovo qua! 
E con un aggiornamento velocissimo! 
In questo capitolo, come avete visto, compaiono praticamente solo la metà dei personaggi che di solito si muovono in questa ff, questo perchè ho deciso di concentrarmi di più, in questo giro, solo su alcuni di loro. Il capitolo mi serviva così.
Il prossimo sarà sulla famosa partita di Quidditch (ma non vi dico ancora chi si scontrerà)!

Cosa ne pensate?

Christine_Heart ci sei? Hai visto che Nick è comparso stavolta? ;)

E adesso si passa alle domande:

1) secondo voi è morto / stato ferito qualcuno? Chi?

2)  c'è qualcosa che vorreste far fare di preciso ai vostri personaggi? (scene, farli trovare in situazioni particolari con persone particolari, luoghi della scuola che volete fargli visitare o qualsiasi altra cosa vi possa venire in mente...?)

3) qualcuno si propone come commentatore per la partita? (mi serve almeno un/a ragazzo/a per Casa) 

4) (inizio già a premunirmi): VACANZE DI NATALE --> cosa fanno i vostri OC per Natale?

Pooi...

5) Visto che devo partire con le partite di Quidditch mi confermate che sono questi i ruoli (se ho saltato qualcuno o sbagliato qualcosa segnalatemelo!)?

6) Già che ci siete mi dite anche le date di compleanno dei vostri OC? (tenete conto che la vicenda si svolge nel 2020, quindi essendo tutti tra sesto e settimo anno dovrebbero essere nati nel 2003/2004)
es. Eleonore Grimm = 1 gennaio 2003

Il capitolo (se mi fate arrivare le risposte in tempo) dovrei pubblicarlo entro martedì! :) (e sostituirà questo).
Le risposte potete metterle qui oppure mandarle in MP, è uguale :)





 

 

 

SQUADRA

DI

QUIDDITCH

 

Capitano e portiere:Francisco Suarez

Cercatore: Joseph Ashen

Battitore 1: Milly Halliwell

Battitore 2: --

Cacciatore 1:Michelangelo Hamato

Cacciatore 2: Gabriela Suarez

Cacciatore 3: --

 

 

Capitano e battitore:Micah Price

Battitore 2: Brian Hunt

Cercatore: Eleonore Grimm

Cacciatore 1: Page Anderson

Cacciatore 2: Anastasia Davis

Cacciatore 3: Albus Potter

Portiere: Scorpius Malfoy

 

 

 

Capitano e battitore 1:Daniel Freeman

Battitore 2: Michael Morris

Cacciatore 1: Jonathan Morrison

Cacciatore 2: --

Cacciatore 3: --

cercatore: Water White

Portiere: Hugo Weasley

 

 

Capitano e cacciatrice 1: Federica Daylerk

Cacciatore 2: Raphael Hamato

Cacciatore 3: Caitriona Lex Freisier

Cercatore: Diamante Nott

Battitore 1: Robin Rhodes

Battitore 2: --

Portiere: --



Grazie e... a prestooo!
  
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