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Autore: Shade Owl    14/03/2016    4 recensioni
Lawrence Powell è un giovane agente dell'FBI che da poco ha iniziato la sua carriera al Bureau, e già si trova per le mani un caso estremamente importante: quello di un sadico serial killer convinto di essere il figlio del demonio, ribattezzato dalla stampa "Devil's Child".
Nonostante la giovane età, Powell è convinto di conoscere la prossima mossa del killer, motivo per il quale decide di recarsi ad Orenthal, una piccola città in cui, se sarà fortunato, riuscirà a intercettare Devil's Child e ad arrestarlo, assicurandolo alla giustizia.
Ma qualcosa, ad Orenthal, non è come dovrebbe: le persone sono strane, e fatti via via più inspiegabili circondano le vite di molti, primo tra tutti il capo delle forze dell'ordine locali, il quale dietro il suo comportamento indecoroso sembra nascondere numerosi segreti...
Genere: Dark, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sangue di demone'
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Lawrence lanciò un grido di dolore mentre la lama scavava nella sua carne. Fu l'esperienza più dolorosa di tutta la sua vita: sentì il metallo freddo scendere dentro di lui, millimetro dopo millimetro, facendosi strada fino all'osso e poté udire chiaramente la punta dell'arma che lo urtava, lo intaccava.
Era come se il suo intero braccio stesse gridando di dolore, e da un momento all'altro si sarebbe sicuramente staccato di netto, cadendo come un ramo secco.
Devil's Child, George Gordon Junior, era sopra di lui. Le sue labbra erano stirate in un sorriso vagamente folle.
- Aaah… agente Powell…- disse lentamente - Che piacere averti qui.-
Stavolta parlava normalmente, senza camuffare la voce. Lawrence si chiese come avesse fatto a non accorgersi subito del sottofondo inquietante che c'era nel suo timbro quando lo aveva incontrato il giorno prima, al vivaio.
- Tu…- gemette.
Devil's Child inclinò il capo ed estrasse con uno scatto secco l'arma, strappandogli un grugnito strozzato. Lawrence si tamponò come poteva la spalla con la mano, mentre il sangue si diffondeva su tutta la camicia. Accanto a lui, Will Sykes mugolò nel bavaglio, agitandosi nel tentativo di allentare le corde che lo trattenevano.
- Su, su, Will… stai calmo. Abbiamo ospiti, dopotutto…- mormorò Gordon, giocherellando col pugnale mentre, col piede, allontanava la pistola caduta a terra - Allora, Lawrence… come ci hai trovati? A me ci sono volute due settimane per scoprire di questo posto. Immagino che il tesserino federale apra molte più porte di una falsa licenza da commesso viaggiatore, vero?-
Una falsa licenza… ecco perché non erano mai risaliti a lui. Probabilmente non aveva mai fatto davvero quel tipo di lavoro, si era solo procurato un documento falso.
Maledizione!
- Venire qui senza rinforzi…- continuò l'assassino, scuotendo la testa - Come sei incauto…-
- I rinforzi… stanno arrivando.- disse tra i denti Lawrence, mentre la testa cominciava a girare: stava perdendo troppo sangue - Sanno dove sono… non hai… scampo, Gordon!-
Lui scoppiò a ridere.
- Ma davvero?- chiese - Hai sentito, Will? I rinforzi stanno arrivando! Come se potessero fermarmi!-
Afferrò la propria camicia, strappando i bottoni con un gesto secco e rivelando il torace, martoriato da cicatrici da ustione e scarnificazioni, e tutte rappresentanti simboli satanici: sopra il cuore c'era il simbolo di un pentacolo rovesciato, composto da unamiriade di serpenti intrecciati tra di loro, e poco sotto le clavicole si era fatto rozzamente tatuare il famoso Numero della Bestia; sotto l'ultima costola sinistra c'era un grande serpente raccolto in spire, stavolta disegnato da una mano più esperta, e una grande scarnificazione sullo sterno ritraeva una croce rovesciata.
- Guardami, Lawrence!- gridò, senza smettere di sorridere - Guarda! Guarda la potenza di mio Padre! La potenza che ha donato a me, perché io potessi portare la Sua gloria! E tu credi che dei semplici uomini possano sconfiggermi? Sconfiggere me? ME! IL FIGLIO DI SATANA!-
- Beh, non sarebbe la prima volta.-
La voce di Anderson colse di sorpresa tutti e tre, e Devil's Child si voltò.

Lo Sceriffo era appoggiato allo stipite della porta con aria noncurante, reggendo tra le mani una bottiglia trasparente. Alle sue spalle c'era Dran, sdraiato sul pavimento con aria sonnacchiosa. Guardava dal sotto in su il proprio padrone, senza dare alcun segno di nervosismo.
Così come lui.
- Tu!- esclamò Devil's Child - Come osi? Chi credi di…-
- Ah, ma sta' zitto, idiota…- brontolò lo Sceriffo, avanzando e prendendo un sorso di vodka - A te, Alis… appena ti svegli fatti un goccio.- disse, posando la bottiglia davanti all'amica svenuta mentre passava - Allora, Diavoletto… ci stiamo divertendo?- chiese, togliendosi il cappello per ravvivarsi un po' i capelli e lanciando appena un'occhiata a Lawrence e a Will - Spero per te che la mia amica stia bene, perché divento lievemente sgradevole quando perdo la pazienza.-
Devil's Child lanciò un grido furioso e si scagliò su di lui.
Lo Sceriffo non cambiò minimamente espressione, neanche quando il coltello scattò verso la sua gola. Inarcò appena la schiena, evitando davvero di pochissimo la lama, che gli passò a pochi centimetri dal collo, poi diede una spinta. Fece scattare in avanti la testa, colpendo Devil's Child proprio in fronte, così forte che persino Lawrence sentì il dolore.
L'assassino crollò a terra, gemendo, ma non lasciò andare il coltello e non svenne.
- Patetico.- sospirò Anderson, rimettendosi il cappello.
- S… Sceriffo!- borbottò Lawrence, lottando per rimanere lucido nonostante l'emorragia - Lo… lo uccida… presto!-
- Eh? Ah, no, non mi spreco per uno come lui.- rispose l'uomo, scuotendo la testa.
- Lui… è pericoloso…-
- Sì, fosse l'unico... ora stai zitto e risparmia le forze, deficiente di un federale.- sbuffò Anderson - Tu, invece…- continuò, rivolgendosi a Devil's Child - Mi hanno detto che sei un uomo intelligente. Se è vero, farai meglio a restare lì dove sei. Non scherzo, è per il tuo bene.-
Gordon non lo ascoltò, rialzandosi scompostamente e sollevando di nuovo il pugnale, furioso. Un taglio si apriva sulla sua fronte, e un livido si allargava attorno all'escoriazione a velocità spettacolare.
- Tu…- ringhiò - TI UCCIDO! TI UCCIDO!-
- Già, tanti auguri…- grugnì lo Sceriffo.
Continuando a gridare, Devil's Child sollevò il pugnale con entrambe le mani e lo calò sull'avversario. Dran abbaiò, ma non accennò a muoversi.
Anderson rimase dov'era, alzando una mano. Afferrò al volo il coltello, prendendolo per la lama, e lo bloccò a breve distanza dal proprio petto, continuando a fissare Devil's Child negli occhi.

L'assassino guardò sbigottito il sangue che filtrava tra le dita dello Sceriffo, cercando disperatamente di muovere in qualche modo l'arma. Anderson rimase impassibile, continuando a trattenerla, stringendo con forza, come se non sentisse neanche il dolore.
- Gente migliore ci ha provato.- disse con voce dura - Ora non può più raccontarlo.-
Contrasse le dita con forza e si udì uno schiocco metallico. Devil's Child perse l'equilibrio e, sotto lo sguardo stupito di Lawrence, alcune schegge metalliche caddero a terra con un debole tintinnio: la lama era andata in mille pezzi.
Cosa sta succedendo?

Confuso e, adesso, piuttosto spaventato, Devil's Child guardò prima il manico del pugnale e poi lo Sceriffo, che non aveva mai smesso di fissarlo con quell'aria impietosa e serafica. L'uomo mosse un passo verso di lui, e Gordon incespicò indietro.
- N… no…- disse - Stai… stammi lontano!-
Anderson aggrottò la fronte.
- “Stammi lontano”?- ripeté - Questo è il massimo che sai dire?-
Scosse lentamente la testa, accigliandosi ancora di più. Un bagliore aranciato apparve nei suoi occhi, e stavolta Lawrence fu certo di non esserselo immaginato, anche perché non scomparve. Anzi, acquistò forza, accendendo le iridi dell'uomo come tizzoni. Devil's Child sbiancò.
- Credi di essere un demone? Di conoscere l'Inferno?- chiese, con una voce incredibilmente rauca e profonda.
Si avvicinò di un altro passo, e all'improvviso cambiò…
Il suo corpo si ricoprì di liquido, i vestiti sparirono, gli occhi divennero due pepite ardenti, una lunga coda nera si allungò dietro di lui; un ringhio feroce si aprì nel suo volto furioso. Devil's Child aprì la bocca in un grido sordo, cadendo a sedere.
L'uomo avanzò ancora, e ancora cambiò.
Ora era una creatura enorme, alta almeno tre metri, un rettile nero, lucido, fatto di liquido impenetrabile…
Ci fu un breve vortice di fumo nero, crebbe ulteriormente. Un mostro bestiale, snello, slanciato, con due gigantesche ali occupò lo spazio da terra al soffitto. Si chinò su Devil's Child, che continuava a fissarlo in quei suoi occhi fiammeggianti, incapace di distogliere lo sguardo dal muso ringhiante e vagamente felino dell'essere di fronte a lui.
Mutò ancora, perse qualsiasi corporeità, invase l'intera stanza come una nube di tenebra nella quale continuavano a brillare due spaventosi occhi di fiamma. Una chiazza scura comparve nei pantaloni di Devil's Child: se l'era fatta addosso.
E poi, come tutto era cominciato così finì, e lo Sceriffo apparve in ginocchio di fronte a Gordon, fissandolo in quei suoi occhi colmi di terrore.
Scosse la testa lentamente, senza sorridere.
- Tu non sai niente dell'Inferno.-
In lontananza si udì la sirena si un'ambulanza.
 

Beh, quando si dice arrivare al momento giusto...
La prossima settimana la storia finisce, ragazzi. Posterò l'ultimo capitolo e l'epilogo, tutto in un'unica soluzione.
Ringrazio 
Ely79, NemoTheNameless, Hedoniste, Easter_huit, Kira16, Piperilla, Evuzzola e Rohenne, che mi stanno seguedo. Alla prossima settimana!

   
 
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