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Autore: Mylu    14/03/2016    2 recensioni
Jo non aveva molte regole, nè convinzioni.
Le convinzioni, sono per gli sciocchi, ignoranti, dalla mente chiusa, o codardi viscidi, desiderosi di rintanarsi nel loro buco.
Lei non era nessuna di queste cose.
LEI non aveva paura!
Da anni ormai!
Come tutti i bambini, crescendo, aveva messo da parte le cose dell'infanzia: giocattoli, peluche (quasi tutti..), fantasie, amici immaginari,ecc..
L'unica differenza, era che lei, nello scatolone, ci aveva messo pure quello (la paura), prima di lanciarlo, come un giavellotto, dentro il cassonetto.
L'aveva salutata, superata.
Ora la sua mente era libera, sgombra, priva di inganni... per citare Cartesio.
Aveva mantenuto, solo tre convinzioni, tre paletti, a dividerla, dal completo caos:
-Sua sorella, Silvia.
I ricordi, l'affetto, il legame che le univa, e le sue “capacità”..
-Se stessa, pilastro fondamentale della sua ragione.
La sua sicurezza, la sua NON paura, e la sua ASSOLUTA, normalità.
-Il loro segreto; che finché mantenuto, sarebbe rimasto tale.
SOLO LORO, e sopratutto, SOLO UN RICORDO.
Guardando OVI, seppe con certezza, che le sue convinzioni sarebbero crollate,
capovolte, o forse, semplicemente scomparse.
A KEIJUKAINEN, non c'era posto per le sue certezze.
Non poteva portarle con se.
Doveva entrare da sola.
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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SPIN OFF: PALAJASTAVA UNET

 

-shhhuuuii shuuuiiiiii sccciiiuuuhhhiiii-

Sentiva il vento rimbalzare sulle fronde e risalire le colline, e poi scendere nella placida e desolata campagna, come un impavido gabbiano che sfidava le intemperie, per arrivare ad un porto sicuro.

Sentiva i suoi sussurri, la sua melodia, cantata apposta per lei, mentre l'avvolgeva, la circondava, la coccolava...

Se ne stava seduta li, con le gambe distese, le spalle rilassate, il collo abbandonato, nel mezzo di un'enorme distesa di granturco e papaveri.

Li, nel silenzio, nella pace, accarezzata da una dolce brezza che le scostava piano i capelli...

Le sembrava il paradiso!

Dall'orizzonte, sollevò lentamente lo sguardo al cielo,socchiudendo gli occhi,lasciandosi riscaldare dalla tiepida luce del tramonto.

Poteva intravvederne la luce aranciata perfino con le palpebre serrate, così bella, così rassicurante, così naturale...

D'improvviso, un lampo di luce viola interruppe lo spettacolo, seguito istantaneamente da uno di un vivido colore blu..

Spalancò gli occhi.

Il sole era sceso ormai e aveva lasciato spazio al buio notturno.

Si sollevò di scatto, mentre una terribile sensazione attraversava i suoi pensieri.

Silvia!

Prima ancora di accorgersene stava già correndo.

Non sapeva dove e non aveva idea di cosa stesse seguendo.

Sapeva solo che si stava muovendo, e molto velocemente , guardandosi intorno, alla ricerca di qualcosa.

Erano gesti meccanici, come una routine, come se lo avesse già fatto...

D'improvviso, di fronte a lei comparvero in fila altri brevi lampi di viola e di blu, come fuochi fatui che le indicassero la strada.

Li rincorse, senza fermarsi un secondo!

Correva sempre più veloce, e non aveva idea del perché...

Le sembrava di essere in un corpo estraneo, che non poteva controllare.

Le sue gambe, aumentarono ancora di velocità, quasi non toccassero più nemmeno il suolo!

Nel pensarlo, un altra idea le passò per la mente...

Se lei stava inseguendo le luci,

Chi inseguiva lei?

Perché qualcuno la stava seguendo....

Lo aveva appena realizzato, e anche questa volta non aveva idea del come.

Senza smettere di correre, girò la testa di scatto, prima a destra e poi a sinistra, guardando ovunque tranne che difronte a se.

Era un miracolo che non fosse già inciampata!

Una luce blu attirò il suo sguardo e lei la segui, senza fermarsi e senza smettere di guardarsi le spalle.

La luce blu era più vicina, lo sentiva.

-Drrrrrrrrrrrrrr..-

un suono stridente le colpì all'improvviso le orecchie, costringendola a tapparsele, ma non smise di correre, anzi aumentò lavelocità...

-Drrrrrrrrrrrrdddrrrrrrrrrr-

Di nuovo dietro di lei!

Si mise a correre a perdifiato.... ora stava davvero scappando!

-Drrrrrrrrrddddrrrrrrrrrrrrrrrddddrrrrrr-

Il suono era sempre più forte,

il che voleva dire che era anche sempre più vicino; sapeva anche quello, si.

Corse ancora più forte.

Ora la terra sotto i piedi non la sentiva proprio..

Ma le luci erano sempre di più e sempre più intense e grandi, quindi anche più vicine.

Ma anche ciò che seguiva lei era più vicino...

e poi... di colpo, silenzio.

Non c'era più nessun rumore.

Si fermò, riprendendo fiato.

Le luci sempre li ad aspettarla.

Un lieve fiato sula nuca, le spostò i capelli,

e un lungo brivido freddo le precorse la schiena.

Si girò di scatto.

-Drrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrddddddddddddddrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddrrr rrrrrrrrrrrddddddddddddddrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr-

E calò il buio.
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-Joooo!! Jo!-

Jo aprì piano le palpebre, sbattendole ripetutamente, e osservo confusa Marco che la scuoteva per le spalle, ridacchiando.

-Suvvia, bell'addormentata! Che fai dormi?-

esclamò lui allegro.

Jo continuò a guardarlo confusa.

-è una FESTA!- esclamò lui allora, facendo un salto in aria, col sorriso stampato sulle labbra.

Jo si guardò in torno.

Erano al lago!

L'acqua brillava limpida, davanti ai suoi occhi, e le persone sulla spiaggia e sui pontili, ridevano e si buttavano in acqua a vicenda, circondati dal bagliore dorato del sole.

Poi guardò se stessa.

Era in costume, il suo preferito... verde scuro con i bordi argentati.

Si mise seduta e si alzò , leggera.

Che strano, non si sentiva affatto insonnolita... chissà come mai si era appisolata.. non era proprio da lei!

Guardò di nuovo Marco, che ora reggeva in mano, senza pudore, un bicchiere pieno di verdone, intento a trangugiarlo soddisfatto.

-Non è giusto! Ne voglio un po' anche io! Dove sono finite le tue buone maniere?- lo accusò Jo corrucciata.

Marco sorrise, e le si avvicinò suadente, stringendole la vita con un braccio.. -Se vuoi puoi prendere il mio.- le sussurrò poi all'orecchio.

Lei sorrise , sentendosi sciogliere tra le sue braccia e butto giù il verdone rimasto nel bicchiere.

Poi si sciolse ancora di più, sentendo le sue labbra tiepide sul collo...

-Drrrrrrrrrr-

Jo non ci badò, sentiva solo le sue labbra e le sue mani che le accarezzavano i fianchi.

-Drrrrrrriiiiiiiiiiirrrrrr-

Marco dietro di lei si irrigidì un poco, -è il tuo cellulare?- chiese lui al suo orecchio, Jo annui, imapaziente,-Si si, deve essere il telefono.. tu continua- mugolò poi.

Quel suono aveva un che di familiare... mah!

Marco sorrise, contro la sua pelle e riprese a baciarla, spostandosi in punti sempre più delicati...

-Drrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii-

Tipo dietro l'orecchio sinistro, per poi risalire su fino al lobo..

-Drrrrrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii-

e mordicchiarglielo un poco, facendole scorrere piacevoli brividi in tutto il corpo.

-Dddrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii-

Jo sbuffò mentalmente.

Stupido telefono! E poi.. non somigliava neanche ad un telefono... sembrava più un trattore, anzi NO... PEGGIO, un carro armato!

Non che lei ne avesse visti, si intende... ma questo sembrava proprio esserlo......... un carro armato che si muoveva su lastre di metallo... e cocci di vetro... e che faceva sempre più rumore..

-Tutto ok?- le sussurrò Marco baciandole l'orecchio e la pelle attorno ad esso.

Uuuuuu!!! che bello!

-mm, mm- annuì Jo, incapace di fare altro, in quella posizione...

Avrebbe tanto voluto ricambiare... avvicinarsi di più..

Marco le sfiorò la mascella con le labbra, e le stuzzicò il mento con la lingua; poi, sempre da dietro di lei, si porto i suoi fianchi più vicini e le accarezzò le cosce.

Col cavolo che avrebbe pensato ora!

Si lasciò avvolgere dal suo profumo, così inebriante, e ignorando quel fastidioso rumore, che non faceva altro che guastarle l'atmosfera, girò il volto verso di lui, cercando di incontrare le sue labbra.

La vista iniziò ad oscurarlesi, e macchie di luce viola e blu le riempirono il capo visivo.

Sbatte forte gli occhi per scacciarle via.

Non adesso! Per favore non adesso!

Non ora, che le era così vicino.... abbastanza da respirare il suo stesso fiato.

Mancava solo un centimetro, un piccolo insignificante cent..

-Dddddrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnndddddddddddddrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr-

ANGOLO AUTORE: Scusate per la brevità del capitolo, ma più che un capitolo è una specie di, appunto, spin off, che in origine avrei voluto mettere fra qualche capitolo, ma che per mancanza di tempo ho dovuto anticipare.
Lo sistemerò appena avro scritto i prossimi due capitoli ok?
Intanto vi lascio qui sotto delle foto di Jo e Silvia, come me le immagino io.

Alla prossima !

 

 

JO a 18 anni Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic JO bambina Image and video hosting by TinyPic SILVIA bambina Image and video hosting by TinyPic SILVIA a 21 anni Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic
   
 
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