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Autore: I aint bothered    30/03/2009    2 recensioni
Ciao ragazzi! Ecco per voi una nuova FF appena sfornata!  È una storia che mi è venuta in mente tanto, ma tanto tempo fa, ma non avevo mai pensato di farne una fic… Comunque, i personaggi di questa storia sono davvero tanti, ma ovviamente non verranno tutti in una volta. Alcuni saranno presi dalla fan fiction sul libro che sto scrivendo…gli altri…beh! Ci saranno dei colpi di scena e ritorni inaspettati… ma ora non vi dico altro… non vorrei rovinarvi la sorpresa… però all’inizio dei capitoli vi darò qualche dritta, okay? Bando alle ciance… Buona lettura, Prongsina.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO SECONDO:

-Non ci posso credere, è  fatta! Sappiamo dov’è. Ora dobbiamo organizzare la parte più difficile del lavoro… il furto effettivo.- esclamò Laura saltando sul letto.

-Nooo! Non è un furto, cavolo Laura ficcatelo in testa!-

-E va bene, che mi importa di quello che è! Tanto ormai è tutto fatto. Quasi.-

-Ehi Laura, gli appunti del prof, dove sono?- chiese subito Sarah.

-Qui, ce li ho io. Perché?-

-Escili, vediamo se c’è scritto come diamine si usa questa cosa…-.

Infilata la mano nella tasca della borsa, Laura uscì le pergamene e le aprì ponendole sul letto tra lei e l’amica.

-Togli il dito Sarah, se no non leggo!- esclamò Laura quasi innervosita - ecco. Ho trovato… qui dice: “Per far funzionare una Giratempo bisogna far girare la clessidra che vi è al centro, muovendo l’apposita manovella posizionata al lato della stessa. Prima di tutto però bisogna scegliere tra le modalità ‘ ore, giorni, mesi o anni’. Per poter scegliere bisogna girare il bullone, che si trova al lato opposto alla manovella, fino a quando non si arriva alla modalità desiderata. Dopo di ciò si può procedere nel modo sopra citato...” Eccetera eccetera… - lesse ad alta voce dagli appunti.

-Beh, è piuttosto facile, no? Mi aspettavo molto peggio…- affermò sollevata Sarah.

Laura si limitò ad annuire ancora eccitata.

Durante il resto del pomeriggio, dopo aver finito i compiti per il giorno dopo, si dedicarono all’organizzazione della parte più difficile di tutto il piano.

Sarebbero entrate di notte nell’ufficio del professore, avrebbero preso la Giratempo e sarebbero andate via di corsa per poter cominciare subito la clonazione.

Al momento dell’ora X inutile dire che le due amiche non stavano più nella pelle per l’eccitazione.

-È tutto pronto?- domandò Laura per la millesima volta.

-Sì, tutto pronto.- rispose Sarah, sbuffando.

-L’avevo già chiesto, vero?- la bruna arrossì per l’imbarazzo.

-Almeno dieci volte…-

-Beh, allora si può andare, no?- cambiò discorso Laura.

-Un altro minutino?- chiese la bionda.

-Te la fifi, eh?- la prese in giro l’amica - non sei l’unica Sarah… Però prima andiamo, prima torniamo, pensa questo…- cercò di tranquillizzarla.

-Okay, andiamo. Forza muoviti, prima che cambi idea…-

Laura la guardò biecamente.

-Stavo scherzando, Lau! Ovvio che non mi tiro indietro!- riparò subito Sarah avendo capito il suo errore.

Dopo aver controllato per l’ennesima volta che tutto fosse a posto, si diedero da fare e partirono all’attacco.

Diventate invisibili tutte e due, grazie all’intervento di Sarah, uscirono silenziosamente dal dormitorio e si diressero verso l’ufficio del professor Ayron.

Raggiunta la meta, aprirono lentamente la serratura ed entrarono. Naturalmente quella stanza trasmetteva un’altra sensazione di quando andavano di giorno, e chissà perché…

Mentre Sarah stava mostrando a Laura dove si trovava la Giratempo, la bruna sbatté con il ginocchio contro il piede della scrivania del professore facendo molto rumore.

-Ops, scusami.- sussurrò all’amica.

-Non ti preoccupare, ora la prendiamo e andiamo subito via, come avevamo deciso nel piano.- la rassicurò Sarah.

Ma proprio mentre stavano per prendere la Giratempo, da dietro la libreria sbucò fuori il professore in pigiama, ancora dormiente.

-Non toccarla!- sussurrò Laura all’amica trattenendole il braccio che aveva allungato - deve vederla! Lasciala lì!-

il cuore di entrambe perse un battito. Sarah era ancora immobile con il braccio teso pronta ad afferrare l’aggeggio.

-Dorme qui! Cavolo, non ci avevamo pensato! Dobbiamo stare zitte e immobili, si è svegliato per il rumore che ho fatto…-

-C’è qualcuno?- domandò il professore dopo aver acceso una candela per fare luce -Chi c’è?-

-Sshh…- bisbigliò impercettibilmente Sarah a Laura mettendo un dito davanti alla bocca. Solo loro due potevano vedersi a vicenda essendo entrambe invisibili.

-Mah… Stasera non ho proprio sonno… Vuol dire che mi ripasserò la lezione per domani- parlò da solo il professor Ayron.

Il cuore delle ragazze batteva a velocità massima, tanto che temettero di poter morire d’infarto. Passavano i minuti che sembravano eternità, ma il professore non si alzava dalla scrivania per andare a coricarsi. Cominciarono a temere di aver fallito e volevano andare via, ma ad un certo punto il professore cominciò a fissare un punto indefinito del muro, proprio dietro le loro spalle.

Per un momento pensarono di essere state scoperte ed il cuore  di  entrambe perse un altro battito, soprattutto quando si alzò dalla scrivania e si diresse verso di loro. In quel momento si erano totalmente dimenticate di essere invisibili, ed erano assolutamente convinte di essere state colte in flagrante… Fortunatamente si ricordarono delle condizioni in cui si trovavano, e in cuor loro le due amiche ringraziarono Madre Natura per aver dotato Sarah di un tale potere.

Furono comunque costrette a spostarsi nel modo più silenzioso possibile, perché quello sembrava essere il momento più pericoloso di tutta missione. Sapevano che quello era l’istante meno adatto per essere scoperte, e non potevano permetterselo.

Si mossero verso la ‘porta’ dalla quale era uscito il professore e senza accorgersene nemmeno si trovarono in una stanza diversa da quella precedente, ma non perdevano d’occhio il professore neanche per un momento.

Era passata ormai mezz’ora da quando il professore di Divinazione si era svegliato e loro erano ancora bloccate nella piccola stanzetta dove dormiva il loro insegnante.

Quando ormai avevano perso la speranza e l’esasperazione era alle stelle, sembrò proprio che quello decise di ritornare a letto.

Si alzò infatti dalla sedia e si diresse proprio verso di loro. I guai sembravano essere apparentemente finiti.

Ma quando il professore entrò nella sua stanza da letto, automaticamente la porta-libreria si richiuse alle sue spalle. Silenziosamente Sarah e Laura aspettarono che si riaddormentasse, e non appena lo sentirono  russare, e quindi capirono che era caduto in un sonno abbastanza profondo, decisero che quello era il momento migliore per agire.

Approfittando della situazione corsero davanti alla loro unica uscita e cercarono in tutti i modi di farla riaprire. Provarono davvero di tutto: incantesimi, formule magiche, provarono a tastare ogni mattone del muro, ma la porta non si spostò neanche di un millimetro.

L’ansia e l’angoscia cominciarono a farsi sentire sempre di più per ogni minuto che passava.

Ma quando credettero di trovarsi sull’ultima spiaggia ecco che un pò di speranza nacque nei loro cuori che si erano fatti piccolissimi. Videro un buco simile a quello di una serratura ai piedi del letto del loro insegnante, che fortunatamente continuava a dormire ‘indisturbato’.

-Sarah! Presto, vieni! Ho trovato qualcosa…- sussurrò con voce tremante Laura all’amica, la quale corse subito da lei.

-Cos’hai trovato?- domandò speranzosa.

-Sembrerebbe un buco di una serratura. Se troviamo la chiave siamo libere.- gli occhi cominciarono a brillare per entrambe le ‘prigioniere’.

-Sì, hai ragione! Cerchiamo subito la chiave, voglio uscire di qui al più presto.- si lamentò la bionda quasi sull’orlo di una crisi di panico.

Giustamente avevano paura di essere scoperte perché come minimo sarebbero state espulse da scuola. Come massimo…se la sarebbero dovuta vedere direttamente con il Ministero. E col Ministro in persona.

Cercarono dappertutto, anche nei posti più strani come tra un cassetto e un altro, o sotto il letto, o sopra il lampadario, ma non videro nulla. Ad un certo punto la stanza venne completamente illuminata dalla luce della luna, che brillava bellissima e bianchissima nel cielo quasi nero.

-Eccola!- esclamò Sarah indicando il collo del professore.- la tiene lui al collo…-

-Dovevamo immaginarlo…- concluse Laura pensierosa.

-Come la prendiamo?- domandò la bionda.

-Non ne ho idea, ma dobbiamo prenderla assolutamente.- rispose l’amica.

Provarono con l’incantesimo Wingardium Leviosa a sollevare leggermente la testa del professore, e mentre una lo teneva sollevato l’altra sfilava delicatamente la chiave dalla nuca e apriva la porta. Poi mentre questa era tenuta aperta dal piede di Sarah, la quale aveva già riposto la chiave al suo posto, Laura riappoggiò con grazia estrema il professore sul letto ed insieme uscirono di corsa lasciandosi la porta che si richiudeva alle loro spalle.

-Andiamo via, ti prego.- sussurrò Laura.

-Aspetta, la Giratempo! Dopo tutto quello che è successo non possiamo dimenticarla!- rispose Sarah dirigendosi verso lo scaffale in alto a destra della scrivania.

Presala, entrambe corsero all’uscita e per tutto il corridoio sfogarono tutta l’emozione accumulata con un pianto nervoso.

Raggiunto il loro dormitorio, che quella sera gli sembrava più bello che mai, nascosero per bene la Giratempo e si addormentarono facendo finta che quello fosse stato soltanto un brutto sogno.

****Volevo ringraziare tutte le persone che hanno letto e che hanno recensito... sono contenta che la storia sia piaciuta, anche un pochino!! Al prossimo capitolo!!****

 

   
 
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