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Autore: PersephoneAm    25/05/2016    1 recensioni
Volevo aspettare a pubblicare la storia. Aspettare che la terminassi, ma visto che oggi è un brutto giorno per chi fa parte della casata dei Serpeverde, allora voglio dedicare questa piccola fanfic al grande Alan... ti ricorderemo sempre, professor Piton....
Arya è una lontana cugina di Draco Malfoy e lei rivoluzionerà tutta la storia del mondo magico.
Nulla sarà come lo ricordavate...
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Lestrange, Famiglia Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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Quella sera, verso le sette, scendemmo nella Sala Grande per la cena. La tavola era immensa, lunga e di legno scuro. Mi sedetti su una delle panche, in mezzo a Blaise e a Draco, mentre di fronte a noi presero posto Vincent e Gregory, che subito iniziarono a mangiare quantità incredibili di qualsiasi leccornia ci fosse sul tavolo. Mi passai la lingua sulle labbra: il viaggio era stato lungo e, a parte aver preso un tè e dei biscotti con mio cugino, non avevo mangiato nient'altro, quindi la fame mi stava divorando!

«Come diavolo si fa a mangiare questa sbobba?»si lamentò Draco, appena sul piatto apparve della minestra calda, che io iniziai a mangiare con piacere.

«Chiedilo a tua cugina.»mi prese in giro Blaise, indicandomi con gli occhi spalancati, come un cerbiatto spaurito.

Io posai il cucchiaio sul piatto e mi tamponai con grazia le labbra, come mi aveva sempre insegnato a fare la zia Narcissa a tavola, poi bevvi un po' d'acqua. «Quando ero in Italia, molte volte mangiavo minestra. La dieta che hanno laggiù è fatta principalmente di frutta e verdura.»

«E io che pensavo che gli italiani fossero amanti della cucina.»disse Vincent, con aria un po' delusa.

Io sorrisi. «Lo sono, ma hanno anche una precisa idea di cosa si debba mangiare in tanta quantità e cosa si debba evitare di mangiare sempre.»

«Com'era la scuola italiana?»mi chiese Blaise. «Insomma, mi hanno sempre raccontato dell'Italia come di un fiore di paese, tutto vivacità e allegria.»

«E lo è.»annuii. «È un paese stupendo! Peccato che la scuola Sansevero non rispecchi la bellezza italiana.»

«Ovvero?»fece Gregory, inarcando un sopracciglio.

«Ovvero in Italia non puoi osare toccare i...»abbassai il tono della voce, avvicinandomi a loro. «Nati Babbani. Altrimenti, se anche solo li estrometti dal tuo giro di amicizie, vieni sospesa.»

«Se è per questo, anche qui non puoi avvicinarti ai Mezzosangue!»sibilò infastidito Blaise. «Soprattutto se fai ironia durante Babbanologia.»

«Per fortuna a Sansevero ci risparmiavano quella materia inetta!»dissi, dopo aver preso un altro boccone di minestra. «Diciamo che in Italia la scuola è abbastanza restia ai rinnovamenti.»

«Non tanto restia da risparmiarvi i Nati Babbani.»intervenne Draco.

«Purtroppo la piaga del buonismo è una costante, in Italia.»annuii.

«Ma almeno ce n'erano di ragazzi carini?»mi chiese una ragazza bionda, intromettendosi nel discorso.

Mi irrigidii, guardandola. Era una delle ragazzine che, quando io e Draco eravamo piccoli, frequentava assiduamente casa nostra, insieme ai suoi genitori e alla sorella, la quale era particolarmente attratta da Draco. Mi ricordai subito che i loro nomi fossero Daphne e Asteria.

«Non abbastanza da stuzzicarmi.»risposi, con un sorrisetto malizioso.

Daphne sorrise a sua volta. «Magari troverai il Mago della tua vita qui, ad Hogwarts.»

Vidi, con la coda dell'occhio, Draco che irrigidirsi, come avevo fatto io prima al suono della voce della ragazza, ma finsi comunque di non aver visto nulla. O semplicemente era la mia testa che giocava brutti scherzi e mi lasciava pensare cose che in realtà non c'erano proprio state.

«Mi aiuti tu scommetto!»esclamai, facendole l'occhiolino. «Se è un Serpeverde è meglio, però.»

Blaise alzò la mano, facendomi ridere. «Cosa c'è da ridere? Mi sto offrendo io, per il bene del Mondo Magico.»

«Neanche fossi pericolosa...»borbottai alla sua battuta.

Blaise posò un braccio sulle mie spalle e mi strinse a sé. «Se pietrifichi le persone, sei un pericolo!»rise. «Dai, ragazzina! Tanto ho già capito chi ti piace.»

«E chi sarebbe, di grazia?»lo provocai, inarcando un sopracciglio divertita.

«Quello.»mi rispose, indicando un ragazzo del tavolo di Tassorosso.

Un orribile ragazzo del tavolo di Tassorosso! Grassoccio e con le guance rosse piene di lentiggini e con il muso completamente ricoperto di cioccolato, comprese le mani.

Mi ritrovai a tossire, mentre stavo ingoiando il mio groppo di saliva e Blaise mi batté delicatamente la mano sulla schiena, divertito come un bambino.

«Non c'è nulla da ridere!»dissi, guardandolo male. «Mi hai fatto prendere un colpo!»

Blaise ormai stava ridendo a crepapelle, così come Daphne, Vincent e Gregory. Guardai Draco, che sbuffò annoiato dal comportamento dei suoi amici e si voltò a parlare con un'altra ragazza.

«Ehi, Vincent, guarda.»sussurrò Gregory al vicino, dandogli una gomitata allo stomaco. «Potter sta fissando Arya.»

Io spalancai gli occhi, mentre Draco, che nel frattempo veniva come richiamato dal nome che udì, guardò in direzione del tavolo di Grifondoro, come fece Blaise.

«Ma tu guarda che sfacciato!»si lamentò Daphne, portandosi alla bocca un pezzo di roast beef. «Quello avrebbe bisogno di una lezione.»

«Finché quel vecchio rimbambito e quell'idiota di un mezzo gigante lo difenderanno sempre, non si potrà fare nulla.»mormorò Blaise.

«Ma Potter è quel Potter?»chiesi. «Insomma, quel pazzo che cerca di attirare su di sé l'attenzione in ogni possibile maniera?»

«Tipo l'ultima trovata.»annuì Vincent. «Andiamo, chi può credergli? Purtroppo Tu-Sai-Chi non è tornato, altrimenti farebbe una bella pulizia, nel Mondo Magico.»

«Secondo me... Silente vuole il posto di Primo Ministro!»disse Draco. «E per arrivare ad esserlo si sta servendo del ragazzo più famoso del Mondo Magico.»

«Più famoso del Mondo Magico?»feci io, inarcando un sopracciglio. «Anche nel mondo dei Babbani molti bambini vengono risparmiati dall'essere uccisi, ma non diventano famosi per questo! La storia di Potter è tutta una strumentalizzazione.»

I ragazzi del tavolo mi fissarono con gli occhi spalancati, come se mai si sarebbero aspettati che affermassi tali cose. «Non ho mai sentito parlare qualcuno in questo modo.»mormorò Blaise. «Hai la stoffa del politico. Certo è che il grande Lucius Malfoy ti ha fatto scuola.»

«Veramente non tornò in Inghilterra da qualche annetto.»dissi. «Quindi, politicamente parlando, mi sono fatta da me.»

«Beh, allora complimenti!»esclamò Vincent.

Gli feci l'occhiolino, voltandomi verso Daphne, la quale mi aveva chiesto qualcosa. «Scusami cara, non ti stavo seguendo: cosa hai detto?»

«Ti ho chiesto come mai non sei più tornata in Inghilterra per le vacanze.»mi ripeté lei.

«Ah! Semplicemente perché durante le vacanze andavo o a casa di alcune mie amiche oppure viaggiavo!»risposi. «Ho sempre detto a mia zia, la madre di Draco, che non mi piace pesare su di loro e far sì che si debbano adattare ai miei ritmi.»

«Perché è pigra.»mi prese in giro Draco, ridacchiando. «Fin troppo.»

«Infatti!»concordai io, ridendo. «Più che pigra sono una pantofolaia, come dicono in Italia.»

«Ti piace stare a casa e non uscire quindi.»

Feci si con la testa, mentre bevvi qualche sorso d'acqua. «Preferisco un bel libro a dello shopping.»

«Questo è un punto su cui non andiamo d'accordo, allora!»rise Daphne. «Io AMO fare shopping!»

«Non è che non mi piace comprare vestiti... È solo che, quando ne vedo troppo tutti assieme, poi non so quale mi piace di più.»

«Fai come faccio io: prendili tutti!»esclamò lei.

«Ma cosa dici maii!?»scimmiottò Draco. «Ad Arya deve piacere solo UN vestito, prenderne troppi dopo le sembra male.»

«Hai bisogno di qualche seduta dallo psicologo?»si intromise un'amica di Daphne, ridendo. «Come puoi prendere solo un vestito? Dimmelo, così almeno non dovrò più sentire i miei genitori lamentarsi del fatto che spendo più di quanto dovrei.»

«Marie, anche se ce lo spiegasse, non riusciremmo mai a mettere in pratica quanto detto.»le disse Daphne, sospirando.

«Credo tu abbia ragione.»fece la ragazza chiamata Marie. «Siamo due casi persi!»

«Se la frequentate per qualche mese, forse vi trasformerete come lei.»si intromise nuovamente Draco. «Fatelo, così durante le vacanze non dobbiamo seguirvi a destra e a manca per i vari negozi.»

«Ma smettila di lamentarti!»lo riprese Daphne, rivolgendosi poi a me. «Visto che hai vissuto in Italia, saprai almeno quali sono le tendenze della moda.»

«Questo si.»risposi. «Non compro tanti vestiti, ma indosso comunque quelli più ricercati.»

«Perciò se questo Natale dovessimo fare una fuga in Italia di qualche ora...»

«Se riuscite a tirarla fuori di casa, forse in Italia ci arrivate.»borbottò Draco, facendomi ridere.

Mi voltai verso di lui, vedendo la sua espressione seria, diventare via via più divertita, finché anche lui si lasciò andare alla nostra risata. Era una cosa che amavo, di Draco: il suo sorriso. Mio cugino sorrideva raramente e, quando lo faceva, non potevi che innamorarti sempre di più di quella fossetta sul lato destro della bocca, bocca che da una linea dura e rigida, passava a una curva all'insù semplicemente tenera, che rivelava i denti bianchi e perfetti di Draco.

Quando finimmo la cena, ci dirigemmo alla nostra Sala Comune, dove alcuni si misero a giocare a scacchi, mentre altri studiavano o facevano i compiti della settimana. Io invece salutai tutti e mi diressi ai dormitori, stanca per il viaggio di quella mattina e per la giornata piena di conoscenze. Sentii la testa scoppiare e le palpebre pesanti, così mi buttai sul letto, pensando di riposare un po'...



Hola! (: eccovi il secondo capitolo! Ovviamente la storia non è ancora ben sviluppata, quindi non avete un'idea di quello che verrà dopo, ma vi chiedo solo di seguire bene i capitoli che arriveranno successivamente e magari potrete anche lasciare un vostro commento e parere. (: come avrete capito Arya è un personaggio inventato, quindi rivoluzionerà tutta la storia...aspettatevi di tutto! Ahahahha ciaooo ❤❤
   
 
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