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Autore: itscriis    06/06/2016    2 recensioni
James Sirius Potter, Albus Severus Potter e Lily Luna Potter, i figli dell’ormai famoso Harry Potter e di sua moglie Ginevra Weasley in Potter.
Agli occhi di tutti, i figli del prescelto possono sembrare i figli impeccabili, i figli che tutti vorrebbero, ma non è così.
Sono delle serpi, e uno di loro lo è nel vero senso della parola. Albus Severus Potter, smistato in Serpeverde e che, come migliore amico, ha Scorpius Malfoy.
James Sirius Potter, di lui si può dire che porta ben in alto i due nomi che si ritrova, un vero e proprio malandrino.
Lily Luna Potter, invece, è la principessina di papà, forse quella più fraintesa; a chi la vede dall’esterno può sembrare una ingenua e dolce ragazzina, ma in realtà è sì, una ragazzina, ma di quelle che sanno difendersi e, se c’è bisogno, di vendicarsi. E Lily Potter in questo non ha pietà, neanche se si tratta di suo fratello e del suo migliore amico.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus, Severus, Potter, Alice, Paciock, Alice, Paciock, Jr, Altro, personaggio, Famiglia, Potter, James, Sirius, Potter | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Potters'
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The Potters
“Mi odio”




 
Lily raggiunse la sua camera e per nulla al mondo uscì di lì, saltò anche le lezioni il giorno dopo. L’unica cosa a cui riusciva a pensare era Scorpius e quanto lui l’avesse delusa.
Si era lasciata ingannare, si era lasciata ingannare come un’idiota. Ma come poteva pensare che tutte le cose che lui le diceva fossero solo bugie? Le dichiarazioni, i baci e il resto.
Forse sua cugina aveva ragione, forse lui voleva quello stupido titolo a tutti i costi.
Che idiota, pensò subito.
Passò la serata in maniera apatica, non cenò e non volle neanche parlare con le sue amiche. Non pianse, aveva già pianto abbastanza mentre tornava in Sala Comune. Riusciva ancora a sentire la voce di Scorpius che la chiamava, molte volte aveva pensato di girarsi e permettergli di spiegare; ma cosa c’era da spiegare? Quello che aveva visto era sufficiente.

Scorpius, invece, appena Lily se n’era andata l’unica cosa a cui pensava era come liberarsi di Rose e Freya, ma la tristezza lo fermò e se ne andò. Neanche lui parlò con gli amici, scese a colazione, però quando Albus gli chiese di sua sorella, lui non rispose. Il giorno dopo era tornato il freddo e algido Scorpius Malfoy, cercava da tutte le parti Lily, tuttavia non riuscì a trovarla.
Aveva fatto una cazzata, eppure una cosa non gli tornava: Freya.



**



« Lily, non puoi stare chiusa in camera per sempre! » esclamò Lucy, esasperata. Era dalla sera precedente che sua cugina non usciva dalla loro camera e odiava vederla in quel modo, a fissare il vuoto come un vegetale o raggomitolata nel letto.

« Lucy, almeno per oggi, lasciami stare » disse piano la Potter. Le capiva, lei non aveva detto niente su Scorpius, non aveva neanche la forza di nominarlo.

« Almeno vuoi dirci che è successo? » chiese Alice, preoccupata.

« Non ora, Alice, per favore » rispose Lily, sospirando.

« D’accordo, noi andiamo in biblioteca, se ti serve qualcosa manda un gufo » disse Lucy e Lily annuì.



**
 
« Dobbiamo andare a parlare con Albus e James » disse Lucy, una volta uscita dalla porta della Sala Comune.

« Sono d’accordo, ma il problema è trovarli » rispose Alice. Lucy le sorrise, le prese una mano e la trascinò nei sotterranei.

Mentre andavano verso l’entrata della Sala Comune dei Serpeverde, incontrarono Zabini e Albus. Lucy perse un battito quando scontrò Zabs, il giorno prima gli aveva concesso un appuntamento e si erano divertiti tanto, aveva scoperto un lato di lui dolce e sensibile, che ovviamente non conosceva e che non avrebbe mai immaginato appartenere a lui. Ma adesso doveva focalizzarsi su sua cugina. Gli rivolse un semplice sorriso.
Nel frattempo, Alice e Albus, ovviamente, erano imbambolati l’uno sull’altro e a Lucy e Jack venne da ridere.

« Al, c’è una cosa che dovremmo dirti » annunciò Lucy, schioccando le dita tra Alice e Albus.

« Anche mia sorella sembra un vegetale come Scorpius? » chiese Albus, impensierito.

« Sì, anche Scorpius? » domandò Alice e Jack annuì, « con noi non parla, ma magari i suoi adorati fratelli potrebbero estorcerle qualcosa » continuò poi.

« Ovvio, chiamo Sirius e andiamo da lei » sorride Albus amorevole, diede un bacio sulla guancia ad Alice; « sperate solo che il professor Potter –disse ironico– non sia con la sua professoressa sexy o non mi vedrete mai più » rise lui, facendo ridere anche gli altri.



**



« Spero per te che sia importante, io e Hollie eravamo nel mezzo di una conversazione seria » disse James mentre saliva le scale del dormitorio femminile dei Grifondoro.
Sì, certo, mentre la baciavi avevi una conversazione seria, pensò Albus mettendo su un grugno.

« Guarda un po’ se questo non è importante » grugnì Albus aprendo la porta della camera di Lily. Quest’ultima era seduta sul letto, a gambe incrociate, e guardava il pavimento.

« Luna, che hai? » entrò preoccupato James e si andò a sedere davanti alla sorella, mentre Albus prendeva posto affianco a lei.


Appena Lily vide i suoi fratelli, non ce la fece più e scoppio a piangere. Erano i suoi fratelli e lei aveva quest’istinto di piangere da ormai un giorno e con loro si sentì libera di sfogarsi. Albus le avvolse con un braccio le spalle e le fece poggiare la testa su di esse, mentre James le asciugava le lacrime, per poi accarezzarla. Stettero in quella posizione per un po’.

« Vuoi dirci cos’è successo? » chiese Albus. Lily si rimise composta, si asciugò le lacrime e sospirò.

« Ieri stavo aspettando Scorpius, lui era in ritardò come al solito –e si lasciò sfuggire una risata amara–, così mi sono messa a camminare con Rose. Abbiamo svoltato un angolo e l’ho visto » Lily ingoiò il groppo in gola che aveva e continuò, « ho visto Scorpius che baciava Freya Miller. »

Ci volle un attimo, James guardò la sorella, bloccandosi, guardò poi il fratello e poi ritornò su Lily. Ora era il professor Potter, con una buona condotta, ma in questi casi in geni Potter, misti a quelli Weasley, scoppiarono tutti e si alzò di scatto, deciso ad andare da Scorpius Malfoy e fargli del male, una volta per tutte.
Gli altri due Potter si alzarono subito dopo di lui e lo seguirono, cercando di fermarlo e di fargli cambiare idea, ma James non si fermava. Forse era il destino, perché uscito dal quadro della Signora Grassa, i tre videro Scorpius, stava cercando di convincere la Signora Grassa a farlo entrare.
James lo inquadrò e subito partì alla carica, gli diede un pugno, poi un altro e un altro ancora; Scorpius rispondeva a ogni pugno, più per rabbia repressa che per altro, sapeva di meritarseli quei pugni. Albus cercava di fermarli, anche se, come al solito, era proprio indeciso sul da farsi, una parte di lui voleva aiutare James, l’altra prendersi Scorpius e chiedergli spiegazioni.

« Professor Potter! Signor Malfoy! » urlò la preside McGranitt. Tutti si girarono verso di lei, accompagnata dal professor Paciock, « nel mio ufficio, subito! Anche voi signor e signorina Potter. »



**



« Signor Malfoy, può andare, non eserciterà per un mese il suo ruolo da Caposcuola » ordinò la preside. Quest’ultima aveva appena finito di sentire tutta la storia, o almeno una parte. « Lei, professor Potter, il suo Potterclub è chiuso per un mese » detto ciò, Scorpius uscì.

« Preside, davvero, mi scusi » disse James, « so di essere stato immaturo. »

« Molto di più, James, ora sei un professore e hai aggredito un alunno » proferì Neville, « sei fortunato che Scorpius abbia lasciato perdere piuttosto che continuare. »

« Ora devo anche ringraziare quell’essere » affermò il primogenito Potter, beccandosi un sguardo di rimprovero dalla preside.

« Vada professor Potter » dichiarò la McGranitt.



**



Scorpius, che era già uscito, ora guardava Lily e cercava il suo sguardo, ma lei non osò girarsi.

« Andiamo in infermeria, Scorpius » disse Albus avvicinandosi a lui, « tu aspetti James? » chiese poi a Lily e quest’ultima annuì.

Il giovane Potter si trascinò via un triste e sconsolato Malfoy. Andarono in infermeria e poi nella loro camera, in religioso silenzio.

« Puoi dirmi che cavolo hai combinato?! » ringhiò Albus, una volta entrato in camera non sapeva bene che dire, quindi si andò a sedere sul letto tranquillo, con Jack che leggeva un libro –strano– e Scorpius che si guardava la mano, ancora dolorante dai pugni che aveva tirato. Appena sentì Albus urlare, anche se se lo aspettava, saltò dallo spavento.

« Non lo so, ok? Non ne ho la più pallida idea » rispose Scorpius urlando, ma più che arrabbiato era sconsolato, « stavo camminando per andare da tua sorella, quella mi ha girato e mi ha baciato. Ti giuro che mi dava l’impressione che fosse Lily » disse lui triste.

« Oh, scambi così facilmente mia sorella?! » lo canzonò malignamente Albus assottigliando gli occhi. Scorpius non seppe che rispodere, aveva maledettamente ragione e abbassò la testa.

Dopo un po’ la rialzò, più triste di prima, « mi odio, lei sta soffrendo per colpa mia e mi odio per questo. »

Albus lo guardò attentamente e capì la sua sincerità, gli abbozzò un semplice sorriso, « cercherò di capirci qualcosa, Scorpius, te lo giuro. »




e ancora un’altra estate arriverà!!
finalmente è finitaaaaaa –anche se mi manca ancora un’interrogazione, ma fa niente–!
Mamma mia sento già l’odore di mare.
Vi prometto che da ora in poi aggiornerò sempre più spesso, anche se
non so quanto ci conviene, perché siamo a -7 capitolii!
Sarà la prima storia che finirò, sono felice, ma ho già l’amaro in bocca.
Ma ora passiamo a cose più importanti:
ma che diamine è successo a sto povero Scorpius?! Poveri Scorilyyy.
È stato triste scrivere questo capitolo, vi giuro. Poi non sapevo come far comportare Albus, ma penso che questo sia il modo migliore.
Detto ciò, grazie se continuate a esserciJ)
Estatamente vostra,
Crii

 
  
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