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Autore: Mirwen    14/04/2009    3 recensioni
“Hogwarts è casa.Hogwarts è il luogo sicuro, dove ognuno di noi cresce, studia, s’innamora, piange, ride, vive …. Hogwarts è l’unica sicurezza che abbiamo. Ho paura di lasciarla perché so che quando saremo la fuori saremo da soli nell’oscurità". Enif Aurora Icecrow
“Un’ultima cosa… ciò che abbiamo visto temo sia solo la punta di un immenso iceberg, ci aspettano tempi oscuri, MA non dovete disperare… dovete trovare la luce nell’oscurità… continuate a stare uniti e solidari come avete dimostrato di essere ieri e nessuno potrà fermarvi… non lasciate che la paura si ponga tra voi e i vostri amici… ricordate: non siete mai da soli… dev’esser questa la nostra forza. “ Dal cap. 3
“Comunque… qualcuno deve essere stato…insomma prima il padre di James, poi Emily, adesso questo signor Greathead… e solo perché sono amici di Silente” Dal cap. 6
“Io ti trovo splendida” Dal cap. 9
 “Lo dirò una sola volta… prova a tradirmi e il mondo magico e quello Babbano messi assieme non saranno abbastanza grandi per nasconderti…”" Dal cap. 12
Era quello l’avvertimento: se non la vedete come noi non vedrete altro. ” Dal cap. 15
Storia vincitrice del Best WIP, Best Original Character e Best FF Monica's Choise dei Never Ending Story Awards
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le lacrime della Fenice' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Buona Pasqua in ritardo a tutti, da un’autrice un po’ influenzata. XD

 

Safely, for the last time

 

“Hogwarts è casa.

Hogwarts è il luogo sicuro, dove ognuno di noi cresce, studia, s’innamora, piange, ride, vive….

Hogwarts è l’unica sicurezza che abbiamo.

Ho paura di lasciarla perché so che quando saremo la fuori saremo da soli nell’oscurità.”

Enif Aurora Icecrow

 

Capitolo 8: Hogsmeade

Novembre passò lento, ma la vita riprese il suo solito scorrere per James Potter e, quando oramai il mese stava giungendo al suo termine, si trovò di nuovo seduto ai piedi del letto occupato da Remus in infermeria, con Sirius appollaiato su una sedia lì vicina. Era più facile lì ad Hogwarts far finta che la vita scorresse senza preoccupazioni, ma il ragazzo sapeva che una volta arrivato a casa, tutto sarebbe stato più vuoto, senza suo padre.

“Con questi credo siano tutti Remus… “ disse James passando i fogli che teneva in mano all’amico.

“Non ci posso credere che avete preso tutti gli appunti!” sorrise stancamente il licantropo, la notte passata era stata abbastanza faticosa.

“Abbiamo fatto a turno… quindi ringrazia anche me...” bofonchiò Sirius. Remus lo fissò erano da un paio di giorni che Sirius si comportava in modo strano, o almeno più strano del solito.

“Grazie Sirius. Grazie James…” disse stancamente stiracchiandosi. “Credete che Poppy mi lasci venire ad Hogsmeade domani?”

“Credo di si… non può tenerti segregato qui!” sorrise James, che finalmente aveva riacquistato il sorriso di sempre.

“Perché hai un appuntamento?” chiese acido Sirius.

“No… ma… insomma pensavamo potessimo andare a fare un giro tutti assieme…” disse sorpreso Remus, ora Sirius cominciava davvero a preoccuparlo.

“E tu, Sir? Nessuna ragazzina innamorata questa volta?” chiese James cercando di sviare l’argomento.

“No… non ho tempo per le ragazzine petulanti…” Potter e Lupin si scambiarono un’occhiata.

“Non hai anche tu bisogno di un ricovero?” chiese James sorpreso, quel comportamento non era per nulla da Sirius. Di solito organizzava le uscite ad Hogmeade settimane in anticipo descrivendo loro l’intenzione di un pomeriggio di gioie selvagge con qualche fortunata o sfortunata, dipende dai punti di vista. 

“No…” Sirius si rese conto che stava per essere sommerso da un terzo grado angosciante… “E tu perché non le hai chiesto di uscire?” cercò di puntare l’attenzione su James. In realtà non conosceva nemmeno lui il motivo del suo strano comportamento, ma una cosa era certa: non pensava di essere capace di sopportare un terzo grado combinato di due dei suoi migliori amici.

“A chi scusa?”

“Alla Evans, certo…” rispose con ovvietà Sirius.

“Per sentirmi dire il millesimo “no”? No, grazie, passo la palla…” sorrise sconsolato James.

“Beh, potresti essere sorpreso…” ridacchiò Remus

“Dai, non scherzate… è già tanto se non abbiamo ancora litigato… io non voglio rovinare tutto di nuovo…” scrollò le spalle alzandosi “Anzi sapete che vi dico?! Ci andiamo noi quattro malandrini ad Hogsmeade, come i bei vecchi tempi! Senza ragazze fisse o occasionali al seguito!”

 

♦♦♦

 

“Che cosa risponderesti?” la domanda di Enif la prese di sorpresa facendola sobbalzare. Le tre compagnie di camera la stavano fissando dall’altro lato del tavolo da studio della biblioteca.

“A cosa?” Enif sembrò scocciata dalla risposta.

“Se Potter ti chiedesse di uscire, cosa risponderesti?” disse con un sorriso. Alice e Mary fissarono curiose Lily.

“Beh… sarebbe un altro no…” disse lei non staccando lo sguardo dal libro.

“Sicura?” cominciò Alice “insomma ce ne siamo accorte tutte che ti guardi attorno quando camminiamo per i corridoi… speri te lo venga a chiedere?”

“Ma stai scherzando?! E solo che mi sembra strano che non me lo abbia chiesto tutto qui…”.

“E ti da fastidio…” terminò Mary con un sorriso furbo.

“Ma che dite! Non mi da fastidio… e solo che mi ci ero abituata…” Lily nascose si nuovo il volto dietro il libro… “Piuttosto… voi che farete domani?”

“Esco con Frank…” mormorò sognante Alice. Le tre si fissarono trattenendosi dallo scoppiare a ridere. Erano due anni che Alice e Frank stavano assieme eppure ogni volta che uscivano, Alice era sospesa a mezzo metro da terra.

“Mi ha chiesto di uscire un tipo di Corvonero…” mormorò Mary scrollando le spalle. Tutti si accorsero del sospiro di Enif. Lei non sarebbe uscita con nessuno ad Hogsmeade e nessuno le avrebbe chiesto di uscire, anche perché lei avrebbe detto di no.

“Enif, per favore!” cominciò Lily “Non puoi ancora sperare che ti chieda di uscire!” Mary e Alice sorrisero comprensive, ogni volta che qualcuna di loro aveva un appuntamento Enif era malinconica, e tutte loro sapevano bene il motivo: Sirius Black.

“Magari potrebbe farlo…”

“Non lo farà… lo sai…”

“Lily, certo che sei davvero disfattista tu…” brontolò Enif fintamente offesa, un velo di sorriso sul volto.

“E se uscissi con uno dei suoi amici…” Mary la guardava seria.

“Come?”

“Beh magari potrebbe ingelosirsi…” spiegò con semplicità.

“Mi sembra che l’ultima volta non abbia funzionato…” disse tristemente la bruna arrotolando una ciocca di capelli.

“Ma sono passati tre anni… magari…”

“Silenzio lì infondo!” le interruppe la voce di Madama Pince.

 

♦♦♦

 

“Si può sapere che cos’hai?” chiese James chiudendo la porta dell’infermeria dietro di lui.

“Chi io?”

“Sì, sembra che tu ce l’abbia con Remus…è successo qualcosa?” James era preoccupato, Sirius nonostante tutto era sempre stato abbastanza chiuso per quanto riguardava la sua vita privata, almeno quella più seria, ma non c’erano segreti tra loro, almeno fino a quel momento.

“No, no… anzi mi dispiace… e che… bha… non lo so nemmeno io…” James lo guardò.

“Vuoi che ne parliamo?” era sempre meglio prendere con le pinze un Black, soprattutto se era confuso quanto Sirius in quel momento.

“No…no… io… devo arrivarci da solo James…” sembrò un attimo incerto “credo sia colpa sua…”.

“Di Remus?” ok, ora anche James cominciava a preoccuparsi davvero…

“No, di Enif…” sospirò Sirius. James lo guardò con un sorriso a trentadue denti di cui il moro neanche si accorse troppo preso dal guardare fuori da una finestra.

“Senti… vado un secondo da Remus, mi sono dimenticato di dirgli del compito di… Pozioni… Ci vediamo in Sala Comune, ok?” Sirius lo ascoltò appena.

“Oh… va bene…”

 

♦♦♦

 

“Ehilà!” sorrise James facendo di nuovo capolino in infermeria.

“Credevo volessi parlare con Sirius…” disse Remus.

“È successo qualcosa?” chiese Peter che era arrivato nel momento stesso che gli altri due avevano lasciato la stanza.

“Più o meno Pet… ti eri accorto anche tu che Sirius è strano in questo periodo?” chiese James con fare cospiratorio avvicinando una sedia ai due seduti nel letto.

“Si… è un tantino acido in questo periodo…” constatò Peter.

“Credo di aver risolto il mistero…” sorrise “penso che il nostro amico sia semplicemente geloso…”

Remus sorrise, mentre James cominciava a raccontare loro della conversazione di poco prima.

  

♦♦♦

 

“Ma dai cosa ti costa?!” Mary si stava davvero innervosendo, cosa le costava infondo! Non si trattava mica di sposarselo!

“No, Mary….” sospirò Enif fermando le amiche prima di svoltare l’ultimo angolo e arrivare in Sala Comune.

“Ma su, magari è la volta buona!” sorrise Alice.

“Ma ti prego!”

“Enif, mi dispiace schierarmi contro di te, ma chi è la disfattista ora?!” la punzecchiò Lily. Doveva ammettere che quando arrivava a quei livelli Enif era davvero comica: era così rossa in viso che avrebbe fatto concorrenza ad un pomodoro, gesticolava in maniera furiosa e il suo tono di voce era talmente alto che potevano sentirla da due corridoi di distanza mentre sparava frasi a raffica. Il nervosismo che sfogava camminando ora da ferma le faceva tremare il mento il quale presagiva che o si sarebbe messa a piangere o avrebbe messo su una sgridata tremenda.

“Lily, non cominciare anche tu!”

“Ma infondo c’è solo da chiedergli d’uscire, che sarà mai…”

“Non chiederò a Remus Lupin di uscire!” e con questo Enif svoltò bruscamente l’angolo dovendo fermarsi subito dopo.

Sirius la guardava esterrefatto, possibile che davvero lei… serrò i pugni, e sfoggiò un fintissimo sorriso scansando Enif e scendendo verso la Sala Grande. La bruna lo guardò sparire giù dalle scale. Si appoggiò al muro mentre due lacrime si facevano spazio fra le sue ciglia.

“Ditemi che non ha ascoltato tutto…” Le amiche le furono accanto

“Beh guarda il lato positivo,” cominciò Mary “Non mi sembra fosse contento…”

Enif si portò le mani al volto, scuotendo leggermente la testa. Lily le appoggiò una mano sulla spalla.

“Eny, non disperarti così, non ci risolvi nulla…” le disse piano abbracciandola “ora vediamo cosa possiamo fare per questo problema…”

 

♦♦♦

 

Sirius si stava dando dello scemo: in fondo cosa c’è di male!Sono due dei miei migliori amici, devo essere felice per loro, insomma stanno bene insieme, no?! Eppure ogni volta che li immaginava per mano ad Hogmeade sembrava che il suo stomaco fosso caduto nell’abisso più remoto. Ma perché devo comportarmi così?! Si chiedeva furiosamente, che razza di amico sono?! Remus merita una ragazza come Enif e di certo Enif sarà più felice con uno come Remus che con uno come… come chi? Beh di certo migliore di me… E se poi quando scopre del problema di Remus, perché è troppo intelligente per non scoprirlo, lo pianta, chi diavolo dovrei consolare? Lo pianta? Ma se non stanno assieme, anzi per amor del vero non sono nemmeno usciti insieme! Sirius, vecchio mio ti stai facendo delle pare mentali per niente! Di nuovo la sua mente gli suggerì l’immagine di Enif e Remus mentre si baciavano appassionatamente nella Stramberla Strillante, mentre lui le accarezzava i capelli e le guance… Sirius scosse la testa furiosamente: 1. Remus non è la persona che salta addosso ad una ragazza al primo appuntamento 2. Enif non è così scema da farsi saltare addosso 3. Perché dovrebbe darmi fastidio poi? Perché diavolo sono qui come un cretino a camminare avanti e indietro al freddo fuori dal portone? Pensato questo entrò nell’ingresso, il vociare degli studenti che andavano a cena lo assordò, fece dietrofront e uscì di nuovo, ignaro che due occhi verde chiaro lo avevano guardato ansiosi.

 “Sirius!” James gli era corso dietro ansioso “Va tutto bene?”

“Oh, splendidamente!” sbuffò l’interessato.

“Vieni a cena?” chiese il Potter valutando che qualsiasi cosa avesse Sirius non sarebbe stata una cena a farlo sentire peggio, James non sapeva quanto si sbagliava.

 

♦♦♦

 

“Remus, mi serve aiuto!” Enif era scivolata tra la folla assieme a Lily fino a raggiungere il Prefetto.

“Che succede?”

“Black…” spiegò Lily semplicemente

“Sai come sta?” chiese Enif preoccupata

“Mi sembrava arrabbiato… e alquanto acido… ma è un periodo un po’ così…” spiegò il licantropo mentre Peter accanto a lui annuiva.

“E’ colpa mia…” Remus la fissò, possibile che avesse intuito cosa provasse Sirius per lei? Ma allora sarebbe stata felice, non disperata come appariva in quel momento. “Prima le ragazze cercavano di convincermi ad uscire con… uno… per farlo ingelosire… e lui ha sentito solo l’ultima parte del discorso ovvero che non volevo chiedergli di uscire… il problema era con quello che ha sentito, si sarà fatto l’idea che sono troppo timida per uscire con questo tipo…” sparò Enif tutto d’un fiato.

“Enif respira…” sussurrò la rossa interrompendola.

“Beh sembra il piano abbia funzionato, contento non lo è di certo…” sorrise Peter, Enif lo fulminò con uno sguardo.

“E che forse viene fuori un casino, io non volevo, cioè era tutta un’idea di Mary…” Gli occhi di Enif si fecero lucidi.

“Ehi, Enif calmati…” Remus davvero non capiva.

“Il problema è che Mary aveva proposto di invitare te…” finì Lily.

A Remus fu tutto chiaro, il comportamento di Sirius, la disperazione di Enif, sorrise malandrinamente.

“Lo sai, per una volta la McDonald ha avuto una buona idea…” Enif lo guardò dubbiosa “Esci con me ad Hogmeade domani, tranquilla a Sirius ci penso io! Credo proprio che questa volta diventerà davvero la signora Black” Enif sorrise arrossendo.

“Grazie!” esultò abbracciandolo “Sicuro che non crea problemi?”

“No…tranquilla… so come trattare Sirius”

“Ehi scusate il ritardo…” sorrise James trascinandosi dietro Sirius che sembrò impallidire ancora di più vedendo Enif abbracciata a Remus. La ragazza si staccò istantaneamente rintracciando il suo sguardo di ghiaccio.

“Beh… a domani…” salutò la ragazza. Lily guardò un attimo James, temendo o sperando una sua reazione, ma lui non fece nulla. Sorrise in segno di saluto e lasciò i malandrini. Peter l’osservò andarsene.

 

♦♦♦

 

“Sirius la pianti di guardarmi così? C’è qualcosa che non va?” chiese Remus guardando Sirius attraverso lo specchio, l’amico era seduto sul letto, taciturno e immobile come una statua, anche se in quel momento assomigliava di più ad un gargoyle.

“Niente…” bofonchiò

“Sei sicuro? Non è che sei arrabbiato che alla fine io esco con una ragazza e vi tiro pacco?”

“Io in effetti sono un tantino offeso…” entrò nel discorso James “potevo chiedere alla Evans di uscire, se sapevo che tu uscivi con Enif…”

“Beh me l’ha chiesto ieri sera, non potevo dirle di no…” Sirius si alzò di scatto, Remus era pronto a beccarsi un pugno, ma l’amico uscì.

“Vi aspetto di sotto…” disse sbattendo la porta.

“Remus, ora puoi gentilmente illustrarmi il tuo genialissimo piano?” chiese James assicurandosi che Sirius avesse davvero sceso le scale.

“Voglio fargli capire quanto davvero tiene a lei… se non si danno una mossa, finiranno solamente per star male entrambi…”

“Spero tu abbia ragione e non ti becchi un cazzotto per niente, perché sai che ti tirerà un pugno, vero?” sospirò James.

“L’ho messo in preventivo in effetti…” sorrise tristemente Remus.

“Uffa…” sbuffò James “Avrei potuto davvero invitare Lily…” Remus scosse la testa, nonostante fosse maturato molto in quel periodo oscuro James restava sempre James…

Peter guardò l’amico, poteva provarci adesso… uscì dalla stanza

“Ci vediamo di sotto” sorrise Codaliscia

“Beh sarà il caso di andare anche noi non credi?” chiese Remus.

“Sì, amico mio, andiamo verso il patibolo!” sorrise James.

 

♦♦♦

 

“E se litigano soltanto?” Lily gemette esasperata.

“Enif, finiscila e scendiamo!” ordinò poi, spingendo la brunetta verso la porta.

“Ma Lily, insomma le ragazze se ne sono già andate, potrei restare qui, no? E dire che sto male… così non litigherebbero…” Lily si passo una mano sugli occhi.

“Se tu non scendi immediatamente litigheranno per nulla… quindi… scendi!” Enif sembrò convincersi, ma fece un passo verso l’interno della stanza.

“E no! Adesso scendi!” la bloccò Lily

“Se mi lasci prendere il cappotto…”

“Oh…”

Enif si infilò il giaccone dal collo di pelliccia.

“Credi faccia freddo?” chiese Enif guardando le fronde degli alberi muoversi al vento.

“Penso di si…” rispose la rossa indossando il suo cappotto nero, a quella risposta Enif si allungò a prendere i guanti e li mise in tasca.

“Ora possiamo andare…”

 

Le ragazze scesero le scale

“E tu Lily che farai?”

“Non lo so, credo che farò un giro e tornerò al castello…”

“Ehi, Evans!” Lily si voltò, in un angolo della Sala Comune c’era Peter Minus che le faceva segno di venire da quella parte

“Minus… c’è qualche problema?”

“No… emh… solo mi chiedevo… tu Evans non hai da fare vero? Insomma se Enif va con Remus…”

“Mi stai chiedendo di uscire?” Lily guardava Peter torcersi le mani, Enif era sorpresa.

“SI, cioè no… volevo chiederti se ti va di venire con me, James e Sirius…” Lily sospirò

“Ti ha mandato Potter?”

“No… no… e che lui ci ha sempre tenuto che tu uscissi con noi… e dato che lui non te l’ha chiesto… te lo chiedo io…” Lily guardò Enif.

“Così mi spii la reazione di Sirius…” sorrise la bruna

“Ehi non ho mica accettato!” poi si rivolse a Peter “Senti Minus, il problema è Potter… lui è… sempre il solito… e onestamente…”

“Ma… Evans… ti prego, prova a dargli una possibilità, James non è così male come pensi…” Lily passò dagli occhi imploranti di Peter a quelli speranzosi di Enif.

“Va bene…” sospirò “va bene, sarò dei vostri, ma guai a voi se combinate qualcosa d’illegale!” Peter sorrise per poi correre di nuovo su per le scale, le ragazze si guardarono scoppiando a ridere.

“Che cosa???” la voce di James arrivò dalle scale facendo ridere ancora di più le due. Quando il ragazzo sbucò in Sala Comune aveva un sorriso a trentadue denti.

“Davvero esci con noi Evans??” Lily si rallegrò che avesse usato il plurale.

“Beh… infondo faccio anche io del piano malefico…” disse indicando Enif.

“E’ già sceso?”

“Oh si “ le rispose Remus “Furente come una teiera…”

“Dio, aiutami…” sospirò la ragazza.

 

♦♦♦

 

Sirius davvero non capiva cosa ci facesse la Evans con loro, ok senza Remus erano in tre e senza Enif la ragazza era da sola… ma credeva lei non avesse mai acconsentito ad una cosa simile.

“Ehi Sirius, ti ho fatto una domanda…” la voce di James lo riportò con i piedi per terra.

“Come?” Peter si tirò una manata sulla fronte, Lily non sapeva se ridere o meno e James, beh lui sbuffò rumorosamente.

“Buongiorno Black! Chiedevo se ti andava di andare ai Tre Manici di Scopa, dato che noi tre siamo congelati…”

“Oh si…” bofonchiò, nelle ultime due ore in giro per ogni negozio di Hogmeade non era stato tanto di compagnia preso a immaginarsi Enif e Remus che chiacchieravano, ridevano, era riuscito perfino ad immaginarli mentre pomiciavano! A quel punto aveva lanciato una sonora imprecazione, spaventando un ragazzino del secondo anno a Mielandia. Quando aveva poi cercato di schiarirsi le idee, l’unico risultato era di essere riuscito a sovrapporre la sua immagine a quella di Remus, cosa che lo faceva ancora più imbestialire dato che non era normale. Insomma Enif era la sua migliore amica da quando avevano più o meno sette anni.

“Oh qui si che si sta meglio!” sentì esclamare alla Evans, perfetto non si era nemmeno accorto che erano arrivati ai Tre Manici di Scopa.

“Lily… cioè posso chiamarti per nome, vero?” perfetto, pensò Sirius, anche James ci si metteva a provarci con la Evans.

“Si, Potter…” cosa aveva sentito? “Si Potter”? Ok il mondo si era stravolto in una notte e lui non lo sapeva, questo spiegava tutto

“Bene… Lily, tu e Sirius andate a cercare un posto, io e Peter andiamo ad ordine… quattro burro birre? Va bene?”

Sirius nemmeno non lo ascoltava, ciò che vedeva gli stava facendo ribollire il sangue nelle vene.

 

♦♦♦

 

“Credi che tutta questa storia andrà a concludersi bene?” chiese Enif mentre entravano ai Tre Manici di Scopa dopo aver saccheggiato Mielandia.

“Secondo me si… poi l’hai sentito no?!” chiese Remus prendendo due Burrobirre al bancone e andando a sedersi su un tavolo libero.

“Io onestamente non ho capito che gli aveva fatto quel ragazzino…”  ridacchiò Enif.

“Forse lui niente… ma tu… io credo che ci stesse immaginando insieme in quel momento…”

“Credi davvero che sia geloso?” Enif era titubante.

“Ne sono certo… in questi giorni ho creduto che mi avrebbe incenerito con lo sguardo…” così dicendo riuscì a strappare un sorriso all’amica. “Senti non crucciarti tanto, ok? Quello che rischia qualcosa sono solo io… e so come prendere Sirius…”

“Grazie, Remus…” sorrise lei  “Non so davvero dove troverei un altro amico come te…”  poi sbuffò “Maledetti capelli!” borbottò al suo capotto, ridacchiando “Si incastrano sempre nei bottoni del pellicciotto…” disse tentando di liberare le lunghe ciocche dai bottoni, si disse che era proprio scema a lasciarli sciolti con quel giaccone

“Ti serve aiuto?” chiese Remus

“Magari…” sorrise, mentre il ragazzo le avvicinava per riuscire a liberare i capelli dal colletto

 

♦♦♦

 

Lily sorrise dalla sua inquadratura capiva perfettamente cosa stava facendo Remus, aveva detto un centinaio di volte ad Enif che non poteva continuare a portare quel cappotto o avrebbe dovuto tagliarsi i capelli, cosa che la faceva rabbrividire; ma Sirius dai suoi quattro passi più a destra di certo stava pensando che le stesse baciando il collo, e in modo molto sensuale anche…

“Oh, guarda Black! Ci sono Remus ed Enif… Andiamo a sederci da loro?”  Lily trascinò Sirius ai tavolo dei due

“Ciao!” salutò lei. Enif guardò Sirius, lui la ignorò prese Remus per un braccio e lo trascinò fuori dal locale. Enif guardò Lily.

“Ci siamo…” La bruna sospirò torcendosi le mani.

“Ehilà… Remus e Sirius?” chiese James sedendosi accanto a loro con le burro birre

“Mi è sembrato di vederli uscire…” disse Peter cercando di vedere gli amici oltre ai vetri appannati.

“Credete che dovrei andare anche io?” chiese Enif .

“No, lascia che se la sbrighi Remus…”

“Ma…”

Icecrow…” cominciò James mettendole le mani sulle spalle “non preoccuparti!”

 

♦♦♦

 

Sirius lasciò la presa al braccio di Remus

“Adesso mi dici che diavolo stavi facendo?!” cominciò il moro, gli occhi furenti di rabbia “E non provare a raccontarmi qualche balla!”

“Va bene… va bene… stavo liberando i capelli di Enif dal collo della sua giacca…”

“O certo stavi… che cosa?! Remus non sono cretino! Ho visto benissimo che le stavi baciando il collo!” Remus alzò gli occhi al cielo

“Sirius piantala di vedere ciò che vuoi…”

“Che diavolo stai dicendo!”

“Perché sei così arrabbiato?” il moro non rispose

“Ti da fastidio che io sia uscito con una ragazza e vi abbia tirato pacco o che io sia uscito con Enif?”

“E che ne so! Mi stai confondendo!”

“No, non sono io Sirius, sei tu ad essere confuso…”

“Piantala Remus!” ringhiò il ragazzo

“Sirius, per favore smettila di fare il geloso…”

“Io non sono geloso!”

“Sirius?!” Remus incrociò le braccia “Sirius, ti ha dato fastidio che io sia uscito con Enif?”

“Io non lo so!” gridò il ragazzo “Io non ho la più pallida idea del motivo per cui io sia così arrabbiato con te!”

“Sirius, perché non le hai mai chiesto di uscire? Ti sei fatto praticamente tutta Hogwarts, perché lei no?”

“Perché ci tengo a lei, non la volevo prendere in giro come ho fatto con tutte le altre!”

“E non hai mai pensato a lei come una ragazza? Sirius parliamoci chiaro, Enif è una bella ragazza, ti sei mai chiesto perché in questi anni non sia mai uscita con più di due ragazzi? Hai mai pensato di sfiorarla, di toccarla, e mi fermo qui, come hai fatto con le altre?”

Sirius restò un attimo in silenzio, ripensò a come l’aveva vista bella quel giorno a come avrebbe voluto spaccare la faccia a Remus quando l’aveva immaginato intento a baciarla, a quanto per un istante avesse immaginato lui al suo posto. Rivide Enif rifiutare una decina di ragazzi in quegli anni per poi dirgli sorridendo “Non è il mio tipo…”, rivide l’opale nero sul  suo anulare.

“Non le stavi baciando sensualmente il collo?” chiese infine, quasi titubante.

“No, davvero, ma sono contento che tu mi trovi sexy” scherzò il malandrino.

“Remus!” lo rimproverò l’amico sorridendo.

“Credo sia da un paio di settimane che non ti vedo sorridere…”

“Sono stato insopportabile, eh?!”

“Ti perdoniamo solo perché sei innamorato…” sospirò Remus avvicinandosi a lui.

“Io? Innamorato?!” esclamò quasi sconvolto Sirius

“Già, credevi di avere l’influenza?”

“Remus, non mi piaci quando fai l’ironico…” il licantropo sorrise.

“Sirius promettimi una cosa…” il moro lo guardò “vedi di dirglielo, o potresti perderla davvero… questo era il suo ultimo disperato tentativo… non ti può aspettare in eterno…”

“Stai dicendo che dovrei chiederle di uscire?!” chiese Sirius “Ma mi sono appena accorto di essere innamorato, scusa!” Remus scosse la testa.

“Intanto comincia con il parlarle e non incenerirla con lo sguardo… ah… e comunque questa è tutta un’idea della McDonald…”

“Mi pareva un piano troppo stupido per essere vostro…”

“Però ha funzionato…”

“Già, mi sono reso conto di aver un caratteraccio!” rise Sirius riacquistando il buon umore. “Andiamo prima che pensi che ti ho affatturato! È questo che temevano tutti no?!”

“Già!”

Sorrisero incamminandosi

“Remus?”

“Si?”

“Grazie…” bofonchiò Sirius entrando nel locale.

 

Che caos questo capitolo… ma mi sono divertita un sacco ad immaginarmelo… secondo me Sirius alla fine è il più imbranato di tutti nelle questione SERIE di cuore… anche perché ha paura di restare da solo.

Ed ora passiamo ai ringraziamenti ai preferiti alice brendon cullen - aliceundralandi- Alohomora -  bellavita - Bellis - Cassandra - data81  - extraterrestre- Frytty - germana - ginny_potter94 - jeginnybells - lally88 - Lars Black - MLA - MoMozzia - muriel - Nikki Potter- PrincessMarauders - ramoso4ever95 - riddikulus - ron84 - SarahPotter - sihu - Streghetta86 - - Thaleron - vane91 - VolpeGentile - Wolverine-  zanna - Zarkyna  - _Polla_   e metto in coda l’ultimo arrivato…. Un applauso al 33esimo:  jacopo25 spero continuerete a seguirmi!!!

Ed ora passiamo all’unico commento (che lettori stitici ;P ma siete comunque i migliori):

Alohomora: Sono felice di aver descritto bene il Quidditch anche perché se fosse uno sport reale sarei davanti ad uno spogliatoio cercando di buttare giù la porta per entrare in una squadra XD.  Come vedi mentre Sirius ed Enif fanno passi da gigante (per Sirius ammettere di essere innamorato e come chiedergli di scalare l’Everest in solitaria e senza la magia), James e Lily vanno un po’ a rilento anche perché uno a paura di rovinare tutto e l’altra, beh credo che Lily non ci capisca più nulla. Non lo so se il problema con il disegno è riscontrato da altri… io lo vedo… forse è troppo grande… non so… vabbeh… spero di incontrarti presto in MSN, devo esporti alcuni problemi… diciamo geografici… XD

 

 

   
 
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