Buona Pasqua
in ritardo a tutti, da un’autrice un po’ influenzata. XD
Safely, for the last time
“Hogwarts è casa.
Hogwarts è il luogo sicuro, dove ognuno di noi cresce, studia, s’innamora, piange, ride, vive….
Hogwarts è l’unica sicurezza che abbiamo.
Ho paura di lasciarla perché so che quando saremo la fuori saremo da soli nell’oscurità.”
Enif Aurora Icecrow
Capitolo
8: Hogsmeade
Novembre
passò lento, ma la vita riprese il suo solito scorrere per James Potter e,
quando oramai il mese stava giungendo al suo termine, si trovò di nuovo seduto
ai piedi del letto occupato da Remus in infermeria, con Sirius appollaiato su una
sedia lì vicina. Era più facile lì ad Hogwarts far finta che la vita scorresse
senza preoccupazioni, ma il ragazzo sapeva che una volta arrivato a casa, tutto
sarebbe stato più vuoto, senza suo padre.
“Con questi
credo siano tutti Remus… “ disse James passando i fogli che teneva in mano all’amico.
“Non ci
posso credere che avete preso tutti gli appunti!” sorrise stancamente il licantropo,
la notte passata era stata abbastanza faticosa.
“Abbiamo
fatto a turno… quindi ringrazia anche me...” bofonchiò Sirius. Remus lo fissò
erano da un paio di giorni che Sirius si comportava in modo strano, o almeno
più strano del solito.
“Grazie Sirius.
Grazie James…” disse stancamente stiracchiandosi. “Credete che Poppy mi lasci
venire ad Hogsmeade domani?”
“Credo di
si… non può tenerti segregato qui!” sorrise James, che finalmente aveva
riacquistato il sorriso di sempre.
“Perché hai
un appuntamento?” chiese acido Sirius.
“No… ma…
insomma pensavamo potessimo andare a fare un giro tutti assieme…” disse
sorpreso Remus, ora Sirius cominciava davvero a preoccuparlo.
“E tu, Sir?
Nessuna ragazzina innamorata questa volta?” chiese James cercando di sviare l’argomento.
“No… non ho
tempo per le ragazzine petulanti…” Potter e Lupin si scambiarono un’occhiata.
“Non hai anche
tu bisogno di un ricovero?” chiese James sorpreso, quel comportamento non era
per nulla da Sirius. Di solito organizzava le uscite ad Hogmeade settimane in
anticipo descrivendo loro l’intenzione di un pomeriggio di gioie selvagge con
qualche fortunata o sfortunata, dipende dai punti di vista.
“No…”
Sirius si rese conto che stava per essere sommerso da un terzo grado
angosciante… “E tu perché non le hai chiesto di uscire?” cercò di puntare
l’attenzione su James. In realtà non conosceva nemmeno lui il motivo del suo
strano comportamento, ma una cosa era certa: non pensava di essere capace di
sopportare un terzo grado combinato di due dei suoi migliori amici.
“A chi
scusa?”
“Alla
Evans, certo…” rispose con ovvietà Sirius.
“Per
sentirmi dire il millesimo “no”? No, grazie, passo la palla…” sorrise
sconsolato James.
“Beh,
potresti essere sorpreso…” ridacchiò Remus
“Dai, non
scherzate… è già tanto se non abbiamo ancora litigato… io non voglio rovinare
tutto di nuovo…” scrollò le spalle alzandosi “Anzi sapete che vi dico?! Ci
andiamo noi quattro malandrini ad Hogsmeade, come i bei vecchi tempi! Senza
ragazze fisse o occasionali al seguito!”
♦♦♦
“Che cosa
risponderesti?” la domanda di Enif la prese di sorpresa facendola sobbalzare. Le
tre compagnie di camera la stavano fissando dall’altro lato del tavolo da
studio della biblioteca.
“A cosa?”
Enif sembrò scocciata dalla risposta.
“Se Potter
ti chiedesse di uscire, cosa risponderesti?” disse con un sorriso. Alice e Mary
fissarono curiose Lily.
“Beh…
sarebbe un altro no…” disse lei non staccando lo sguardo dal libro.
“Sicura?”
cominciò Alice “insomma ce ne siamo accorte tutte che ti guardi attorno quando
camminiamo per i corridoi… speri te lo venga a chiedere?”
“Ma stai
scherzando?! E solo che mi sembra strano che non me lo abbia chiesto tutto qui…”.
“E ti da
fastidio…” terminò Mary con un sorriso furbo.
“Ma che
dite! Non mi da fastidio… e solo che mi ci ero abituata…” Lily nascose si nuovo
il volto dietro il libro… “Piuttosto… voi che farete domani?”
“Esco con
Frank…” mormorò sognante Alice. Le tre si fissarono trattenendosi dallo
scoppiare a ridere. Erano due anni che Alice e Frank stavano assieme eppure
ogni volta che uscivano, Alice era sospesa a mezzo metro da terra.
“Mi ha
chiesto di uscire un tipo di Corvonero…” mormorò Mary scrollando le spalle.
Tutti si accorsero del sospiro di Enif. Lei non sarebbe uscita con nessuno ad
Hogsmeade e nessuno le avrebbe chiesto di uscire, anche perché lei avrebbe
detto di no.
“Enif, per
favore!” cominciò Lily “Non puoi ancora sperare che ti chieda di uscire!” Mary
e Alice sorrisero comprensive, ogni volta che qualcuna di loro aveva un appuntamento
Enif era malinconica, e tutte loro sapevano bene il motivo: Sirius Black.
“Magari
potrebbe farlo…”
“Non lo
farà… lo sai…”
“Lily,
certo che sei davvero disfattista tu…” brontolò Enif fintamente offesa, un velo
di sorriso sul volto.
“E se uscissi
con uno dei suoi amici…” Mary la guardava seria.
“Come?”
“Beh magari
potrebbe ingelosirsi…” spiegò con semplicità.
“Mi sembra
che l’ultima volta non abbia funzionato…” disse tristemente la bruna
arrotolando una ciocca di capelli.
“Ma sono
passati tre anni… magari…”
“Silenzio
lì infondo!” le interruppe la voce di Madama Pince.
♦♦♦
“Si può
sapere che cos’hai?” chiese James chiudendo la porta dell’infermeria dietro di
lui.
“Chi io?”
“Sì, sembra
che tu ce l’abbia con Remus…è successo qualcosa?” James era preoccupato, Sirius
nonostante tutto era sempre stato abbastanza chiuso per quanto riguardava la
sua vita privata, almeno quella più seria, ma non c’erano segreti tra loro,
almeno fino a quel momento.
“No, no…
anzi mi dispiace… e che… bha… non lo so nemmeno io…” James lo guardò.
“Vuoi che
ne parliamo?” era sempre meglio prendere con le pinze un Black, soprattutto se
era confuso quanto Sirius in quel momento.
“No…no… io…
devo arrivarci da solo James…” sembrò un attimo incerto “credo sia colpa sua…”.
“Di Remus?”
ok, ora anche James cominciava a preoccuparsi davvero…
“No, di
Enif…” sospirò Sirius. James lo guardò con un sorriso a trentadue denti di cui
il moro neanche si accorse troppo preso dal guardare fuori da una finestra.
“Senti…
vado un secondo da Remus, mi sono dimenticato di dirgli del compito di…
Pozioni… Ci vediamo in Sala Comune, ok?” Sirius lo ascoltò appena.
“Oh… va
bene…”
♦♦♦
“Ehilà!”
sorrise James facendo di nuovo capolino in infermeria.
“Credevo
volessi parlare con Sirius…” disse Remus.
“È successo
qualcosa?” chiese Peter che era arrivato nel momento stesso che gli altri due
avevano lasciato la stanza.
“Più o meno
Pet… ti eri accorto anche tu che Sirius è strano in questo periodo?” chiese
James con fare cospiratorio avvicinando una sedia ai due seduti nel letto.
“Si… è un
tantino acido in questo periodo…” constatò Peter.
“Credo di
aver risolto il mistero…” sorrise “penso che il nostro amico sia semplicemente geloso…”
Remus
sorrise, mentre James cominciava a raccontare loro della conversazione di poco
prima.
♦♦♦
“Ma dai
cosa ti costa?!” Mary si stava davvero innervosendo, cosa le costava infondo!
Non si trattava mica di sposarselo!
“No,
Mary….” sospirò Enif fermando le amiche prima di svoltare l’ultimo angolo e
arrivare in Sala Comune.
“Ma su,
magari è la volta buona!” sorrise Alice.
“Ma ti
prego!”
“Enif, mi
dispiace schierarmi contro di te, ma chi è la disfattista ora?!” la punzecchiò
Lily. Doveva ammettere che quando arrivava a quei livelli Enif era davvero
comica: era così rossa in viso che avrebbe fatto concorrenza ad un pomodoro,
gesticolava in maniera furiosa e il suo tono di voce era talmente alto che
potevano sentirla da due corridoi di distanza mentre sparava frasi a raffica. Il
nervosismo che sfogava camminando ora da ferma le faceva tremare il mento il
quale presagiva che o si sarebbe messa a piangere o avrebbe messo su una
sgridata tremenda.
“Lily, non
cominciare anche tu!”
“Ma infondo
c’è solo da chiedergli d’uscire, che sarà mai…”
“Non
chiederò a Remus Lupin di uscire!” e con questo Enif svoltò bruscamente
l’angolo dovendo fermarsi subito dopo.
Sirius la
guardava esterrefatto, possibile che davvero lei… serrò i pugni, e sfoggiò un
fintissimo sorriso scansando Enif e scendendo verso la Sala Grande. La bruna lo
guardò sparire giù dalle scale. Si appoggiò al muro mentre due lacrime si
facevano spazio fra le sue ciglia.
“Ditemi che
non ha ascoltato tutto…” Le amiche le furono accanto
“Beh guarda
il lato positivo,” cominciò Mary “Non mi sembra fosse contento…”
Enif si
portò le mani al volto, scuotendo leggermente la testa. Lily le appoggiò una
mano sulla spalla.
“Eny, non
disperarti così, non ci risolvi nulla…” le disse piano abbracciandola “ora
vediamo cosa possiamo fare per questo problema…”
♦♦♦
Sirius si
stava dando dello scemo: in fondo cosa c’è
di male!Sono due dei miei migliori amici, devo essere felice per loro, insomma stanno
bene insieme, no?! Eppure ogni volta che li immaginava per mano ad Hogmeade
sembrava che il suo stomaco fosso caduto nell’abisso più remoto. Ma perché devo comportarmi così?! Si
chiedeva furiosamente, che razza di amico
sono?! Remus merita una ragazza come Enif e di certo Enif sarà più felice con
uno come Remus che con uno come… come chi? Beh di certo migliore di me… E se
poi quando scopre del problema di Remus, perché è troppo intelligente per non
scoprirlo, lo pianta, chi diavolo dovrei consolare? Lo pianta? Ma se non stanno
assieme, anzi per amor del vero non sono nemmeno usciti insieme! Sirius,
vecchio mio ti stai facendo delle pare mentali per niente! Di nuovo la sua
mente gli suggerì l’immagine di Enif e Remus mentre si baciavano
appassionatamente nella Stramberla Strillante, mentre lui le accarezzava i
capelli e le guance… Sirius scosse la testa furiosamente: 1. Remus non è la persona che salta addosso ad una ragazza al primo
appuntamento 2. Enif non è così scema da farsi saltare addosso 3. Perché
dovrebbe darmi fastidio poi? Perché diavolo sono qui come un cretino a
camminare avanti e indietro al freddo fuori dal portone? Pensato questo
entrò nell’ingresso, il vociare degli studenti che andavano a cena lo assordò,
fece dietrofront e uscì di nuovo, ignaro che due occhi verde chiaro lo avevano
guardato ansiosi.
“Sirius!” James gli era corso dietro ansioso
“Va tutto bene?”
“Oh,
splendidamente!” sbuffò l’interessato.
“Vieni a
cena?” chiese il Potter valutando che qualsiasi cosa avesse Sirius non sarebbe
stata una cena a farlo sentire peggio, James non sapeva quanto si sbagliava.
♦♦♦
“Remus, mi
serve aiuto!” Enif era scivolata tra la folla assieme a Lily fino a raggiungere
il Prefetto.
“Che
succede?”
“Black…”
spiegò Lily semplicemente
“Sai come
sta?” chiese Enif preoccupata
“Mi
sembrava arrabbiato… e alquanto acido… ma è un periodo un po’ così…” spiegò il
licantropo mentre Peter accanto a lui annuiva.
“E’ colpa
mia…” Remus la fissò, possibile che avesse intuito cosa provasse Sirius per
lei? Ma allora sarebbe stata felice, non disperata come appariva in quel
momento. “Prima le ragazze cercavano di convincermi ad uscire con… uno… per
farlo ingelosire… e lui ha sentito solo l’ultima parte del discorso ovvero che
non volevo chiedergli di uscire… il problema era con quello che ha sentito, si
sarà fatto l’idea che sono troppo timida per uscire con questo tipo…” sparò
Enif tutto d’un fiato.
“Enif
respira…” sussurrò la rossa interrompendola.
“Beh sembra
il piano abbia funzionato, contento non lo è di certo…” sorrise Peter, Enif lo
fulminò con uno sguardo.
“E che
forse viene fuori un casino, io non volevo, cioè era tutta un’idea di Mary…”
Gli occhi di Enif si fecero lucidi.
“Ehi, Enif
calmati…” Remus davvero non capiva.
“Il
problema è che Mary aveva proposto di invitare te…” finì Lily.
A Remus fu
tutto chiaro, il comportamento di Sirius, la disperazione di Enif, sorrise malandrinamente.
“Lo sai,
per una volta la McDonald ha avuto una buona idea…” Enif lo guardò dubbiosa
“Esci con me ad Hogmeade domani, tranquilla a Sirius ci penso io! Credo proprio
che questa volta diventerà davvero la signora Black” Enif sorrise arrossendo.
“Grazie!”
esultò abbracciandolo “Sicuro che non crea problemi?”
“No…tranquilla…
so come trattare Sirius”
“Ehi
scusate il ritardo…” sorrise James trascinandosi dietro Sirius che sembrò
impallidire ancora di più vedendo Enif abbracciata a Remus. La ragazza si
staccò istantaneamente rintracciando il suo sguardo di ghiaccio.
“Beh… a
domani…” salutò la ragazza. Lily guardò un attimo James, temendo o sperando una
sua reazione, ma lui non fece nulla. Sorrise in segno di saluto e lasciò i
malandrini. Peter l’osservò andarsene.
♦♦♦
“Sirius la
pianti di guardarmi così? C’è qualcosa che non va?” chiese Remus guardando
Sirius attraverso lo specchio, l’amico era seduto sul letto, taciturno e
immobile come una statua, anche se in quel momento assomigliava di più ad un
gargoyle.
“Niente…”
bofonchiò
“Sei
sicuro? Non è che sei arrabbiato che alla fine io esco con una ragazza e vi
tiro pacco?”
“Io in
effetti sono un tantino offeso…” entrò nel discorso James “potevo chiedere alla
Evans di uscire, se sapevo che tu uscivi con Enif…”
“Beh me
l’ha chiesto ieri sera, non potevo dirle di no…” Sirius si alzò di scatto,
Remus era pronto a beccarsi un pugno, ma l’amico uscì.
“Vi aspetto
di sotto…” disse sbattendo la porta.
“Remus, ora
puoi gentilmente illustrarmi il tuo genialissimo piano?” chiese James
assicurandosi che Sirius avesse davvero sceso le scale.
“Voglio
fargli capire quanto davvero tiene a lei… se non si danno una mossa, finiranno
solamente per star male entrambi…”
“Spero tu
abbia ragione e non ti becchi un cazzotto per niente, perché sai che ti tirerà
un pugno, vero?” sospirò James.
“L’ho messo
in preventivo in effetti…” sorrise tristemente Remus.
“Uffa…”
sbuffò James “Avrei potuto davvero invitare Lily…” Remus scosse la testa,
nonostante fosse maturato molto in quel periodo oscuro James restava sempre
James…
Peter
guardò l’amico, poteva provarci adesso… uscì dalla stanza
“Ci vediamo
di sotto” sorrise Codaliscia
“Beh sarà
il caso di andare anche noi non credi?” chiese Remus.
“Sì, amico
mio, andiamo verso il patibolo!” sorrise James.
♦♦♦
“E se
litigano soltanto?” Lily gemette esasperata.
“Enif,
finiscila e scendiamo!” ordinò poi, spingendo la brunetta verso la porta.
“Ma Lily,
insomma le ragazze se ne sono già andate, potrei restare qui, no? E dire che
sto male… così non litigherebbero…” Lily si passo una mano sugli occhi.
“Se tu non
scendi immediatamente litigheranno per nulla… quindi… scendi!” Enif sembrò
convincersi, ma fece un passo verso l’interno della stanza.
“E no!
Adesso scendi!” la bloccò Lily
“Se mi
lasci prendere il cappotto…”
“Oh…”
Enif si
infilò il giaccone dal collo di pelliccia.
“Credi
faccia freddo?” chiese Enif guardando le fronde degli alberi muoversi al vento.
“Penso di
si…” rispose la rossa indossando il suo cappotto nero, a quella risposta Enif
si allungò a prendere i guanti e li mise in tasca.
“Ora
possiamo andare…”
Le ragazze
scesero le scale
“E tu Lily
che farai?”
“Non lo so,
credo che farò un giro e tornerò al castello…”
“Ehi,
Evans!” Lily si voltò, in un angolo della Sala Comune c’era Peter Minus che le
faceva segno di venire da quella parte
“Minus… c’è
qualche problema?”
“No… emh…
solo mi chiedevo… tu Evans non hai da fare vero? Insomma se Enif va con Remus…”
“Mi stai
chiedendo di uscire?” Lily guardava Peter torcersi le mani, Enif era sorpresa.
“SI, cioè
no… volevo chiederti se ti va di venire con me, James e Sirius…” Lily sospirò
“Ti ha
mandato Potter?”
“No… no… e
che lui ci ha sempre tenuto che tu uscissi con noi… e dato che lui non te l’ha
chiesto… te lo chiedo io…” Lily guardò Enif.
“Così mi
spii la reazione di Sirius…” sorrise la bruna
“Ehi non ho
mica accettato!” poi si rivolse a Peter “Senti Minus, il problema è Potter… lui
è… sempre il solito… e onestamente…”
“Ma… Evans…
ti prego, prova a dargli una possibilità, James non è così male come pensi…” Lily
passò dagli occhi imploranti di Peter a quelli speranzosi di Enif.
“Va bene…”
sospirò “va bene, sarò dei vostri, ma guai a voi se combinate qualcosa
d’illegale!” Peter sorrise per poi correre di nuovo su per le scale, le ragazze
si guardarono scoppiando a ridere.
“Che
cosa???” la voce di James arrivò dalle scale facendo ridere ancora di più le
due. Quando il ragazzo sbucò in Sala Comune aveva un sorriso a trentadue denti.
“Davvero
esci con noi Evans??” Lily si rallegrò che avesse usato il plurale.
“Beh…
infondo faccio anche io del piano malefico…” disse indicando Enif.
“E’ già
sceso?”
“Oh si “ le
rispose Remus “Furente come una teiera…”
“Dio,
aiutami…” sospirò la ragazza.
♦♦♦
Sirius
davvero non capiva cosa ci facesse la Evans con loro, ok senza Remus erano in
tre e senza Enif la ragazza era da sola… ma credeva lei non avesse mai
acconsentito ad una cosa simile.
“Ehi
Sirius, ti ho fatto una domanda…” la voce di James lo riportò con i piedi per terra.
“Come?”
Peter si tirò una manata sulla fronte, Lily non sapeva se ridere o meno e
James, beh lui sbuffò rumorosamente.
“Buongiorno
Black! Chiedevo se ti andava di andare ai Tre Manici di Scopa, dato che noi tre
siamo congelati…”
“Oh si…”
bofonchiò, nelle ultime due ore in giro per ogni negozio di Hogmeade non era
stato tanto di compagnia preso a immaginarsi Enif e Remus che chiacchieravano,
ridevano, era riuscito perfino ad immaginarli mentre pomiciavano! A quel punto
aveva lanciato una sonora imprecazione, spaventando un ragazzino del secondo
anno a Mielandia. Quando aveva poi cercato di schiarirsi le idee, l’unico
risultato era di essere riuscito a sovrapporre la sua immagine a quella di
Remus, cosa che lo faceva ancora più imbestialire dato che non era normale.
Insomma Enif era la sua migliore amica da quando avevano più o meno sette anni.
“Oh qui si
che si sta meglio!” sentì esclamare alla Evans, perfetto non si era nemmeno
accorto che erano arrivati ai Tre Manici di Scopa.
“Lily… cioè
posso chiamarti per nome, vero?” perfetto, pensò Sirius, anche James ci si
metteva a provarci con la Evans.
“Si,
Potter…” cosa aveva sentito? “Si Potter”? Ok il mondo si era stravolto in una
notte e lui non lo sapeva, questo spiegava tutto
“Bene…
Lily, tu e Sirius andate a cercare un posto, io e Peter andiamo ad ordine… quattro
burro birre? Va bene?”
Sirius
nemmeno non lo ascoltava, ciò che vedeva gli stava facendo ribollire il sangue
nelle vene.
♦♦♦
“Credi che
tutta questa storia andrà a concludersi bene?” chiese Enif
mentre entravano ai Tre Manici di Scopa dopo aver saccheggiato Mielandia.
“Secondo me
si… poi l’hai sentito no?!” chiese Remus prendendo due Burrobirre
al bancone e andando a sedersi su un tavolo libero.
“Io
onestamente non ho capito che gli aveva fatto quel ragazzino…” ridacchiò Enif.
“Forse lui
niente… ma tu… io credo che ci stesse immaginando insieme in quel momento…”
“Credi
davvero che sia geloso?” Enif era titubante.
“Ne sono
certo… in questi giorni ho creduto che mi avrebbe incenerito con lo sguardo…”
così dicendo riuscì a strappare un sorriso all’amica. “Senti non crucciarti
tanto, ok? Quello che rischia qualcosa sono solo io… e so come prendere
Sirius…”
“Grazie,
Remus…” sorrise lei “Non so davvero dove
troverei un altro amico come te…” poi
sbuffò “Maledetti capelli!” borbottò al suo capotto, ridacchiando “Si
incastrano sempre nei bottoni del pellicciotto…” disse tentando di liberare le
lunghe ciocche dai bottoni, si disse che era proprio scema a lasciarli sciolti
con quel giaccone
“Ti serve
aiuto?” chiese Remus
“Magari…”
sorrise, mentre il ragazzo le avvicinava per riuscire a liberare i capelli dal
colletto
♦♦♦
Lily
sorrise dalla sua inquadratura capiva perfettamente cosa stava facendo Remus,
aveva detto un centinaio di volte ad Enif che non
poteva continuare a portare quel cappotto o avrebbe dovuto tagliarsi i capelli,
cosa che la faceva rabbrividire; ma Sirius dai suoi quattro passi più a destra
di certo stava pensando che le stesse baciando il collo, e in modo molto
sensuale anche…
“Oh, guarda
Black! Ci sono Remus ed Enif… Andiamo a sederci da
loro?” Lily trascinò Sirius ai tavolo
dei due
“Ciao!”
salutò lei. Enif guardò Sirius, lui la ignorò prese
Remus per un braccio e lo trascinò fuori dal locale. Enif
guardò Lily.
“Ci siamo…”
La bruna sospirò torcendosi le mani.
“Ehilà…
Remus e Sirius?” chiese James sedendosi accanto a loro con le burro birre
“Mi è sembrato
di vederli uscire…” disse Peter cercando di vedere gli amici oltre ai vetri
appannati.
“Credete
che dovrei andare anche io?” chiese Enif .
“No, lascia
che se la sbrighi Remus…”
“Ma…”
“Icecrow…” cominciò James mettendole le mani sulle spalle “non
preoccuparti!”
♦♦♦
Sirius
lasciò la presa al braccio di Remus
“Adesso mi
dici che diavolo stavi facendo?!” cominciò il moro, gli occhi furenti di rabbia
“E non provare a raccontarmi qualche balla!”
“Va bene…
va bene… stavo liberando i capelli di Enif dal collo
della sua giacca…”
“O certo
stavi… che cosa?! Remus non sono cretino! Ho visto benissimo che le stavi
baciando il collo!” Remus alzò gli occhi al cielo
“Sirius
piantala di vedere ciò che vuoi…”
“Che
diavolo stai dicendo!”
“Perché sei
così arrabbiato?” il moro non rispose
“Ti da
fastidio che io sia uscito con una ragazza e vi abbia tirato pacco o che io sia
uscito con Enif?”
“E che ne
so! Mi stai confondendo!”
“No, non sono
io Sirius, sei tu ad essere confuso…”
“Piantala
Remus!” ringhiò il ragazzo
“Sirius,
per favore smettila di fare il geloso…”
“Io non
sono geloso!”
“Sirius?!”
Remus incrociò le braccia “Sirius, ti ha dato fastidio che io sia uscito con Enif?”
“Io non lo
so!” gridò il ragazzo “Io non ho la più pallida idea del motivo per cui io sia
così arrabbiato con te!”
“Sirius,
perché non le hai mai chiesto di uscire? Ti sei fatto praticamente tutta
Hogwarts, perché lei no?”
“Perché ci
tengo a lei, non la volevo prendere in giro come ho fatto con tutte le altre!”
“E non hai
mai pensato a lei come una ragazza? Sirius parliamoci chiaro, Enif è una bella ragazza, ti sei mai chiesto perché in
questi anni non sia mai uscita con più di due ragazzi? Hai mai pensato di
sfiorarla, di toccarla, e mi fermo qui, come hai fatto con le altre?”
Sirius
restò un attimo in silenzio, ripensò a come l’aveva vista bella quel giorno a
come avrebbe voluto spaccare la faccia a Remus quando l’aveva immaginato
intento a baciarla, a quanto per un istante avesse immaginato lui al suo posto.
Rivide Enif rifiutare una decina di ragazzi in quegli
anni per poi dirgli sorridendo “Non è il mio tipo…”, rivide l’opale nero
sul suo anulare.
“Non le
stavi baciando sensualmente il collo?” chiese infine, quasi titubante.
“No,
davvero, ma sono contento che tu mi trovi sexy” scherzò il malandrino.
“Remus!” lo
rimproverò l’amico sorridendo.
“Credo sia
da un paio di settimane che non ti vedo sorridere…”
“Sono stato
insopportabile, eh?!”
“Ti
perdoniamo solo perché sei innamorato…” sospirò Remus avvicinandosi a lui.
“Io?
Innamorato?!” esclamò quasi sconvolto Sirius
“Già, credevi
di avere l’influenza?”
“Remus, non
mi piaci quando fai l’ironico…” il licantropo sorrise.
“Sirius
promettimi una cosa…” il moro lo guardò “vedi di dirglielo, o potresti perderla
davvero… questo era il suo ultimo disperato tentativo… non ti può aspettare in
eterno…”
“Stai
dicendo che dovrei chiederle di uscire?!” chiese Sirius “Ma mi sono appena
accorto di essere innamorato, scusa!” Remus scosse la testa.
“Intanto
comincia con il parlarle e non incenerirla con lo sguardo… ah… e comunque
questa è tutta un’idea della McDonald…”
“Mi pareva
un piano troppo stupido per essere vostro…”
“Però ha
funzionato…”
“Già, mi
sono reso conto di aver un caratteraccio!” rise Sirius riacquistando il buon
umore. “Andiamo prima che pensi che ti ho affatturato! È questo che temevano
tutti no?!”
“Già!”
Sorrisero
incamminandosi
“Remus?”
“Si?”
“Grazie…”
bofonchiò Sirius entrando nel locale.
Che caos questo capitolo… ma mi sono divertita un sacco ad immaginarmelo…
secondo me Sirius alla fine è il più imbranato di tutti nelle questione SERIE
di cuore… anche perché ha paura di restare da solo.
Ed ora passiamo ai ringraziamenti ai preferiti alice brendon cullen - aliceundralandi- Alohomora - bellavita
- Bellis
- Cassandra - data81 - extraterrestre- Frytty
- germana - ginny_potter94 - jeginnybells
- lally88 - Lars
Black - MLA - MoMozzia
- muriel
- Nikki Potter- PrincessMarauders
- ramoso4ever95 -
riddikulus
- ron84 - SarahPotter
- sihu
- Streghetta86 -
- Thaleron
- vane91 - VolpeGentile
- Wolverine- zanna - Zarkyna
- _Polla_ e metto in coda l’ultimo arrivato…. Un applauso al
33esimo: jacopo25 spero
continuerete a seguirmi!!!
Ed ora passiamo all’unico commento (che lettori stitici ;P ma siete
comunque i migliori):
Alohomora: Sono felice di aver
descritto bene il Quidditch anche perché se fosse uno
sport reale sarei davanti ad uno spogliatoio cercando di buttare giù la porta
per entrare in una squadra XD. Come vedi
mentre Sirius ed Enif fanno passi da gigante (per
Sirius ammettere di essere innamorato e come chiedergli di scalare l’Everest in
solitaria e senza la magia), James e Lily vanno un po’ a rilento anche perché uno
a paura di rovinare tutto e l’altra, beh credo che Lily non ci capisca più nulla.
Non lo so se il problema con il disegno è riscontrato da altri… io lo vedo…
forse è troppo grande… non so… vabbeh… spero di
incontrarti presto in MSN, devo esporti alcuni problemi… diciamo geografici… XD