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Autore: Nene_92    14/06/2016    10 recensioni
[Interattiva - conclusa]
La Seconda Guerra Magica è finita da anni e la pace prospera sia nel mondo magico che in quello babbano. Ma una nuova minaccia si prospetta all'orizzonte: creature oscure si stanno muovendo nell'ombra, creature che il mondo magico ha sempre ignorato, anzi, dimenticato. 
Ad occuparsene è sempre stata una famiglia sola: i Grimm, discendenti di Jacob e Wilhelm, i famosi fratelli delle fiabe horror babbane, in realtà appartenenti ad una delle famiglie purosangue più antiche del mondo magico. Una famiglia di cacciatori.
Ma forse anche loro se ne sono scordati...
(per i fan di Grimm: Nick Burkhardt e co iniziano ad apparire dal capitolo 10 bis - Luna Piena --> gli episodi narrati terranno conto di ciò che è successo fino alla quarta stagione, poi si discosteranno dalla serie. In ogni caso, se ci dovessero essere possibili SPOILER avviserò capitolo per capitolo. ;) )
[ la storia fa parte della serie "Grimm" ]
Genere: Avventura, Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro personaggio, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Grimm'
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24 - Grifondoro vs Corvonero

Eccomi qui!

A discapito del titolo, il capitolo non sarà concentrato solo su Daniel (ci sono tutti gli OC)... semplicemente sarà una cosa un po' diversa ecco...

Unica cosa (che ho già specificato, ma secondo me ve ne siete scordati): in questa ff Scorpius Malfoy, Albus Potter e Rose Weasley sono tutti e tre Corvonero. E i primi due giocano in squadra.

Buona lettura! ;) 


- Daniel - 


Settembre 2014 (sette anni prima), Hogwarts



Daniel era appoggiato ad una parete del corridoio, mentre aspettava che sua sorella finisse di parlare con quella sua compagna di casa... Elena, Elaine... Emily? Si ricordava solo che il nome della Corvonero iniziava per E.
A quanto aveva capito, la sua gemella non era riuscita a capire molto bene alcuni passaggi della lezione di Difesa Contro le Arti Oscure e così si era fermata dopo lezione per chiedere dei chiarimenti a... Eleonore! Ecco qual era il suo nome!
Il perchè Lindesay * avesse deciso di chiedere proprio a lei, però, rimaneva per lui un mistero: non avrebbe fatto prima a chiedere direttamente al prof?
Sbuffando - stava iniziando ad annoiarsi - lanciò un'occhiata in direzione delle due, che erano ancora dentro l'aula, immerse in una fitta conversazione. Ma che avevano da parlare tanto?
Con una vaga idea di dirigersi verso la sorella per comunicarle l'intenzione di andare a pranzo - si sarebbero visti dopo -, si staccò dal muro. E si ritrovò dondolante e a penzoloni a testa in giù.
Non riuscì proprio a trattenere un urlo di sorpresa. "Ma che cavolo...?"
Nella sua visuale comparvero due ragazzi - due Serpeverde almeno del sesto/settimo anno a giudicare dalle divise e dalla corporatura - che se la stavano bellamente ridendo. "Cosa ci fa un primino di Tassorosso in un corridoio deserto all'ora di pranzo?" Lo canzonarono.
Nonostante tutto, Daniel provò un moto di sollievo. I due avevano notato solo lui, non sua sorella - e la sua amica. Pensavano fosse solo.
Sollievo che durò due secondi, quando dalla porta dell'aula uscirono proprio Lindesay ed Eleonore, probabilmente attirate dal suo urlo. La prima cacciò a sua volta un urlo spaventato, la seconda fece vagare per qualche secondo lo sguardo da lui, ancora sospeso a mezz'aria a testa in giù, ai due ragazzi e infine alla sua compagna di casa. "E' tuo fratello quello?" Chiese come se stesse parlando del tempo.
Davanti al cenno di assenso di Lindesay, spostò nuovamente lo sguardo verso i Serpeverde e la sua voce risuonò limpida e chiara. Calmissima. "Prima e ultima possibilità. Mettetelo giù. Subito." Comandò estraendo la bacchetta.

Daniel strabuzzò gli occhi. Era forse impazzita?

Il primo dei due Serpeverde che si riprese da quella situazione paradossale - una primina che osava minacciarli? - assunse un tono beffardo. "Oh ma certo! Subito! E dovremmo farlo solo perchè ce lo chiedi tu, vero principessa?"
"Esattamente." Rispose lei annuendo, come se non avesse percepito il timbro vocale.
"Che ne dici invece se facciamo fare un giretto per aria anche a te?" Si intromise il secondo "Sarebbe un record! Una settimana di scuola e faresti già vedere le mutande a tutta il Castello!"

Andate via! Per amor di Merlino, andate via!
Si ritrovò a pensare Daniel, mentre sentiva il sangue affluirgli alla testa, dandogli sempre più fastidio.
Ma entrambe le Corvonero rimasero ferme lì.
"Io non lo farei, fossi in voi." Consigliò loro Eleonore, trovando non si sa bene come la forza di fargli addirittura un occhiolino. "E se pensate di farmi paura... sappiate che ho affrontato cose peggiori di due poveri imbecilli."
"Che diavolo sta succedendo qui?" Li interruppe una terza voce.

La ragazzina approfittò di quell'attimo di distrazione per puntare la bacchetta in direzione del Tassorosso e liberarlo, rallentandone anche la caduta. Contemporaneamente, i due Serpeverde si ritrovarono sbattuti con violenza a terra.
Sempre più confuso, il ragazzo si tirò su e un gemito di sollievo gli fuoriuscì dalle labbra. Non ce la faceva proprio più a restare a testa in giù.
"Ti ho fatto atterrare male?" Si interessò lei.
"No... ma come hai fatto?" Domandò stupito lui, non sapendo più in che direzione guardare.
La voce che li aveva distratti apparteneva ad un terzo Serpeverde - anche lui del sesto o settimo anno. Con una spilla da Prefetto in bella vista sul petto.
Un sorriso trionfante si disegnò sul viso dei due - che si tirarono su di scatto. Ma anche su quello di Eleonore.

"Ho chiesto..." Ripetè il nuovo arrivato incrociando le braccia "che cosa diavolo sta succedendo qui!"
"Volevano appendermi a testa in giù e far vedere le mie mutande a tutta la scuola." Emerse con limpidezza la voce della Corvonero prima che chiunque altro riuscisse a dire altro. "E poi..."
Ma il ragazzo alzò una mano per fermarla. Zittendo contemporaneamente anche le esclamazioni dei suoi compagni di Casa.
Non gli interessava sapere altro. "Voi due volevate fare che cosa A-MIA-SORELLA?" Ringhiò furioso, girandosi verso i suoi compagni con sguardo omicida. Le ultime tre parole le sillabò.
Alla parola sorella, i due sbiancarono. Quella era Eleonore Grimm? "No!" Provarono a giustificarsi "Noi..."
Ma Hansel li interruppe di nuovo. "No? State dicendo che mia sorella è una bugiarda allora?"
I due scossero la testa, incapaci di formulare un pensiero coerente. Se c'era qualcuno che era in grado di terrorizzare gli studenti Serpeverde - come anche tutti gli altri - alla pari se non peggio di un professore, quello era Hansel Grimm. E lo faceva ancora prima di diventare Prefetto.
"Bene." Commentò lui. "In piedi tutti e due. Adesso." Entrambi si affrettarono ad obbedire. L'ultima cosa che volevano era contraddirlo. Era già abbastanza arrabbiato. "Siete in punizione fino a Natale... devo solo decidere cosa farvi fare. Ma vi assicuro che vi farò pentire di essere nati.
Prima di andarsene, si girò per fare un occhiolino ad Eleonore, che non riuscì proprio a nascondere un sorrisetto.

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Sabato 8 Marzo 2021, Hogwarts


"Come hai detto scusa?" Chiese Micah a Francisco strabuzzando gli occhi. "Perchè dobbiamo giocare noi contro di voi? Non dovevano giocare i Tassorosso contro i Serpeverde, domani?"
Il Grifondoro l'aveva bloccato a metà del corridoio del sesto piano per comunicargli la notizia, da Capitano a Capitano. L'aveva cercato per metà scuola. E anche lui era stato informato da pochissimo.
"Sì, ma a quanto pare il nuovo cercatore dei Serpeverde si è infortunato e non può giocare." Iniziò a spiegare Fran. "I Tassorosso hanno già giocato contro di noi e... e tu faresti giocare la tua cercatrice contro la squadra di Daniel al momento?" Chiese con tono ironico.
Il Corvonero non potè far altro che confermare "Si ammazzerebbero in campo..."

Dopo la prima fase di disperazione, i due ex fidanzati avevano iniziato a litigare per ogni singola cosa. Non era difficile, girando per i corridoi, sentirli strillare l'uno contro l'altro per un qualsiasi motivo. Anche il più banale.

"Appunto. Senza contare lo stato di Michael. Credo che non saprebbe distinguere un bolide da una pluffa, al momento." Aggiunse Francisco, tanto per dare maggiore completezza al quadro.
"D'accordo." Si arrese Micah. "Devo solo sperare che la squadra non faccia fuori me prima per aver accettato."
Francisco scoppiò a ridere. "Se vuoi toglierti le castagne dal fuoco, di' loro che l'ordine perentorio ed assoluto viene dalla Preside." Gli suggerì.
Il Corvonero fece un sorriso tirato. "Mi sa che seguirò il tuo consiglio."

Stavano per salutarsi, quando il Grifondoro lo richiamò. "A proposito... come va la causa contro tuo nonno?"
L'altro si girò con un sorrisetto. "Non vuole mollare ma ormai ha tutti contro. Credo che prima della fine dell'anno scolastico riuscirò a riottenere ogni cosa che mi spetta di diritto... appena succederà - dopo i MAGO - vi porto tutti a cena fuori per festeggiare!"
"Non vedo l'ora!" Commentò Fran con un sorriso. "Ma non è che se vi battiamo domani poi cambi idea eh?"
"Saremo noi a battere voi."

Con un ultimo cenno di saluto, Micah si diresse con un sospiro verso la torre di Corvonero. Preparandosi mentalmente ad una sua probabile morte.

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Domenica 9 Marzo 2021, Hogwarts

Fabian non aveva idea del perchè ultimamente si ritrovasse sempre in certe situazioni.
Ci si trovava e basta.

A Capodanno, si era trovato a consolare Anastasia per la perdita di Joseph. E non solo quella volta.
Qualche giorno prima, aveva cercato di sollevare il morale a Daniel per la rottura con Eleonore.
Adesso si ritrovava con Michael per cercare di convincerlo ad abbandonare il suo letto - nel quale era sprofondato in catalessi dopo la notizia della morte di Diamante - per cercare di portarlo fuori.
E farlo assistere alla partita.
Si sentiva molto come il buon samaritano della situazione.
Nonostante anche lui non avesse propriamente una situazione rosea alle spalle.

"Un po' di aria ti farà bene!" Provò ad insistere per l'ennesima volta. "Non puoi rimanere chiuso qua dentro per sempre dai!"

Miracolosamente, il ragazzo alla fine si convinse. E lo seguì senza particolari storie fino al campo da Quidditch.
Tutti i tentativi portati avanti da Fabian per provare ad instaurare una conversazione però, caddero nel vuoto.
Michael continuava a guardare fisso, verso un punto indefinito davanti a sè. Come se non fosse davvero lì con lui, ma perso da qualche parte nei meandri della sua mente.

Fabian sospirò rassegnato. Anche se la partita fosse durata solo cinque minuti, perchè uno dei due cercatori sarebbe riuscito ad acchiappare subito il boccino, per lui sarebbe comunque stata una partita molto lunga.

E per fortuna che non dovevano giocare loro contro i Serpeverde!

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La McGrannitt nascose il volto tra le mani, iniziandosi a chiedere se l'avanzata età non le avesse giocato un brutto tiro.

Davvero, nel momento in cui Caos Pagano le aveva chiesto di commentare la partita, aveva accettato senza neanche provare a fargli cambiare idea?

Davvero non aveva cercato qualcun altro? Davvero aveva deciso di far commentare tutto a quel tassorosso che non riusciva neanche a ricordare il nome della sua ragazza - la donna riteneva Virginia una santa ormai -?

Già lo vedeva storpiare nomi e cognomi, trovare assonanze strane, addormentarsi a metà partita e chissà che altro.
Non si sarebbe neanche sorpresa se a metà del gioco il ragazzo avesse deciso di arrampicarsi sulla balaustra e decidere poi di penzolare da lì, attaccato come una scimmia, con il microfono in mano.
Minerva McGrannitt si aspettava ormai di tutto da Caos Pagano.

Vide il ragazzo prendere in mano il microfono, dopo essersi schiarito la voce, e lentamente iniziò a pregare tutti gli dei conosciuti e sconosciuti di aiutarla. E di rendere la partita il più breve ed indolore possibile.

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Page, scossa dalle risate, scartò di lato per evitare un bolide, poi si tuffò verso il basso per recuperare la pluffa.
Caos aveva appena storpiato il suo secondo nome da "Raegar" a "Regaz".
Con un cenno della testa fece capire a Brian, che volava tre metri più su, di essere in difficoltà e il ragazzo, senza perdere altro tempo, spedì velocemente un bolide contro il suo avversario, Michelangelo.
Con una certa soddisfazione, la Corvonero percepì il tonfo di un bolide andato a segno e con uno scatto fulmineo lanciò la pluffa ad Anastasia, che si trovava a pochissima distanza da lei.

Dopo pochi minuti però, i Grifondoro, grazie ad una azione di Milly, riuscirono a riappriopiarsi del gioco e Gabriela ne approfittò per iniziare a dirigersi verso le porte dei Corvi, dopo il cugino Scorpius la stava aspettando spavaldo.

Neanche a dirlo, Brian la bloccò nuovamente, permettendo così ad Anastasia di appropriarsi nuovamente della pluffa che le era stata sottratta.

"Pagano ci vogliamo muovere?" Sbraitò alle spalle del ragazzo la Preside. "Ci sono stati cinque scambi e tu non ne hai commentato neanche uno!"
"Mi stavo solo chiedendo se fosse normale che, in un cielo così limpido, ci fossero tutte le nuvole assemblate in quell'unico punto!" Fu la risposta del ragazzo.
"90 a 70 per Corvonero!" Sbraitò lei al microfono, dopo essersene appropriata avendolo strappato di mano al ragazzo.
Senza fare una piega, il Tassorosso lo riprese in mano, aggiungendo un suo commento "Grande azione, Regaz!"

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Virginia spostò lo sguardo dal campo, dove ormai la partita infuriava, a Daniel, che sedeva accanto a lei.
Era pronta a scommettere tutti i suoi averi - compresa la rana - che il ragazzo non avesse seguito un singolo passaggio della partita. Probabilmente non sapeva neanche il punteggio.
Tutto il tempo del gioco, non aveva fatto altro che far scattare la testa da un lato all'altro del campo, seguendo solo la traiettoria disegnata dal volo di Eleonore.
Tutto il resto, gol, bolidi impazziti, picchiate raso terra, voli della morte ecc non li aveva neanche visti.
"Daniel?" Provò a richiamarlo.
Come si aspettava, il ragazzo neanche la sentì. Forse perchè in quel momento un bolide aveva appena sfiorato la Corvonero. E quest'ultima, per evitarlo, aveva dovuto buttarsi velocemente a testa in giù.
"Dan?" Provò di nuovo.
"Che c'è?" Chiese lui senza staccare gli occhi dal campo. O meglio, dalla sua ex ragazza.
"Lo dico per il tuo bene: smettila di fissarla. E di tormentarti." Provò lei. Ormai glielo ripeteva da settimane.
E lui le rispondeva sempre allo stesso modo. "Non mi sto tormentando."
"Ah no?" Commentò lei sarcastica. "E allora perchè non le stacchi gli occhi di dosso dall'inizio della partita?"
L'unica risposta fu un borbottio indistinto. Che la fece sbuffare e roteare gli occhi.

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"Ma che fa? E' pazzo?" Chiese Lex portandosi una mano davanti agli occhi e puntando lo sguardo verso il palco centrale, quello degli insegnanti.
Era talmente concentrata per cercare di capire cosa stesse combinando Caos - che nel frattempo si era arrampicato sugli spalti per raggiungere il punto più alto possibile, "Così posso seguire meglio la partita!" aveva esclamato prima di partire in quarta -  che non si era neanche resa conto di aver appena rivolto la domanda a Raphael, con il quale non parlava da Capodanno.
Sembrò sorpreso anche lui, tanto che per qualche secondo si guardò attorno confuso, come aspettandosi di vedere qualcun altro lì in giro. Ma c'era solo lui.
"Lo sai che quello è sempre stato un po' suonato." Replicò alla fine il Serpeverde, dopo un'attenta riflessione.

In quel momento lo stadio risuonò della voce del Tassorosso, che informò gli spettatori che Grifondoro si era appena portata in vantaggio di un gol. "110 a 100 grazie all'azione congiunta della Halliwell, che ha destabilizzato la Regaz e poi grazie ad Ham Ham che ha segnato!" Urlò facendo piegare il pubblico in due.

Raphael strizzò gli occhi perplesso. Da quando suo fratello era diventato "Ham Ham"? E che diavolo era? L'aveva forse scambiato per il cartone animato
con i criceti per bambini?

"Tra l'altro, non me lo sono mai chiesto ragazzi... ma dite che la Halliwell è imparentata con il famoso trio di streghe di San Francisco?" Continuò tranquillamente a risuonare la voce di Caos.

Lex, a quelle parole, sbarrò gli occhi. Non sapeva
più neanche lei se ridere o piangere. Si chiese in quanti, tra tutti gli studenti, avrebbero capito a che cosa il ragazzo si stesse riferendo. "Ma quello è un telefilm babbano! E anche di parecchi anni fa!" Protestò al nulla. Di sicuro Caos non poteva sentirla da lì.

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Anastasia si precipitò nell'abbraccio collettivo della squadra, mentre Caos acclamava a gran voce il risultato finale della partita... a modo suo. "I Corvi erano in svantaggio di 40 gol, ma la cercatrice, che non ne sbaglia mai una, è riuscita ad acchiappare il boccino prima che la situazione per loro precipitasse! 280 a 170 per Corvonero! Il Corvo ha acceccato con gli artigli il leone! Ripeto: il Corvo ha accecato con gli artigli il leone!"

"Ma sta usando un codice segreto per comunicare con qualcuno?" Domandò la voce di Brian dietro di lei, con la fronte aggrottata.
A pochi passi da loro, intanto, Micah aveva recuperato Page dall'abbraccio collettivo e poi l'aveva baciata facendola girare. Da quando non era più sotto l'egida dei nonni era molto più espansivo.
"Probabilmente non sa neanche lui quello che sta dicendo." Commentò Anastasia girandosi e abbracciando il ragazzo velocemente. "Ma chissenefrega! Abbiamo vinto!"

Poco più in là, Gabriela stava abbracciando tristemente suo fratello - avevano perso di nuovo - quando un formicolio alla testa le fece aprire gli occhi e girare. Si sentiva osservata.
Con la coda dell'occhio, vide Raphael che la fissava immobile a bordo campo.
Sospirando, la ragazza sciolse l'abbraccio e iniziò a dirigersi verso di lui.

Era venuto il momento di affrontarlo.


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"Come sarebbe a dire che non c'è?" Chiese Eleonore allarmata. Un po' di cenere le andò su per il naso per la sorpresa e la ragazza iniziò a tossire.
"Significa esattamente quello che ti ho appena detto, sorellina!" Commentò Hansel pazientemente, quando lei riuscì a riprendere fiato. "Io e Ariel siamo riusciti finalmente a riparare l'albero, trovare il famoso detective - quindi abbiamo davvero dei parenti babbani - ma non c'è nessuna Emily Blackwood."
La Corvonero rimase per qualche secondo in silenzio.
Com'era possibile?

Era sicura che, una volta riparato l'albero, ogni cosa sarebbe andata al suo posto, confermando le sue teorie. E invece... "Allora come ha fatto Crimilde a prendere possesso del suo corpo, se non c'è nessun legame di sangue? E' impossibile!" Disse demoralizzata.
Anche suo fratello rimase per un po' senza dire nulla.
C'era qualcosa che non tornava, era chiaro.
"Non lo so." Ammise alla fine. Non sapeva davvero cosa pensare.
"Tornate in Inghilterra." Gli giunse all'improvviso la richiesta della Caposcuola. "Per favore, Hans. Tornate qui! Non serve a nulla che restiate là, ormai. Per favore!" Lo supplicò in un sussurro.
L'ex Serpeverde allungò una mano verso il fuoco, per accarezzare il viso della ragazza. "Abbiamo già le valige pronte."

Terminata la conversazione, Eleonore ritirò la testa dal camino con un leggero sorriso.
Hansel e Ariel - il cui pancione iniziava ormai ad essere bello grosso essendo entrata nel sesto mese - stavano tornando.  E con un po' di fortuna avrebbe potuto almeno assistere alla nascita del suo nipotino - o nipotina: nessuno dei due glielo aveva voluto dire. "Sarà una sorpresa." Avevano commentato.
L'unica bella notizia dell'ultimo periodo.
Tutto il resto, per lei, continuava ad essere un disastro.
E il fatto che Emily Blackwood non fosse una Grimm...


Sentendosi osservata, si girò di scatto. E trovò Daniel intento a fissarla.
Era uno sguardo strano, intenso. Diverso dal solito. Come se volesse perforale l'anima.

Bastò quello per farle scordare tutto il resto.

Per un po' non fu in grado di dire assolutamente nulla, incapace di fare qualsiasi cosa che non fosse fissarlo a sua volta.

Da quant'è che non si guardavano? Da quant'è che non si parlavano - escluse le urla che si lanciavano in preda alla rabbia l'uno contro l'altro continuamente?

Restarono così per un tempo indefinito - per pochi secondi o molti anni - completamente immobili. Come se temessero entrambi quello che sarebbe potuto succedere se uno dei due avesse compiuto anche solo il minimo gesto.
Poi il Tassorosso si chinò di scatto e - fulmineo - le afferrò il viso per baciarla.
Anche il bacio era strano, diverso da tutti quelli che si erano scambiati nei due anni in cui erano stati insieme.

Geloso.

Possessivo.
Per rimarcare il fatto che la ragazza fosse sua. Sua e di nessun altro.

Vedendo che non reagiva - continuava a restare completamente immobile, spiazzata - Daniel la attirò verso di sè, continuando a baciarla.
Pretendendo una risposta.

Che la ragazza lo respingesse, se davvero non lo voleva più. A gesti, non a parole.

Eleonore - passato l'attimo di smarrimento iniziale - aprì la bocca per chiedergli di smetterla. Voleva far cessare quella follia ancora prima che iniziasse.
Ma lui scambiò quella apertura per un invito e, prima che lei potesse emettere un suono, approfondì il bacio. Contemporaneamente fece vagare una mano sulla sua schiena e con l'altra le tirò leggermente i capelli, quel tanto che bastava per farle alzare la testa.

E la Corvonero cedette.
Non ce la faceva a respingerlo. Non ce la faceva.

Daniel le mancava terribilmente. Troppo.


Circondò con le braccia il collo del ragazzo, sprofondò le mani nei suoi capelli e lo attirò ancora di più verso di sè.
In un gesto automatico, gli circondò la vita con le gambe, mentre si sdraiavano entrambi sul pavimento.
Poi sentì la bocca di lui spostarsi.

Labbra.

Collo.
Seno.

Con una piccolissima parte della mente, lo percepì iniziare a spogliarla. Con foga. E rabbia.
Rabbia che però non si estendeva mai a lei. Appena le mani di Daniel si scontravano con la sua pelle, automaticamente si tramutavano in carezze.
Senza riuscire a trattenersi, iniziò a spogliarlo a sua volta.

Sapeva che la mattina dopo se ne sarebbe pentita amaramente.

Che sarebbe stato ancora più difficile rapportarsi con lui.
Che sarebbe stato ancora più difficile respingerlo nuovamente.
Che avrebbe fatto ancora più male.
Ma proprio non riuscì a fermarsi.
E neanche a fermarlo.

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* per chi non se lo dovesse ricordare, Daniel ha una gemella, Lindesay: si fa riferimento a lei nel capitolo "4 bis - La trappola del diavolo".

1) Potrei anche farne altri in futuro di capitoli del genere (concentrati su altri personaggi). Vi piacerebbe?

2) Il primo che mi commenta con un "Evviva! Sono tornati insieme!" vuol dire che non ha capito nulla.

3) stavolta non mi sono soffermata granchè sulle dinamiche della partita perchè mi sono concentrata su altro, ma se questa soluzione non vi piace ditemelo che torno allo schema tradizionale! ;)

Ci vediamo settimana prossima!


  
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