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Autore: Jamin_a    15/06/2016    1 recensioni
"Tranquilla zucchero" Si alzò dalla poltrona e, avvicinandosi a lei, la sovrastò con la sua altezza.
"Non sarò di certo io a infrangere i tuoi sogni di gloria da stupida capitolina"
Disse aspramente, fissandola negli occhi e facendosi serio.
[...]
"Ma tu ..." Continuò l'uomo sfiorandole le dita con cui lei teneva ancora stretto il collo della bottiglia.
".. Devi tenere giù le mani dal mio alcol" concluse secco, rubandole l'oggetto dalle mani.
Haymitch fece un passo indietro, sorridendo soddisfatto.
Effie rimase immobile a guardarlo andar via.
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piccola raccolta di momenti Hayffie
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“Ho sentito dire che dopo più di vent’anni nel ruolo di mentore finalmente Haymitch Abernathy ci degna della sua presenza” Disse sarcastica, chiedendosi anche lei cosa avesse spinto il mentore ad essere presente quella sera. Forse era riuscito a capire quanto fosse da maleducati non presentarsi mai a quella festa, ma non sembrava molto da Haymitch fare una cosa del genere, anzi, era molto più probabile che fosse talmente ubriaco da aver preso il treno ed essersi trovato a Capitol City per sbaglio.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecccccoooomi quii. Gente, I'm back hahah
sisi lo avevo detto, questa storia non è abbandonata, e a volte le idee ritornano :D quiiiindiii, spero che questo corto ma fluffoso capitoletto vi piaccia ^.^ come al solito, spero che mi vogliate date i vostri pareri!
Ringrazio tantissimooo chi ha letto/ricordato/preferito ma sopratutto recensito i vecchi capitoli, putroppo non ho sempre il tempo di rispondere, ma vi leggo sempre e apprezzo tantissimo sappiatelo :-* 
ovviamente chiedo venia per eventuali orrori di distrazione/battitura .. come al solito rileggere non  è il mio forte (complice il fatto che sono always di fretta )hahah
ma bando alle ciancie, vi lascio alla storia.
Tornerò (; 
un bacio 
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“Effie ma che diavolo ci fai qui?” Chiese sinceramente sorpreso Haymitch vedendo la ragazza fuori dalla sua porta, prima della mietitura dei settantesimi Hunger Games.
Era da qualche anno che passava a casa del mentore appena prima dell’evento per controllare che non fosse svenuto tra le bottiglie, ma quella volta lui non se l'aspettava proprio. 
“Sorpreso positivamente o negativamente di vedermi?” 
Sorrise la ragazza. Già dalla fine dell'edizione precedente s'era liberato un posto da accompagnatrice al distretto 8, e tutti erano sicuri che Effie Trinket avrebbe ricevuto a breve una promozione, quindi Haymitch si stupì di vederla ancora li al distretto 12. 
“Perché non hai accettato il posto?”  Chiese lui, serio. 
“Perché non mi fai entrare?” Ribatté la ragazza, indicandolo, mentre lui era ancora fermo sull'uscio. 
“Oh certo…” Disse lui spostandosi, ancora visibilmente scosso dalla sorpresa di trovarsi la ragazza ancora li. 
“Allora Haymitch, sono felice di trovarti ancora vivo e non annegato nel tuo vomito” disse lei sarcastica.  
“Ciò nonostante…” si guardò attorno schifata “…vedo che ti sei dato da fare” concluse indicando con orrore le innumerevoli bottiglie vuote sparse per tutta la casa. 
“Che, vuoi un drink pure tu zucchero?” Disse sarcastico appoggiandosi al muro 
“No grazie.” Rispose leggera 
“Dopo certe esperienze…” Rise lui, ancora in riferimento a quando, un paio di edizioni fa, la ragazza aveva alzato un po’ troppo il gomito.
Se lo sguardo di Effie avesse potuto uccidere a quel punto il distretto dodici non avrebbe avuto più un mentore. 
“Haymitch!” Lo rimproverò seria lei 
“Hey, calma zucchero, ok, niente più riferimenti a tutto ciò!” Alzò le mani in segno di resa. 
“Dai, muoviti siamo già in ritardo” tagliò corto la ragazza “Anzi, sei in ritardo” aggiunse avviandosi verso la porta. 
“Aspetta.” Si fece serio, seguendola verso l'uscita “Effie, perché non hai accettato il posto?”
Effie si fermò sulla porta
“Ho pensato alla poverina a cui avrei lasciato il compito di lavorare con te...” si voltò a guardare il mentore “non sono così infame da scaricare il peso su qualcun'altra” disse sorridendo.
Haymitch si finse offeso, e decise di risponderle per le rime “O hai pensato che forse all' non avresti trovato qualcuno in grado di sopportarti come faccio io ...” Disse voltandosi e avviandosi in un'altra stanza. Effie scosse la testa e aprì la porta “Tra due minuti devi essere pronto!” Gli ricordò. 
Haymitch sorrise “Certo zucchero, mi sto preparando!” Disse mentre stappava una bottiglia il più silenziosamente possibile, per non farsi scoprire dalla ragazza. 
Effie fece un passo fuori “Non è vero! So che stai bevendo!” Urlò, proprio mentre Haymitch stava avvicinando la bottiglia alle labbra “Smettila! Sei già abbastanza ubriaco!” Concluse prima di chiudersi la porta alle spalle  
Haymitch si guardò attorno, come se la donna potesse aver lasciato una microspia da qualche parte, per controllarlo, o forse lo conosceva solo troppo bene. 
In fondo, anche se nessuno dei due lo avrebbe ammesso, Effie era rimasta perché in fondo ci teneva ad Haymitch, e Haymitch era contento di vederla sulla porta anche quella mattina, perché in fondo ci teneva ad Effie. 
  
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