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Autore: pandafiore    22/06/2016    5 recensioni
[Post-Epilogo] {Per il momento incompleta.}
Capitol City si è ribellata.
La Paylor è morta, e, con essa, ogni speranza di un futuro felice per i distretti.
Gli anni sono passati, le cose sono tutte cambiate, il mondo è di nuovo sottosopra; tutto è diverso, tutto è come prima, ma in particolare una cosa è tornata: gli Hunger Games.
Chi vi parteciperà?
Beh, per la prima volta vedrete degli Hunger Games con personaggi che non vi aspettate, perché, a partecipare a questa nuova Edizione saranno proprio loro: i figli dei tributi sopravissuti.
I figli di Peeta e Katniss.
I figli di Johanna, Finnick, e molti, molti altri.
Chi vincerà?
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bimba Mellark, Bimbo Mellark, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6.

 

Assassino.





Non c'è mai stata un'Arena del genere, dannazione! Mi sono guardato ogni singola edizione, ho appuntato le più importanti, e non ho trovato nulla che assomigliasse nemmeno di striscio a questa.

Mi guardo attorno sconvolto, mentre il count down inizia dall'alto della Cornucopia e la voce di Claudius Templesmith mi riempe i timpani.
Ignoro tutto e tutti e punto nuovamente gli occhi su questa Arena, perché non so dove dovrò andare, appena partirà il colpo di cannone.

Tutto ciò che mi circonda, infatti, è acqua. Non so se salata o dolce, ma è semplicemente acqua.
Non sembra esserci un briciolo di terra ferma in questo schifo di gioco, e non so come faremo per mangiare o per dormire. No, deve esserci la terra ferma. Ma dov'è?
L'immensità della distesa ha un colore molto simile a quello degli occhi di Daisy - quel blu particolare - così il pensiero di lei riaffiora nella mia mente e le lancio un'occhiata, che lei incrocia preoccupata. Una cosa è certa: l'alleanza migliore sarà assolutamente quella con Finch e Cassandra, i tributi del Quattro. Loro hanno il mare a casa, e, nonostante anche noi sappiamo nuotare, né io né Daisy conosciamo molto il mare. Abbiamo imparato a nuotare nel laghetto del bosco, e siamo stati solo una volta nel distretto Quattro, da piccoli. C'era un mare molto simile a questo, blu e increspato dalle onde leggere e schiumose.

Il cannone spara. L'Arena è iniziata.
Mi getto in acqua, che scopro essere dolce, e inizio a nuotare verso la Cornucopia; non vorrei ma sono costretto a prendere delle armi, altrimenti è troppo rischioso stare in acqua, qualunque tributo potrebbe tirarmi giù da sotto, senza nemmeno essere visto.
Arrivo a nuoto e salgo sullo scoglio roccioso e pungente che ospita la Cornucopia, nera e lucente sotto il sole abbagliante.
Le mani mi si feriscono leggermente mentre salgo sui massi, ed incontro due occhi blu che non vorrei vedere. Non qui.
-Daisy, che diavolo ci fa qui? Vattene via, non stare qui!- Grido, stando attento che nessuno ci punti con delle armi. Ed ecco che Snaker, quello del Due, ci si sta già avvicinando con un ascia in mano. Oh merda.
Butto in acqua Daisy, e io mi sposto in tempo per schivare il colpo. Merda, merda, merda.
Corro a perdifiato fino al cuore della Cornucopia, seminando quel bisonte, e sto per prendere l'arco, quando penso che in acqua non mi servirà per niente... lo prendo lo stesso, per Daisy, perché non saprebbe maneggiare nient'altro, e me lo lego alle spalle. Per me prendo invece un tridente e mi giro appena in tempo da vedere una donna scura che corre in mia direzione armata di una spada. Inizio a scappare e mi rituffo in acqua, nuotando nella profondità affinché non mi veda.
Quando non riesco più a tenere il fiato, ma sono certo di essere abbastanza distante, riemergo e, in effetti, la Cornucopia è già lontana.

Sento tirarmi il braccio e per poco non infilzo con il tridente Cassandra, quella del distretto Quattro, che però mi mostra una piccola Ghiandaia - come quella di mamma - spillata sulla tuta. Alleati. È questo che significa.
Le annuisco e mi fa segno di andare verso il largo, dove vedo già altre due persone nuotare, e spero solo che siano Finch e Daisy. Iniziamo a nuotare anche noi, fino a raggiungere questi due, e provo un sollievo enorme nel constatare che sono proprio loro.
-Daisy!- Grido, per farli fermare. I suoi occhioni blu si girano carichi di paura, ma quando incontrano il mio sguardo grigio si placano incredibilmente. -Tieni, ti ho portato un arco! Quale è il piano?- Domando, porgendole l'arma, che lei si carica sulla schiena grazie alla cintura di cuoio che credo sia stata messa apposta.
-Dobbiamo nuotare fino a quando non troviamo della terra ferma.- Mi risponde Finch, senza il minimo fiatone, mentre io ancora poco e svengo.
-E se non ce ne fosse? Di terra ferma intendo...- Mormoro, guardandolo con la coda dell'occhio e lui rimane perplesso. Evidentemente non aveva nemmeno preso in considerazione l'idea di un'Arena d'acqua.
-Beh... dovranno farci dormire da qualche parte, in qualche modo, no?-
-Sì, ma perché non vediamo niente, nessun isolotto all'orizzonte?- È Cassandra a parlare, mentre si morde il labbro preoccupata. I lineamenti delicati sono costernati da piccole lentiggini per il sole e contornati da una chioma di capelli ramati, tirati indietro dal peso dell'acqua. Gli occhi incredibilmente verdi e lampanti.
-Non lo so... ma deve esserci della terra! Per mangiare, per dormire, per tutto. Quindi ora nuotiamo fino a trovarla, siamo molto in vantaggio rispetto agli altri, non perdiamo tempo!- Ribatte Finch e riprendiamo a nuotare, seguendolo.
Nuotiamo davvero tanto, con pochissime pause e io e mia sorella siamo costretti a rallentare diversi istanti, perché a corto di fiato; noi non siamo allenati come loro.

Improvvisamente, mentre stiamo nuotando, il cielo si fa buio, anche se in realtà le ore passate non sono a sufficenza per dire che è già sera; ci stanno scombussolando il tempo, e lo fanno apposta.
Ci fermiamo tutti a questo improvviso mutamento, e i due del Quattro si girano in nostra direzione.
-Che facciamo?- Domando, e vorrei aggiungere altro ma improvvisamente l'acqua inizia a tremare violentemente e leggo gli sguardi terrorizzati di tutti i miei compagni. Non so minimamente cosa fare, ma per sicurezza sfilo il tridente dalla cintola e lo impugno saldamente, mentre con l'altro braccio mi mantengo a galla.
Mi guardo attorno, perché sembra che debba crearsi un onda, eppure quest'acqua rimane piatta. C'è qualcosa che non va. Stringo le dita attorno al metallo leggero della mia arma.

Improvvisamente mi sento spingere lontano da una corrente d'acqua e, nonostante io tenti di remare contro con le braccia, non riesco a impedire che mi allontani dagli altri, che mi guardano ma non fanno nulla.
E poi ecco che, tra me e loro, si alza un grande muro d'acqua scrosciante, dal quale sorge una lunga e larga striscia di massi, simili agli scogli della Cornucopia, e sopra di essi c'è qualcosa; non vedo più mia sorella e gli altri. Quando la corrente e il tremore dell'acqua terminano, mi avvio verso la muretta che è salita dal nulla.

Salgo su di essa, trovando subito uno zainetto con dentro del cibo, e grido a Finch di venire qua, almeno lui. Arrivano tutti e tre - tanto meglio -, e sia Finch che Cassandra sono già saliti, e stanno aiutando Daisy, quando quest'ultima lancia un grido atroce e distolgo lo sguardo dallo zainetto, puntando mia sorella.
Una smorfia di dolore le accartoccia il volto, e capisco che qualcosa la sta tirando da dentro l'acqua. Impugno il tridente e mi tuffo in acqua, ignorando Cassandra che mi dice di non andare.
L'arma mi tira un po' a fondo appena mi immergo, ma sono armi speciali e leggere, preparate apposta per stare in acqua. Una volta sotto, apro gli occhi e vedo che l'acqua è offuscata dal rosso del sangue. Sangue di Daisy. Merda.

Vedo le sue gambe agitarsi, e qualcosa arrampicarsi su di esse, non posso colpire col tridente però, la mia visuale non è buona sott'acqua, e rischierei di colpire mia sorella.
Devo tornare su per prendere fiato, ma non ho molto tempo, quindi mi rituffo immediatamente.
Mi avvicino alla nube di sangue e strattono via con le mani il corpo che sta assalendo Daisy, la quale ne approfitta per salire in superficie, sicuramente aiutata da Finch e Cassandra. Prendo il tridente e lo punto contro questa figura che non identifico, provando a colpirlo, ma i movimenti sott'acqua sono molto rallentati e riesce a schivarli quasi tutti.
Però lui non ha armi, quindi, dopo qualche tentativo a vuoto, percepisco la punta del tridente centrare il bersaglio, infilarsi terribilmente nella sua carne, e sento un grido ovattato riempire di onde sonore l'acqua.
Riemergo senza fiato, ma tiro con me il cadavere. Il cadavere che ho ucciso io.

Finch mi dà una mano a salire sugli scogli e tira su lui il corpo inerme, mentre io tento di buttare fuori tutta l'acqua che ho nei polmoni, tossendo a spasmi.
-Bel bottino, Mellark!- Esclama Finch, estraendo dalle braccia del morto una bombola di ossigeno. Guardo il volto della mia vittima e devo trattenere i conati di vomito nel vedere che è il figlio di Beete.
-Calmati...- Le carezze di Daisy sulla mia schiena, che tentano di tranquillizzarmi, ma è davvero difficile. Ho appena ucciso una persona, di cui conoscevo il padre per giunta! Come potrei calmarmi?
-Ryan, stava cercando di uccidere tua sorella, tu hai fatto solo il tuo dovere.- Mi dice Finch, sicuramente notando il mio malessere.
-È il mio dovere uccidere delle vite umane?- Domando contrariato e stizzito.
-Nell'Arena sì.- E sto zitto, perché è vero. Perché devo ignorare le morti, almeno finché sono qua dentro e voglio uscirne.
Mi concentro piuttosto su Cassandra che sta medicando i polpacci di Daisy, pieni di graffi e di morsi. -Si era aggrappato, forse voleva salire.- Mi spiega mia sorella.
-O tirarti giù.- Aggiungo, e lei annuisce stringendo le labbra. -Sì, forse hai ragione.-
-È grave?- Chiedo a Cassandra, che è sempre così taciturna. Alza gli occhi dalle fasciature che ha trovato nello zainetto e mi guarda per qualche istante, in silenzio. Mi valuta, poi decide di parlare:-Non particolarmente.- Bene. Non potevo perdere Daisy, non immediatamente, già alle prime ore. Ma in realtà neanche dopo dieci giorni. Non posso perderla punto.

-Dove conduce questa passerella che è salita?- Domanda Cassandra, indicando gli scogli su cui poggiamo, mentre mangiamo della carne secca, poca.
-Non ne ho idea. È scesa la nebbia, vedi? Non si vede niente.- Risponde Finch, masticando. Mi guardo attorno, nel buio sempre più pesto, e in effetti siamo attorniati dall'umida foschia.
-Non siamo al sicuro.- Sussurro. Non vediamo il nemico che arriva in mezzo a questa nebbia.
-No, è vero. Ma neanche gli altri vedono qualcosa. Io proporrei di dormire ora che è buio, con uno che fa la guardia. Poi quando torna il sole procediamo, che ne dite?- Propone Finch, e siamo tutti d'accordo.
Inizia lui con il turno di guardia, e io mi stendo vicino a Daisy, che si addormenta, ma io non chiudo occhio.
Non posso. Non dopo aver ucciso una persona. Il suo viso scuro, morto, mi ricompare davanti agli occhi ogni singola volta che tento di chiuderli, nonostante Finch abbia rigettato il suo cadavere in acqua.
Attendo solo l'hovercraft che venga a prenderlo, ma sicuramente non arriva finché noi siamo così vicini. Quindi Capitol ci farà spostare di qui, a breve. E già temo i mezzi che utilizzerà, ma non possiamo avanzare con questa nebbia. Sarebbe troppo pericoloso.

Sento Daisy stringermi il braccio mentre ci si accoccola contro. Possibile che riesca a dormire? Certo, lei non ha ucciso una persona.
Sono un assassino.
Uno schifosissimo assassino.




~
Buongiorno!
Il cannone ha sparato, ragazzi, entriamo nell'Arena! Come vi pare questa Arena, ehhh?;) Chissà quali insidie nasconde... per il momento è abbastanza misteriosa, insomma: muretti che sorgono all'improvviso? Ahaha sono matta, i know u.u
Ryan ha già dovuto uccidere, che tristezza! Per giunta il figlio di Beete! Ma lo ha fatto per proteggere sua sorella, mannaggia... :(
Vabbè, fine sad moment, che ne pensate? Spero vi sia piaciuto come capitolo!
Ah, per chi se lo stesse chiedendo, l'inno e le immagini dei caduti ci saranno nel prossimo, tranquilli. :3 Ah, e le armi sono ovviamente più leggere del normale, altrimenti tirerebbero a fondo tutti, ma questo mi sembra di averlo scritto nel capitolo;)
Un bacio grande, a presto!

   
 
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