NOTA: Questo
è l’ultimo capitolo prima di
partire per le vacanze. Ringrazio chi ha recensito il primo capitolo e
chi ha
iniziato a seguire la storia in silenzio. Spero di pubblicare almeno un
capitolo ad agosto, ma se non fosse cosi, ci vediamo a settembre. Buona
lettura
HARRY POTTER, IL
RICERCATO NUMERO UNO
Hermione
sospirò.
Un tempo lo
chiamavano il Bambino Sopravvissuto.
Poi divenne
il Salvatore del Mondo Magico.
E
ora… il
Ricercato numero uno del Ministero.
Si poteva
davvero cambiare così drasticamente a distanza di pochi anni?
Ricordava
ancora quel giorno di alcuni anni fa, quando Harry sparì
senza lasciare tracce
di sé.
A distanza
di qualche settimana dalla sua sparizione, gli Auror lo trovarono
casualmente,
mentre uccideva a sangue freddo un uomo.
Tutti erano
rimasti scossi dall’avvenimento, ma ora che la pace regnava
sul Mondo Magico
non avrebbero permesso ad Harry Potter di prendere il posto di Lord
Voldemort.
Proprio
Harry Potter che aveva portato la pace in Inghilterra.
Hermione,
però, non si fermava davanti alle apparenze.
Mentre tutti
puntavano il dito contro l’Ex Salvatore del Mondo Magico, lei
rifletteva su
tutti gli omicidi di Harry.
Infatti,
solo lei aveva notato che tutte le vittime indossassero una particolare
divisa,
come se facessero parte di un Ordine.
Era arrivata
alla conclusione,quindi, che forse non solo Harry Potter era dalla
parte del
“male” in quel momento.
Le sue
riflessioni, purtroppo, furono interrotte da un bussare insistente alla
porta.
Aprì
e si
trovò davanti Ron Weasley, l’unico vero amico che
le era rimasto dalla fuga di
Harry.
Sorpresa
dalla sua visita, chiese:”Ron, ho
saputo,
come stai?”
“Bene
grazie. Anche se conoscendo chi
me l’ha scagliata, mi aspettavo di peggio.”
“Sono
contenta, novità?”
“Eccome
se ce ne sono. Analizzando i
crimini di quel bastardo, sospettiamo che si nasconda a Londra.
Insomma,
avvengono sempre lì.”
“E’
probabile, ricordi quando ci
disse che Londra era la sua città preferita?”
“Ovvio,
rimase stupito soprattutto da
Westminster, lo considerava il quartiere migliore di tutta la
città.”
Hermione
annuì distrattamente, ma successivamente sbarrò
gli occhi.
Londra,Westminster,
tutto quadrava.
“Ron, tu sei un genio.”
Harry Potter
uscì dalla sua abitazione, seguito a ruota da Draco Malfoy.
A volte
pensava di essere proprio messo male, ricercato dagli Auror con
l’Ex
Mangiamorte come alleato.
Ma del
resto, aveva trovato in Draco un buon compagno.
Lui era
ricercato, il biondino rifiutato dalla Comunità Magica,
considerato ancora un
seguace di Voldemort come tutta la sua famiglia, ormai in rovina.
Ma Harry se
ne fregava di ciò che diceva la gente, lo aveva sempre fatto.
Forse erano
ancor più stupidi di quelli del Ministero.
I due maghi
si diressero verso una Ferrari nuova di zecca, infatti da tempo
vivevano tra i
Babbani e anche Draco si era abituato a questo stile di vita.
In questo modo, nessuno lo
avrebbe mai trovato
Le ultime
parole famose.
Mentre Harry
guidava ad una velocità abbastanza alta, notò con
sconcerto dall’altra parte
della via due figure spiacevolmente familiari in cerca di qualcosa.
“Oh, merda, non è possibile.”
“Cosa?”
“Weasley
e Granger”
“La
Donnola e la so-tutto-io? Ma quel
rosso non lo avevi fatto fuori?
“No,
lo sai. Accosto un attimo,
dobbiamo capire cosa ci fanno qui.”
Si erano
smaterializzati ingenuamente nel cuore di Westminster, come al solito
molto
affollata. Fu un bene che la gente era abbastanza di fretta per
prestare
attenzione a due ragazzi apparsi sul marciapiede.
Subito
capirono che probabilmente avrebbero fallito nei loro intenti,
Westminster era
molto grande e soprattutto con molti abitanti al suo interno.
Decisero di fare
un giro per le rive del Tamigi, con il Big Ben vicino, magari lo
avrebbero
trovato lì.
Mentre
proseguivano la loro lenta passeggiata, notarono una Ferrari sfrecciare
per le
vie.
Il
conducente si girò verso di loro e li guardò solo
un millesimo di secondo, ma
Hermione lo avrebbe riconosciuto ovunque.
Capelli
spettinati, occhi verdi, era lui.
Ron la vide
sconvolta e la guardò interrogativamente, ma lei fu capace
solo di dire:”Harry,
Ferrari.”
Il rosso
continuò a scrutarla confuso, poi capì le sue
parole.
Infatti,
anche lui aveva notato la macchina rossa, che ricordò
chiamarsi Ferrari, nome
che era saltato fuori in una discussione sui babbani di tanti anni fa.
Fu il suo
turno di sbarrare gli occhi.
Se aveva
interpretato bene le parole della sua amica, Harry si trovava su quella
vettura.
“Herm, cazzo corri, lo abbiamo in pugno.”
La prese per
mano e svoltarono l’angolo, e la visione che si
parò davanti ai loro occhi li
sorprese.
Dall’altro
lato della strada, c’erano Harry Potter e incredibilmente
Draco Malfoy che
uscirono furtivamente dall’auto, per poi bloccarsi, vedendo
Ron ed Hermione
impietriti.
“Draco, sali cazzo.”
Si
ridestarono all’urlo di Harry, ma ormai era troppo tardi. Ron
lanciò un epiteto
non proprio carino ai due in fuga, se li erano lasciati sfuggire
ancora.
Ma Hermione
poteva dirsi soddisfatta. Harry era in Westminster, con Draco Malfoy al
suo
fianco, interessante.
Un buon punto
verso la cattura del Ricercato numero uno del Ministero.
“Ma fai più strada, non ti sei
allontanato
neanche di cento metri.”
“Accostiamo
qui, punto, loro non si
sono accorti di niente, e fai un buon incanto di Disillusione che
dobbiamo
avvicinarci a loro.”
Scesi dalle
auto, si girarono scrutando la via, ma videro Granger e Weasley
osservarli
sconcertati.
“Draco, sali cazzo.”
Rientrarono
velocemente sulla vettura, accelerando a più non posso.
Arrivarono
nei pressi del ponte di Westminster, e lo attraversarono alla massima
velocità.
Harry
continuò a guidare, e si trovò in tempi record
nel quartiere confinante di
Lambeth.
Nel giro di
pochi minuti, passarono quindi dalla riva nord del Tamigi alla Riva Sud.
Sicuri di
essersi allontanati abbastanza, si fermarono.
“Ricercato numero uno del Ministero, ti
dovrebbero chiamare coglione numero uno. Ed ora dove andiamo, visto che
i
cretini ci hanno scoperto?”
“Westminster
è grande ed affollata,
con un po’ di fortuna possiamo anche restare, ammetto che
però è rischios…”
Si
interruppe, vedendo una chioma dai capelli rossi sfrecciare
furtivamente verso
un vicolo buio, guardandosi ogni tanto intorno, e per fortuna non vide
i due
dentro la macchina.
Inizialmente
Harry pensò a Ron, ma sbarrò gli occhi quando
riconobbe Ginny Weasley…
ANGOLO DELLO
SCRITTORE:
Capitolo
molto movimentato. Ho poco da aggiungere, ci ritroveremo al prossimo
capitolo,
che come vi ho detto sarà quasi sicuramente a settembre.
Detto
questo, vi saluto, e al prossimo capitolo.
LightPheonix
P.S. per chi
fosse interessato, domani pubblicherò anche
l’ultimo capitolo, ovviamente
sempre prima delle vacanze, dell’altra mia storia,
“Il Principe Oscuro” dove
sono già ad 11 capitoli, link qui