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Autore: fenris    01/08/2016    2 recensioni
E se ci avessero sempre mentito?Cos'è veramente successo in Egitto più di tremila anni fa?Una storia di lotta e dolore,dove due popoli dovranno imparare ad appianare le divergenze e combattere assieme per fronteggiare un male più grande di loro.Riuscirà Mosè a vincere e restare fedele al suo voto di non uccidere nessun essere umano?
Ispirato in larga parte da Il principe d'Egitto/I dieci comandamenti,Kane's chronicles e Il dio del fiume
Nota: La storia non presuppone in alcun modo di descrivere una società storicamente fedele poichè non era il mio obbiettivo all'epoca in cui la scrissi. Mi scuso per ogni inesattezza storica che troverete e sarò più che grato se leggerete in ogni caso chiudendo un occhio. Le critiche a riguardo sono comunque ben accette.
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Negli ultimi giorni la giungla d'Etiopia era scossa dai tumulti a causa dei duelli tra i guerrieri egizi e quelli etiopi,ma prima ancora che potessero esserci delle vittime tra i due gruppi,il comandante dell'esercito egiziano si era presentato da solo al palazzo etiope e aveva richiesto un duello con il re,che sicuro di vincere accettò ben volentieri la proposta.

Una settimana dopo la sfida entrambi gli eserciti e gran parte del popolo etiope si trovavano in un'arena nel bel mezzo della giungla attaccata agli alberi più alti,formata dalle piante stesse grazie all'opera degli sciamani(1) e tutti attendevano l'arrivo dei due contendenti,mentre già fioccavano le scommesse.Infatti un gruppo di guerrieri etiopi stava puntando la paga di tre mesi,mentre lo sciacallo che se ne occupava puntò l'occhio su un veterano che sembrava non interessarsene:”Ehi,tu,non ti va di fare un po' di soldi facili,amico?Scommetto che il nostro illuminato sovrano dà una paga da fame?”.

Il veterano guardò lo scommettitore e lo fissò con l'unico occhio buono rimastogli,mettendo poi in bella vista una chiostra di denti da giaguari:”No,mio buon amico,il nostro sovrano è sempre stato generoso con chi lo ha servito con fedeltà.L'unico motivo per cui non scommetto è che non vorrei commettere tradimento nei suoi confronti,visto che perderà.”. I guerrieri a quelle parole si incupirono,se fosse stato qualcun altro a dire quelle parole lo avrebbero già tagliato in due,ma molti dei loro amici o parenti dovevano la vita a quell'uomo,quindi si limitarono a rispondergli con voce dura:”Se ciò che dici è vero in effetti saresti un traditore,ma che prove hai per dirlo?Forse qualcuno dei presenti cercherà di barare e di colpire il re?”. Il veterano sorrise e si rivolse ai commilitoni mostrando due occhi da giaguaro:”No,che io sappia nessuno ha intenzione di ferire il re,ma state all'erta.Però ho visto lo sfidante ed è formidabile.Quando l'ho visto ero andato in soccorso di una nostra squadra,e anche lui era lì per dare supporto ai suoi,ma mi ha preceduto di parecchio e ha messo fuori gioco i nostri senza problemi.Ci siamo guardati a lungo e non avrebbe avuto difficoltà a uccidermi,ciònonostante non l'ha fatto.”.

Gli uomini sentendo quelle parole si zittirono e osservarono l'ingresso dei contendenti:il primo a entrare fu il loro re,un colosso calvo di quasi due metri dalla pelle color ebano,con una collana di zanne di leone al collo,dei gambali in cuoio decorati con strisce di pelle di zebbra e una lancia in mano,mentre il generale egizio era più basso,aveva aveva occhi e capelli castani e una pelle leggermente più chiara dello sfidato,indossava una corazza di pelle di coccodrillo e portava un lungo bastone dietro la schiena. Insieme a loro entrò l'arbrito,un potente sciamano vecchio e leggermente ricurvo vestito con una pelle di leone,ma dal fisico ancora forte,che si rivolse al pubblico:”Popolo d'Etiopia,oggi si deciderà il destino della nostra gente.Il duello si potrarrà fino a quando uno dei contendenti non morrà,sverrà o si arrenderà. Se a vincere sarà il nostro re,T'challa,l'invasore giura di andarsene e non tornare mai più,mentre se sarà il comandante nemico a vincere saremmo a tutti gli effetti vassalli del faraone.Che lo scontro cominci.”.

Al segnale dello sciamano i due uomini si scagliarono l'uno contro l'altro,il re tentò di colpire a ripetizione l'avversario con la lancia,ma nonostante i colpi fosseropressochè invisibili a occhio nudo il guerriero riuscì a schivarli e a contrattaccare con il suo gioco di gambe e dei calci ben mirati,poi ricoprì il pugno di roccia durissima e colpì il re al fianco,ma questi riuscì a trattenere il dolore e proiettò il nemico a diversi metri di distanza,per poi ricoprire una gamba di fiamme e colpirlo con un calcio talmente forte da spaccare il terreno. L'egizio però si era fatto colpire apposta e creò una potente folata di vento che tolse la terra da sotto i piedi di T'challa e dopo aver infuso il pugno di sekhem lo colpì allo stomaco con tanta forza da scaraventarlo a terra e creando un foro nell'arena,poi si rimise in posizione di guardia.

Infatti dopo pochi secondi il colosso dalla pelle d'ebano ritornò nell'arena dallo stesso buco,scrocchiò il collo e si rivolse al guerriero:”è da molto tempo che non mi divertivo così.Sarà un vero onore batterti,tra l'altro sei il primo da parecchio che mi obbliga a utilizzare il mio ultimo trucco,spero solo di ricordarmi come si usa.”. Il corpo di T'challa si illuminò di un'aura color oro,mentre il suo corpo cominciò a cambiare e divenne ancora più grande.Alla fine al centro dell'arena si trovava un enorme giaguaro(2) bipede,con artigli e zanne talmente grandi e affilati da far sembrare i kopesh(3) dei coltellini da burro,ma il guerriero egizio non mosse un passo e si rivolse all'avversario senza paura:”Ben lieto di essere un degno giullare per te,signore della giungla.Sappi che anch'io non mi tratterrò.”.

Estrasse il bastone e si scagliò contro il rivale,schivando per un pelo una fiammata e poi fu guerra totale,gli artigli del re si muovevano a una velocità folle e più di una volta il guerriero egizio fu sul punto di perdere il collo,ma riuscì a tenere duro e poi spedì nuovamente l'uomo bestia in aria,ma questa volta T'challa era pronto. Parò il pugno e spedì l'altro a terra con un'ondata di seckhem e si gettò su di lui con l'intenzione di staccargli la testa con un morso,ma un calcio improvviso glielo impedì,e il suo autore impugnò il bastone come una spada e lo avvolse con un vortice di sabbia più tagliente di cento spade. T'challa rispose concentrando tutta la sua energia sulla zampa sinistra ,creandone una copia energetica molto più grande e si scagliò nuovamente contro l'avversario e l'onda d'urto causata dallo scontro tra i due attacchi fece quasi crollare l'arena.

Alla fine il re etiope era a terra ansimante e urlò a pieni polmoni:”MI ARRENDO!”:poi si vide afferrare la mano dal vincitore,che la sollevò assieme alla sua e si godettero insieme l'esultare della folla,che urlava a squarciagola:”T'CHALLA!MOSè!T'CHALLA!MOSè!”.

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Nella città di Gessen un uomo con indosso al collo un akh d'oro e un turbante rosso visionava alcuni progetti.Aveva occhi scuri,capelli neri raccolti in una treccia e un fisico robusto,fece per prendere il modello di un tempio di Osiride,ma sentì una forte folata di vento da dietro e senza accorgersene il modello sparì dalla sua mano. L'uomo si voltò sorridendo trovandosi di fronte nientemeno che suo fratello,i due si abbracciarono e dopo aver preso del vino cominciarono a parlare:”I soldati raccontano meraviglie su di te,Mosè.Alcuni dicono che il re d'Etiopia si è arreso non appena ha udito il tuo nome.Esattamente quanto hanno bevuto per spararne una così grossa?”. Il guerriero cominciò a ridere e rispose con ilarità:”Praticamente hanno svuotato tutte le cantine del nostro nuovo alleato.Comunque egli era un prode guerriero e non mi è stato facile batterlo,dubito che oggi sarei qui se avesse deciso di ricorrere a ogni sua risorsa fin dall'inizio.Fortunatamente ancora una volta le tecniche del Tahib(4) mi hanno salvato.”

. Ramses sentendo queste parole si mise a riflettere,perchè dopo anni ancora non era riuscito veramente a capire due delle scelte di vita del fratello,ossia il suo giuramento di non uccidere nessun essere umano e la conseguente decisione di ignorare ogni arma da taglio o da punta e dedicarsi alla lotta col bastone persino in guerra.Stranamente lo stesso Mosè non era capace di spiegarselo,sapeva solo che continuava a fare strani incubi e che la prima volta che aveva visto una spada insanguinata aveva quasi dato di stomaco e non era mai riuscito a tenerne una in mano,ma in compenso era riuscito a sconfiggere con un ramo qualsiasi praticamente ogni cosa gli mettessero davanti.

Comunque il duo non aveva voglia di pensare a cose simili e continuarono a chiacchierare del più e del meno,tra cui Nefertari,una dama di corte che da tempo faceva la corte a Ramses e soprattutto delle Averle,un gruppo di predoni,che da tempo assaltava villaggi e carovane.Qualche mese prima della partenza di Mosè per l'Etiopia i due si erano fatti assegnare un plotone e avevano provato a combatterli,ma si resero conto di trovarsi davanti qualcosa di molto più grande di quanto si aspettassero,qualcosa di abbastanza grande da tenere testa da sola al resto della criminalità organizzata. Alla fine riuscirono solo a prendere un paio di capi di basso rango che di sicuro sarebbero stati sostituiti a breve,ma comunque Seti e Taita avevano riconosciuto che avevano ottenuto un risultato decisamente superiore ai loro predecessori e misero delle guarnigioni a guardia dei villaggi.

Alla fine Mosè lasciò nuovamente il fratello al proprio lavoro,ma prima gli si rivolse nuovamente:”Comunque,Ramses,controlla meglio i sorveglianti,approfittano troppo del loro lavoro.Quando sono arrivato uno di loro stava per tagliare la mano a una schiava solo perchè si è rifiutata di venire con lui e se non l'avessi fermato a quest'ora la ragazza sarebbe già morta dissanguata.”

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In una stanza buia un uomo pronunciava delle parole davanti a un altare,mentre bruciava alcune foglie e versava sangue in una scodella,poi venne raggiunto da un altro uomo,che si inchinò e parlò con voce affannata:”Mio signore,sono uno dei maghi che ha seguito Mosè su vostro ordine.Purtroppo il generale ha concluso la guerra ancora una volta quasi senza vittime e abbiamo potuto raccogliere solo poca energia.”.

Detto questo l'uomo si aspettò di venire liquefatto,ridotto  in cenere o anche peggio,ma inaspettatamente l'uomo all'altare continuò a cantilenare,forse avrebbe lasciato perdere o magari avrebbe preso tempo per scegliere con più cura la sua. Il mago dopo aver finito osservò il suo sguardo sull'altare,dove levitata un oggetto a forma di uovo dai colori cangianti e in continuo mutamento....e senza l'operato del mago avrebbe corroso e fatto crollare tutta la stanza.

(1)maghi capaci di contattare gli spiriti(elementali,animali o fantasmi non importa)e ottenere i loro servigi.Le loro tecniche si basano su un'empatia che si fonda sul rispetto tra lo sciamano e gli spiriti,che mai offrirebbero aiuto a chi non li ama.Gli sciamani sono sempre formidabili combattenti oltre che mistici,e per questo(oltre al fatto che hanno dalla loro uno dei poteri più pericolosi del mondo) sono considerati i maghi più pericolosi del mondo.

(2)esistono molti tipi di uomini bestia,e in africa ce ne sono di varie specie,discendenti di guerrieri benedetti dagli spiriti animali.Sono tutte vulnerabili all'argento e a seconda della loro cultura possono essere legati al sole o alla luna e i più forti generano una forte aura luminosa quando si trasformano.

(3)spade ricurve usate dall'esercito egiziano.

(4)una stile di combattimento basato sull'uso del bastone simile al kenjutsu giapponese.Generalmente veniva usato per allenamento o come sport,ma il mio Mosè ne utilizza una versione adattata al combattimento.

Ok,ce l'ho fatta anche questa volta,e spero che il combattimento sia piaciuto e sia fatto bene per una scena che ho deciso di usare solo per prendere spazio.....e mi auguro che i fan di pantera nera decidano di non linciarmi.Recensite numerosi(ringrazio sia hikari sengoku che slenderguy) e ditemi le vostre impressioni,anche e soprattutto se negative,soprattutto se queste note cominciano a diventare fastidiose.
P.s.d'ora in poi distinguerò tra i soldati normali e i quelli capaci di usare l'energia spirituale chiamando i primi semplicemente soldati e i secondi guerrieri. Piccolo avviso:purtroppo dopodomani partirò per lipari e ci resterò fino al 12,spero di riuscire ad aggiornare prima di partire,ma non garantisco.
  
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