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Autore: sister_of_Percy    17/08/2016    8 recensioni
STORIA INTERATTIVA || ISCRIZIONI CHIUSE
In tutti i distretti c'è un gran tumulto. La mietitura dei tributi per i Diciassettesimi Hunger Games si avvicina inesorabilmente.
Famiglie disperate, amici, orfani soli che non hanno più niente per cui vivere... Tra chi di questi verranno scelti i tributi?
Chi sarà il fortunato che verrà ricoperto di gloria e onore?
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Tributi di Fanfiction Interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mietitura

(Parte uno)

DAYLA RAWTON, DISTRETTO 1

 

Dayla era ansiosa. Insieme agli altri ragazzi del suo distretto si stava dirigendo con passo sicuro verso il centro della piazza.

Il giorno precedente era stato il suo diciassettesimo compleanno e non poteva ricevere regalo migliore di partecipare agli Hunger Games.

Si preparava a quel momento fin da quando aveva nove anni e aveva fatto per la prima il suo ingresso nell'Accademia.

Dayla si posizionò esattamente dalla parte del corridoio tra la colonna delle femmine e quella dei maschi, in modo tale da poter uscire dal gruppo con più agio.

Dayla aspettava quell'occasione da sempre: era stata cresciuta dai nonni e dai genitori come una principessa, ma ormai era giunto il momento di dimostrare che quegli anni in Accademia avevano dato i loro frutti, trasformandola in una formidabile guerriera.

Venne distolta dai suoi pensieri dalla voce squillante di una capitolina: "Benvenuti! Quest'oggi procederemo con la mietitura per i Diciassettesimi Hunger Games!"

Dayla guardò con astio la donna: indossava una parrucca blu e aveva la faccia completamente coperta di trucco che quasi metteva il dubbio che quella non fosse una maschera. Se quella era la situazione standard che si viveva a Capitol, Dayla non ne voleva sapere niente.

"Come ogni anno, partiamo con le signore." Continuò la capitolina infilando una mano nella boccia piena di foglietti.

Mischiò tutti i bigliettini per aumentare la suspense.

Aprì il foglietto con estrema calma e proclamò: "Rachel Evans."

Dayla la conosceva: aveva fatto con  lei l'Accademia. Nonostante i suoi quindici anni era molto promettente, anche se sarebbe potuta migliorare ancora.

Dayla prese un respiro profondo e con voce ferma disse: "Mi offro volontaria."

Detto questo si diresse verso il palco, ignorando lo sguardo di puro odio di Rachel.

Salì e si posizionò un paio di passi dietro la capitolina.

"Adesso procediamo con gli uomini." Disse la donna avvicinandosi all'altra boccia. Dopo lo stesso rituale annunciò: "Stephen Rewan."

Come era da aspettarsi un altro ragazzo si fece avanti per offrirsi.

Dayla lo conosceva: si trattava di Max Groth, più popolare con il nome di "Pugno di ferro".

Sapeva la sua storia: i suoi genitori erano morti durante i giorni bui e lui era stato cresciuto dai nonni, ormai gravemente malati.

Dayla ipotizzò che si fosse offerto per ottenere i soldi per le cure dei nonni.

Sarebbe stato un avversario temibile.

La capitolina si avvicinò al microfono e disse con un gran sorriso in faccia: "Signori, ecco a voi i tributi del distretto 1." La donna fece un gesto teatrale come un presentatore di uno di quei vecchi show che davano in televisione circa un secolo prima.

Dayla cercò tra la folla lo sguardo dei suoi genitori e dei nonni. Nonostante ci fosse una punta di preoccupazione nello sguardo del padre, vide che erano tutti fieri di lei.

Avrebbe vinto per la famiglia e per il suo distretto.

 

ELISABETH BLACKSTORM, DISTRETTO 2

 

Elisabeth si strofinò le mani, aspettando di scoprire a quale oca del suo distretto avrebbe rubato la gloria. La parte più divertente di essere nei distretti dei Favoriti era che offrirsi volontari non significava solo avere tutto l'onore e la gloria, ma anche rubarla agli altri.

Elisabeth aspettò in trepidante attesa che l'accompagnatrice rivelasse il nome della fortunata che presto avrebbe perso tutta la sua buona sorte.

"Judith Higgins." Elisabeth non potè far a meno ridacchiare: quello era l'ultima possibilità per l' "amica" di partecipare gli Hunger Games, perciò lei le avrebbe rubato quell'opportunità per sempre.

Elisabeth aspettò che Judith uscisse dalla fila, osservando l'espressione di puro orgoglio che aveva dipinto in faccia.

La ragazza alzò la mano e proclamò: "Mi offro volontaria." Judith si voltò di scatto, riconoscendo la sua voce: evidentemente non si aspettava una cosa del genere proprio da lei.

Elisabeth si diresse verso il palco con un sorriso provocatorio completamente dedicato all'altra ragazza. Il tributo raggiunse la capitolina che le chiese di annunciare a tutti il suo nome.

"Elisabeth Blackstorm." Disse la ragazza con orgoglio. Elisabeth notò un sorriso speranzoso sul volto della donna: doveva aver riconosciuto il suo cognome.

I suoi genitori erano stati i vincitori delle prime due edizioni, mentre il fratello maggiore aveva vinto quella dell'anno precedente.

"Benissimo. Direi di estrarre il nostro uomo fortunato." Proclamò la capitolina ancora più sorridente.

La donna annunciò il nome del tributo maschile: "Agrippa Wolner."

Tra tutti gli abitanti del distretto si diffuse un mormorio. Tutti conoscevano quel ragazzo che la stava raggiungendo con espressione impenetrabile. Elisabeth aspettò che qualcuno si offrisse, ma nessuno si fece avanti per motivi noti a tutti.

Agrippa salì sul palco senza dire una singola parola.

"Bene, abbiamo i nostri tributi!" Disse la capitolina con fare nervoso.

 

MATS KERMAN, DISTRETTO 3

 

Mats si era posizionato come ogni anno ben nascosto tra la folla. Quella notte non aveva dormito, perciò stare dritto sulle gambe gli risultava ancora più faticoso. Fece forza sul suo bastone e tese l'orecchio, aspettando di scoprire quale sarebbe stata la prossima anima che avrebbe oppresso la sua coscienza.

La capitolina che avrebbe annunciato i nomi dei tributi era la stessa da 13 anni. Era stata lei stessa ad accompagnare Mats e Liam agli Hunger Games ed era sempre lei ad aver rivelato al maggiore dei Kerman di essere stato il suo tributo preferito.

L'eccentrica Drew Harriss annunciò al microfono il nome della ragazza: "Mellie James."

Mats abbassò lo sguardo: era una brava ragazza di appena 14 anni. I suoi genitori erano morti e ormai gli restava solo il fratello maggiore. Non era forte o con grandi capacità  nel sopravvivere: la vittima perfetta per i Favoriti.

"No! Lasciatemi!" Mats sentì un grido provenire dalle fila maschili: si trattava di Thomas James, fratello maggiore della sfortunata estratta.

Un'altra voce parlò: "Mi offro volontaria come tributo!"

Ancora più sorpreso Mats cercò con lo sguardo la ragazza che aveva appena parlato: la conosceva di vista, sapeva solo che era la fidanzata di Thomas.

Vide la sconosciuta salire sul palco e rivelare la sua identità. La ragazza era Bonnie Gilbert.

Una donna non molto distante da lui gridò e venne trattenuta da quello che probabilmente era il marito. L'ennesima famiglia che sarebbe stata distrutta dagli Hunger Games.

La capitolina continuò, cercando di concludere la mietitura prima che la situazione degenerasse ulteriormente: "Il tributo maschile sarà Steffen Parker!"

No, non poteva essere lui. Steffen era il figlio del suo migliore amico. Sua zia era stata il tributo femminile durante l'edizione in cui Mats aveva vinto. Era morta tra le sue braccia.

Un ragazzino si fece avanti, proclamandosi volontario. Mats non conosceva il suo vero nome, ma sapeva che era noto come "Joker" per la sua impressionante abilità nel poker.

Raggiunse il palco e Mats scoprì che si chiamava Lars Hutcherson.

Il mentore prese un gran respiro: sarebbe stata senza ombra di dubbio un'edizione interessante.

 

KYLE GOLMIR, DISTRETTO 4

 

Kyle non voleva essere lì. Al contrario dei suoi compagni di distretto non aveva mai amato gli Hunger Games, anzi li riteneva un metodo bigotto per evidenziare che loro erano è sarebbero sempre stati solo carne da macello.

Non riusciva proprio a capire come potesse piacere una cosa del genere.

Nonostante questo aveva frequentato l'Accademia, perchè poteva comunque venire estratto.

L'accompagnatrice fece il solito preambolo per convincerli che partecipare agli Hunger Games fosse un grande onore; evidentemente non si rendeva conto che non ce n'era bisogno nel suo distretto.

Kyle sbuffò e prese a guardarsi intorno, cercando di indovinare chi sarebbero stati gli estratti. Ovviamente non c'era possibilità di saperlo, ma era solo un modo per passare il tempo.

Finalmente la capitolina si decise ad arrivare al punto: "Il tributo femminile di quest'anno è Summer Sunders!"

Kyle non la conosceva molto bene. Sapeva solo che aveva fatto l'Accademia con lui e che era una delle migliori nuotatrici di tutto il distretto.

"Ora procediamo con il nostro uomo!" Disse la donna sempre con fare entusiasta.

Kyle non era preoccupato, anche se fosse stato sorteggiato qualcuno si sarebbe offerto al suo posto.

Era immerso nei suoi pensieri quando senti la capitolina annunciare con voce stridula: "Kevin Golmir!"

Lo sguardo di Kyle volò verso il fratellino che si trovava in mezzo agli altri dodicenni.

Era bianco in volto e aveva gli occhi sbarrati.

Kyle capì che, nonostante cercasse di darsi un contegno, non riusciva a fare a meno di tremare. Kyle vide il fratello ingoiare e avviarsi verso il corridoio tra la fila maschile e quella femminile.

Il Golmir maggiore si guardò intorno, aspettandosi che qualcuno si offrisse.

Perchè non c'erano volontari? Tutti quei discorsi riguardo la gloria e poi non avevano il coraggio di offrirsi al posto di un ragazzino?

Kyle vide Kevin raggiungere lo spazio che lo avrebbe portato alla morta e prese la sua decisione.

"Mi offro volontario!" Sbraitò facendosi spazio a gomitate, come se, nel caso in cui avesse fatto tardi, non lo avrebbero accettato.

Kyle incrociò lo sguardo di Kevin: vide la paura e la preoccupazione per il fratello nei suoi occhi. Cercò di rassicurarlo con un sorriso, poi procedette verso il palco. Si mise al fianco di Summer e cercò ancora il fratellino in mezzo alla folla.

"Kevin, tornerò per te." Mormorò.

 

   
 
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