Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: TotalEclipseOfTheHeart    18/08/2016    3 recensioni
Elayne O'Connel ha solo sedici anni quando la sua vita viene sconvolta, e scopre di essere stata scelta come Guardiana della Terza Dimensione, Astrapos, per combattere contro il male.
Perchè Yggdrasil, l'Albero del Mondo, sta morendo, e con lui, anche il sigillo che teneva prigionieri Nidhoggr, la Grande Viverna, sta svanendo.
Solo I Sette Guardiani possono combatterlo, ritrovando l'Aetherna, l'unica anima pura che possa sconfiggere il mostro.
E' però una lotta contro il tempo, perchè, se sarà lui a trovarla, per loro, per tutto il mondo, sarà la fine...
Tratto dal testo:
"Non ho scelto io il destino che mi è stato assegnato.
Mi sono svegliata un mattino, e booommm … la mia vita non era più come prima. Semplicemente, gli dei o chi per loro avevano altri programmi per me, e che mi piacesse o no, dovevo seguire la strada che avevano tracciato.
Seh … se pensavate davvero che gli dei fossero dei santarellini tutto amore e amicizia, mi spiace deludervi ma … non è affatto così. Prendete me, per esempio. Pensate davvero che volessi rischiare le penne per salvare il mondo? Io??? Tre denunce per rissa e sette sospensioni, tutte in scuole diverse … come no."
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The Watchers Chronicles'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo IV
Superare i propri limiti
 

Il colpo mi mandò nuovamente a terra, per  la milionesima volta, solo nelle ultime ore. Eravamo nell’Arena, un posto che, ormai, avevo imparato a conoscere piuttosto bene, nonché a odiare con tutta me stessa.
Si trattava di Sette Aree di Addestramento, una per ogni elemento, munite di ogni genere di attrezzatura per il combattimento, nonché di vari sistemi di allenamento, come macchinari per misurare la velocità, la forza o la resistenza.
La Casa della Folgore, la mia casa, era un vasto spiazzo dal lucido pavimento in marmo nero, in grado di condurre e incanalare l’elettricità, delimitato ai lati da quattro basilischi, che ogni tot di tempo fulminavano il terreno, mettendo a dura prova chiunque fosse così idiota da metterci un piede dentro senza la dovuta preparazione.
Era il luogo ideale per permettermi di imparare a controllare i miei poteri, perché l’elettricità che lo percorreva mi lasciava  utilizzarla a piacimento, almeno in teoria.
Purtroppo,  nemmeno io riuscivo a stare in quel posto per più di un’ora, perché, per quanto mi sforzassi, il mio corpo poco allenato non voleva proprio saperne di contenere più di una certa quantità di volt.
Come se non bastasse, in due settimane che mi allenavo in quel posto, non ero ancora riuscita a padroneggiare alcuno stile di combattimento, né a rafforzarmi abbastanza da riuscire a sostenere un incontro più lungo di qualche minuto. Per farla breve, eravamo a un punto morto.
Ovviamente, se fosse stato tutto lì, sarebbe stato troppo semplice, infatti, assieme al mio momentaneo blocco, si aggiungeva anche il fatto che proprio lui fosse stato scelto come mio maestro, fintanto che non avessi appreso almeno le basi.
Già, perché Chrystal Mr. Ghiacciolo non era solo uno strafottente so-tutto-io, un maniaco della perfezione e uno zotico, ma anche il miglior spadaccino del gruppo, per cui, mentre Jakhaal e Ainuviel erano fuori in missione, alla ricerca degli altri Guardiani, era lui a dovermi addestrare, con immenso piacere di entrambi.
“Non riuscirai mai a tenere testa a chicchessia se ci metti così tanto tempo per reagire ai miei attacchi.” constatò Crystal, fissandomi dall’alto al basso mentre, col sedere in fiamme (il ghiacciolo non ci andava affatto leggero), cercavo di rimettermi in piedi.
“Chissà perché ho la strana impressione di avertelo già sentito dire …”,ribattei, amara.
Se c’era una cosa che mi faceva imbestialire, era l’idea di non essere nemmeno riuscita a colpirlo, in ore e ore di addestramento. Solitamente, io attaccavo gridando come un’ossessa, e lui schivava come se nemmeno mi cagasse, manco stesse giocando con un cucciolo di gatto troppo combattivo. E poi, mentre io mi spaccavo il sedere per andare avanti, lui era sempre lì, indifferente a tutto e a tutti e sempre fresco come una rosa, cosa che mi faceva decisamente imbestialire.
“Forse perché, con quella testa quadra che ti ritrovi, ripeterti le cose fino alla nausea è il solo modo per fartele capire.” fece lui, alzando gli occhi al cielo, esasperato.
Sbuffai, furiosa: “Beh … allora sai che ti dico, va a quel paese!” e detto ciò gettai la spada che mi aveva dato, un semplice surrogato di legno per novellini, a terra, e feci per andarmene, “è evidente che così non concluderemo nulla, quindi a che serve insistere? Andrò in missione anche senza addestramento, tanto, sono sempre stata tipo da rendere meglio negli scontri veri.”
Un colpo secco mi raggiunse la testa, costringendomi a voltarmi, offesa.
L’espressione di lui era innaturalmente dura.
Gongolai: finalmente! Erano giorni che cercavo di fargli avere una qualche umana reazione, e non ero ancora riuscita a fare nulla.
“Non se ne parla nemmeno. Credi che i nostri nemici lasceranno correre, quando avranno l’occasione di ammazzarti? Non siamo in un film, e credimi se ti dico che gli scontri veri sono tutto, fuorché piacevoli!” disse, gelido.
Scoppiai a ridere: “Sembra quasi che tu stia parlando per esperienza personale.” Crystal sbuffò, irritato.
Poi proseguii: “Facciamo così. Mettimi alla prova. Se non sarò all’altezza, tu e il tuo innato genio del combattimento interverrete. Che dici?”
il Ghiacciolo mi squadrò, soppesando l’idea, poi annuì: “Andata. Se però Ainu si arrabbia con noi, io me ne tiro fuori.”
Sorrisi, sornione: “Perfetto! Quindi che facciamo? Andiamo sulla Terra e spariamo un razzo segnalatore della serie: ehi noi siamo qui!?”
Per la prima volta da quando l’avevo conosciuto, Crystal parve sorridere, divertito: “Certamente, così se arriva un pezzo grosso dell’esercito di Nidhoggr ci rimaniamo veramente secchi. No, faremo qualcosa di più semplice: evocheremo qui un suo seguace!” Lo fissai.
Ora ero io a chiedermi se non avesse dei problemi. Evocare qui un mostro? Era davvero possibile?
Sorrise: “Seguimi. Ti faccio vedere un posto.”
E detto ciò si avviò, deciso, diretto verso il luogo più improbabile del mondo, per un Guardiano del Ghiaccio, come lui, ossia il Tempio del Fuoco.
Erano ormai due settimane che ero arrivata al Mausoleum, e con il tempo avevo appreso che, in quel luogo, direttamente connessi al Santuario vi erano Nove Templi, uno per dimensione, tutti caratterizzati da un Tesoro, ossia un potere che solo lì poteva essere custodito.
Per esempio, nel Tempio del Fulmine era custodito l’Altare delle Anime, un luogo dove ogni grande anima del passato poteva decidere di reincarnarsi, per guidare sulla retta via i mortali che la incontravano.
Ainuviel custodiva invece la Scacchiera della Natura, dove ogni pianta del mondo poteva proliferare, senza temere l’estinzione.
Jakhaal, invece, aveva il Muro del Pianto, ossia un immenso spiazzo dove era possibile osservare tutte le grandi opere architettoniche dei grandi del passato, in perfetto stato di conservazione.
“Ehm … e cosa c’entra il Tempio del Fuoco con questo? E poi, siamo sicuri di poterci entrare? Il suo Guardiano non è ancora stato trovato, non è che sia proibito?” chiesi, incerta, mentre percorrevamo una lunga navata.
Il pavimento, in vetro, mostrava un fiume di lava sottostante, mentre ai lati grossi affreschi raffiguranti paesaggi caotici decoravano le pareti, assieme a una rispettabile collezione di colonne corinzie che sorreggevano l’ampia volta, decorata con complessi giochi di luci e colori, che gettavano sul luogo raggi luminescenti dagli effetti straordinari.
Lui sorrise appena: “Vedi, il Tempio del Fuoco custodisce la Fiamma della Vita, fonte di ogni forma senziente, grazie alla quale potremmo evocare senza problemi un avversario che possa metterti alla prova.”
Lo fissai,  con le sopracciglia corrugate: “Non hai risposto alle altre domande.” constatai, ferma.
Il guardiano del ghiaccio alzò le spalle, tranquillo: “Beh … che vuoi che sia? Non ci scopriranno di certo, visto che tanto il Guardiano del Fuoco deve ancora essere trovato. Sempre che tu non glielo vada a dire, ovviamente.”Sbuffai. Come idea non era male.
Non mi sarebbe dispiaciuto vedere Mr. Ghiacciolo darsi una bella scaldata.
“E’ questa?” chiesi infine. Eravamo giunti alla fine della navata, e di fronte a noi, sospesa in un altare coperto di carboni ardenti, scoppiettava allegramente la fiamma più insolita che avessi mai visto, dalle sfumature biancastre.
“Già, eccola qui.” rispose lui, avvicinandosi.
“Che si fa ora? Alacazammm o cose simili?” ripresi.
Mister Ghiacciolo sorrise: “No, ora chiediamo allo Spirito del Fuoco di farci accedere al suo potere. Sta a guardare, lei è l’ultima della sua specie, non esistono altre Ninfe delle Fiamme oltre a lei, in nessuna dimensione.”
La fiamma iniziò a scoppiettare, come reagendo alla nostra presenza, fino a quando non prese le sembianze di una giovane.
Era piccola, grande sì e no quanto una mano, e interamente coperta da scintille di fuoco, che la avvolgevano protettive, come un vestito, mentre delle ali da libellula le permettevano di volteggiare, curiosa, attorno alle nostre teste, fissandoci incerta.
Mi si parò di fronte, seria, e poi constatò: “Decisamente, voi due non sembrate proprio delle Creature del Fuoco, e tantomeno il mio Guardiano. Che ci fate qui? Custode dei Fulmini e Tizio del Ghiaccio?” la ninfa osservò critica Chrystal, come se la sua sola presenza in quel luogo fosse quanto mai indesiderata: “Non mi piacciono i ghiaccioli. Tantomeno quelli con un pessimo gusto in fatto di moda, chi diamine porta più i capelli bianchi al giorno d’oggi? Che sei, un vecchietto?”
Scoppiai a ridere, divertita, mentre lui, stizzito, faceva finta di nulla e diceva: “Ci serve il tuo aiuto. Vorremo che evocassi una creatura per noi.”
La ninfa sbuffò, offesa, e ribatté: “Fare un favore, a te? Stiamo forse scherzando? Non sei nemmeno un mortale, non ci penso nemmeno!”
Osservai il mio compagno, interrogativa. Non era un mortale, in che senso?
Fissai, critica, il suo aspetto, ma per quanto mi sforzassi, non riuscivo a trovare proprio nulla che lo rendesse diverso da un comune essere umano.
Poi ricordai: effettivamente, da quando avevamo iniziato ad allenarci assieme, era stato subito evidente quanto la sua forza e agilità fossero fuori dal normale, anche se, sul momento, avevo pensato che fosse tutto dovuto al fatto che era un Guardiano con un certa esperienza alle spalle.
Lui sospirò, rispondendo: “Ok, per essere precisi, il favore lo dovresti fare a lei. È appena arrivata, e vuole mettere alla prova le sue abilità, combattendo contro un avversario vero, io sono solo qui per assisterla qualora qualcosa vada storto.”
La ninfa lo fissò, diffidente, poi mi chiese: “è vero?”
“Già. Non odi anche noi del fulmine, vero?”
Lei sorrise, battendo le mani contenta e saltellando sul posto: “Certo che no! Anzi, non potremmo essere in rapporti migliori. Le nostre dimensioni sono molto vicine, per cui non potrei chiedere di meglio. Ma se solo questo ghiacciolo si azzarda a toccare qualcosa, qualsiasi cosa, del mio santuario, giuro che lo incenerisco!”, e detto ciò lanciò un’occhiata che avrebbe dovuto essere assassina a Chrystal, che alzò gli occhi al cielo.
Per dirla tutta, era impossibile farsi spaventare da quella fatina, era così carina che, anche se avesse minacciato di morte anche me, non mi avrebbe fatto fare un piega, anzi, piuttosto mi avrebbe fatta ridere.
“Perfetto!”, proseguì, “Quindi, cosa volete che evochi?”
“Tre Salamandre.”risposi, prima ancora che Chrystal potesse fermarmi.
Lui mi prese la mano, costringendomi a fissarlo, serio: “Sei forse pazza? Sulla Terra hai avuto fortuna, perché il tuo corpo ha reagito d’istinto, ma cosa credi di poter fare contro tre Salamandre? Hai idea di quanto siano pericolose quelle creature?”
Mi scostai, stizzita: “Non concluderò mai nulla se mi tiro indietro al minimo ostacolo. Quindi, tre Salamandre andranno più che bene!”
Il guardiano sospirò, esasperato, poi fece un cenno alla ninfa che, tutta gongolante all’idea di assistere a una bella zuffa in diretta, si affrettò a riprendere la forma della fiamma, iniziando a crescere, fino a quando, dal suo interno, iniziarono a emergere tre grosse forme, che subito dopo balzarono in avanti, soffiando irate al mio indirizzo.
Erano identiche a quella che avevo già avuto modo di affrontare a scuola, ma allo stesso tempo erano molto diverse. Innanzitutto, le squame non erano nere, ma di una scura sfumatura purpurea, e sprizzavano scintille di lava incandescente. Poi, attraverso le fauci irte di zanne aguzze, si intravvedeva una luce bollente.
Guardai Chrystal, senza capire, il quale sospirò: “Te l’avevo detto! Quando hai combattuto contro quella terrestre, sei stata fortunata. Lontane dal loro ambiente naturale, le Salamandre sono deboli, e non possono utilizzare il fuoco, loro elemento di appartenenza, qui, invece, le cose sono diverse. Siamo nel Tempio del Fuoco! Praticamente, le stai facendo giocare in casa!”Perfetto, non poteva andarmi meglio! Tuttavia, ci voleva ben altro per farmi arrendere.
Presi in mano il gladio, una delle poche armi che, in quelle settimane, avevo imparato a padroneggiare, almeno quel tanto che bastava da non farmi colpire, e mi misi in guardia.
Le tre lucertolone soffiarono, irate, circondandomi attente in attesa del momento giusto per attaccare. Parevano perfettamente consapevoli del fatto di trovarsi di fronte a una Guardiana, per cui non si sarebbero certo fatte fregare solo perché troppo precipitose. Sospirai: evidentemente, quella volta le cose sarebbero state più difficili.
Cercai di ricordare quel poco che sapevo su quelle creature. Fortunatamente, in quei giorni, Mr. Ghiacciolo non si era limitato a prepararmi solo fisicamente, ma aveva anche iniziato a tempestarmi con un’infinita, stressante, pioggia di nozioni teoriche sui nostri avversari.
Ok, lo ammetto: non lo stavo mai a sentire, nella maggior parte dei casi, mi limitavo a dormicchiare, fingendo di stare attenta. Eppure, in quel momento, quelle nozioni mi tornarono alla memoria, più utili che mai.
Le Salamandre, come la maggior parte dei rettili delle file nemiche, sono totalmente cieche. Si orientano grazie a dei sensori del calore, posti sul muso, fiutando gli odori con la lingua o percependo le vibrazioni del terreno. Sono creature di terra, e quindi, a mezz’aria o in acqua, passano subito in svantaggio.
Corrugai la fronte. Ok, e allora? Non mi veniva in mente alcun modo per utilizzare quelle informazioni a mio favore.
Stavo ancora pensando a che strategia usare, quando la prima di queste mi si lanciò contro, soffiando irata. Lo scontro era iniziato!




Note dell'Autrice:
Lo so, lo so.
Avevo detto che avrei pubblicato una volta alla settimana.
Visto che però non sono sicura di essere disponibile, la settimana prossima, penso che mi butterò un pochino avanti ora che posso.
Passiamo ora alla storia.
Bhe...come avete potuto vedere, la nostra protagonista ha finalmente dato inizio al suo addestramento come Guardiana. Sfortunatamente, imparare a controllare un potere evocato per caso non è certo semplice, e lei, oltre a qualche rissa qua e la, non ha mai combattuto dei veri e propri scontri, tantomeno maneggiando delle armi, che pesano anche parecchio. Ci vorrà quindi un po' di tempo perchè si abitui al suo nuovo ruolo, ma certamente imparerà a cavarsela.
Spero che, fino a questo punto, la storia sia stata di vostro gradimento. La storia sarà abbastanza lunghetta, e qui siamo solo all'inizio, per cui ci vorrà del tempo perchè compaiano anche altri personaggi, comunque spero di aver saputo suscitare il vostro interesse.
Ringrazio moltissimo tutti quelli che mi hanno seguita fin qui, e sopratutto EragonForever, che mi supporta sempre con le sue recensioni sempre creative. 
Che Yggdrasil sia con voi!
Teoth
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: TotalEclipseOfTheHeart