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Autore: Nene_92    30/08/2016    11 recensioni
[Interattiva - conclusa]
La Seconda Guerra Magica è finita da anni e la pace prospera sia nel mondo magico che in quello babbano. Ma una nuova minaccia si prospetta all'orizzonte: creature oscure si stanno muovendo nell'ombra, creature che il mondo magico ha sempre ignorato, anzi, dimenticato. 
Ad occuparsene è sempre stata una famiglia sola: i Grimm, discendenti di Jacob e Wilhelm, i famosi fratelli delle fiabe horror babbane, in realtà appartenenti ad una delle famiglie purosangue più antiche del mondo magico. Una famiglia di cacciatori.
Ma forse anche loro se ne sono scordati...
(per i fan di Grimm: Nick Burkhardt e co iniziano ad apparire dal capitolo 10 bis - Luna Piena --> gli episodi narrati terranno conto di ciò che è successo fino alla quarta stagione, poi si discosteranno dalla serie. In ogni caso, se ci dovessero essere possibili SPOILER avviserò capitolo per capitolo. ;) )
[ la storia fa parte della serie "Grimm" ]
Genere: Avventura, Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro personaggio, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Grimm'
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33 ter - La notte degli inganni

Scusate se non ho risposto alle vostre recensioni, ma avevo l'ispirazione e ho preferito scrivere questo.
A chi mi segue anche in "Un erede per i Black" sappiate che il mancato aggiornamento è dovuto allo stesso motivo, ma arriverò presto anche lì (ho già scritto mezzo capitolo).

Buona lettura! ;)

- La notte degli inganni - 


Mercoledì 30 Aprile 2021, Hogwarts



Milly aprì lentamente gli occhi, accorgendosi così di essere sdraiata sul freddo pavimento della Sala Comune.
Sbattè un paio di volte le palpebre, confusa, prima che gli ultimi ricordi in suo possesso le invadessero la mente.

Gretel.
La notizia di Eleonore in coma.
Il gas.

Cercò di alzarsi di scatto, ma un forte mal di testa - insieme ad una voce nota - la fecero desistere.
"Milly resta giù ancora per qualche minuto. E' tutto ok, ma per favore fallo."
"Anastasia?" Domandò titubante riconoscendone la proprietaria. Prima di rendersi conto di un'altra cosa. La Davis era una Corvonero... "Che cosa ci fai qui?" Domandò mentre faceva lentamente perno sui gomiti per alzarsi e guardarla in faccia. Sentì due braccia aiutarla a compiere quel movimento e si accorse che anche Caos era alle sue spalle.
"La parola d'ordine ci è stata data da Eleonore. Lei è una Caposcuola, le sa tutte." Spiegò la Hexenbiest girando contemporaneamente per la stanza e chinandosi man mano sui vari Grifondoro svenuti. Ad ognuno di loro faceva colare sugli occhi poche gocce di qualcosa contenuto in una boccetta e man mano i ragazzi si riprendevano.

"Quindi sta bene? Non era in coma?" Domandò ancora Milly, portandosi una mano alla testa. Era tutto così confuso! E il mal di testa che aveva in quel momento era assurdo.
"Sta bene, tranquilla." La rassicurò lei "Ma adesso sta cercando di sistemare questo grande casino." Spiegò a grandi linee.
Caos intanto, mentre compiva le stesse azioni della ragazza, ripensava a ciò che era successo.

Subito dopo il bacio di Daniel, nell'infermeria erano arrivati di gran carriera anche Page, Anastasia e Brian. E, unendo i pezzi, si erano fatti tutti un'idea abbastanza precisa di cosa stesse succedendo.
Eleonore li aveva così trascinati di gran carriera nella sua camera, nella quale aveva recuperato l'antidoto all'incantesimo che - a quanto pare - era stato usato su tutte le sale comuni. Poi li aveva divisi in vari gruppi.
A Caos e Anastasia era toccato il compito di risvegliare i Grifondoro e i Tassorosso mentre a Page e Brian i Corvonero e i Serpeverde.
Virginia, Lex e Daniel li aveva invece portati con sè, senza però spiegare quale sarebbe stato il loro ruolo. Aveva solo borbottato qualcosa sui lupi mannari, prima di andarsene di corsa.

Qualunque cosa fosse, Caos sperava soltanto che riuscissero tutti a cavarsela. In fondo, si erano proposti loro di aiutarla. Anzi... l'avevano costretta ad accettare il loro aiuto, facendole notare che non aveva tempo per stare a discutere.

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"Mic" Raphael non aveva idea di come riuscisse a parlare ancora. Aveva tutti i muscoli del corpo bloccati. Tutti, tranne la lingua. "Mic, fosse l'ultima cosa che faccio, ti farò uscire vivo da qua. Te lo giuro."

Entrambi ormai sentivano l'influenza lunare su di loro, fin dentro alle ossa. Di lì a poco si sarebbero trasformati, ne erano ben consapevoli.
E già percepivano le loro ossa scricchiolare, aumentando pian piano la loro massa corporea, facendo vacillare così il corpo.
Ma non era quello a spaventarli. Alle trasformazioni erano ormai entrambi abituati.
No, a spaventare i gemelli Hamato in quella occasione era l'ignoto.
Gretel li aveva bloccati lì: non solo con il corpo, che nessuno dei due era più in grado di muovere, ma anche all'interno di quella catapecchia. L'avevano sentita sigillare con diversi incantesimi tutte le porte, finestre e ogni singola fessura esistente prima di andarsene.

Anche se fossero riusciti a sbloccarsi, non sarebbero riusciti ad uscire.

E anche se fossero riusciti a fare entrambe le cose, sapevano dell'inutilità di quel gesto. Da lupi mannari non avrebbero potuto comunque controllare nessuna loro azione.

E i Dempiries stavano arrivando. Proprio richiamati dalla loro aurea potenziata.

Erano fottuti. Indipendentemente da quello che poteva dire Raphael.
"Raph... lo sai che ti voglio bene. E apprezzo quello che stai tentando di fare. Ma non fare promesse che non puoi mantenere. Lo sappiamo entrambi come andrà a finire."

Mentre Raphael borbottava un 'no' soffocato dalle lacrime, un raggio di luna entrò dalla finestra, colpendo in pieno il braccio di uno dei due.
E entrambi iniziarono a perdere coscienza di loro stessi.

La trasformazione era cominciata.

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Micah Price ne aveva passate di esperienze negative durante la sua breve vita. E non aveva mai pianto.
Almeno fino a quella sera.
Quella sera, una volta risvegliato da Brian e Page e preso coscienza di ciò che aveva rischiato di fare, era scoppiato a piangere come un bambino, mentre continuava a restare inginocchiato per terra implorando il perdono della sua ragazza.

Come aveva fatto un Imperio a metterlo ko?
Proprio lui, che aveva sempre avuto una predisposizione naturale per l'occlumanzia. Non riusciva ancora a spiegarselo. Sapeva solo che la presenza che aveva sentito nella mente era stata troppo forte per poterla contrastare. E nonostante ogni fibra del suo essere gli avesse urlato per tutto il tempo di ribellarsi, non era riuscito proprio a farlo.
Non era riuscito in alcun modo ad opporsi. E a farne le spese erano state le persone che amava di più. Aveva rischiato di ammazzare Page.

"Oh Merlino, cos'ho fatto!" Continuava a ripetere disperato, nonostante la ragazza - e anche Brian - lo avesse rassicurato in merito più e più volte, dicendo di stare bene.
"L'unica cosa che ha subito danni è stata la mia chitarra." Aveva cercato di stemperare la tensione Brian. "Ma visto tutti i soldi che hai ricevuto, sono sicuro che me ne comprerai una nuova, vero amico?" Gli aveva chiesto con un ghigno. "Anche perchè se non lo fai - e se non la smetti subito di piangere - ti sbatto in testa i resti." Lo aveva alla fine minacciato, vedendo che Micah continuava a disperarsi.
"Non è successo nulla e non è colpa tua. Adesso alzati che abbiamo ancora un po' di cose da fare." Gli aveva intimato alla fine Page. "Forza. Sto bene. E se proprio ti senti in colpa, allora vieni ad aiutarci così potrai rimediare." Aveva detto in tono imperioso, riuscendo finalmente a convincerlo. "Non sei stato l'unico ad aver agito inconsapevolmente per portare avanti questo piano. E' anche colpa nostra."
Micah, a quelle parole, alzò la testa di scatto. "Cosa vuoi dire?"
Fu Brian a rispondergli "Qualche giorno fa a lezione, noi del sesto anno abbiamo preparato la base per la pozione oscurante. Senza sapere che se si unisce quella alla pozione galdentis, che si trovava già pronta nella stessa stanza, si ottiene esattamente ciò che tu hai cercato di somministrare a tutti noi. Quindi è colpa tua quanto nostra. Nessuno ha agito di propria volontà. Siamo stati tutti ingannati."
"Quindi anche il professore di pozioni è coinvolto?" Chiese Micah incredulo, mentre cercava di fare appello a tutto l'autocontrollo che anni e anni di educazione purosangue gli avevano inculcato. Con un notevole sforzo - gli scoppiava la testa a causa della mole di informazioni -, riuscì alla fine nel suo intento. "D'accordo. Ditemi cosa devo fare."

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"Pronta?"
"No"
"Ok, andiamo."
Senza aspettare un cenno di assenso da parte di Virginia, Lex si tramutò in un lupo, avanzando così a grandi balzi verso la Stamberga Strillante.
A Virginia non rimase altro da fare che seguirla. In fondo non sarebbe mai stata pronta per una cosa del genere. Tanto valeva buttarcisi a capofitto.

"Ok, allora. La barriera fa passare solo i purosangue non sondereith. Quindi se mi metto qui e formulo l'incantesimo come mi è stato detto" Commentò la Tassorosso posizionandosi in un punto ben preciso "dovrei confonderle le idee. Bene, proviamo. Confundus anerkengunn
! Prova a passare adesso Lex."
Mentre lo diceva, la ragazza incrociò le dita.

E la lupa, che portava tra le zanne due mantelli rossi, passò attraverso quella sottile barriera appena visibile.

Adesso la salvezza dei due lupi mannari dipendeva solo da lei. Virginia non poteva andare oltre: un po' perchè doveva tenere libero il passaggio e un po' perchè non potevano permettersi di farla mordere da un lupo mannaro.
Lex invece, come animagus, non correva quel genere di pericolo.

Pregando tutti gli dei conosciuti e non che funzionasse, Lex iniziò a girare per la casa, cercando i due lupi mannari e sperando di non incrociare niente - o nessuno - di pericoloso sul suo cammino. Come lupo aveva riflessi molto più agili e veloci, ma al contempo non poteva usare la magia per difendersi.

Era esposta.


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Il volto di Gretel, a quelle parole, si tramutò in un ghigno, mentre pronunciava il nome di una pozione che Eleonore mai in vita sua avrebbe provato a creare. "Fluchschlafes." 
Forse fu il delirio dato dalla pozione, ma per un attimo la Corvonero non vide sua sorella, ma Jakob.
Cap 32 - Inganni e verità

Virginia non fece in tempo ad esultare per essere riuscita a fregare la barriera che una voce la gelò sul posto. Una voce che, purtroppo, si aspettava dall'inizio.
"Ma brava!" Gretel era comparsa dal nulla davanti a lei, come sputata fuori dalla terra stessa. "I mie più vivi complimenti." Battè le mani l'una contro l'altra mimando un fiacco applauso. "Sei riuscita ad ingannare un incantesimo Grimm. L'ho sempre detto che i purosangue hanno una marcia in più. Ma dimmi... tu non dovresti dormire come tutti gli altri Tassorosso?"
"Evidentemente ci sono diverse falle nel tuo piano." Replicò Virginia con tono pacato.
"Ad esempio?" Chiese la più piccola delle Grimm, prima di tirare fuori la bacchetta e - con un gesto fulmineo - ripararsi dall'incantesimo che Eleonore aveva appena provato a lanciarle.
"Attacchi alle spalle sorellona? Papà non te l'ha insegnato che è alquanto sleale?" Domandò voltandosi lentamente. "In effetti sono sorpresa. Credevo stessi dormendo anche tu." All'improvviso, scattò verso di lei, iniziando a lanciare maledizioni. 
"Credo che tu abbia sottovalutato sin troppe cose stanotte."
Replicò la Corvonero, mentre indietreggiava in direzione della foresta, limitandosi a parare e schivare.

Già da lì si vedeva la differenza nello stile di combattimento tra le due. Gretel attaccava senza dare spazio di manovra, mentre Eleonore giocava principalmente in difesa. La sua unica volontà era allontanare il più possibile sua sorella dalla Stamberga, dai lupi e dai suoi amici. Non voleva farle del male. Mentre quella della Grifondoro era solo colpire, cercando di creare più dolore possibile.

Quando si furono allontanate abbastanza, Daniel si voltò con aria preoccupata verso Virginia. I lampi degli incantesimi si vedevano fin lì.
Era combattuto.

Da una parte voleva andare là, per accertarsi con i suoi occhi che Eleonore stesse bene.
Ma dall'altra sapeva quanto la sua presenza, in quella circostanza, potesse diventare solo un peso per lei. Sapeva benissimo di non avere speranze contro nessuna delle due in un duello. E non voleva che la sua presenza potesse distrarre in qualche modo la Corvonero, preoccupata per la sua incolumità.

A farlo decidere  fu l'improvviso spegnersi dei lampi che si erano susseguiti fino a quel momento. Significava una sola cosa: una delle due si era aggiudicata il duello.
"Vai Daniel. Io aspetto Lex."
Non ci fu bisogno dell'incoraggiamento di Virginia per farlo iniziare a correre.

Peccato che il Tassorosso fosse appena sparito dall'orizzonte, quando un lampo di luce rossa colpì la Tassorosso in pieno, facendola crollare a terra svenuta.
Poi Jakob Grimm emerse dall'ombra e, con un guizzo della bacchetta, diede fuoco alla capanna.



Daniel, con il cuore in gola, si diresse nel punto dal quale era arrivato l'ultimo lampo di luce.
"ELLY!" Urlò con tutto il fiato che aveva in gola.

"Sono qui Dan!"
Eleonore, che a quanto pare era riuscita a tramortire la sorella, era inginocchiata sul suo corpo e ne teneva il volto tra le mani, mentre sussurrava una cantilena in una strana lingua. In risposta a ciò che stava dicendo, il corpo di Gretel iniziò a brillare di una luce azzurrognola, che creava uno stranissimo contrasto con la sua pelle pallidissima.
"Come pensavo." Sussurrò alla fine, rivolta a nessuno in particolare. Aveva la voce rotta e si stava trattenendo per non piangere.
"Elly... Cosa?" Chiese Daniel avvicinandosi ad entrambe lentamente.
Vide la Corvonero passarsi una mano sugli occhi per asciugare le lacrime prima di iniziare a spiegare "La buona notizia è che non è stata davvero mia sorella a fare quello che ha fatto. La cattiva è che era sottoposta alla gedankorpergeist. "

Daniel a quelle parole rabbrividì. Gedankorpergeist. Era cento volte peggio dell'Imperio. Una maledizione Grimm, tanto per cambiare.

"E la cosa peggiore, è che io non me ne sono accorta fino ad adesso." Si colpevolizzò. "Sono pessima."
"Siamo stati ingannati tutti quest'anno... e non una sola volta a quanto pare." Cercò di consolarla Daniel, inginocchiandosi di fianco a lei. "Non sei infallibile Eleonore. Nessuno di noi lo è."
Avveva appena finito di dirlo, quando vide l'espressione della ragazza mutare di colpo. Alzò la testa all'improvviso e, prima il ragazzo riuscisse ad emettere un suono, evocò un incantesimo scudo che li protesse entrambi.

"Eleonore... che piacere. E io che pensavo di dovermi scomodare fino al Castello per venirti a prendere. Devo dirtelo: mi hai sorpreso parecchio questa sera. Ma alla fine va bene anche così. In fondo, ciò che conta, è che tu sia qui." Commentò Jakob con un sorrisino divertito emergendo dall'ombra. "E che tu abbia condotto tutte le persone alle quali tieni di più dritto in trappola."

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Fabian guardava Anastasia girare tra i ragazzi svenuti di Tassorosso, che man mano riprendevano coscienza. Aveva un enorme mal di testa.

Quando si era reso conto di ciò che Michael aveva intenzione di fare aveva provato a ribellarsi. Ma l'altro prefetto era molto più grosso e alto di lui. Così si era beccato una botta in testa. E ancora non sapeva se il suo svenimento fosse stato causato da quella oppure dal gas. Forse da entrambe le cose insieme.
In ogni caso non era importante. Aveva capito che il suo compagno di casa non aveva agito di sua volontà, che era sotto Imperio.
E lo confermava il fatto che, appena ripresi i sensi, il suddetto ragazzo aveva iniziato a chiedere scusa a tutti quelli che gli capitavano a tiro, tormentandosi le mani e non riuscendo a trovare pace.

C'era voluto del bello e del buono da parte di Anastasia per convincerlo di non essere colpevole di nulla. Era stato ingannato, come tutti.

Era caduto mani e piedi in una trappola preparata in un arco di tempo infinitamente lungo. Nelle cui maglie era finito, in un modo o nell'altro, ognuno di loro. Nessuno escluso.


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Mentre Brian e Micah erano fuori dalla porta a fare da palo, Page e Caos entrarono nella camera di Eleonore per recuperare le pietre che servivano per l'elitrasporto.
Caos sapeva perfettamente dove erano collacate e Page, almeno in teoria, sapeva come farle funzionare.

Non era sicura di come funzionassero esattamente, perchè in realtà lo aveva studiato solo nella teoria, incuriosita dalla cosa dopo averne sentito parlare
da Eleonore.

Nessuno dei due aveva la minima voglia di fare l'uccello del malaugurio con Brian Grimm, ma al contempo si rendevano conto di non avere alternative.
Soprattutto da quando, parlando tra di loro, avevano capito che anche i professori, consapevolmente o meno, erano coinvolti nella vicenda.
Avevano bisogno di un aiuto concreto. E in quel frangente non gli venivano in mente altre soluzioni possibili. Dovevano avvisare la famiglia di Eleonore. Sperando che credessero loro subito e non perdessero tempo con domande inutili.
Anche per quello era presente Caos. Essendo il figlioccio di Brian sperava di riuscire a prenderlo per il verso giusto. Perchè il Tassorosso sapeva benissimo di avere a che fare con una bomba ad orologeria.
E sperava che l'uomo, sentendo che erano coinvolte le sue figlie, non perdesse la testa.

"Eccole!"
Pregando mentalmente che funzionasse e di non combinare danni - aveva letto molto sull'argomento e sapeva quanto quel tipo di magia fosse instabile - Page si mise all'opera per aprire il passaggio.

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Lex, nella sua forma canina, aveva appena raggiunto i gemelli - ormai trasformati anche se ancora immobilizzati dall'incantesimo di Gretel - quando i suoi sensi sviluppati avvertirono un'enorme puzza di bruciato.
In un primo momento non ci fece caso più di tanto.
Vedendo che i gemelli non erano in grado di muovere un muscolo, si affrettò a riacquistare forma umana e a gettargli addosso i mantelli rossi, che agirono subito facendo tornare i ragazzi normali. Poi puntò la bacchetta su di loro, sbloccandoli.
Fu una fortuna che, almeno lei, fosse in grado di tenere in mano una bacchetta.
Entrambi i ragazzi infatti crollarono sulle ginocchia, svuotati di tutte le energie proprio dal mantello.

Pochi secondi dopo, la stanza si riempì di fumo e le fiamme iniziarono a circondarli.

"E tu... cosa... ci fai... qui?" Domandò Raphael portandosi una mano alla bocca, tra un colpo di tosse e l'altro.
"Vengo a salvarvi il culo. Muoviamoci." Rispose Lex a fatica, puntando la bacchetta contro le fiamme per cercare di contenerle. "Virginia ci sta aspettando all'uscita per ingannare la barriera. Forza!"
Nonostante l'evidente sforzo, Raphael aiutò Michelangelo a rialzarsi in piedi. Glielo aveva promesso che l'avrebbe tirato fuori di lì a tutti i costi. E intendeva mantenere quel giuramento.

Poi tutti e tre iniziarono a dirigersi verso quella che speravano fosse la loro fonte di salvezza.

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"Innerva"

Virginia riaprì gli occhi e sbattè le palpebre. Ci mise un po' per mettere a fuoco la figura accanto a lei, ma alla fine si accorse che a farla rinvenire era stata Federica.
La Tassorosso si portò una mano alla testa, che le pulsava terribilmente. "Che cosa... ci fai tu qui?"
"Vi ho seguito. E a quanto pare ho fatto bene." Fu la risposta dell'altra. "Sono una mezza vampira ricordi?" Poi le porse una mano per aiutarla a rialzarsi. "Quel gran bastardo figlio di puttana!" Esclamò all'indirizzo di Jakob, mentre aiutava l'amica a rimettersi in piedi. "Dammi una mano a spegnere le fiamme!" Concluse puntando la bacchetta contro la catapecchia e iniziando a lanciare getti d'acqua.

Ma l'incendio era già troppo esteso per riuscire a fermarlo. E questo Federica lo capì in poco tempo.

Sperando che Virginia non si facesse prendere di sorpresa una seconda volta, capì che c'era un unico modo per aiutare i ragazzi intrappolati ancora all'interno. Entrare a sua volta sfruttando la sua velocità e la sua forza.

"Ehy Gin. Mettiti di nuovo sulla barriera e ripeti l'incantesimo di disturbo. Io vado dentro. Siamo tutti nelle tue mani."

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"Visto che siamo parenti ti concedo cinque minuti per convincere il tuo ragazzo ad andarsene. Questa è una riunione di famiglia." Disse Jakob. "E già che ci siamo, libero anche tua sorella
dal gedankorpergeist." Continuò puntando la bacchetta contro Gretel "Tanto non mi serve più."
Eleonore, davanti a quelle parole, strinse i pugni per la rabbia. "Come puoi aver fatto questo alla tua stessa nipote?"
"Il fine giustifica i mezzi mia cara. Ma non occuparti di me. Il tempo scorre. Tick tack. Dopo avremo tutto il tempo per parlare." Rispose l'uomo allargando il sorriso.
"Anche Gretel allora." Fu la risposta della Corvonero.
"Come?"
"Se deve andarsene Daniel, allora voglio che si porti dietro anche Gretel." Ripetè la ragazza.
"Sei impazzita? Io non vado da nessuna parte!" Si ribellò Daniel.
"Come vuoi tu." La accontentò invece Jakob. "Tanto, come ho detto, tua sorella non mi serve più. Tick tack."
"Bene. Daniel prendi mia sorella e allontanati da qui il più possibile." Gli ordinò la Corvonero.
"No, non lo farò. Quello è pazzo!" Si oppose nuovamente il ragazzo.
"Dan..." Iniziò lei in tono ammonitore.

Ma un gemito li distrasse entrambi. Gretel aveva appena ripreso i sensi e si stava guardando attorno confusa. "Elly..." Balbettò sbattendo più volte le palpebre. "Elly cosa..."
Non riuscì a dire altro, perchè Eleonore la soffocò in un abbraccio. "Va tutto bene, tesoro. Adesso ti alzi e torni al Castello con Daniel d'accordo?"
Ma anche la ragazzina scosse la testa. "No... io..."
La Caposcuola a quelle parole roteò gli occhi, mentre l'ennesimo 'tick tack' di Jakob risuonò nell'aria.
"Daniel prendi mia sorella e andatevene adesso. Dovessi anche mettervi io
sotto gedankorpergeist." Minacciò impugnando la bacchetta e puntandola contro di loro. "Al momento per me voi due sareste solo un peso. Quindi toglietevi di mezzo! ... Con le buone o con le cattive."

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Allura... questa volta vi siete lasciati ingannare un po' di meno, quindi complimenti a quelli che hanno pensato che Gretel non agisse di propria volontà e anche a chi ha capito che nella lezione di pozioni c'era sotto qualcosa. BRAVI! ;)
Sky tu perchè hai cambiato idea? Eri l'unica che aveva pensato da subito a Jakob! :P (vabbè dai brava comunque)

INFINE...

Ragazzi ci ho pensato e vi faccio un'altra domanda --> RISPOSTE PER MP ENTRO IL 5 SETTEMBRE! (non le accetterò tramite recensione)


Tempo fa vi avevo fatto votare per la Coppa delle Case, ma 3/4 dei voti sono stati dati da persone che non ci sono più e non dati da persone che ora ci sono, quindi rifaccio fare la votazione.

Avete 2 voti a disposizione: potete decidere di darne uno solo ad una casa che non sia la vostra e uno alla vostra (se lo date alla vostra DOVETE darlo anche ad un'altra casa)

Es 1--> Eleonore Grimm: Tassorosso
             
oppure

           es 2 -->
Eleonore Grimm: Corvonero e Tassorosso


(E adesso sono curiosa: chi scriverà la recensione n°500? :P )
A presto! Ciaooo!
  
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