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Autore: Albusseverus1996    07/09/2016    1 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa fosse successo se Silente avesse scoperto e distrutto tutti gli Horkruks creati da Lord Voldemort uccidendolo prima della notte del 31 Ottobre 1981 nella quale morirono Lily e James Potter? Non vi siete mai chiesti come sarebbe diventato Harry se fosse cresciuto dall'uomo Re degli scherzi qual'era suo padre e la donna forte e coraggiosa che era Lily? Se così fosse questa Fan Fiction è giusta per te.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Note:
Buon pomeriggio a tutti
e benvenuti al secondo capitolo de "Il canto della fenice"
Ringrazio di cuore chi ha iniziato a seguire
o chi ha inserito la mia Fan Fiction 
tra le proprie storie preferite.
Detto questo vi lascio leggere in santa pace 
BUONA LETTURA
Albusseverus1996



UN BAMBINO PRODIGIO



Sconfitto una volta per tutte il loro signore, i mangiamorte, tutti, o quasi tutti, furono catturati e alcuni, i più fanatici che continuarono a lottare per i loro deplorevoli ideali, vennero uccisi. Bellatrix Lestrenge e suo marito lottarono contro Frank e Alice Paciock avendo la peggio nello scontro. Barty Crouch jr, che tutti credevano morto e invece era segregato dal padre in casa sua, venne scoperto e, in seguito ad una colluttazione, ucciso da Alastor Moody. Suo padre fu immediatamente espulso dal ministero e denunciato con l'accusa di avere fatto evadere un criminale seriale da Azkabam. I più furbi dichiararono di essere stati sottoposti alla maledizione Imperius e riuscirono a scampare, aiutati anche dalla quantità d'oro presente nelle proprie camere blindate, alla prigione, uno tra questi fu Lucious Malfoy. L'euforia e la felicità per la morte di Voldemort, si espanse a macchia d'olio per tutta l'Inghilterra. Il Quartier Generale degli Obliviatori e tutto il ministero della magia ebbe il suo gran da fare per continuare a tenere all'oscuro i babbani della loro esistenza ma, ovviamente, non ci furono sanzioni data l'eccezionalità del momento. Locande magiche e non, furono prese d'assalto. Uomini e donne dai cappelli a punta girovagavano per vicoli babbani con bottiglie di vino elfico e whiskey incendiario in mano cantando le lodi di Albus Silente loro salvatore. Casa Potter non era da meno. Molti membri dell'ordine festeggiarono li. Nel luogo dove tutto era finito. La guerra e i suoi orrori, gli omicidi e tutta la paura di perdere le persone care sembrava appartenere ad un altra epoca. James stappo la decima bottiglia di Idromele visibilmente ubriaco mentre suo figlio dormiva tranquillo in casa dei nonni Fleamont e Euphemia, finalmente al sicuro.
"Vorrei fare un brindisi a Severus Piton. Non importa quanto odio continueremo a provare l'uno per l'altro. Ti sarò sempre grato per il coraggio che hai dimostrato abbandonando i mangiamorte per unirti a noi. Mio figlio ti deve la vita, mia moglie ti deve la vita. Sicuramente non diventeremo mai amici questo è certo ma farò tutto il possibile per sdebitarmi, qualunque cosa. Ti ringrazio di cuore. A Severus" tutti alzarono i calici e per la prima volta nella sua vita, Piton sorrise a tutti loro. Un sorriso sincero, di quelli che si riservano agli amici o alle persone care. Un sorriso di felicità. Per la prima volta in vita sua Severus Piton era pienamente felice e soddisfatto di aver agito secondo ciò che per lui era più giusto. Si alzò trasformando il sorriso in una smorfia di rimorso e dolore
"James, l'ho fatto perchè era giusto così e certamente non perché mi sei simpatico. Io avevo un debito con te, mi hai salvato la vita una volta, ho solo saldato quel debito, ti ringrazio dei complimenti ma c'è una persona molto più coraggiosa di me che ha sopportato per circa un mese e mezzo le torture più atroci, concedendoci il tempo necessario per rendere vulnerabile Voldemort. Perciò mi sembra doveroso fare un altro brindisi. A Peter Minus, un amico leale, morto per il bene di tutti" i calici si alzarono nuovamente e sui volti dei malandrini e di Lily, iniziarono a scorrere lacrime silenziose che non provarono nemmeno ad asciugare. Le lasciarono scorrere sulle guance e cadere successivamente al suolo come tributo all'amico caduto. Solo a tarda notte e dopo altre, troppe, bottiglie di idromele, whiskey e vino elfico che i membri dell'ordine uscirono per andare a festeggiare a Diagon Alley
"Felpato, adesso che tutto è finito, quanto ci metterete tu e la Meadowes per mettervi insieme?" Disse ridendo James abbracciando e baciando Lily le quali guance erano tutto un fuoco un po' per il troppo alcool e un po' per le attenzioni del marito
"Ora che mi ci fai pensare Ramoso. Ehi, EHI Meadowes" la donna si girò a guardarlo sorridendo e, dopo aver fatto l'occhiolino al suo migliore amico, Sirius corse verso di lei e la baciò con passione mentre tutti i maghi intorno a loro applaudivano e ridevano. Quando tornarono a casa, il sole era già alto nel cielo ma non c'era stanchezza nei volti di James e Lily ma solo felicità e serenità, una serenità ormai persa da tempo, oppressa dall'inquietudine e dalla paura di una guerra che non avevano scelto di combattere. James guardò gli occhi verdissimi della moglie
"Bene mia cara rossa. Io direi che, prima di andare a prendere il nostro amato bambino, potremmo anche festeggiare per un po' da soli nella nostra stupenda camera da letto, che ne dici?" Cominciò a sfilare l'abito smeraldo portato dalla moglie e a baciarle l'incavo del collo continuando a scendere
"Direi che è un ottima idea riccio".

Due ore dopo si alzarono dal loro nido d'amore con i capelli arruffati e con il fiatone. Si fecero una dovuta doccia, si sistemarono e si smaterializzarono a villa Potter. Bussarono alla porta che si spalancò all'istante
"Ehi Guss amico mio come stai?" Disse James all'elfo domestico che si occupava della villa
"Signor James, signore lei sempre troppo buono con Guss" rispose con le lacrime agli occhi l'elfo
"Senti puoi per favore avvisare mamma e papà che siamo qui?"
"Ma certo, ma certo. Accomodatevi in sala Guss porterà tè e biscotti per il signor James e per l'adorabile signorina Lily" e sparì prima che Lily potesse anche solo ringraziarlo. Tornò immediatamente in sala con un enorme vassoio pieno fino all'orlo di biscotti e dolciumi di ogni genere messi tutt'intorno a due teiere fumanti, versò il tè su due tazze dipinte a mano con una fantasia floreale e si diresse sul retro dell'enorme villa, probabilmente per avvisare i suoi padroni dell'arrivo di James e Lily. Sentirono alcune voci provenienti dal retro prima di vedere un bambino dai capelli neri e molto arruffati, sfrecciare ridendo come un matto sulla scopa giocattolo regalata dal suo padrino, inseguito a fatica da nonno Fleamont
"Harry! Harry per l'amor di Godric fermati. Mi farai prendere un infarto piccola peste" James, Lily e Euphemia, che entrò nella sala subito dopo suo marito, scoppiarono in una risata fragorosa nel vedere quella divertente scenetta. James cadde dal divano contorcendosi dalle risate mentre suo padre, dopo una lunga corsa, riuscì ad afferrare il piccolo Harry che sghignazzava e riportarlo al sicuro tra le sua braccia
"Grazie dell'aiuto figliolo. Spero che almeno questa notte vi siate divertiti. Avrò il piacere di diventare ancora una volta nonno o dovrò aspettare ancora?" Ammiccò rivolto a James con un ghigno sul volto mentre quello di Lily diventava completamente scarlatto
"Per Godric, Fleamont! Come hanno passato la notte non sono affari nostri. Sono sicura che la serata sia stata molto soddisfacente e sicuramente i ragazzi già sanno che ci piacerebbe avere un altro nipotino in casa, vero figliolo?" Lily, dalla vergogna, evitò gli sguardi pieni di malizia e divertimento che i suoceri gli stavano lanciando iniziando a guardare i lacci delle sue converse bianche
"Mamma ti prego cambiamo discorso o Lily potrebbe prendere fuoco da un momento all'altro" rise prima di riprendere nuovamente la parola "Il nostro mostriciattolo ha fatto il bravo?"
"Sicuramente ha avuto l'abilità di far correre tuo padre. È da una vita che gli dico che dovrebbe fare un po' di attività fisica" rispose Euphemia
"Andiamo tesoro lo sappiamo tutti che sono perfettamente in forma. Comunque è incredibile quello che questo pargoletto riesce a fare con una semplice scopa giocattolo, sono sicuro che diventerà un giocatore di Quiddich fenomenale proprio come te James, Sirius non avrebbe potuto fargli un regalo più appropriato" disse con voce piena di orgoglio nonno Fleamont. James guardò con amore il figlio prima di prenderlo dalle braccia di suo padre
"A proposito di Sirius, dovremmo andare a casa ha detto che sarebbe passato per pranzare insieme a noi e per giocare con il suo figlioccio, forse verrà anche Remus. Grazie per esservi occupati di Harry. Ci vediamo domenica" disse James sorridendo ai genitori
"Siamo felici di prenderci cura del nostro nipotino figliolo. Invita pure Sirius e Remus per il pranzo di domenica se lo desideri. Più siamo meglio è" così dopo aver salutato Guss e i suoi genitori, James, Lily e Harry si avviarono verso casa. "Ora che è tutto finito, scommetto che avrò il piacere di avere i malandrini in casa un giorno sì e l'altro pure non è vero tesoro?" Disse ironica Lily mentre Harry si divertiva a giocare con i suoi capelli
"Beh io lo spero. Non distruggeremo mica la casa Lily tranquilla" disse James divertito non riuscendo a staccare gli occhi dal figlio
"Sono sicura che Remus non lo farà. In quanto a te e Sirius non ci metterei la mano sul fuoco"

Come programmato, alle 12 in punto, dal camino di casa Potter divamparono fiamme verdastre da cui uscirono un Remus sorridente e un Sirius sbadigliante evidentemente assonnato. James si avvicinò agli amici seguito goffamente dal figlioletto affascinato dalle fiamme color smeraldo e curioso di sapere l'identità dei nuovi arrivati
"Felpato, tu così puntuale? Non ci posso credere fratello" disse James con un sorriso a 32 denti, guardando l'amico tanto assonnato.
"Il nostro lupesco amico ha avuto la premura di presentarsi a casa mia per aiutarmi ad essere puntuale. Per lo meno ha avuto la decenza di bussare alla porta così Dorcas ha avuto il tempo di rivestirsi. Sai Ramoso è stata una notte movi..."
"Sirius ti prego non è questo il momento di parlare di come avete passato la notte tu e la tua fidanzata" disse Remus indignato interrompendo l'amico prima che il suo racconto iniziasse a diventare troppo spinto. Finalmente, dopo molta fatica, Harry arrivò al fianco del padre gridando qualcosa che somigliava tanto al nome del suo padrino che lo prese in braccio immediatamente.
"Eccolo qui il bimbo più pestifero e bello di tutto il mondo magico. Come sta il mio piccolo e furfante figlioccio?" Harry in tutta risposta lo abbracciò facendo crollare la maschera di ironia che Sirius portava sempre sul volto mostrando una dolcezza tale da fare emozionare anche Remus e Lily che era appena entrata nel salone con ancora indosso il suo grembiule da cucina
"Il pranzo è pronto ragazzi" disse la donna i cui occhi erano diventati lucidi risvegliando il marito e i suoi amici da quel momento di sincera dolcezza

Mangiarono fino a scoppiare e, dopo aver bevuto qualche bicchierino di un alcolico babbano chiamato Vodka portato da Sirius, si spostarono in salotto per fare 4 chiacchiere e per ripassare per l'esame all'Accademia degli Auror che si sarebbe svolto il mese seguente
"Tu che farai Lunastorta?" chiese all'improvviso James alzando lo sguardo dai moltissimi libri posti sul tavolino situato davanti al grande divano in pelle del salotto
"Silente mi ha chiesto di prendere il posto del padre di Frank, Neville, come insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure dato il suo pensionamento" rispose con disinvoltura Lupin mentre i suoi amici lo guardarono con occhi pieni orgoglio e felicità
"Così il vecchio Neville andrà finalmente in pensione eh? Sinceramente pensavo che avrebbe fatto la fine del professor Ruf. Hai accettato spero no?" Disse Sirius all'amico
"Ho chiesto tempo fino all'inizio del nuovo anno per rispondere. Vorrei pensarci meglio e poi voi conoscete la mia situazione. I genitori degli alunni non vorranno che un lupo mannaro stia così vicino ai loro figli" James lo guardò arrabbiato e disse, forse a voce un po' troppo alta
"Remus ancora con questa storia? Hai frequentato Hogwarts per 7 anni e non hai né ucciso né aggredito nessuno mi pare no? È una grande opportunità e poi tu adori insegnare e sei anche maledettamente bravo. Se noi abbiamo superato gli esami con il massimo dei voti lo dobbiamo a te non ai nostri professori" Remus non rispose ma un sorriso si aprì sul suo volto segnato da molte cicatrici e dalla guerra.

Il ripasso non fu molto produttivo avendo un bambino che volava su di una scopa giocattolo su e giù per la casa inseguito di corsa dalla madre. Così James decise di tornare dai genitori per giocare nel campo di Quiddich che Fleamont aveva costruito per lui quando era piccolo, con il figlio e i suoi amici, perciò prese una manciata di polvere volante da sopra la mensola del camino dichiarando molto chiaramente la sua destinazione. 10 minuti dopo si trovarono tutti nel gigantesco salone di villa Potter
"Non riesci a stare più di un pomeriggio senza i tuoi adorati genitori Jamie?" Disse suo padre dalla cucina prima di raggiungere il camino "Sirius, Remus che piacere vedervi ragazzi. Come state?" Disse sorridendo alla vista degli amici del figlio
"Fleamont è sempre un piacere tornare a casa" rispose Sirius abbracciando l'uomo mentre anche Euphemia e Guss, sentendo la moltitudine di voci provenire dal salone, fecero capolino nella sala, salutando gli ospiti.
"Siamo venuti per sfruttare il nostro campo di Quiddich papà" fece James sorridendo
"Perfetto sono dei vostri" disse eccitato Fleamont mentre la moglie lo guardava di traverso
"Sei peggio di un bambino tesoro" esclamò Euphemia scuotendo la testa.
Uscirono dal retro, in direzione del campo, scope in spalla e espressioni agguerrite sul volto. Persino Harry parve capire la situazione poiché sul suo volto non vi era nessun sorriso ma solo una espressione concentrata e molto seria. James sentì le due donne dietro di loro esclamare
"Uomini".
Dopo una stretta di mano tra James e suo padre, le due squadre composte da Remus e Fleamont contro James, con Harry su una sola scopa e Sirius, spiccarono il volo mentre Lily ed Euphemia si sedettero sul prato per osservare la partita e per chiacchierare tra loro. Il piccolo Harry segnò per ben 6 volte guidato dal padre che lo guardava orgoglioso. Diventò una partita a senso unico. James, Harry e Sirius segnarono gol a ripetizione sotto gli sguardi impotenti di Fleamont e di Remus che non era mai stato portato per il Quiddich. All'ultimo gol di Sirius, James sentì il figlio dimenarsi e indicare con la sua manina grassoccia qualcosa apparentemente invisibile. Aveva visto il boccino. James si lanciò in picchiata seguito immediatamente da suo padre. Dopo un testa a testa spettacolare, il piccolo Harry, si sporse dalla scopa sotto lo sguardo preoccupato della nonna e della madre e lo afferrò riuscendo, seppur a fatica, a rimanere in sella della scopa del padre. James rimase basito dall'abilità del figlio e si limitò, una volta atterrati, a congratularsi con il piccolo abbracciandolo stretto
"Fregato da un mostriciattolo alto come un elfo domestico. Complimenti nipotino" Harry teneva ancora il boccino stretto nella manina felice come una pasqua
"Speriamo solo che non abbia ereditato il vizio di pavoneggiarsi di suo padre" disse Lily "Come non detto" la donna guardò verso il figlio che aveva iniziato a lasciar scappare il boccino per poi riprenderlo subito dopo
"Questo sì che è mio figlio" rise James mentre tutti rientravano in casa per riposare e mangiare qualcosa. Guss sistemò sulla tavola alcune fette di torta alla melassa, la preferita di Lily, biscotti, panini con bacon e formaggio e una bottiglia di idromele barricato. Il tempo passò rapidamente tra il cibo, le chiacchierate e i bicchieri d'alcol. Quando Harry, stanchissimo, si addormentò sulle braccia del padre, Sirius guardò verso il suo orologio da polso e si tirò una manata sulla fronte così forte che tutti i presenti interruppero le loro conversazioni per guardarlo curiosi
"Porco Salazar sono in ritardo. Avrei dovuto già andare a prendere Dorcas al ministero per farle un giro in moto. Devo scappare Fleamont, Euphemia le mie scuse, è stato come sempre un piacere passare del tempo nella mia vecchia casa grazie e ci vedremo domenica a pranzo. Ramoso, Lily, ci vediamo domani. Lupacchiotto domani stessa ora di oggi d'accordo? Campione a domani" tutti salutarono Sirius che, dopo aver salutato Harry si smaterializzò all'istante
"È meglio che andiamo anche noi James, dobbiamo mettere a letto il piccolo" disse Lily al marito
"D'accordo tesoro. Mamma papà ci vedremo domenica" disse abbracciando i genitori che ricambiarono i saluti e i suoi abbracci prima di rivolgersi a Remus
"A domani Lunastorta" abbracciò anche l'amico prima di entrare nel camino con la sua famiglia e sparire. Arrivati a casa la stanchezza si fece sentire e, dopo aver messo a letto l'ormai addormentato figlioletto, James si mise il pigiama e si sdraiò sul letto accanto alla moglie chiudendo gli occhi
"Buona notte rossa, ti amo" riuscì a dire prima di addormentarsi subito dopo.

Il fine settimana passò in un lampo e, in men che non si dica, arrivò Domenica. Quella mattina James e Lily si alzarono molto presto e molto allegri. Sistemarono la loro stanza da letto e si vestirono per concedere al figlio ancora qualche minuto di sonno. Quando si diressero nella sua camera tuttavia lo trovarono già in piedi nel suo lettino pronto per andare dai nonni. Il piccolo rivolse loro uno sorriso enorme prima di aprire le braccia e scagliarsi su di loro
"Buongiorno bellissimo" dissero in coro i due
"Ringrazio Godric per avermi concesso il privilegio di avere un figlio autonomo già ad un anno. Certo con un padre così c'erano pochi dubbi" Lily sbuffò tirandogli un pugno sul braccio borbottando qualcosa sulla sua arroganza quando li sentirono chiamare dal piano di sotto. Scesero velocemente le scale con il piccolo Harry in braccio e, nel salotto vicino al camino, trovarono Sirius mano nella mano con Dorcas e Remus che si trovava accanto a loro
"Buongiorno famiglia. Dormito bene?" Disse Sirius rivolgendo loro un sorriso radioso
"Finalmente ho l'onore di avere la mia futura nuora in casa mia. Alla fine nessuna può resistere al fascino dei malandrini" disse James ricevendo un altro pugno sul braccio da parte della moglie che, sbuffando, si diresse verso gli ospiti per salutarli soffermandosi su Dorcas tra le risate generali. Si sedettero sul divano per chiacchierare mentre Harry, curioso, osservava Dorcas mentre giocava con il mantello dell'invisibilità del padre sotto lo sguardo della sua iperprotettiva madre. Mentre James e Sirius parlavano del loro esame, nel camino si accesero nuovamente fiamme verdi seguite dal volto di Fleamont
"Oh siete già qui perfetto. Volevo solo avvertirvi che io e Euphemia abbiamo invitato più persone del previsto spero non vi dispiaccia"
"Certo che no papà. Dai libera il camino così possiamo raggiungervi. Gli altri ospiti sono già arrivati?" Chiese James alzandosi dal divano imitato dai suoi amici e da sua moglie
"Si siamo tutti qui figliolo. Beh a tra poco" dopo aver fatto l'occhiolino agli occupanti della stanza sparì tra le fiamme "Chissà chi avranno invitato" disse Dorcas mentre si sistemava le pieghe createsi sul suo vestito
"Se conosco bene il padre di James, e lo conosco bene, saremo fortunati a non essere 60 persone" esclamò Lily con un ghigno provocando grosse risate da parte del marito e di Sirius
"Oh sì. Lo conosci bene rossa" disse quest'ultimo.
Così tra una battuta e una risata, entrarono nel camino e sparirono per riapparire qualche attimo dopo nell'immenso salone stranamente deserto di villa Potter. James e gli altri si diressero in giardino supponendo che, per l'eccessiva quantità di invitati, il giardino, era l'unico spazio abbastanza ampio da contenerli tutti. La loro supposizione risultò corretta. Il giardino era gremito di persone e, tre enormi tavolate, erano state evocate per permettere a tutti di avere un posto a sedere. Vi erano tutti i membri dell'ordine della fenice, famiglie intere con tutti i loro figli, il mezzogigante Hagrid che, da seduto, riusciva a guardare negli occhi la maggior parte degli invitati che passeggiavano per il giardino. Riconobbero la sorella di Fabian e Gideon, Molly, con suo marito Arthur e i suoi 6 figli. Gli si avvicinarono dopo aver rivolto a tutti un saluto generale prima di rivolgersi alla donna
"Ehi Molly, Arthur, come state?" Chiese James facendo scendere Harry dalle sue braccia per farlo andare a giocare con i moltissimi figli dei suoi amici
"È un piacere vedervi tutti nuovamente ragazzi. Venite più vicino, c'è una persona che vorrei presentarvi" rispose Arthur accendendo la curiosità dei nuovi arrivati
"Oh mio dio. Ma è bellissima" dissero in coro Lily e Dorcas mentre osservavano un minuscolo fagottino rosa tra le braccia di Molly
"Per Godric, non sapevo nulla. Congratulazioni finalmente una femminuccia eh? Si noterebbe da chilometri che è una Weasley. Come si chiama?" disse James guardando i pochi capelli rossi della piccola e le già numerose lentiggini presenti sul suo volto.
"L'abbiamo chiamata Ginny ha poco più di 3 mesi. Vedo che tuo figlio e il mio piccolo Ron sono diventati già grandi amici" disse Molly. James si girò e vide suo figlio Harry che rideva a crepapelle insieme ad un bambino rossiccio mentre, i gemelli Weasley, Fred e George, erano davanti a loro con il capo coperto di terriccio.
"Oh no Godric ti prego. È possibile che nostro figlio abbia preso tutto da te?" Disse Lily amareggiata vedendo gli scherzi che il figlio, aiutato da Ron, stavano facendo agli altri piccoli Weasley.
"No amore mio, tutto no. Ha i tuoi bellissimi occhi ricordi?" Tutti tranne Lily risero di gusto mentre si accomodavano in tavola lasciando sfogare l'estro dei loro piccoli. Albus Silente fu l'ultimo ad arrivare, allegro come sempre, seguito a ruota da Severus Piton. Quest'ultimo forse non si aspettava quello che succedette al loro arrivo. Tutti si alzarono e iniziarono a complimentarsi con lui per il coraggio dimostrato. Grida di felicità sferzarono l'aria intorno a loro e, il volto dell'ex Serpeverde si arrossì visibilmente. James gli lanciò un sorriso radioso, Severus rispose con un semplice cenno della mano prima di sedersi accanto a Silente. Fleamont e Euphemia, che, per l'occasione, avevano richiesto la presenza di altri 15 elfi domestici coordinati da Guss, chiesero a tutti un attimo di silenzio prima di alzarsi e prendere la parola
"Come prima cosa, grazie a tutti per averci onorato della vostra presenza questo pomeriggio. La nostra villa è troppo grande per me e mia moglie solamente e, almeno una volta a settimana, bisogna riempirla. Voglio ringraziare soprattutto i volti nuovi, diciamo, che per la prima volta stanno in mezzo a noi. Ted e Andromeda Tonks e Severus Piton. E adesso buon appetito" gli elfi domestici fecero il loro ingresso, portando vassoi su vassoi di cibo di ogni genere. James, inizialmente, non si era reso conto della presenza di Andromeda, la cugina di Sirius, e, a quanto pare, nemmeno Sirius stesso che si alzò, seguito da Dorcas, per poterla salutare. Mangiarono a sazietà, un primo, un secondo, un dolce abbondante e bevvero una buona dose di alcool. Finito il pranzo i tavoli vennero fatti sparire. Tutti gli ospiti si sedettero sul prato del giardino dividendosi in gruppetti per poter chiacchierare.

I tutti i bambini presenti quel giorno continuarono a giocare sotto il controllo perenne delle madri mentre i loro padri si sedettero poco più in là a chiacchierare. Sirius e Dorcas stavano ancora conversando con Andromeda e suo marito mentre quasi tutti i membri dell'ordine si sedettero intorno ad Albus e Severus, immersi in una fitta conversazione. Hagrid, insieme al suo cucciolo appena nato chiamato Thor, si unì ai piccolini scaraventandoli in aria per poi riprenderli al volo, ricevendo occhiate truci e preoccupate da parte di Molly e Lily. James e Remus si unirono ai membri dell'ordine che, vedendoli, si allargarono facendo spazio
"Remus! Hai pensato alla mia proposta? Sai non vorrei ridurmi all'ultimo minuto. Anche Horace andrà in pensione il prossimo anno e ho chiesto a Severus, che ha avuto sempre una predisposizione per Pozioni, di prendere il suo posto e lui ha gentilmente accettato. E vorrei che lo facessi anche tu" disse Silente usando uno dei suoi sguardi penetranti dalla quale è quasi impossibile scappare
"Albus lo sai qual'è la mia condizione. Credi davvero che i consiglieri permetterebbero che un Lupo mannaro diventasse un insegnante?" Chiese Remus sorreggendo a fatica lo sguardo del preside. Quest'ultimo fece una smorfia divertita prima di rispondergli
"In quanto preside ho l'autorità di assumere i professori che ritengo più meritevoli e preparati. E tu, Remus, sei uno di quelli. Userai il metodo usato in precedenza quando eri solo un alunno e non ci saranno problemi. Vorrei ricevere una tua risposta in questo momento. Non vorrei doverne assumere un altro di cui dovermi pentire in seguito" Remus si guardò intorno cercando di prendere tempo. James gli lanciò uno sguardo d'incoraggiamento anche se parve un po' seccato di dover ascoltare la stessa storia ascoltata durante molti anni. Non trovando nessuna scappatoia, sorrise rassegnato e annuì
"D'accordo Albus. Accetto il lavoro" in un attimo, venne sommerso dall'abbraccio dell'amico James e, successivamente, si aggiunse anche Sirius che, pur essendo lontano da loro, aveva ascoltato tutto il discorso fatto dal vecchio preside di Hogwarts. Remus si ritrovò, quindi, costretto a terra dal peso dei suoi amici che iniziarono a cantare una canzoncina
"Il professor Lupesco è il migliore del mondo, perché a scuola era un secchione, perchè a scuola era un secchione, nessuno lo può negar" terminarono con un acuto spacca timpani e con il classico richiamo del lupo mentre Lily e Dorcas li guardarono divertite e rassegnate della loro, sempre perenne, infantilità. Una volta finito di cantare e di congratularsi con il loro migliore amico, James chiamò Guss chiedendogli di portargli la bottiglia più pregiata di idromele presente in casa. L'elfo partì ad una velocità a dir poco impressionante per possedere gambe così piccole e, in men che non si dica, tornò con in braccio una bottiglia alta una decina di centimetri più di lui, seguito da gli altri suoi colleghi che portarono loro tutte le coppe di fine cristallo presenti in casa. Quando tutti gli invitati ebbero in mano i loro calici pieni di liquido ambrato, Silente si alzò per il brindisi.
"Ai nuovi professori di Hogwarts. Nella speranza che i vostri alunni vi prendano come esempio per diventare uomini coraggiosi e preparati. Salute!" Gridò Silente facendo svolazzare in aria i suo lunghissimi capelli grigio oro. Venne imitato da tutti gli ospiti che bevvero in un sol sorso il prezioso liquore.

La giornata passo tanto rapidamente che non ebbero il tempo neanche per una partita di Quiddich poichè, gli invitati, vedendo tramontare il sole, iniziarono pian piano a diminuire. Alla fine rimasero solo Molly e Arthur con i loro figli, i malandrini con Lily e Dorcas, Silente e Piton, senza ovviamente contare i padroni di casa. Harry e Ron, stanchissimi dopo aver corso per tutto il prato per tutto il giorno, addormentarono sul prato. I gemelli, Fred e George, cogliendo l'occasione al balzo, presero una piuma e una boccetta di inchiostro e disegnarono dei baffi, davvero ben fatti, sui volti di Harry e Ron ridendo come dei pazzi sotto gli sguardi divertiti del padre e del loro fratello maggiore mentre Percy, anche egli loro fratello, li guardava con aria di superiorità evidentemente non condividendo i loro scherzi. Quando Molly si accorse di ciò che Fred e George avevano fatto al fratello e al suo amico iniziò a sgridarli e a inseguirli per tutto il prato. I malandrini, invece, ubriachi persi, stavano ancora parlando con Silente e Piton mentre Fleamont e Euphemia, che in precedenza avevano fatto addormentare la piccola Ginny sul divano del salone sotto indicazione di Molly e Arthur, facendo attenzione a non svegliarla, la presero in braccio per riporla ai genitori, che una volta presi in braccio i figli addormentati, salutarono tutti ringraziandoli e entrarono in casa scortati da Fleamont e Euphemia, per utilizzare il camino. Dopo le tantissime e petulanti richieste di Lily, anche James si decise ad andarsene.
"Benissimo è meglio tornare a casa altrimenti Lily potrebbe uccidermi o peggio farmi dormire sul divano. Albus, Severus alla prossima" James strinse la mano degli uomini che, dopo aver salutato Fleamont e Euphemia, si smaterializzarono. Gli ultimi ospiti rimasti, entrarono in casa si avviarono verso il salone dove si trovava il camino. Sirius e Dorcas mano nella mano come James e Lily, Remus con una nuova luce negli occhi. Essere riuscito a trovare un lavoro gli fece provare le stesse grandi emozioni del suo primo giorno ad Hogwarts. Fu il primo ad andarsene con un sorriso radioso sul volto dopo aver salutato tutti. James si soffermò un tempo indecifrabile a guardare il figlio dormire. Provava un amore così intenso per il suo piccolo Harry che nessuna parola avrebbe potuto descriverlo a pieno. Un nuovo desiderio gli irruppe nella mente offuscandola. Voleva provare nuovamente l'emozione di diventare padre.
"Tesoro andiamo?" Chiese Lily preoccupata da tanta rigidità e dallo sguardo vuoto che comparve sul volto James mentre navigava dentro i suoi pensieri.
"Certo amore mio scusa" rispose dolcemente James alla moglie.

Una volta entrati in casa e dopo aver messo nella sua culla il piccolo Harry, James e Lily si diressero verso la loro camera. Si fecero una doccia prima di collassare sul letto stanchissimi.
"Tesoro, stavo pensando una cosa" disse James rivolgendosi ad un punto non preciso nell'oscurità della camera
"Si lo avevo notato. Bene, vuoi farmi aspettare ancora o sei pronto a condividere con me i tuoi molti pensieri?" Chiese ironicamente la moglie. James deglutì e continuò con voce insicura e imbarazzata
"Stavo pensando che... Beh io vorrei.. Vorrei adempiere ai miei compiti di figlio e dare la soddisfazione ai miei genitori di diventare nonni nuovamente". A quelle parole calò il silenzio per qualche minuto prima che James sentisse il materasso deformarsi sotto il peso di Lily che, evidentemente, si era girata per guardare il viso del marito per quanto l'oscurità glielo permettesse
"Avvicinati così ti posso acconsentire alla tua richiesta nel migliore dei modi" James rise e la baciò con passione e i due iniziarono a contorcersi come delle cuffie babbane in una tasca e, solo a notte ormai inoltrata, troppo stanchi per continuare, si diedero la buona notte e si addormentarono felici come una pasqua.
   
 
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