Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: telesette    14/09/2016    0 recensioni
- Se il suo destino è scritto, morirà - concluse l'uomo, squadrando gli altri con i suoi occhi freddi e taglienti come lame di coltello. - Se però dovesse sopravvivere, in quel caso, vedo con chiarezza che la maledizione lo accompagnerà passo passo!
Detto questo, Grindelwald se ne andò...
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alastor Moody, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Potete bene immaginarvi con quanta e quale felicità Scrimgeour accolse la lettera di raccomandazioni che Silente inviò, prima al Ministero e dopo sulla sua scrivania, per appoggiare la nomina ad Auror del giovane Moody.
Il severissimo ed intransigente Scrimgeour, masticando sommessamente fiele assieme al peggior travaso di bile mai avuto in vita sua, accartocciò la lettera con su il timbro ed il beneplacito del Ministro e soffocò a stento tutte le peggiori imprecazioni che conosceva. Sapeva infatti di non poter opporre alcun rifiuto a quella nomina: Alastor Moody si era diplomato coi voti più alti, aveva superato tutti i test egregiamente, ed era tra i soggetti più promettenti per ricoprire la carica di servizio attivo. In tempi burrascosi e difficili come quelli, dove i seguaci di Grindelwald rimasti a piede libero persistevano nell'ideale di provocare ad ogni costo un colpo di stato totale, le Forze dell'Ordine del mondo magico dovevano assolutamente schierare in campo tutte le risorse disponibili.
Se fosse dipeso da lui infatti, memore del suo primo incontro ravvicinato con que ragazzo, Alastor Moody non sarebbe MAI diventato un Auror.  

- Dannato Silente - mormorò Scrimgeour furibondo, accartocciando più volte la pergamena nelle mani come sfogarsi. - Quell'uomo ci gode a farsi beffe di me e della mia autorità... Lo fa apposta, per farmi dannare!
- E' permesso?
- Fila via, non voglio vedere nessuno !!!

Non avendo altro sottomano da scagliare, all'infuori di calamaio e inchiostro, Scrimgeour agguantò l'oggetto con rabbia e lo scaraventò all'indirizzo del malcapitato usciere che dovette chinare di scatto la testa per evitarlo.

- Domando scusa, signore - gemette l'uomo timidamente. - Ma... Ma si tratta del nuovo arrivato, il signor...
- Lascia perdere le presentazioni - lo interruppe Moody, scostandolo gentilmente di lato e facendosi avanti. - Io e Scrimgeour ci conosciamo già!

Vedendolo, Scrimgeour non poté far altro che aggrottare le folte sopracciglia e incupirsi in volto ancora di più. Se fosse stato possibile uccidere con lo sguardo, Moody sarebbe certamente morto fulminato.
L'usciere si ritirò di buon'ordine, percependo l'atmosfera "elettrica" tra i due, e si chiuse la porta alle spalle non senza tirare un forte sospiro di sollievo.
Alastor e Scrimgeour si guardarono attentamente negli occhi, proprio come sette anni prima, ma stavolta al posto del ragazzino ribelle c'era un giovane uomo fatto e finito. Scrimgeour riconobbe in lui tutta l'inconfondibile sicurezza del padre, una fiducia enorme in sé stesso e nei propri mezzi, come se niente e nessuno al mondo potesse toccarlo senza scontrarglisi inevitabilmente addosso.

- Sei di nuovo qui, vedo - soffiò Scrimgeour.
- Così sembra - rispose Alastor, sottolineando l'ovvietà.
- E magari ti aspetti anche di uscire da questo ufficio con la tua nomina firmata e controfirmata, giusto?
- Se lei non ha niente in contrario...
- Siediti - fece Scrimgeour, indicandogli la sedia.
- Grazie, ma preferisco di no, stare in piedi fa bene alla circolazione!
- Vedo che non hai perso nulla della tua arroganza, ragazzino!
- Dipende dai punti di vista, signore - osservò Alastor. - Sarei arrogante se le dicessi che, oltre a nutrire nei suoi confronti lo stesso disprezzo che lei da sempre mostra nei miei, trovo che sia tedioso e inutile protrarre per le lunghe questa spiacevole conversazione... Ma dal momento che lei è sempre molto impegnato, e lungi da me l'idea di distoglierla dal suo lavoro, sarà sufficiente il distintivo e la licenza di Auror firmata!
- Scordatelo - ringhiò Scrimgeour. - Piuttosto che sguinzagliare Moody Junior, preferisco avere a che fare con tutti i Gellert Grindelwald del mondo!
- Ne è sicuro?
- Ho avuto a che fare con tuo padre, ragazzo, molte volte - puntualizzò Scrimgeour. - E ti assicuro che, se dipendesse da me, il distintivo di Auror te lo farei appuntare al San Mungo sopra una camicia di forza!
- E' un bene che "non" dipenda da lei, allora - sorrise Alastor ironico. - Almeno finché non si deciderà a firmare quel pezzo di carta, dopo potrà sbraitarmi contro tutto quello che le pare e piace!

Scrimgeour masticò amaro.
Velocemente appose la propria firma in calce a un paio di documenti, mormorando a bassa voce frasi impossibili da ripetere, e gettò con stizza il distintivo di Auror sopra la scrivania.

- Ascoltami bene, Moody, ascoltami molto attentamente: provati anche solo ad emulare tuo padre, a dimostrarti degno della sua testa dura, e parola mia quel distintivo te lo faccio mangiare... Ricordatelo!

Moody allungò la mano per prendere il proprio distintivo, senza scomporsi minimamente, e si limitò a ringraziare Scrimgeour con la compostezza di rito.

- Signore - esclamò rispettoso, scattando rigido sull'attenti. - Le auguro sinceramente, e dal profondo del cuore, di passare una buona giornata!

Era troppo.
Con quell'ultima frecciata sarcastica da parte del nuovo arrivato, gli occhi di Scrimgeour si accesero rossi come il fuoco e questi si mise a ruggire e a sbraitargli contro come un animale infuriato.
Anche dopo che Moody uscì dal suo ufficio, subito seguito dall'urlo belluino di Scrimgeour che riecheggiò perfettamente udìbile in tutto l'edificio, tutti lo videro camminare serio e imperturbabile come se niente fosse.
Tutto sommato, ottenere la licenza era stato più facile del previsto. I documenti parlavano chiaro, Scrimgeour non poteva opporre alcunché alla sua nomina, e Moody aveva tutti i diritti di occupare quello che un tempo era stato il posto di suo padre.
Ora era ufficialmente un Auror, a tutti gli effetti, da qui in poi il futuro gli apparteneva.  

continua )...

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: telesette