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Autore: Nene_92    20/09/2016    11 recensioni
[Interattiva - conclusa]
La Seconda Guerra Magica è finita da anni e la pace prospera sia nel mondo magico che in quello babbano. Ma una nuova minaccia si prospetta all'orizzonte: creature oscure si stanno muovendo nell'ombra, creature che il mondo magico ha sempre ignorato, anzi, dimenticato. 
Ad occuparsene è sempre stata una famiglia sola: i Grimm, discendenti di Jacob e Wilhelm, i famosi fratelli delle fiabe horror babbane, in realtà appartenenti ad una delle famiglie purosangue più antiche del mondo magico. Una famiglia di cacciatori.
Ma forse anche loro se ne sono scordati...
(per i fan di Grimm: Nick Burkhardt e co iniziano ad apparire dal capitolo 10 bis - Luna Piena --> gli episodi narrati terranno conto di ciò che è successo fino alla quarta stagione, poi si discosteranno dalla serie. In ogni caso, se ci dovessero essere possibili SPOILER avviserò capitolo per capitolo. ;) )
[ la storia fa parte della serie "Grimm" ]
Genere: Avventura, Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro personaggio, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Grimm'
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Vi ricordo che il risultato per le Coppe (Quidditch e Case) lo avete deciso voi u.u


Per coloro che seguono la serie Grimm invece... ricodate la vicenda delle chiavi * e della Foresta Nera? Bene, perchè questo capitolo le tratterà! ;) (VI RICORDO CHE IO MI SONO SCOSTATA DALLA STORYLINE DALLA META' DELLA QUARTA STAGIONE!)

Buona lettura! ;)


- Di chiavi, ultimi ripassi, Coppe ed esami finali - 

Inizio maggio 2021, Casa Walsh

 

Celia si stava dirigendo verso le scale, quando venne attirata da voci che ormai conosceva molto bene. Quelle di Nicholas ed Emily.

Incuriosita, non potè trattenersi e si avvicinò alla stanza. Fu così che li trovò accomodati attorno ad un tavolo con due oggetti luccicanti sopra e…

“Quella è una mappa della Foresta Nera?” Domandò curiosa dopo essere scivolata alle loro spalle senza che nessuno dei due se ne fosse accorto. La conosceva bene quella zona. Era esattamente lì che era cresciuta.

Entrambi sobbalzarono sorpresi. Poi si rilassarono visibilmente alla vista della donna. Anzi, Nick le fece segno di avvicinarsi, cedendole la sedia. "Stavamo chiacchierando un po'... e tra le varie cose... abbiamo creato un'ipotesi. Magari campata per aria, però potrebbe avere un senso." Iniziò a spiegare, prima di allungare la mano per prendere uno degli oggetti che si trovavano sul tavolo. "Celia... tu hai mai visto qualcosa del genere?"

Era una lamina dorata con diversi segni sul bordo che la Grimm riconobbe all'istante. "Sì certo. E' uguale al ciondolo di una collana che ci trasmettiamo da generazioni... Si dice che il ciondolo fosse appartenuto a Crimilde." Rispose leggermente incerta, allungando una mano per prenderlo. "Ma le incisioni sono completamente diverse..." Continuò rigirandoselo tra le mani e sfiorando i ghirigori sulla lamina con i polpastrelli. 

"Viene trasmesso anche nella mia famiglia da generazioni... e recentemente ne ho trovato un altro. Si dice che siano sette... e che se li unisci si crea una mappa che indica dov'è nascosto un tesoro dal valore inestimabile." Spiegò brevemente Nick, mentre Celia alzava lo sguardo verso di lui, iniziando ad intuire dove i due volessero andare a parare.

"E io ho spesso molti flash della vita di Crimilde" Aggiunse Emily "Credo sia normale dopo averla avuta nel mio corpo per così tanti mesi... ma davanti a questa chiave... ho avuto una sorta di invasione dei ricordi che la... anzi le riguardano. Ne era come ossessionata."

"Quindi" Riprese la parola Nick "Ci siamo detti... un tesoro dal valore inestimabile, il nome di Crimilde che ritorna e qualcosa di talmente grosso da doverlo nascondere ma al contempo proteggere... e se non fosse esattamente un tesoro? Se fosse più una..."

"Verità troppo grande da far conoscere ma che deve essere conosciuta da tutti?" Completò Emily con uno sguardo determinato. Ci aveva quasi rimesso la vita e un figlio. Ormai era diventata una questione di principio per lei.

Un lampo passò anche negli occhi di Celia "Voi dite che è lì che ha nascosto le poche prove che lei e Rivus hanno trovato sulla nascita della magia e che sono sopravvissute alla distruzione portata avanti dai loro nemici?" 

"Ne siamo quasi certi. E sicuramente, con l'aiuto della vostra magia, trovare le altre chiavi potrebbe essere qualcosa di molto più facile del previsto."


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Fine Maggio 2021, Hogwarts




"Ma siamo proprio sicuri di doverci alzare?" Domandò una Eleonore ancora mezza addormentata, accoccolandosi meglio sul petto di Daniel, che ridacchiò divertito.
"Temo proprio di sì."
"Ma perchè?" Chiese di nuovo lei stropicciandosi gli occhi.
"Partita. Finale di Quidditch. Corvonero contro Tassorosso. Capitano io e cercatrice tu... ti dice niente?" La prese in giro lui, facendole finalmente spalancare gli occhi di colpo.
"E' OGGI?" Esclamò a quel punto la Caposcuola tirandosi su di scatto.

Certo, si era allenata in quelle settimane, ma più che altro l'aveva fatto per tenere la mente occupata e non pensare a tutto ciò che era successo. Non aveva davvero fatto caso al tempo che scorreva.

"E' oggi." Confermò Daniel alzandosi a sua volta. "E se non ci presentiamo in campo noi due temo che entrambe le squadre verranno a cercarci con le mazze. Quindi forza e coraggio." Senza darle il tempo di replicare, la afferrò per la vita e la trascinò in bagno.
"Daniel!" Protestò lei divertita.
"Una doccia in due risparmia tempo e acqua."



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Page si tuffò in una picchiata raso terra per recuperare la pluffa che era appena fuggita dalle mani di Virginia, colpita da un bolide lanciatole da Brian.
La mossa azzardata venne premiata con la conquista dell'oggetto e dieci minuti dopo Corvonero, grazie al tiro preciso di Anastasia, riuscì a segnare.

"80 a 70 per Corvonero!" Esclamò la voce di Milly dagli spalti. Era lei quel giorno a fare la telecronaca. E se da un lato le dispiaceva che Grifondoro non fosse riuscita ad arrivare in finale, dall'altra era ben contenta di non dover giocare. Entrambe le squadre sembravano intenzionate a non mollare di un millimetro e il gioco si faceva sempre più serrato man mano che proseguiva.

La parte di tifoseria colorata di blu esultò, ma la loro gioia durò poco: dopo aver recuperato la pluffa, Fabian l'aveva lanciata a Caos - il cui spirito di competizione aveva raggiunto le stelle - e quest'ultimo, con un tiro che sorprese lui per primo, la lanciò dritto in porta, segnando da diversi metri di distanza, facendo così tornare il punteggio in parità.

Come c'era da aspettarsi dall'andazzo che avevano assunto entrambe le squadre nel corso del torneo, quella sarebbe stata una partita molto sofferta.

E a fare la differenza sarebbero stati i cercatori.





"Tu per chi tifi?" Domandò Lex sedendosi accanto a Gretel, che stava scrutando ansiosa il campo per vedere che fine avesse fatto la sorella, appena sparita dietro ad una coltre di nubi. "Per tua sorella o per tuo... cognato?" Non riuscì proprio a trattenersi.
La ragazzina si strinse le spalle, mentre rispondeva in un tono di voce molto basso che tifava indifferentemente per entrambi.

Quell'esperienza l'aveva segnata nel profondo. E le persone che le stavano accanto si chiedevano se sarebbe riuscita a tornare solare, allegra e spontanea come un tempo. Non bastava, per lei, sapere che Jakob Grimm era morto e che non avrebbe mai più potuto farle del male. La consapevolezza di ciò che l'aveva costretta a fare contro la sua volontà le aveva lasciato un segno indelebile, che l'avrebbe accompagnata probabilmente per il resto della vita.

Lex capì immediatamente cosa passasse per la testa a Gretel, perchè la attirò in un abbraccio.
Quando lo sciolse, due mani si appoggiarono sui suoi occhi impedendole qualsiasi visuale e strappandole un versetto di sorpresa. Ma non aveva bisogno di guardare, per riconoscere le mani di Chris.
Mentre si girava su se stessa per baciarlo, per il campo risuonò la voce di Milly che annunciava il decimo gol dei Tassorosso.






Tre ore più tardi Micah, completamente sfinito ma con un sorriso che gli andava da un orecchio all'altro, stava stritolando
in un abbraccio spaccaossa la sua cercatrice, che esibiva un sorriso trionfante per il boccino appena conquistato.

Era stata una partita molto sofferta, che aveva lasciato con il fiato sospeso tutti gli spettatori.
Nessuna delle due squadre era - di fatto - riuscita a prevalere sull'altra fino all'ultimo, costringendo i componenti di entrambe a rimanere con la concentrazione alta fino alla fine. Ma era stata Eleonore che aveva conquistato il boccino, regalando la vittoria - e la Coppa - alla sua squadra e alla sua Casa.

Il capitano non riusciva ancora a crederci: era il suo ultimo anno ed erano riusciti finalmente a vincere il Torneo di Quidditch. Non c'era modo migliore per concludere il suo percorso di studi.

"Ehy! Dici che ce riesci a lasciarcene un pezzettino?" Domandò Brian dopo aver sgomitato nella calca per arrivare fin lì. Poi, senza aspettare una risposta, si aggiunse all'abbraccio urlando a squarciagola "ABBIAMO VINTO LA COPPAAAAAA!!!!!"

Ben presto i tre furono raggiunti anche da Page, Anastasia e il resto della squadra, che si lanciarono a capofitto l'uno sull'altro, creando così un enorme abbraccio di gruppo.


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Giugno 2021, Hogwarts



"Le cinque proprietà della radice di luna sono..." Iniziò a ripetere Page, interrompendosi subito.
Come Merlino faceva a concentrarsi?

"Sono?" Chiese Micah continuando a baciarle indisturbato il collo.

Erano entrambi seduti sul pavimento, in camera del ragazzo. In teoria per ripetere una buona parte del programma per gli esami finali. In realtà erano riusciti ad andare avanti solo di poche pagine. Soprattutto da quando il Corvonero aveva deciso di sedersi dietro di lei e farle da poltrona.

"Come faccio ad andare avanti se mi distrai ogni cinque secondi?" Borbottò semi esasperata. Era ben felice di quelle attenzioni, ma voleva anche studiare. Gli esami di fine anno erano importanti e ci teneva ad ottenere un ottimo risultato.
Il ragazzo ridacchiò divertito. "Mettila così... se riesci a ripetere tutto in queste condizioni... all'esame non ti ferma nessuno."

Di fronte agli sbuffi della fidanzata - non poteva vederla ma era sicurissimo che se avesse potuto lo avrebbe incenerito con lo sguardo - la sua ilarità aumentò. Fece per aggiungere qualcosa, ma la vide alzarsi e iniziare a raccogliere i libri, quindi si limitò a chiedere perplesso "Dove vai?"
"In biblioteca." Fu la risposta ovvia.
"Solo con quella maglietta addosso?" Domandò perplesso "Magari tu riusciresti anche a studiare... ma diventeresti una fonte di distrazione per gli altri."
La Corvonero roteò gli occhi. "Idiota. Stavo giusto pensando di togliermi anche la maglia e girare per i corridoi in reggiseno sai? Tanto fa caldo!" Commentò ironica. Poi, tornando seria, si piegò sulle ginocchia e gli diede un altro bacio. "Puoi anche seguirmi - se vuoi - ma almeno lì non potremo fare ciò che facciamo qui."
Prima che lui potesse fare o dire qualsiasi cosa, era già uscita dalla stanza, con i libri sotto braccio, per dirigersi in camera sua, chiudendosi la porta alle spalle.

Sbuffando leggermente, un po' per il caldo e un po' perchè gli era stata tolta così bruscamente la sua fonte primaria di divertimento, si apprestò ad alzarsi.
Page aveva - ovviamente - ragione, ma la sua voglia di studiare in quel momento aveva deciso di partire per l'Australia. In effetti era da un po' di giorni che non aveva voglia di fare nulla. Certo, a parte cercare di recuperare il tempo perduto con  la sua ragazza.
Non riusciva ancora a pensare a quello che era accaduto circa un mese prima senza rabbrividire... 
Non ci voleva minimamente ripensare.


Aveva mosso pochi passi verso la scrivania, mentre cercava di convincere se stesso a prendere i libri e raggiungere la Corvonero in biblioteca - aveva ragione, ci sarebbero stati gli esami a breve, quindi bisognava studiare - quando sentì la porta aprirsi di nuovo.
"Ehy! Stavo pensando di raggiungerti in biblio..." Iniziò girandosi, ma si interruppe subito. La ragazza, senza tante cerimonie, gli buttò le braccia al collo e lo baciò con trasporto. Prima che entrambi fossero interrotti dalla porta che si apriva per la seconda volta.

"Ehy capitano!"
"BRIAN!" Urlarono entrambi in coro, mentre il ragazzo, vedendo cosa aveva appena interrotto, si copriva il volto con le mani e borbottava scuse imbarazzato.
Dopo qualche secondo, si azzardò ad alzare lo sguardo, scoprendo che i due Corvonero erano decisamente più imbarazzati di lui.
Non riuscì proprio a trattenerla, la risata.


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Quali e quanti sono gli usi della pietra di ombrascura? E come si ricava il relativo estratto? Elencare in maniera dettagliata tutto il processo ad esso relativo.

Federica alzò lo sguardo dal foglio, contenente i quesiti dell'esame finale scritto di pozioni, e gettò un'occhiata attorno a sè. Michelangelo era seduto due banchi più avanti, piegato su se stesso e intento a scrivere. In quello accanto, anche se distanziato di mezzo metro, si trovava Milly, intenta ad attorcigliarsi nervosamente una ciocca di capelli. E davanti a lei, impegnato a grattarsi la testa, si trovava Raphael.

Forse non era il momento migliore per farlo, ma una mezza risata scappò comunque alla Serpeverde.
Considerava gli esami di fine anno come qualcosa di importantissimo, visto che voleva intraprendere la carriera di Magiavvocato una volta presi i MAGO, ma se ripensava a ciò che era accaduto neanche un mese prima, tutto le sembrava solo molto ridicolo.
Un mese prima la sua unica preoccupazione era stata riuscire ad uscire viva da quelle fiamme, quelle stesse fiamme tra le quali si era buttata senza pensarci due volte per salvare la vita alle stesse persone che aveva osservato solo pochi secondi prima.

Un esame, in confronto, le sembrava davvero qualcosa di insignificante in quel momento.

"Avete ancora 30 minuti ragazzi." Risuonò la voce del professore dal fondo dell'aula.

Insignificante, non inutile.

Federica riabbassò lo sguardo senza smettere di sorridere. Poi inziò a scrivere la risposta.


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"Davis Anastasia!" Chiamò una voce imperiosa proveniente da dietro l'enorme portone di quercia.
La suddetta ragazza si alzò in piedi tremando leggermente e impugnò la bacchetta, mentre lanciava uno sguardo terrorizzato ai suoi amici.
"Coraggio Ani! Questo è l'ultimo esame, poi potrai finalmente considerarti libera!" La incoraggiò Daniel con un occhiolino.
"Non mi dire che una hexembiest ha paura del futuro!" La prese invece bonariamente in giro Lex.
"Su vai! E auguri!" Chiuse il discorso Eleonore, dando alla compagna di casa una leggera spintarella.
"Grazie. A dopo ragazzi!" Affermò la Corvonero, radunando le forze e dirigendosi con passo appena più deciso verso la porta.
L'ultimo esame e poi avrebbe concluso per sempre il suo percorso scolastico.

Avrebbe concluso i sette anni ad Hogwarts e i MAGO.


"Quindi io sarò l'ultimo ad essere chiamato del gruppo?" Constatò Micah qualche secondo dopo, facendo un rapido calcolo mentale. Dopo Anastasia sarebbe toccato a Daniel e subito dopo a Lex. Avendo Price come cognome era collocato in fondo alla lista.
"Sei subito dopo di me." Confermò Caos, non staccando la testa dal libro col quale stava portando avanti un disperato ripasso dell'ultimo minuto. Libro che gli venne sottratto tre secondi dopo da Eleonore. "Caos basta." Affermò chiudendolo con un colpo 
secco. "Quello che sai sai... e non saranno cinque minuti prima dell'esame a cambiarne l'esito."
"Parli così solo perchè l'esame è quello di difesa contro le arti oscure!" Si lamentò lui facendole la linguaccia. "Appena sentiranno il tuo cognome ti inviteranno a prendere il the con loro anzichè esaminarti." La prese in giro, facendo scoppiare a ridere tutti.
"Io dico che con quello che abbiamo affrontato quest'anno... in difesa dovrebbero promuoverci a pieni voti."


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Virginia sollevò il cucchiaio all'altezza del viso per riflettersi velocemente. Ritendosi soddisfatta del risultato, si girò con aria di trepidante attesa verso il tavolo degli insegnanti.
Quella non era solo l'ultima cena di quell'anno scolastico. Era anche la sera in cui sarebbe stata consegnata la Coppa delle Case.
Si girò leggermente verso la sua destra, dove era seduto Caos, nervoso quasi quanto lei. In Italia non avevano un sistema come quello ed essendosi trasferito proprio l'ultimo anno non avrebbe più potuto prendere parte ad una cosa simile.
Virginia ci teneva parecchio quindi che quella cerimonia fosse indimenticabile per lui.
Con un sorriso che si allargava sempre di più, gli strinse la mano, vedendo il ragazzo sorriderle di rimando e sporgersi per baciarla.

Fabian osservò il bacio che si scambiarono i due compagni di casa per un attimo, prima di distogliere velocemente lo sguardo e spostarlo dal tavolo dei Corvonero - rivolgendo così un occhiolino ad Anstasia - a quello degli insegnanti.
Ormai aveva rinunciato a mangiare.
 
Tassorosso e Corvonero quell'anno, esattamente come era successo nel Torneo di Quidditch, avevano affrontato un testa a testa anche nei punti assegnati. E gli insegnanti sembravano divertirsi ad aumentare l'ansia degli studenti, visto che nessuna decorazione con i colori della casa vincitrice era presente.

Fu per quello che un silenzio quasi irreale calò su tutta la Sala Grande, quando la Preside si alzò in piedi. Tutte e quattro le tavolate si erano zittite di colpo.

"Immagino che a questo punto vogliate sapere i risultati della Coppa delle Case." Esordì la professoressa "Dunque eccovi accontentati. Al quarto posto Grifondoro con 330 punti." Un clap clap educato risuonò per la stanza, prima che il silenzio calasse di nuovo "Al terzo Serpeverde con 340." Lo stesso applauso si ripetè anche per la casata di Salazar, anche se più smorzato. Tutti ormai volevano sapere da chi sarebbe stato occupato il primo posto. "Al secondo posto... Corvonero con 390 punti. Pertanto sono felice di annunciare che la Coppa delle Case, quest'anno, se l'è aggiudicata Tassorosso con 400 punti!" Concluse battendo le mani e decorando tutta la Sala Grande con i colori dei Tassi.

La tavolata vincitrice esplose in urla di gioia e applausi. Che si tramutarono in ampie risate quando Caos, avendo capito di aver vinto, aveva sollevato per aria Virginia, iniziando ad urlare "ABBIAMO VINTOOOOO!!!!!" a squarciagola.


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Michelangelo chiuse con un colpo secco il baule e, dopo essersi accertato di non aver lasciato in giro nulla per la camera, si avviò verso l'uscita della Sala Comune.
Davanti al ritratto della Signora Grassa trovò ad aspettarlo Raphael, già pronto e con un'enorme valigia al suo fianco.
"Fammi capire Raph... sei venuto fin qua sù con la valigia per poi tornare giù?" Lo prese in giro con un leggero ghigno. "Non è fatica sprecata per i tuoi regali muscoli?"
"La valigia l'ho fatto levitare cretino!" Fu l'amorevole risposta. "E ti sono venuto a cercare perchè ci hai messo un secolo! Sarei venuto anche in Sala Comune... ma purtroppo la grassona non mi ha fatto passare!"
"Ehy!" Protestò la Signora Grassa. "Non sono grassa."
"Se protesti significa che hai la coda di paglia tesoro!" Le rispose a tono il Serpeverde.

Ma prima che la situazione potesse degenerare, Michelangelo lo afferrò per un braccio e lo trascinò via. "Andiamo!"

"Raph?"
"Uhm?"
"A te non mancherà questo posto durante l'estate?"
"Dopo che abbiamo rischiato di morire bruciati vivi per colpa di uno psicopatico? Ovviamente Mic, ovviamente."

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Vi dico che:

1) il prossimo capitolo sarà l'epilogo

2) avrei l'idea di fare una piccola raccolta di one shot ambientate qualche anno dopo che faranno vedere un po' come se la sono cavata i protagonisti.

L'idea vi aggrada? Però patti chiari e amicizia lunga: valgono le stesse regole
che ho messo per l'interattiva (vi dovete far sentire ogni 2 capitoli). E sappiate che potrei anche mettere più di una OS sullo stesso personaggio, quindi se smettete di recensire dopo aver ottenuto la prima quella dopo sarà sulla sua morte.

Pertanto...

3) chi vuol tirarsene fuori me lo dica senza problemi, per gli altri vorrei una breve idea - entro la fine di questa settimana - su come vedete il vostro OC tra qualche anno





* ED INFINE:
per chi non dovesse seguire la serie Grimm, le chiavi sono queste. Vengono tramandate nella famiglia di Nick da generazioni e la leggenda narra che siano 7. Se radunate tutte insieme, mostrano il luogo dove è nascosto un tesoro inestimabile nascosto secoli prima da alcuni cavalieri Templari (ordine nel quale erano presenti anche dei Grimm). Io qua ho dovuto un po' modificare per adattare il tutto alla mia storia.

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Alla prossima!



  
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