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Autore: Aladidragocchiodiluce    29/09/2016    2 recensioni
Sequel della one-shot "Hide and Seek"
Un pericolo imminente,una ragazza misteriosa,una profezia,forze antiche si stanno risvegliando.
Per sopravvivere bisogna rimanere determinati.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sans era così stanco da non poter usare il teletrasporto così i quattro ritornarono al laboratorio a piedi e nel frattempo,Esme,raccontò cosa era successo mentre era svenuta.

Alla fine del racconto,i tre concordarono sul fatto di perdonare Chara,in fondo era stato un brutto scherzo del destino e poteva capitare a chiunque di loro.

-Posso capire bene come ci si sente ad essere diversi.-Disse Ametist.-I miei “genitori” mi trattarono bene finchè un giorno creai senza volerlo un tornado in salotto.Mi buttarono fuori di casa rivelandomi poco educatamente che ero stata adottata.

Avevo sette anni.-

Esme e Sans furono sorpresi dalla rivelazione della ragazza,sopratutto perchè non si aspettavano che rivelasse il suo passato come se nulla fosse.

Arrivati al laboratorio,Alphys si diede subito da fare e per prima cosa restiturono l'anima al legittimo proprietario che si risvegliò e la prima cosa che fece fu abbracciare i due scheletri e ringraziarli,insieme a Alphys e alle ragazza di quello che avevano fatto per salvarlo.

Poi fu il turno degli altri mosti per i quali l'ex-scienziata reale aveva modificato un suo vecchio macchinario in modo da poter ricostruire i loro corpi grazie all'anima.

Fu un vero successo.

Asgore,Toriel,Mettaton(sotto forma di fantasma) e Undyne tornarono insieme a due mostri di tipo rana di nome Froggit,uno dalle fattezze di ragno viola di nome Muffet e una coppia di cani di nome Dogamy e Dogressa.

-Manca s-solo un m-mostro.-Balbettò Alphys mentre si preparava a ripetere la procedura per l'ultima volta.

Undyne,che da quando era ritornata in possesso del proprio corpo teneva in baccio l'ex-scienziata reale senza mollarla un secondo esclamò:

-Un momento!Gli unici mostri ad essere spariti erano i Froggit,Muffet,Dogamy e Dagressa!-

-M-ma a-a-allora di chi è questa a-a-a-anima?-

Asgore e Toriel,che stavano riabbracciando il loro figlio adottivo,sollevarono lo sguardo incuriositi.

La scienziata diede inizio al processo di ricostruzione del corpo che veniva effettuato in un apposita capsula e quando si aprì ne uscì una sorta di nebbia bianca molto fitta dalla quale comparve una sagoma dalle fattezze di un bambino che avanzò barcollando leggermente.

Era un piccolo mostro dall'aspetto caprino dalla pelliccia candida e indossava un maglione verde a strisce gialle.

Appena il piccolo mostro sollevò lo sguardo,i suoi occhi verdi si riempirono di lacrime.

-ASRIEL!-Esclamarono i due ex-regnanti insieme a Frisk lacrimando di gioia.

-MAMMA!PAPA!-Rispose il piccolo mostro correndogli incontro e abbracciandoli.

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A quella scena molti presenti si commossero e Papyrus e Alphys si misero persino a piangere.


 

Mentre il gruppo usciva dall'Undergraund per tornare a Dalgon,Esme fece notare:

-Sono felice che Asgore e Toriel si siano ricongiunti con il figlio ma non capisco come è potuto succedere.-

L'ex-scienziata reale,ancora in braccio ad Undyne,ci riflettè sopra e rispose:

-S-stando ai m-miei studi s-sulla c-composizione chimico-fisico-magico delle a-anime...-

-Scusa puoi parlare in modo comprensibile a tutti?-Chiese gentilmente Undyne.

-I-in parole p-povere quando l'a-anima di un m-mostro si d-disintegra,si disperde nell'a-ambiente e vi r-rimane a m-meno che non si trova un “c-contenitore” per r-raccoglierla ma ci vuole tanta e-energia per farlo.-

-Quindi Chara non era così accecata dalla vendetta se ha deciso di usare molta energia per ricreare l'anima del suo fratello adottivo.-Notò la rossa.

-Qualunque sia il motivo,l'importante è che ora stiamo tutti bene e io posso finalmente fare una dormita senza ansie.-Commentò Sans.

-SANS!NON ESSERE IL SOLITO PIGRONE!-Esclamò Papyrus.

-Comunque ti devo restiuire una cosa.-Disse Esme, togliendosi il ciondolo a forma di cuore per porgerlo allo scheletro dalla giacca blu.-Come ti avevo promesso,è tempo di restituirtelo.-

-Tienilo pure,io non ne ho bisogno.-Rispose Sans,fermandosi a pochi passi da lei.

-Mi avevi detto che era della tua madre adottiva quindi insisto.-

Lo scheletro non fece in tempo a rispondere che Undyne diede una pacca amichevole sulla spalla della ragazza dicendo:

-Ehy,non ti ho ancora fatto i miei complimenti per il coraggio che hai avuto nell'affrontare Chara!-

Per la sorpresa,Esme sobbalzò facendo cadere il ciondolo e appena toccò terra,la pietra a forma di cuore si staccò dal supporto metallico.

-Scusa!-Esclamò allora la donna pesce mentre la rossa si chinò a raccoglire la pietra insieme a Sans che prese la collana.

-Tranquilla,penso che si possa aggiustare.Sans,c'è qualche problema?-Chiese la la ragazza notando che l'amico fissava con un espressione sorpresa il pezzo di collana che aveva in mano.

Lui sollevò lo sguardo e rispose:

-Non era una collana ma un portafoto.Guarda.-

Infatti,dove prima c'era la pietra,era presente la foto di un mostro dalle fattezze di una una lucertola blu che la rossa riconobbe come il drago che aveva vistro nella sua visione quando erano andati a prendere “l'Eredità”.

Teneva fra le braccia due bambine umane di pochi mesi.

Una aveva un ciffo di capelli neri e pareva che dormisse mentre l'altra i capelli rossi e con le manine sembrava che tentasse di toccare il muso della draghessa;sulla sua schiena erano presenti delle piccole ali rosso rubino.

In un angolo della foto c'era scritto:”Alle mie figlie,che le stelle vi proteggano”.

-M-ma non è possibile...sono io!-Esclamò la ragazza sorpresa.

Ne era sicura al cento per cento,allora la draghessa era sua madre!

Rilesse la frase finale,parlava al prurale quindi aveva una sorella ma dov'era?E chi era loro padre?Ma sopratutto perchè non erano rimasta nel sottosuolo insieme alla loro madre invece di essere in superfice?

Si era pietrificata a guardare la foto,come se potesse rispondere alle sue domande,si ridestò solo quando lo scheletro gli mise una mano sulla spalla.

-Non so cosa ti passi per la testa ma credo che qualcuno ne sappia più di te.-Gli disse prima di girarsi a guardare Ametist per poi chiedergli:-O sbaglio?-

La mora fece cenno negativo,poi inclinò la testa da un lato e scostando una ciocca,rivelò una voglia a forma di ala identica a quella di Esme,ma mentre la rossa ce l'aveva a destra,la sua era a sinistra.

La rossa rimase paralizzata dalla sorpresa,prima di balbettare:

-D-da quanto...?-

-Da quando eri entrata nell'Organizzazione,mi dispiace non avertelo detto prima ma avevo paura che se l'avessero scoperto,ti avrebbero usata contro di me o peggio.

Per questo quando ho capito che intendevi scappare,ho coperto la tua fuga con tutti i mezzi in mio potere.

Mi dispiace anche averti ferito ma dovevo vedere la tua vera forza per essere sicura che saresti stato in grado di difenderti da sola.-

Esme era rimasta senza parole,l'idea che la persona,considerata un nemico,fosse in realtà sua sorella la sorprendeva ma in fondo era felice di avere un legame di sangue con qualcuno,la face sentire meno sola.

Ma non capiva come la mora sapesse più cose di lei.

-Come lo sapevi?-

-Il vento.La base del mio potere.

Ho scoperto di poter entrare in contatto con ciò che si trova intorno a me;è un abilità che non sono in grado di controllare e si attiva solo mentre dormo.

Tempo fa entrai in contatto con qualcosa,anzi qualcuno:W.D. Gaster.-

-NOSTRO PADRE!-Esclamarono sorpresi Sans e Papyrus,attirando l'attenzione del resto del gruppo che si fermò ad ascoltare.

-Esatto.-Rispose la mora prima di continuare:-Non mi ha spiegato come potevo entrare in contatto con la sua mente ma mi raccontò di nostra madre.

Si chiamava Lapis ed era una degli ultimi Antichi.

A quel tempo erano rimasti solo in cinque fra cui uno,Onices,era il capo ed era estremamente fissato con i concetti del “sangue puro” e odiava a morte gli umani per averli condannati ad una lenta estinzione.

Tornando a nostra madre,lei trovò e si innamorò di un umano caduto che nascose per evitare che gli altri mostri,sopratutto Onices,lo trovassero e uccidesse.

Funzionò per un breve periodo ma vennero scoperti e Onices non esitò un attimo ad ucciderlo ed esiliare Lapis che andò dal suo vecchio amico Gaster.

Solo in seguito scoprì che nostra madre era rimasta incinta di noi due e ciò lo fece arrabbiare tant'è vero che provò ad uccidere anche noi,fallendo ma lasciandomi il segno.-

La ragazza indicò il proprio occhio cieco prima di proseguire.

-Sapendo che Onices avebbe provato a farci fuori in ogni modo possibile,scelse di portarci nell'unico luogo che non avrebbe mai raggiunto.-

-La superfice!Ma come...?-Domandò Toriel.

-La nostra anima è più forte di quella di qualsiasi mostro o umano da solo.Atraversata la barriere fece in modo che qualcuno ci trovasse per adottarci.

Gaster mi ha anche rivelato che nostra madre era anche diventata la madre adottiva dei suoi figli.-

-Non non ci ricordiamo molto,anche perchè sparì quando avevamo cinque anni.Sicura di non sapere cosa è successo nostro padre?-Chiese Sans.

-Ha citato un incidente e che ora si trova “ovunque e da nessuna parte”.

Mi dispiace ma l'ho “incontrato” solo due volte;la seconda quando mi ha parlato della profezia.-

-T-tutto c-coincide!-Esclamò Alphys.-Gli A-Antichi sono s-svaniti da circa dieci anni e so che v-vostro padre stava l-lavorando ad un i-invenzione quando s-svanì ma non ho saputo nient'altro.-

Esme,che era rimasta zitta per tutto il tempo,guardando la foto alzò lo sguardo e fissò negli occhi Ametist.

Ora che sapave che era sua sorella gli sembrò di guardarsi allo specchio in quanto,a parte i capelli,gli occhi,i vestiti e le ali,avevano tratti fisici molto simili.

-Ora che sai la verità non mi sorprenderebbe se fossi arrabbiata con me.-Disse la mora,abbasssando lo sguardo.-D'altronde non sono stata molto presente come sorella e ti ho anche ferita.-

-In questo momento...-Iniziò Esme.-Provo un casino di emozioni fra cui la felicità di aver scoperto di non essere così sola come pensavo ma non sono arrabbiata.In fondo penso che se le cose fossero andate diversamente non avrei ma incontrato Sans, Papyrus, Undyne, Asgore, Toriel, Alphys, Mettaton, Frisk e gli altri mostri pronti ad aiutarmi e... non sarei mai riuscita ad aquistare la fiducia in me stessa tanto velocemente.

Quindi no,non sono arrabbiata.-

Ametist alzò lo sguardo di scatto con un espressione sorpresa e si guardarono negli occhi.

Per cinque interminabili secondi non dissero niente mentre gli altri presenti le fissavano, in attesa.

Poi si abbracciarono.

Un abbraccio di chi si è ritrovato dopo tanto tempo.

Quando l'abbraccio si sciolse,Esme le chiese:

-Ora che farai?A Dalgon abbiamo posto se vuoi rimanere.-

Sans e Papyrus annuirono,non gli sarebbe dispiaciuto avere una nuova coinquilina ma la mora fece cenno di no con la testa.

-L'Organizzazione è ancora una minaccia e ci sono tanti mezzi mostri che devono essere salvati.

Conosco la maggior parte dei posti in cui potrebbero essere nascosti e ho tutta l'intenzione di far in modo che quei criminali vengano consegnati alla giustizia.

Ma per fare ciò bisogna viaggiare e lottare molto e di conseguenza sarò molto lontana da Dalgon.

Nonostante ciò,penso che potrei sempre passare di lì e stabilirmici definitivamente quando tutto sarà finito.

Ma ora ho una domanda per te:vuoi venire con me ad aiutarmi?-

La prospettiva era veramente invitante per Esme;poteva aiutare suoi simili e fare in modo che l'Organizzazione non presenti più una minaccia e tutto ciò con sua sorella.

Papyrus,ricordandosi del “discorsetto” fatto al fratello prima di affrontare Chara,sussurrò:

-Dovresti dirglielo ora.Potresti non avere più altre occasioni per diglielo.Sans?-

Solo allora si rese conto che lo scheletro dalla giacca blu,rimasto al suo fianco fino a quel momento,si era allontanato senza dire niente a nessuno.

Papyrus lo raggiunse in un attimo e mettendosi davanti a lui esclamò:

-Sans,ma che fai?Forse non vedremo la nostra amica per un bel po' di tempo e tu lasci che parta senza salutarla o avergli rivelato i tuoi sentimenti?-

-Non mi piacciono gli adddii.-Si giustificò lo scheletro.-E poi non posso diglielo,o rimmarrebbe qui per me o mi guarderà male e se ne andrà con un brutto ricordo di me.

Quindi è meglio così.-

-Non credo che lei sia della stessa idea.-Fu la risposta di Papyrus indicando alle spalle del fratello.

Esmeralda li aveva raggiunti e Papyrus pensò che era meglio lascire il fratello e la ragazza soli.

-Bè?Immagino tu sia qui per salutarmi.Direi volentiri qualche battuta me non me ne viene in mentre nessuna.-

-Resto.-Fu la risposta decisa della ragazza e la cosa lasciò di stucco lo scheletro.-Anche Ametist è d'accordo.Non credo sopporterei nessun viaggio senza le tue battute,la vivacità di Papyrus,l'enegia di Undyne...insomma mi manchere tutti molto.-

Sans stava per rispondere con una battuta quando notò il fratello che gli fece un cenno per dire che era il momento di dichiarasi.

Lo scheletro dalla giacca blu abbassò la testa per non fare vedere che era arrossito e mormorò:

-C'è una...cosa che volevo dirti.Io...cioè...-Non trovava le parole.

Perchè era così difficile?Poteva affrontare qualunque sfida senza battere ciglio ma non riusciva a dichiararsi?

-...Tu...m-mi piaci!Ecco l'ho detto!Non so che ne pensi tu ma mi piaci veramente,ok?-

Era così imbarazzato che tenne lo sguardo a terra.

Non poteva vedere la faccia della della ragazza quindi non sapeva come aveva reagito.

Era sorpresa?Infastidita?O peggio,disgustata?

Si sentì sollevare delicatamente la testa per il mento e si trovò a fissare gli occhi verde smeraldo della ragazza e vide che anche lei era arrossita.

-Anche tu mi piaci.-Fu la sua risposta prima di dagli un bacio sulla bocca, o almeno dove doveva esserci in quanto,essendo uno scheletro,non aveva le labbra.

In quel momento,Sans si sentì lo scheletro più felice dell'universo,avrebbe volentirei bloccato il tempo per non far passare mai quel momento.

-NYEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH!è LA COSA PIù ROMANTICA CHE IO ABBIA MAI VISTO!-Esclamò Papyrus.

Solo allora i due si accorsero che tutto il gruppo li stava osservando e arrossirono come pomodori belli maturi.

Per cambiare discorso,Esme chiese a Ametist:

-Sarò tua sorella ma non capisco se sei tu la più grande o io.-

-Nessuno,siamo gemelle.-


 

Intanto,in una base dell'Organizzazione.

Un signore con un camice da laboratorio ossevava i dati di un cumputrer quando una voce lo distrasse.

-A che punto è la nostra creazione?-

Lo scienziato si girò per vedere la sagoma di un uomo sui trent'anni entrare nel laboratorio.

Si vedeva che indossava una tuta completamente nera ma non era possibile vedere i dettagli dil viso in quanto era in ombra.

-Un buon punto,mancano solo alcune migliorie e sarà pronta.-

L'uomo in ombra si avvicinò ad una capsula in cui era contenuto un robot bianco e grigio dalle fattezza umanoidi.

Sul petto era presente un sibolo a forma di cuore di colore grigio scuro che sembrava pulsare.

-Quando sarà pronto,il progetto Demons inizierà.-Disse,appoggiando una mano munita di artigli sulla capsula.


 

Angolo autrice.

I'M ALIVEEEEEEE!

A parte gli scherzi,ho avuto problemi di connessione che si sono risolti solo oggi e cosa c'è di meglio per festeggiare di un capitolo bello ricco di sorprese e colpi di scena?

Comunque avete capito bene:ci sarà un sequel ma quando lo scriverò è un mistero pure per me.

Voglio ringraziare tutti i recensori e lettori silenziosi che hanno seguito questa storia.

Grazie ragazzi e ragazze!

Un saluto e un abbraccio da Ala

   
 
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