Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _Alyss_    03/10/2016    0 recensioni
****STORIA INTERROTTA****
22 Novembre 1975
Per la prima volta da cinque anni passati a guardarsi senza vedersi davvero, Thalia Potter e Sirius Black si rivolgeranno la parola e da quel momento sarà una successione di eventi che li porteranno a conoscersi, amarsi, viversi.
Perchè niente potrà mai separarli, nemmeno la morte.
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Capitolo 10


Un "Quasi appuntamento" perfetto




 
Dovettero aspettare l'inizio del successivo ciclo lunare, che fu una settimana dopo, per poter cominciare a preparare la pozione, e pur di mantenere la segretezza e la tranquillità più totali, Dorcas si vide costretta ad andare nel bagno femminile del primo piano ogni giorno per ventisette giorni. Correvano voci nel castello secondo cui il bagno era infestato da un fantasma, ed infatti era così; era lo spettro di quella che una volta doveva essere una quattordicenne Corvonero, Mirtilla Elizabeth Warren, ora meglio nota come Mirtilla Malcontenta.
Stando praticamente tutti i giorni lì, Dorcas riuscì ad instaurare un legame con la giovane fantasma la quale, per ringraziarla della compagnia, provvedeva ad allontanare dal bagno tutti gli ospiti indesiderati e a nascondere la pozione durante il giorno.
Anche Brawen, nonostante non capisse una pluffa di quello che stava facendo l'altra ragazza, si presentò ogni giorno alla stessa ora davanti al bagno e poi si sedeva a gambe incrociate davanti alla Serpeverde all'opera.
Restava per tutto il tempo in silenzio, ad osservare ogni minimo movimento della ragazza davanti a lei, tanto che ad un certo punto a Dorcas sembrò quasi inquietante.
Erano entrambe sedute davanti al pentolone, e Dorcas stava rimescolando il composto che sobbolliva su di un piccolo fornello.
"Non c'è bisogno che tu venga ogni giorno qui, Brawen, lo sai vero?" esordì la Serpeverde, continuando a mescolare.
Brawen fece spallucce "I due scemi mi hanno incaricata di sorvegliare la pozione, e poi non mi spiace stare qui  a guardarti mentre la prepari"
Calò un silenzio a dir poco imbarazzante fra le due, rotto solo da Dorcas che ben presto finì di mescolare la pozione, coprendo poi il pentolone.
"Allora...ti hanno detto perché gli serviva del Veritaserum? Non serve che ti dica che è una pozione illegale"
'Beh, tecnicamente non è illegale, ma solo controllata dal ministero" rispose "Tu piuttosto. Se sai che è 'illegale' allora perché ci stai aiutando?" chiese poi, ammiccando verso la ragazza.
"Se voi Grifondoro siete venuti a chiederlo a me, una Serpeverde, dovete essere davvero nella cacca di unicorno fino al collo. Senza offesa, ma non sembrate delle cime in pozioni, perciò vi capisco" spiegò, lo sguardo basso e rivolto al calderone "E poi mi trovo bene qui. Mirtilla è una buona compagnia; un po' spettrale forse, ma buona"
In altre circostanze Brawen avrebbe riso, ma la frase precedente l'aveva lasciata di stucco. Si avvicinò all'altra, posando una mano sulla sua spalla.
"Senti...probabilmente non sarò nella posizione di dare consigli, e quei due non ti saranno sembrati il miglior esempio di galanteria, ma sono dei bravi ragazzi. Per quanto puzzino e spesso e volentieri si comportino da imbecilli, sono dei bravi ragazzi. "
Dorcas sorrise "Devi tenere molto a loro"
"Naah, solo che uno è il cugino della mia migliore amica e l'altro è lo stoccafisso con cui si è fidanzata. Devo per forza farmeli piacere, ne va della mia vita" 
La Serpeverde scoppiò a ridere, e Brawen la seguì a ruota.
"Thalia mi è sembrata una brava ragazza, capisco perché le vogliate tutti un gran bene"
Brawen annuì "È tosta e cocciuta, ma ha anche un lato gentile e terribilmente romantico, e se pensa che stai facendo una scelta sbagliata te lo dice chiaro e tondo, pur facendo il tifo per te qualunque cosa tu decida di fare. Ed è la prima persona al di fuori dei miei genitori che mi abbia mai accettato per quello che sono. Gliene sono grata"
"Sei fortunata. Non si incontra tanta gente amichevole con cui parlare tra i Serpeverde. Se ne stanno un po' tutti per i fatti loro, a parte per qualche gruppo di buzzurri microcefali del calibro di Rosier. Poi ci lamentiamo dei pregiudizi su di noi. Anche l'essere Prefetto è più che altro un premio di consolazione visto con chi mi ritrovo"
Brawen sorrise "Beh, allora sono una ragazza fortunata" buttò lì con un ghigno e facendole l'occhiolino "Perché credo di aver appena vinto io il primo premio"
Dorcas guardava la ragazza senza sapere se ridere, arrossire o prenderla a sberle e scappare. Non le era mai capitato di trovarsi in una situazione simile e le dava fastidio ammettere che la cosa la metteva un po' a disagio, anche se d'altra parte le dava un inspiegabile piacere.
"Che c'è? Era troppo?" chiese l'altra, sorridendo appena.
Dorcas fece di no con la testa, spostando una ciocca di capelli dietro all'orecchio "No, solo che non sono abituata a questo genere di cose. Sai, non è che ti capita tutti i giorni che una specie di modella ci provi con te perciò-"
Il ghigno sul viso di Brawen si allargò, incrociando poi le braccia al petto "Una modella, eh? Sono onorata, Meadowes"
Dorcas non mostrò segno di voler cedere alle sue provocazioni,alzandosi in piedi e rassettandosi la gonna "Beh, non si può dire che la tua sia una bellezza comune, Wolff. Sono io quella onorata di ricevere tante attenzioni da parte tua" e le riservò un ghigno degno della peggiore delle serpi.
Cavoli, quella ragazza la voleva morta. Brawen si sforzò di sorridere, nonostante le guance si fossero tinte di rosso, e alzarsi. In piedi c'erano qualcosa come venticinque centimetri di differenza fra di loro, ma nessuna delle due sembrava dare molto peso alla cosa.
"E così...anche tu sei, mh.. dell'altra sponda?"
"Diciamo più a metà" rispose la Serpeverde "I ragazzi non mi dispiacciono del tutto. Lo so che è strano ma-"
Brawen la bloccò all'istante, posandole una mano sulla bocca "Hey, non parlare a me di cosa è strano e cosa non lo è. Sei fatta così, e vai bene così come sei. Anzi, a dirla tutta credo che sarà più divertente"
"Che cosa di preciso?"
Brawen sorrise, furba "Che ne dici di scoprirlo il prossimo sabato? Ad Hogsmade, solo io e te"
Dorcas incrociò le braccia al petto "E chi ti dice che verrò, Wolff. Potrei avere qualche, che so, impegno irremovibile. Come credi di riuscire a farmi cambiare idea?"
Brawen rimase interdetta per la seconda volta quel giorno. Non si aspettava di certo che le gettasse le braccia al collo, ma nemmeno che ci prendesse gusto nel flirtare in quel modo. Che serpe...e le piaceva da matti.
Si avvicinò alla ragazza, mettendo un dito sotto al mento e alzandole il viso, incontrando quegli occhi di un verde chiarissimo.
Si chinò quello che bastava per raggiungere il viso dell'altra, con le punte dei loro nasi che si sfioravano appena; poteva sentire il respiro sconnesso e turbato di Dorcas sul suo viso.
La Serpeverde, con le guance arrossate per l'imbarazzo, aprì la bocca per dire qualcosa, quando Mirtilla Malcontenta sbucò inaspettatamente tra le due, separandole.
"Che stavate facendo voi due, tutte sole solette? Vi divertivate senza di me?" disse quella, svolazzando sopra le loro teste e poi sopra al calderone "Ma guarda, per oggi avete finito giusto?"
Brawen si allontanò appena dalle due, mentre Dorcas era, se possibile, diventata ancora più rossa di prima.
"È meglio che vada, i ragazzi mi staranno aspettando alla torre" disse la Grifondoro, allontanandosi con le mani nelle tasche della divisa "A sabato principessa"
Dorcas e Mirtilla rimasero a fissare Brawen andarsene, e poi il fantasma si rivolse alla ragazza.
"Dorcas, perché sei tutta rossa?"
"È....è il caldo Mirtilla" rispose quella, la voce ancora palesemente emozionata.
"Capisco~ Allora dovresti andartene. Io sono un fantasma e certe cose non le sento più" disse quella, tornando nel suo sgabuzzino, lasciando la ragazza immobile e con il cuore a mille sulla soglia del bagno.
 
 
Il sabato arrivò, ed essendo ormai metà aprile il sole aveva concesso qualche timido raggio alla cittadina gremita di studenti.
Brawen aveva aspettato Dorcas davanti al portone principale, sotto alle clessidre delle varie case, e quando la vide arrivare le mancò un battito. Forse due. O probabilmente perse il conto dopo il quindicesimo. 
Non che fosse vestita in modo particolare, un semplice paio di jeans a vita alta e un maglione color pesca, ma il sorriso che le riservò per poco non la stese.
Brawen tutto d'un tratto si sentì inadeguata con la sua camicia blu scuro e i jeans strappati in più punti.
"Vogliamo andare, my lady ?" chiese poi, porgendole il braccio, che l'altra accettò. 
"Arrivi sempre in anticipo agli appuntamenti?"
Brawen sorrise sorniona "Non sapevo che questo fosse un appuntamento, Meadowes"
Dorcas le tirò un pugno sul braccio, sebbene non forte "Sono seria"
"In realtà tu sei la prima ragazza della scuola con cui sono uscita"
"Non ci credo nemmeno se lo vedo Wolff"
"Ma è così. C'è stata qualcuna, due o tre, ma erano del villaggio quindi non dovevo aspettarle" strinse leggermente il braccio di Dorcas "Così c'è più gusto nel vederti dopo"
Dorcas arrossì appena, abbassando lo sguardo.
Lungo la strada che portava ad Hogsmeade c'erano coppiette di ogni genere, ma alla Serpeverde saltò immediatamente all'occhio il fatto che loro due erano le uniche ragazze a braccetto. Brawen notò che lo sguardo di Dorcas si era incupito, senza però capirne subito il motivo. Mollò la presa sul braccio della ragazza e le porse la mano.
"Solo se vuoi. Non ti obbliga nessuno"
Dorcas fissò per un momento la mano di Brawen, titubante, prima di afferrarla. Al diavolo gli altri, si disse, in fondo quella era solo la prima uscita no? Non doveva preoccuparsi troppo o avrebbe potuto rovinarla.
"Solo la prima, eh? Guarda che ti prendo in parola"
La voce di Brawen la scosse dal suo stato di trance "C-come?"
"Stavi parlando ad alta voce dolcezza"
Il viso di Dorcas si fece tanto rosso da farla sembrare un pomodoro maturo. Persino le punte delle orecchie erano diventate rosse! 
Brawen nel vederla scoppiò a ridere e Dorcas non riuscì a non seguirla subito dopo.
"Siamo due idiote"
"Tra simili ci si intende no?"
Dorcas sorrise "Noi due non potremmo essere più diverse Wolff"
Brawen fece spallucce, per poi prendere di nuovo la mano della ragazza "Non ci resta che scoprirlo, non ti pare?"
Arrivate al villaggio Brawen fece scegliere a Dorcas dove andare per prima, e scoprì che la ragazza aveva una passione smisurata  per la scrittura. Mentre passeggiavano, Dorcas le rivelò di avere una vasta collezione di piume, alcune dai colori e dalle forme più disparate, e così come prima meta decisero di recarsi a Scrivenshaft, dove la Serpeverde trovò una nuova piuma da aggiungere alle altre che già possedeva.
Brawen trattenne a stento la voglia di entrare nell'emporio del vecchio Zonko e comprare qualche scherzo da usare contro i ragazzini del primo anno, ma decise che quella volta avrebbe fatto una bella figura. 
In compenso Dorcas aveva dato fondo a gran parte dei suoi risparmi per comprare una serie di libri grossi come mattoni, e Brawen nel vederla uscire felice dal negozio non potè far altro che offrirsi di tenerle almeno le borse.
Girarono per l'intero pomeriggio, passando di negozio in negozio, per poi sedersi ad un tavolo dei Tre Manici di Scopa, entrambe davanti ad un succo di zucca.
"Allora, come ti è sembrata questa prima uscita? Me la cavo come intrattenitrice?" chiese la mora, sorseggiando la sua bibita.
"Non sei malaccio devo ammetterlo, ma si può sempre migliorare. E come ho inavvertitamente detto prima, questa potrebbe non essere la sola uscita, giusto Brawen?"
Brawen per poco non si strozzò con il succo. Era sempre stata lei quella delle battute sarcastiche e delle occhiatine ammiccanti. Non era nemmeno mai arrossita di fronte ad una ragazza, per le braghe di Merlino! Trovarsi dalla parte opposta era strano, estremamente strano, anche se provava un certo piacere nel vedere che anche Dorcas cercava in qualche modo di darle del filo da torcere. 
"Direi che si può fare, Dorcas"
In quel momento la porta del pub si aprì alle loro spalle, e fecero capolino due delle moltissime persone che Brawen non avrebbe voluto vedere quel giorno: Sirius e Thalia, mano nella mano, mentre si sedevano davanti al bancone.
Brawen si affossò all'istante nella poltrona, sperando che nessuno la notasse, prendendo alla sprovvista Dorcas.
"Si può sapere che cosa stai facendo?" le chiese, portando le mani davanti alla bocca per nascondere il fatto che stesse ridendo.
"Quei due dovevano venire proprio oggi al villaggio dannazione? Non avevano altro da-"
"Dorcas! Hey, quanto tempo!"
Era spacciata, rovinata, immersa nella cacca di unicorno fino alla punta dei capelli. In poche parole, definitivamente finita.
Dorcas si alzò per andare ad abbracciare Thalia e Sirius, e fu proprio quest'ultimo a notarla, affondata tra i cuscini, a braccia incrociate e con un broncio sul viso degno di un bambino di cinque anni.
Il ragazzo scoppiò a ridere, indicandola "Non ci credo! Thalia, hai visto chi c'è con Dorcas?"
La giovane Potter guardò con tanto d'occhi prima lei e poi Dorcas, poi di nuovo lei e ancora Dorcas, prima di arrossire come un peperone e coprirsi il viso con le mani.
"Per Morgana scusa Brawen! Se lo avessi saputo non sarei mai... mi dispiace tantissimo!" poi si rivolse al ragazzo "Sirius, dovremmo andarcene. Lasciamole in pace e andiamo ad goderci la nostra burrobirra più in là, va bene?"
"E perdermi la faccia della Wolff? Tesoro, questa è cattiveria bella e buona"
"Sirius sei un-"
"Ecco a voi ragazzi, due Burrobirre appena fatte. Poso i vostri boccali sul tavolo, che dite?"
"No!" "Si!" urlarono rispettivamente Thalia e Sirius, e a quanto pareva il belloccio aveva ancora qualche influenza sulla donna perchè parve sentire lui piuttosto che Thalia.
"Avanti Thals, ormai il danno è fatto no? Tanto vale divertirci assieme già che siamo qui" lanciò un occhiata a Brawen, che nel frattempo era estremamente indecisa sul saltargli alla gola o semplicemente cruciarlo lì su due piedi.
Thalia alla fine si sedette accanto a Brawen, restando faccia a faccia con Sirius.
"È imbarazzante, te ne rendi conto Black?"
Quello sorrise, bevendo la sua Burrobirra "E perchè? Due coppiette che si incontrano per bere qualcosa, che male c'è?"
Brawen  si alzò, sbattendo le mani sul tavolo, e sia Thalia che Dorcas erano sicure che avrebbe urlato qualcosa di decisamente offensivo se un ragazzo non fosse entrato tutto d'un colpo nella locanda, urlando come un pazzo.
"I MANGIAMORTE! I MANGIAMORTE SONO QUI AL VILLAGGIO!"
 Tutti i presenti rimasero fermi per un momento, come congelati, prima di alzarsi e cominciare a scappare. Per poco Brawen non perse di vista Dorcas tanto era fitta la folla. Afferrò la mano della Serpeverde e, assieme a lei e agli altri due ragazzi, si diresse verso l'esterno.
La gente correva a destra e a manca, terrorizzata, mentre alcune figure incappucciate si avvicinavano lanciando incantesimi contro chiunque si trovasse sulla loro strada. Si nascosero tutti e quattro in un piccolo vicolo proprio dietro i Tre manici di Scopa, afferrando ognuno le proprie bacchette.
"Dorcas, Thalia, voi rimanete qui. Io e Black cercheremo di distrarli e farvi scappare"
"Io spero che tu stia scherzando Brawen. Quei tizi vi ammazzeranno!" 
"Ha ragione Thalia. Siamo con voi, che vi piaccia o no, e usciremo da qui tutti assieme" disse Dorcas, dando man forte all'altra ragazza.
Brawen era nel panico, con le urla di quelle persone che le rimbombavano nella testa e la voce di Dorcas che le diceva che si sarebbero salvati. Ci doveva credere. Ci voleva credere.
 
"Allora ti servo io, sorellina" disse una voce proveniente da dentro la sua testa.
"No. Non questa volta Anwen"
"E perchè mai...in fondo vuoi salvare la tua amichetta no? Sappiamo entrambe che sono più forte di te con gli incantesimi, quindi non vedo il motivo di questa perdita inutile di tempo" continuò lei, melensa.
"ZITTA!"
 
Dorcas e Thalia la stavano guardando sconvolte, dall'alto in basso. Senza rendersene conto si era seduta a terra, con le mani fra i capelli.
"Brawen...."
Lei si alzò di scatto, afferrando la mano di Dorcas e uscendo dal lato opposto del vicolo, dove però, per loro sfortuna, trovarono un Mangiamorte ad attenderle.
L'uomo indossava una maschera, ma Brawen sapeva bene che sul suo viso era comparso un sorriso sadico, di quelli che hanno coloro che si divertono ad uccidere la gente.
"Ma tu guarda, vi siete persi ragazzini?" disse, la voce cupa e profonda, mentre estraeva la bacchetta dalla tasca della lunga tunica nera "Permettetevi di aiutarvi. Cru-"
"Protego Horribilis!
Un fascio di luce protesse Dorcas e Brawen dall'incantesimo, distraendo il Mangiamorte.
 "Stupeficium!
Quella volta fu Sirius a schiantarlo, e afferrando Thalia per la mano corse via dal vicolo, seguito subito dopo dalle altre due "Venite! Conosco una scorciatoia"
I quattro si diressero a Mielandia, ormai vuota, e si nascosero nello scantinato.
"Cosa diamine ci facciamo qui Black! Sono ovunque, è già un miracolo che non ci abbiano visti entrare qui dentro!"
In quel momento, il rumore di una porta che cigolava li distrasse.
"Sssh. Seguitemi"
Il ragazzo fece segno a Brawen di aiutarlo a spostare un vecchio tappeto, sotto alla quale vi trovarono una botola.
"Muovetevi! Non abbiamo molto tempo"
Tutti e quattro si infilarono in quello che poi scoprirono essere un cunicolo, appena in tempo per non essere catturati.
Trattennero persino il fiato finchè non furono certi che il Mangiamorte se ne fosse andato.
"Lumos
Sulla bacchetta di Dorcas spuntò una piccola lucina, ma che bastò ad illuminare il cunicolo. Sirius le precedette, indicando loro la strada, e per i successivi venti minuti rimasero nel più totale silenzio.
Ad un certo punto, videro un minuscolo spiraglio di luce provenire da quella che doveva essere l'uscita. A coprirla era una statua, e ci misero un po' prima di riuscire a spostarla, e rendersi conto che erano finiti proprio dentro Hogwarts, esattamente accanto alla classe di difesa contro le arti oscure.
Rimasero immobili a fissarsi per un tempo indefinito, mentre Sirius stringeva Thalia fra le braccia, e Brawen teneva stretta la mano di Dorcas.
"Io....non riesco a crederci. Non ci credo che sono davvero qui, a due passi dalla scuola" disse la Serpeverde in quello che non era altro che un sussurro.
"L'assassinio dei miei genitori è stato solo l'inizio, e gli Auror lo sapevano dannazione! Perchè diamine non hanno fatto nulla! Tutte quelle persone...loro sono..."
"Dobbiamo andare a parlare con Dumbledore, e di corsa. Prima lo sa e prima riusciranno a fare qualcosa. O almeno ci spero" 
Sia Sirius che Thalia corsero immediatamente verso la presidenza, lasciando Dorcas e Brawen lì, in silenzio.
"Senti...so che quello che è successo non è colpa nostra, ma mi dispiace comunque per aver rovinato la tua giornata" disse Brawen, grattandosi il collo, nervosa.
Dorcas scosse la testa "No Brawen. Non hai rovinato proprio nulla, anzi. Se penso che oggi sarei potuta morire se non ci foste stati tu e gli altri io..."
"Hanno fatto tutto Thalia e Sirius, io per poco non ti ho  fatta ammazzare. Accidenti" si accasciò sl muro, scivolando lentamente a terra "Sono un'idiota..."
Dorcas si inginocchiò davanti a lei, posando una mano sulle sue ginocchia "Eravamo tutti nel panico Brawen. È normale bloccarsi quando si ha paura. E riguardo a quello che è successo nel vicolo... qualunque cosa sia, se vuoi parlarmene... sai dove trovarmi" 
Ma la più alta continuava a guardare in basso, fissando la punta delle sue scarpe.
"Io vado, avranno bisogno dei Prefetti per discutere della faccenda. E, Brawen? Se ti consola saperlo, quello con te è stato il 'quasi appuntamento' migliore che abbia mai avuto. Anche più bello di uno vero" si sporse appena, dando un bacio sulla fronte della ragazza, per poi alzarsi ed allontanarsi e lasciarla sola e imbarazzata, seduta accanto alla statua della strega con un occhio solo.
 
 
Arrivati davanti all'entrata della presidenza, Sirius e Thalia vi trovarono la McGranitt in piedi davani ai due golem.
"Ragazzi che vi succede?"
"È....urgente professoressa"
"I Mangiamorte. I Mangiamorte hanno attaccato il villaggio"
La donna divenne più bianca di un cencio, mentre guardava la coppia con occhi sgranati.
"Com'è possibile tutto ciò? Hogsmeade è protetto dagli Auror!"
"A quanto pare non è protetto bene come pensavate professoressa" disse Thalia, sembrando quasi stizzita. 
"Venite. Dobbiamo avverire Silente" si rivolse nuovamente verso i golem, pronunciando la parola d'ordine "Cioccorane"
La porta ruotò, permettendo ai tre di entrare. Trovarono Silente seduto alla sua scrivania, intento a leggere chissà quale lettera.
Quando li vide, si sistemò i vecchi occhiali a mezzaluna sul naso.
"Minerva cara, cosa ti porta nel mio ufficio?"
"È inconcepibile Albus. Dei Mangiamorte hanno appena attaccato il villaggio! Laggiù potrebbero esserci ragazzi pottebbero feriti, o peggio!!"
Il vecchio preside rivolse un occhiata prima alla donna e poi ai due ragazzi, rimasti dietro di lei.
"Signorina Potter, signor Black. Temo che di qualsiasi cosa abbiate bisogno dovrete attendere"
Sirius scosse la testa "No signore. Noi...noi eravamo lì, li abbiamo visti coi nostri occhi! Appena siamo riusciti a scappare, siamo corsi qui a scuola per avvertirla"
"Gli Auror non hanno fatto nulla per difenderli! Quei pazzi hanno ammazzato chissà quante persone, e non sappiamo nemmeno se siano ancora là in questo momento!"
L'uomo si alzò dalla sua poltrona, girando attorno alla scrivania e raggiungendoli.
"Minerva? Potresti riunire tutti i professori della scuola in sala grande? Provvederemo a discutere della faccenda all'istante. Voi ragazzi invece, voi andate da Miss Poppy a farvi curare. Avete fatto un ottimo lavoro"
Uscirono dalla presidenza tra lo sconvolto e l'infuriato.
"Tutto qui? Ci sono dei dannatissimi Mangiamorte fuori dal castello e l'unica cosa che riesce a fare è una riunione tra vecchietti?"
"Silente avrà le sue ragioni, Sirius, ma ammetto che mi da parecchio fastidio a dirla tutta"
"Allora che facciamo?"
"Avvertiremo i ragazzi, sempre che non lo sappia già tutta la scuola"
Solo allora, Sirius si accorse che la sua ragazza stava tremando, mentre con una mano si toccava il viso.
Un punto in particolare, ovvero quella piccola cicatrice rosata che le attraversava la guancia sinistra. Se l'era fatta quel giorno, mentre stava cercando di salvare in suoi genitori,  e in quel momento le bruciava come se qualcuno avesse poggiato dei tizzoni ardenti sulla sua guancia.
Tutta quell'indifferenza che Silente aveva sembrato riservarle, le stava facendo più male di quello che avrebbe voluto dare a vedere.
Sirius scostò la sua mano, sostituendola con la propria, accarezzando con il pollice la sottile linea rosata.
"Andrà tutto bene Thals. Forse ci metteranno un po' a sistemare le cose, ma si aggiusteranno"
Thalia sorrise appena "Di solito sono io quella positiva fra i due"
Lui le sollevò il viso, prendendolo fra le mani "Ma è mio dovere aiutarti a sostenere il peso che hai sulle spalle quando non sei in grado di farlo da sola"
Senza dire altro, Thalia si lasciò stringere dall'abbraccio di Sirius, posando la testa sul suo petto. Il silenzio era tale che poteva sentire chiaramente il battito del cuore del ragazzo.
"Lo sai che la prossima volta che tu starai male, userò questa frase contro di te?"
Sirius scoppiò a ridere "Correrò il rischio"
"Torniamo alla torre. Con tutta probabilità James ci ucciderà appena saprà quello che è successo"
Lui le strinse la mano "Andiamo"



Angolo autrice

Eccomi!
Per chi non lo avesse capito, loro sono la terza coppia principale di tutta la storia e anche la mia preferita (scusa Sirius (??))
spero ci sia qualcuno che le shippi tanto quanto lo faccio io perchè son bellissime addio ahahah
la calma doveva finire prima o poi
e fortunatamente qui nessuno conosce (per ora) la mia tendenza a far finire nei casini i pg delle mie storie, e loro non son da meno purtroppo 
a presto col prossimo capitolo e RECESITE PLIS (?)
ringrazio comunque tutte quelle anime pie che hanno messo la storia fra le seguite,preferite e ricordate perchè non avete idea di quanto mi rendiate felice <3
un bacione!!

Alyss
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Alyss_