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Autore: _fioredineve_    06/11/2016    1 recensioni
Non avrebbe più visto il giorno ma solo la notte.
Non avrebbe più visto i colori, ma solo il nero.
Non avrebbe più visto i volti delle persone a lei care, poteva solo immaginarli.
Lei che odiava il nero era costretta a viverlo.
La bambina spensierata e felice che era stata per quei dieci anni ora non c'era più.
Hermione Granger aveva perso tutta la sua allegria e innocenza alla sola età di dieci anni.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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24
24. Una sera di fine autunno.

Si girava e rigirava all'interno delle sue coperte, fuori infuriava un temporale degno di nota.
Aveva sempre avuto un rapporto particolare con i temporali, un rapporto fatto di odio  e amore.
Avvolta nelle sue coperte si girò per l'ennesima volta volgendo lo sguardo verso la finestra, di tanto in tanto la stanza s'illuminava a causa dei lampi e il rombo del tuono non tardava mai ad arrivare. Era un temporale, uno di quelli di fine autunno, di quelli che preferisci startene a casa avvolta da una coperta calda, una tazza di the o cioccolata bollente tra le mani, la musica in sottofondo, la lampada del piccolo comodino accesa come unica luce e un libro poggiato sulle gambe come compagnia. Una giornata di fine autunno perfetta, l'ideale per una persona come lei, una giornata degna di essere amata.
Strinse tra i pugni le coperte celesti sospirando e pensando: non sentiva Fred e non lo vedeva da quel giorno, da quella sera; non avevano una conversazione decente da molto, solo qualche fugace 'Come stai?', 'Tutto bene', 'Ci sentiamo presto'.
Stanca di non riuscire a prendere sonno si alzò, abbandonando il tepore delle coperte. Accese la lampada sulla scrivania e prese un vecchio album fotografico: aveva l'aria consunta e la copertina era rovinata negli angoli.
Iniziò a sfogliarlo, durante quel periodo aveva sfogliato con tanto entusiasmo quell'album; grazie a Luna poteva vedere ciò che quegli anni di buio le avevano tenuto nascosto. Quelle dell'anno appena trascorso la ritraevano spesso con Fred - anzi, sempre.
Il picchiettare della pioggia contro il vetro della finestra la ridestò dai suoi pensieri, stava cadendo più forte di prima. Avvertiva la sua mancanza e a causa di quel temporale questa si faceva sentire più forte e viva che mai. Il picchiettare della pioggia iniziò a variare, confondendola, c'era un ticchettio diverso.
Qualche secondo e lo scroscio della pioggia era regolare, qualche secondo dopo eccolo di nuovo quel ticchettio.
Ancora più confusa si alzò andando verso la finestra, ci mise un po' per distinguere la folta chioma rossa in tutto quel buio e quella pioggia. Preoccupata s'infilò una giacca così, alla rifusa, e le scarpe. Scese le scale di corsa e afferrò l'ombrello lasciato dai genitori qualche ora prima all'entrata.
Uscita in veranda il vento freddo la investì in pieno facendola rabbrividire, si avvolse di più all'interno della giacca nera che indossava "Fred..." sussurrò cercando di farsi notare, ma il rumore della pioggia copriva ogni suo sussurro, demoralizzata e annoiata aprì l'ombrello avanzando verso il ragazzo che - finalmente - aveva notato la sua presenza.
"Hei" disse lui ad alta voce e con fin troppa allegria, si beccò una lieve spinta da Hermione che gli intimava - usando alcuni gesti - di abbasare il volume della voce.
"Hei un corno! Sai che ore sono? E che ci fai qui?" era preoccupata, la voce oltre che roca e le era uscita disperata dalle labbra, fortuna che la pioggia attutiva quasi ogni rumore o parola.
"Sono qui per parlarti" ora bisbiagliava anche lui, scandendo per bene le parole con le labbra in modo da farsi comprendere del tutto sorridendole, era allegro, ciò stava a significare che non era accaduto niente di grave. Una piccola parte di lei tirò un sospiro di sollievo.
"E di cosa? Deve essere davvero importante per portarti qui in piena notte, soprattutto con una tempesta simile"
"Di noi" Hermione spalancò gli occhi, era rimasta senza parole, sorpresa da come le avesse dette con una semplicità sconvolgente e innocente. Strinse la presa intorno al manico dell'ombrello facendo sbiancare le nocche delle sue piccole mani "Allora entriamo, rischi di prenderti un accidenti fermo qua fuori sotto alla pioggia" lo coprì con l'ombrello afferrandogli poi il polso, sorridendo "No, no, no, aspetta!" urlacchiò Fred fermando entrambi "Se entriamo rischio  di perdere il coraggio" farfugliò imbarazzato.
"Oh, okay" rispose solamente, continuando a fissarlo, l'unico rumore udibile era quela della pioggia che batteva incessante sull'ombrello, le case e l'asfalto "Ti avevo promesso una risposta no? Ebbene... voglio stare con te, voglio poterti voler bene come dico io. So che ti ho fatto aspettare tanto, non sarà neanche una dichiarazione degna da premio Oscar, ma spero tu possa darmi una possibilità, mi accontenterò anche di un tuo rifiuto, non ti lascerei mai sola" il silenzio, Hermione ci mise un po' per metabolizzare e comprendere tutte le parole che le erano state appena dette con tanta fretta, Fred era fermo dinnanzi a lei con l'affanno, lo sguardo serio e turbato; si era messo in gioco e ora toccava  a lei dargli una risposta, sorrise lasciando cadere l'ombrello e abbracciandolo. La pioggia continuava a cadere, anche se in modo lieve rispetto a prima, i brividi  causati dall'acqua gelida la spinsero a stringersi di più contro il petto - altrettanto freddo - del ragazzo che con delicatezza la strinse a sè "Prometto di non farti soffrire, mai" gli sussurrò all'orecchio alzandosi sulle punte delle sue scarpette di ginnastica , Fred sorrise, avvertiva il calore del suo respiro sul suo collo "Lo stesso vale per te, non ti lascerò sola nè ti farò soffrire, mai"

"Quindi..."
Harry la guardava con sguardo indagatore, l'aveva chiamato a casa per parlagli di una cosa importante, di quella cosa importante "Stanotte Fred è venuto sotto casa mia..." cominciò sorridendo imbarazzata, abbassò lo sguardo per poi puntarlo negli occhi verdi del suo migliore amico "... io... lui... insomma, hai capito" sbottò infine, ancora incredula.
"Ho capito, tranquilla" Harry le sorrise scompigliandole i capelli, si aspettava una di quelle raccomandazione del tipo 'Sta attenta' o 'Se si azzarda a farti soffrire se la vedrà con me', ma il sorriso che le donò era più rassicurante di qualsiasi altra parola.
Perchè il rapporto tra lei e Harry non era nato su semplici parole, ma grazie ad alcuni gesti, ad alcune azioni. I rapporti che nascono così sono tra quelli più semplici, più puri; è grazie a lui se Hermione ha capito il significato di avere un amico, un fratello su cui contare. E' grazie a lui se ha capito che i gesti valgono più di qualsiasi altra parola, più di quasliasi altra rassicurazione.
"Ti voglio bene, Harry" lo abbracciò, come quando erano piccoli.

Ebbene... sì, devo dirlo.
Eccoci al penultimo capitolo di questa storia, ancora non ci posso credere.
Sto scrivendo adesso una bozza per l'ultimo capitolo, l'epilogo è già pronto e... oddio tra poco scoppio in lacrime AHAHAHAHA.
Vorrei risparmiare qualsiasi pensiero e parola per i saluti finali di questa storia e i ringraziamenti (e vi assicuro che ne sono tantissimi!!)
So che vi state domandando di Luna e Draco, nel prossimo capitolo ci saranno anche loro, tranquilli!
Ora vi lascio, ovviamente vi lascio le solite raccomandazioni, ormai dovreste conoscerle a memoria lol
Grazie, a presto.

Vera.
   
 
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