Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Vavi_14    12/11/2016    3 recensioni
Per Jungkook, essere quello che è oggi costituisce un nuovo inizio.
Ma non è stato sempre così: il percorso che lo ha portato ad accettare se stesso e, soprattutto, ad aprire il suo cuore agli altri, ha rappresentato per lui un ostacolo difficile da superare.
Dal capitolo I:
[…]Fuori dalla finestra, la neve imbianca i tetti di una Seoul congelata e i riscaldamenti, quella mattina, non hanno proprio voluto saperne di partire. Si stringe un poco nella sua felpa nera, quella che un tempo usava per le giornate di ozio passate a giocare ai videogiochi; tira giù entrambi i polsini e saltella sul posto, mentre ascolta attentamente le parole del coreografo. Percepisco il vostro impegno, dice, ma non è ancora abbastanza. Il suo tono è tranquillo, tutti sanno che non vuole spaventarli, né spingerli troppo oltre il loro limite. Ma non è abbastanza: Il suono di quelle parole martella nelle tempie di Jungkook tanto quanto il dolore delle dita paralizzate dal freddo. […]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I
 







Jungkook scruta, ancora una volta, l’enorme spazio che ospita la sala in cui il suo gruppo sta provando l’ultima coreografia. Nonostante ormai siano diversi mesi che li hanno trasferiti lì, non riesce a fare a meno di pensare che quel luogo sia grande almeno tre volte il loro dormitorio e, purtroppo, almeno tre volte più freddo.
Fuori dalla finestra, la neve imbianca i tetti di una Seoul congelata e i riscaldamenti, quella mattina, non hanno proprio voluto saperne di partire. Si stringe un poco nella sua felpa nera, quella che un tempo usava per le giornate di ozio passate a giocare ai videogiochi; tira giù entrambi i polsini e saltella sul posto, mentre ascolta attentamente le parole del coreografo. Percepisco il vostro impegno, dice, ma non è ancora abbastanza. Il suo tono è tranquillo, tutti sanno che non vuole spaventarli, né spingerli troppo oltre il loro limite. Ma non è abbastanza: il suono di quelle parole martella nelle tempie di Jungkook tanto quanto il dolore delle dita paralizzate dal freddo. Ha provato e riprovato da solo, anche quando gli altri dormivano, senza mai chiedere consiglio, senza mai interpellare nessuno: mesi e mesi di convivenza con i suoi compagni gli hanno fatto capire che è fortunato ad avere degli amici così, ma questo non lo ha invogliato ad aprirsi con loro, né a condividere i suoi timori.

In quel momento c’è solo lui e i suoi dannatissimi errori.

«Jungkook, i tuoi movimenti vanno bene, ma devi cercare di mantenere la posizione. Presta più attenzione a come si muovono gli altri».

Le parole del coreografo lo risvegliano dal torpore. Annuisce in modo vigoroso, cercando di nascondere la fatica e la frustrazione. Si avvicina ai compagni, pronto per ricominciare, quando la voce di Namjoon lo raggiunge quasi di soppiatto, come un sussurro: «Ce la faremo», gli dice, e accompagna l’incoraggiamento con un debole sorriso. Jungkook piega il capo in segno di assenso, ma non riesce a ricambiare quell’espressione gioviale.
Lancia un’occhiata agli altri e scorge sui loro volti i segni di un’estrema stanchezza. Taehyung si accorge del suo sguardo e anche lui gli sorride. Risponde con la medesima, impercettibile, flessione della testa, poi si guarda le scarpe e attende l’attacco della musica.

Sì, forse ce la faranno.
 
 

 


















______________

Buonasera a tutti!
Quella che vi propongo è una raccolta di flash che prende ispirazione, per l’appunto, dall’ascolto prolungato di Begin e, soprattutto, da una riflessione sul testo che la compone. L’intento è quello di provare a ripercorrere la crescita di Jungkook e, in particolare, i suoi stati d’animo nei momenti difficili, in rapporto all’interazione con i suoi compagni: in poche parole, com’è cambiato dagli esordi fino ad oggi. Non ci sono riferimenti temporali o cronologici specifici: si tratta perlopiù di “missing moments" (inventati di sana pianta, ovviamente XD) che seguono la carriera dei Bangtan.È un percorso che organizzerò pian piano: non so ancora quanti capitoli saranno, ma so già dove voglio arrivare.

Spero che avrete piacere di seguirmi e vi ringrazio per aver letto fin qui.


Alla prossima, se vorrete,


Vavi
  
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