Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Jeo 95    09/12/2016    2 recensioni
Storia ad OC scritta a quattro mani di Jeo 95 e Lord_Ainz_Ooal_Gown [ISCRIZIONI CHIUSE]
***
In un universo alternativo, dodici casate vivono in equilibrio tra loro sotto la guida di un re saggio e giusto.
Non sempre però la pace ha regnato sovrana, ed ora forze antiche e oscure stanno facendo ritorno per sconvolgere la tranquillità delle dodici casate.
Toccherà ai più valorosi guerrieri entrare in azione per fermare l'oscurità che rischia di sconvolgere i mondi. Ci riusciranno?
***
Ok, non sono il massimo nelle introduzioni, ma lascerò a voi il giudizio.
Storia scritta per contrastare/spezzare la monotonia letta ultimamente nelle fic OC che vengono pubblicate sul fandom.
Non prendetela male, ma sul serio ragazzi, un po' di fantasia!
Bacioni a tutti da
Lord_Ainz_Ooal_Gown & Jeo 95
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 11

 

~ ~ ~

 

Era una situazione alquanto strana se osservata dall'esterno. Ad un primo sguardo, sembrava solo che un nuovo scontro stesse per scaturire sul suolo della Luna tra due ragazzi pervasi da un qualche potere oscuro eppure, benché i loro poteri fossero decisamente spaventosi ed intimidatori, i due prossimi a combattere erano quasi l'uno l'opposto dell'alto, anche se il loro fine ultimo era pressoché lo stesso.

Da un lato, un cavaliere al servizio del Regno aveva 'rinunciato' alle sue fiamme scarlatte per usufruire di fiamme nere e spietate ed eliminare le minacce a fin da bene. Dall'altro, un ragazzo nato con dei poteri oscuri aveva 'rinunciato' ad utilizzarli per scopi malvagi, preferendo utilizzarli per affrontare una grossa minaccia a fin di bene.

C'era solo un piccolo problema. Per completare la sua missione, END doveva necessariamente occuparsi di Ashuros in un modo decisamente non piacevole visto che comportava la morte di quest'ultimo.

I due erano intenti a fissarsi da diversi secondi ormai e nessuno dei due si era mosso. Solo le fiamme di END avevano continuato ad agitarsi intorno a lui, bruciando il terreno pallido come se fosse semplice erba. Entrambi stavano osservando il proprio avversario e decidendo una tattica vincente.

END era conscio del proprio potere ed era fiducioso nella sua vittoria ma sapeva anche che Ashuros non era solo chiacchiere e che, nel precedente conflitto tra Ophiucus e il resto delle casate, aveva eliminato almeno cinque guardiani da solo prima di essere sconfitto dagli altri. Decisamente non andava sottovalutato e, anche senza un braccio, era pericoloso soprattutto a causa del suo doppio potere che gli garantiva la possibilità di usare i poteri delle casate della Bilancia e del Serpente.

Ashuros, d'altro canto, stava avendo pensieri leggermente diversi. Sapeva bene dei poteri di END. Il predecessore di Natsu, secoli addietro, era stato costretto a ricorrere a quel potere tramite la principessa di allora e non era finita bene per i suoi nemici, tra cui vi era un antenato di Ophiucus. Il potere di END era talmente grande da poter rivaleggiare con un Spirito Maggiore ma aveva comunque delle limitazioni, benché fossero inutili in quel momento.

“Posso combattere solo con il mio spadone e non riuscirò a controllare al meglio il potere della gravità ora che non ho più un braccio. Inoltre la mia gamba è praticamente morta e ciò significa che se mi attaccherà non potrò schivare...” in quell'istante, vide END caricare entrambi i pugni in un solo movimento, avvolgendoli con le sue fiamme “Significa solo che devo resistere a tutto ciò che userà!”

Senza batter ciglio, END scaricò una rapida sequenza di pugni infuocati addosso ad Ashuros, colpendo principalmente il torace e la testa. Ciascun colpo generò delle violente fiammate ma nessuno di essi riuscì a far indietreggiare il guardiano del Serpente che, digrignando i denti fino a creparli, usò il potere della gravità per restare fermo in quel punto.

L'ultimo pugno lo colpì in pieno volto, generando una fiammata ancora più dirompente delle precedenti, riuscendo a sbalzargli la testa all'indietro. END pensò di averlo messo fuori combattimento con quell'ultimo colpo ma in una frazione di secondo, Ashuros si chinò violentemente in avanti, colpendolo con una testata in piena fronte. Gli occhi del cavaliere diventarono completamente bianchi e svariate crepe si aprirono sotto ai loro piedi, seguite da un'onda d'urto che lo scaraventò all'indietro di diversi metri.

Un grosso schizzo di sangue sporcò il volto di Ashuros il quale aveva riportato a sua volta una nuova ferita sulla fronte, ovvero un taglio dalla quale stava sgorgando parecchio sangue. Tutto quel liquido rosso unito al suo inquietante ghigno era più che sufficiente per spaventare anche il più tenace degli avversari.

Purtroppo END non era un avversario qualunque e, dopo i primi istanti di confusione, si rialzò in piedi e scattò verso Ashuros, colpendolo con un violento montante alla bocca dello stomaco che fece vomitare ulteriore sangue al guardiano, ormai allo stremo delle forze.

Cercando di sfruttare l'occasione, Ashuros provò a trasferire il suo potere attraverso il braccio di END per distruggerglielo ma il cavaliere se ne accorse e generò una violenta esplosione di fiamme nere che scaraventò in aria l'avversario. Prima di schiantarsi al suolo, però, Ashuros menò un fendente verticale dalla quale scaturì una lama di vento diretta verso END. Il carnefice incrociò le braccia davanti al volto e intercettò la lama di vento, venendo sospinto all'indietro. Dopo pochi metri però distese le braccia, dissolvendo la lama di vento che comunque gli aveva aperto due profondi tagli sugli avambracci.

-Sei ormai prossimo a morire ma hai ancora energie da sprecare.- commentò END senza curarsi delle ferite. Il suo corpo non era nelle condizioni migliori a causa dello scontro con Rogue ma l'enorme power-up in termini di potere magico era più che sufficiente per sopperire alla stanchezza fisica. Inoltre questo era l'ultimo avversario da eliminare ed era già in fin di vita.

Un leggero rantolo catturò la sua attenzione e, con sua somma sorpresa, vide Ashuros rialzarsi grazie al suo spadone conficcato nel terreno. La sua aura oscura si era quasi dissipata completamente eppure non ne voleva sapere di andare giù.

“Dannato mostro... quei colpi fanno male.” Ashuros riuscì a restare in piedi osservando il suo avversario “C'è ancora una cosa che devo fare ma avrò bisogno di tempo e di certo lui non mi lascerà neanche respirare. Devo allontanarlo in qualche modo”.

Portando all'indietro il braccio destro, il ragazzo si preparò ad un violento affondo ma all'ultimo conficcò il suo spadone nel terreno, confondendo END che non riuscì a difendersi in tempo dalla violenta esplosione di energia che scaturì sotto ai suoi piedi. La potenza dell'attacco, unità al potere della gravità inversa, lo scaraventarono nel vuote dello spazio, impedendogli di fermarsi anche con l'ausilio delle sue fiamme oscure.

Sedendosi a terra contro una grossa roccia, Ashuros chiuse lentamente gli occhi “E ora... manteniamo fede a quella dannata promessa...”
 

* * *

 

Nell'enorme sala dove tutti i guardiani erano riuniti insieme ad alcuni dei loro studenti, il conflitto era lungi dal concludersi. Malgrado gli sforzi dei vari guerrieri, i cavalieri di Ophiucus stavano pian piano prendendo terreno e ormai i servitori del Re erano con le spalle al muro.

Un colpo fortunato di un'armatura colpì Daisy in pieno petto, facendola schiantare a terra ma, prima che potesse ucciderla, Ginevra colpì il centro del nemico con un poderoso pugnò che lo scaraventò contro una decina di armature, facendole cadere tutte a terra.

-Stai bene?- Daisy si rialzò barcollando dopo qualche secondo e annuì alla guardiana del Toro che si lanciò nuovamente nella mischia insieme ai suoi compagni mentre l'allieva di Ashuros provò a riprendere fiato.

-N... non va bene... sono troppi...-

Ohi mocciosa!

La rosata trasalì all'istante guardandosi attorno in fretta e furia. Rendendosi conto del fatto che la voce era echeggiata nella sua mente, provò a risponderle “A... Ashuros-san...?”

No, sono la fatina dei denti che ti prenderà a calci in culo se dirai un'altra idiozia del genere.” sibilò la voce facendola sussultare sul posto ed impallidire all'istante “Ora ascoltami attentamente perché non ho molto tempo e devo mantenere una stupida promessa. Voglio che tu distenda il braccio destro in avanti con il palmo della mano verso l'alto”.

Tentennando per qualche secondo, Daisy fece come richiesto, catturando l'attenzione di Lance e Isaiah vicini a lei. Il guardiano del Capricorno la guardò confuso -Daisy, cosa stai...?- le parole gli morirono in bocca non appena vide una bilancia dorata materializzarsi sopra la mano della ragazza, la quale fissò con occhi sbarrati il piccolo oggetto.

Mocciosa, conosci il rito di passaggio, non è vero?” domandò Ashuros con voce annoiata ma al tempo stesso sbrigativa.

“Ma... ma... Ashuros-san... questa è...!”

La fottutissima bilancia dorata del guardiano della Bilancia! Indovinato! Ora basta perdere tempo e rispondi alla mia domanda!

“I... io la conosco... ma non capisco p... perché...”

Usa quella cazzo di testa che ti ritrovi attaccata al corpo! Devi diventare la prossima guardiana della Bilancia perché attualmente quella casata non ha nessun guardiano! Comprendi?!” Ashuros maledì mentalmente la sua controparte bianca per avergli chiesto di mantenere una promessa del genere.

Daisy sgranò gli occhi all'inverosimile sentendo le lacrime pizzicarle gli occhi. Se non c'era più nessun guardiano significava che...

Mocciosa, non ho molto tempo perciò datti una regolata. Non c'è altro modo e prima che tu lo chieda, NO. Il tuo maestro non tornerà mai più.” sentendola singhiozzare Ashuros imprecò sottovoce. Perché doveva essere tutto così complicato? Ignorando una possibile risposta, l'ex guardiano della Bilancia si concentrò intensamente.

Daisy, per il potere conferitomi da Libra-sama, io ti nomino mia erede e nuova guardiana della casata della Bilancia. Giuri di proteggere, servire e non tradire mai la tua casata?

“A... Ashuros-san... io... io...” Daisy fu quasi lieta di non dover parlare perché era certa che le sue lacrime le avrebbero impedito di proferir parola.

I tuoi compagni stanno per morire, non è vero?

Quella domanda la colpì come un fulmine, costringendola a guardarsi attorno. Ormai tutti i suoi compagni si erano accorti della bilancia dorata e si erano stretti intorno a lei per proteggerla da qualsiasi attacco che avrebbe potuto interrompere la cerimonia di passaggio.

Questo sarà il mio ultimo avvertimento, mocciosa. Giuri di proteggere, servire e non tradire mai la tua casata?

“Io... io... lo giuro.” la timidezza e l'incertezza svanirono completamente dal cuore e dalla mente di Daisy mentre sfiorava la targhetta alla base della bilancia, incidendo il suo nome nell'oggetto.

HEH! Congratulazioni mocciosa, ora tutte le grane e le scartoffie che arrivano insieme al titolo sono tutte tue.” commentò Ashuros con voce vagamente divertita “E vedi di fare qualcosa per la tua timidezza o sarò costretto a fartela andar via con le maniere forti...

La voce svanì subito dopo e Daisy posò a terra il suo pupazzo. La bilancia, sua nuova arma, si trasformò in due piccole sfere dorate che andarono ad appoggiarsi sui dorsi delle sue mani, diventando degli strani guanti corazzati privi di dita che le arrivavano fino ai gomiti. Intorno a ciascun polso c'era un piattino intento a levitare in senso orario intorno all'articolazione.

Alzando lo sguardo, Daisy osservò per un'ultima volta i suoi compagni prima di alzare il braccio destro. Il piattino brillò di un'intensa luce azzurra e la ragazza urlò -Tenetevi a qualcosa!-

Prima che qualcuno potesse chiederle di che cosa stesse parlando, un gigantesco tornado si formò al centro del salone, iniziando a trascinare al suo interno i vari detriti presenti nella stanza così come tutte le armature. Ginevra affondò i piedi con forza nel pavimento per non essere trascinata via e afferrò Yato e Ayumi prima che fossero risucchiati a loro volta. Lance usò i suoi poteri per proteggere sé stesso, Nami e Neren, mentre Akane bloccò con delle grosse radici le sue gambe e quelle di Isaiah.

Chiudendo lentamente le dita della mano, Daisy riuscì a trasformare il tornado in una grossa sfera d'aria al cui interno continuava ad imperversare la tempesta, scagliando le armature e i detriti in tutte le direzioni al suo interno. Socchiudendo gli occhi a causa dello sforzo, portò indietro il braccio sinistro e creò una sfera di energia grigia nella mano.

Era un attacco che aveva visto usare una sola volta ad Ashuros e non aveva mai provato a riprodurlo a causa della sua debole affinità con la gravità ma ormai lei era la guardiana della Bilancia e la gravità era al suo comando.

La sfera iniziò a tremare tra le sue dita e, spostando lo sguardo verso il centro della sfera di vento, urlò “Graviton Smasher!!!” scagliando poi con tutta la sua forza la sfera di gravità. Il suo attacco entrò all'interno della tempesta fermandosi esattamente al centro della sfera più grossa.

Avvertendo le sue energie venirle meno, Daisy chiuse la mano sinistra intorno al pugno destro e la sfera di gravità sfarfallò per un solo istante per poi attirare a sé tutte le armature e i detriti presenti all'interno della sfera-tornado, accartocciandoli e compattandoli con incredibile violenza, fino a quando non rimase solo un'enorme sfera di metallo scuro che si schiantò al suolo, lasciando tutti senza parole.

Un leggero tonfo si udì alle loro spalle e, girandosi, videro Daisy accasciata al suolo con la bilancia dorata al suo fianco e un sorriso stanco sulle sue labbra.

Grazie di tutto... Ashuros-san...
 

* * *

 

Sospirando pesantemente, il guardiano del Serpente appoggiò la testa contro la roccia, poco prima che una specie di meteora di fiamme nere si schiantasse a qualche decina di metri da lui. Senza neanche guardare, intuì che si trattasse del suo avversario di ritorno dalla gita nel vuoto cosmico.

END lo fissò con sguardo quasi impassibile. Quell'ultimo attacco era riuscito a spezzare la sua maschera, mostrando un leggero strato di odio nei suoi occhi -Davvero una mossa astuta, traditore, ma non capisco a cosa ti sia servita-.

-Lascia stare, fiammifero marcio, non capiresti.- ribatté Ashuros rialzandosi a fatica mentre END chiamò a sé tutte le sue fiamme per creare un'enorme sfera di fuoco sopra di sé -E' ora di finirla. Addio, traditore. Black Flame of the End!- e con un semplice movimento delle mani, scagliò l'enorme sfera infuocata verso il suo bersaglio che, per tutta risposta si limitò ad alzare lo spadone verso l'alto.

L'attacco centrò in pieno Ashuros, avvolgendolo in fiamme oscure ed affamate, generando un'imponente colonna infuocata che fece tremare tutta la Luna con la sua potenza.

END rilassò leggermente lo sguardo -Missione compiu...-

-Melody of the God Snake...-

Sgranando gli occhi all'inverosimile, END individuò la sagoma di Ashuros in mezzo alle sue fiamme. Il guardiano del Serpente non si era mosso di un millimetro neanche dopo l'attacco, ignorando completamente le fiamme che ormai stavano divorando il suo intero corpo. Il suo inquietante ghigno parve risplendere di rosso così come il suo occhio destro, l'unico che gli era rimasto. Quasi lasciandosi andare, abbassò il suo braccio, annunciando il suo ultimo attacco.

-Hurricane Blow!-

Un enorme serpente alato si formò alle sue spalle per poi scagliarsi in avanti insieme ad un imponente lama d'aria che scavò un grosso squarcio nel terreno, avanzando verso END il quale non riuscì a difendersi in tempo ma quando ormai era certo di essere colpito, l'attacco gli passò di fianco, mancandolo per pochi centimetri, continuando per svariati metri fino ad estinguersi insieme al serpente.

Riportando lo sguardo su Ashuros, END sgranò nuovamente gli occhi nel vedere il suo spadone in frantumi così come il suo braccio destro. Il resto del suo corpo era stato ormai divorato dalle fiamme ed erano già visibili le ossa insieme a ciò che restava dei suoi organi.

Barcollando in avanti, Ashuros chiuse lentamente il suo unico occhio ripensando all'ultima volta in cui aveva assaggiato il sapore della sconfitta.


 

Fiamme scarlatte lo circondavano, divorando ciò che restava della casata della Bilancia, il luogo dove si era appena concluso lo scontro più difficile della sua vita. Poco lontano da lui, riversi nel loro stesso sangue, c'erano il guardiano del Capricorno e la guardiana dei Pesci, entrambi uccisi dal suo spadone.

Accasciati contro una parete ormai distrutta, invece, c'erano i corpi del guardiano dell'Acquario e la guardiana dell'Ariete. Infine, ai suoi piedi, c'era la forma immobile del guardiano della Bilancia, morto per mano della sua oscurità.

Ashuros provò a muoversi ma le sue gambe e il suo braccio destro erano schiacciati da dei grossi blocchi di roccia e radici spesse intente a stritolarlo.

-Tsk, stupido guardiano dello Scorpione... se non fosse stato per la guardiana della Vergine avrei ucciso anche lui.- le sue parole erano prive di qualsiasi emozione e al crollo di una colonna poco lontana, non parve neanche rendersene conto. Ormai era arrivata la sua ora. Pochi istanti priva aveva avvertito il potere di Ophiucus svanire nel nulla, probabilmente sconfitto dagli altri Spiriti Maggiori.

Sospirando, il giovane guerriero chiuse gli occhi ma pochi secondi dopo, sentì dei passi avvicinarsi a lui. Sforzandosi, aprì l'occhio destro e vide lo spirito della Bilancia in ginocchio di fianco al cadavere del suo guardiano.

-Hai preservato l'equilibrio fino all'ultimo, Alexander. Riposa in pace.- sussurrò la donna accarezzando la guancia del giovane caduto in nome della sua casata. Sorridendo mesta al destino del suo allievo, si girò quindi verso Ashuros, fissandolo con uno sguardo non pieno di odio o di rabbia, bensì di pietà.

-Cosa vuoi Spirito? Non provare nemmeno a dire 'Mi dispiace' o stronzate simili.- sputò Ashuros digrignando i denti a causa del dolore alle gambe.

-Vuoi vivere?- domandò Libra con voce calma, sorprendendolo -Il mio guardiano è morto e Ophiucus è stato sconfitto. Non c'è nulla che tu possa fare ora come ora ma, se desideri vivere, io ti darò un nuovo scopo-.

-Perché mai dovrei accettare la tua offerta? Non voglio diventare un tuo servitore!-

-E non lo diventerai. Sigillerò i tuoi poteri oscuri e rinascerai come guardiano della Bilancia, il cui scopo sarà preservare l'equilibrio nel nostro Regno.- spiegò Libra materializzando una maschera bianca nella mano destra e una bilancia dorata nella mano sinistra -Dunque, Ashuros del Serpente, cosa rispondi?-

Il moro la fissò per qualche secondo, studiando il suo sguardo. Dopo diversi interminabili minuti, il ragazzo chiuse gli occhi e sbuffò. In fondo, cos'aveva da perdere?

-Dammi quella dannata maschera.- distese in avanti il braccio sinistro e prese la maschera, avvicinandosela poi al volto -Ah vedi di farmi stare lontano dai membri della casata della Vergine. Tutte quelle loro regole mi fanno imbestialire...- e si coprì il volto mentre Libra ridacchiò leggermente.

-Farò in modo che tu stia lontano da loro, ma non posso assicurarti che loro faranno lo stesso.- disse lo spirito con un sorriso nascosto dal velo sul suo volto -Allora, sei pronto, Ashuros della Bilancia?-

I capelli del suo nuovo guardiani si tinsero di bianco e una strana energia sollevò le rocce e le radici, liberando il suo corpo. Alzandosi a fatica, l'albino si inchinò davanti al suo nuovo spirito -Quali sono i vostri ordini, Libra-sama?-


 

Il corpo di Ashuros si abbatté al suolo, iniziando lentamente a dissolversi in cenere. Un piccolo sorriso si formò sul suo volto ormai sfigurato mentre un ultimo pensiero gli attraversava la mente.

“Eh... alla fine aveva ragione Libra-sama, quella biondina non ne voleva proprio sapere di starmi lontana...”

Con un'ultima fiammata oscura, il suo corpo e la sua arma si dissolsero nel nulla e la cenere venne dispersa nel vuoto più totale, lasciando END da solo sulla Luna. Il cavaliere si guardò lentamente le mani e, per qualche ragione a lui sconosciuta, si ritrovò a tremare.

-Quel colpo... se mi avesse colpito...- scuotendo la testa, si liberò di quei pensieri e si avvolse con le sue fiamme, teletrasportandosi verso il palazzo reale. Aveva un ultimo compito da svolgere e forse era il più difficile di tutti.
 

* * *

 

Un urlo disperato echeggiò tra le pareti della stanza mentre Nikki tentava invano di aprire l'enorme portone con la semplice forza bruta. Da quando END se n'era andato, le luci sul corpo del serpente avevano iniziato a spegnersi. Una era spenta già dal loro arrivo e Yukino aveva detto che si trattava di Pride, probabilmente ucciso da uno degli altri guardiani.

Si erano quindi spente cinque luci nello stesso momento e la disperazione di Nikki aveva raggiunto nuovi livelli non appena la più giovane delle principesse le aveva rivelato che Shoichi, suo fratello, era legato ad una di quelle luci appena spente. Da quel momento in poi, la guardiana della Vergine aveva rivolto tutto il suo potere magico contro il portone nel disperato tentativo di aprirlo prima che fosse troppo tardi.

Dopo pochi minuti, la settima luce si era spenta. Tutti i peccati erano stati eliminati e restava solo quella del guardiano, quella di Ashuros.

Ormai a corto di energie, Nikki aveva iniziato a colpire il portone con pugni, calci e spallate, piangendo ad ogni colpo ed urlando, quasi ordinandogli, di aprirsi. A nulla erano valsi i tentativi delle principesse o di Rogue di fermarla, lei li aveva completamente ignorati ed aveva continuato a provare.

Infine, con un sonoro lamento, le due enorme ante del portone avevano iniziato a muoversi. La giovane guardiana aveva alzato lo sguardo con gli occhi colmi di speranza ma tutte le sue emozioni erano state spazzate via dalla disperazione più cupa nel momento stesso in cui aveva visto spegnersi l'ottava luce.

Pochi secondi dopo, END ritornò da loro tramite un vortice di fiamme per poi inchinarsi di fronte a Lucy -Tutte le minacce sono state eliminate. Missione compiuta.- subito dopo il potere di END svanì nel nulla e Natsu ritornò quello di sempre ma con uno sguardo colmo di rimpianto. Lui non un guerriero votato ad uccidere ed aveva osservato attraverso i suoi stessi occhi l'operato di END fino alla morte di Ashuros.

Rapidi passi gli fecero alzare la testa giusto in tempo per ricevere un sonoro schiaffo da parte di Nikki che lo colpì sulla guancia destra per poi rincarare la dose sulla sinistra e ripetere.

-Perché?!- le sue lacrime ormai le avevano annebbiato la vista ma non le serviva l'occhio di un falco per notare una chioma rosata davanti a lei -Perché li hai uccisi?! Shoichi era mio fratello! Era la mia famiglia!- gli schiaffi diventarono pugni ma Natsu non fece nulla per bloccarli. Prima che un nuovo colpo potesse raggiungerlo però, Lucy si mise in mezzo, ricevendolo al posto suo.

-Lucy-nee!- Yukino fece per aiutarla ma la sorella la fermò, rialzandosi da sola per poi guardare la guardiana della Vergine.

-Nikki, non prendertela con lui. Sono io che gli ho ordinato di...-

SLAP!

Rogue e Natsu sgranarono gli occhi all'inverosimile. Nikki aveva appena colpito la principessa con un ceffone in pieno volto, facendola barcollare all'indietro.

-LO SO BENISSIMO CHE SEI STATA TU!- la sua voce ormai era spezzata dalla disperazione ma ciò non le impedì di afferrare Lucy per il colletto del vestito e avvicinarla a sé -Loro... loro... loro erano le persone a cui tenevo di più! Zenas! Vanres! Perfino la mia allieva Flavia! Sono tutti morti a causa di questo stupido conflitto! Tutto questo è successo perché nessuno mi ha mai parlato di mio fratello, del mio potere, della mia dannata capacità di poter riscrivere le regole del mondo fino a questi livelli!!!- lentamente lasciò andare la principessa cadendo in ginocchio davanti a lei, cercando di sopprimere i suoi singhiozzi -Io volevo solo poter vedere il mondo insieme a loro... andare ai festival con Zenas e Vanres... allenarmi con la mia allieva... passare del tempo con Ashuros senza essere costretta ad usare una proiezione astrale... eppure... eppure...- i suoi occhi ormai rossi a causa del continuo pianto incontrarono quelli di Lucy -Eppure alla fine di tutto io resterò sola a causa di una guerra vecchia di secoli...-

Lucy si inginocchiò davanti a lei e la chiuse in un abbraccio materno, lasciandola sfogare per qualche minuto e massaggiandole la schiena sussurrandole qualcosa all'orecchio per farla calmare -Nikki, sono probabilmente la peggior principessa mai esistita. Non solo ti ho tenuta all'oscuro di tutto ma ti ho anche portato via le persone a te care. Non ti chiedo di perdonarmi perché non sono degna del tuo perdono ma ti chiedo di fare questo ultimo sforzo per il Regno e per tutti i tuoi compagni.- la principessa alzò lo sguardo verso il soffitto -Gli altri stanno ancora combattendo e Daisy è diventata guardiana della sua casata grazie al rito di passaggio...-

-D... Daisy è...?-

-Posso percepire le energie dei guardiani e quella di Daisy lo avvertita poco fa, ciò significa che è diventata una guardiana a tutti gli effetti. Forse Ashuros l'ha nominata sua erede mentre affrontava END ma ciò significa che, anche se cambiato, ha voluto mandare avanti la dinastia della casata della Bilancia. Ha voluto dare al Regno una nuova guardiana che potesse proteggerlo ed è per questo che ti chiedo di andare avanti. Tu sei la sola che può fermare Ophiucus!-

Nikki abbassò lo sguardo, ripensando per un attimo a tutti i suoi amici che l'avevano accompagnata durante il suo viaggio.

Asciugandosi le lacrime con una mano, si rialzò insieme a Lucy ed annuì, superando l'enorme portone insieme agli altri quattro. Tutti sgranarono gli occhi nel vedere gli Spiriti Maggiori imprigionati dentro a delle strane capsule, quasi come se fossero addormentati.

-Dobbiamo aiutarli.- disse Rogue avvicinandosi alla capsula di Leo per tentare di liberarlo. Gli altri annuirono ma Lucy disse a Nikki di andare avanti e le diede ciò che le restava di potere magico per ridarle le forze. Ben presto, anche Yukino e i due cavalieri le diedero le loro energie e la giovane guardiana si sentì nuovamente pervasa dal potere magico.

-Non vi deluderò.- dopo un solo cenno del capo, si mise a correre lungo quell'oscuro corridoio notando altre capsule lungo il percorso tra cui quelle contenenti il Re in persona e altri leali servitori che si erano opposti ad Ophiucus, tra cui gli allievi di alcuni guardiani.

Finalmente, giunse davanti a quella che sembrava una grossa porta ma che in realtà era una strana nebbia nera che le impediva di vedere cosa ci fosse dall'altra parte. Ovviamente lei sapeva cosa l'attendeva e l'enorme quantità di potere magico oscuro che avvertiva al di là di quella nebbia era un chiaro avvertimento. Scuotendo la testa e rafforzando il suo spirito, la attraversò senza batter ciglio, ritrovandosi in un enorme salone circolare fatto completamente di roccia nera con diverse torce appese alle pareti e un trono al centro, sulla quale era seduto colui che aveva dato via a tutto.

Ophiucus la fissò con sguardo divertito -Vedo che alla fine sei arrivata e ciò significa che i miei servitori non esistono più. Un vero peccato, non trovi?-

-TACI!- una grossa quantità di potere magico scaturì dal corpo della guardiana, crepando il terreno intorno a lei -Non ti permetterò di parlare di loro! E' solo colpa tua se sono morti e ora porrò fine a questo inutile conflitto!- con dei rapidi movimenti della sua penna, iniziò a scrivere delle parole a mezz'aria che brillarono per poi andare ad incidersi al suolo.

-Solid Scripture! Light World!- l'intera stanza parve dissolversi per poi essere rimpiazzata da uno sconfinato mondo bianco privo di qualsiasi cosa. Ophiucus inarcò un sopracciglio alzandosi in piedi e il suo trono si dissolse poco dopo. Guardandosi attorno, lo spirito oscuro decise di non perdere tempo e scagliò dei grossi serpenti di oscurità verso Nikki la quale non batté ciglio.

-Solid Scripture! Rule: No War Zone!- Ophiucus sgranò gli occhi nel vedere i suoi serpenti dissolversi nel nulla e il sorriso di Nikki lo innervosì non poco.

-Sono io che ti ho riportato in questo mondo e sarò io a sigillarti! Se le mie regole possono riportare uno Spirito Maggiore nel nostro Regno allora potranno di sicuro impedirgli di combattere! Ora, in questo mondo di luce eterna, tu non potrai nuocermi in alcun modo!-

-Ne sei certa?- domandò l'uomo con un ghigno e Nikki, senza possibilità di ribattere, cadde in ginocchio tenendosi la testa in preda a dei forti dolori che andarono via via intensificandosi.

“P... perché?! Le mie regole dovrebbero impedirgli di farmi del male!” la giovane guardiana si dimenò a terra strillando a causa di un'improvvisa fitta e Ophiucus rise compiaciuto -Ti starai chiedendo che cosa ho fatto, non è vero? Beh, devi sapere che ti ho semplicemente fatto rivivere episodi del tuo passato e purtroppo per te, i tuoi ricordi non rientrano in nessuna forma di attacco. In fondo è il tuo passato e solo tu potresti resistergli ma sono sicuro che la morte del tuo caro amico Zenas o della tua allieva siano ricordi troppo forti per essere affrontati!-

La ragazza provò a non pensare a nulla ma tutti i ricordi dolorosi continuarono ad affollarsi nella sua mente, facendola strillare al limite dell'esasperazione. Ormai non riusciva neanche a pensare lucidamente a causa di quei maledetti ricordi.

“Un attimo... ricordi?” sforzandosi immensamente, Nikki ripensò al momento in cui era diventata guardiana. Uno dei momenti più belli della sua vita. Il suo passato non era pieno solo di brutti ricordi ma anche di emozioni e momenti bellissimi che non potrebbe mai dimenticare!

-S... Solid Script...! Memory...!- scrivendo con mano tremante, dalla punta della sua penna scaturì un abbagliante flash dorato che accecò momentaneamente Ophiucus, facendolo barcollare all'indietro.

-Tsk, sembra proprio che dovrò farti soffrire ancora e stai certa che...!-

Due frecce dorate si conficcarono nel suo corpo facendolo sussultare per il dolore. Prima ancora che potesse reagire agli attacchi appena subiti, un grosso spuntone di roccia scaturì dal terreno alle sue spalle colpendolo in piena schiena. Tossendo un po' di sangue misto a saliva, lo spirito del Serpente alzò lo sguardo per capire chi lo stesse attaccando, giusto in tempo per essere colpito da un enorme drago marino che, con un colpo di coda, lo scaraventò in alto dove venne bloccato a mezz'aria da una strana energia mistica.

“M... ma che diavolo...?!” una rapida ombra si materializzò davanti a lui e lo colpì con dei rapidi fendenti di spada, aprendogli svariati tagli su tutto il corpo poco prima che una voce urlasse -Solid Script: Thunder!- e un violento fulmine lo folgorasse all'istante, facendolo urlare per il dolore. L'ultima cosa che sentì prima di essere schiacciato al suolo fu una voce maschile che urlò -Graviton!-

Il corpo dello Spirito creò un grosso cratere nel punto in cui, poco prima, vi era il suo trono, facendo tremare il terreno. Poco lontano da lui, la giovane guardiana percepì il dolore affievolirsi ma lei era ancora debole, tuttavia davanti ai suoi occhi qualcuno le porse una mano.

Confusa, alzò lo sguardo e i suoi occhi si riempirono di lacrime nel vedere un volto a lei tanto familiare -Z... Zenas...!-

-Ehi Nikki, ti serve una mano?- domandò l'ex guardiano del Sagittario con un sorriso sincero e calmo. Lei annuì e gli prese la mano, alzandosi lentamente. Avvertendo qualcuno alle sue spalle, si girò di scatto e il suo cuore perse un battito nel vedere le persone radunate di fronte a lei.

-Vanres...- il giovane spadaccino le fece un cenno del capo per salutarla, mostrandole un ampio sorriso.

-F... Flavia!- la sua allieva le corse incontro e la abbracciò quasi cercando di spezzarle la schiena -E' bello rivederti, Shisho!-

Gli occhi della guardiana si spostarono su altre figure e le sue lacrime diventarono piene di tristezza. Davanti a lei, Hitomi, Hazumi, Alexis ed Emmalin la stavano osservando con sguardi calmi ma con malcelata malinconia e tristezza.

-S... se voi siete qui...- Hitomi le prese una mano impedendole di continuare -Non devi pensarci Nikki. Nessuno di noi ce l'ha con te, anzi siamo qui per aiutarti a sconfiggere Ophiucus! Anche lui la pensa così, non è vero Ash?-

Il cuore di Nikki si fermò di colpo non appena un ragazzo vestito di bianco si palesò davanti a lei, mostrandole un sorriso che per poco non la fece cadere in ginocchio. Liberandosi lentamente dell'abbraccio di Flavia, la ragazza corse in avanti e saltò addosso ad Ashuros chiudendolo in un forte abbraccio che venne incredibilmente ricambiato dal ragazzo.

-Vedo che hai ancora il vizio di ficcarti nei guai.- commentò il ragazzo con voce calma mentre Nikki continuò a piangere contro il suo petto. Gli altri intorno a lei decisero di occuparsi di Ophiucus ancora per qualche secondo, lasciando solo Flavia in compagnia di Nikki e Ashuros.

-C... credevo che non ti avrei più rivisto...-

Ashuros sospirò -Lo so, è solo colpa mia se siamo finiti in una situazione del genere ma non per questo devi arrenderti. Non mi pento di aver dato la vita per salvarti e sono sicuro che anche quell'altro la pensa come me-.

-Io... io... avrei potuto salvarti senza essere colpita. Sono stata avventata...- il ragazzo le diede un leggero colpo sulla nuca e la allontanò leggermente da lui per guardarla negli occhi -Basta parlare di quello. Mi sarei potuto disperare sul tuo cadavere ma ho deciso di salvarti a costo della mia stessa vita perché se c'è una cosa che Libra-sama mi ha insegnato è che è meglio fermarsi e salvare ciò a cui si tiene piuttosto che andare avanti sapendo di aver rinunciato a salvare quel qualcosa, o in questo caso, quel qualcuno-.

La bionda arrossì leggermente abbassando lo sguardo, confondendo non poco il ragazzo che, solo in quel momento vide Flavia indicare alcune cose: prima di tutto le sue stesse labbra, poi Ashuros e poi Nikki, quindi di nuovo labbra, Ashuros, Nikki e ancora labbra, Ashuros, Nikki.

Questa volta fu il ragazzo ad arrossire leggermente limitandosi a scuotere la testa ma Flavia gli riservò uno sguardo che prometteva dolori atroci. Tra l'altro perché si stava preoccupando? Tanto era già morto. Mica poteva farlo soffrire anche nell'aldilà... vero?

Poco lontano, Ophiucus scagliò diverse sfere di oscurità verso gli altri, mancandoli al pelo. Purtroppo la regola di Nikki funzionava solo con lei e quindi loro potevano essere bersagliati dagli incantesimi dello spirito.

-Sarà meglio andare ad aiutarli.- Ashuros fece per andare verso di loro, cercando di ignorare lo sguardo furente di Flavia ma all'ultimo Nikki lo fermò per un polso, continuando a fissare il pavimento.

-Neh Ash... questa magia non avrà mai più questo effetto, non è così?-

Ashuros e Flavia si scambiarono uno sguardo e il ragazzo sospirò scuotendo la testa -Mi dispiace Nikki, ma ci hai potuto evocare grazie al potere magico delle principesse e al fatto di essere sotto pressione a causa del tuo scontro con Ophiucus. La prossima volta che lo userai, saremo solo dei semplici ricordi nella tua mente...-

Nikki annuì leggermente rafforzando la presa sul polso del ragazzo -A... a... allora lascia che aggiunga un ultimo ricordo insieme a te...-

-Uh?- il ragazzo non riuscì a reagire in tempo e bastò un leggero strattone per farlo sbilanciare in avanti. Nikki si girò verso di lui nello stesso momento e posò delicatamente le sue labbra su quelle dell'albino che sgranò gli occhi per la sorpresa mentre Flavia fissò la scena con dei cuori pulsanti al posto degli occhi.

Dopo i primi secondi passati a registrare l'accaduto, Ashuros usò il braccio libero per avvolgerle la vita e la attirò a sé, ricambiando il bacio con sommo piacere della guardiana che, solo per quei pochi istanti, si dimenticò di tutto il resto. Quando si separarono, i loro volti erano rossi quasi quanto i capelli di Akane ma nessuno dei due disse nulla e si limitarono a sorridere.

-Pronta?-

-Facciamolo!-

-Oh Shisho! Come sei audace! Qui davanti a tutti?- domandò Flavia con un sorrisetto infame. Le sue parole per poco non fecero venire un infarto alla guardiana che, con una velocità sovrumana, si teletrasporto davanti a lei colpendola con un pugno in testa -Che diavolo vai dicendo?!- e, malgrado il tono di voce furioso, il rossore che le stava facendo brillare persino i capelli fu più che sufficiente per far ridere la sua allieva.

-Scusa scusa ma non potevo resistere! Ora, se voi due piccioncini siete pronti, c'è un serpente da trasformare in una borsetta!- l'allieva di Nikki si gettò quindi verso il loro nemico. Ashuros e Nikki si scambiarono un ultimo sguardo prima di lanciarsi a loro volta nella mischia, continuando ad usare i loro poteri per colpirlo. Dopo alcuni minuti, però, Nikki capì di doversi sbrigare. La verità era che lei voleva combattere ancora solo per poter restare al fianco dei suoi compagni caduti ma quella magia le aveva prosciugato quasi tutto il suo potere, perciò doveva chiudere la partita una volta per tutte.

-Ragazzi...- Nikki represse un singhiozzo alzando la penna verso l'alto -Non vi dimenticherò mai...-

Nessuno di loro si girò per guardarla ma sui loro volti si formarono dei sorrisi sereni e sinceri mentre ciascuno di loro andò a posizionarsi intorno ad Ophiucus, ormai coperto di diverse ferite provocate da attacchi di luce e simili, l'unico veleno per il suo corpo. Attorno a ciascun 'ricordo' di Nikki si creò una colonna di luce e la guardiana iniziò a scrivere una lunga serie di parole dorate a mezz'aria.

-Solid Script of Fate: Memory Seal!!!-

Ophiucus cercò di respingere il prossimo attacco con una violenta onda d'urto di potere magico ma tutti i compagni di Nikki si dissolsero in polvere luminosa e andarono a confluire su di lui, annullando il suo potere.

“Maledizione... ancora poco e avrei avuto il potere necessario per affrontarli...” lo spirito del Serpente alzò leggermente lo sguardo mentre il suo corpo iniziava a dissolversi. Davanti a lui gli parve quasi di vedere il volto della sua amata regina -Layla-sama... mi perdoni...-

Il suo corpo finì di dissolversi e in un accecante flash bianco, venne ricreato sotto forma di fumo nero dentro ad una grossa sfera di vetro attraversata da dei simboli dorati. La sfera rimase a pochi centimetri dal terreno mentre il mondo intorno a Nikki si trasformò nuovamente in una stanza oscura illuminata da alcune torce.

La stanchezza l'assalì all'improvviso e, senza mezzi termini, si accasciò al suolo lasciando cadere la sua preziosa penna. Pochi secondi dopo, venne circondata dagli Spiriti Maggiori e vide il volto preoccupato di Virgo intenta a chiamarla.

-Virgo-sama... è finita... abbiamo vinto...- sussurrò appena prima che l'oscurità la reclamasse, cullandola in un sonno profondo privo di incubi ma pieno di ricordi e gioie passate.
 

* * *


Non era mai facile lasciar andare un compagno, specie se con esso si erano vissute molte avventure. La pioggia cadeva di rado nel mondo degli Spiriti Stellari, eppure in quel momento non voleva saperne di smettere. Come se versasse lacrime amare per chi non ne aveva più.

Era già volata una settimana da quando avevano riconquistato il loro regno. Sette lunghi giorni passati a curare i feriti, a meditare, a ricordare coloro che ormai non vi erano più. Dopo sette giorni, finalmente era arrivato il momento di dir loro addio, di rimandarli a quelle stelle cui appartenevano, concedendogli finalmente un meritato riposo.

Sulle bare che portavano i corpi ed i nomi di coloro che ormai non c'erano più, i guardiani versavano le loro ultime lacrime, prima di lasciarsi alle spalle ciò che era stato e potersi così concentrare su di un nuovo futuro. C'era troppo da ricostruire per potersi lasciare andare al dolore.

Non tutti purtroppo disponevano di un cadavere su cui piangere, come Lance che per compiangere Alexis non aveva che una targhetta con sopra inciso il suo nome. Aveva potuto darle un ultimo addio, ma anche così il dolore lacerava il petto con violenza.

Neren accanto a lui cercava di mostrarsi forte, stringendogli la mano e provando ad essere la sua forza in quel frangente. Erano morti in troppi, ma nonostante tutto non si sarebbe mostrata debole per nulla al mondo, altrimenti Renne avrebbe riso di lei.

Lance ricambiava la stretta della ragazza mentre la sentiva tremare sotto il suo tocco, bisognosa di sfogarsi ma incapace di farlo per colpa del suo stesso orgoglio. Non gli serviva leggere la mente per sapere come si sentisse, ma non volle dirle nulla per spingerla a piangere. Una volta soli sarebbe stato lui la sua salvezza, così come lei lo era stata per lui.

Akane invece, poco lontano dai due, non si trattenne. Si strinse con forza al petto di Isaiah e pianse il suo giovane allievo, mentre il guardiano dell'Acquario altro non poteva fare se non stringerla a sé e darle quanto più conforto poteva. Per un maestro, perdere un allievo era un dolore troppo profondo per essere estirpato, perché anche se eri più forte non eri stato in grado di proteggere coloro che più contavano sulla tua forza.

Un'altra persona piangeva la morte del giovane Hazumi, senza trattenere i singhiozzi e le lacrime che come un fiume le rigavano il volto. Ayumi non aveva voluto staccarsi dalla bara nemmeno una volta che ebbe posizionato il fiore in dono, stringendosi a Yato con tutte le sue forze affinché le gambe non le cedessero. Era una persona forte e positiva la guardiana dell'Ariete, ma in quel momento aveva bisogno di un appiglio per non sprofondare nel dolore e nella tristezza.

Per questo Ginevra non aveva detto nulla quando Ayumi si era lanciata tra le braccia del suo “fratellone”. Lei avrebbe fatto lo stesso dopotutto.

Appena era stata sicura della fine aveva preso Yato per il colletto e l'aveva baciato con forza, senza curarsi più della sua agitazione quando lui era nei paraggi. Semplicemente l'aveva baciato, come se quella potesse essere l'ultima volta, e grazie agli dei fortunatamente non era stato così. Sotto la pioggia decise di piangere i suoi compagni caduti al fianco dell'uomo che amava e della sua amica, senza però interferire in alcun modo con loro.

Daisy e Nami intanto fissavano le tombe vuote dei loro maestri, con solo una targa a ricordare ciò che di loro era stato. La neo guardiana dei Pesci si era accasciata al suolo senza curarsi del fango e dell'acqua, lasciandosi cullare da Daisy e piangendo insieme la perdita delle persone a loro più care.

Nami sentiva di non poter sopportare ancora quel fardello, nonostante per tutta la vita non avesse aspettato altro che raggiungere quel traguardo, capitatole però nel peggiore dei modi. Anche Emmalin si era sentita così quando era toccato a lei? Guardò la sua tomba e pianse ancora, ormai non avrebbe più potuto chiederlo nemmeno alla sua amica.

Daisy la stringeva e le carezzava con dolcezza i capelli, senza però smettere di versare le sue lacrime, troppe per riuscire a darsi un contegno. E non solo per il suo maestro, ma una parte di lei ancora sentiva che Gluttony non era poi così malvagio, che forse avrebbe meritato una seconda opportunità di poter vivere e rifarsi una vita.

Guardò per un istante la figura di Nikki, ancora in piedi e distante dalle tombe, con in mano il mazzo di rose bianche che avrebbe dovuto posare su di esse.

Anche ad Ashuros era stata dedicata una tomba, era stato uno dei guardiani dopotutto, e nessuno aveva osato opporsi al ricordare anche ciò che era stato per loro. Nikki probabilmente avrebbe divorato chiunque avesse anche solo osato contraddirla, specialmente se fossero stati i reali o gli spiriti maggiori.

Non aveva più voluto parlare con nessuno da quando la verità era venuta a galla, proprio dalle bocche degli Spiriti e delle principesse.


 

-Quando Shoichi, o per meglio dire Gluttony e Nikki nacquero, il Nido li appaiò come fratelli. Lui aveva tre anni di più, un po' introverso, ma sostanzialmente un bambino calmo e tranquillo. Il Nido lo generò poco prima del tradimento di Ophiucus, per questo lui e Nikki furono gli ultimi della casata del Serpente. Lei fu una scoperta rara, con una magia che si adattava perfettamente sia al Serpente che alla Vergine, troppo pericolosa e preziosa per poterla lasciar andare.- aveva iniziato a spiegare Leo, con sguardo serio e fermo.

La battaglia era conclusa da solo poche ore, eppure Nikki non aveva voluto aspettare un secondo di più per conoscere la verità, coinvolgendo per giunta tutti i guardiani rimasti.

-Così decidemmo di affidarla a Virgo e, sotto ordine del Re, di impedirle di uscire dalla stanza del guardiano. Se Ophiucus avesse saputo di lei, beh, potete vederne il risultato.- affermò Capricorn, senza aggiungere ciò che era ovvio.

-Shoichi invece... beh, lui era l'ultimo nato di una casata ormai distrutta. Era pericoloso tenerlo lì, quindi fu deciso di rinchiuderlo lontano, in modo che non potesse nuocere a nessuno.- continuò Virgo, lanciando fugaci occhiate alla sua allieva che, per tutto il tempo, aveva tenuto lo sguardo basso, nascosto dai capelli biondi -Non avremmo mai pensato che gli ultimi seguaci di Ophiucus lo trovassero e lo reclutassero, era potente sì, ma era soltanto un bambino...-

-N... non volevamo ferire nessuno, v... volevamo soltanto fare l... la cosa giusta, mi dispiace.- concluse infine Aries, con la sua solita aria timida ed impacciata.

Le principesse avevano entrambe tenuto lo sguardo basso, incapaci di affrontare la reazione che avrebbe potuto scaturire dalla guardiana della Vergine. Al contrario delle aspettative, fu più calma e composta di quanto avrebbero mai scommesso.

-Scusatemi un attimo.- semplicemente aveva sospirato, sussurrato poche parole ed era uscita dalla tenda in cui avevano parlato, nonostante le ferite e la debolezza. Dopo quel momento, non era più rientrata.


 

Da allora non aveva parlato con nessuno.

Daisy avrebbe voluto poterla confortare in qualche modo, ma si rese conto che non vi era alcun modo per poter ricucire la ferita che ora bruciava dentro di lei. Tutti avevano perso qualcuno in quella battaglia, subendo cicatrici che presto si sarebbero rimarginate, anche se non sarebbero mai davvero sparite.

La vide avvicinarsi alla tomba di Flavia, posare una rosa e recitare una piccola preghiera su di essa. Poi passo a Vanres, a Zenas, ad ognuno dei caduti che li avevano lasciati in quei lunghi giorni di battaglia. Indugiò più a lungo su quella di Ashuros, sussurrando qualcosa che Daisy non capì.

Quando si allontanò dalle tombe sembrava avere uno sguardo rilassato. Non aveva pianto, probabilmente non aveva più lacrime, ma nonostante il momento sembrava serena.

Si era avvicinata agli altri con inaspettata sicurezza e aveva sorriso, sorprendendoli -Forza, abbiamo un regno da ricostruire!-

Per rendere gloria al passato. Per vivere a pieno il presente. Per dare una luce di speranza al futuro.


 

* * *


CINQUE MESI DOPO



Meditando nella foresta, in totale armonia con gli elementi che la circondavano, Neren prese due profondi respiri, focalizzando la propria energia al centro del proprio corpo, così come Lance le aveva insegnato.

-Bravissima, stai andando molto bene.- Lance le stava meditando accanto, controllando con fierezza i progressi che la sua “allieva” stava compiendo.

Neren sorrise, sentendo un calore intenso diffondersi per tutto il suo corpo, per poi fuoriuscire sotto forma di piccole scintille, andando a condensarsi poi davanti alla guardiana.

Ci fu una luce intensa, e quando scomparve, al posto della massa di scintille vi era Renne, con gli occhi chiusi e nella medesima posizione della sorella. Pian piano aprì gli occhi, lasciandosi andare ad un piccolo sorriso.

-Ce ne hai messo di tempo, eh?-

Neren le sorrise di rimando, lasciando scivolare una sola lacrima e gettandole le braccia al collo, senza più curarsi della concentrazione e dello stato meditativo in cui si trovava poco prima. Era troppo felice di poter finalmente riabbracciare la sorella dopo tutto quel tempo.

-Ci è voluto un po', ma finalmente sono riuscita a richiamarti!-

Per i membri della casata dei Gemelli non nati con un fratello veniva spontaneo creare, una volta membri effettivi della casata, creare un gemello astrale per compensare la mancanza di uno reale, e se questi moriva, sacrificando una gran quantità di potere magico, poteva anche essere riportato indietro.

Ci aveva impiegato cinque mesi, ma finalmente aveva recuperato sufficiente energia per riportare Renne tra loro. Probabilmente ci avrebbe impiegato anche meno tempo, se non fosse che il potenziamento datole dalla principessa Lucy era costato a lei e ad Akane un lungo periodo d'instabilità magica non indifferente.

Ci erano voluti cinque mesi e tanti allenamenti di meditazione per recuperare completamente il proprio potere e riuscire a rievocare Renne, e gran parte del merito era di Lance.

-Sono felice di rivederti Renne.- disse lui dopo un po', non volendo rovinare quel meraviglioso incontro tra le due sorelle.

-Anche a me fa piacere rivederti! Ti trovo in forma Lance!- rispose la gemella rinata, mentre Neren si staccava da lei e si voltava a sorridere al guardiano.

Lance annuì compiaciuto, complimentandosi con lei per il successo dell'evocazione -Sapevo che ci saresti riuscita-.

-Be, ho avuto un buon maestro-.

Renne li fissava, sorpresa, poi i suoi occhi si accesero di una luce radiosa, quasi fosse eccitata all'idea che tra quei due vi fosse qualcosa di profondo e segreto.

-Ma voi... non starete mica insieme vero?-

Entrambi arrossirono, distogliendo lo sguardo, incapaci di rispondere onestamente alla gemella di Neren. Lance si grattava il capo imbarazzato, senza però abbandonare un sorrisetto soddisfatto, mentre lei non riusciva a staccare gli occhi dai propri piedi, improvvisamente diventati quanto di più interessante vi fosse lì in giro.

Renne era sconvolta. Come aveva potuto non dirle immediatamente una cosa così importante?!

-Perché non mi hai detto che Lance è il tuo ragazzo?! Come hai potuto omettere un particolare così importante?!-

Neren la guardò imbarazzatissima -M... ma sei sei ritornata da appena cinque minuti!-

-Appunto! Sono tornata già da cinque minuti e ancora non me l'hai detto!- protestò Renne, lasciandosi subito andare al suo lato fangirl -Da quanto state assieme? Vi siete già baciati? Fin dove vi siete spinti?-

Neren dovette seriamente trattenersi per non saltare al collo della sorella e chiuderle quella boccaccia, nonostante le facesse piacere vedere che Renne non era affatto cambiata. Era la solita impicciona, chiacchierona di sempre.

Lance interruppe la raffica di domande che Renne stava ponendo loro, assicurandole che a tempo debito le avrebbero spiegato ogni cosa nel dettaglio. Prese affettuosamente Neren per mano e fece segno a Renne di seguirli.

-Se non ci muoviamo rischiamo di far tardi, dobbiamo ancora prepararci-.

Renne lo guardò confusa -Prepararci? Fare tardi? Fare tardi per cosa?-

I due le sorrisero, rispondendo che a tempo debito avrebbe capito ogni cosa.
 

* * *


Ayumi correva avanti e indietro per la casata del Leone impartendo ordini a destra e a manca, assicurandosi che tutto fosse assolutamente perfetto per il grande evento.

Nessuno si salvava dalla dittatura della giovane guardiana, disposta a diventare il peggior despota di sempre pur che tutto fosse esattamente come l'aveva programmato.

Nami sorrideva nel guardarla mentre bacchettava alcuni sottoposti di Leo-sama, che non osavano alzare lo sguardo su di lei per paura di incrociarne lo sguardo.

-Sono stata abbastanza chiara?! Non osate più commettere un errore del genere! Ormai siamo agli sgoccioli, e tutto deve essere perfetto!-

-S... sì Ayumi-sama! Ci perdoni!- detto questo li lasciò tornare al loro lavoro, raccomandandosi ancora di prestare attenzione.

-Non ti sembra di aver esagerato?- le chiese avvicinandosi, non riuscendo a trattenere un sorrisetto divertito.

-Assolutamente no!- esclamò la guardiana dell'Ariete convinta -Deve essere tutto perfetto!-

-Lo capisco Ayumi, ma li hai sgridati perché i due vasi erano stati spostati di cinque centimetri! Non è un po'... eccessivo?- Nami venne fulminata con un singolo sguardo.

-Nulla è eccessivo finché serve a raggiungere l'obbiettivo!-

Preferì non ricordarle che aveva anche sgridato alcuni cuochi perché “Il ripieno non è uniforme in tutti i cannoli!”, mentre le cameriere erano state riprese perché i tovaglioli avevano la piega a sinistra anziché a destra.

Lo sguardo di Nami cadde sulla sciarpa al collo di Ayumi, ed un sorriso triste, nostalgico, le illuminò il viso -La porterai anche oggi?- le chiese, indicandola.

Anche Ayumi sorrise, poggiando la mano su si essa e beandosi del calore che le regalava.

-Sì, voglio che oggi anche lui possa assistere all'evento e sorridere con noi. Così sembrerà di averlo accanto-.

Erano passati già cinque mesi da quando Daisy, trattenendo le lacrime di dolore, le aveva dato la sciarpa di Hazumi senza dire niente a nessuno, affermando che lui avrebbe voluto così. Sentire che lui l'amava era stato un colpo al cuore, consapevole che non avrebbe più avuto l'occasione di dare una risposta a quei sentimenti che anche dentro di lei stavano prendendo a sbocciare lentamente.

Era stato difficile superare quel momento, ma era anche consapevole di non potersi fissare sul passato e rimpiangere ciò che era stato. Hazumi non lo avrebbe voluto.

Nami capiva bene quello che Ayumi provava. Anche l'affetto che lei provava per la sua maestra Hitomi non si era affatto affievolito nel tempo, anzi non passava giorno in cui i suoi insegnamenti non l'aiutassero in ogni momento, in quel cammino da guardiana a cui aveva sempre aspirato.

-Sono sicura che anche dalle stelle, loro ci stanno guardando e ci proteggono.- affermò Nami, ed Ayumi le diede ragione.

-Forza, è ora che anche noi andiamo a prepararci, altrimenti rischiamo di fare tardi!-

Corsero mano nella mano verso la stanza dell'enorme tempio del Leone in cui avevano lasciato i loro vestiti, ridendo eccitate per l'evento a cui stavano per partecipare.

Un nuovo salto verso un futuro radioso.
 

* * *


-Allora come mi sta?-

Ad Isaiah sarebbe piaciuto tanto restare nella sua serra quel giorno, a prendersi cura delle sue piante, con i suoi soliti ordinari vestiti, piuttosto che agghindarsi come un pinguino per partecipare ad una festa che, purtroppo, sapeva di non poter evitare.

Era bastata però la visione di Akane in un vestito color oro e arancione, con i capelli acconciati sopra la nuca, per fargli cambiare idea all'istante. Era semplicemente bellissima.

Rimase imbambolato a fissarla per diversi minuti, bocca aperta e occhi dilatati, incapace di rispondere alla domanda che la ragazza gli aveva fatto. E questo la irritò non poco.

Aveva fatto estrema fatica a far uscire quel ragazzo dalla sua serra, sia per avere un'opinione sull'abito sia perché voleva fosse il primo a vederla, e tutto quello che lui sapeva fare era restare imbambolato a guardarla come fosse un alieno. Stava così male?

-Allora?- rincarò, ed Isaiah sembrò riprendersi.

Distolse lo sguardo velocemente, sentendo le proprie guance bollenti come carboni ardenti, e vergognandosi enormemente per i pensieri impuri che gli erano venuti alla mente quando aveva visto Akane con quel vestito.

-C... carino.- balbettò, cercando di nascondere nervosismo ed agitazione.

Akane sospirò sconfitta, ma comunque almeno felice che non l'avesse presa in giro come al solito e che non la trovasse ridicola.

-Devo ammettere che anche tu non stai per nulla male con quel completo.- si complimentò, distogliendo lo sguardo e cercando di placare la sua mente, intenta a rendere il guardiano dell'Acquario più sexy di quanto non fosse in realtà.

Restarono per svariati secondi senza dire nulla, aspettando che l'ora della festa arrivasse per andarci così insieme.

-Sai...- dissero all'unisono, entrambi pronti a rompere l'imbarazzante silenzio creatosi tra loro.

Risero, sciogliendo un po' quella fastidiosa tensione -Prima tu.- la invitò Isaiah.

Per una volta Akane non controbatte, evitando di iniziare una nuova lite che avrebbe rovinato il momento.

-Pensavo... invidio davvero tanto Lance e Neren, che hanno trovato il coraggio di dichiararsi e stare insieme. Tra poco saranno tre mesi se non sbaglio-.

-Già, è stata una sorpresa sapere che lei ha fatto il primo passo, credevo che fosse troppo orgogliosa-.

-Hai ragione.- rise -Anche Yato e Gin... beh, lo sai...-

Non c'era bisogno che approfondisse, aveva capito alla perfezione quello che intendeva.

-Sai ho pensato tanto anche a Nikki, che invece non potrà mai stare con l'uomo che amava, Hazumi poi, il mio piccolo Hazumi non ha nemmeno avuto il tempo di dichiararsi. È stato... straziante, realizzare che tutto è stato perso in pochi istanti...-

Isaiah l'ascoltava rapito, senza interromperla, curioso di sapere dove volesse arrivare.

-Ci ho pensato tanto e... non voglio arrivare a pentirmi di non aver fatto qualcosa. Non voglio vedermi portare via qualcosa di caro senza avergli potuto esternare i miei sentimenti.- strinse forte i lembi del vestito, frustrata e con il cuore ferito per il vuoto che aveva lasciato il suo giovane allievo.

Isaiah capiva quello che stava dicendo. Anche per lui era lo stesso, non voleva più esitare, rischiando di perdere quello che di caro aveva senza aver potuto dire nemmeno una volta quanto lei fosse importante per lui.

-Akane...- lei alzò lo sguardo, ed in un secondo si trovò con le labbra morbide di Isaiah sulle proprie, che premevano in un bacio dolce ma intenso, che nulla chiedeva di più se non un semplice contatto d'affetto.

Quando si staccò la guardò negli occhi, le guance di entrambi bruciavano, ma nessuno dei due si allontanò.

-Mi piaci Akane... sono mesi che cerco il modo di dirtelo, ma non sono molto bravo, lo sai...-

-A... anche tu mi piaci!- e si gettò di nuovo sulle sue labbra, intrappolandolo in un bacio che trasmetteva tutto l'amore nascosto che nessuno dei due era mai riuscito a dimostrare prima.

Un CLICK interruppe il momento, ed una Aquarius in fibrillazione spuntò da dietro la porta che separava la stanza in cui si stavano cambiando dal corridoio.

-A... AQUARIUS-SAMA?!- esclamò rosso Isaiah, allontanando Akane con uno scatto e alzandosi in piedi.

Lo spirito si mostrò con in volto un ghigno compiaciuto, mostrando la propria fotocamera sulla quale era stato appena immortalato il successo di cinque mesi di fatiche.

-Vedo che ci stiamo dando dentro, e bravo il mio allievo!-

Akane avrebbe voluto seppellirsi nel punto più profondo della sabbia, piuttosto che essere scoperta da Scorpio-sama e Aquarius-sama mentre ba... bac....

Non riusciva nemmeno a pensarlo!

-S... si sbaglia noi non...!-

Ma ormai, lo spirito era completamente partito, vaneggiando sulla sua abilità di cupido e di quanto tempo in più avrebbe potuto passare con il suo adorato Scorpio.

-Vado a mostrare subito questa foto al mio adorato tesoro! Ci vediamo più tardi alla festa!-

E senza nemmeno i lasciare tempo ai due di ribattere Aquarius scomparve dalla loro vista, lasciandoli imbambolati ed imbarazzati.

Avevano una sola certezza. Se quella foto fosse arrivata al party, non avrebbero più avuto il coraggio di mostrarsi in pubblico per un bel pezzo.

-Dobbiamo assolutamente recuperarla!-

-Aye sir!-

Nonostante tutto, la felicità aveva spazzato via l'ansia ed i dubbi.
 

* * *


Daisy correva tenendosi l'ampia gonna del vestito rosa, cercando disperatamente per tutto il giardino all'esterno del tempio l'unica persona che ancora non si era degnata di arrivare alla festa. Mancava solo lei, ed era più che sicura che se non si fosse presentata, Ginevra avrebbe creato un putiferio alla quale non avrebbero potuto porre rimedio.

“Ma dove diavolo si è cacciata?!”

Finalmente la trovò, seduta sul ramo della grande quercia che cresceva al limite delle terre attorno al tempio, lontana e nascosta da chiunque in modo che non potesse essere trovata.

-N... Nikki-chan! Meno male che ti ho trovata!-

Era cambiata in quei mesi. I capelli erano più lunghi, non più legati in un codino laterale, ma lasciati sciolti, con un ciuffo dalle sfumature rosse che le ricadeva sugli occhi. Anche le punte, una volta rosate, avevano assunto toni più tendenti al rosso.

Teneva stretto tra le mani un cubo, che Daisy riconobbe subito, ma preferì non indagare su da quanto ci stesse lavorando.

-Come mi hai trovata?- eppure era convinta di essersi nascosta bene questa volta.

Da quando poteva andarsene ovunque desiderasse, senza dover per forza rendere conto a nessuno, Nikki era praticamente impossibile da trovare.

-I... intuito credo...- rispose Daisy, ormai senza più l'aiuto di Arnold, che nonostante tutto portava sempre con sé anche in quel momento -T... ti prego di scendere! Se non ti sbrighi faremo tardi e allora Gin-san...-

Nikki sbuffò più forte, interrompendo Daisy nel bel mezzo della frase.

-Tzé, quella stupida... non ci credo che è riuscita a battermi proprio in questo...-

La guardiana della Bilancia rise, perché sapeva che nonostante il broncio contrariato dell'amica, in realtà era felice per la guardiana del Toro. Si fece indietro per permetterle di scendere, ed allora notò che al cubo colorato mancava soltanto una faccia per essere veramente completo.

-Alla fine ce l'hai fatta!- sorrise.

-Veramente sono mesi che non faccio altro che risolverlo e ricomporlo, è piuttosto rilassante devo dire. Ora capisco perché a lui piaceva tanto-.

Daisy non commentò, ma sapeva che il dolore della sua amica non era ancora sparito, vivo come il primo giorno in cui si era risvegliata dopo aver perso tutto. Era diventata più mite, più distaccata verso gli altri, come a volersi proteggere da altro dolore.

Ma Daisy lo sapeva che infondo, sotto quello strato di indifferente incertezza, vi era ancora la vecchia energica Nikki di sempre.

D'improvviso alla guardiana della Bilancia tornò alla mente un particolare, e sbiancò in un secondo, facendosi prendere dal panico.

-Waaaaah! Siamo in ritardo! E tu devi ancora prepararti Nikki-chan! C... che facciamo!?-

-Sta tranquilla Daisy, non ci metto molto a cambiarmi-.

Estraendo la sua fidata penna, Nikki iniziò a disegnarsi attorno al corpo un vestito semplice, di colore celeste, che le lasciava scoperte le spalle e lungo fino alle ginocchia.

-Solid Scripture, Dressing!- con un po' di pratica, poteva riuscire davvero a fare qualunque cosa -Forza andiamo, prima che la torella decisa di dare in escandescenza.-

Si sorrisero, aprendo un portale che avrebbe portato direttamente nei giardini della casata del Leone, dove tutti ormai dovevano essere già arrivati.
 

* * *

 

Yato non si era mai sentito tanto nervoso come in quel momento, che quasi sentiva il farfallino stringergli con insistenza il collo. Le voci degli ospiti gli arrivavano ovattate, come le urla di Ayumi che stava rimproverando aspramente Nikki per il ritardo.

-Fratello, respira.- gli disse Isaiah, posandogli una mano sulla spalla -Sei talmente rosso che sembra tu debba esplodere da un momento all'altro!-

-Ha ragione.- gli diede manforte Lance -Cerca di rilassarti, andrà tutto bene vedrai-.

Yato li ringraziò ed annuì piano con la testa, anche se dentro di sé continuava a sentirsi turbato ed incerto. Insomma, era normale dopotutto sentirsi così, anche Natsu-san era parecchio agitato quando era stato il suo turno, eppure alla fine era andato tutto bene.

-Sta tranquillo Yato! Se ce l'ho fatta io, vedrai che per te sarà una passeggiata!-

-Ti stai dando dell'idiota da solo, Natsu-nii...- affermò Rogue, scatenando l'ira funesta di Natsu che, casinista come al solito, continuava a chiedere se volesse per caso sfidarlo e vedersela con lui.

Tutta quella confusione attorno a lui fu capace di rilassargli la tensione, e decise, da buon ospite d'onore qual'era, di avvicinarsi alle ragazze e fare due chiacchiere anche con loro.

-Mi stai ascoltando Nikki?!- stava gridando Ayumi, quando lui si avvicinò.

-Sì sì, responsabilità... blablabla... puntualità... blablabla... ho capito Ayumi, non urlare...-

-Tu...! Sei davvero...!-

-Che sta succedendo?- domandò, attirando su di sé l'attenzione delle ragazze.

-Ah nulla, non preoccuparti. Ayumi è semplicemente troppo presa da questa storia della testimone/damigella d'onore/organizzatrice dell'evento e si scalda per ogni minima cosa.- minimizzò Nami, ricevendo un'occhiataccia dalla diretta interessata.

-Un ritardo non è una piccola cosa!-

-Su su ragazze, non dovete litigare, oggi è il grande giorno di Yato e Gin!- afferrò Akane con occhi luminosi.

-Esatto, quindi direi di smetterla con le sciocchezze, tra poco dovrebbe arrivare.- confermò Neren con le braccia incrociate.

-Sempre se non abbia cambiato idea...- sussurrò Yato, di nuovo preda dell'ansia.

Difatti, la ragazza aveva quasi venti minuti di ritardo, ed iniziava a pensare che non si sarebbe più presentata, lasciandolo solo all'altare in quello che doveva essere il loro giorno più importante.

-Ahahahahah non avrei mai pensato che sarebbe arrivato il giorno in cui avrei visto il grande Yato spaventarsi! Rilassati, è solo un matrimonio!- scherzò Renne, che nonostante l'ottimismo non riuscì a far rilassare il ragazzo.

-Sarà...-

-Se conosco bene la torella, probabilmente starà andando in brodo di giuggiole perché non può credere di star per sposare il suo “Yato-sama”!- esclamò Nikki in falsetto, lasciandosi andare poi ad un sorriso -Cerca di rilassarti, altrimenti lei crollerà sull'altare come una pera cotta-.

-Nikki ha ragione, sicuramente anche lei sarà nervosa.- Lucy si avvicinò sorridendo al gruppo, accompagnata dalla sorella che non le staccava gli occhi di dosso nemmeno un secondo.

Esclusa Nikki, gli altri guardiani fecero un lieve inchino alla presenza delle principesse, che ricambiarono con un sorriso.

-T... tutto bene Lucy-sama?- chiese Daisy, notando quanto Yukino fosse protettiva verso la sorella e temendo che qualcosa non andasse.

Lucy si toccò il ventre con amore, annuendo felice -Non badate a Yukino, lei esagera. Dopotutto sono solo al secondo mese, ancora non si nota per nulla!-

I reali erano gli unici spiriti a nascere nel modo consueto, lo stesso degli umani, al contrario dei guardiani che, nella maggior parte dei casi almeno, nascevano nel Nido.

-Non dire così sorella.- protestò Yukino. Voleva soltanto evitare che a lei e al suo futuro nipote capitasse qualcosa di male.

-Anche se in effetti avrei un certo languorino!- ammise la principessa bionda, al che Daisy si fece avanti, mostrando Arnold in tutta la sua nuova utilità.

L'aveva trasformato in una comoda borsetta da snack, in cui teneva sempre qualcosa da sgranocchiare in caso di emergenza.

-Che idea carina Daisy!- si complimentò Ayumi, prendendo anche lei un pezzo di cioccolata al latte.

-G... grazie.- non l'aveva detto a nessuno, ma era stato una specie di tributo in onore di Gluttony, come a volerlo ringraziare per quello che aveva fatto per loro. Perché nonostante tutto ancora era convinta che quel ragazzo non fosse per nulla cattivo.

Soltanto Nikki sapeva la storia dietro alla trasformazione di Arnold, e quando l'aveva saputo le aveva detto grazie, avvolgendola in un abbraccio caldo e colmo di tristezza che Daisy non aveva rifiutato.

Con un bel pezzo di cioccolato tra le mani, Lucy tornò a sorridere a Yato, dicendogli parole di conforto che potessero aiutarlo a superare quella piccola crisi.

La marcia nuziale iniziò poco dopo. Ginevra comparve accompagnata da Taurus in tutto il suo splendore, avvolta in un vestito candido come la neve, che fece brillare gli occhi a Yato come se fosse la prima volta che la vedesse. Insomma, sapeva che Ginevra era bellissima, ma in quel momento era... wow. Non c'era termine migliore per descriverla.

-Sei davvero... wow.- disse appunto, una volta che gli fu accanto.

Ginevra rise, arrossendo appena -Anche tu sei molto wow-.

Il Re degli spiriti si ergeva davanti a loro con un sorriso ampio e luminoso sul viso, pronto a sposare quei due giovani coraggiosi che avevano sacrificato tanto per il suo regno.

-Fratelli e sorelle! Siamo qui riuniti per celebrare l'unione tra Yato del Leone e Ginevra del Toro!- la voce del re era chiara e squillante, catturava con le sue promesse e le sue parole l'attenzione di tutto il pubblico, che era sempre più preso dalla cerimonia in corso, fin quando non arrivò al momento fatidico.

-Ora puoi baciare la sposa!-

Quando le labbra di Yato toccarono quelle di Ginevra, un coro di urla, fischi e applausi si diffuse per tutto il giardino. Vi furono lacrime e risate, ma tutti erano felici per i due nuovi sposi, soprattutto Leo e Taurus che avevano diverse scatole di fazzoletti vuote di fianco a loro, con lo spirito del Toro ormai trasformato in una fontana a causa di tutte le lacrime di gioia che stava versando.

Si staccarono, e Yato sorrise.

-Ti amo, Gin.- lei arrossì appena, ma ricambiò il sorriso con dolcezza.

-Ti amo anch'io, Yato-.

La cerimonia fu rapida, il banchetto squisito, e prima che se ne accorgessero fu già il momento di lanciare il bouquet.

-T... tu non vieni Nikki?- domandò Daisy, mentre vedeva la sua amica allontanarsi senza dire nulla a nessuno.

La bionda si girò, lanciando alla guardiana della Bilancia uno sguardo ed un sorriso colmi di significati nascosti che recepì perfettamente.

-Vado a fare due passi, torno preso.- e se ne andò, senza che Daisy provasse a fermarla.

-Allora, siete pronte?- sentendo la voce di Ginevra, anche Daisy corse affianco alle altre compagne, tutte cercando disperatamente di essere le prossime fortunate a sposarsi, anche quelle che non avevano ancora un fidanzato.

-Certo che le ragazze fanno davvero paura...- commentò Natsu intimorito.

-Non essere sciocco Natsu! Prendere il bouquet è un segno di fortuna! Chi lo prende sarà il prossimo a sposarsi, è una cosa importante per le ragazze!-

Alle parole di Lucy, Rogue abbassò lo sguardo su Yukino, che sorrideva assistendo alla scena delle ragazze che lottavano tra loro per ottenere il mazzo di fiori della sposa.

-A voi non interessa, Yukino-sama?- sorridendo, la principessa scosse la testa, mostrando a Rogue l'anulare destro sul quale brillava un piccolo anello dorato con una pietra incastrata nel mezzo.

-Ho già la mia promessa di matrimonio! In ogni caso, sarò la prossima a sposarmi anche senza bouquet.- Rogue arrossì e non disse nulla, mentre sul suo viso nacque spontaneo un piccolo sorriso.

Intanto Lance e Isaiah assistevano alla scena preoccupati, bianchi come lenzuoli.

-Spero che non lo prenda Neren...- sussurrò il primo.

-Fa che non sia Akane...- pregò il secondo. Solo i Kami sapevano quello che avrebbe fatto Aquarius-sama se questo fosse successo.

-Io fossi in te non sottovaluterei l'anima “fangirl” della mia Aquarius.- commentò divertito Scorpio, comparendo alle spalle del ragazzo e indicandogli di guardare attentamente verso il gruppo di ragazze.

Quando Gin lanciò il bouquet, un turbine d'acqua spazzò via tutte le ragazze che tentavano disperatamente di afferrare i fiori, con l'eccezione di Akane, che senza sapere come si ritrovò ad essere l'unica presente. I fiori furono suoi.

Isaiah aveva assistito allibito alla scena, mentre attorno a lui scoppiavano risate, congratulazioni e condoglianze. Al centro intanto, mentre una povera Akane tentava di nascondere il viso ormai rosso come un pomodoro, Aquarius saltellava qua e là felice, gridando al suo allievo di darsi una mossa ed esigendo che il matrimonio si facesse quanto prima possibile.

Fu una giornata divertente, e finalmente dopo tanto tempo, soltanto la gioia animò i cuori degli spiriti.
 

* * *

 

Mentre nei giardini della casta del Leone la festa in onore di Gin e Yato continuava, Nikki aveva deciso di allontanarsi per un po'.

Era davvero felice per i due amici, ma forse un po' li invidiava anche. Lei non avrebbe mai avuto l'opportunità di essere così felice con l'uomo che amava.

Per questo aveva scelto il momento del lancio del bouquet per allontanarsi dalla folla, e passare un po' di tempo sulle tombe e sui monumenti dedicati agli amici caduti, uno in particolare.

Si accovacciò vicino alla tomba di Ashuros con aria assente, mentre tra le mani continuava a stringere il cubo di rubik che gli era appartenuto, cercando di completare ancora una volta l'ultima faccia, quella bianca. Chissà perché non aveva mai voluto completarlo davvero, ed una tessera nella facciata bianca restava sempre colorata di giallo.

Si decise finalmente a mettere un punto su quella storia, completando il cubo e lasciandolo sul monumento del ragazzo. Non vi era nessun corpo da piangere, a quanto detto da Natsu era svanito in una scia di luce quando si erano affrontati.

La guardiana osservò il piccolo oggetto per qualche secondo e lo spostò in modo tale che fosse esattamente a metà della lapide -Perfettamente equilibrato, neh Ash?-

Si girò, dando le spalle al monumento, quando la sensazione di due braccia che l'avvolgevano sulla vita la paralizzò per qualche secondo, mentre all'orecchio le arrivò un caldo sussurro “Tutto come dovrebbe essere”.

Quando si girò non vi era nessuno. Tornò sui propri passi con le braccia dietro la schiena, sorridendo serena in volto.

Era tempo di ritornare dai suoi amici, e camminare tutti insieme verso un nuovo e radioso futuro.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

*NOTE AUTORI*

Jeo: Quindi ci siamo.

Ainz: Yes, siamo arrivati alla fine! Per la prima volta in questo fandom, una fic ad OC è stata portata a termine in modo serio e completo!

Jeo: Non mi sembra ancora vero... l'abbiamo iniziato a Maggio dell'anno scorso e ora la stiamo portando a termine.

Ainz: L'avremmo finita anche prima se non fosse stato per i tuoi ritardi disumani ma tant'è che alla fine ce l'abbiamo fatta!

Jeo: Ancora mi scuso per questi enormi ritardi ma sono davvero impegnata! Comunque sia, vorremmo fare una piccola nota d'onore per coloro che ci hanno comunque seguito per tutta la durata della fic!

Ainz: Yes, perciò un grosso ringraziamento va a Eden891, Giuly_san, pink sweet, Ronnie Stregatto e bekkuzza_chan! Un ringraziamento va anche a FairyLumberjack_ che, nonostante i ritardi, sappiamo che ci tiene molto a questa fic e la legge non appena ha tempo!

Jeo: Devo dire che mi mancheranno le tue minacce di eviscerazione, tortura, morte...

Ainz: I know I know, grazie al cielo un po' della mia influenza ti ha fatto maturare il tuo lato gore e splatter! Oh e prima che lo chiediate, tutto il fluff di questo capitolo è merito di Jeo, io non ci ho messo mano.

Jeo: Continuo a dire che sei molto bravo in quelle parti.

Ainz: E io continuo a dire che staresti da Dio senza testa.

Jeo: …

Ainz: Dunque ci siamo ragazzi e ragazze, questa sarà l'ultima volta che vedrete i nostri piccoli dibattiti nelle note d'autore!

Jeo: Speriamo che questa piccola avventura, nata in un modo alquanto particolare, via sia piaciuta e speriamo di rivedervi in futuro nelle nostre fic in singolo o in futuri progetti a quattro mani!

Ainz: See you around and have a good day!!!


 


 

 

 

THE END

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.

-Ne è sicuro, maestà?-

Leo osservava turbato i movimenti ancora incerti del suo Re, che aiutato da una stampella si avvicinava ad un piccolo altarino. Si trovavano in una stanza buia, nella parte più alta e segreta del palazzo, nella torre nord dove nessuno andava mai. Nessuna porta, nessuna finestra, una stanza in cui soltanto il Re poteva entrare.

-Non sarebbe meglio distruggerlo una volta per tutte?- e per quanto quelle parole ferissero anche lui, Leo non si pentì di aver avanzato quell'idea.

-Grazie alla guardiana della Vergine, Ophiucus è sigillato per sempre, non c'è ragione per distruggerlo.- disse il Re, fissando con insistente tristezza la sfera di cristallo con all'interno del fumo nero, ciò che restava dello spirito maggiore del Serpente -E poi, né tu né io saremmo mai in grado di farlo-.

Digrignando i denti, lo spirito del Leone dovette concordare con il re. Non per un fatto di forza, quanto per uno di ricordi e legami stretti con quell'essere malvagio, che nonostante tutto non potevano essere dimenticati né sciolti. Per di più, Layla-sama non avrebbe voluto che gli fosse fatto del male.

-Lui... è cambiato dopo quel giorno...- iniziò solenne il Re -Se solo Layla quel giorno non avesse incontrato quella fine, mi chiedo se le cose sarebbero andate diversamente...-

Non poteva fare a meno di pensarci. Forse, se fosse stato più attento, un marito migliore, un padre più premuroso... ma era inutile sentirsi in colpa adesso. Ormai era tardi per rimpiangere ciò che era stato.

-Addio, vecchio amico, mi dispiace che le cose siano andate in questo modo...- e si avviò verso l'uscita, mentre Leo restò ancora un secondo davanti alla sfera, fissandola con rammarico e rimpianto.

-Se solo quel giorni ti fossi fermato, adesso non saresti qui... addio Angus.- e anche lui se ne andò.

Nella stanza buia, calò un tetro silenzio, rotto da una gracchiante voce che sussurrava nel buio.

Nella sfera, tra la nebbia scura, un occhio rosso si aprì.


 


                                                                Image and video hosting by TinyPic


 

 


 

THE END?


 

EH, VOOOLEVI! GUARDA CHE FACCE!
NON SE L'ASPETTAVANO!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Jeo 95