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Autore: Wendy_88    11/02/2017    6 recensioni
E se Taichi e Sora non si parlassero dal giorno in cui Sora portò quel regalo nel camerino di Yamato? E se improvvisamente si ritrovassero dopo tanti anni di silenzio per uno strano caso del destino soli sull'isola di File? No questa volta non sarà l'isola di File..
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya | Coppie: Sora/Tai
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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[Capitolo revisionato e corretto da beta Digihuman in data 04/05/2020]

 

Lost in the middle of nowhere

 

Quattro anni.
Erano passati quattro anni da quando Taichi e Sora avevano smesso di parlarsi.
Nonostante fossero nella stessa classe, lui aveva preso posto lontano da lei, all'ultimo banco accanto alla finestra, cosa che aiutò la rossa a non dare tanto peso alla sua presenza e ad andare avanti senza il suo migliore amico.

Il moro era arrivato in ritardo anche quella mattina e il sensei, come quasi tutte le mattine, lo aveva bacchettato.

-Allora… un po' di attenzione ragazzi! Ci vedremo domani per le 7:30 alla stazione della metropolitana e partiremo alle 8:00 in punto. Mi raccomando, siate puntuali, altrimenti la metro partirà per l'aeroporto senza di voi.-

Fece una pausa per vedere se gli studenti gli stavano prestando attenzione. Quando ne ebbe la certezza, si schiarì la voce, per poi continuare il discorso.

-Arrivati all'aeroporto di Tokyo Haneda avrete il tempo necessario per il check-in. La partenza, salvo ritardi del volo, è prevista per le 9:30 e atterreremo all'isola di Okinawa per le 11:45 circa. Adesso vi consegno la brochure con il programma della gita con tutte le escursioni didattiche di tutta la zona. Sarà un'esperienza fantastica! È tutto chiaro?-

I ragazzi entusiasti risposero di sì urlando all'unisono. Tutti, tranne uno. Taichi continuava a guardare fuori dalla finestra e ad odiare il sensei che lo aveva praticamente costretto a partecipare alla gita scolastica, poiché quella gita avrebbe dato dei crediti extra per l'ammissione degli esami.

“Branco di gente con cui non ho nulla da spartire” questo era il suo unico pensiero in quel momento.


***


Il viaggiò andò esattamente come il sensei aveva previsto il giorno prima. Nessun ritardatario, né ritardo dei mezzi. Arrivarono alle 13:00 circa all'Hotel Laguna Beach di Okinawa.
Dopo il pranzo, i ragazzi furono convocati nella hall dell'hotel per l'assegnazione delle camere.

-Dunque ragazzi, le escursioni inizieranno domani mattina, quindi adesso potete andare nelle vostre camere a disfare i bagagli e, se volete, potete usufruire della piscina dell'hotel per tutto il pomeriggio. Vi raccomando solo massima puntualità per la cena delle 20:00 e di andare a letto presto, perché domani cammineremo tanto e la sveglia è fissata per le prime ore del mattino. Bene, adesso potete andare.-

E così i ragazzi, dopo aver disfatto la valigia e aver indossato il costume, si precipitarono a scendere in piscina.
Tra musica, schizzi e risate, Tomoya Matsunaga, un ragazzo narcisista considerato tra i più belli e popolari di tutta la scuola, prese Sora facendola volare in aria.
Poi quello sguardo. Taichi era al bar della piscina, stava sorseggiando una birra e fissava la rossa. A quello sguardo la ragazza provò imbarazzo. Era da secoli che il moro non la guardava nemmeno di striscio. Nana la ridestò dai suoi pensieri con uno schizzo d'acqua sul viso, facendo sì che la battaglia ricominciasse.

Non aveva mai detto nulla a nessuno del suo amore non rivelato. Aveva tenuto il segreto per tutti quegli anni e adesso si sentiva quasi come una zucca svuotata in fase di putrefazione.


***


Dopo cena, Sora e le sue compagne Aia e Nana erano in pigiama sul letto intente a guardare la brochure con il programma.

-Wow, domani cammineremo davvero tanto, diceva sul serio il sensei.- disse Aia.

-Pensa positivo! Vedremo tantissime cose nuove.- rassicurò le ragazze Sora.

-Sì, hai ragione! Chissà quanti tipi di pesci ci saranno nell'acquario Churaumi.- continuò ancora Aia.

-Ho letto che questo è uno dei pochi acquari al mondo con squali-balena e razze. Ed in più ci sono anche ottanta tipi di coralli ed una vasca con tantissimi pesci tropicali.- raccontò la rossa alle due amiche che la guardavano esterrefatte. Ma non ebbero tempo di rispondere, che Midori entrò strillando nella camera quasi fino a romperle i timpani.

-Ragazze, ragazze, c'è una festa da sballo sulla barca stasera! Mi ha invitata il bagnino che ho conosciuto oggi in piscina. Mi ha dato il pass per tutte noi. La barca parte tra mezz'ora, dobbiamo sbrigarci!- disse tutto d'un fiato. Aia e Nana si unirono alle urla e ai salti di gioia di Midori.

-Ho sempre sognato di andare ad un boat party!- Nana saltava e urlava sul letto come una bambina che aveva ricevuto il giocattolo che desiderava da tempo, a differenza di Sora, che era molto riflessiva e tranquilla rispetto alle sue amiche, e difatti obbiettò.

Ma l'euforia delle tre amiche non diede scelta a Sora che fu costretta a prepararsi. Si lasciò convincere perché le ragazze promisero di non superare l'una di notte, ma a questo lei non ci credeva poi così tanto conoscendole.

E così, si preparano in fretta e furia. La rossa indossò un paio di shorts con delle paillettes rosa attaccate ai risvoltini ed un top bianco corto con le frange. Sotto indossò il bikini turchese sotto consiglio delle compagne. “Non si sa mai, magari scappa un tuffo notturno” così aveva detto Aia. Ovviamente non aveva intenzione di fare il bagno di mezzanotte, ma la assecondò comunque.

Quando uscirono dalla stanza, si trovarono davanti Taichi che usciva da una camera qualche porta più avanti dalla loro. Sora si raggelò alla sua vista. I loro occhi si incrociarono e lo sguardo di Taichi sembrò alla ragazza qualcosa tipo: “NON-RIESCO-A-SOPPORTARE-LA-TUA-VISTA-QUINDI-SPARISCI-DA-QUESTO-CAZZO-DI-PIANETA!”

La rossa evitò di guardarlo, non voleva fargli capire che aveva il cuore in gola. I battiti martellanti riecheggiavano nel suo petto. Quando erano piccoli, pensava che quel ragazzino fosse un grande. Era dolce, generoso e socievole. I suoi folti capelli castani, la pelle scura, quasi olivastra ed il suo splendido sorriso richiamavano l'attenzione di chiunque.
A scuola le ragazze lo guardavano così rapite, che
al suo passaggio qualcuna andava perfino a sbattere contro un muro. Ma quel ragazzino ormai non c'era più per Sora.

Le ragazze corsero in direzione del porto, trascinando con loro la rossa ed i suoi pensieri sul passato che custodiva nel cuore come qualcosa di prezioso.

Non appena salirono sulla grande imbarcazione, rimasero a bocca aperta.
Le dimensioni maestose dello yacht, le luci stratosferiche, la musica a palla, tutta quella gente, quegli abiti luccicanti, era tutto spettacolare agli occhi delle quattro amiche.

-Questa festa è pazzescaaa!- disse Midori.

Poi propose di prendere un drink e, vedendo che Sora stava per obiettare, la guardò in cagnesco:

-Sora, tesoro, devi scioglierti un po'. Prova ogni tanto ad uscire dagli schemi. Non ti farebbe male, sai”.
Risero tutte di gusto.
Poi ognuno prese un cocktail alcolico. Sora prese una Caipiroska alla fragola.
Si buttarono nella mischia, ma, dopo circa venti minuti, Midori non era più accanto alle sue amiche. Era sempre la solita. Sora allora si auto incaricò di andare a cercarla.

Ma dopo essersi allontanata si diede della stupida. Come pretendeva di trovarla con tutta quella gente? Erano talmente stretti su quella barca, che quasi soffocava.
Nel tragitto ebbe a che fare con un paio di ragazzi ubriachi e in preda agli ormoni pronti a provarci con lei, ma per fortuna riuscì ad uscirne illesa.
Finalmente trovò uno spazio sul bordo della barca, dove riuscì a respirare per un attimo.

Una goccia d'acqua si posò sul suo viso. “Oh no, si sta mettendo a piovere, ci mancava anche questa”.
Ma quel pensiero fu subito interrotto da qualcosa di molto grosso, o per meglio dire qualcuno.
Un ragazzo molto robusto ed evidentemente ubriaco fradicio, urtò la rossa che si era sporta un po' troppo per prendere aria e lo scontro fu talmente fatale, che la ragazza cadde in mare.

Nessuno si accorse della scena. Nemmeno il ragazzo in questione. Erano tutti troppo presi dall'alcool e dalla musica per distrarsi.
Tutti tranne uno: Taichi, che finalmente era riuscito a divincolarsi da un gruppo di ragazzine che lo avevano circondato. Stava fumando una sigaretta appoggiato di fronte ed aveva visto tutta la scena.

-Sora!- Non ci pensò due volte a buttarsi da dove era caduta un attimo prima la ragazza.

-Ma che diavolo fai?- disse mentre la aiutava a salire su un gommone di salvataggio attaccato alla barca.

-Secondo te? Avevo voglia di fare una nuotata notturna.- rispose la ragazza ironizzando su quella situazione del cavolo. Si sentì improvvisamente strana a parlare con lui dopo quattro anni di silenzio assordante. Nonostante quel momento non fosse dei migliori, i pensieri la assalirono. Nessuno dei due si rese conto che la pioggia era aumentata, finché non furono sul gommone.

-Tutto bene?-

-Sì, è tutto ok!- si affrettò a risponde per non far vedere il suo imbarazzo.

Quel cielo nero non prometteva niente di buono. La barca iniziò ad avviarsi verso il porto, ma quella pioggia tagliente si tramutò presto in tempesta. Le onde divennero minacciose fino a far staccare il gommone dalla barca.

-Cazzo!- esclamò il moro

-Accendi il motore, dobbiamo seguirli subito.- continuò preoccupata la rossa.

Ma il ragazzo si ammutolì, rimanendo impassibile.

-Taichi?- la rossa lo svegliò da quel momento di trance.

-Non c'è.- disse piano quasi a sentirsi solo lui.

-Cosa hai detto?- insistette la ragazza.

-NON C'È. IL MOTORE NON C'È, CAZZO!- urlò allora.

Il panico si impossessò di Sora.

-Stiamo andando alla deriva in mezzo al null...- ma non riuscì a completare la frase, poiché, in quel buio immenso illuminato dal solo Yacht, riuscì a scorgere solo una cosa, un'onda. Un'onda assurda e immensa si stava avvicinando a loro. Si pietrificarono. Ma Taichi riprese coscienza appena in tempo. Prese il telo impermeabile del gommone e si buttò sulla ragazza avvolgendo entrambi prima del violento impatto.
Furono sbattuti fortemente da quell'onda.
Poi il vuoto.
Solo Buio.

 

 

[To be continued]

 

 

'Cause you are not alone
And i am there with you
And we'll get lost together
Till the light comes pouring through
'Cause when you feel like you're done
And the darkness has won
Babe, you're not lost
When the world's crashing down
And you can not bear the thought
I said, baby, you're not lost

~Michael Bublè ~ Lost

 


  
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