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Autore: Kate_88    03/05/2017    2 recensioni
Lily Luna Potter ha ereditato i tratti particolari della sua famiglia: noncuranza delle regole, scarsa nello studio, pessima in pozioni, ottima nel Quidditch.
Scorpius Malfoy è lo scapolo d'oro e c'è chi firmerebbe carte false per ottenere anche solo un suo saluto.
A Lily non importa essere apprezzata, a Scorpius non importa trovar moglie. Anche se due anni d'età li separa, qualcosa li accomuna: piacersi sarebbe la cosa più sbagliata che potrebbero fare.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Buondì! Lo so che è passata un'eternità ma l'ispirazione per questa storia è tornata, quindi spero leggerete questo nuovo capitolo. Quanto mi piacciono Lily e Scorpius insieme? Tantissimo! Spero recensirete questo capitolo e come sempre ringrazio chi lo farà e chi ha aggiunto la storia tra le preferite/seguite/da ricordare.
Kate_88


Pensa. Pensa. Pensa.
Lily doveva pensare in fretta perché Albus era davanti a lei ed esigeva una risposta. Qualcosa di diverso da un semplice è successo. Baciare Scorpius davanti a mezza scuola, con la sola fortuna che in quel momento i professori non erano presenti, era stata una mossa azzardata ma aveva dato i suoi frutti. Come per incanto le ragazze si erano allontanate dal Prefetto, troppo imbarazzate e timorose di toccare qualcosa che adesso era di Lily Potter.
«Cosa diavolo ti è passato per la testa? Lily! Si tratta di Scorpius! È più grande di te di due anni!»
«Ti assicuro che non è come pensi e poi non è perfido come sembra, anzi è quasi premuroso. Mi aiuterà in pozioni e sai che mi serve.»
Lily sedeva sulla rossa poltrona della sala comune, le gambe accavallate e il viso ancora arrossato per quei baci. Due. Due baci. Uno era programmato ma l’altro. Aveva avvertito sulla labbra del giovane Malfoy una sorta di bisogno, qualcosa che andava oltre il desiderio di scrollarsi di dosso quel mucchio di ragazzine in calore. Lo sapevano tutti che Malfoy era lo scapolo per eccellenza, che fidanzarsi con lui significava entrare in una delle famiglie più prestigiose del mondo magico, nonostante il passato poco glorioso.
Malfoy Senior aveva risollevato le sorti della sua famiglia. Era riuscito a creare un impero con il suo nome, a volte spaventando i suoi collaboratori – soprattutto all’inizio – poi mostrando quella tenacia classica non tanto dei Malfoy ma dei Black, ereditata dalla madre ormai anziana. Malfoy gestiva la nuova Gringott, risollevata dalle ceneri della guerra. Era riuscito a farla tornare in attivo dopo soli cinque anni, permettendo ai clienti di godere di un buon tasso d’interesse. Sposare Scorpius Malfoy significava sposare la Gringott.
«Papà lo scoprirà.» Lily scattò in piedi e scosse il capo energicamente. La massa di capelli rossi le scivolò ripetutamente sulle spalle. «Al no. Per favore. Mi ammazza. Mi ha detto categoricamente di stargli lontano.»
«E allora fallo!» Al iniziò a gesticolare velocemente, ignorando i presenti nella sala comune che assistevano alla scena.
«Mi darà ripetizioni di pozioni. Sarò comunque costretta a vederlo.»
«E questo cosa c’entra? Vai a lezione, fai ripetizioni e torni qui. Niente appuntamenti. Niente di niente. Lily è Malfoy!»
«Mh ok. Adesso abbiamo finito? Vorrei tornamene in camera. Sono stanca.»
Non aspettò la risposta del fratello. Era abituata a fare così, quindi si alzò e senza dare modo ad Albus di replicare, iniziò a salire verso il proprio dormitorio, nella sua stanza già occupata di Melanie e Michelle che la guardavano incuriosite.
«Non vi ci mettete anche voi, per favore.» Si lasciò cadere sul letto e sospirò, il tempo di ritrovarsi due teste che la guardavano, sorridendo.
«Devi dirci una sola cosa!»
«Cosa?»
«Come bacia Scorpius Malfoy?»
«Come…» Lily ci pensò. Come baciava Scorpius Malfoy? Aveva le labbra fine, delicate e non l’avrebbe mai detto, per essere una serpe. Non era impetuoso ma neanche troppo lento. Aveva socchiuso le labbra al momento giusto ma non era stato invadente. Non poteva dire alle amiche che Scorpius l’aveva in qualche modo rispettata e non si era azzardato a sfiorarla anche con la lingua. Lily invece quasi ci aveva provato. Nel momento in cui il bacio era nato, aveva avvertito una strana scossa lungo tutta la schiena, un brivido così bello e nuovo che la invitava a stringersi al petto  di quel prefetto così rispettoso delle regole. Aveva resistito all’impulso e assaporato solo quei due baci: il primo un semplice contatto, il secondo così delicato e ricercato che una sensazione le era rimasta sulla pelle. Forse Scorpius la voleva baciare. Ripensò alla gita ad Hogsmeade. Mani intrecciate, ricerca continua, sguardi, momenti e sorrisi. Come sconvolta arrivò alla conclusione più evidente: era andata ad un appuntamento con Scorpius e alla fine si erano baciati.
«Allora? Bacia bene?»
Lily annuì con un sorriso che spontaneo si allargò sul viso. «Si. Bacia proprio bene.» E preda dell’imbarazzo prese un cuscino e se lo portò sul viso, per coprire quel sorriso felice che le arrivava alle guance.
 
«La piccola di casa Potter, eh?»
«Sta zitto!» Scorpius stava andando verso il suo dormitorio, accompagnato da Mark. Scosse il capo e smosse i capelli biondi, cercando di coprire il rossore che si era propagato sul viso. Quella dannata Lily scombussolava tutto il suo mondo. Macchinazioni, egoismo, avidità, ambizione. Il pacchetto completo Lily lo riusciva a distruggere, riportandolo allo stato embrionale di idiota.
«Dico solo che è più piccola di due anni e che avrete esigenze diverse.»
«Non c’è niente tra me e Lil. E poi era solo per togliermi di dosso le sanguisughe.»
«Lil eh? Beh non sarà un problema allora se ci provo io. Sai che era un po’ che le avevo messo gli occhi addosso. Quel terremoto…»
«Non ci provare. Non ti avvicinare a lei.» Scorpius si girò verso l’amico e lo fulminò con lo sguardo, stringendo i denti e lasciando che ogni rossore, causato dall’imbarazzo, svanisse dal suo viso.
«Ti piace. Lo sospettavo dall’anno scorso. D’altronde nessuno di noi l’ha mai rimproverata così tante volte. I prefetti di Corvonero quando la scoprono ad infrangere le regole, la salutano e le dicono di fare attenzione. Tu invece, ogni scusa è buona per starle vicino. Ecco perché Al ti odia.»
«Al mi odia perché sono un Malfoy.»
«No. James ti odiava perché sei un Malfoy. Albus all’inizio di parlava, poi appena è entrata Lily a Hogwarts ha iniziato ad allontanarti. Ora ricordo! È successo quella volta alla partita di Quidditch!»
«Smettila! Mark devi smetterla! Non mi piace Lily Potter!»
«Ti piace eccome! Quella volta sei rimasto imbambolato a fissarla, mentre abbracciava James così forte che il poveretto non riuscì a prepararsi a dovere per la partita. Albus se ne accorse e da lì è tutto cambiato! Ti odia perché ti piace sua sorella.»
Gli piaceva Lily Potter? Scorpius provava a chiederselo davvero da tanto tempo e la risposta era sempre uguale. Gli piace davvero tanto. Era arrivato al punto di sperare che lei infrangesse le regole per poterla incontrare. Che scusa aveva per parlarle? E adesso aveva l’occasione giusta, perché doveva sfruttare al meglio quei pomeriggi che avevano da passare insieme. Poi si ritrovò a pensare a quel bacio.
Avanti. Baciami… le aveva detto con quella voce così carica di vitalità, offrendogli quelle labbra che cercava da più di un anno. E pazienza se era più piccola. Lily Potter era così vitale che la sua età non gli importava. Ripensava solo a quei baci mentre saliva le scale verso il dormitorio, e stranamente non si sentì soddisfatto. Erano dei baci bellissimi ma, nonostante il secondo fosse solo per lui, non aveva mai pensato al suo primo bacio con Lily in quel modo. Dovevano essere soli, lei lo doveva volere un po’ di più. Le avrebbe sfiorato le mani, il viso e… quella notte non avrebbe chiuso occhio.
 
Le ore della mattina scorrevano così lente che Lily pensò che qualcuno avesse fermato tutti i pendoli. All’altezza dello stomaco, un miscuglio di sensazioni la portavano a sperare che arrivasse in fretta il pomeriggio.
La mattina aveva subito l’interrogatorio delle persone al suo tavolo e lei con prontezza le aveva ignorate, poi però aveva visto Scorpius entrare in Sala Grande e si era così agitata che aveva lasciato il piatto a metà e se ne era andata in camera, aspettando da sola l’inizio delle lezioni. Era imbarazzata per ogni suo pensiero. Tutta la notte a pensare a quei baci, e dopo aver visto Scorpius in quella sala, lo stomaco la invitava a pensarci di nuovo, e così aveva di nuovo sentito quelle labbra delicate e le guance si erano arrossate così tanto che semplicemente si vergognava.
Scorpius tutta la mattina aveva avuto un sorriso ebete stampato sul viso. Si riconosceva in qualità di Serpeverde solo dai colori della divisa. Aspettava il pomeriggio con ansia.
Quando entrò nell’aula di Pozioni, trovò Lily intenta a sfogliare un libro che riconobbe come quello di pozioni. In un attimo salì l’imbarazzo. Si sentiva un ragazzino al primo giorno, in attesa dello smistamento.
«Già qui?»
«Ah! Sei qui. Cioè si.» Lily alzò di scatto la testa e si mostrò decisamente in imbarazzo. Iniziò a torturarsi le labbra, mordendo quello inferiore, stropicciando gli angoli delle pagine del libro.
«Stavo cercando di capire questa pozione. È del mio anno ma ovviamente non la so preparare. Rose l’aveva preparata già al suo terzo anno…» parlò velocemente, cercando di tornare con l’attenzione sul libro, guardando Scorpius al suo fianco, senza muovere troppo la testa.
Lui la guardava, annuiva visibilmente imbarazzato e cercava di schiarirsi la voce, sedendosi al suo fianco, con l’aula vuota che si estendeva davanti a loro.
«La pozione del coraggio. Per una Grifondoro dovrebbe essere una passeggiata, no?»
«No. Altrimenti non avrei bisogno di ripetizioni…» tornò il suo tono tagliente ed entrambi si sentirono sollevati da quella risposta.
«Non è difficile. Con qualche ora si prepara. Hai già visto gli ingredienti?»
«Perché ti piacciono tanto le pozioni?» Lily si girò di scatto verso il ragazzo, chiudendo il libro con un colpo. Lily Potter d’altronde era così. L’impulso l’aveva preso tutto dalla madre. «Insomma, Incantesimi, quella si che è una materia. Difesa contro le Arti Oscure! Adoro lanciare incantesimi. Sai, volevo lanciare un Crucio alla fidanzata di mio fratello…»
«Un Crucio? Lily lo sai anche tu che tuo fratello qui era un donnaiolo. Perché ti preoccupi di questa che ha presentato?»
«Il problema è che la mamma ha cucinato per il suo arrivo. È stata tutta la mattinata in cucina. Ho paura che questa piaccia tanto a James ma non è adatta. Fidati. A lui serve qualcuno che…»
«Che sia come te?»
«Non iniziare anche tu eh! Lo so che è mio fratello! Avete tutti la convinzione che io sia innamorata di lui ma non è così!»
«Ah no?» Scorpius si ritrovò a guardare di nuovo quelle labbra che per un attimo rimasero aperte. Lily negò con un semplice cenno del capo, di nuovo imbarazzata per quella situazione.
«Bè comunque Pozioni mi piace perché ha bisogno di calma, pazienza e ragionamento. Solo con la giusta devozione, la pozione riuscirà» e distolse lo sguardo dalla ragazza che annuì senza dire nulla.
«Ho detto a Mel e Mi che baci bene.» All’improvviso Lily tornò a guardare Scorpius con il sorriso e gli occhi vispi, quell’insieme che faceva impazzire il serpeverde.
«Cosa?»
«Me l’hanno chiesto e ho detto che baci bene, quindi da domani potrebbe saperlo tutta la scuola. Ti arriveranno lettere in continuazione, lo so. E mio fratello ti odia ancora di più, ma non ha avvertito mio padre. Lui mi ha espressamente detto di starti lontana.»
«Anche mio padre…»
«Vuoi starmi lontano?»
«No. Credo proprio di no…» Scorpius la continuava a guardare e si stupì quando Lily chinò il capo leggermente verso destra.
«È imbarazzante stare qui. Ed è imbarazzante anche fuori. Il mio primo bacio è stato di dominio pubblico.»
«Il tuo primo bacio? Diamine Lily non volevo fosse così!» D’impulso Scorpius le prese la mano e la guardò. Attese, cercando di scoprire se lei avesse cercato una qualche distanza tra loro.
«E come avrebbe dovuto essere?»
«Io non lo so… ma non davanti a tutti.»
Si guardarono per un po’, lasciando la mano di Scorpius carezzasse quella di Lily, che avvertiva il totale subbuglio all’altezza dello stomaco. Il pollice del ragazzo le carezzava la mano, le dita la stringevano, poi così come lo aveva immaginato, con la mano libera le carezzò il viso. Attese, sperando con tutto sé stesso che lei non fuggisse, poi quando la vide sorridere un po’, il necessario per dargli il permesso, si avvicinò e poggiò le labbra su quelle della ragazza.
Il contatto fu delicato, le labbra si muovevano lente. Le schiusero appena poi Scorpius si staccò leggermente per leggere negli occhi di Lily qualsiasi segno, ma fu colto alla sprovvista. Questa volta fu Lily Potter a cercarlo, a cercare le sue labbra e le mani che prima si stringevano si allentarono, per cercare il contatto più vicino, una sulla vita dell’altro. Schiusero le labbra e questa volta Lily avvertì la sorpresa di un bacio completo. La lingua del ragazzo cercò la sua senza entrare prepotentemente, a piccoli passi, a piccoli colpi finché la ragazza non reagì. Portò le braccia al collo del ragazzo, gli sfiorò i capelli delicatamente, il viso liscio, poi ancora i capelli e si abbandonò tra le sue braccia, continuando quel bacio che cercava dalla sera prima, da quanto si erano separati.
Scorpius Malfoy baciava bene e si leggeva sul volto di Lily, quando il contatto delicatamente e lentamente s’interruppe, perché sulle labbra aveva il sorriso della felicità. Quella felicità che continuò a mostrarsi quando, non contenta, si gettò di nuovo su quelle labbra delicate, contente di accogliere quella Potter in miniatura dai capelli rossi.
   
 
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