Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: fenris    27/07/2017    3 recensioni
Fin da quando Kagome ha attraversato il pozzo lei e i suoi compagni hanno dovuto affrontare ogni genere di pericoli: demoni, guerrieri resuscitati, sacerdotesse malvage e molto altro ancora. Ma in realtà tutto quello che hanno affrontato finora non è che la superficie di un abisso senza fondo e forze ben più terribili di Naraku stanno emergendo e forse solo un'alleanza all'apparenza impossibile potrà salvare questo mondo. Pronti a scoprire quanto è davvero pericoloso questo mondo? Allora entrate pure.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome, Kagura/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                                              La calma prima della tempesta

Valefor stava camminando nervoso davanti al tempietto dove si trovava il pozzo, le sue ali erano diventate marroni dall'angoscia e c'erano diversi buchi. Raziel, d'altro canto sembrava tranquillissimo e si limitava a leggere un libro, era a dir poco esasperante e dopo qualche minuto il demone non ne potè più.

“ COME?! COME FAI A ESSERE COSI' CALMO, SAPENDO CHE DA UN MOMENTO ALL'ALTRO VERREMO PESTATI A SANGUE?!”. L'angelo dalle ali blu si limitò a sbuffare.

“ Si fa silenzio in biblioteca.”.

“ NON SIAMO IN BIBLIOTECA, BRUTTO...mphhh!”. Il demone si ritrovò sulla bocca una corda di pure luce e cominciò a tirarsela via con le mani, mentre da un albero Shippo si rotolava dalle risate. Per fortuna avevano insonorizzato la casa, nessuno poteva sentirli e ovviamente quando Valefor si tolse la corda non era per niente contento, e lo disse chiaramente a Shippo.

“ E' PER COLPA TUA CHE SIAMO IN QUESTO GUAIO, BRUTTO STRONZO! ALMENO PUOI FARE IL SERIO PER UN ISTANTE?!”. Il demone volpe smise di ridere e saltò giù dall'albero.

“ Ehi, questa è l'ultima volta che rivedrò buona parte di loro, almeno fammi svagare un po'.”. Valefor sospirò esasperato, quando dal tempio si vide un bagliore, e Koga uscì incazzato nero. Shippo si era reso invisibile a qualsiasi senso e quindi il demone lupo si diresse solo verso i due pezzi grossi, tirò fuori i suoi artigli e si preparò a farli soffrire.

“ Io e voi abbiamo una lunga chiacchierata da fare. E finalmente ho i mezzi per farla.”.

“ Koga, calmati, almeno aspetta....”. Sango e Kohaku uscirono dal pozzo con un salto, armi in pugno.

“.... gli altri.”.

Concluse Valefor, e pochi secondi dopo uscì anche Miroku, seguito da Sesshomaru, le ragazze rimanenti, Naraku e Inuyasha. Nessuno dei presenti sembrava molto contento, in particolare il mezzodemone cane.

“ Voi due ora soffrirete. Parecchio.”. Sussurrò, ma attorno a Valefor e Raziel apparve una gabbia di luce, creata dall'angelo. Il demone comprese quindi la sua improvvisa calma dopo un'intera settimana d'ansia e prese a parlare, nonostante i tentativi di Inuyasha di rompere la loro protezione.

“ Dunque, a quanto vedo siete tutti vivi e state bene, più o meno. Ora.... KAGOME, POSA QUEL ROSARIO! Dicevo, ora potete tornare al vostro tempo, io e Raizel radureneremo un po' delle nostre truppe e arriveremo il prima possibile. Buon lavoro... NARAKU, E CHE CAZZO, NON C'E' TEMPO!”. L'altro mezzodemone del gruppo aveva ricoperto la sua arma spirituale di pura oscurità e aveva provato a spezzare le sbarre di luce, riuscendo quasi a tagliarle. Ma il generale infernale, sapendo che non avevano molto tempo, lo aveva bloccato con un rampicante proveniente dal terreno.

“ Quindi, se saremo ancora vivi, rimanderemo la nostra resa dei conti a dopo la battaglia?”, chiese Kagura, ricevendo un' assenso da tutti i presenti.

“ In questo caso, amici miei, ci si rivedrà tra non molto per combattere questo male. Buona fortuna.”, disse Raziel, indicando il tempio con una delle sue ali.

“ Va bene, Raziel, se non dovessimo farcela, spero di rivedervi. In questa vita o in una migliore.”. Disse Inuyasha e insieme agli altri si buttò nel pozzo, dopo aver ricevuto un segno di saluto dall' angelo e dal demone. Una volta che il gruppo fu tornato nel passato, Shippo tornò visibile e saltò giù dall'albero, questa volta col viso rigato di lacrime.

“ Bene, ora non li rivedrò mai più, almeno in questa vita. Raziel, Valefor, vi ringrazio per aver soddisfatto l'insulso desiderio di un povero deficiente.”.

“ Oh, non fare il melodrammatico ora. D'altronde non è che avessimo molta scelta.”. Il demone volpe sospirò e fece apparire un varco sotto i suoi piedi.

“ Già, ma vi ringrazio comunque. Ora purtroppo devo andare, voi sapete cosa fare.”. Sparì all'interno del varco e Valefor si rivolse al suo collega.

“ Bene, ora tocca a noi fare i nostri preparativi.”.

                                                                                                                                     ***********

“ Sono tornati!”, urlò Jineji tutto contento. Aveva avvertito l'aura di Kagome e degli altri provenire dal pozzo, quindi andò loro incontro assieme a Rin, Shippo Kirara e Kanna. Arrivati sul luogo videro l'intero gruppo, quasi tutti vestiti con abiti nuovi di zecca. Kagome abbracciò felicissima i bambini, mentre Inuyasha diede una pacca sulla spalla all'altro mezzodemone.

“ Vedo che siete diventati un pochino più forti.”, disse Kenichi soddisfatto, dopo essere saltato da un albero insieme ai suoi soci. Si avvicinò a Inuyasha incuriosito e a velocità praticamente impercettibile provò a colpirlo con una raffica di pugni, tutti parati, e le sue mani vennero afferrati dal mezzodemone, che sorridette sornione.

“ Chiunque ti abbia addestrato l'ha fatto molto bene.”, commentò il combattente, mentre liberava le mani. Inuyasha annuì, mentre poco lontano Kagome mostrava a Sosuke un elementale di roccia.

“ Era qualcuno di incredibile. Forse avrò l'occasione di presentartelo, se vivremmo abbastanza a lungo per vedere domani.”. Quela sera Kenshiro, Akane, quasi tutto il gruppo e il resto dei guerrieri di Okinawa rimasti al villaggio ( altri si erano divisi nei vari villaggi per proteggerli) rimasero a studiare il piano d'attacco per il giorno dopo. Gli unici assenti erano Naraku, Inuyasha e Kagome, gli ultimi due nella capanna di Kaede a scartare il regalo di Takeda.

“ Quindi, Inuyasha, come è andato il tuo anno di addestramento?”.

“ L'inferno in terra, a te?”.

“ Lo stesso. La mia insegnante mi ha rotto le ossa ogni singolo giorno per un anno intero, per fortuna era anche una guaritrice. Comunque ho deciso una cosa.”.

“ Che cosa?”, chiese incuriosito Inuyasha e Kagome fece un respiro profondo.

“ Finita questa storia tornerò a casa per frequentare il liceo e....”, Inuyasha sospirò.

“ Capisco benissimo, vuoi restare con la tua famiglia senza dover correre ogni giorno pericoli mortali, posso...”, un pugno lo interruppe a metà frase, e gli provocò un bernoccolo gigantesco.

“ Lasciami finire deficiente. Dicevo, finirò il liceo e magari anche l'università, ma poi mi stabilirò in quest'epoca per il resto della mia vita. D'altronde come Valefor ci ha detto, il soprannaturale esiste anche nel mondo moderno, quindi nessuno mi assicura che sarò al sicuro per sempre e non posso abbandonarvi a voi stessi. Non sopravvivreste un istante senza di me.”. Il ragazzò si mise a borbottare, ancora dolorante per la botta in testa, ma dentro di sé urlò di gioia per la permanenza della ragazza. E arrossì quando ricevette un bacio sulla guancia.

“ Kagome, sei una grandissima stronza.”. Sussurrò mentre tirò fuori dal pacco il suo contenuto, una corazza da samurai rossa, meravigliosa e al tempo stesso robustissima, si notava che era stata creata con la massima attenzione e per uno scopo ben preciso, bloccare qualsiasi cosa provasse a ferire chi la indossava.

“ Questa è...”, sussurrò il mezzodemone.

“ E' il tuo diritto di nascita, Inuyasha. Ti aiuto a metterla.”. La vestizione procedette per l'ora successiva, Kagome agganciò ogni laccio e incastrò i pezzi l'uno contro l'altro. Alla fine Inuyasha sembrava l'incarnazione del generale perfetto, ogni singolo componente della corazza gli calzava a pennello, c'era pure una fessura sul braccio sinistro per far uscire Hakai no Kiba.

“ Oh, santi kami, quanto ti dona.”.

“ Io sono nato per quest'armatura.”. I due si baciarono appassionatamente, mentre all'interno del villaggio chi più chi meno beveva o dava gli ultimi saluti ai propri cari, con un' unica eccezione. Naraku era in una radura e non riusciva a prendere sonno, gli allenamenti con Nicole e Colette lo avevano praticamente disabituato al sonno e comunque aveva bisogno di privacy per quello che doveva fare. Prese la pozione datagli dalla vampira e la bevve tutta in un sorso, poi il suo corpo venne avvolto in un alone azzurro e un'onda d'urto spazzò via tutte le foglie attorno.

“ Bene, questa è fatta, ora....”.

“ Bello spettacolo, vecchio mio, ma a che serviva?”. Naraku saltò in aria, sentendo la voce che aveva appena parlato. Voltandosi vide Inuyasha a petto nudo seduto su una roccia, e un succhiotto sul collo.

“ VUOI FARMI VENIRE UN INFARTO?!”. Urlò l'uomo al rivale di sempre, che per tutta risposta si sdraiò completamente sulla roccia.

“ Che vuoi, per quello che ne so domani a quest'ora potremmo anche essere morti, quindi meglio se mi prendo qualche soddisfazione. E tanto per averne un'altro, puoi dirmi chi era quella donna che ho visto morire in un incendio? Ho il sospetto che fosse un tuo ricordo.”. L'altro sbuffò e si sedette accanto all'altro.

“ E infatti hai ragione, tanto vale che te lo racconti. I miei genitori morirono quando avevo tre anni, a crescermi furono i miei zii, e mio zio lavorava come guardia del corpo di un damyo. Fu lui a insegnarmi a usare le armi, affinchè potessi difendermi e fare lo stesso per coloro che amavo.”. Inuyasha si voltò su un fianco, interessato al racconto.

“ Ovviamente la pace non era destinata a durare. Scoppiò una guerra, e qualcuno nel nostro villaggio ospitò in segreto alcuni soldati avversari feriti. Il damyo venne a saperlo e furioso mandò i suoi soldati a distruggere tutto, mio zio provò a farlo ragionare, ma non servì a niente. Mia zia morì difendendomi e quel giorno nacque il mostro conosciuto come Onigumo, il bandito.”. Si voltò dall'altra parte, mentre Inuyasha ripensò alla visione che aveva ricevuto quando aveva provato a usare la sua nuova arma, che aveva finalmente imparato a usare senza effetti collaterali.

“ E la donna che ho visto morire io, invece? Quella che ha combattuto contro tutti quei demoni?”, chiese Naraku.

“ Mia madre. Senza di lei sarei morto quella notte. Forse non siamo così diversi come credevamo.”. I due stettero qualche minuto in silenzio, fino a quando Naraku non riprese di nuovo la parola.

“ Inuyasha, se quel segno sul collo è opera di chi penso, posso chiederti un'ultima cosa? Se anche domani sopravviverai, come farai con Kagome? Lei invecchierà e morirà, mentre tu resterai così come sei.”.

“ No, non succederà. Quando mi sono risvegliato dopo lo scontro con Dumah, Valefor mi ha confidato una cosa in privato. Non sono più immortalte, ho sacrificato la mia eterna giovinezza per salvare Kanna e Kagura.”. All'ultima parte, una leggera nota di accusa apparve nella sua voce, ma Naraku non vi fece molto caso, in compenso ridacchiò.

“ Sì, siamo davvero molto più simili di quanto pensassimo.”.

                                                                                                                                           **********

L'intera organizzazione dei Baransu no shyoin, il gruppo di Inuyasha, quello di Sesshomaru e tutti gli altri erano in una zona desolata davanti al monte Fujii, in uno spazio dimensionale creato appositamente da Dumah, totalmente grigio e privo di vita, quasi identico alla zona dove si trovava la sfera fino a pochi giorni fa. Ginta e Hakkaku, arrivati insieme a un gruppo di demoni lupo, guardava con timore il fumo che si alzava dal vulcano attivo, mentre Kenshiro, da generale qual'era faceva del suo meglio per ispirare le truppe.

“ Uomini, oggi l'addestramento di una vita verrà messo a dura prova. Avete tutti sentito parlare della mostruosità degli emissari del vuoto, forse alcuni dei vostri antenati hanno addirittura dovuto affrontarli in passato. Adesso spetta a noi l'onere di questa lotta, e ho intenzione di fare del mio meglio, dovessi dare la mia stessa vita! CHI DI VOI E' DISPOSTO A FARE LO STESSO?!”, ogni singolo guerriero e incantatore lì presente, umano o non, rispose con un urlo al discorso del guerriero. In quel preciso istante il vulcano eruttò e uno sciame di mostri cominciò a diramarsi da esso, talmente grande che non se ne vedeva la fine e l'esercito del nostro mondo si preparò alla battaglia.

“ Contro quegli orrori non serve un piano. L'unica cosa che posso consigliarvi è....DIFENDETE CIO' A CUI TENETE DI PIU'!”. Urlò Kenshiro, prima di dirigersi assieme ad Akane verso la prima ondata di mostri, che venne fatta a pezzi in pochi secondi dai pugni dei due.

“ Ehi, Koga, ti va una scommessa?”, chiese Miroku, mentre attorno a lui si formarono diverse palle di fuoco.

“ Di che tipo?”.

“ CHI NE AMMAZZA DI MENO OFFRE DA BERE!”, urlò il monaco buttandosi nella mischia e trasformandosi in breve in una sfera volante di esplosioni, che riduceva i nemici in cenere. Il demone lupo assunse la sua forma ibrida e partì alla massima velocità, facendo cadere sotto le sue armi quanti più avversari possibili.

“ NON VALE, NON ERO PRONTO!”. Non molto lontano da loro Inuyasha aveva sfoderato Tessaiga, solo che era molto più piccola del solito. Infatti Takeda gli aveva mostrato che usare la spada nella sua solita forma era uno spreco totale di energie, comprimendo il suo ki Tessaiga manteneva le dimensioni di una normale katana, ottimizzando potenza distruttiva e manovrabilità e i mostri di Dumah se ne accorsero in fretta, quando vennero ridotti in brandelli insanguinati e fumanti.

“ KAGOME, SBRIGATI!”, infatti Inuyasha stava difendendo Kagome, intenta a svolgere un piccolo rito. Proiettando la sua coscienza negli elementi attorno a sé, la sacerdotessa stava per scatenare la furia totale della natura, che non tardò a farsi sentire. Decine di emissari del vuoto vennero inghiottiti dal terreno, disintegrati da lame di vento apparse dal nulla o strangolati da radici. Naraku osservò meravigliato il lavoro che stavano svolgendo i suoi incredibili compagni e sfoderò la sua arma, ora toccava a lui.

“ Bel posto, per un'ultima battaglia. Preparati, Dumah, sto arrivando.”.

Salve a tutti, spero che questa schifezza vi sia piaciuta. Scusate immensamente se ho interrotto il combattimento praticamente all'inizio, ma così non avrei avuto più nient'altro da scrivere nei prossimi. Nella migliore delle ipotesi dovrei riuscire a finire la storia entro altri due o tre capitoli, cioè (sempre nella migliore delle ipotesi) prima di settembre. Ringrazio tutti i recensori, in particolare Hikari Sengoku e Alex tintura, e spero di risentirci presto.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: fenris