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Autore: Mirwen    15/06/2009    8 recensioni
“Hogwarts è casa.Hogwarts è il luogo sicuro, dove ognuno di noi cresce, studia, s’innamora, piange, ride, vive …. Hogwarts è l’unica sicurezza che abbiamo. Ho paura di lasciarla perché so che quando saremo la fuori saremo da soli nell’oscurità". Enif Aurora Icecrow
“Un’ultima cosa… ciò che abbiamo visto temo sia solo la punta di un immenso iceberg, ci aspettano tempi oscuri, MA non dovete disperare… dovete trovare la luce nell’oscurità… continuate a stare uniti e solidari come avete dimostrato di essere ieri e nessuno potrà fermarvi… non lasciate che la paura si ponga tra voi e i vostri amici… ricordate: non siete mai da soli… dev’esser questa la nostra forza. “ Dal cap. 3
“Comunque… qualcuno deve essere stato…insomma prima il padre di James, poi Emily, adesso questo signor Greathead… e solo perché sono amici di Silente” Dal cap. 6
“Io ti trovo splendida” Dal cap. 9
 “Lo dirò una sola volta… prova a tradirmi e il mondo magico e quello Babbano messi assieme non saranno abbastanza grandi per nasconderti…”" Dal cap. 12
Era quello l’avvertimento: se non la vedete come noi non vedrete altro. ” Dal cap. 15
Storia vincitrice del Best WIP, Best Original Character e Best FF Monica's Choise dei Never Ending Story Awards
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le lacrime della Fenice' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Safely, for the last time

 

“Hogwarts è casa.

Hogwarts è il luogo sicuro, dove ognuno di noi cresce, studia, s’innamora, piange, ride, vive….

Hogwarts è l’unica sicurezza che abbiamo.

Ho paura di lasciarla perché so che quando saremo la fuori saremo da soli nell’oscurità.”

Enif Aurora Icecrow

 

Capitolo 11: Ritornare a Casa

“Mi scriverai, vero?” chiese Enif a Lily prima di tirare giù il baule dalla reticella

“Sai che non posso… le restizioni per la protezione dei nati babbani non…” Enif lasciò andare il baule prendendo le mani di Lily fra le sue

“Lo so, lo so… ma dimmi che mi scriverai, mi renderebbe più tranquilla…”

“Eny…” sorrise dolce la rossa

“Lily, c’è stato l’attacco al treno, l’attentato all’amico di Lumacorno, e poi quello che scrivono i giornali… sono 10 i figli di babbani scomparsi nelle ultime tre settimane… io…” Lily le mise una mano davanti alla bocca

“Andrà tutto bene… nessuno verrà a cercarmi a casa… sta tranquilla… non preoccuparti, ci vediamo tra tre settimane” le sorrise convinta “ed ora andiamo…”

 

♦♦♦

 

“Ciao mamma…” James abbracciò la madre, non gli era mai sembrata così fragile. In piedi sulla banchina sembrava un filo d’erba pronto ad essere portato via dal vento “mi sei mancata…”

“Anche tu, tesoro…” disse lei stringendo il figlio, quasi potesse scomparirgli fra le braccia

“Signora Potter…”

“Sirius, vieni qua ragazzo mio!” disse abbracciando anche lui, Sirius era sicuro di averle visto gli occhi lucidi, staccandosi da lui la donna gli mise le mani sulle spalle “ho saputo di Alphard… mi dispiace…”

“Si figuri…” la donna riuscì a stento a sorridere, guardò dietro di lui

“Remus, mio caro!” disse abbracciando anche il giovane. Mamma Potter, lo sapevano, non amava certe manifestazioni pubbliche, eppure si vedeva con che urgenza dovesse sentirli lì, tangibili. “Sei diventato ancora più alto e magro… lo dico sempre a James che dovreste smettere di crescere!”  sorrise tristemente, avvicinandosi poi a Peter e abbracciando anche lui.

“Ciao, Peter caro!” Peter le mormorò un mi dispiace davvero dispiaciuto, ma la donna scosse il capo “non devi essere tu a dispiacertene, ma quella parte di popolazione magica che ancora si illude che non ci sia gente che perde ogni giorno la vita…”  si guardò attorno tristemente.

“Remus, caro, ho visto i tuoi più in là, e Peter tua madre ti sta aspettando fuori dalla barriera…” guardò Sirius e James con un mezzo sorriso “Andiamo?”

“Può aspettare un attimo, signora Potter?” chiese Sirius vedendo Lily ed Enif, cariche di bagagli, cercare di scendere dal treno.

“Andate fare i gentiluomini, su…” disse sorridendo. Era così strano, non stava con i ragazzi che da pochi minuti e riuscivano a farla sorridere davvero.

“Ti serve una mano, Evans?” chiese James guardandola da oltre il finestrino

“No, Potter, non serve… davver…” disse imbarazzata, ma non riuscì a finire che il ragazzo le aveva già preso il baule, tendendole la mano per aiutarla a scendere.

“Eny, passa quel coso, o ti incastri…” sorrise Sirius

“Sempre gentile eh…” lo rimbeccò lei con un sorriso passandogli il baule.

 

“È la ragazza di James quella?” chiese la signora Potter a Remus e Peter

 “La rossa? No, è Lily… l’unica ragazza che James non è riuscito a far cadere ai suoi piedi…” cominciò scherzando Remus.

“E l’unica che gli interessi davvero, ho indovinato?”

“Sissignora…”

Dorea Black guardò Lily, la ragazza evitava di incrociare lo sguardo di James mentre lui insisteva nel portarle il baule fino oltre alla barriera.

“Non sono sicura che lei non ricambi…” Remus e Peter guardarono la signora Potter che sorrideva.

“Dice?” chiese Peter sorpreso.

“Anche io non sopportavo Charlus, un tempo… e ora…” si fermò con un sorriso triste, guardò il figlio… “James! Non lascerai ad una povera “vecchia” il compito di trascinare i vostri bauli! Vero?”

 

♦♦♦

 

La macchina entrò nel vialetto, la ghiaia cigolò quando Lily mise i piedi a terra.

“Chi era quel ragazzo così gentile?”

“Papà, non era un ragazzo gentile, quello era James Potter…” sbuffò Lily tirando fuori dal bagagliaio il baule

“Lascia principessa, lo porto io…” Harold Evans, che orami tutti chiamavano Harry quasi dimenticando il suo nome di battesimo, era un uomo dai lineamenti gentili, in forma e ben piazzato. Il viso gioviale guardava allegro la figlia che con un sorriso, uguale al suo, lo stava aiutando a portare i bagagli.

“Salve a tutti!” salutò Lily non appena ebbe aperto la porta.

“Lily!” sua madre le corse incontro. Le presine da forno strette in una mano i capelli biondi raccolti, le stampò un bacio sulla guancia

“Sai di torta…” sorrise la ragazza

“È quella che devo togliere dal forno…”

“Daisy cara, sai che la nostra Lily non mi ha presentato il suo ragazzo…” disse scherzando il padre.

“Papà?!” Lily lo fisso male.

“Chi sarebbe?” chiese curiosa Daisy Evans andando in cucina seguita dalla figlia.

“James Potter… che sicuramente non è il mio ragazzo!” sbuffò sedendosi.

“James Potter… Potter… non è quel regazzo che un paio d’anni fa ti ha inseguito fino alla macchina facendoti una orrenda serenata?”

“Si, lui…”

“E oggi le ha portato il baule fino alla macchina…” puntualizzò Harold entrando in cucina

“Ma che gentile, anche tuo padre mi portava le borse quando avevamo cominciato ad uscire, non è vero, Harry?”

“Io e James non siamo assieme…” sbuffò seccata

“Eppure l’hai chiamato per nome è un bel passo avanti…” sorrise sua madre  voltandosi e togliendo la torta dal forno.

 

Lily stava mettendo ad asciugare i panni, le piaceva un sacco aiutare la madre, la faceva sentire davvero a casa, anche se si sentiva come mancasse qualcosa. 

“Sei tornata…” la voce della sorella la face sobbalzare

“Ciao Tuny…”  disse voltandosi. Petunia stava appoggiata alla veranda guardandola con occhio critico.

“Vernon mi ha trovato un lavoro fuori Londra…” disse senza guardarla in faccia

“Vai da lui, quindi? Pensavo volesse venire lui a Bristol… ma di certo non vuole lasciare il Surrey a meno che non si tratti di una vacanza qui a Weston*…”

“Non mi trasferisco dalla sua famiglia… ci sposiamo…”

“Come? Quando?” chiese sbalordita guardando la sorella. Quando le aveva detto un paio d’estati prima di essersi innamorata di Vernon Dursley, Lily aveva ancora chiaro in mente il grosso ragazzo che avevano incontrato fuori dal Golf Club di Kewstoke a venti minuti da casa loro a Milton Rise.

“Non deve interessarti…” rispose indifferente

“Stai scherzando?! Credi che non voglia venire al tuo matrimonio?”

“No, sono io che non ti voglio…” rispose la sorella rientrando in casa.

Lily restò impalata ad osservare il punto in cui era sparita la sorella.

“Lily, vuoi una mano?” Le chiese la madre raggiungendola

“No, mamma… io…”

“Che c’è streghetta, il tuo James non ti ha ancora scritto?” chiese maliziosa la madre…

“Quando si sposa, Petunia?” chiese con un fil di voce, senza nemmeno avere la forza di contraddire quel “tuo”

“Oh… Tesoro… te l’ha detto quindi… speravo cambiasse idea vedendoti…” Daisy l’abbracciò stringendola a se. “ Il 29 marzo… subito dopo Pasqua… forse vuole che tu riesca a venire…”

“No, mamma… non voglio rovinarle quel giorno…” singhiozzò cominciando a piangere sulla spalla della madre.

 

♦♦♦

 

“Remus, vuoi che ti prepari qualcosa?” chiese la madre non appena entrata in casa.

“No, ho mangiato sul treno, sta tranquilla mamma…” sorrise trascinando in casa il pesante baule.

“Helen per favore, non stargli così addosso… non è più un bambino… e non è nemmeno riuscito ad entrare ancora in casa…” sorrise John Lupin chiudendo la porta della piccola fattoria a North Chideock, a qualche miglio da Bridport, nel Dorset.

“Ma è così magro, John…”

Remus alzò gli occhi al cielo

“Sono sempre stato magro, mamma…” 

“Mi sembra logico continui a crescere… eppure ne mangi di cioccorane…” Suo padre sorrise passandogli un braccio attorno alle spalle.

“Mamma… i ragazzi vogliono passare di qui per il 26… per vedere come sto…” disse guardando l’espressione della madre

“Certo! Certo!” disse con un sorriso “Sono proprio dei cari ragazzi a preoccuparsi così tanto…”

“Ci avrei scommesso che venivano…” sorrise il padre “lascia quel baule Remus, te lo porto io di sopra…”

“Grazie, papà…” Remus osservò la madre. Sembrava più pallida di quando se ne era andato

“Mamma… è successo qualcosa…”

“No, tesoro, non preoccuparti…” disse rapida “Siditi, per Diana… vuoi una tazza di cioccolata calda? Faceva freddo la fuori…”

“Se la bevi con me…” disse. Gli stava nascondendo qualcosa, era più che evidente.

“Pensavo…” esordì il padre rientrando in cucina “potremmo andare fare un’escursione fino a Saint Gabriel il 26… i ragazzi hanno visto poco della zona…”

“John ma come le vai a pensare… Remus non potrà di certo uscire il 26! Deve riposare!”

“Io la trovo una splendida idea… a meno che non mi stacchi qualche gamba…” disse Remus sereno

“Per l’amor del cielo, Remus!” urlò inorridita la madre, Remus ridacchiò.

“Vado da Erik, giù in oltre i campi di Patrick…” John Lupin strinse in mano la bacchetta, nascondendola con la giacca, e prese la vecchia doppietta di suo padre, mettendosela in spalla. Remus la fissò… nonostante il paesino babbano erano rare le volte che suo padre portava con se il fucile.

“Vuoi che ti accompagni?” chiese

“No, Remus… resta qui con tua madre…” sorrise teso, uscendo.

Remus guardò la madre

“Mamma… che succede?” chiese serio. Helen evitò il suo sguardo. “Mamma…”

“Hanno dato fuoco ai campi di Dan… e attaccato i figli di Erik… vogliono che noi Mezzosangue ce ne andiamo… o peggio…”

“Potevi dirmelo…” sospirò lui tristemente

“Hai già abbastanza pensieri per queste vacanze… senza che io ti racconti cose simili…”

“Mamma… se solo osano torcervi un capello…”

“Remus…” l’ammonì la madre

“No, ascoltami se vi succede qualcosa, una qualsiasi… nessun Mangiamorte sarà al sicuro finché non li vedrò tutti ad Azkaban… dovessi metterci trent’anni…”

“Remus, caro…” singhiozzò la madre abbracciandolo “se il mondo sapesse che splendida persona sei, tesoro… se solo sapessero…”

 

♦♦♦

 

Dorea Potter aprì la porta della casa.

“Lo sai James… è un po’ troppo grande per me sola…” disse guardandosi attorno

“Non vorrai mica cambiare casa… e poi non sei sola… tra 6 mesi mi avrai tra i piedi 24 ore al giorno, sei contenta?!” sorrise il ragazzo entrando, trascinandosi dietro il baule.

“E se vuole, anche se avrei intenzione di prendere una casa mia… potrei venire ogni domenica! Come lo fa lei il the non lo fa nessuno!” sorrise Sirius entrando anche lui.

“Beh… se sapessi che James ha compagnia… ho visto una piccola casetta su a Eishken ** …. potrei andare ad abitare lì… non è lontano e così tu avresti la tua privacy…” disse pensierosa

“Privacy? Mamma non sono mica sposato!”

“Non ancora caro… però…” lo guardò maliziosa

“Però cosa?”

“Quella ragazza è molto carina…”

“Lily? Lo so ma lei…”

“Signora Potter se la scordi come nuora: è permalosa, rispettosa delle regole, prefetto ad eternum… e l’ho già detto permalosa? E James ci sbava dietro da 7 anni senza combinare nulla… la cancelli!” cominciò Sirius contando le qualità negative di Lily sulle dita. Dorea rise.

“Quella giusta per darvi una regolata eh?!” sorrise “potrestri chiederle di venire a prendere un the un giorno…”

“Come ha detto Sirius… non accetterebbe…” sbuffò James “sono troppo “pallone gonfiato” per lei… ma mi è stata molto vicino dopo che papà… beh è molto gentile…”

Sirius sbuffò… prendendo il suo baule e decidendosi a portarlo in camera

“Meglio che cominci a prepararmi psicologicamente per domani… va… “

“Domani?” chiese Dorea

“Si… zio Alphard mi ha citato nel testamento e devo andare a casa sua per incontrare la mammina e lo zietto…” sbuffò

“Vuoi che ti accompagniamo?” chiese lei gentile

“No, signora Potter… vado da solo non si preoccupi, solo dovrò svegliarmi presto… ci vogliono più o meno quattro ore per arrivare a Mersea…”

“Sirius… non faresti prima a smaterializzarti lì… ci metti un’eternità in moto e in più fa anche freddo…” constatò James seguendolo su per le scale

“E perdermi la faccia di Walburga per il mio stile da centauro… stai scherzando, vero?!”

 

♦♦♦

 

“Peter, lascia lì le tue cose e vienimi a dare una mano…” cominciò sua madre appena rientrati in casa

“Posso almeno andare a mettere il baule…”

“Si, ma sbrigati… La nonna e il nonno saranno qui tra poco… e mi raccomando”

““Non osare tirare fuori la bacchetta…” si mamma, lo so…”

“Bravo il mio ragazzo… vai ora, su…” La signora Minus appariva piccola, cicciottella e giovale ad una prima occhiata ed era davvero così, a meno che non si avvicinassero festività che vedevano riunita la famiglia, allora diveniva un vero e proprio comandante.

“E tu, potresti anche dare una mano e salutare tuo figlio!” disse scontrosa assestando un colpo al marito seduto al tavolo della cucina

“Ciao Paul…” disse con voce impastata dall’alcool alzando lievemente la testa

“Peter! Nemmeno il nome di tuo figlio ti ricordi! Ma verrà il giorno in cui mentre sei al pub cambierò la serratura, e poi vedremo dove andrai a dormire!” con questo suono nelle orecchie Peter si chiuse la porta dietro la schiena. Non era cambiato nulla. Sua madre lavorava per due, suo padre non lavorava e beveva… che magnifiche vacanze di sarebbe aspettato

 

♦♦♦

 

“Non so davvero cosa ti sia passato per l’anticamera del cervello… che cosa penserà la gente?”

“Te l’ho detto non è stata una mia scelta…” sbuffò Enif entrando in casa seguita dal padre e dalla madre

“Non rispondermi con quel tono, signorina!” la sgridò il padre

“Algol, per l’amore di Morgana, se dice che non se li è tagliati di sua iniziativa, sarà così…” cercò di mediare la signora Icecrow

“E per quel buono a nulla di Sirius che ti sei tagliata i capelli?” chiese inquisitorio

“Da quando è diventato “buono a nulla” credevo piacesse anche a te…” disse mortificata

Il padre non rispose. Felicia Icecrow, si avvicinò alla figlia passandole una mano tra i capelli.

“In fondo non sono tanto male…”

“Non saranno male ma sono eccentrici. Abbiamo quattro serate di gala in questi giorni! Cosa credi che noteranno gli altri, non certo i suoi vestiti! Cominceranno a dire che abbiamo tirato su una Grifondoro ribelle…”

“Allora è questo il problema?” chiese alzando anche lei la voce

“Enif, cara, ti prego…”

“Sono una Grifondoro? È questo il problema, padre? Beh se non fossi a Grifondoro di sicuro avrei ancora i miei capelli dato che sono stati dei ragazzini di Serpeverde a tagliarmeli?!”

“Se speri di trovare un buon partito con quel taglio e questo carattere, signorina…” cominciò il padre alterato

“Partito? Partito? Che diavolo centra un partito?! Mica devo sposarmi! Si parlava dei miei capelli o sbaglio!”

“Perché credi abbiamo accettato quattro serate di gala se non per trovarti un marito…”

“Non sposerò il primo riccone che passa! Non penso che la mamma ti abbia sposato per interesse?! Da quando cominci a ragionare come i Black o come i Malfoy?” chiese agitata

“Enif… amore… perché non ci calmiamo tutti e andiamo a berci una bella tazze di the?” chiese Felicia, prendendo la figlia per le spalle.

“Ho degli impegni da sbrigare…”  disse sbrigativo Algol Icecrow lasciando la stanza.

“Tesoro…” Felicia abbracciò la figlia, scortandola in cucina

“Che succede mamma?” chiese Enif con gli occhi lucidi, le lacrime mal trattenute le scendevano sulle guance

“Dix, per favore ci prepari un the?” chiese Felicia Prewett facendo sedere la figlia e chiamando la loro elfa domestica

“Si, signora… volete anche dei pasticcini?”

“Ma si, Dix… ci serve qualcosa di dolce…” disse la donna sedendosi davanti alla figlia

“Mamma?”

Sospirò “Enif asciugati quegli occhi, se tuo padre ti vedesse…”

“Mamma…” ridacchiò asciugandosi gli occhi con la mano “che succede qui?”

“La guerra fa male, tesoro…”

La signora Icecrow non disse nient’altro e la figlia potè solamente gustare il the e pasticcini pensando che forse era solamente il giorno sbagliato

 

“Enif…” suo padre entrò nella stanza

“Si, padre?” chiese lei

“Devo parlarti del diverbio di prima…” la ragazza lo fissò aspettando che lui cominciasse “Devi capire che questo è un momento critico per il mondo magico, la gente si schiera, mi capisci? Per quanto ritenga stupida e insensata questa guerra non posso non preoccuparmi per te…”

“Cosa stai dicendo?” chiese stupefatta

“Devi smetterla di frequentarli e trovare qualcuno che ti protegga…”

“Cosa? Chi?”

“Traditori, babbonofili, figli di babbani, ibridi…” elencò il padre

“E perché mai?!” cominciò a scaldarsi “Tu non sai che persone meravigliose siano!” disse convinta pensando a Lily e a Sirius

“Anche quel Lupin?”

“Che c’entra Remus?!” Enif non capiva

“Da quello che dicono sembra sia un licantropo…” Enif fissò il padre sbalordita

“Chi lo dice?” chiese tremante

“Sembra che anni fa suo padre, un figlio di babbani, abbia pestato i piedi ad un Capobranco…”

“Smettila! Anche se fosse non me importa niente! Remus è una persona eccezionale e…”

“ed è per questo comportamento che sono preoccupato per te!”

Felicia arrivò richiamata dalle urla del marito e della figlia. Li guardò sbalorditi. Enif, che aveva sempre adorato suo padre, lo guardava dritto negli occhi con sguardo furente.

“Per questo comportamento? Perché la mia migliora amica è una figlia di babbani? Perché il mio migliore amico è probabilmente un lupo mannaro? Perché il ragazzo di cui sono innamorata è un traditore?”

“Enif…”Felicia fece un passo incerto nella stanza

“Felicia non intrometterti…” disse secco rivolto alla moglie

“Non trattare la mamma così!”

“Non capisci che ti farai ammazzare?” disse suo padre scuotendola per le spalle

“Preferisco morire che rinnegarli tutti!”

SCIAFF!

Enif si portò una mano alla guancia, trattenne le lacrime continuando a fissare gli occhi del padre.

“Ti rendi conto di cosa dici?” disse più calmo, mentre Felicia si avvicinava alla figlia.

“Algol…”

“Tu verrai con noi a quelle feste, ti renderai presentabile… Orion ha detto che sarebbe disposto a farti fidanzare con Regulus, nonostante tu sia più grande… e troverai qualcuno che ti protegga… inoltre smetterai di comportarti così…”

“No…”

“Prego?”

“Ho detto di no, padre… non sposerò uno di loro… non mi renderai complice di un genocidio…”

“Enif si parla della tua sicurezza…”

“Peccato che alla mia felicità non ci pensi nessuno!” gridò, sicura di prendersi un altro ceffone.

“Ora basta… tu farai quello che ti dico, e capirai che è per il tuo bene! Spero che questa notte ti faccia cambiare idea… Il tuo posto non è tra quella gente…” così dicendo Algol Icrcrow lasciò la stanza.

“Tesoro…” Felicia tentò di abbracciare la figlia, ma lei si scostò

“Lasciami sola, mamma… lasciami sola…”

La madre la guardò ad occhi lucidi prima di uscire senza una parola.

Enif aspettò che la porta si fosse chiusa prima di gettarsi sul suo letto, la testa schiacciata sul cuscino per soffocare i singhiozzi.


* Weston  Super-Mare: località a sud di Bristol che guarda caso possiede una via chiamata Spinners End e quindi è diventata la cittadina di provenienza di Lily in questa storia.

  **Godric’s hollow potrebbe essere sulle Ebridi perché ipotizzando che la moto di Sirius normalmente arrivi ad una velocità massima di 180 chilometri l'ora, con Hagrid sopra non ce la vedo ad andare a più di 50 e dato che ci ha messo più o meno 20 ore per portare Harry nel Surrey ha percorso più o meno 1000 km quindi siamo più o meno alle Ebridi se siamo a nord di Bristol. (CHe belle le Ebridi vedi Foto XD)

 

Ok, ok lo so ALgol Icecrow sta diventando odioso... ma tutto ha uno scopo non disperate...

Lo so questo capitolo è un pò inconcludente ma mi serviva come introduzione per i prossimi... l'immagine di testa è una cartolina d'epoca di Weston Super Mare...

Ed ora passiamo ai ringraziamenti ai preferiti, come sempre vi cito tutti e  metto in coda i nuovi!  alice brendon cullen - aliceundralandi- Alohomora -  bellavita - Bellis - Cassandra- cullen_hale - Dafny- data81  - extraterrestre- Frytty - germana - ginny_potter94 -hermy101- jacopo25James_Lily_Love - jeginnybells - Lars Black - lily D G-MEISSA_S - MLA - MoMozzia - muriel - Nikki Potter- Pepesale- pikkolina88- PrincessMarauders - ramoso4ever95 - riddikulus - ron84 - RoryPotter- SarahPotter - sihu - Streghetta86 Thaleron - vane91 - VolpeGentile - Wolverine-  zanna - Zarkyna  

Ringraziamo anche l'ultima che si è aggiunta: DarlingAry , grazie Lucrezia!

E chi l’ha messa tra le seguite:  ale03  - Anthymea  - IOesty  - Lady Lily  - Lady Patfood  - lally88 -malandrina4ever Manny  - Nestoria  - Nikki Potter - ValyBrick

 

6 commenti! 6!!!! Ragazi è un record!!!!!!!!

SarahPotter: Hogwarts esiste se noi continuamo a scriverci, esiste semplicemente per farci sognare. Grazie per continuare a seguirmi.

DarlingAry : Come ti ho scritto il nome di Lucrezia lo ha stillato la Rowling in persona, quindi immagino tu sia ancora più onorata XD Io l'ho solo utilizzata ^^''''

Dafny: Eccoci qui... succede poco ma l'importante è andare avanti ^^

Lady Patfood: Ecco l'aggiornamento!!! Spero che continuerai a seguirmi!!!

hermy101,: Come vedi James è un pò disfattista in questo periodo e Lily è molto complicata ^^

 Alohomora: Ti ringrazio tantissimo per continuare a seguirmi sempre e mi ricordi di aggiornare XD  Si, io e la genealogia siamo della stessa pasta, come ho detto mi sa che sono per 1/10 hobbit XD il progetto albero genealogico degli Icecrow è concluso ma arriverà sui nostri schermi al capitolo 16, lì serve perché vedremo il nido degli Icecrow...

   
 
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