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Autore: paige95    17/08/2017    2 recensioni
Missing moments sul triangolo amoroso Hermione/Ron/Lavanda.
Dal bacio avvenuto alla fine della partita di Quiddich, Hermione tenterà in tutti i modi di far lasciare Ron e Lavanda, cercando silenziosamente di rivelare i suoi sentimenti al ragazzo, fino ad arrivare alla tanto attesa scena dell'infermeria...
Spero possa piacervi! Buona lettura :)
Dedicata a: HarryPotter394
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Lavanda/Ron, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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Concediamoci un po’ di tempo
 
Hermione non aveva nessuna voglia di vestirsi elegante e farsi accompagnare da Cormac a quella festa; avrebbe volentieri finto qualunque tipo di male. Nemmeno il pensiero di provare a far ingelosire Ron la faceva stare meglio e stimolava la sua grinta.
Ed ora era lì, davanti allo specchio, con quell’abito, che in circostanze diverse avrebbe senz’altro gradito molto di più. Immaginò ingenuamente che ad accompagnarla fosse Ron, ma si riscosse quasi subito da quei pensieri, lei non era ingenua, anzi tutto il contrario, aveva i piedi ben saldi a terra. Chiuse l’anta dell’armadio con un colpo deciso, era rassegnata alla triste verità, ma si ripromise di tenere McLaggen a debita distanza, non gli avrebbe di certo permesso di fare pensieri poco innocenti su di lei.
 
La ragazza uscì velocemente dalla Sala Comune, come se la sua fretta avesse potuto accelerare quella penosa serata.
Purtroppo per lei, incontrò quella calamità a metà strada e ovviamente dovette rallentare il suo passo.
“Hermione!”
Alzò gli occhi al cielo, si chiese che cosa avesse potuto fare di male per meritarsi quel ragazzo.
“Sei bellissima, stasera”
Complimento non gradito.
“Grazie, Cormac” un sorriso malinconico solcò il suo viso
 
Fortunatamente il tragitto da soli fu breve, arrivarono quasi subito a destinazione. Ma anche lì la situazione non migliorò: McLaggen cercava in tutti i modi un contatto fisico, che Hermione però non poteva e non voleva concedergli; il ragazzo tentò di avvicinarsi a lei, provando in quel modo con discrezione a baciarla, ma lei per l’ennesima volta stava per fare un passo indietro. Con quel gesto la ragazza andò contro qualcosa, o meglio qualcuno; si voltò lentamente.
“Ron!” cercò di contenere quella piacevole sorpresa, ma fu particolarmente difficile, dato che la gioia si poteva leggere nei suoi occhi
Anche lui sembrava essersi incantato a guardarla.
L’amico alzò lo sguardo dalla ragazza e si rivolse a Cormac.
“Posso rubartela, vero?”
Ma non attese la risposta e la afferrò per un braccio senza alcun preavviso, trascinandola via.
“Ron, ma come sei entrato? Gazza fa la guardia” era contenta di vederlo, ma quel dettaglio le sfuggiva e la sua mente non poteva fare a meno di pensarci
“Ora non ti deve interessare. Vieni con me” continuava a tirarla dietro sé senza nemmeno voltarsi
Era serio. All’improvviso si fermò e si voltò verso di lei.
“Quasi dimenticavo” si stava chiaramente imbarazzando e il suo sguardo scrutava ogni angolo della figura che aveva davanti “Sei bellissima”
Finalmente il complimento tanto atteso era arrivato. Cercò di contenere quel sorriso di compiacimento.
“Sì, bè, questo vestito può ingannare” guardava il suo abito quasi con disappunto
Ron si affrettò a puntualizzare “Ma io non intendevo solo stasera”
Hermione alzò lentamente lo sguardo sul ragazzo, come se avesse paura di svegliarsi da un sogno.
“Ronald, non mi prendere in giro” lo rimproverò con un lieve tremore nella voce
Quella frase lo lasciò spiazzato, forse, conoscendola, avrebbe dovuto aspettarsi una considerazione del genere. Ma lui aveva un piano B: le posò una mano dietro la schiena e la attirò con decisione a sé.
“Ron, ma che fai?” si stava agitando e perdendo totalmente il controllo della situazione
Poi fece scivolare la sua mano sinistra in quella destra della ragazza.
Finalmente Hermione capì le sue intenzioni.
“Ma tu non sai ballare” lo guardava dritto negli occhi, supplicando di evitare quel dolce contatto fisico
“E infatti dovrai guidarmi tu” le regalò un nervoso sorriso
L’amica cercò di riprendere il controllo del proprio corpo, rompendo per un momento il contatto visivo, e gli prese la mano che le aveva appoggiato sulla schiena.
“Tanto per iniziare questa deve essere più in alto”
Ron non fu molto contento di quella puntualizzazione. La ragazza gli posò una mano sulla spalla, ma un pensiero in quel momento le attraversò la mente e la portò a staccarsi all’improvviso da lui.
“Ma che stiamo facendo? Tu sei fidanzato con Lavanda” una paura ingiustificata per la verità e una naturale propensione all'onestà
Lui tentò di avvicinarsi di nuovo “Non mi importa. Hermione”
Le prese nuovamente la mano con un proposito diverso stavolta e la ragazza seguì quel gesto con lo sguardo, poi di nuovo gli occhi diventarono il principale obiettivo di entrambi.
“Ti amo” uscì una voce profonda dalla sua bocca, quasi irriconoscibile
Non poteva averlo detto sul serio, non sapeva cosa rispondergli, ma, quando si decise finalmente a ricambiare quella confessione, non le usciva nemmeno una sillaba. Ma cosa stava succedendo?
Ron però non notò quell’attimo di panico e la baciò all’improvviso, immobilizzandola. Per tutta risposta Hermione, dopo un attimo di confusione, ricambiò con enfasi quel dolce contatto, gettò le braccia intorno al suo collo per assaporare meglio quel momento ed anche lui si affrettò ad avvolgerla. Riaprì lentamente gli occhi, ma lui non c’era più davanti a lei; fece vagare lo sguardo a destra e a sinistra, ma del ragazzo neanche l’ombra. Le rimase solo quella dolce sensazione sulle labbra.



Si svegliò.

Era stato solo un sogno. Un bellissimo e dolcissimo sogno. Voleva rivivere quel momento, era stato troppo bello. Una lacrima le scese lungo il viso. Era tutto così reale, poteva ancora percepire le labbra di Ron sulle sue, il viso in fiamme per l’imbarazzo, la sua mano appena sopra il suo fondoschiena e quel sussurro che le confessava tutto il suo amore. Com’era possibile che fosse solo una proiezione della sua mente?
Tentò invano di riprendere sonno, ma non c’era modo di recuperare il sogno da dove lo aveva interrotto. Che fosse stata una premonizione? Sarebbe stato davvero meraviglioso, ma quella eventualità non era possibile.
Si sedette sul letto. Rifletté, ma non le riusciva pensare da tanto il suo umore fosse pessimo; quel maledetto sogno aveva peggiorato lo stato in cui riversava, sentirlo così vicino, in una situazione così intima, con il pensiero di non poterlo più rivivere, o vivere sarebbe più corretto, in quel modo le frantumava il cuore.
Alzò lo sguardo dal pavimento sconsolata e lo posò involontariamente su un oggetto che si trovava sul comodino. Lo prese e lo adagiò sul palmo della mano, lo osservò incupendosi ulteriormente. Un pensiero inquietante attraversò la mente ‘No, non posso farlo’.
Rimase a contemplare quell’oggetto. Al momento non vedeva una strada migliore. Una nuova lacrima scivolò sulla sua morbida pelle.
 
Continua…
 
Spazio dell’autrice
 
Salve a tutti!
Ditemi, è riuscita la sorpresa? Perché non ne sono così sicura…
Ebbene sì, la nostra Hermione ha sognato, la sua mente le ha semplicemente mostrato il suo più grande desiderio 😊
So che il capitolo è breve, ma mi serviva per introdurre la svolta narrativa e ovviamente per lasciare un po’ di suspence 😉
Si accettano scommesse sull’oggetto misterioso! 😉
Vi ringrazio di seguirmi e un ringraziamento speciale a HarryPotter394 e Oxis <3
A presto 😊
Baci :3
   
 
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