Nota: Un
anno. E’passato un anno da quando ho pubblicato per l’ultima volta
questa storia. A pensarci,
rimango sbalordito, quest’anno per me è passato
abbastanza velocemente. Mi
scuso con tutti voi, a mia discolpa ho i vari impegni
e una sana dose di pigrizia. Inoltre, gli
unici momenti su questo sito negli ultimi mesi sono stati dedicati a
concludere
la mia primissima fic,”Il Principe Oscuro”(se
volete fateci un salto, mi
farebbe piacere). Ora ho ricominciato a scrivere qua. Ho stravolto in
parte
questa storia, prima avevo idee totalmente diverse ed invece ora ho
apportato
enormi modifiche sui prossimi capitoli. Non mi prolungherò
ancora, buona
lettura.
P.S. Un
altro motivo per cui ho ricominciato questa storia sono alcune nuove
recensioni
ricevute negli ultimi mesi. Vi ringrazio, e spero vivamente che non vi
siate
totalmente scordati della fic.
FOLLIA
Harry
osservò Draco, che camminava a testa bassa al suo fianco.
Quel biondo aveva
ragione, Piton aveva deciso di aiutarli.
Dopo una
lunga chiacchierata, dove si erano raccontati reciprocamente tutto
ciò che
avrebbe potuto aiutarli, avevano stipulato una specie di accordo.
Dopo la
battaglia di Hogwarts il giovane aveva cambiato totalmente idea sul
professore,
ma gli faceva strano averlo come alleato.
Sospirò,
sperando con tutto il cuore di essere sulla strada giusta. Lui,
praticamente da
solo, si stava impegnando per evitare una catastrofe.
Si
riconcentrò su Draco, e gli tornò alla mente il
giorno in cui lo aveva trovato,
nell’angolo più buio di Nocturn Alley.
Era notte inoltrata, ormai era
“latitante” da
qualche mese, quando scovò
Draco Malfoy accovacciato con una bottiglia indefinita in mano.
Furono
attimi di indecisione. Nella mente di Harry balenò
l’idea di averlo come fidato
alleato in quella situazione spinosa che si stava delineando.
Certo,
questo cozzava con la visione del Purosangue ubriaco marcio, ma decise
di
ascoltare il suo istinto.
Del resto,
che aveva da perdere Malfoy? Fosse stato al suo posto, avrebbe
accettato
subito.
Ma il
problema non si poneva neanche più di tanto, se Draco avesse
rifiutato la sua
proposta sarebbe stato un gioco da ragazzi obliviarlo, e lasciarlo al
suo
destino.
E
così si
tolse il cappuccio che copriva interamente il suo volto. Era sicuro che
il
biondino lo avrebbe riconosciuto anche da ubriaco. E così
fu. Il giovane sbarrò
gli occhi al sua vista, e con un rantolo cercò di strisciare
lontano da lui.
Ciascun uomo, donna o bambino sapeva di ciò che era
diventato Harry, per cui
Draco ne era chiaramente spaventato.
L’ex
Grifondoro gli passò una boccetta, l’altro
sembrò riconoscerla, infatti
l’afferrò veloce e la bevve.
Dopo pochi
minuti la sbornia passò.
Finalmente
Harry prese la parola e sibilò:”Tranquillo
Draco, voglio solo scambiare due parole con te, e poi ti
lascerò a perdere quel
briciolo di dignità che ti rimane.”
Non
c’era
perfidia in Harry, voleva semplicemente puntare sull’orgoglio
del biondo.
Ed infatti
quest’ultimo alzò gli occhi furioso e lo
seguì nel locale più sudicio del
quartiere.
Hermione e
Ron correvano alla massima velocità.
Non era
possibile, Harry aveva colpito ancora. Sempre a Londra.
Ormai in
queste situazioni, la ragazza si aggiungeva alla squadra Auror, di cui
Ron
faceva parte.
Arrivarono
dunque ad una fabbrica abbandonata. Harry li sceglieva bene i posti,
pensò
Hermione con una smorfia.
Si
guardò
attorno, questa volta le forze impiegate dal Ministero erano davvero
troppe
anche per lui.
Si
addentrarono nel tetro edificio, la sua
presenza si poteva già avvertire.
Quel gelo,
che diventava sempre più insopportabile ad ogni passo.
Ecco
cos’era
diventato Harry. Gelido.
Chissà
da
quanto progettava in silenzio questo momento, mentre ridevano
spensierati, una
volta finita la Guerra.
Ed invece
sembrava avesse preso il posto del suo nemico di sempre. Impensabile
fino a
qualche anno fa.
Furono
costretti a salire numerose rampe di scala.
Il gelo
sembrava che li guidasse molto sopra, come se Harry volesse essere
trovato.
Sapevano del pericolo che avrebbero trovato, ma erano costretti a
salire.
Si
ritrovarono infine in una sala molto vasta. Il soffitto, i macchinari,
era
tutto ghiacciato.
Ma gli altri
presenti di certo non si curavano di questo. I loro occhi furono
catturati da
un uomo legato ad una sedia. I suoi occhi trasudavano panico allo stato
puro.
Il
più stolto
tra gli Auror si avvicinò per slegarlo, ma fu colpito da un
raggio di luce
rossa.
Fu
così che
fece la sua apparizione Harry Potter.
“Signori…-i suoi occhi verdi, ormai di
ghiaccio anch’essi, si posarono su Hermione- e signore,
benvenuti. Ora, molto
semplicemente, vi mostrerò come si uccide un uomo.
Sarà veloce credetemi, non
vi annoierete.”
Il sangue si
gelò (anche quello!) nelle vene degli Auror. Hermione lo
guardò con così tanta
paura che lo stesso Harry sembrò vacillare un attimo, ma
subito dopo con un
sorriso beffardo gridò chiaramente:”Avada
Kedavra”.
Hermione si
irrigidì, ma notò subito due particolari.
L’uomo
appena ucciso da Harry, riportava sempre quell’uniforme che
distingueva le sue
vittime. Inoltre si accorse che la bacchetta usata da Harry era la sua
fidata
bacchetta di fenice, e non quella di Sambuco come aveva creduto fino ad
ora.
“Cosa nascondi Harry? Chi sono queste
persone?”
Alzò
lo
sguardo sul suo ex amico. Quello che scorse nelle sue iridi verdi la
fece
barcollare.
Follia.
Follia allo stato puro.
Ma era
davvero solo quello? Aveva scorto davvero anche… dolore,
possibile?
La seguente
affermazione del ragazzo le fece scartare questa ipotesi.
“Il momento si avvicina Granger,attenta.”
In meno di
un secondo Harry sparì. E così era fuggito di
nuovo, lasciando nell’aria quella
che tutti avevano interpretato come una minaccia, ma non era davvero
colpa
loro, è come se li ipnotizzasse, con le sue parole e i suoi
disgustosi crimini.
“Ottimo lavoro, ma ora fammi capire
perché ti
comporti in modo
così… esagerato,
direi.”
“E’
complicato. Prima di tutto,
scegliendo questa strada mi sono dovuto creare una figura particolare,e
devo
assolutamente rendermi credibile fino a quando ce ne sarà
bisogno. Inoltre io
cerco, o almeno spero di lasciare qualche indizio. Sono sicuro che Hermione abbia qualche
sospetto, che però
è ancora lontano dalla verità.”
“Va
bene, tutto chiaro. A proposito,
hai fatto qualcosa per il problema di Ginny Weasley?”
“Non
ti preoccupare Draco, credo che
abbia già ottenuto quello che serve a lei e a noi, ma
occhio, lei è determinata
e intelligente, dovremo stare attenti”
“Come
sempre,Potter, come sempre.”
ANGOLO DELLO
SCRITTORE:
Eccomi, vi
ho spiegato all’inizio la mia assenza, dopo tutta questa
attesa non ho voglia
di dirvi quando aggiornerò di nuovo, ma mai come in questo
periodo ho voglia di
continuare a scrivere questa storia, quindi cercherò di
sfruttare il momento.
Dopo tutto questo tempo, sarebbe bello che (chi vuole ovviamente)
lasciaste una
recensione, per farmi vedere ovviamente se il capitolo è
piaciuto o meno e se
avete abbandonato la storia.
Ora vi
saluto, al prossimo capitolo.
LightPhoenix