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Autore: paige95    26/08/2017    2 recensioni
Missing moments sul triangolo amoroso Hermione/Ron/Lavanda.
Dal bacio avvenuto alla fine della partita di Quiddich, Hermione tenterà in tutti i modi di far lasciare Ron e Lavanda, cercando silenziosamente di rivelare i suoi sentimenti al ragazzo, fino ad arrivare alla tanto attesa scena dell'infermeria...
Spero possa piacervi! Buona lettura :)
Dedicata a: HarryPotter394
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Lavanda/Ron, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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Una sofferta dichiarazione
 
La situazione si era notevolmente complicata. Nemmeno negli incubi più oscuri Hermione si sarebbe aspettata di dover aiutare Ron a riconquistare Lavanda, ma non se la sentiva di lasciare nelle mani di un imbranato come lui il loro destino.
 
Anche per Ron non era semplice, dopotutto la prima volta non aveva avuto bisogno di conquistarla, era stata lei, di sua spontanea volontà, a buttarsi tra le sue braccia. Non aveva la più pallida idea di come riconquistare la fiducia di Lavanda, non era molto afferrato in quel genere cose e per giunta non aveva nemmeno molta voglia di sforzarsi in quell’impresa, avrebbe sicuramente preferito rivolgere quelle attenzioni a qualcun altro e quel qualcuno lo aveva proprio davanti a sé.
 
“Ron, perché mi guardi in quel modo?”
 
Si era imbarazzata e anche lui aveva velocemente discosto da lei lo guardo.
 
“N-niente” cercò di concentrarsi su quella assurda missione “Allora, cosa devo fare?”
 
“Ron, io non conosco Lavanda”

“Però sei una ragazza”
 
Il ragazzo si accorse solo dopo dello sguardo assassino di Hermione e cercò di rimediare.
 
“Voglio dire che tu sai quello che vorrebbe una ragazza”
 
“Sì, ho capito cosa vuoi dire”
 
Cercò di mantenere la calma, non era certo il momento di litigare. Si prese un istante per riflettere.
 
“Ti devi dichiarare, Ron”
 
Scandì quelle parole con sicurezza, ma le accompagnò inevitabilmente con un sofferto sospiro. Non c’era altra soluzione e stavolta la pugnalata se l’era inferta da sola. Triste consapevolezza.
 
“M-mi devo dichiarare a Lavanda?!” un velo di paura negli occhi del ragazzo “Ma, Hermione, io non ho mai fatto nulla di simile”
 
Lei non sapeva come aiutarlo, doveva per forza essere lui a parlarle.
 
“Ok” si prese infiniti attimi per pensare e poi all’improvviso si voltò verso di lui come illuminata “Fai una prova con me”
 
“Come, scusa?”
 
Si imbarazzò per quello che le era appena uscito dalla bocca.
 
“Fai finta che io sia Lavanda. Cosa mi diresti?”
 
Ma come faceva a fingere di avere davanti Lavanda? Ron indugiò, ma poi la guardò ed inevitabilmente si perse nel suo sguardo. Si accorse in quel momento di quanto fosse bella. Furono proprio gli occhi della ragazza difronte a sé ad ispirarlo.
 
“So di non essere perfetto, ma ti prego perdonami”
 
A quelle frasi così dirette, il cuore di Hermione perse un battito, ma cercò di non palesare quell’emozione che l’aveva travolta all’improvviso.
 
“Non era mia intenzione ferirti. Sono stato uno stupido, ma non credo di poter vivere senza di te" si bloccò, la salivazione si era totalmente azzerata, ma le parole fluirono comunque, come se avessero vita propria "Perché ti amo”
 
La ragazza smise di respirare ed anche Ron quando si accorse in cuore suo di aver diretto quelle parole ad Hermione, cercò di recuperare.
 
“L-Lavanda, mi perdoni?”
 
L’amica ricominciò a respirare e ruppe il contatto visivo.
 
“B-bravo, Ron. La riconquisterai sicuramente” gli fece un mezzo sorriso e tentò di trattenere le lacrime, quelle dolci parole non erano rivolte a lei, doveva farsene una ragione “Ah, a proposito, portale anche dei fiori. Sono certa che apprezzerà”
 
“Dei fiori? Ed io dove li trovo?”
 
“Prima di raggiungere la tua fidanzata, passa per la serra di erbologia, la professoressa Sprite coltiva una spropositata varietà di fiori”
 
“E cosa prendo? Rose?”
 
Hermione rifletté un attimo e rispose alla sua domanda con aria sognante.
 
“Camelie. Camelie bianche. Ne troverai tantissime” non riuscì a reggere lo sguardo di Ron su di sé, le sembrò inspiegabilmente un addio “Vado ad evitare che il te del passato vi disturbi”
 
“Hermione?”
 
Ma in realtà non sapeva nemmeno lui cosa dirle, tutto quello che aveva nel cuore lo aveva professato pochi attimi prima, senza però che lei ne fosse pienamente consapevole.
 
“Ron, devi andare prima che sia troppo tardi”
 
L’avrebbe abbracciata, ma allontanò quell’impulso, avviandosi alla ricerca di Lavanda.
 
Una lacrima solcò il viso di Hermione, ma lei l’asciugò velocemente e proseguì il suo cammino.
 
 
 
 
 
Evitando qualsiasi studente e professore, Ron riuscì a raggiungere il giardino e cercò i fiori che l’amica gli aveva consigliato. Fece vagare lo sguardo ovunque, quando finalmente la sua attenzione fu attirata da un vasetto, in cui vi erano due steli. Erano gli unici fiori nei paraggi, ma lui non riusciva a capire, la ragazza gli aveva chiaramente detto che ce ne sarebbero dovuti essere di più. Senza ulteriori indugi prese le camelie e se ne andò velocemente.
 
 
 
Vagò per tutto il castello, quando finalmente, dopo quasi venti minuti, riuscì a trovare la sua fidanzata.
 
“Lavanda!”
 
Lei quando lo vide si bloccò e lo fissò con diffidenza. Quello sguardo fece paura a Ron, che distinto appurò che non fosse armata di bacchetta.
 
Dopo essersi ripreso, si ricordò dei fiori che teneva tra le mani e li porse a lei.
 
“Per te”
 
Accompagnò il gesto con un timido sorriso, ma lei non li prese.
 
“Che vuoi, Ron?”
 
Era arrivato il momento tanto temuto, doveva dichiararsi.
 
“Ecco, io”
 
Non sarebbe dovuto essere difficile, eppure non riusciva a trovare le parole giuste. Perché gli occhi di Lavanda non gli ispiravano le stesse cose?
 
“Scusa”
 
Solo quello riuscì a riferirle e poi non era nemmeno tanto sincero.
 
Lavanda per tutta risposta riprese il suo cammino, lasciando Ron in mezzo al corridoio e mortificato per non essere riuscito nell’impresa.
 
 
 
 
 
Hermione aveva visto con sollievo che Ron ed Harry erano a lezione, quindi non sarebbero stati un ostacolo e nemmeno lei stessa visto che era in biblioteca a studiare. Era soddisfatta di quelle notizie, almeno avevano un problema in meno da risolvere. Sarebbe stato tutto nelle mani di Ron e sperò davvero che non fallisse.
 
Forse aveva sperato troppo presto, perché girato l’angolo si trovò davanti proprio l’amico e la sua espressione era tutto tranne che rassicurante.
 
“Ron. Allora, com’è andata?” si accorse dei fiori che aveva in mano
 
Anche il ragazzo fece scivolare lo sguardo sui fiori e li porse a lei.
 
“Credo, che Lavanda non abbia gradito. Però sono i tuoi fiori preferiti, vero?” le sorrise
 
“Oh, Ron. Ma che hai combinato??”
 
“Non ci sono riuscito, mi dispiace”
 
Prese i fiori dalle mani dell’amico rassegnata “Sì, sono i miei fiori preferiti. Ma come facevi a saperlo?”
 
“Di solito si regalano le rose alla propria fidanzata, a nessuno sarebbero mai venute in mente le camelie”
 
La ragazza si riscosse da quel dolce momento.
 
“Ron, devi riprovare”
 
“No, Hermione, non riesco a proferire una sola parola davanti a lei”
 
“Ma sei andato così bene con me”
 
Non le rispose, la risposta era scontata e il pensiero di essa lasciò entrambi senza fiato.
 
Continua…
 
   
 
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