Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ms Mary Santiago    06/09/2017    5 recensioni
[Raccolta di OS dedicate ai protagonisti di “Hogwarts 1944 – First Act”]
Che fine hanno fatto i ragazzi dopo il diploma?
Tra lavoro, famiglia, e avvenimenti vari queste OS ripercorrono gli anni che vanno dalla fine della scuola all’inizio della vita a Hogwarts per i loro figli.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Black, Famiglia Lestrange, Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Maghi fanfiction interattive
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'XO XO, Hogwarts with love'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Fleamont Potter & Kara Dawson in Potter

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1957

 

 

 

 

 

La partita era appena finita, sancendo la vittoria della nazionale inglese, quando Kara vide Fleamont distaccarsi dal resto della squadra e planare verso la tribuna d’onore dove le alte cariche e le compagne dei membri della squadra avevano assistito alla partita.

Frenò proprio di fronte a lei, sorridendo orgoglioso, le iridi castane che luccicavano dando dimostrazione di tutta l’emozione che stava provando.

Si allungò sulla scopa, estraendo una scatoletta dalla tasca interna della divisa.

Attorno a lei Kara riuscì a sentire chiaramente i sospiri trattenuti dalle donne che la circondavano.

- Kara Victoria Dawson, non posso aspettare un giorno di più senza chiedertelo … vuoi diventare mia moglie? –

Sgranò gli occhi, portando una mano sulla bocca, incredula.

Quel pazzo scatenato le aveva fatto una proposta di matrimonio nel bel mezzo della premiazione dei mondiali di Quidditch.

Sentiva gli sguardi su di sé; erano tutti in attesa di scoprire cosa avrebbe risposto, persino i giocatori e i tifosi della nazionale bulgara.

- Sì, Fleamont Potter, voglio sposarti. –

I tifosi inglesi fecero rombare la loro approvazione con grida e fischi, che aumentarono paurosamente di volume quando Fleamont si sporse ulteriormente sulla scopa e la baciò con trasporto.

 

 

 

 

 

 

 

James Potter – Nato nel 1960, Grifondoro

 

 

 

1963

 

 

 

 

 

 

- James Potter, torna immediatamente qui – esclamò, rincorrendo quel piccolo teppista che rispondeva al nome di suo figlio.

Aveva solo tre anni eppure aveva la capacità di combinarne di tutti i colori, come la volta in cui aveva quasi rotto un vaso in testa alla zia Gemima oppure quando aveva colorato di rosa tutta la coda del cane di casa.

Ebbene, in quella particolare occasione era montato in sella alla scopa giocattolo che Fleamont gli aveva regalato per Natale e si era messo a volare in giro per casa, avventurandosi quanto più in alto la scopa gli concedesse, e girando attorno all’albero di Natale vorticosamente finendo con il farlo schiantare al suolo.

- Oh oh – mormorò il piccolo, dirigendo la scopa verso la porta finestra.

Stava quasi per riuscire a farla franca quando sentì la scopa rallentare bruscamente e si ritrovò a fronteggiare sua madre che teneva saldamente tra le mani la coda in paglia.

- Non provarci nemmeno, James. È il momento di tagliare i capelli e fare il bagno. –

- Ma io non voglio. –

Lo tirò giù dalla scopa senza troppi complimenti, tenendolo stretto tra le braccia mentre si dirigeva verso il bagno.

- Papà, papà -, gridò il piccolo, - aiutami. Salvami dal drago sputafuoco, salvami! –

La risata di Fleamont provenne dallo studio nel quale si era chiuso a rispondere alle lettere che gli erano state indirizzate dai vari team che gli chiedevano di giocare per loro.

James aveva preso a chiamare drago sputafuoco sua madre ogni volta che Kara perdeva la pazienza e decideva d’imporsi.

Sarebbe stato ancora più divertente se non fosse stato consapevole che sua moglie sapeva benissimo che quella storia del drago era partita da lui e che prima o poi avrebbe trovato il modo di fargliela pagare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1971

 

 

 

 

 

 

- Mamma, chi è quel bambino? –

Kara seguì la direzione in cui puntava lo sguardo del figlio, individuando Walburga e Orion Black accanto a un bambino coetaneo di James dalle lunghe e scomposte ciocche corvine che incorniciavano due iridi grigie.

Adhara le aveva parlato a lungo del primogenito di Walburga; il piccolo Sirius era fin troppo adorabile per essere il frutto dell’unione di quei due, a suo giudizio, ed era il nipote preferito di Alphard.

- Sirius Black, è il cugino di Hydra. –

Annuì, osservandolo come se volesse farsi un’idea di lui a prima vista.

- Credi che mi troverà simpatico? –

- Penso di sì, Jamie. –

- Bene, allora vado subito a parlarci. –

Fleamont lo trattenne per la spalla, attirando la sua attenzione.

- Non così in fretta. Non vuoi salutarci prima della partenza? Puoi sempre cercare Sirius sul treno. –

L’undicenne arricciò il naso in una buffa espressione, come se fosse tormentato dalle due possibilità.

- D’accordo, ma davvero ragazzi dovreste aver fatto l’abitudine alla mia crescita repentina. Non sono più un bambino; anche se so che vi mancherò tremendamente, ci vedremo per le feste di Natale. Quindi niente lacrime – concluse, con un sorriso ironico sulle labbra sottili.

Kara gli raddrizzò gli occhiali sul naso, scuotendo la testa con un sorriso a metà tra il divertito e l’esasperato.

- Fai poco lo spiritoso e cerca di non far perdere la calma a Minerva, non vorrei doverti inviare una Strillettera già la prima settimana di scuola. –

- Non garantisco nulla. –

- James … -

- Scherzo -, aggiunse in fretta davanti al tono minaccioso della madre, - o forse no – concluse, correndo verso il treno.

Kara e Fleamont si scambiarono un’occhiata.

- Quanto pensi che ci metterà a prendere una punizione? –

- Due o tre … -

- Giorni? Sei ottimista. –

- No, veramente intendevo ore. –

 

 

 

 

 

 

I Malandrini

 

 

 

1972

 

 

 

 

 

Kara sentì chiaramente le urla provenienti dal piano superiore, ma cercò di fare finta di nulla.

Era l’estate del loro primo anno e James le aveva chiesto praticamente in ginocchio di fare venire a casa sua i suoi amici per quel pomeriggio.

Così alla fine aveva ceduto, scoprendo che se Peter Minus era impacciato e Remus Lupin era gentile e fin troppo educato … beh, Sirius Black era l’esatta controparte di James. Scatenati, sempre con uno scherzo in procinto di essere portato a termine, erano due veri e propri terremoti che sembravano essersi trovati ed essere destinati a essere legati da quel tipo d’amicizia che durava tutta la vita.

Non invidiava per nulla Minerva che avrebbe dovuto avere a che fare con loro per altri sei anni.

Afferrò il vassoio con entrambe le mani, carico di tramezzini e una grossa caraffa di succo di zucca, e raggiunse la porta della camera di James.

- Ragazzi, vi ho portato qualcosa da mangiare. –

Ad aprirle la porta fu Remus, che si affrettò a toglierle il vassoio dalle mani ringraziandola per averlo portato fin lì e affermando che avrebbero potuto essere loro a scendere senza farla scomodare ulteriormente visto che era stata già molto gentile nel preparare loro la merenda.

Gli rivolse un sorriso.

Quel ragazzino era di una dolcezza squisita e sembrava al settimo cielo all’idea di essere completamente accettato in un gruppo di amici.

Non riusciva a capire quale fosse il motivo, visto che era a dir poco squisito, eppure aveva negli occhi una scintilla che lasciava intendere che ne avesse viste molte più di quanto qualsiasi altro ragazzino di dodici anni facesse abitualmente.

- Come mai ridevate così tanto, è successo qualcosa di speciale? –

James annuì, smettendo finalmente di ridere, tenendosi la pancia.

- Sirius ha … -

- Sta’ zitto, James. Nulla di particolare, signora Potter – replicò in fretta Sirius, fulminando l’amico con un’occhiataccia come a volerlo sfidare a continuare la frase.

- Sì, nulla d’importante, mamma. –

Certo, come se lei fosse nata ieri.

- D’accordo, allora vi lascio alle vostre cose, portate giù il vassoio quando avete finito. –

Uscì dalla stanza, richiudendosi la porta alle spalle.

Tempo due minuti e i quattro avevano ricominciato a chiacchierare e ridere tra le proteste e i commenti piccati di Sirius.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1976

 

 

 

 

 

Era l’ultima domenica di Agosto e mancava meno di una settimana all’inizio del sesto anno di James quando la loro vita assunse uno sviluppo decisamente nuovo e inatteso.

Seduti al tavolo, erano intenti a fare colazione quando bussarono alla porta di casa.

- Vado io – annunciò Fleamont, mettendo via la tazza di caffè bollente che stava sorseggiando.

Fermo sulla soglia della porta, Kara lo vide sgranare gli occhi.

- Cosa succede? –

- C’è Sirius – annunciò, facendosi da parte per far entrare in casa il ragazzo con tanto di effetti personali a seguito.

- Signori Potter, lo so che è domenica mattina e mi sono presentato senza preavviso, ma potrei restare da voi fino all’inizio della scuola? Sono andato via di casa … non li sopportavo più – mormorò, le iridi grigie prive della solita scintilla malandrina.

Kara afferrò un piatto e un bicchiere puliti, depositandoli sulla tavola.

- Vieni a sederti, Sirius. Puoi stare qui tutto il tempo che vuoi. –

Sirius sedette accanto a James, divorando il bacon croccante e le uova strapazzate sotto lo sguardo attento di Kara.

Da come mangiava sembrava che avesse passato ore senza cibo nello stomaco.

- Quando sei andato via di casa? –

- Ieri sera. Non volevo disturbarvi in piena notte. –

Kara lo abbracciò di slancio, stringendolo a sé come a volergli trasmettere ciò che stava pensando.

Solo una madre senza cuore avrebbe lasciato andare via in quel modo suo figlio.

- Puoi stare qui tutto il tempo che vuoi. Casa nostra è anche casa tua. –

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!

Un po’ in ritardo rispetto a quanto avevo pianificato, ma alla fine eccoci qui.

Ho inserito anche i Malandrini e sono andata un po’ più avanti del ciclo narrativo compreso dalla ff perché non potevo non scrivere di quel momento a casa Potter.

Spero che l’OS vi sia piaciuta e vi chiedo di votare per la prossima tra:

- Drusilla/Stephen;

- Sophie/Tobias;

- Alexandra/Abraxas.

Al prossimo aggiornamento.

Stay tuned.

XO XO,

Mary
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ms Mary Santiago